L’Associazione di Massimo Giovanelli invita la palla ovale a seguire l’esempio del calcio
Verità per Giulio Regeni: Terre Ovali chiama a raccolta il rugby italiano
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Nigel Owens: “Il rosso da 20 minuti non risolve nessun problema del rugby. E sulle sostituzioni…”
L'ex arbitro gallese ha affrontato anche altri temi come la riduzione delle sostituzioni e lo shot clock
European OnRugby Ranking: Bordeaux e Lions in netta ascesa
Precipita Munster complice il ko con le Zebre
Anche il rugby ha il suo dissing
In un estratto della sua autobiografia uscito sui quotidiani inglesi, Johnny Sexton si è lamentato del comportamento di Rieko Ioane, che gli ha rispos...
European OnRugby Ranking: il primo turno con tutti i campionati
Anche Premiership e URC hanno avviato le loro stagioni: la nuova classifica dei club determinata dai risultati del weekend
World Rugby Ranking: l’Irlanda torna numero 1. L’Argentina guadagna una posizione
Come cambia la classifica dopo le partite del Rugby Championship e della Pacific Nations Cup
European OnRugby Ranking: vola Tolone, disastro Clermont. La classifica aggiornata
Mentre sta per ripartire la stagione di URC ecco da dove ricominciano Benetton e Zebre dopo i ribaltoni del Top 14
disgrazia incredibile speriamo che la famiglia arrivi alla verita’.
il problema e’ che la verita’ la conosciamo gia’. e non penso neanche che il governo abbia chissa’ quale potere di cambiare il modo in cui funziona l’Egitto.
Pero’ e’ giusto, e condivido al 100% l’iniziativa, dire in modo chiaro che questi metodi non sono accettabili, contro chiunque. non in mio nome e non va bene!
gsp tu che sei in Inghilterra come viene sentita la cosa? Che risalto ha?
quasi nessuna Gino. Se ne e’ parlato all’epoca perche’ lavorava e studiava in ING, ma niente di piu’.
Ce ne sono molti casi di cittadini britannici in prigione per reati politici, sotto regimi totalitari, alcuni anche morti in prigione.
Regeni faceva ricerca per università inglese e passava info ad un thinkthank inglese!
Capisci perché me ne frego di Parigi Londra Bruxelles oltre tutto degli incapaci?
Stai attento gino che gsp e’ una spia di Trump…
Tranquillo Stefo lo so ma ogni tanto mi piace provocare 🙂
si, si, ridete. Donald J mi ha gia’ nominato suo proconsole in Europa. ho gia’ accesso ai vostri dati privati.
ps, Stefo, mi dicono che hanno visto uno verso Pasqua uno a Dublino, vestito in abiti militari che cantava canti popolari di rivolta ma con leggero accento veneto. Ne sai qualcosa?
fino alla morte di regeni il modo in cui funzionava l’Egitto non sembrava essere un problema, anzi Al Sisi era “un grande statista”… ora mi pare ci sia più imbarazzo che indignazione.
Perché indignarsi?
Si fanno affari con Arabia Saudita che ti butta a terra le torri ma si fa embargo contro cuba che mai le avrebbe buttate giù!
E non si venga a parlare di diritti umani!
Detto ciò senza alcun intento politico!
#manfatti
Perfetto.
@Pignatta: premesso che mi… incasso sempre e comunque se ad un cittadino italiano viene torto anche solo un capello all’estero (a prescindere da quello che il mio connazionale stava combinando), l’Egitto è sempre stato un luogo dove, nei posti e nelle situazioni sbagliate, la vita umana conta meno che niente…era così ai tempi di Nasser, di Sadat, di Mubarak e in tempi recenti,anche quando erano al governo quelli che Al Sisi poi ha fatto accomodare fuori, diciamo così.
Se poi preferite i Fratelli Musulmani al governo al Cairo, basta dirlo…gli esempi di che succede poi in quelle nazioni quando togli di mezzo certi dittatori o cerchi di farlo (Gheddafi,Assad…) dovrebbero però essere illuminanti…
Nessun commento politico. Lodo solo l’iniziativa.
