Seconda linea a sud, questo è il cammino… Di chi prende già adesso la scorciatoia

A gennaio arriva in Italia il primo sudafricano da equiparare nel 2019. Con buona pace delle Accademie e dei nostri giovani

COMMENTI DEI LETTORI
  1. horikazu 2 Dicembre 2015, 08:22

    A me sembra una buona idea, creerá anche maggiore competizione interna per le giovani seconde linee formate in Italia ed alzerá il livello medio. Comunque qualunque cosa dica sto pover’uomo, qui sparargli contro sembra lo sport nazionale!!!

    • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 09:39

      …guarda i risultati di 2/3 decenni di oriundi ed equiparati in quantità. Non abbiamo avuto nessun importante miglioramento. Come vedi non solo non sparo ma non parlo neppure di nessun uomo né povero né ricco.

      • enricalvisano 2 Dicembre 2015, 14:31

        In questi 2/3 decenni ci siamo guadagnati l’accesso al 6Nazioni.

        • il carogna 2 Dicembre 2015, 22:03

          poi gli altri 5 hanno cominciato a giocare pesante e noi siamo rimasti quelli di 2/3 decenni fa.

    • enricalvisano 2 Dicembre 2015, 14:39

      Quello che qualcuno non vuole capire è che se equipariamo un giocatore questo non significa che costui debba per forza giocare sempre, anzi, udite udite, non è nemmeno obbligatorio convocarlo. è lo stesso discorso Allan/Canna: qualcuno vuole scegliere quale sia il migliore, ma chi ha un minimo di lungimiranza punta su entrambi perché, vuoi per infortuni, vuoi per momenti di forma migliore dell’uno o dell’altro, vuoi per competitività (e qui possiamo mettere nel carniere anche le opzioni Padovani e Haimona), è meglio avere due o quattro aperture rispetto ad una soltanto. Allo stesso modo, è meglio avere un numero di seconde linee maggiore di 2, altrimenti siamo fritti. Perché parlando di Fuser, Avesani nell’articolo dice che “con un preciso percorso di crescita potrebbe raggiungere un buonissimo livello internazionale”, ma io ricordo soltanto quanto si sia criticata la scelta di Brunel di portare al mondiale Fuser (l’opinione diffusa era che si tratta di uno scarsone che non fa la differenza nemmeno in Eccellenza) al posto di un ex giocatore come Bortolami. Ecco, magari Brunel non è un genio, ma almeno al posto di dare il contentino a un Bortolami nullo ha fatto fare un’esperienza mondiale a un giovane come Fuser. Come se negli ultimi mesi Bortolami si fosse dimostrato più in forma di Fuser…

    • San Isidro 3 Dicembre 2015, 03:54

      @horikazu, spero che il tuo commento sia ironico…
      “pover’uomo”??? Ma stiamo scherzando???

  2. M. 2 Dicembre 2015, 08:27

    La “programmazione” degli equiparati è cosa che fanno, purtroppo, tutti. Se dobbiamo prenderli almeno che siano in ruoli stra-scoperti (immagino che in Fir si abbia un po’ il polso anche delle under 17-18, per dire).
    Io sono per la under 20 che dà eleggibilità e per almeno 5 anni, la regola dell’equiparazione diventa quasi ridicola come è ora, tanto più se poi ne “approfittano” anche movimenti con milionate di tesserati.

    Aggiungiamo comunque che c’è anche un Cedaro in giro che è stato dimenticato dopo l’italianizzazione… E tra i giovani citati nell’articolo forse manca il migliore visto negli ultimi anni: Sebastian Negri.

    • San Isidro 3 Dicembre 2015, 03:56

      no M., non la fanno tutti, vedi Argentina e Sud Africa per esempio…

  3. Andrea B. 2 Dicembre 2015, 08:34

    Se c’è un buco ( c’è?) allora ci vuole la toppa…però ci vuole anche un sistema per non creare più buchi…il ruolo è delicato e “genetico”, la statura media si starà alzando, ma i castagnoni di due metri sono rari e contesi da altri sport…l’altro anno in un torneo U12 m’imbattei in un dodicenne di 1.86 ( ripeto 1.86)…che sta facendo la Fir per non farlo attirare dalle inevitabili sirene di basket e volley? Il progetto statura?

    • Nicolò 3 Dicembre 2015, 02:49

      Il progetto statura è stato e sarà sempre una bidonata. È inutile cercare dei giganti di due metri incapaci però di toccare una palla o di difendere come si deve. Quel progetto ha avuto come unico risultato lo scarto di validi giocatori, ma troppo “piccoli”. Ne ho avuto la prova sulla mia stessa pelle quando una volta ho accompagnato uno dei ragazzi che allenavo alle selezioni per l’accademia e lui, dopo aver fatto ad ogni selezione la prestazione migliore per il suo ruolo ad ogni selezione ( parola dei selezionatori), è stato scartato dagli stessi selezionatori perchè secondo loro non sarebbe cresciuto abbastanza a livello muscolare nel futuro.

      • San Isidro 3 Dicembre 2015, 03:58

        d’accordissimo…a me questo progetto sembra veramente una follia…ma chi abbiamo in federazione? E’ ora proprio di cambiare tutto il sistema, non se ne può più…

  4. Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 08:35

    A me pare che un articolo più demagogico di questo caro Avesani era abbastanza difficile tirarlo fuori.
    Dovresti innanzittutto chiederti come mai non ci sono 2e linee di livello internazionale in Italia. Fare dei nomi a caso elencandoli come giovani dal sicuro talento internazionale è un’ operazione di una demagogia senza pari.
    A seguire troverai altri demagoghi che completeranno il tuo elenco con altri 10/14 nomi, tutti sulla strada di Tokio 2019.
    Io credo che avere senso di responsabilità è fare cose diverse di articoli del genere.
    Come se il ssitema francese e il sistema irlandese andassero in crisi per la presenza di Kockott e di Jared Payne in nazionale.
    Io credo che criticare la scarsa capacità di trovare e formare talenti del nostro sistema sia non solo legittimo ma doveroso, ma con buon senso e qualche idea , magari.
    Dire che Andreotti è un talento da nazionale è veramente da irresponsabili.

    • Mr Ian 2 Dicembre 2015, 08:47

      L articolo non è demagogico affatto, ma cerca di trovare un senso al sistema formazione che costa quasi la metà del budget federale, però se non produci seconde di livello, non produci estremi capaci di giocare in celtic, non produci aperture di interesse nazionale, mi dici a cosa serve spendere tutti sti soldi? per caso per garantirsi voti? per riempire le rose delle squadre di serie A e dire ma come bello sto campionato amatoriale!!!
      Dobbiamo iniziare a ragionare da pro pure noi, altrimenti prima o poi perderemo soldi e credibilità, su quest ultima non so quanta ne rimane…

      • boh 2 Dicembre 2015, 08:55

        Ecco Alberto, mi ha anticipato Mr Ian, se non ci caviamo un ragno dal buco, da queste benedette accademie e CF chiudiamole o riduciamole caaao. E spostiamo le risorse su progetti migliori ma a quanto sembra, le si vogliono aumentare.
        Ah già chi comanda……

        • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 09:19

          Bene allora apriamo questa discussione, io non mi tiro mica indietro, mi sembra. Ma dire che Andreotti e Gerosa valgono Golden è pura demagogia e irresponsabilità.

          • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 09:42

            ….ma non “devono” essere pari a Gelden, “devono” solo permetterci di continuare a battere Romania e Canada e, qualche volta, le squadre un po’ migliore di quelle due.

    • Joest 2 Dicembre 2015, 08:50

      Dacci oggi la polemica antifederale quotidiana… Poi l’articolo parte dal presupposto che fusero e l’altro siano già stati abbandonati….

      Al di la del fatto che un lo di concorrenza fa bene… Non erano equiparati, ma nell’atletica las storia della rivalità mori-ottoz è esemplare. Se il secondo non avesse abbasndfonasto i 110hs e battuto il record del primo, questi sarebbe rimasto dov’era. Un piccolo re, primatista itaslkiano, ma signor nessuno a livello mondiale…. Invece ebbe lo stimolonper diventare campione del mondo sullo slancio….

      Con un articolo del genere i nostri due potranno crearsi grandi alibi….

      • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 09:45

        …pare non vi possa essere concorrenza tra giocatori di formazione italiana. Perché? E’ sufficiente non mettersi in testa di voler battere il Sud Africa o, regolarmente, Samoa, ché tanto non ci si riesce neppure con gli equiparati.

    • horikazu 2 Dicembre 2015, 09:25

      ammetto che più leggo i commenti e più mi sembri uno dei pochi che non si fanno prendere dalla smania di dare addosso alla fir, qualunque cosa faccia.

      • mezeena10 2 Dicembre 2015, 09:48

        beh è l’ avvocato di gavazzi..normale direi..

      • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 09:50

        …ho scritto e sto scrivendo “contro” le equiparazioni, per altro, auspicabilmente come regola World Rugby e non solo in Italia, e non ho scritto una parola contro nessuna Federazione nazionale ma solo contro il World Rugby, contro il quale, su questo, scrivo volentieri poiché questa regola che puntava ad allargare la competitività, ad aumentare l’equilibrio nel Rugby union, non c’è riuscita per niente.

    • aristofane 2 Dicembre 2015, 09:27

      Dipende da cosa vogliamo, io dico: questi abbiamo attirato, questi abbiamo formato, questi saranno le seconde linee della nazionale. Non sono Etzebeth? Sicuro. Ce ne faremo una ragione e cercheremo di formarne di migliori. È il concetto del project player che è davvero poco utile. Come se la 34ª seconda linea SAF fosse davvero il campione che cambia il volto della nazionale.

      • aristofane 2 Dicembre 2015, 09:31

        E poi, se non ne hai di 200 cm, favorisci e forma quelli di 193 cm che tecnicamente e fisicamente (dal punto di vista della psicomotricità, se preferisci) sono più vicini al livello internazionale richiesto. Non saranno 7 cm a farci perdere le touche, è la scarsa tecnica del tallonatore e la poca organizzazione.

        • malpensante 2 Dicembre 2015, 09:56

          Tra l’altro Gelden è un grinder puro, sai che con 10 Quintini disponibili risolvi le touche. Ma di che cosa stiamo parlando?

        • TESTAOVALE 2 Dicembre 2015, 10:10

          psicomotricita’ dovrebbe essere il primo parametro per la selezione poi viene il fisico .ma questi vanno a giocare a basket purtroppo.

          • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 10:33

            Bravo, ma prova a spiegarlo in questo blog se sei capace.

          • kinky 2 Dicembre 2015, 11:34

            TESTAOVALE hai perfettamente ragione, la differenza la si fa lì. Avere dei lolloni di 205 non serve a niente…e purtroppo questi quando sono validi sono richiamati più dalle sirene baskettare o pallavolistiche che rugbystiche. La coordinazione nei movimenti è quasi tutto. Scusate il paragone calcistico ma io ero estasiato dai movimenti di Eto’o che faceva tutto al triplo della velocità ma senza mai essere scoordinato.

    • Paolo Wilhelm 2 Dicembre 2015, 12:56

      “Io credo che avere senso di responsabilità è fare cose diverse di articoli del genere”
      Chissà dall’alto di quale esperienza giornalistica/editoriale arriva una sentenza simile.
      Non essere d’accordo con quanto si scrive è sempre legittimo, ci mancherebbe, noi (e sottolineo: noi) non abbiamo certo l’arroganza di sentirci i detentori dell’unica verità. Raccogliamo notizie, esponiamo fatti e opinioni. Possono piacere o meno, ma questa è un’altra faccenda.
      Quello che bisognerebbe fare sempre è rispettare il lavoro altrui, ma qui serve buon senso ed educazione, non ben distribuita evidententemente

      • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 14:26

        Scusa ma stiamo parlando di opinioni non di altro. Non capisco di che lavoro altrui non rispettato fai riferimento.

        • Paolo Wilhelm 2 Dicembre 2015, 16:15

          Nulla, non ci arrivi

          • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 17:38

            A me piacerebbe invece capire dove ho offeso il lavoro di qualcuno.Nel caso non ho alcun problema a scusarmi.

          • mezeena10 2 Dicembre 2015, 20:37

            senza pudore..
            e insiste..mah!

      • San Isidro 3 Dicembre 2015, 04:03

        bravo @Paolo!

      • Paolo Wilhelm 3 Dicembre 2015, 09:08

        Il problema è proprio quello, che nemmeno te ne rendi conto

    • 6nazioni 2 Dicembre 2015, 20:02

      A.d.G. in italia di irresponsabile e’ 1.333% punto.
      fai due conti dal 2006 apertura (*) quanti milioni di euro sono stati
      sprecati?
      CHIUDERE LA MANGIATOIA DEI VOTI punto

      • Hullalla 2 Dicembre 2015, 21:32

        MAGARI fosse solo lui.
        E’ facile dare tutte le colpe ad uno solo e chiudere gli occhi alle colpe di tutti gli altri, che sono tante e ben distribuite, tanto e’ vero che lo hanno votato e hanno votato anche quelli precedenti. Sempre gli stessi.

