Super Rugby 2016: svelate le prime convocazioni dei Jaguares

La squadra potrà in futuro contare anche su Amorosino. E la UAR vaglia l’opzione seconda franchigia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. xnebiax 9 Febbraio 2016, 08:37

    Ma Ayerza e Fernandez Lobbe quindi non giocheranno più con i Pumas?

    • San Isidro 9 Febbraio 2016, 17:10

      xnebiax, da mo’ che si sapeva questo, entrambi già con anticipo hanno detto che sarebbero rimasti rispettivamente a Leicester e Toulon invece di prendere parte alla nuova franchigia argentina…con la RWC si chiudeva la loro carriera internazionale, peccato, entrambi ancora una mano l’avrebbero potuta dare…

  2. tony 9 Febbraio 2016, 08:38

    La seconda franchigia mi sembra la soluzione più plausibile per avere un numero adeguato di opzioni per la nazionale,già in tempi non sospetti sostenevo che avere una sola franchigia non era la via corretta per l’alto livello.

  3. Hrothepert 9 Febbraio 2016, 08:58

    Anche ‘sti argentini che balocchi saranno, come gli scozzesi, gli irlandesi ed i gallesi si sono fissati con ‘ste franchigie, ma noi, che siamo più furbi, intelligenti e competenti di tutti, dobbiamo smarcarci da questa idiozia, perchè il futuro è nel domestic come…l’ Eccellenza!!!!

    • Stefo 9 Febbraio 2016, 09:01

      Hro visto che ne abbiamo discusso mille volte e che sai benissimo che non e’ la stessa cosa e che gli argentini han fatto un percorso completamente diverso dagli italiani non posso che concludere che ti piace trollare e provocare con interventi senza senso.

  4. Hrothepert 9 Febbraio 2016, 09:16

    Buon giorno Stefo, constato che, ti sei alzato con la luna di traverso, comunque ti ricordo che tra noi quello a cui hanno dato del troll…non sono io!! 😀
    Non ti viene in mente che se tutti i movimenti, che non hanno i numeri di Francia ed Inghilterra, scelgono quella strada sia quella la via giusta e che allora in Italia il problema non siano le franchigie ma strutturare il sistema in maniera adeguata a loro supporto?
    Io farò anche interventi sensa senso ma c’ è anche chi il senso delle cose si rifiuta a priori di capirlo, perchè legato, penso per affetto ma del resto è umanamente comprensibile, al superato sistema strutturato sui clubs.

    • Stefo 9 Febbraio 2016, 09:25

      Hro ne abbiamo discusso mille volte, non e’ che siccome le chiami franchigie e le metti in CL stai facendo la stessa cosa degli altri…se la riduci a queto allora tanto vale manco star li a parlare.
      E mi stupisce questo tuo approco perche’ so che sai che non e’ cosi’ so che sai che l’Itlaia non ha il movimento che 15 anni fa avevano le celtiche quando hanno messo su la CL, e non ha quello che ha l’Argentina oggi.
      So che sai che franchigie non sono una cosa che si regge sul nulla la metti su e via, deve poggiarsi sul resto del movimento che per poterle sostenere deve essere forte.
      Se invece per te l’Italia ha la stessa base su cui far poggiare le franchigie, amen allora inutile discutere.

      PS: a me il mondo dei clubs non interessa molto, vorrei pero’ vedere un sistema razionale e logico e non lo scopiazzare parte di un modello senza pensare a come funzionano in realta’.

      • Hrothepert 9 Febbraio 2016, 09:39

        Su questo ti do ragione e te l’ ho sempre data, perchè l’ ho sempre sostenuto che il modello in Italia vada cambiato; lasciamo stare la formazione e la base, perchè li il discorso è ancora più complesso; la piramide verso l’ alto livello va strutturata in funzione delle franchigie ed esse in funzione della nazionale, abolire questo domestic semi (molto semi) pro, che è solamente uno spreco di risorese, creare un domestic dilettantistico “spinto” cui parte cipino le formazioni b/ accademy delle celtiche e così via.
        Perchè, se non te ne sei reso conto hai appena sostenuto quello che dico io, il problema non sono le franchigie, che sono l’ unica via per stare al passo con gli altri, è la struttura su cui dovrebero poggiare che è inadeguata.

