RWC 2015, Cheika verso la finale:”Dobbiamo migliorare ma…”

Il coach australiano è già proiettato all’ultimo atto di Twickenham dove attende gli All Blacks

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ike 26 Ottobre 2015, 18:37

    Questi sono quattro anni che migliorano (ma non li c..a nessuno!). E sono in finale infatti, ma anche adesso qualcuno storce il naso!

    • Andria 27 Ottobre 2015, 08:36

      Giusto, anche se Cheika ha idee molto diverse dal precedente non e` partito da zero. Non dimentichiamoci che chi e` venuto prima di lui se n’è andato per motivi non tecnici e anche quello e` servito per dare una scossa ad un ambiente che probabilmente ne aveva bisogno.
      Probabilmente e` stato, per fortuna, che aiuta gli audaci, quindi anche per merito, l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto.
      (Aggiungo io: col gioco sbagliato 🙂 )

  2. Obelix-it 26 Ottobre 2015, 21:35

    Bella squadra, ottimi punti di incontro, ma devono stare attenti: con scozzesi e pumas si son fatti bucare parecchie volte, farlo con gli AB significa prenderne una carrettata…

    Certo, hanno un buon attacco, fantasioso, ma se gli AB replicano la difesa vista con i Bok e fanno meno falli, e’ ben dura…

    • Alberto da Giussano 26 Ottobre 2015, 23:45

      Se analizzi sulla carta ,in maniera asettica, nessuna partita può essere vinta contro gli AB. Per di più sono in testa al ranking da decenni.
      Ma le partite secche ,il dentro o fuori senza appello, ha sempre dei lati oscuri dal punto di vista mentale, specie una finale mondiale. Quella del 2011 docet.
      Cheika lo sa bene e inizia a metter loro addosso la maggior pressione possibile e quest’Australia é un po’ più forte della Francia di Livremont.

      • Virgilio 27 Ottobre 2015, 08:59

        Oltre all’aspetto mentale ovviamente conteranno molto i singoli errori e anche sulla carta gli AB non sono “inespugnabili”, pur essendo squadra abituata a ripetere le migliori prestazioni in campo. L’Australia è l’unica squadra che ha regolarmente dato filo da torcere alla NZ gli ultimi due anni (in particolare giocando fuori dalla NZ).

    • Andria 27 Ottobre 2015, 08:38

      Hai letto il XV della settimana di Planet Rugby?
      A secondo centro c’è Marcelo Bosch, aggiungo che sono più che d’accordo con quanto e` scritto in quelle motivazioni.

  3. malpensante 27 Ottobre 2015, 13:16

    Per una volta niente da dire sul XV di PR. Così mi rilevo pure il sassolino dalla scarpa per via delle classifiche smaccatamente politiche e senza senso:

    4 Guido Petti (Argentina): One of the most impressive young performers at this World Cup. We spotted Petti’s talent with the U20s and now the 20-year-old has rubber-stamped his potential. Carried and tackled with intent and made an impression in the lineout to make our side. The best is yet to come.

    • San Isidro 27 Ottobre 2015, 14:09

      gran bella storia quella di Guido Petti-Pagadizabal…pensa che è stato selezionato dal Pampas XV quando ancora era nella M-20 (u.20) del SIC, ha esordito in nazionale a Novembre dell’anno scorso giocando anche il TM a Genova contro l’Italia…percorso analogo quello di Montoya che è stato chiamato da Hourcade nei Pumas quando era con la M-20 del Newman, naturalmente era già stato nei Pumitas…quando anche noi potremmo permetterci di convocare nel gruppo dell’Italrugby validi ragazzi della nazionale u.20 (che magari hanno giocato poco o per nulla con la loro prima squadra di club) allora vorrà dire che abbiamo un movimento che funziona a dovere…

      • kinky 27 Ottobre 2015, 15:22

        È già successo circa 15 fa con Mauro Bergamasco, Bortolami e Parisse e Canale!

        • San Isidro 27 Ottobre 2015, 16:12

          hai ragione, ma negli ultimi anni dimmi qualcuno che dalla nazionale u.20 azzurra è passato direttamente nella rosa della nazionale maggiore giocando poco o per nulla con la prima squadra del club di appartenenza…ricordo che Campagnaro, Sarto ed Esposito hanno esordito giovanissimi in azzurro, ma loro erano già nelle rose di Zebre e Treviso, anche Morisi ha esordito presto quando era ancora ai Crociati, ma aveva già l’esperienza da permit alla Benetton…quello che volevo evidenziare è che uno come Montoya è stato chiamato da Hourcade in nazionale maggiore quando era ancora con l’u.20 del suo club d’appartenenza, a me sembra un dato rilevante questo…

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