  5. tony 2 Dicembre 2015, 08:46

    Di quelli citati sopra quello che ha dimostrato che potrebbe diventare di buon livello internazionale è Ruzza vista la giovane età e i possibili margini di miglioramento , gli altri mi sembrano un po’ sotto.

    • xnebiax 2 Dicembre 2015, 12:06

      Anche a me… ma forse ci sono altri giovani a giro.

  6. Ciccio Trillo 2 Dicembre 2015, 08:53

    Nella stessa intervista il presidente Gavazzi venne citato anche al punto “non abbiamo in italia seconde linee con la struttura fisica di Quintin”. Se me lo sono sognato me ne scuso, ma sono sicuro di averlo letto. In ogni caso anche in altri termini la questione è la stessa. Cosa si fa ? Mancano giovani di talento… Ma il talento non è innato: deve essere individuato e coltivato, se presente. Mancano giovani con la struttura antropometrica idonea ? Falso, ci sono eccome, anche il Presidente li conosce e sono stati citati non solo i nomi, ma anche i numeri di quelli usciti e uscenti dal sistema. C’è però un equivoco alla base: due, dicasi due profili risolvono il problema ? E il Pro12 ? l’Eccellenza ? I campionati di serie A e B ? Tutti i ragazzi usciti, uscenti o che devono ancora entrare nel sistema dovranno alimentare questa struttura. Certo siamo lontani dall’andare sui campi la domenica e vedere partite di livello, ma per chi ha la possibilità di farlo non si può negare che ci sono state e ci sono, ogni domenica, partite di buon livello in tutti i campionati citati. Dalle 18 territoriali in giù però mancano ancora strutture, uomini e progetti. E infatti si vede un gioco scarso di idee, a ruoli confusi. Nel frattempo qualche ragazzino lievita con le proteine sotto consiglio di cattivi maestri, qualche altro non affina gli skills, e qualche altro ancora si perde perchè la scuola è pesante. Io sono assolutamente convinto che le Accademie possono sostituire quei Club che non offrono lo stesso livello di struttura e preparazione, e che per loro fortuna hanno ragazzi validi da coinvolgere. Ma se non ci mettiamo tutti a remare nella stessa direzione, facendo una analisi estremamente critica e costruttiva del sistema, siamo destinati al fallimento.

  7. carlo s 2 Dicembre 2015, 09:00

    Avesani a me pare una buona idea e non sono d’accordo con le tesi dell’articolo. Basta guadare le nostre seconde linee in nazionale e nelle franchigie.
    Abbiamo un problema anche su altri ruoli, portare qualche buon prospetto in Italia non può che aumentare il livello e la competizione.
    Trovo ad esempio che aver portato Meyer a Parma in un comparto come le terze linee dove siamo abbastanza coperti contribuisca a migliorare il livello tecnico della franchigia e dato in prospettiva una risorsa in più su cui poter contare.
    Non credo affatto che queste seconde linee, che arriveranno, portino via spazio ai nostri,anzi, spero che contribuisco a farli migliorare tecnicamente.

    • carlo s 2 Dicembre 2015, 09:13

      Poi vogliamo dimenticare Cedaro?… eh?
      Cominciamo a farlo giocare con la nazionale, dal prossimo 6N e vediamo l’effetto che fa!

    • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 09:52

      ….si dice così da 20/30 anni e un tempo ci credevo anch’io ma i risultati non si sono visti, neppure minimamente.

    • San Isidro 3 Dicembre 2015, 04:07

      @carlo, gli stranieri nelle franchigie ci possono stare, ma vanno ben pesati sennò poi togli spazio ai nostri che si devono formare ad alto livello…vuoi Meyer? Bene, allora non prendi Cook, due sono troppi e di terze buone in Eccellenza che potevano essere al loro posto ce n’erano…

      • carlo s 3 Dicembre 2015, 09:46

        Non mi trovi d’accordo, a Parma avevano un problema enorme nel comparto. Le cose migliori sul mercato le han fatte proprio acquisendo Meyer e vedremo anche se questo Cook è buono (ma giocava nella squadra di F.Smith, quindi è una garanzia).

  8. Pif87 2 Dicembre 2015, 09:19

    Il ragionamento è questo: il sistema Accademie, giusto o sbagliato che sia, è stato messo in piedi per produrre atleti di livello pronti a competere con una formazione centralizzata e di qualità.
    La seconda linea, insieme probabilmente ai piloni, è il ruolo dove le caratteristiche fisiche pesano di più per un giocatore. Se si costruisce un percorso di formazione “virtuoso”, che vuol dire preparare i ragazzi a livello tecnico, mentale e fisico, non si può saltare fuori dicendo: sfiga, non abbiamo seconde linee in prospettiva entro il 2019 e quindi equipariamo due sudafricani. Se questo succede vuol dire che il percorso di formazione è scadente e i motivi possono essere due: o manca la “carne” e allora magari mi attivo per avvicinare al rugby anche quei ragazzi che finiscono per giocare a basket o pallavolo ecc. ecc., oppure anche quelli che hanno le doti non vengono preparati adeguatamente…e in questo caso di chi è la responsabilità? Dei demagoghi? Io sono d’accordo sul portare atleti di livello in Italia e se spiccano è giusto anche poterli equiparare, ma venirsene fuori con “ci manca uno come Quintin, ce lo andiamo a prendere in filiera, anzi due” vuol dire svilire il processo formativo federale, che quindi cosa esiste a fare?

    • Ciccio Trillo 2 Dicembre 2015, 09:28

      Mio punto di vista: il sistema esiste e potrebbe essere giustificato anche meglio di come è adesso, se solo qualcuno lo dotasse di maggior trasparenza nelle finalità. Ma la vita di un giocatore comincia a 18 anni, e ci devi arrivare con tutti gli skills in ordine. Coincide grosso modo con la maturità scolastica, quindi siamo punto e a capo. La FIR ha mollato nelle canne ragazzi validissimi solo perchè la punta della piramide è troppo stretta. 40 CF, 10 Accademie U18 e almeno 3 U19, allora saremmo tutti felici di pescare in casa. Oggi i prospetti su cui puntare, se sono alla Francescato, sono meno di zero. Se sono nei Club ci si fa entrare la politica, e se sono magari a Belluno o a Palermo nessuno se li fila. Siamo italiani e questo sappiamo fare. Mi riferiscono, in quanto non sono coinvolto in prima persona, che le partite della Francescato sono in alcuni case molto belle e di buon livello. Immagino questi ragazzi tutti nei loro bei Club in attesa della chiamata per l’Azzurro, o per il contratto di Eccellenza. L’unica stortura che continuo a non apprezzare è proprio questa: la squadra FIR che gioca in A. E il caso vuole che le Zebre siano messe meglio di Benetton: e allora giù tutti a dire che il percorso inizia a dare frutti…

      • Rabbidaniel 2 Dicembre 2015, 12:31

        Belluno è una bella realtà storica, da cui viene Pilat per esempio.

  9. malpensante 2 Dicembre 2015, 09:29

    Bene, non abbiamo nessuna prospettiva per le seconde linee fino almeno al 2019, se non un qualche giovanotto sudafricano che per loro non vale la spesa di un contratto pro. Qualcuno mi spiega cosa abbiamo tenuto a fare i nostri mandoloni sedicenni per 2 anni e i diciottenni accuratamente selezionati per altri due nelle accademie, e per cosa ce ne terremo altri prossimamente? Di sicuro costa meno andarne a prendere non due, ma 5 o 6 all’anno. Magari si possono anche vendere, una volta svezzati, e scopriamo che sarebbero pure un ottimo investimento per i bilanci federali. Magari al chilo, che nelle seconde c’è della ciccia.

    • carlo s 2 Dicembre 2015, 09:44

      Prendere una seconda linea dal SAF non toglie prospettive a nessuno, poi la puoi vedere come vuoi. Ma MAL ricordo male o eri proprio tu che dicevi che Fuser è un giocatore molto scarso e non vale la nazionale?

      degli altri menzionati qui, francamente fino ad ora si sono visti poco. Ruzza non mi sembra certo un n.4 (alla Gelde p Maestri per capirci) e non ne vedo nessuno con quelle caratteriste fra quelli menzionati qui in italia, sopratutto fra quelli che giocano nelle Franchigie. Poi vogliamo parlare della politica intrapresa dalla Benetton in quel comparto? ha preso Palmer (classe 1979), Filo Paulo (non certo azzurabile) e Naudè – (sul quale non val certo la pena di soffermarsi, sarebbe troppo facile criticare)-
      Probabilmente lo staff tecnico di TV ha ritenuto fossero meglio questi 3 di quelli menzonati dall’articolo. RUZZA, GEROSA e ANDREOTTI. Non credo certo fosse un problema di ingaggi semplicemente non li han ritenuti all’altezza (e non parlo di centimetri 🙂 )

      • malpensante 2 Dicembre 2015, 10:06

        Fuser non vale Ferreira? No, ma di cosa stiamo parlando? La ricerca dei duemetrati per 130 chili ha combinato un disastro. Petti, che per me è un fenomeno, è alto 194 cm e non arriva a 110 chili. Alto per esempio come un Ruffolo, che per me è uno con potenzialità fisiche e dinamiche stratosferiche. C’è qualcuno che sa tirare su delle seconde linee? Il problema è tutto lì, come per gli arrière. le aperture, le ali, i mediani e così via. Non è questione di chili e centimetri. Tra l’altro i discorsi oggi sono di una incompetenza incredibile: pensi che con 4 grinder sistemi la touche? Uno come Sutto, ha sfigurato in pro12? Biagi e Furno, li abbiamo presi in Sud Africa? Gelden, 6 anni fa era forte come due anni fa? Ma di cosa stiamo parlando? Preoccupiamoci di tirare su giocatori di alto livello, non di alta cubatura. Se non siamo capaci di tirare su in 4 anni di accademie una seconda italiana, siamo capaci di insegnare qualcosa a un SA che loro non considerano buono per il pro? Steyn, ha migliorato di una virgola da quando è arrivato? Ma stiamo scherzando?

        • fracassosandona 2 Dicembre 2015, 10:17

          stand up for the parmesan!

          • San Isidro 3 Dicembre 2015, 04:12

            mi associo, stendappo pure io!

        • andreac 2 Dicembre 2015, 15:38

          stra-stra-stra- quoto

        • carlo s 2 Dicembre 2015, 17:28

          Mal, forse sono stato fra i pochi sostenitori di Fuser in questo sito… Mi pare tu fossi dall’altra parte ritenendolo non all’altezza (e non parliamo ripeto ne di peso ne di centimetri).

          Noto, con soddisfazione che ora sei un fervente assertore della linea italiana.

          Ripeto penso sia inutile negare, che di seconde linee italiane, al momento non se ne vedono, intendo dire di livello.

          • malpensante 2 Dicembre 2015, 18:54

            Per me Fuser non è da Nazionale. Punto. Questi che arrivano sono più forti di Fuser? Tra tre anni diventano più forti di Fuser? Li migliorano quelli che in nove anni di Ascionamento a partire dai quindicenni han tirato fuori tutto quel ben di Dio di giocatori? Io sono un fautore del rugby, quella cosa che si gioca. L’altro giorno ho fatto a mente una fila di nomi, di ragazzoni sopra 197 cm e 110 chili.Da 18 a 24 anni, sui quali abbiamo speso e spendiamo una enormità mandando al macero tutti gli altri: serve un tocco di esotismo o serve gente che sappia come e cosa fare per tirarne fuori buoni giocatori? Delle polemiche da talk show de’ noartri ne faccio volentieri a meno.

          • carlo s 3 Dicembre 2015, 11:24

            Neanche a me piace questo rugby troppo fisicato. Però mi piacerebbe vedere le varie nazionali,
            15 anni fa e oggi
            mi piacerebbe capire ad esempio quanto pesavano complessivamente le mischie o l’intero 15, 15 anni fa e oggi. Anche la NZ, l’Argentina, l’Australia mica solo le europee.

            Date tutti addosso ad Ascione (e del suo progetto statura-fisico), probabilmente a ragione. Io manco lo conosco. Però mi piacerebbe capire cosa hanno fatto gli altri e cosa abbiamo fatto noi. Per capire se il problema è la FIR/l’Italia o questo nuovo modo di concepire il rugby: chili e forza fisica a dispetto di tecnica, fantasia e velocità-

        • xnebiax 2 Dicembre 2015, 18:10

          Beh, Petti è effettivamente un fenomeno.

          • San Isidro 3 Dicembre 2015, 04:18

            scuola SIC, fortissimo…

        • 6nazioni 2 Dicembre 2015, 20:05

          leggi A.d.G. invialo via e-mail alla fir alla c.a.
          del sig. 1,333%. grazie

    • malpensante 2 Dicembre 2015, 09:45

      Dimenticavo: ma se il progetto statura, nato a partire dalle carenze in seconda, è il cuore del contributo straordinario dell’insostituibile Prof. Ascione, non sarebbe il caso di chiedergli i danni?

      • malpensante 2 Dicembre 2015, 09:47

        2006, annate ’89, ’90, ’91, tanto per mettere i puntini sulle i e che “ci vorrà tempo”.