Bella iniziativa di Terre Ovali e speriamo di arrivare a capire qualcosa di più di questo tragico evento. Non vorrei, con gli anni, essere diventato troppo cinico ma l’amara sensazione è che poco o nulla si saprà, anche perché se, come viene da pensare per logica, c’entrano dei “pezzi di Stato egiziano”, non penso proprio che le alte sfere siano disposte a crearsi problemi riconoscendo anche solo qualcosa. Se invece fosse vera un’altra soluzione, di quelle che appaiono poco probabili ma pur sempre possibili, qualsiasi commissione lo affermasse ben difficilmente verrebbe creduta.
Io però una domandina all’università inglese la farei con richiesta di risposta,non alla Egiziana però!
Se Regeni era qualcosa tipo un agente di qualche servizio segreto occidentale, un informatore o simili, che cercava di favorire un qualche cambiamento in Egitto, è implicito che non verrà dichiarato e penso sia chiaro il perché ma, diciamolo pure, per non attrarsi attacchi e ritorsioni da parte del governo egiziano e da una parte di opinione pubblica che, come te @ginomonza, ha il pensiero senza speranza, ossia: “I mussulmani sono gnucchi di testa e sempre lo saranno e quindi sempre ci vorranno i dittatori a tenerli buoni”.
C’è un fatto però, le cose a questo mondo cambiano sempre, a volte in meglio a volte in peggio, e una qualche generazione, in un futuro non lontano visto che ora il mondo va più veloce, si troverà a fare i conti con problemi ancora peggiori e sarà quando neanche i “dittatori riusciranno più a tenerli buoni”.
Comunque, su alcune cose saremo senz’altro d’accordo @ginomonza 😉 , magari su qualche tallonatore azzurro che lancia storto.
Scusa Fabio 13 H quando mai ho detto che i musulmani sono gnucchi di testa e hanno bisogno di un dittatore?
Sui musulmani ho delle opinioni che sicuramente piaceranno a poca gente ma non certo quello che dici!
Però forse,e ripeto forse, solo la Tunisia non ha un dittatore laico o clericale che sia !
Sudan? Mauritania?Marocco?Algeria?Brunei?Qatar?Arabia Saudita?Iran?e minfermo qui!
Su regeni ho solo detto che amerei fare qualche domandina alla Università inglese!
Lui faceva tesi/ricerca per quella università inglese non italiana su un argomento scabroso a quel che si sa è se non si sa è ancora peggio!
Cioè attività sindacale considerata sovversiva in Egitto!
Inoltre per ammissione di un loro portavoce passava anche informazioni ad un thik-thank guarda caso ancora inglese!
Ora non vorrei passare per suo accusatore,spero però sul fuoco non ci metterei niente!
Detto questo anche io vorrei conoscere la verità dagli squallidi eredi degli antichi egizi, ma anche dagli inglesi ,caro Fabio i quali dopomilmcordoglio non si son fatti più sentire !
Ricerca su attività sindacale considerata ….
In Tunisia, oggi, si finisce in galera per tre anni se si è omosessuali maschi, in quanto è vietata per legge la sodomia, anche se gli atti riconducibili al divieto si svolgono in abitazione privata. Questo dopo la “rivoluzione”. Con Ben Ali, non ricordo bene, era vietata la esternazione di atteggiamenti omosessuali, che era un po’ (tanto) diverso. Ora basta una denuncia per vedersi piombare in casa la polizia. La Tunisia è il paradigma di tutte le “rivoluzioni colorate” fin qui accadute.
…ho dimenticato: quindi, i dittatori vanno forse bene se ci accontenta di salvare le natiche alla nostra generazione, già meno se si pensa anche a quella dei nostri figli ed è molto improbabile che non creino condizioni assai peggiori delle nostre per i nostri nipoti.
Occorre pensarci adesso.
io mi sono fatto l opinione che per come e’ stato trattato era innocente,i carnefici non avrebbero infierito cosi’ avrebbe parlato molto prima..evidentemente quegli animali non hanno ottenuto risposte ai loro sospetti,che dire,iniziativa stra lodevole ma se veramente se c’e’ l intelligence(la bestialita’ in verita’)egiziana di mezzo e’ quasi impossibile scoprire la verita’,va cmq chiesta giustizia.