        • Stefo 9 Febbraio 2016, 09:59

          Hro ma io non ho mai detto che le franchigie sono il problema, o meglio lo sono in un modello che non e’ in grado di sostenerle. E’ lo stesso discorso delle Accademie, io non dico le Accademie sono sbagliato come concetto, dico non hanno alcun senso logico come son strutturate al momento. Il mio punto e’ non e’ che se chiami una cosa franchigia e un’altra accademia stai riproponendo il sistema Irlandese.

          Sono punti di arrico e devi aprtire da sotto per me per arrivarci non da sopra per costruire a cascata (detto altre volte il famoso trickle down effect non funziona) ed allora in Italia hro da dove parti? Dalla scuola?Impssibile e al limite ci fai touch e tag, e non per colpa della Fir ma perche’ non ci sono le strutture scolastiche in grado di farlo e non c’e’ il sistema scolastico e la cultura dello sport scolastico…ed aggiungo che qua (ma penso anche in Scozia) le scuole che fanno rugby e con le strutture adeguate sono quelle che in Italia chiameremmo private con rette da minimo 3500 euro all’anno cosa che gli italiani non accetterebbero mai perche’ per fortuna in Italia invece c’e’ un sistema scolastico pubblico di buon livello (o almeno lo era prima delle ultime 20 riforme) accessibile a tutti.

          Allora ci sono cosa?I club arcaici quanto vuoi ma son l’unica cosa su cui puntare per potenziare base e sviluppo dopo aver magari introdotto a scuola touch e tag…quando Parisse, Munari o chi per lui aprla dei club parla proprio di questi club quelli che lavorano seriamente sul territorio e che vanno sostenuti e rinforzati.

          • Hrothepert 9 Febbraio 2016, 10:31

            Il sistema scolastico Scozzese è un po’ complicato, per esempio le scuole cattoliche, pur essendo gestite dalla chiesa cattolica, sono “pubbliche” ma comunque il Rugby li è giocato anche nelle scuole pubbliche, dipende da istituto ad istituto.
            Sul discorso scolastico ci riflettevo prima mentre tu stavi scrivendo, sono daccordo con te, se adottato capillarmente sarebbe l’ unico a garantire un effettivo salto di qualità sia quantitativo e, se insegnato da istruttori all’ altezza, che qualitativo, ma concordo con te, la colpa non è della FIR (per quello a me paiono tutte baggianate le querelle elettorali, ci puoi mettere Gavazzi, Innocenti, Zatta, Benetton, Padre Pio da Pietralcina non cambia niente) ma del sistema sportivo scolastico italiano che non è all’ altezza, mancanza di infrastrutture, insegnanti che se la cavano con un’ ora di volley, nell’ asciutto ed al caldo di una palestra, presidi che vogliono ridurre al minimo possibilità di incidenti ed infortuni, mamme che avrebbero delle crisi di nervi come se gli spedissero i figli in trincea, la maggior parte dei padri calciopallacentrici che insorgerebbero perchè “E’ solo una perdita di tempo e poi il mi figliolo c’ ha da fare gli allenamenti con la squadra di calcio del Paesello o del quartiere, che c’ ha da diventare Messi o Cristiano Ronaldo!!”, io non lo so se effettivamente evesse ragione Mallett quando diceva che “Italiani no buoni pe Rugby!!” ma sicuramente la società italiana non lo è!!
            Il problema è che, continuando così, non ci sarà mai una base sufficentemente adeguata e quindi il sistema deve essere comunque strutturato per concentrare il poco che c’ è a disposizione e quindi, secondo me, si ritorna sempre alla soluzione franchigie (dando per scontato che interessi rimanere attaccati al treno dei migliori nel Rugby d’ elite.), il problema è trovare il modo di strutturare il movimento.

          • Stefo 9 Febbraio 2016, 10:49

            Non concordo al 100% io penso che usando touch e/o tag come “esca” nelle scuole ed avendo un sistema organizzato che una volta che i ragazzini hanno abboccato li giri ai club la base si potrebbe allargare. Ed e’ per questo che penso che la cosa debba aprtire da un progetto centrale Federale a support dei club sul territorio. Tag e/o touch sono adattabili al sistema scolastico, e con un progetto ben fatto potrebbero aiutare non poco.
            Una volta che li hai nel club poi devi aiutare i club a fare il miglior lavoro possibile.
            Io non penso minimamente che il concetrare tutto su pochi numeri gettando la spugna sia la via, ed e’ questo che contesto del sistema Accademie-Franchigie attuale che guarda solo in alto, ed e’ qua la differenza fondamentale con tutti gli altri modelli a franchigia…Hro gli scozzesi che tu prendi come punto di riferimento si son ben accorti di aver fatto un grosso errore nel recente e l’hanno ammesso e guarda caso i soldi di BT li han messi sulla base perche’ han capito che ignorarla o pensare che bastasse concentrarsi sull’alto livello che il resto adava avanti e’ creato problemi.