      • mezeena10 2 Dicembre 2015, 20:40

        sciapò caro mal!
        anche dargli qualche mazzata visto che ci sono!
        (scherzo ovviamente, per i buontemponi e gli azzeccagarbugli dalla querela facile)..

      • San Isidro 3 Dicembre 2015, 04:20

        infatti @mal…

  10. Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 09:36

    Più o meno ogni settimana esce la stessa discussione: a morte l’equiparazione , abbiamo talenti da vendere c’è solo da avere gli istruttori giusti per farlo.
    Il mio punto di vista non cambia.
    1) Non è vero che le nostre società prima e le accademie dopo sono piene, come la crema nel bigné, di talenti
    2) Non è vero che le società fanno un reclutamento nè di quantità nè di qualità. Aspettano solo che qualcuno suoni al loro campanello.
    Dal punto di vista numerico (quantità) ogni squadra junior U16 dovrebbe essere supportata da almeno 5/6 squadre di minirugby e la relativa U18 dovrebbe venire fuori da due U16.
    Dal punto di vista qualitativo il rugby andrebbe promosso all’interno della scuola con corsi di touch nell’orario curriculare. ( quindi anche in palestra non necessariamente 15 contro 15 ma anche 7contro 7 o 5 contro 5).
    Il resto sono chiacchere, io non ho mai visto fare sport a livello elevato senza una selezione.

    • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 09:56

      …eh si, su questo penso vi sia molto di vero.

    • carlo s 2 Dicembre 2015, 10:12

      Alberto devo dire che gli ultimi due tecnici che sono passati dalle parti di Parma non sono per nulla male, intendo dire sia Cavinato che Guidi a dimostrazione che qualcosa che qualcosa di buono anche dal punto di vista tecnico si riesce a fare. Serve molto la passione e la capacità di imparare ed applicarsi.
      Il passaggio al professionismo in Italia non è ancora avvenuto, e molte società hanno un approccio naif alla questione tecnica. Nella mia breve esperienza da genitore che porta i proprio figlio a giocare ho apprezzato più la competenza da parte delle società riguardo al livello di cottura della salamella, alla qualità della birra, allo stare insieme (che per carità apprezzo molto) piuttosto che alla formazione nei fondamentali.
      Però indubbiamente ci sono società che lavorano bene.
      Per esempio mi viene in mente Colorno, le giovanili sono tutte di livello.

      • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 10:32

        Concordo, aggiungiamo la Capitolina ( e probabilmente e fortunatamente molte altre). Resta il fatto che il focus è questo.

        • Hullalla 2 Dicembre 2015, 21:40

          Il problema e’ che i pochi che lavorano veramente bene con le giovanili, anziche’ essere RIEMPITI fino ai capelli di finanziamenti dalla FIR, vengono regolarmente svuotati dei loro giocatori migliori in cambio di uno spernacchio federale.
          Chissa’ come mai in pochi seguono gli esempi di questi folli, che lavorano tanto e vincono poco (a livello seniores).

          • Re 2 Dicembre 2015, 21:55

            C’è da chiedersi che interesse hanno le piccole società di fornire ragazzi all’organizzazione centralistica federale quando appare l’assenza di valori formativi, educativi e tecnici. Un buon allenatore di squadre giovanili dovrebbe rifiutarsi di inviare ragazzi, i quali è nella maggior parte dei casi, al compimento del periodo accademico abbandonano il ns sport o regrediscono tecnicamente.

    • Obelix-it 2 Dicembre 2015, 12:24

      Quello che dici e’ vero, ma e’ la risposta di ‘equiparare’ due sudafricani’ che e’ sbagliata.

      Nel senso, puo’ anche essere che ci si trova in emergenza, ma nonmi pare che, apparte l’andare a prendere futuri equiparati (cui, peraltro, garantirai pure che dopo il 2019 giocheranno in nazionale a prescindere no ?? non credo vengano qui senza garanzie..) dovrsti paralellamente fare una pianificazione per *produrne in casa*.

      Cosa che manca totalmente. Piu’ o meno, come la FIR (e chi l’ha mai vista, la FIR, interessarsi dei giocatori??? o anche il CRV, se e’ per quello…)

  11. mezeena10 2 Dicembre 2015, 09:49

    mischia! e cambia disco!!!

  12. delipe 2 Dicembre 2015, 09:57

    Buongiorno,
    Francamente io non comprendo se questi articoli esistono perche si vogliono esprimere opinioni pur non dando alcuna alternativa o se esistono perche si vuole fare continua polemica (mirata a sempre le stesse persone piu o meno) giusto per aumentare le visualizzazioni i commenti e queste amenità varie della comunicazione moderna di facciata ma intrinsecamente arcaica nei contenuti e nella non-comunicazione !
    Caro Roberto Avesani, Paolo Grillo Talpa, se posso permettermi in quanto gentilmente ospitato nel vostro blog provate ad ampliare gli orizzonti della discussione, oltre Gavazzi, Brunel, le Accademie…i solit “bersagli immobili” 😀 .Fatevi un giretto a Roma, chiedete interviste al Ministro dell Istruzione, delloSport…costruite delle analisi e fate delle piccole inchieste…esprimete le vostre opinioni anche in positivo e costruttivo…non partendo da cosa e, secondo voi, sbagliato.
    Fatevi un giro nelle scuole, nelle universita.
    Fate, per importantissimo ed umile esempio, una inchiesta su come le 10 societa del Campionato Nazionale organizzano i reclutamento, gli allenamenti, che rapporti hanno e che rapporti dovrebbero avere ecc..
    .ecc..
    E i suggerimenti potrebbero essere tanti altri e anche decisamente piu intelligenti del semplice nik delipe.
    Se avete realmente interesse a fare crescere il nostro amato rugby operazioni del genere, dispendiose costose e forse un po frustranti, servono a fare buon giornalismo, buona opinione sugli argomenti.
    Altrimenti fermiamoci a polemiche da bar e da quotidiani sportivi nazionali che in questo caso state perfettamente replicando. Li avreste un successone ma sicuramente non il mio (del tutto insignificante) seguito e forse di molti altri.
    L ‘importante è esserne consapevoli.
    Chiedo scusa per la lunghezza del commento.
    Vi auguro una buona giornata.
    Cordialità

    • mezeena10 2 Dicembre 2015, 14:53

      scusa eh, ma se ti dan cosi fastidio perché leggi e soprattutto commenti?
      della tua mielosa opinione francamente si può fare tranquillamente a meno..
      soprattutto quando ti ergi a maestro di vita e pretendi di insegnare agli altri a stare al mondo e addirittura come fare il proprio mestiere..
      Burbanza..

  13. Hullalla 2 Dicembre 2015, 10:06

    A me la vicenda fa parecchio schifo, ma non e’ questo il punto. Tra l’altro il fatto che si punti cosi’ tanto su solo DUE persone, che potrebbero benissimo infortunarsi o perdersi per strada sul piu’ bello (vedi Gower), e’ un altro evidentissimo punto debole del ragionamento.

    Quello che piu’ di tutto mi disturba e’ che queste operazioni siano comunicate come se fossero ordinaria amministrazione e non siano vissute come un fallimento netto del sistema rugby in Italia.

  14. venezuela 2 Dicembre 2015, 10:06

    Una sola domanda….ma i formidabili sudafricani arrivano con la formula soddisfatti o rimborsati???

  15. fracassosandona 2 Dicembre 2015, 10:13

    Trovo che sia un peccato: altri tre anni e Naudé potrebbe già giocare in nazionale… 🙂
    Al di là degli scherzi ritengo che qui si stia facendo della questione eugenetica più che tecnico agonistica…
    Mi ricorda il Rovigo che va a prendere “due prime linee sudafricane” e si porta a casa il Momberg di turno: missione compiuta!
    Non è che dalle nostre parti non nascono i marmetoi o i mandoeoni che dir si voglia da far giocare in seconda…
    Pazienza se non sono alti due metri: a Treviso si stava meglio con Pavanello o con Naudè?
    La domanda poi è questa: da quanti anni abbiamo le accademie? e il progetto statura? e il progetto apertura? non sarebbe ora di portare a termine anziché solamente annunciare almeno il progetto chiusura? Cosa hanno insegnato a sti pori fioi segregati come in un convento di frati trappisti a Tirrenia e ora a Parma?
    Storicamente è il reparto in cui abbiamo avuto più difficoltà a creare giocatori autoctoni (Bortolami è l’unico esempio di giocatore internazionale che si sia riusciti a sfornare in quel ruolo… Furno è forte ma non tanto quanto Marco)…
    Non mi stupisco del deficit ma della soluzione (Dellapè Del fava Sole Geld non sono un’idea balzana di Gavazzi ma storia azzurra): con dieci accademie e quindi almeno trenta giocatori all’anno è possibile che non ce ne sia uno che si salvi? non è che sia il caso di cambiare gli istruttori?

    • berton gianni 2 Dicembre 2015, 10:28

      Sottoscrivo.

    • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 10:29

      A me piacerebbe conoscere la tua risposta a questo problema, sulla cui analisi , penso tutti concordiamo.

      • fracassosandona 2 Dicembre 2015, 10:47

        se devo tenere aperte le accademie spendo anche quel milione di euro in più che mi garantisca di metterci dentro anche gli insegnanti di livello accademico (quelli sì da prendere all’estero) e non solo i catechisti che ho in casa…

        preferisco avere degli insegnanti validi da far girare per i club o in raduni improvvisari, che istituzioni scolastiche con tanto di allievi a cui ho poco da proporre rispetto a quello che già trovavano standosene a casa loro…

        • mamo 2 Dicembre 2015, 10:56

          Oh là ! Tecnici validi da far girare per i Club. Quoterrimo

          • Hullalla 2 Dicembre 2015, 21:45

            Proposta Fourcade (non mia) della primissima ora (ovvero prima dell’istituzione della prima accademia: anziche’ spendere una cifra per far stare sempre assieme 30 ragazzi in una struttura, si assumono dei formatori di livello che girino per il territorio e poi ci si ritrova in sedi regionali e nazionali per dei momenti di verifica una volta al mese: stessa spesa e coinvolgimento di centinaia di ragazzi.

        • xnebiax 2 Dicembre 2015, 18:21

          Come al solito mi piace ciò che dici Frac: accademie che danno risultati scarsi? prendiamo altri e migliori tecnici, possibilmente neozelandesi aggiungo io.

    • mauro 2 Dicembre 2015, 10:56

      a questa analisi aggiungerei una sola considerazione nata dall’esperienza di aver visto come si seleziona il materiale umano.
      Al termine dell’età del minirugby i ragazzi vengono osservati da “competenti” (nel caso di specie era competente e padre di due noti rugbisti) ed indirizzati per ruoli. I ciccioni fanno i piloni; i ciccioni dinamici fanno i tallonatori; le mezze seghe le mandi alle ali; quelli che sembrano intelligenti in mediana; i fisicacci in terza linea (in questo caso sono quelli che rispondono al teorema di Ascione) con quello che avanza e con quelli di migliore psicomotricità si coprono gli altri ruoli. Purtroppo tra quello che avanza non c’è mai uno di due metri da mandare in seconda, in seconda ci va uno alto (o più alto degli altri) e mona.
      Nel complesso scarti un sacco di materiale buono perchè i nostri ragazzi mal rientrano in queste categorie, soprattutto quelli con le mani buone.
      Forse a molti potrà sembrare un’analisi superficiale e ignorante, ma la leva del ’96 è stata trattata così.

      • mauro 2 Dicembre 2015, 10:59

        dimenticavo, da ciò emerge perchè siamo pieni di terza linee e scarsi in altri ruoli. I nostri centri attuali sono tutte aperture riconvertite, non gente nata in quel ruolo. Qualche terza avrebbe potuto diventare un buon centro se lavorato quando era malleabile…

        • mamo 2 Dicembre 2015, 11:04

          Sulle terze delle giovanili riconvertite in centri dici una cosa giustissima. Tanti fino a 16 anni sono più grossi degli altri ma poi non aumentano troppo in altezza e peso.
          Rimangono comunque, perché addestrati a quello, dei placcatoti (cosa che non sempre i 10 riconvertiti sono) veloci e abituati ad attaccare la linea.
          Condivido.

        • Rabbidaniel 2 Dicembre 2015, 11:18

          Vero, Barbini altrove sarebbe stato un 12.

          • mauro 2 Dicembre 2015, 11:33

            pensavo a lui quando ho scritto, ma anche a Lazzaroni.
            D’altra parte il nostro movimento un Rougerie l’avrebbe mandato in terza.

          • Hullalla 2 Dicembre 2015, 21:47

            Barbini Matteo o Marco?

        • xnebiax 2 Dicembre 2015, 18:23

          E anche queste considerazioni di mauro sono importanti.