Ustica piazza della loggia piazza fontana stazione bologna italicus diaz cermis unabomber… e se femo maraveja de chealtri?
e che, un po’ di tortura nelle carceri no?
se vai sul sito di radio radicale e cerchi le puntate di radio carcere vedrai che e’ poco meno che metodica…in italia dico
brev
Sulla Diaz è tutto chiaro ormai da tempo
pieno appoggio all’iniziativa.
(anche se il mio appoggio conta come il 2 di picche…)
Tutto fa brodo. Inutile dire che con un governo credibile con una politica seria e ministri capaci queste iniziative nemmeno sarebbero immaginate. Le spontanee azioni popolari, donazioni comprese, nascono quasi sempre a causa di uno Stato inesistente. E qui ne nascono quotidianamente…
Egitto già trema pensando alle conseguenze del caso Maro’ per l’India.
Ci troviamo nelle condizioni di sostenere il meno peggio, se non vogliamo atomizzare anche l’Egitto come la Libia, e farlo diventare terreno di coltura per l’is. Certe volte la real politik fa schifo, ma abbiamo sotto gli occhi – Libia, Siria – quando si destabilizza senza vere alternative.
Comunque:
Canna è di gran lunga la migliore apertura italiana
In Veneto devono fare una franchigia in pro12
Roma deve fare una franchigia vera per una eccellenza che vuole fare un salto di qualità
Cordialità 🙂
Le real politik fa schifo. Ma proprio schifo schifo. Senza se e senza ma
comunque
Canna può diventare la migliore apertura italiana (però c’è anche Allan)
in Veneto dovrebbero fare una franchigia di Pro12 (magari allargandosi aanche a Viadana e Calvisano). Però ci vuole anche la norma per dare il doppio tesseramento ad una parte dei giocatori della franchigia
a Roma ci sposterei la seconda franchigia, il campo lo famo sul tetto dell’immobile FIR (tanto mi sembra abbastanza grande no? :))
p.s. recentemente una grossa azienda italiana ha trovato uno dei più grossi giacimenti di gas esistenti, in mare egiziano…che vogliamo fa’?
#trivelliamolanipotedimubarak
Mandiamo tutto all’aria…tanto se pensiamo di avere soldi pubblici, a prescindere da quanta ricchezza produciamo o meno, da poter dare accoglienza permanente a tempo indeterminato anche se si dovesse presentare davanti alla Sicilia tutta l’Africa, qualche sussidio per i disoccupati italiani di quella azienda ( ed altre..) dovrebbero saltare fuori facilmente…o no?
Dico solo, ma forse mi sbaglio, che per i nostri marò il calcio, il rugby e tutta la massa cantante non ha intrapreso chissà quali iniziative.
Ma si sa…quelli sono solo militari e come le FF.OO sono solo servi dei potenti.
Al di là degli avvenimenti, storie leggermente diverse…se vogliamo essere un paese con valori democratici. Purtroppo è diventata una partita di tifo, senza nessuna ricerca della verità…il problema grosso è che sono stati mandati allo sbando, in situazioni dove se va tutto bene è andata bene, se va male “arrangiatevi”
Sono stati mandati in missione armata come se fossero in crociera. Agli indiani li ha consegnati il capitano della nave, d’accordo con l’armatore, dalle acque internazionali dove stavano. Magari se i vertici delle FFAA, non le Fiamme Oro, avessero detto bau all’allora ministro e presidente del consiglio contro la gentile concessione delle scorte senza regole d’ingaggio e disingaggio agli armatori, avrebbero fatto cosa saggia anziché come solito gli inutili zerbini in attesa di pensione (d’oro). E se quattro governi anziché fare i furbi e tirarla lunga per gli affari degli armaioli di stato (e non) avessero chiesto subito all’arbitrato internazionale, magari una decisione ci sarebbe già stata. Là di sicuro sono morti dei pescatori, chiunque li abbia ammazzati, qui è morto ed è stato rapito e torturato un giovanotto che lavorava in università. Almeno ufficialmente. E come differenza mi pare che basti.
tristemente quoto
condivido quello che dice Mal, e sono situazioni brutte ma su piani completamente diversi.