    • Stefo 9 Febbraio 2016, 09:28

      Il sistema a franchigie e’ un punto di arrivo e non di partenza e’ questa la differenza fondamentale hro e gli argentini ci arrivano dopo decenni a fortificare la base e costruire e solidificare ogni livello fino ad arrivare alla franchigia…non l’inverso [artiamo dalla franchigia e poi vediamo di costruire il resto…e non e’ differenza da poco.

    • Stefo 9 Febbraio 2016, 09:29

      Comunque scusa ho sbagliato io nella prima risposta 😉

      • Hrothepert 9 Febbraio 2016, 09:41

        Non ti preoccupare ;), lo so che questo discorso ti fa innervosire. 😀

      • ginomonza 9 Febbraio 2016, 12:43

        Però scozia Irlanda ci sarà tra tre turni ! 😉

  5. San Isidro 9 Febbraio 2016, 16:47

    E allora vamos!
    Facciamo un pò d’ordine:
    – Tallonatori: Creevy, Montoya e Iglesias-Valdez…il tallonatore tucumano tra l’altro ha giocato sabato scorso nell’Americas Rugby Championship contro gli USA…
    – Piloni: all’esperienza di Chaparro, Herrera e Noguera-Paz si aggiunge quella di Garcia-Botta, ma anche gli esordienti Arregui e Bartoloni (non Bartolini)…Santiago Garcia-Botta, forte pilone di prestigiosa scuola Belgrano Athletic, è da tempo nel giro delle selezioni dell’UAR, ha un’esperienza in Top 14 con lo Stade Francais e Hourcade l’ha aggregato nel gruppo dei Pumas per la RWC, non ricordo però se ha fatto presenze (mi pare sia entrato nella finalina)…Arregui e Bartoloni vengono direttamente dai Pumitas, il primo rosarino della corazzata Duendes, il secondo bonaerense dell’equipo “rojo” del Pucarà…
    – Seconde linee: oltre agli ottimi Lavanini, Alemanno e Petti si aggiunge il pumita Larrague direttamente dal CASI (vamos!)…
    – Terze linee: tanta roba con Senatore, Matera, Desio (che ha un pò deluso dal Rugby Championship scorso, spero in un riscatto del paranense) e la triade santiaguena (Leguizamon, Isa e l’ottimo ex capitano dei Pumitas Lezana che esordì con la nazionale maggiore proprio contro l’Italia a Genova), c’è anche il positivo ritorno di un flanker che è sempre piaciuto molto, el cuyano Baez che nel 2014 è stato in pianta stabile nel giro dei Pumas (giocando pure al RC, c’era anche lui nella mitica vittoria di Mendoza sui Wallabies) e che proprio sabato scorso è stato il capitano della nazionale contro gli Eagles…
    – Mediani di mischia: con la partenza di Cubelli a Canberra, ad affiancare l’esperto Landajo ci saranno Ezcurra e Bertanou…Ezcurra, ex 9 dei Pumitas e medio-scrum dell’Hindù, in realtà era proprio la terza scelta di Hourcade, l’ha portato infatti nel gruppo del RC, ma un infortunio poi l’ha tenuto fuori…Bertanou invece milita nel Torneo Cuyano con i forti Los Tordos ed ha esperienze sia nei Pumitas che nei Jaguars…
    – Mediani d’apertura: al momento non c’è el Mago, la prima scelta quindi sarà il forte 10 degli Alumni Gonzalez-Iglesias (che può giocara anche 12)…esordisce a questi livelli invece l’ottimo rosarino Boffelli che già abbiamo potuto ammirare nella JWC in Italia dell’anno scorso, può ricoprire tranquillamente i ruoli di 10, centro ed estremo…
    – Trequarti: ci sono Tuculet, Cordero, Moroni e De La Fuente, backs che ormai conosciamo bene…c’è il piacevole ritorno nel rugby di alto livello del centro tucumano Ascarate, che ha fatto diverse presenze nei Pumas fino ai TM novembrini del 2013 (giocò contro l’Italia all’Olimpico) e come professionista ha militato nella Pro D2 con Carcassone e in Pro 12 con i Glasgow Warriors, con gli scozzesi stava facendo bene, poi un infortunio (all’occhio mi sembra) gli ha fatto interrompere il torneo celtico a metà stagione, quando è tornato in patria la riabilitazione è andata meglio del previsto e ha cominciato a rigiocare gradualmente con il suo Natacion y Gymnasia nel Torneo del NOA e ora l’approdo nella franchigia…entrano nel gruppo anche il rosarino Carriò (e/a) e i tucumani Orlando (c/a) e Moyano (e), tutti trequarti già navigati visto che hanno fatto esperienza con il Pampas XV, inoltre Carriò e Orlando hanno fatto caps con i Pumas sperimentali di Giugno in questi ultimi anni, mentre Moyano se non mi sbaglio era stato aggregato da Hourcade nel gruppo per il RC 2015 + la RWC…
    Vamos Los Jaguares!!!
    Andiamo a fare l’asado in terra bokkie!!!
    https://youtu.be/Lu77WsC47lg