    • Stefo 2 Dicembre 2015, 11:11

      Ciao fracasso, ottimo intervento ed ottime domande finali, cosi’ come al rispsota successiva…il solito problema di aver creato un sistema scolastico senza gli insegnanti.
      Bravo a ricordare anche che in seconda inea l’Italia ha vissuto prevalentemente da piu’ di un decennio su equiparato (gelde) ed una sfilza di oriundi.
      A questo pero’ agggiugno che perpetrando questo sistema e cioe’ puntando su altri due da far crescere nel rossimo triennio pero’ non cambiera’ nulla specialmente se per caso saranno in grado di portare a casa un Del Fava ed un Dellape’ cioe’ dei cerotti buoni…e non e’ pessimismo o polemica antifederale ma proprio le situazioni in seconda ed apertura di questi anni lo dimostrano…si trova il cerotto e non si fa un cazzo per migliorare la base e dil eprcorso di sviluppo erche’ va comunque ricordato il fatto che al di la’ dei fantanumeri sui giovani che ogni tanto saltano fuori la base da cui si parte e’ ancora troppo piccola e finche’ non sid ecide di investire soldi su programmi che portino veramente a un ampliamento della abse giovanile ed il rugby ad essere uno sport competitivo nell’accaparrarsi buoni ragazzi non cambiera’ molto.

      @mauro, mi hai fatt morire con ciccione dinamico:

      https://webneumaticos.files.wordpress.com/2012/03/michelin.gif

      • Stefo 2 Dicembre 2015, 11:12

        @fracasso hai visto il suggerimento per liberarti per la aprtita?

        • fracassosandona 2 Dicembre 2015, 12:06

          grazie Stefo, non c’avevo pensato…
          poi sai come andò a finire per il nostro…
          potrei anche provare a fare la piazzata ma preferisco tenermela buona per la champions o per febbraio… gli scarlets penso di averli visti già quattro volte, l’ultima delle quali in pessima compagnia 🙂 …
          peraltro sono fiducioso che quella di sabato sarà una bella partita come da “tradizione” con quelli di Llanelli…
          buon per MrIan e chi ci sarà…

      • Giovanni 2 Dicembre 2015, 11:31

        “si trova il cerotto e non si fa un cazzo per migliorare la base e dil eprcorso di sviluppo”
        ma noooooo: è colpa del basket e della pallavolo che ci portano via quelli alti, del tamburello lappone che ci porta via quelli agili, delle mamme che non sfornano ragazzoni di 2 metri, della playstation che mortifica la psicomitricità, della discoteca che li rende inebetiti al mattino…per l’allargamento della base non si può fare nulla di nulla, alle scuole non fanno avvicinare perchè c’è il filo spinato con la corrente elettrica che ci passa dentro ed i coccodrilli pappafederali di guardia. La federazione non c’entra e se c’entra dormiva e se dormiva sognava.

        • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 12:42

          E’ colpa della federazione allo stesso modo per cui è colpa di Renzi se il vigile a San Remo timbrava in mutande.

          • fracassosandona 2 Dicembre 2015, 13:36

            Accademia è una parola grossa…
            Già centro tecnico federale andrebbe utilizzata con parsimonia…
            il concetto è che a nessuno verrebbe in mente di aprire una scuola e di accettare iscrizioni senza aver prima assunto gli insegnanti, per tutte le materie: noi qui non solo accettiamo gli alunni ma li convinciamo a lasciare le loro attuali scuole (siano esse Petrarca Tarvisium o Valsugana) in cambio dell’intrapresa del chiaro percorso…
            nessuno ti obbliga ad aprire 8-10 centri e nemmeno di chiamarli accademie: puoi averne anche solo una o due, purché vi siano persone ALTAMENTE qualificate che vi insegnano…

            e il tallonatore che non sa lanciare e le seconde che non crescono e le terze che non portano avanti i palloni ma nemmeno li recuperano e le aperture che non calciano e i mediani che perdono mezz’ora per smistare il pallone ed i trequarti che si perdono il pallone per strada: bastaaaaaaaaaaaaaa

          • Giovanni 2 Dicembre 2015, 14:48

            @fracasso: è inutile glielo abbiamo detto, ridetto e spiegato cento e mille volte, in tutti i modi ed in tutte le salse. Lui si sente emotivamente dalla parte della politica e quindi è portato a giustificarla sempre e comunque. Siamo noi, cattivoni ed ingrati, a prendercela con la federazione senza motivo…o forse solo per invidia.

          • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 17:44

            Vedi @Giovanni io a differenza tua non prendo cappello e sbatto la porta,ma se solo ti avessi dato mezza risposta del tenore di questa che tu mi hai dato sarebbe venuto giù il mondo.

          • mezeena10 2 Dicembre 2015, 18:23

            oh poverino, si è offeso..
            anche tu Giovà però, trattarlo così, dopo tutto l’ impegno che ha messo nel lecchinarti per diventarti amico ahahahahahah 🙂
            comunque hai detto bene, uno è il lato sportivo, altro, ben altro, quello politico..
            come vedi nel secondo esso ci sguazza alla grande!

          • Giovanni 2 Dicembre 2015, 18:53

            @AdG: a parte che, in quanto a vis polemica non sei secondo a nessuno su questo forum, ma vorrei capire dove sarebbe il mio sbattere la porta: dire che ti “senti emotivamente dalla parte della politica” non mi pare un’offesa. Tu stesso hai detto che potevi comprendere, data la vicinanza geografica, la mia difesa d’ufficio di Afragola. Ora, non ti impedisco certo di confermare, smentire o precisare sulla mia attribuzione a tuo carico. Ciascuno di noi, a seguito di esperienze personali di vita o di collocazione sociale, può sentirsi affine a questo o quel gruppo o area di riferimento e ciò non costituisce di certo una colpa nè impedisce un domani di poter cambiare opinioni, in parte o del tutto. Ciò che mi premeva sottolineare era l’inconciliabile incomprensione che si genera tra noi due (e con altri forumisti abituali) ogni qual volta si toccano argomenti che coinvolgono alcune responsabilità e prerogative della FIR e su ciò ho cercato di dare (e darmi) una possibile spiegazione.
            D’altra parte ricordo che tempo fa, a fronte della testimonianza di un’utente (di cui non ricordo l’identità) che aveva raccontato di aver portato avanti, su base di puro volontariato, un progetto di minirugby in una delle principali regioni italiane, alla mia richiesta se ci fosse stato un benchè minimo appoggio da parte del comitato regionale, tu stesso eri intervenuto chiarendo come i “politici locali” siano abituati a sbattersene (spero d’interpretare correttamente quello che fu il significato delle tue parole all’epoca) di quello e tanti altri progetti che possano coinvolgere la base. Al che mi era parso strano – ma l’avevo tenuto per me – come tu avessi difficoltà ad essere conseguenziale, rispetto ad un’analisi da te stesso formulata, trasponendo quella che tu ritenevi essere una consuetudine abituale della gestione della “cosa pubblica sportiva”, dall’ambito locale a quello più generale nazionale.

          • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 19:34

            @giovanni, poco simpatico era il primo periodo,non gli altri due.

          • Giovanni 2 Dicembre 2015, 19:52

            Non avevo alcun intento offensivo. Comunque te ne chiedo scusa.

  16. mamo 2 Dicembre 2015, 10:41

    Mi permetto, dopo aver letto attentamente i Post che precederono, un’osservazione.
    Sembra ormai prevalere la tesi che le critiche alla gestione FIR siano generalmente banali, quasi che qui, in questo blog, si debba far a gara di chi sostiene la tesi più originale.
    Sono l’ultimo arrivato, lo so benissimo, ma credo che l’approccio alla “discussione” in un Blog debba essere improntato alla spontaneità del proprio pensiero e se questo è “banale” facciamocene una ragione perché non siamo in un Reality dove vince chi “buca” di più il teleschermo.
    Il fatto è che, gira e rigira, gli argomenti su cui dibattere portano tutti e sempre all’analisi sulla Formazione dei nostri atleti. Tutti. Perché è di rugby che parliamo e quello lo giocano i nostri atleti.
    Allora è ovvio che ciascuno di noi, sempre che sia coerente, replicherà quello che già ha detto in merito alla Formazione e ai metodi per “aggirarla”.
    Quindi io mi ripeto, per quanto possa interessarvi, col rischio di cadere nell’onanismo.
    Gli stranieri, che mi piace chiamare Foresti, stanno diventando il vero limite del nostro movimento perché se per reggere il confronto con le altre Tier1 dobbiamo assoldare atleti formati altrove vuol semplicemente dire che l’Italia NON è un movimento da Tier1. Tutto qui.
    Io sono dell’avviso, invece, che è meglio cadere e sbattere il proprio culo per terra piuttosto che galleggiare come da anni stiamo facendo.
    Che senso hanno, allora, tutti i nostri discorsi su cosa sia meglio fare per allargare la base e conseguentemente la selezione se poi aggiriamo il problema assoldando il foresta di turno ?.
    Qualcuno dice che “così fan tutti” ma a questo qualcuno vorrei ricordare che gli equiparati del AB o quelli delle anglosassoni sono comunque TUTTI limitrofi alla loro cultura e al loro modo di intendere il Rugby e in ogni caso vanno ad inserirsi in Movimenti di ben altra caratura rispetto al nostro.
    Vado oltre.
    Corretto chi ha osservato come il “Progetto statura”, a questo punto, si sia rivelato fallimentare se dopo anni non siamo riusciti ad abbozzare nemmeno una II^ di livello (sempre che sia realmente così). Bene, è fallito ? Fuori dai coglioni il Prof, allora. Perché è così che funziona.
    Non è fallito ? Allora è necessario attendere che gli investimenti diano i loro frutti a costo di prendersi altri due o tre cucchiai di legno.
    Un’ultima cosa: con che entusiasmo affronterà il nostro ventenne di turno la battaglia per entrare nella sua nazionale se quelli che considera i suoi “concorrenti” in realtà non sono tali visto che alla fine arriverà il Garcia di turno ?
    E’ onesto tutto questo ? A cosa porta secondo voi ?
    Gavazzi e i suoi accoliti stanno dimostrando la pochezza del loro progetto nel momento stesso in cui si accorgono che è necessario fare un dietro-front.
    Buona giornata a tutti.

    • Giovanni 2 Dicembre 2015, 11:36

      “a questo qualcuno vorrei ricordare che gli equiparati del AB o quelli delle anglosassoni sono comunque TUTTI limitrofi alla loro cultura e al loro modo di intendere il Rugby”
      il qualcuno di turno ti risponderà che noi non abbiamo la tradizione e la base che hanno in NZL…poi però, aggiungo io, vedi Connacht comandare la classifica del Pro12 e vien da chiedersi dove sia il “trucco”…

      • mamo 2 Dicembre 2015, 15:48

        Infatti. E che non mi vengano a dire quegli sdolcinati rugbisti di un tempo che il trucco sta nello Spirito di appartenenza, nella programmazione, nell’orgoglio di rappresentare qualcuno o qualcosa. Tzè, bazzecole nel mondo del rugby professionistico di oggi.
        Di sicuro quelli del Connacht si drogano di qualcosa che non è ancora stato scoperto dall’antidoping. Irlandesi bastardi.

  17. Rabbidaniel 2 Dicembre 2015, 10:47

    Già equiparabili: Steyn e Van Schalkwik, in prospettiva Van Zyl. Poi altri due di qui al 2019. ItalianBokke.

  18. fracassosandona 2 Dicembre 2015, 10:49
    • davo 2 Dicembre 2015, 11:10

      OT: l’avevo letto anche io, in effetti c’e’ molto da riflettere su questo punto. Basta infatti guardare nelle scuole pubbliche dove ormai sono i prof ad essere spaventati nel richiamare o mettere brutti voti agli alunni.
      Ma chi si ricorda le “legnate” (ma non violenza eh..” che noi prendevamo a scuola? Ricordo che alle elementari a causa di alcune capitali che non avevo imparato mi presi “legnate” a scuola, e poi a casa; poi passai il weekend a studiare. Ricordo ancora quasi tutte le capitali oggi…

      Non OT: io ho poi visto la differenza tra i ragazzini (14-18 anni) che si allenano in Italia (a rugby) e quelli che si allenano in UK e Australia. Beh, almeno le situazioni che ho visto io combaciano perfettamente con quanto descritto dalla Piccinini. Vedevo in Italia ragazzini di 15 anni che solo per il fatto che “giocavano” a rugby si pavoneggiavano a piu’ non posso, e si atteggiavano quasi a giocatori pro; gli provi a dire come aggiustare alcune cose e ti guardano come un vecchi rimbabito.
      Ho avuto molto piu’ gusto ad allenare (a volte) i ragazzini in Australia, molta ma molta piu’ umilta’ e voglia di imparare.

      • Hullalla 2 Dicembre 2015, 21:56

        OOT ci sono a volte problemi simili anche sul lavoro.

    • gsp 2 Dicembre 2015, 11:30

      faccio fatica a prenderle troppo sul serio, nel senso che e’ sempre stato cosi’, da millenni, anche fuori dallo sport. certo una politica no-dickheads servirebbe, ma andrebbe anche applicata a livello di allenatori. soprattutto in un mondo come la pallavolo dove il numero di praticanti e’ vastissimo.

    • kinky 2 Dicembre 2015, 15:24

      Ciao Fracasso…ho letto anch’io ma mi sono fermato al titolo. Ogni due per tre se ne esce il solito 35/40enne che dice dei giovani d’oggi e bla bla bla, che le nuove generazioni bla bla bla. …tanto poi le ragazzine che oggi sono criticate fra 20anni diranno le stesse cose criticando quelle che al tempo avranno appunto 18/20 anni. Da piccolino sentivo dire i grandi che io e la mia generazione eravamo dei disastri….adesso che ho quarant’anni sento i miei coetanei dire che noi eravamo tutti per bene senza vizi e i ragazzi di oggi allo sfascio. due palle così

      • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 15:29

        Alla fine delle chiacchiere contano i risultati e le ragazze italiane U18 sono campionesse del mondo.

