Il centro azzurro racconta i primi mesi ad Exeter, tra preparazione e calore attorno al club
Campagnaro, parole dopo l’esordio: “Qui il massimo del professionismo”
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Un po’ come da noi!
Speriamo non si dimentichino di spalmargli un pò di colla sulle mani…
Contro Ospreys e Bordeaux, 20 minuti, non un pallone perso… su 4 o 5 che ha toccato in tutto.
Anche questi sono i piccoli dettagli che li’ curano al massimo…
Buona occasione per lui per imparare….
“Qui ogni dettaglio è curato al massimo: dall’allenamento in palestra a quello in campo, dal recupero alla video analisi”
mentre da noi cosa si fa?
Dovresti, così per informazione, vedere la consistenza dello staff ( e del budget) a Exeter e confrontarlo con quello di Treviso.
dovresti vedere la consistenza delle pippe straniere di Treviso e confrontarli con quelli di Exeter…… stessa cosa dicasi per lo staff tecnico.
Sostanzialmente dici la stessa cosa di AdG e allora dovresti scrivere a Zatta visto che Campagnaro era della Benetton tra l’altro @Francesco Strano 😉
fare le cose in modo professionale non dipende solo dai soldi
Sicuro?
Sicurissimo!
esatto Mauro!
esatto! infatti è per “ogni dettaglio è curato al massimo” che i palloni non gli cadono + come accadeva a TV? ultimamente ho avuto occasione di visionare piano gioco partita di una celtica a caso e posso assicurare che è indicato anca dove si può fare fallo e dove meglio di no, dove calciare e dove meglio tenerla, dove andare per i pali e dove in rimessa!
poi parliamo di carenze staff tecnico…secondo me i giocatori di questa celtica sarebbe bene che iniziassero a fare quello per cui sono pagati. I professionisti!!
Evidentemente non si fa lo stesso, è implicito. Più che professionisti sono da definire dilettanti pagati. Ma la cosa strana è chenon si sia manco capaci di copiare, non credo che queste cose siano top secret. E tutti i coach stranieri che sono passsati e sono qui non hanno mai tentato di praticarle?
…mentre da noi non c’e’ ancora il professionismo, nemmeno nlle due squadre di pro12.
Dirigenze NON professionali, e poi tutto il resto segue.
tra sei mesi torna a monigo
🙂 🙂
Ma speriamo di no !
Penso anche prima: avra’ sicuramene molti amici da andare a trovare da quelle parti.
Il nostro stadio è quasi sempre sold-out , questo basta per cambiare aria mi sa
la differenza penso che sia la stessa che passa tra il semi-professionismo (o semi-dilettantismo) e il professionismo. e non mi riferisco alla benetton in particolare.
Bene cosi’ Campagnaro, se gli inglesi riescono a toglierti il ” vizietto ” di farti scoppiare la palla all’impatto, diventi un centro di livello internazionale ! In bocca al lupo!!!!!
ecco campagnaro portati con te qualche altro giovane italiano…. consiglia loro bene !!!!!
Differenza tra dilettantismo quasi puro (eccellenza) e livello pro. staff completi, si lavora meno e più intensamente e alzano il livello
basta guardare i din din a disposizione dei club anglofili
a mio parere i nosri fanno miracoli…potrebbero migliorare nel gestirsi meglio come struttura societaria ma per i soldi che hanno a disposizione fanno miracoli
A treviso fanno miracoli con 4mln federali?
Peppe, a Parma e Treviso. O no?
eccerto amico mio. pero’ sai com’e’, se uno dice parma e treviso diventa colpa di tutti e quindi di nessuno.
parlavo di treviso perche’ l’articolo e’ su campa, che ha conosciuto solo quell’ambiente professionistico. una cosa del genere, idem per favaro, dovrebbe essere ricevuto come un sono calcio in c. da chi dirige e lavora in quelle societa’.
a parma hanno lo stesso problema. pero’ appena lo scrivo gia’ mi sento un po’ benaltrista.
Favaro ha conosciuto gli Aironi, e stendiamo un pietoso velo sugli anni dell’eccellenza.Professionista anche lì, con tanto di superprocuratore e mi vergogno ancora se ne parlo. Quando finiremo di prenderci per il culo da soli, sarà sempre troppo tardi.
ci siamo capiti insomma.
Se stai parlando di Reggio sono d’accordo, se parli delle Celtiche 4 milioni di volte in disaccordo. 🙂
nn c’entrano le celtiche nel mio discorso…parlo della base
dall’eccellenza in giu’
Arzàn, sono stato l’altro giorno a cena al Caffè per accontentare il solito coglione patito delle guide: peggio che a Reggiolo, con quei soldi lì piuttosto mi compro due bottiglie di Lambrusco, 4 chili di cicciolata e il prete per l’estrema unzione. Ma robe da matti.
I din din a disposizione vengono anche da Dirigenze che riescono a farli arrivare! NON PIOVONO DAL CIELO!!!
I Wasps qualche anno fa erano alla canna del gas (con alto rischio di sparire) e, dopo essersi affidati a dirigenti di qualita’ adesso si sono ripresi alla grande. Non e’ un caso.
Impara l’arte e mettila da parte! Poi torna a seminare in Italia.
“… clima fantastico …”
nessuno ha colto l’errore gravissssssssimo !
vai Michele ! dimostra che sei forte !
Auguro un esperienza simile a tutti i giovani 20enni italiani, l occasione di respirare rugby a 360°
Anca par el cueo?
Chissà dopo quanti minuti commetterà il primo IN AVANTI maldestro o, peggio, proverà a forzare un OFF-LOAD comportando l’immediata perdita del possesso. Prevedo un ritorna a casa Lessie veloce sullo stile della premiata ditta Demarchi-LukeMcScarso.
non è la gelosia!
Infatti i Chiefs l’hanno preso solo per il gusto di avere in rosa una pippa galattica…
80 minuti all’ala nella partita vinta da exeter in a League contro Bari.
Che il rugby italiano, ma non è il solo, fosse a un livello tecnico-atletico dilettantesco era stato fatto notare da tempo. Comunque, quando il mondo ovale inizierà a tirare fuori gli scheletri nell’armadio (vedi doping a go go), sarà cosa buona e giusta
comunque avete rotto il belino con sto continuo denigrare i giocatori..mi rivolgo ai soliti 4 stronzi..
perché non ci andate voi a giocare? o lo fate per puro e semplice rosicamento?