  6. post 9 Febbraio 2016, 16:55

    Sono davvero curioso, San, di vederli all’opera. Curioso e fiducioso, peraltro. Mi pare, dalle immagini che giravano dalla recente preparazione, che il morale sia alto e lo spirito di squadra non manchi.
    Vamossss carajo!!!

    • San Isidro 9 Febbraio 2016, 16:58

      si, si, ho visto, sono belli carichi…per alcuni l’impatto con il Super Rugby magari non sarà facile all’inizio, ma anch’io sono fiducioso…

  7. San Isidro 9 Febbraio 2016, 17:00

    Tra poco anche gli argentini nel torneo di rugby pro più bello del mondo! Vamos!
    https://youtu.be/nnjsasJ5cK0

  8. post 9 Febbraio 2016, 17:09

    Cosa mi dici della maglia? Ti piace?

    • San Isidro 9 Febbraio 2016, 17:15

      ma quella ufficiale è quella nera? in ogni caso mi piace, ma non sarebbe male se dovessero utilizzare anche la casacca bianca…quella nera con i risvolti arancioni richiama comunque all’Olivos, magari a qualcuno di Buenos Aires questo potrebbe potrebbe non andar giù, eheh…

  9. post 9 Febbraio 2016, 17:25

    Sì, quella ufficiale è la nera. La seconda maglia è però quella arancione con risvolti neri, non la bianca; almeno così hanno detto alla presentazione.

    • San Isidro 9 Febbraio 2016, 17:29

      quella bianca allora l’ho vista in allenamento, la seconda maglia ancora devo vederla…all’inizio avevano detto che la nuova camiseta della francigia si sarebbe rifatta a quella del Sudamerica XV del tour in SA negli anni ’80…comunque all’UAR piacciono questi colori accesi, se pensiamo che la casacca del Pampas all’inizio era viola…

  10. San Isidro 9 Febbraio 2016, 17:41

    Quanto alle altre news in tema, bene questi due test di preparazione per la franchigia argentina in vista dell’inizio del torneo, i Lions poi verranno riaffrontati dai Los Jaguares in andata e ritorno visto che sono nella stessa conference, mentre con gli Stormers ci giocheranno all’Amalfitani nella sola gara secca di fine Marzo…
    Per quanto riguarda Amorosino si sapeva che il suo contratto al Munser sarebbe scaduto con l’inizio del SR visto che Lucas aveva già firmato per il nuovo team pro argentino…
    Le voci su una possibile seconda franchigia messe in giro dai francesi bisogna vedere quanto siano attendibili, di sicuro in questi primi anni l’UAR andrà avanti con una sola, naturalmente ci sono gli atleti per crearne una seconda, ma non so se economicamente possono permettersela, tra l’altro già è tanto se il SANZAR ne ha ammessa una sola a partecipare al SR…ovviamente mi piacerebbe se in futuro ci fosse una seconda squadra pro in Argentina, magari una potrebbe essere rappresentativa dell’URBA (Las Aguilas?) e l’altra dell’Interior, oppure, cosa più stuzzicante, non sarebbe male se ci fosse una franchigia rappresentativa di tutto il Sud America con un’ossatura di alteti argentini + qualche innesto dei Los Teros, ma anche di Cile e Brasile, in questo secondo caso però ci vorrà più tempo per strutturarla…

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