  19. Thunderstruck 2 Dicembre 2015, 11:05

    Il ragionamento che passa è: se in Italia non c’è più gente come Pirlo e Baggio, invece di chiedersi il perchè e adoperarsi per formarne/trovarne, si va in Sudamerica per trovare un Paulo Roberto Cotechinho e un Aristoteles di turno con trisavoli italiani (anzi, manco servono più).
    E’ la certificazione del fallimento di un progetto e quindi di un movimento. Comunque la si giri.
    Le Nazionali son sempre meno l’espressione della propria virtù formatoria. Più passano gli anni e più mi chiedo fin quando avranno ancora un senso.

    • gsp 2 Dicembre 2015, 11:11

      hai fatto una analisi rapida sui giocatori formati in italia in nazionale oggi rispetto agli ultimi anni? io non l’ho fatto e non ho tempo adesso, quindi chiedo.

      • Thunderstruck 2 Dicembre 2015, 11:26

        Col mio paradossale esempio calcistico mi collegavo all’intenzione federale, data la penuria, di peregrinare in cerca di seconde linee da arruolare.
        Ciò che mi chiedi riguarda la palla tonda o ovale?

        • gsp 2 Dicembre 2015, 11:32

          thunder mi riferivo alla nazionale italiana di rugby. il calcio, ormai e’ in balia di se stesso, con sapiente precisione lo stanno smontando pezzo a pezzo, ovviamente partendo dalle cose migliori e che funzionano meglio.

          • Thunderstruck 2 Dicembre 2015, 11:51

            Il numero esatto su due piedi non lo so ma tanti, mi pare. Forse è proprio per questo che sobbalzo quando vedo che per colmare una (ipotetica) lacuna, invece di cercare tra le proprie risorse confidando in esse o, mal che vada, farsene una ragione, la si vuole colmare con escamotage…

  20. kinky 2 Dicembre 2015, 11:46

    Si è vero, il fatto che si vada a chiamre due potenziali equiparati (ricordo che in tre anni poi dovranno dimostarre di meritare la nazionale comunque) in seconda linea potrebbe far pensare ad una pessima gestione delle accademie. Però allora si dovrebbe dire la stessa cosa per la prima linea e per le terze linee che sincderamente qui di problemi non se ne vedono…soprattutto in prima linea dove abbiamo una profondità (giovani, giovanissimi e non più giovani) che tutta europa ci invidia. Io continuo a pensare che purtroppo i cristi di 2 metri e passa a 15/6 anni sono più attirati dalla pallavolo e basket che dal rugby e la qualità la si trova nella quantità o meglio nella legge dei grandi numeri…più giocatori hai a disposizione e più alta è la percentuale di trovare i giocatori forti.
    Non voglio difendere nessuno ma tirando le somme si sono accorti che in seconda linea siamo con la coperta corta ed allora si sfrutta le legge. Inutile a dirlo e fare gli ipocriti, al posto di chi comanda molti di noi (io di sicuro) avremmo fatto la stessa scelta.

    • Stefo 2 Dicembre 2015, 11:59

      kinky la domanda e’ cosa fai per evitare che tra 5-6 anni si riproponga lo stesso problema?
      Fracasso ah giustamente ricordato che non e’ in realta’ un problema nato oggi, che e’ un bel po’ di tempo che si va avanti ad oriundi ed equiparati nel ruolo…cerotti, per carita’ cerotti di qualita’ che han dato tanto alla amglia azzurra ma nel frattempo cosa si e’ fatto?
      Io concordo con te sui numeri della abse e sui problemi, ma cosa e’ stato fatto per superare questo problema che ci si porta avanti da decenni?
      Al di la’ delle polemiche se sia giusto o meno oggi andare a prenderli fuori, la vera domanda e’ cosa si sta facendo per risolvere questo problema.
      Cosa stano facendo i club e la federazione il cui compito principale e’:
      “La FIR ha lo scopo di promuovere, regolamentare e sviluppare in Italia il gioco del rugby, di attuare programmi di formazione di giocatori e tecnici”
      Che progetti ci sono per amplaire quella base, per mantenerli engli anni nel sistema senza perderli per altri sport?
      Sono le accademie ed i centri di formazione al risposta al problema dei grandi numeri?Come pensi di fare progetti scuola sul territorio validi con meno di un milione di investimento?
      Il problema vero e’ il circolo vizioso del cerotto messo li’ a curare una ferita che necessita di punti.

    • mamo 2 Dicembre 2015, 12:06

      Kinky scusami sai, da un lato è vero che il Basket e il Volley sono certamente concorrenti è altrettanto vero che da almeno quarant’anni lo sappiamo eppure non riusciamo ad affascinarli con il rugby: qualcosa abbiamo sbagliato e, ancor peggio, stiamo sbagliando.
      Poi, a dirla tutta, il problema adesso è in II^ ma domani sarà (per l’ennesima volta) il 10, i centri, il 15 e via via.
      Secondo me, Kinky, è necessario fare una scelta che, sempre secondo me, non è quella di comprare su ebay la figurina che manca per completare l’album ma cercarla a suon di “scambi”. E’ più faticoso, lo so.

      • kinky 2 Dicembre 2015, 13:03

        non ci sono dubbi avete tutti e due ragione. Ma io parlo di oggi….e oggi se sedessi sulla sedia di Gavazzi avrei fatto le stesse scelte per questo caso speicifico. Visto la penuria di seconde linee intanto ne equiparo due (bisogna sceglierle bene però…e questo sarà un altro capitolo) e poi bisogna interrogarsi su cosa migliorare per i prossimi anni. Rimane comuqnue assodato che Volley e Basket sono più attraenti.

    • Stefo 2 Dicembre 2015, 12:39

      Sui non problemi nella formazione di terze linee kinky…com’e’ che allora da un apio d’anni si contano i giorni che separano dall’equiparazioe di Van Consonant e Steyn?

      • malpensante 2 Dicembre 2015, 12:44

        Anche di 7, non c’è da metter su una bancarella.

      • kinky 2 Dicembre 2015, 13:07

        Lì infatti mi dispiace un po’ perchè di matriale da far crescere ne avremmo abbastanza (non come Irlanda e Galles ovvio). C’è da dire che comunque sempre senza ipocrisie, Steyn, VanSchalwick e Budd gli avrei chiamati anch’io ma poi comunque se la devono giocare e sudare per il posto. Seconso voi questi tre saranno titolari al 6nazioni? secondo me forse solo uno e ovviamente nemmeno a N8.
        Però parliamo di prima linea allora.

        • gsp 2 Dicembre 2015, 13:37

          kinky pero’ se VS, Budd e Steyn arrivano nei club italiani e nelle franchigie di pro12, poi e’ normale che arrivino in nazionale soprattutto se ne hanno la qualita’.

          se si vuole fare l abattaglia all’equiparazione si inizi a fare la battaglia nei propri club, se no e’ fuffa.

          non mi riferisco a te, ma faccio molto fatica a capire chi si lamenta dei residenti (per capirci quelle di 3 anni) in nazionale, ma poi li vuole nel club. soprattutto se poi occupano entrambi i ruoli nelle due celtiche. e’ come la mia amica che e’ vegetariana, poi andiamo al pub ed ordina l’hamburger. cosi’ va bene tutto!

          • gsp 2 Dicembre 2015, 13:38

            e magari avere un po’ piu’ rispetto per le societa’ che ai giovani italiani credono e/o formano.

          • Stefo 2 Dicembre 2015, 13:42

            Io hli stranieri a club e franchigie liberi a 4 mln federali proprio no e me sembra in estate di averlo scritto piu’ volte compresi criticare 3 stranieri 3 in seconda a Treviso e mi son preso parole dalla curva trevigiana.

        • Stefo 2 Dicembre 2015, 14:44

          Kinky quindi la controprova del funzionamento delle Accademie e’ nei piloni…un ruolo solo ed in cui storicamente non mi sembra l’Italia avesse grossi problemi, anzi

          • kinky 2 Dicembre 2015, 15:33

            Io dico solo che i frutti dell’Accademia si vedono solo con il tempo, purtroppo molto tempo. Quindi se la strada è giusta oppure no la si saprà tra qualche anno…ad oggi dobbiamo solo sperare come sempre che ci siano più o meno annate buone. Però ripeto, oggi, per come siamo messi, ste cazzo di due seconde linee le avrei prese anch’io. Poi ci sono altri ruoli e ho detto che in terza e in prima linea alla fin fine non siamo messi male e magari le Accademie sotto sotto iniziano a fruttare qualchecosa. La profondità che abbiamo in prima linea di campioni, giocatori forti, giovani e giovanissimi di grande speranza forse non l’abbiamo mai avuta così ampia come oggi.

          • Stefo 2 Dicembre 2015, 16:28

            kinky io sto cercando di esulare dallo specifico e fare un discorso generale.
            Le Accademie hanno bisogno di anni…la Checchinato e’ su dal 2016, prendo i dati da un altro sito che li ha pubblicati settimane fa: tra il 2006 ed il 2013: 173 atleti passati nella Checchinato…penso che si possano fare le prime somme su costo-beneficio o no?!

          • gsp 2 Dicembre 2015, 18:11

            la che?

          • Stefo 2 Dicembre 2015, 18:39

            vabbeh gsp si e’ capito…pensa te oggi quanto stanco sono che m’impspino su ste robe

    • boh 2 Dicembre 2015, 14:24

      Eh sì, è proprio vero, ho sentito in giro per l’Europa che mentre noi cerchiamo per il mondo giocatori da equiparare causa penuria di materia prima. le migliori federazioni, stanno vedendo a loro volta di equiparare frotte di giovanottoni che ci invidiano mah boh seh vuoi vedere che abbiamo le fette di salume sugli occhi?

      • gsp 2 Dicembre 2015, 14:30

        boh, paragoni con gli altri non servono, e potrebbero portarti a conclusioni opposte.

        noi dobbiamo migliorare la nostra formazione federale, quella dei club, e fare in modo che i club li facciano giocare. modi ce ne sono. ed anche essere durissimi e far vergongare quei club che non ci credono.

  21. western-province 2 Dicembre 2015, 12:04

    a prescindere da ogni discorso etico mi sembra più intelligente che le persone prese per l’equiparazione vengano acquistate dai team pro (Treviso e Zebre) perché ha poco senso che ci pensi l’Eccellenza che ha un livello più basso e di conseguenza dovrebbe comprare stranieri di livello inferiore

    anzi ci dovrebbe essere una seria progettazione per sopperire a certe mancanze (dovute a chicchessia) con acquisti mirati invece di permettere a squadre come Treviso di comperare 3 seconde linee straniere non equiparabili

    magari farlo senza dirlo sarebbe il massimo, invece mi sembra che lo dica senza farlo

  22. pippuzzo 2 Dicembre 2015, 12:06

    Ma siamo davvero così pieni in terza linea? A me non sembra. In prospettiva per un nr. 8 che sia un ball carrier puro si deve sperare che Steyn mantenga le promesse o Vunisa sia rivoltato come un calzino dai Sarries, nessuno dei due è italiano. Openside fetcher abbiamo solo Favaro che è un giocatore fatto, ma con le sue caratteristiche oltre lui non vedo nessuno. Recentemente ha giocato Minto in quel ruolo che invece dovrebbe essere il 6 titolare per il prossimo ciclo. A 6 c’è Zanni in legittimo calo (speriamo si riprenda), con lui il già citato Minto. Sta venendo fuori bene Sarto (per me è un 6). Poi Barbini che penso molti temano sia molto (troppo leggerino) per un ruolo da titolare in terza. Dietro ancora Lazzaroni, De Marchi… quanto valgono? Alla fine giocano minuti che si contano sulle dita di una mano.. alle zebre,è pure peggio. Quindi per il ball carrier che servirà a 8 incrociamo le dita. Per il 6 possiamo esse coperti (gente che occupi spazio e placchi ne abbiamo), per il 7 molto dipenderà anche da che linea prenderà il nuovo allenatore della nazionale. Se arriverà un allenatore francese o sudafricano (oltre a Favaro) faremo giocare un altro 6 (il 6 e 1/2) o un 8 di riserva (un 8–), ma se arriva uno che vuole un fetcher, bè io oltre all’idolo assoluto passato a Glasgow non ne vedo.

    • fracassosandona 2 Dicembre 2015, 12:39

      scusa vecio, i me ga dito che un bolcherier xé uno che porta vanti i baeoni… ma cossa gaeo da far un fèccer?
      spieghene anca a noaltri qua che sen boni de far altro che i pìoni…

      • mauro 2 Dicembre 2015, 12:55

        fracasso, assa che te spiega mi cossa ch’el xe un fèccer 😉
        Dicesi fèccer queo che mete e man dentro el luamaro par tirar fora a roba bona che ghe xe ‘ndà dentro par sbajo.
        Se dixe anca gréjo-ciupinaro (libera traduzione)

        • xnebiax 2 Dicembre 2015, 18:42

          Io tradurrei fetcher con grillotalpa, in italiano, senza andare a disturbare le vostre strane lingue dell’est.

