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Desidero mettere in evidenza quattro paroline dette da Feeney all’inizio, su uno dei compiti che attengono al ruolo dell’allenatore: “[…] capire e instaurare leadership”. Magari se lo dice un guru, invece di un povero idiota come me, qualche animo allegro si ricrede.
“capire e instaurare leadership.”..”scegliere”..tra chi ce l’ ha già, non dice che si crea o che tutti possono essere leader..
non c’ è una “scuola di leadership”, ci son scuole di rugby!
sicuramente dice altre cose molto più interessanti..
bel pezzo!
Tipo queste?
“Prima devi fare un periodo di apprendistato ”
“è importante capire che bisogna iniziare al giusto livello e salire la scala”
” Se si va direttamente in alto, per esempio accettando un ruolo presso una franchigia o peggio una nazionale senza apprendistato. La casa è destinata a crollare”
” Puoi anche essere un buon giocatore, ma senza una adeguata preparazione non si può non solo allenare ma portare avanti un gruppo di uomini e tutto ciò che questo include per vincere.”
Oppure queste?
” ore spese su skills come ricezione e passaggio, palla in contatto, placcaggio, pulitura”
“E’ giusto dare una mano a differenti aree della nostra federazione, contribuire dove possiamo.”
esatto!
da far leggere e imparare a quegli ignobili parrucconi di dirigenti federali, presidente in testa, che hanno a cuore solo il bene del proprio giardino o al massimo quello dell’ amico..
ot oggi Mascioletti da noi per un allenamento lezione con l’ under 16..
gioco d’ attacco e movimento nello spazio..
Esistono scuole di leadership. E chi non sa insegnare la leadership è l’ultimo che può dire che non è possibile farlo. Nel paese dei ciechi, chi vede è sempre un impostore.
Io sti qui li voglio incontrare! quanto meno per vedere da vicino come lavorano dei veri professionisti
al confronto siamo quasi dei dilettanti allo sbaraglioahhahah
Non quasi…siamo!!!
Io mi sono fermato al Poverty Bay championship, nome da importare quanto prima per il nostro sedicente alto livello. ..
Su questo guarda, mezeena10 dovrebbe conoscerla, c’è anche la nota Bay H-Gay che è stata la mia squola e si vede.
😀
uahauahauahahauah e certo che la conosco s’ ammì 😀
anche se per un attimo stavo per scriverlo su google, rincoglionimento mattutino..
ahahahah poi me lo son detto da solo, con molta enfasi!!! 🙂
🙂
ANche io me lo dico spesso…
Dice anche cose basilari, tipo con i primi 5 esperti consenti a tutti gli altri di crescere e far valere le proprie skills. Senza andare nell’altro emisfero, abbiamo già Presutti e Munari che si intendono di arature del campo e potature degli alberi al salto… Poi è più facile giocare dietro in velocità e sulla linea del vantaggio.
Ragazzi questo si che è avere le idee chiare!
ma non è che queste cose valgono solo per il rugby, sono capisaldi per qualsiasi attività uno faccia.
Il problema in italia è che viene insegnato che la cosa importante è salire la scala il più in fretta possibile anche saltando dei gradini. Lo vivo tutti i giorni nel mio lavoro dove vedo giovani ingegneri, magari anche validi, che vengono messi 6 mesi qui 6 mesi là e poi dopo 3 anni diventano responsabili di qualcosa senza sapere neanche di cosa stanno parlando…
In ambito ovale il nostro problema è far capire ad un gavazzi qualsiasi che l’accademia potrebbe funzionare solo se chi la gestisce è arrivato lì dopo “una lunga gavetta come allenatore” magari dimostrando che la salita è avvenuta per meriti e non per altro.
Questa è gente che ad importarla con carta bianca per reimpostare tutto il rugby italiano da fima a ciondo farebbe solo bene.