Umanamente comprensibili che quelli che hanno causato la situazione dei maro’, mandandoli in giro senza alcun regolamento, siano quelli che piu’ ne richiedano il rilascio. da brividi che non abbiano mai chiesto scusa o siano andati dalle famiglie a chiedere scusa mentre giocavano a fare i ministri.
Ma scusa di cosa? Premesso che i nostri politici sono gente da operetta e in questa situazione con l’India hanno fatto ogni caz…ta possibile, “chiedere scusa” è ammettere una colpevolezza ed in quel caso, per me sarebbe da buttare via la chiave della cella…siccome però -oggettivamente – prove del coinvolgimento nella sparatoria contro quei pescatori, non ve ne sono alcune contro i nostri fucilieri di Marina ( leggersi please qualche analisi reperibile a mezzo stampa), ripeto scusa di cosa?
Comunque concordo anch’io che i casi non sono paragonabili… però c’è un però: personalmente mi accaloro per le ingiustizie subite all’estero da ogni mio compatriota di qualsiasi posizione ed orientamento politico…in giro per l’Italia c’è gente che s’indigna solo se succede qualcosa a quelli della sua “parrocchia”…
Andrea,quando dici:( leggersi please qualche analisi reperibile a mezzo stampa) tiri in ballo, un’altra categoria da operetta.
@boh: sarà anche come dici, ma mai grande quanto la categoria italiota di quelli che parlano per sentito dire o, che se leggono qualcosa, lo fanno con il paraocchi, senza rendersi conto che l’unica cosa che conta sono i dati oggettivi citati, in questo caso indiscussi.
Non vado nel dettaglio, che non è il luogo, né ne ho l’animo, avendone le palle piene sia della situazione, sia, soprattutto, della categoria che citavo sopra…
Buona giornata
Non ho capito che vuoi dire, Andrea. Spiegati. Italioti, per me é una banalitá, non un offesa.
@gsp: se “italiota” non è un’offesa per te, meglio, visto che il mio secondo commento era rivolto ad una generalità di soggetti e non voleva essere assolutamente personale ed offensivo per te. Rimane il concetto espresso nel primo commento, che mi pare abbastanza chiaro e che però non ho tempo, né voglia di spiegare nello specifico punto per punto ( e ce ne sarebbero !), per confutare la convinzione tua che ci siano prove che i nostri fucilieri di Marina abbiano sparato agli indiani. E poi per carità…ognuno ha anche diritto alle proprie banalità 🙂
Ah beh, hai ragione loro non “parlano” per sentito dire, “scrivono” per sentito dire. E quei signori da operetta che dici tu, stanno in piedi e hanno voce anche grazie ad una categoria che gli da sostegno piuttosto che mandarli a quel paese. Naturalmente ognuno difendendo la sua parte politica di appartenenza.
Naturalmente, ritengo che un mio connazionale torturato e ucciso, e un altro, sospettato di omicidio, la mia difesa, ha una sola direzione. Al di la della parrocchia di appartenenza.
UNO, E’ STATO UCCISO, L’ALTRO E’ ACCUSATO DI UCCISIONE!!!!!non è la stessa cosa!!!! e non posso come cittadino prendere la stessa posizione.
@boh: che i casi non siano paragonabili l’ho già scritto. Il resto sono considerazioni, da parte mia, diciamo così “di contorno”. Ciao
Condivido. Però dobbiamo anche essere realisti: con qualsiasi governo, siamo un piccolo paese, e le nostre capacità di far pressione sono altrettanto piccole in giro per il mondo. Magari in alcuni paesi del mediterraneo possiamo far presa, ma all’India, che gli raccontiamo?
@faduc: ma manco nei paesi del Mediterraneo sponda sud siamo considerati ormai. Quanto mi scoccia ammetterlo, però ai tempi dei “puzzoni” Andreotti e Craxi, la nostra influenza in politica estera era qualcosina… perlomeno che prima di farla così sporca ad un italiano ci pensavano su, da quelle parti in Medioriente…
Chapeau mal Accostare Regeni con i marò è inopportuno
Quello che scrive Mal non fà una grinza e mi tocca quotare amaramente.