          • mauro 2 Dicembre 2015, 19:06

            appunto, e io che ho detto?

          • mamo 3 Dicembre 2015, 07:29

            🙂

  23. acdxer 2 Dicembre 2015, 12:19

    Tutte le altre squadre del 6 nazioni equiparano ormai in modo scientifico agendo nel rispetto dei regolamenti. All’ultimo mondiale di equiparati l’Italia ne aveva meno delle altre, solo due. Se queste due seconde linee fossero arrivate in estate, visto che potevano servire ad entrambe le franchigie, … e senza alcun proclama… nessuno avrebbe eccepito. Magari la Federazione sta anche già osservando qualche eleggibile. E’ nell’ordine naturale delle cose con questi regolamenti almeno fino al momento in cui i prospetti più futuribili sceglieranno il rugby al posto del basket e del volley. Per il momento non resta che augurarsi che scouting e conseguente formazione diventino una vera priorità.

    • Rabbidaniel 2 Dicembre 2015, 12:29

      I Project P ci sono ovunque, ma noi pigliamo di rado atleti di primissimo livello e, inoltre, la nostra U20 ha risultati quasi sempre inferiori a quelli delle altre union del 6N. Insomma, facciamo malino tutto e con tanti soldini.

    • Stefo 2 Dicembre 2015, 12:34

      @acdxer aggiungerei gli oriundi formati praticamente per intero da altri al calcolo alla storia del “cosi’ fan tutti”, giusto per essere un po’ completi.

      @rabbi, in realta’ nessuno equipara atleti di rpimissima fascia se con questo intendiamo giocatori che sarebbero titolari in SAF, NZ o AUS…e’ per me uno dei controsensi peggiori, pensare di battere le emisfero sud pescando da loro le loroquarte o quinte scelte in un ruolo (quando va bene)

      • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 12:38

        ..infatti qui c’è un bel po’ di gente che vive di illusioni: l’Italia con o senza equiparati puo’ puntare per ora e per un bel po’ di tempo, a mantenere le posizioni che ha facendo all’incirca i risultati che già ha fatto. Anni fa pensavo anch’io che in 2-3 anni saremmo stati a livello di Galles e Irlanda e in 5-6 anni avremmo raggiunto dell’Australia. Illusioni!

        • Stefo 2 Dicembre 2015, 12:44

          Beh se pensavi bastassero 2-3 anni per essere come Irlanda e Galles e 5-6 come asutralia erano veramente illusioni 😉

      • Rabbidaniel 2 Dicembre 2015, 12:42

        Diciamo non di primissima fascia, ma subito dietro o nei paraggi. Non mi pare che noi ci avviciniamo. Poi sai che non sono un fan dell’equiparazione e spero che WR aggiusti la regola. BTW, chissà come fa l’Argentina con 0 equiparati, pochi soldi e tanti sport competitivi ad arrivare 4a ai mondiali… Misteri!

        • Giovanni 2 Dicembre 2015, 16:12

          Semplice: non hanno la concorrenza di volley, basket e nuoto. Per non parlare del solito frisbee malese che ci sottrae ogni anno decine di talenti… 😉

    • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 12:40

      …ad @acdxer mi viene anche da dire che con queste due seconde linee alla RWC non avremmo fatto una virgola di risultato in più, ci vuole molto altro, molti giocatori forti in più e non te li danno le altre. Al massimo uno dei due faceva una stupidata con il Canada e perdevamo pure quella 😀

  24. Katmandu 2 Dicembre 2015, 12:58

    Allora secondo me è un NI, spero meglio
    Giocatori di livello in giro non c’è ne sono in Italia, quindi da una parte è giusto che la nazionale si adoperi per reggere il livello, sarebbe da ipocriti dire che nessuno lo fa, anzi solo SA e Argentina avevano il 100% di atleti formati da loro, ma ampliando un po pure Australia e ABS avevano il meglio della loro produzione su cui scegliere, in Europa si equipara gli scozzesi pescano a piene mani dagli odiati Inglesi quanto a formazione, Barrit e Tuilagi ma anche altri, insomma noi peschiamo a piene mani ma non siamo gli unici e fino a quando le regole lo consentono…
    Detto questo i SA han bloccato i loro U20 per cui un’altro furto alla steyn non è fattibile, se arriva una versione rivista di Ciccio bello preferisco 1000 volte un italico pescato in serie c

    • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 14:09

      Giocatori di livello in giro per il mondo, disposti a venire a giocare per l’Italia non ce ne sono. Al limite si potrebbe proporre a World Rugby se fa una deroga per gli over36 e dà ancora 10 partite di bonus 😀 con una Nazionale diversa anche a chi ha vinto tutto con la Nazionale d’origine. In quel caso secondo me Muliaina un pensierino a starsi a mangiare un altro po’ di turtelen se lo fa 😉 e sarebbe l’unico caso in cui potremmo avere (se regge ancora) un equiparato di livello assoluto.

  25. giomarch 2 Dicembre 2015, 13:02

    Ho come l’impressione che Ascione Gavazzi ecc considerino le accademie come dei tamagotchi del valore di qualche milione di euro.. Fuser e Gerosa come “virtual pet” … Altro che demagogia… 2019, possibile abbiamo la certezza che le accademie non produrranno nulla di buono nei prossimi 4anni?

  26. cla 2 Dicembre 2015, 13:29

    Ci sono 2 ragazzotti italiani, mi pare romani, mantegazza e venditti, di 17 e 18 anni, un paio di metri per 100 e passa chili , forti, perche’ non pensano a sistemare loro nelle 2 franchigie e farli crescere in ottica nazionale? Finche’ si pensa che qualsiasi sudafricano sia meglio dei piu’ bravi italiani, non andremo mai da nessuna parte.

  27. gsp 2 Dicembre 2015, 13:42

    @stefo, capisco la tua osservazione che e’ assurdo pensare di battere NZ con i loro scarti. la via maestra e’ solo una, e cioe’ che devi formare come la NZ per pensare di poter battere la NZ.

    pero’ nel breve periodo, se l’equiparato e’ piu’ forte di quello che produci in casa, nell’economia della squadra, la competitivita’ aumenta. certo, NZ difficilemtne li batterai, ma quelli non li batte nessuno.

    • Stefo 2 Dicembre 2015, 14:46

      Cio’ che dici funziona se e solo su lavori con l’equiparato toppa provvisoria se lo fai sistematicamente invece non migliori

      • Stefo 2 Dicembre 2015, 14:58

        Gsp e penso sia ovvio per te che questo discorso lo riferisco alle inghilterra irlanda e altri top team nelle loro scelte di equiparazione…io spero che da giugno payne al massimosara’ in squadra come utility back in panchina perche’ i mccloskey reid olding e ringrose oltre sd henshaw gli vengano preferiti.

        Per l’Italia ovvio che il discorso n8n e’ sul battere ab o boks ma sull’aver un sistema che veda gli equiparati cone soluzione ponte e non il sistema su cui basarsi.

        La Francia esterofila starischiando di cadere nel sistematico e non a caso i suoi risuktati ne risentono…spedding 5-6 anni fa non arrivava in nazionale manco per sbaglio e etesso dicasi di un kockott…

        • gsp 2 Dicembre 2015, 15:57

          sono daccordo e l’ho scritto su che puo’ funzionare solo in termini di soluzione di breve periodo.

          poi per casi simili a Payne, se ce l’hai in casa, e’ eleggibile, ti risolve dei problemi e ti da opzioni che altri non ti danno, perche’ non chiamarlo? idem per hughes dei wasps.

          su Kockott e Spedding, penso che la chiamata dei due e’ piu’ dovuta a scelte tecniche opinabile. e’ fuori di dubbio che se i francesi vogliono un campionato extralusso, ma nazionale irrilevante, sono sulla steada giusta.

          squadre di club pro, province e regioni senza stranieri non sono possibili, e neanche raccomandabili. di casi ce ne saranno sempre ed e’ anche giusto, per me, un sistema che ti permetta di rappresentare la nazione dovei hai scelto di lavorare o dove ti sei trovato a lavorare. magari 3 anni sono pochi.

          il problema criminale italiano, e siamo tutti daccordo, e’ continuare a non affrontare i problemi veri della formazione alla radice. e non sono affrontati ne’ a livello federale e nemmeno a livello di club.

          • Stefo 2 Dicembre 2015, 16:39

            Sugli stranieri nelle franchigie ti diro’ io preferisco un Contemponi, un Nacewa o un Howlett non eleggibili che pero’ mi tirano su i giovani e insegnano come si deve alla sequela di seconde linee project players passate in questi anni a Dublino tutte scartate dopo un anno tranne Roux spedito prima in prestito poi definitivamente a cercare di venir fuori a Galway.

            Io parlo di un sistema di project players (uno per franchigia) su in Irlanda da piu’ di dieci anni gsp, ed ad esser tornati utili alla fine dei conti son solo Payne e Strauss che pero’ e’ la terza scelta dietro Best e Cronin…vogliamo aprlare che lo fanno anche gli altri?Vediamo esattamente come sta andando allora e senza dimenticare che loro vanno avanti nella formazione non si fermano…si parla tanto di Satnder per esempio ma per me mettera’ su qualche cap nei prossimi 12-18 mesi sfruttando il alo fisiologico di heaslip mentre Conan cresce…ed anche anche che ad 8 puoi spostare O’Brien che con O’Mahony, O’Donnell, Heny, Ruddock e Murphy la terza e’ bella che coperta senza dimenticare van der Flier in crescita che nonostante un nome chiaramente non Irlandese e’ nato e cresciuto qua.

            La Francia…mah io sta gran scelta di autoctoni non la vedo, Spedding e’ li’ perche’ a parte Dulin non c’e’ altro…Kockott bene o male anche.

  28. gsp 2 Dicembre 2015, 13:48

    Secondo me quello che e’ cambiato in FIR negli ultimi 4 anni e’ che si preferisci il PP, all’italiano all’estero, magari maturi e pronti, che magari rimangono a giocare all’estero. penso ci siano vantaggi e svantaggi. immagino c’e’ il vantaggio che steyn o haimona conoscono l’ambiente del rugby italiano.

    altre come la scozia fanno un po’ entrambe. sarebbe interessante capire se la nostra e’ scelta o pura coincidenza.

  29. pesopiuma 2 Dicembre 2015, 14:00

    Mah, secondo me, è vero che si sta nelle regole, ma bisogna pure un po’ avere una politica degli equiparati che sia a servizio della crescita del movimento e non che ne costituisca un elemento di ostacolo. E ragionando come fa Gavazzi mi sembra proprio si verifichi il secondo caso.
    Quindi, va pure bene cautelarsi con un paio di equiparati, ma se intanto non si lavora sulla formazione di ciò che abbiamo in casa, sarà la solita soluzione che non è a sostegno del movimento, ma una toppa appiccicata male, su cui ti appoggi e a lungo termine diviene inoltre un freno. E la cosa che sconcerta è che Gavazzi sulla valorizzazione delle risosre nostrane non dice nulla. NULLA.
    Insomma, non c’è niente di male a mettere un cerotto, ma se la ferita che sta sotto non viene curata, a che serve?

    • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 14:12

      …non mi è mai stato chiaro cautelarsi da cosa. Forse dal venire cacciati dal 6N? Ma se su questo blog moltissimi dicono che non lo faranno comunque poiché conviene a tutti tenerci dentro…

      • pesopiuma 2 Dicembre 2015, 18:21

        Nel senso che se c’è una debolezza in un ruolo, va anche bene pensare a un equiparato per colmarla sul momento, e magari alzare il livello nel ruolo scoperto. Ma intanto si lavori perché attorno a quell’equiparato crescano altre opzioni.
        In questo senso gli equiparati possono essere di sostegno al movimento (anche perché magari portano competenze che non si avevano).
        Mi sbaglierò, ma mi sembra quello che ha fatto, ad esempio, il Giappone.
        Se però la possibilità di equiparare diviene solo una paraculata per coprire i buchi e non lavorare sulla propria formazione interna, allora non ha senso.

  30. Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 14:16

    Io credo che il tema non sia “battere la NZ o il SAf con le sue seconde o terze scelte”.
    Ma quello di creare un movimento rugbistico il più vasto e radicato possibile a prescindere dai risultati della nazionale, anche se la nazionale è il termometro che misura la consistenza del tuo movimento.
    Se il tuo movimento ha la consistenza e capacità di esprimere una nazionale TIER 2, è ovvio che anche le seconde scelte di una TIER1 possono andar bene a coprire i tuoi ruoli scoperti.
    La domanda che deve stare a monte di quelle poste da @fracasso è un’altra ” il rugby in Italia esprime il massimo possibile, come capacità e qualità di diffusione tra i ns ragazzi ?”
    Chi si occupa professionalmente di marketing sa che questa è la domanda che ogni direttore commerciale e ogni product manager si pongono quando decidono di mettere sul mercato un prodotto.
    Modestamente, penso che vista la grande percentuale di ragazzi che non fanno sport in Italia di spazio ce ne sia ancora e anche molto.
    Se poi guardiamo alcuni sport come il volley e il nuoto che in questi ultimi vent’anni sono cresciuti in termini di praticanti e di risultati inernazionali in misura più che proporzionale , la risposta è ancora di più affermativa.
    Ora veniamo alla domanda delle 100 pistole.
    Di chi è la colpa ( se c’è una colpa) se questo non avviene?
    Se le società sono già convinte di fare il massimo possibile
    Se la FIR è convinta che il suo ruolo è quello di ottimizzare al meglio i prodotti del lavoro delle società
    Come se ne esce?
    Qual’è la provocazione che potrebbe insinuare dei dubbi nelle certezze di un movimento che non ne ha?
    Basta leggere i commenti sulle schede della squadre di serie A: tutto è perfetto e tutt’altro che migliorabile, anzi guai a formulare dei dubbi!

    • mauro 2 Dicembre 2015, 15:11

      … e secondo te se il prodotto non trova appeal sul mercato la colpa sarà del direttore commerciale o del rappresentante, di chi dirige dal centro o da lavora in periferia?

      • Alberto da Giussano 2 Dicembre 2015, 15:21

        Ma guarda che non siamo ancora arrivati a quel punto, direttore commerciale, rappresentanti e amministratore delegato sono convinti che il prodotto va bene così e che il fatturato è quello giusto e non necessita di nessuna innovazione. Te compreso.

        ” Al termine dell’età del minirugby i ragazzi vengono osservati da “competenti” (nel caso di specie era competente e padre di due noti rugbisti) ed indirizzati per ruoli. I ciccioni fanno i piloni; i ciccioni dinamici fanno i tallonatori; le mezze seghe le mandi alle ali; quelli che sembrano intelligenti in mediana; i fisicacci in terza linea (in questo caso sono quelli che rispondono al teorema di Ascione) con quello che avanza e con quelli di migliore psicomotricità si coprono gli altri ruoli. Purtroppo tra quello che avanza non c’è mai uno di due metri da mandare in seconda, in seconda ci va uno alto (o più alto degli altri) e mona.”

        Non credo fosse un istruttore federale che ha operato in siffatto modo.

        • Antonio9 2 Dicembre 2015, 16:05

          Infatti non era un istruttore federale , questi avrebbe scelto il pilone più pesante e la terza più grossa per l’accademia, ed avrebbe consigliato agli altri di lasciar perdere “perché se a 16 anni non sei almeno 1,80 non vai bene nemmeno per fare il mediano di mischia”

        • mauro 2 Dicembre 2015, 16:30

          era un rappresentante del CIV, non so se si possa definire istruttore federale. Comunque visto che, credo, sia facilmente identificabile puoi farti un’idea se tale si possa ritenere.
          Per il resto può darsi che anche il comitato di fabbrica sia d’accordo sul fatto che il prodotto vada bene così. Io no, dal giorno che l’ho aperto e ci ho guardato dentro.

          • Re 3 Dicembre 2015, 11:12

            E’ sufficiente interrogarsi delle conoscenze formative di chi ha scelto questo ” famoso formatore” e se è ancora nel ruolo ruolo di selezione dei formatori. Sarebbe interessante poi verificare quanti di questi selezionati, oggi, praticano rugby ad alto livello.
            Ma il dramma maggiore è che si continua impenitenti nella stessa direzione senza nemmeno avere l’onesta di fare una minima autocritica.

  31. Danthegun 2 Dicembre 2015, 14:47

    Trovo scandalosa la leggerezza con cui si può affermare che andremo a pescare due giocatori sudafricani (perchè solo sudafricani?) che giocheranno a Parma e Treviso (con buona pace delle scelte degli staff, degli allenatori e dei selezionatori di queste squadre) e che tra tre anni giocheranno con la maglia azzurra (con buona pace dei tanti azzurrini che stanno sudando nelle accademie e nei clubs per un posto da titolari).
    Premesso che sono favorevole alle equiparazioni (ma anche ad una loro rapida regolamentazione internazionale) non possono essere delle battute di caccia o uno shopping bello e buono.
    Purtroppo qui non si sta parlando di equiparare giocatori che per vicende professionali o personali sono capitati nel nostro paese e ad esso si sono affezionati. Si sta parlando di andare a pescare due giocatori a cui prometteremo che tre anni di sacrificio nelle nostre squadre celtiche gli apriranno le porte del 6 nazioni e del mondiale di Rugby 2019. Rabbrividisco a scrivere queste cose.

    Sinceramente partirei con il creare un nuovo nucleo di seconde linee che sostituiscano i vari Ghelde, Bortolami, Bernabò e Pavanello che hanno abbandonato o abbandoneranno a breve la nazionale.
    Biagi, Furno, Fuser e Cedaro potrebbe essere un quartetto di tutto rispetto da cui far ripartire la nazionale.

    Ruzza, Gerosa, Andreotti e altri nomi che sono stati scritti nei post dovrebbero essere già almeno riserve nelle celtiche o titolari nelle squadre di eccellenza che disputano la Challenge pronti a giocare come permit e pronti a fare il salto alla prima occasione.

    Se, come mi pare di capire, il problema sia il fisico che manca alle nostre seconde linee allora suggerisco ai preparatori atletici di cambiare programmi di allenamento e di cercare di far raggiungere i livelli richiesti ai giocatori di interesse nazionale altrimenti non ha senso nemmeno fare formazione e cerchiamoci solo giocatori formati da altri.

    • Rabbidaniel 2 Dicembre 2015, 15:45

      Sul fisico dei sudafricani ci sono studi accademici relativi all’uso degli steroidi fra gli studenti delle superiori. La maggior parte di coloro che ne fa uso gioca a rugby. Basta una breve ricerca su Google per verificare. W il chilorugby! Ah, non so quale testata britannica ha pubblicato tempo fa un articolo intitolato “Rugby union, dirtiest sport in Britain”.

    • Hullalla 2 Dicembre 2015, 22:04

      Io se fossi una delle seconde linee giovani e di prospettiva (tipo Ruzza, per esempio), farei carte false per avere un contratto in Francia con un franco in piu’ per la rinuncia alla nazionale.

      A volte Ludo Nitoglia mi e’ particolarmente simpatico…

  32. faduc 2 Dicembre 2015, 17:41

    Che oggi ci siano problemi di prospettiva in 2 linea, era chiaro a tutti, soprattutto perché Fuser e Ruzza, per motivi diversi, non sono ad oggi da pro12. Ma che si debba ricorrere al mercato della carne senza avere una idea precisa di quello che c’è in giro per l’Italia, mi sembra l’ennesimo caso di “una squadra nazionale appena decente per partecipare al 6n”, quindi nel club di chi conta, con soldi, annessi e connessi. Basta ricordare cosa era il panorama apertura un anno fa, con il solo Allan, terza apertura di una squadra in fase di retrocessione, salvatore della patria e fatto giocare anche se rotto. Oggi abbiamo tre ragazzi – Allan, Canna e Padovani, in rigoroso ordine alfabetico – che navigano tra certezze acquisite e potenzialità ancora non espresse.

    • gsp 2 Dicembre 2015, 18:09

      adesso non me la sento di esagerare che Fuser e soprattutto Ruzza non sono da pro12. diamogli un attimo.

      • Rabbidaniel 2 Dicembre 2015, 18:22

        Io non impazzisco per Fuser, ma se sente che non si punta su di lui credo che non sia nelle condizioni migliori per essere performante. All’estero non si butta nell’indifferenza dopo qualche battuta a vuoto. Si ha più pazienza e senso della prospettiva.

      • malpensante 2 Dicembre 2015, 19:08

        In un sistema minimamente competente Ruzza sarebbe in rosa celtica da due anni e pronto per la Nazionale. Come è stato per Furno e George. O per Favaro. O per De Marchi. Che schifo Tonni e gli Aironi, no? Meglio cercare i nostri prossimi POC o AWJ con gli embrioni e intanto importare i fenomeni geneticamente modificati. Cazzo, ma li volete più grossi di Naudè?

        • TESTAOVALE 2 Dicembre 2015, 19:29

          qualche ragazzino buono in giro ci sara’ , ma se non gioca in squadre performanti manco lo vedono.

      • faduc 2 Dicembre 2015, 20:03

        Ho scritto ad oggi: il primo, Fuser, perché nonostante abbia giocato, lo scorso anno ha faticato parecchio. Il secondo, Ruzza, ancora ha giocato pochi minuti, anche se penso che sia potenzialmente dotato

      • Hullalla 2 Dicembre 2015, 22:06

        Al momento Fuser non e’ pronto per fare la differenza in Pro12: diciamocelo. Al momento.

  33. xnebiax 2 Dicembre 2015, 19:16

    Tanti tanti commenti, e molti di questi interessanti.
    Ricapitolando:
    1) Il reclutamento da parte di FIR e club non è sufficiente, soprattutto la FIR dovrebbe investire su progetti per aumentare il numero dei praticanti, soprattutto giovani.
    2) Da tanti anni ormai le seconde di qualità sono una cosa rarissima in Italia. Le accademie ci sono già da anni e i risultati in seconda e altri ruoli sono scarsi. Provare a cambiare qualcosa, soprattutto cambiando i reclutatori delle accademie e aumentando e migliorando i tecnici (che sarebbe meglio, secondo me, fossero spesso stranieri molto competenti) è assolutamente necessario.
    3) In generale le giovanili dell’Italia faticano. Ricordo quello che hanno detto dei tecnici giovanili, e cioè che i ragazzi U18 italiani giocano in una stagione circa la metà delle partite rispetto a quante ne giocano i pari età negli altri paesi del 6N. Inoltre le accademie hanno pochi istruttori e allenatori. Ogni accademia dovrebbe avere esperti per calci, passaggi, placcaggi, mischia, eccetera. Con questi presupposti un giovane atleta, anche quando talentuoso, arriva in ritardo ai livelli più alti che può raggiungere.
    4) Se Treviso e Zebre avessero ognuna preso una seconda linea straniera giovane e buona in estate anziché farla venire ora, sarebbe stato tutto normale. Invece le Zebre hanno preso Cook come ultimo straniero, una terza di cui si poteva fare a meno, almeno dal punto di vista della nazionale. L’ultimo straniero poteva essere speso nel ruolo di seconda. Discorso simile per Treviso che invece di prendere Naudé poteva prendere uno straniero giovane. Punto 4 di cui parlavo già a Settembre.
    5) Le potenziali seconde che abbiamo in casa vanno curate e formate e migliorate e seguite. Tutti quelli usciti dalla U20 negli ultimi 3 anni. Ma chi può fare questo lavoro? Chi può insegnargli qualcosa a questi ragazzi? Penso che Fuser possa ancora migliorare, Ruzza è tutto da scoprire e poi ci sono altri giovani.
    6) Intanto usiamo quello che c’è: Biagi al prossimo mondiale avrà 34 anni e potrebbe essere ancora in forma, Furno mi pare ne avrebbe 29, Cedaro 32. I primi due sono numeri 5, Cedaro è un 4. Mancano quindi un paio di 5 e un 2 o 3 grinder di qualità (per sicurezza, infortuni eccetera, ci vogliono sempre 3 giocatori forti in ogni ruolo). Speriamo nei giovani che abbiamo, continuiamo a farli crescere anche se hanno già 22, 23 anni. Ricordiamoci ed usiamo gli oriundi (e non facciamo con Negri come ha fatto Brunel con Cedaro).
    E poi a tutto questo possiamo aggiungere due stranieri che se sono scarsi possiamo anche rimandare a casa.
    7) Il lavoro da fare è tanto. Alla fine la discussione tra “mancano talenti perché ce ne sono pochi e molti vanno al basket” e “mancano tecnici e strutture capaci di formare i giocatori” si risolve in modo semplice: mancano entrambe le cose. Le accademie hanno ottenuto risultati del tutto insoddisfacenti, anche i club non mi sembra che sviluppino prodigi di continuo, ma è anche vero che servono più ragazzini nei club.
    Ricordo che il miglioramento della formazione passa attraverso il miglioramento di tutto il personale tecnico di tutte le categorie. Già gli educatori del minirugby possono avere un impatto sulle capacità motorie dei futuri atleti.

    • Katmandu 2 Dicembre 2015, 21:26

      Se mi permetti tutto giusto ma manca la cosa principe
      8) se il regolamento lo permette perchè non farlo? Ma soprattutto chi avrebbe interesse nel cambiare le cose?

      • Hullalla 2 Dicembre 2015, 22:10

        allora 9) perche’ non lo facciamo con tutti e 15 i ruoli, tipo l’hockey su ghiaccio o il rugby a XIII? costa meno e si potrebbero mandare a casa un sacco di personaggi inutili.

      • xnebiax 2 Dicembre 2015, 22:11

        Concordo col il punto 8. Aggiungo se non l’ho già detto: meglio delle equiparazioni programmate che delle equiparazioni a caso: abbiamo visto dove ci servono e prendiamoli in quel ruolo lì.