Si trattengano i maniaci della battuta, di destra e di sinistra, non intendiamo formulare la fatidica frase “..e i Marò?” posta a corollario di ogni discussione di politica estera su qualsiasi social media o forum. No, intendiamo porre un quesito serio sul perché la tragica morte di un povero ricercatore venga così vergognosamente strumentalizzata politicamente dalla estrema sinistra mentre su un caso che diplomaticamente è addirittura peggiore, come quello appunto dei Marò, c’è un silenzio che sfiora il vergognoso.
Perché parliamo di “strumentalizzazione politica” da parte della estrema sinistra della morte di Giulio Regeni? Semplice, perché se il povero Giulio fosse morto in Venezuela, a Cuba o addirittura in quell’isola che non c’è chiamata Palestina nessuno avrebbe chiesto al Governo Italiano il ritiro dell’ambasciatore e la rottura di ogni rapporto commerciale e diplomatico. Avete forse sentito qualcuno lamentarsi quando Hamas ha liberato gli assassini di Vittorio Arrigoni? Avete sentito qualcuno a sinistra che per questo abbia chiesto di interrompere le generose donazioni ai palestinesi? No. E avete per caso mai sentito qualcuno a sinistra protestare per le torture quotidiane che i detenuti italiani subiscono in Venezuela? No eh? E perché dovrebbero? In Venezuela c’è un certo Maduro, un assassino in giacca e cravatta successore di quel Ugo Chavez che sebbene abbia messo in ginocchio il Venezuela trasformandolo in una dittatura comunista amica di ogni terrorista del mondo viene ancora oggi idolatrato dalla sinistra de noantri italiana. Ma in Egitto c’è un certo Al Sisi, nemico giurato dei Fratelli Musulmani e del terrorismo islamico, mica c’è Maduro o Kaled Meshaal, mica c’è Hezbollah in Egitto. Che cavolo, è insopportabile questa cosa . E allora giù tutti a chiedere la fine dei rapporti tra Italia ed Egitto, avanti a tutta birra a raccontare di come l’Italia venga umiliata e presa in giro dagli egiziani, che magari è pure vero, così come è vero che molto più che con Regeni e con l’Egitto l’Italia venga presa in giro e umiliata dall’India con il caso dei due Marò. Però di questo stranamente nessuno ne parla anche se proprio oggi il Tribunale Internazionale dovrà prendere decisioni importanti in merito alla giurisdizione del caso e nonostante il fatto che più si va avanti e più emergono con chiarezza tutte le porcate fatte dall’India nei confronti dei due Marò e dell’Italia.
Ecco, il punto è proprio questo: del povero Regeni e di come è morto non frega nulla a nessuno, il vero obiettivo è danneggiare Al Sisi ad ogni costo. Non è l’onore dell’Italia buttato ampiamente al vento con il caso dei Marò senza che nessuno si indignasse per questo. Non è nemmeno la ricerca della giustizia perché sin dal primo momento per certi “giornalisti” i colpevoli erano i servizi segreti egiziani e quindi Al Sisi e ogni altra ipotesi è una menzogna. Tutti investigatori questi giornalisti. Che poi l’Egitto ci abbia messo del suo è fuori discussione, ma da qui a risolvere il caso da dietro la tastiera di un computer ce ne passa. Come è assurdo non considerare la situazione che sta vivendo l’Egitto e il lavoro che Regeni stava facendo in quel contesto, un operato ancora tutto da chiarire, senza guardare tutto quello stesso contesto quanto meno come una concausa.
Non c’è nessuna giustificazione all’atteggiamento dell’Egitto nei confronti dell’Italia, così come non c’è nulla che possa giustificare la tortura e il brutale omicidio di un giovane ragazzo italiano, ma per favore, la si smetta di strumentalizzare politicamente il caso Regeni perché poi la fatidica domanda “…e i Marò?” sorge davvero spontanea.
bangkok scusa ma al di la’ della strumentalizzazione che sicuramente c’e’ da parte dela sinistra come c’e’ stata e c’e’ pero’ da alcune parti politiche sui maro’ io credo come altri credo che le due cose non si possano mettere sullo stesso piano o altro e’ una strumentalizzazione per me fare anche questo, come dice boh mi pare sopra, uno e’ stato ucciso gli altri sono sospettati di aver ucciso.