        Al mondiale 2019 gli equiparati potrebbero essere Hayward, Steyn e una seconda… oppure Van Schalkwyk a fine carriera.
        Tanto abbiamo la regola dei massimo 3 equiparati, vuol dire che qualcosa bisogna comunque trovare e portare su in casa.
        (Hayward e Steyn sarebbero equiparati di lusso, diciamocelo, un baby black e un baby bok).

        • Katmandu 2 Dicembre 2015, 22:26

          Xne sia chiaro il mio pensiero, a me le equiparazioni non fanno schifo, anzi, ma tra equiparare uno straniero solo perchè sulla carta può essere equiparato no! A parità di prestazioni l’italico talento deve essete preferito, diciamocela tutta un 8 come Steyn è un lusso per noialtri, un 4 come cicciobello infraditato no! Nel mezzo bisognerebbe fare delle valutazioni ponderate, e questo mi spaventa

        • fabrio13H 2 Dicembre 2015, 22:46

          …meglio Gullo di Rita 😉 Qui nessuno ci crede ma voglio vedere Palazzani full-back alla prossima RWC 😀

    • TESTAOVALE 3 Dicembre 2015, 06:41

      ma poi puntare solo sui giocatori dalle grosse societa’ e’ evidente che i l ragazzo ha piu’ possibilita’ di farsi valere che uno di una piccola e’su questo punto che non hanno piu’ senso le accademie.

  34. cla 2 Dicembre 2015, 21:41

    Ma scusate una cosa, ma il sudafrica, tolto i primi 3, non e’ che ha questa abbondanza di seconde linee. Alla fine giocano sempre etzbeth e de jager. Voglio dire, perche’ formare giocatori stranieri? non ci bastano 2-3 forti? Ne mandiamo 3-4 nelle franchigie li teniamo 2 anni e se non vanno ne proviamo altri. Perche’ dare questa opportunita’ ad altri?

  35. il carogna 2 Dicembre 2015, 21:59

    pensata fenomenale.
    andiamo a prenderli belli giovani e ce li formiamo noi.
    nelle accademie.

  36. tonimanero 2 Dicembre 2015, 23:06

    Ma con tutti i soldi per le accademie, non siamo riusciti a tirar fuori due seconde linee?
    Be a me sembra un bel fallimento.
    Piloni non ne vedo,
    Seconde neppure,
    Aperture e calciatori non ne parliamo!
    Su un’azienda normale l’AD sarebbe stato licenziato immediatamente e noi cosa facciamo?
    Niente, sempre niente

  37. Alberto da Giussano 3 Dicembre 2015, 03:18

    Rileggendo molti commenti non si capisce come facciamo a non essere almeno del livello della Francia. Ci sono ragazzi che sono in realtà dei campioni,ma vengono tenuti segregati e snobbati dal resto del movimento.
    Fuser,Gerosa,Ruzza sono campioni a 18 carati quando serve per dimostrare che il sistema in realtà funziona e produce , dopodiché diventano inconvocabili in nazionale perché non valgono Biagi,Golden e Furno.
    Noi avevamo in sistema di formazione senza accademie e ne abbiamo uno con le accademie non mi pare di cogliere una gran differenza di risultati a livello di U20, ergo da Tier 2 eravamo e da Tiet 2 siamo rimasti.
    Una persona appena ,appena perspicace si pone la domanda,ma siamo sicuri di essere in grado di selezionate i ragazzi che hanno le caratteristiche giuste per questo sport?
    E qui si è parlato solo di 2e linee.
    Se si aprisse il paragrafo “estremo” ,ci dovrebbe essere Avesani che si scaglia contro l’equiparazione di Van Zyl e uno stuolo di talent scout da parrocchia che segnalano almeno una trentina di campioncini nascosti in serie A e in Serie B che le squadre di eccellenza e Pro 12 non prelevano per ottusità.
    Anche qui, una persona normale, si chiederebbe: ma siamo sicuri che siamo capaci di avvicinare al rugby i ragazzi che hanno le caratteristiche per giocare da estremo ?

    Per @fracasso,

    Le accademie sono involucri (molto costosi e senza valore aggiunto probabilmente) ,ma non sono contenuti,il chiuderle o meno non modifica di nulla ció che sta a monte ovvero la capacità o meno di reclutare chi ha le caratteristiche per essere un giocatore di rugby.

    • mauro 3 Dicembre 2015, 09:28

      Buongiorno (!) AdG,
      segnalo comunque che senza cercare tanto in giro on rugby è in grado di fornire un’ottima seconda linea dal nome fantasioso e dal sapore esotico ma totalmente nato, formato e cresciuto in Italia: tale San Isidro.
      Per non parlare poi degli estremi: uno di gran classe, ermy, ed un altro di grande cultura, rabbidaniel. Entrambi prodotti locali IGP come il radicchio.
      Letto il tuo commento sottostante, forse la tua venatura anti-trevisana li potrebbe classificare tra i brocchi che potrebbero giocare solo perchè di Treviso ma mai se indossassero quella zebrata o quella dell’ape calvina. Ma ti sbaglieresti come a volte ti capita…

      • Alberto da Giussano 3 Dicembre 2015, 10:56

        Caro Mauro, tu sei un gran tifoso con tutte le accezioni positive del termine, ma un po’ di autocritica non guasta mai. Credimi, sono andato leggero.

        • mauro 3 Dicembre 2015, 11:56

          grazie di tutta l’accezione positiva. Per quanto riguarda l’autocritica la faccio nel segreto del confessionale, nel blog solo duro e puro…

  38. San Isidro 3 Dicembre 2015, 03:32

    Nonostante adesso il mio volto sia pubblico su questo blog mi assumo la responsabilità di quello che sto per affermare e dico che quest’operazione è una vergogna!
    Punto.

    • mamo 3 Dicembre 2015, 12:22

      In ritardo: solo per dirti che sei abbastanza simile a come ti immaginavo, un pochino più giovane, quello sì.

  39. San Isidro 3 Dicembre 2015, 03:49

    L’articolo non fa una piega dal titolo all’ultima frase…tante accademie, tanti centri federali e poi si cercano le scorciatoie, davvero indignato per quest’ennesima mossa senza senso della FIR, anche perchè nemmeno possiamo sapere quanto renderanno e se effettivamente varrà la pena equiparare questi due sudafricani, magari tra tre anni qualche ragazzo di casa nostra sarà pure più forte di loro…l’unica cosa certa che faranno i due in questione è togliere spazio in Pro 12 ai ragazzi di Zebre e Treviso a partire da Gennaio, complimenti, una genialata…
    Non ho parole se non quella che utilizzato prima: vergogna!

  40. Alberto da Giussano 3 Dicembre 2015, 07:40

    Il nostro è un paese pervaso a tutti i livelli dalla doppia morale e dall’ipocrisia imperante.
    Per cui, le equiparazioni o nazionalizzazioni ( che sono la stessa identica cosa) se fatte da Mondelli e Dondi sono benedette quelle fatte da Gavazzi sono invece il male assoluto.
    Dominguez , Gardner, Sole, Golden e McLean sono due eroi da venerare.
    Van Zyl, Vunisa e Haimona le pietre dello scandalo, vergognose e insopportabili.
    Steyn può forse salvarsi perchè gioca a Treviso.
    L’ipocrisia continua nelle motivazioni.
    Perchè sono vergognose queste equiparazioni?
    Perchè spendiamo soldi nelle accademie e troncano le aspirazioni e le motivazioni dei nostri giovani.
    Mi sembra di sentire i preti anni 50/60.

    • Alberto da Giussano 3 Dicembre 2015, 08:09

      Dimenticavo una cosa il titolo, caro Avesani,
      “Seconda linea a sud, questo è il cammino… Di chi prende già adesso la scorciatoia”,
      le scorciatoie il rugby italiano è da mo che le prende, ma anche tu mi sembra abbia studiato dai Gesuiti.

    • boh 3 Dicembre 2015, 09:03

      Beh, c’è da dire, che Mondelli e in parte Dondi, non spendevano così tanti bagioli per strutture di formazione che si stanno dimostrando un fallimento, ma pensiamo di aumentarle….

    • boh 3 Dicembre 2015, 09:07

      Alberto, guarda, che uno di quelli che esprimono una doppia/tripla ecc ecc morale, sei tu..

      • Alberto da Giussano 3 Dicembre 2015, 09:23

        Su questo lascio giudicare agli altri, tu di sicuro la doppia morale l’hai applicata nel commento sopra , diversamente spiegami cosa c’entrano i soldi spesi in formazione con il fatto che si proceda o meno alle equiparazioni.
        La tua conclusione sarebbe: senza accademia sarebbe lecito equiparare, mentre con il sistema accademiale è profondamente sbagliato. Lascio a te ogni commento.

        • boh 3 Dicembre 2015, 09:41

          Ricordatevi, che tutti dovete morire……..forse anch’io….
          Molto semplice caro il mio Alberto poco o niente da Giussano.
          Il Mondelli e il Dondi, nella situazione di allora, il dover equiparare giocatori per aumentare il livello qualitativo, era comprensibile. Ad oggi nonostante i forti investimenti in formazione, stiamo proponendo le stesse situazioni di ormai 15/ 20/30 anni fa………anzi peggio….A proposito, Alberto se ti distrai a scrivere, mentre stai guardando gli operai del comune che stanno facendo gli scavi davanti a casa, potresti perdere il filo del discorso….con me e con gli operai…

          • Alberto da Giussano 3 Dicembre 2015, 10:36

            Quindi alzare il livello tecnico allora era meritorio oggi è da sciagurati. Mi sa che gli operai del Comune li guardi tu nel momento in cui ti fai la passeggiata della salute.
            La conclusione è che tu hai qualche propblema personale con Gavazzi. Punto. Probabilmente legittimo ma tale da influenzare ogni tuo commento.

  41. carlo s 3 Dicembre 2015, 10:36

    Non capisco però ragazzi tutta questa levata di scudi per due SAF da prendere in seconda.
    Capisco meglio ergersi a difesa dell’Italianità e la difesa del lavoro fatto dalle nostre scuole di rugby e sopratutto del cambiamento delle regole di equirazione.
    Le franchigie Irlandensi sono piene di NZ, SAF, e isolani in genere (Connact ne è un esempio), Gli Scozzesi pian piano ci stanno arrivando, poi vogliamo parlare della Francia che addirittura fa delle accademie nelle isole pacifiche.
    Pure la poverissima Romania ha seconde linee SAF nella propria nazionale.

    Insomma, non mi pare questo un affaire tutto italiano, non mi sembra una sconfitta del movimento, non mi sembra una scelta scellerata della FIR ma seguire una linea di condotta che hanno intrapreso ormami tutte le squadre nazionali europee, certamente opinabile, probabilmente sbagliata, ma l’Italia in questo senso non solo è in ottima compagnia, ma allineata a quello che fanno le altre federazioni nazionali europee

    Se non cambiano le regole di equiparazione la tentazione di andare a prendere all’estero i giocatori formati e fisicati (mi pare che su questo argomento di sia dibattuto da tempo, riguardo a come sia cambiato il modo di giocare negli ultimi anni e come questo sport sia diventato troppo fisico) sarà sempre più forte.
    I SudAfricani sono fornitori di materia prima, piaccia o no è così anche se è crudo dirlo.
    E’ giusto questo? certamente no. Però questo è il rugby, oggi. Solo un cambiamento delle regole potrebbe fare invertire questo trend.

    • fabrio13H 3 Dicembre 2015, 10:59

      …infatti quello che vorrei è un cambiamento di linea da parte di World Rugby, riconoscendo, in tal modo, che il livellamento rugbystico tra Nazioni e l’estensione di un alto livello di gioco a più Paesi, che erano le ragione della linea delle equiparazioni adottata ormai molti anni fa, non vi sono stati minimamente, anzi i distacchi sono probabilmente aumentati.

      • carlo s 3 Dicembre 2015, 11:28

        Neanche a me piace questo rugby troppo fisicato. Però mi piacerebbe vedere le varie nazionali,
        15 anni fa e oggi
        mi piacerebbe capire ad esempio quanto pesavano complessivamente le mischie o l’intero 15, 15 anni fa e oggi. Anche la NZ, l’Argentina, l’Australia mica solo le europee.
        Date tutti addosso ad Ascione (e del suo progetto statura-fisico), probabilmente a ragione. Io manco lo conosco. Però mi piacerebbe capire cosa hanno fatto gli altri e cosa abbiamo fatto noi. Per capire se il problema è la FIR/l’Italia o questo nuovo modo di concepire il rugby: chili e forza fisica a dispetto di tecnica, fantasia e velocità-

        • Alberto da Giussano 3 Dicembre 2015, 11:51

          Evidentemente no e tu , da persona intelligente, hai colto nel segno.
          Dovunque in Europa e al Sud si è posta grande attenzione sulla prestanza fisica. Bastava vedere i ragazzi dei mondiali a giugno.
          Le teorie di Ascione non sono quindi in controtendenza.
          Le stesse però applicate in un movimento scarsissimo di talenti atletici come il nostro può ottenere effetti deleteri, in quanto corre il rischio di “scartare” atleti tecnicamente più dotati a vantaggio di atleti “solo” fisicati.
          In buona sostanza potremmo non essere in grado di permetterci il lusso di avere centri da 100 kg.

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