Sui politici da poco che non hanno riportato i maro’ in Italia (non per difendere i politici italiani che mi fanno pena che ormai sono a rimpiangere Cirino Pomicino tanto squallidi son questi da destra a sinistra da sinistra a destra) a parti completamente invertite come giudicheresti la richiesta del governo indiano di portare a casa i loro maro’ sospettati di aver ucciso dei pescatori italiani? Vogliamo aprlare apertamente senza strumentalizzazioni di ogni tipo?Allora si metta da parte l’aspetto nazionalistico nel senso che m’incazzo se viene toccato un italiano che anche quello e’ strumentalizzare ed analizziamo il caso in maniera sitaccata ed oggettiva!
bangkok, di tutta la tua pappardella non è che me ne freghi più di tanto, anche perché non mi identifico soprattutto in questo ” il lavoro che Regeni stava facendo in quel contesto, un operato ancora tutto da chiarire,” . Il mio ragionamento è molto più semplice. Uno è stato ammazzato, gli altri (probabilmente) hanno ammazzato. Le restanti 50/100 righe che ci si affanna a scrivere pro o contro sono superflue.
Visto che è già un OT 😉 il post della redazione, non occupandosi, meritoriamente, in questo caso di rugby, andiamo avanti.
Per chiarire un po’ il quadro di ciò che dico e dirò, come a volte ho detto apertamente (a differenza, spiace doverlo dire, di molti, che dicono e non dicono, in modo pieno di sottintesi che affermano ciò che negano e viceversa) io sono anticomunista e altrettanto sono antifascista e antianarchico. Sono invece su posizioni liberali con attenzione al sociale.
Vedo con preoccupazione molte posizioni che mi paiono appartenere a quella di vite senza speranza (e mi permetto di ragionare anche su altri e di leggere anche le affermazioni che non mi piacciono, vero @ginomonza, ma che fanno persone che altre volte affermano altre cose che mi piacciono).
L’unica speranza che trasuda da parecchie affermazioni è quella di difendere una vita, la propria! Tutti difendiamo la propria vita poiché è insito nella vita stessa, ma la staticità non è di questo mondo né della vita. Pertanto se si afferma che vi sono delle cose che tali è meglio rimangano senza una prospettiva (nella fattispecie la situazione di una fetta di mondo che ne rappresenta quasi la metà), si afferma implicitamente anche l’impossibilità stessa di ciò che si afferma e la conseguenza, a termine un po’ più lungo, sarà che quando neppure i “dittatori riusciranno a tenerli buoni” ( e verrà quel tempo poiché la vita è cambiamento e non staticità), tutto esploderà con forza ancora maggiore.
L’unica speranza che abbiamo è cambiare, nei limiti e con le modalità consentite dai limiti umani, e favorire cambiamenti virtuosi ovunque pena assistere, dannandosi l’anima per tappare buchi qua e là, alla distruzione del genere umano in tempi neanche tanto lunghi.
In fin dei conti è un po’ quello che, a livello molto più basso e senza comportare l’estinzione del genere umano ;), ha davanti il rugby italiano: o si evolve, o regredisce fino a sparire o quasi.
Ehi fabio, per caso, sei per caso Crozza che imita Vendola?
Alla domanda su come sia sentita la cosa in Inghilterra, ovvero che risalto abbia, Gsp scrive:
quasi nessuna.
Gsp ha scritto tutto. Se poi “La Repubblica” si lascia andare ad editoriali scritti citando chiaramente una “fonte anonima”, ovvero non mantenuta segreta a loro per scelta, siamo a cavallo! Qui, il “quasi nessuna” diventa anche la risposta a: quale testata mediatica italiana ha pensato di indagare un po’ più a fondo sulle competenze specifiche dell’Università di Cambridge, e da dove provengano i finanziamenti dell’ateneo? Dopo il 7 febbraio, in Inghilterra, scompare del tutto ogni riferimento su Regeni, almeno nei media popolari. Bene tenere l’attenzione viva, ma le domande vanno fatte a coloro che possono dare risposte, ovunque essi vivano, non solo in Egitto.