Il coach australiano è già proiettato all’ultimo atto di Twickenham dove attende gli All Blacks
RWC 2015, Cheika verso la finale:”Dobbiamo migliorare ma…”
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Questi sono quattro anni che migliorano (ma non li c..a nessuno!). E sono in finale infatti, ma anche adesso qualcuno storce il naso!
Giusto, anche se Cheika ha idee molto diverse dal precedente non e` partito da zero. Non dimentichiamoci che chi e` venuto prima di lui se n’è andato per motivi non tecnici e anche quello e` servito per dare una scossa ad un ambiente che probabilmente ne aveva bisogno.
Probabilmente e` stato, per fortuna, che aiuta gli audaci, quindi anche per merito, l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto.
(Aggiungo io: col gioco sbagliato 🙂 )
Bella squadra, ottimi punti di incontro, ma devono stare attenti: con scozzesi e pumas si son fatti bucare parecchie volte, farlo con gli AB significa prenderne una carrettata…
Certo, hanno un buon attacco, fantasioso, ma se gli AB replicano la difesa vista con i Bok e fanno meno falli, e’ ben dura…
Se analizzi sulla carta ,in maniera asettica, nessuna partita può essere vinta contro gli AB. Per di più sono in testa al ranking da decenni.
Ma le partite secche ,il dentro o fuori senza appello, ha sempre dei lati oscuri dal punto di vista mentale, specie una finale mondiale. Quella del 2011 docet.
Cheika lo sa bene e inizia a metter loro addosso la maggior pressione possibile e quest’Australia é un po’ più forte della Francia di Livremont.
Oltre all’aspetto mentale ovviamente conteranno molto i singoli errori e anche sulla carta gli AB non sono “inespugnabili”, pur essendo squadra abituata a ripetere le migliori prestazioni in campo. L’Australia è l’unica squadra che ha regolarmente dato filo da torcere alla NZ gli ultimi due anni (in particolare giocando fuori dalla NZ).
Hai letto il XV della settimana di Planet Rugby?
A secondo centro c’è Marcelo Bosch, aggiungo che sono più che d’accordo con quanto e` scritto in quelle motivazioni.
Per una volta niente da dire sul XV di PR. Così mi rilevo pure il sassolino dalla scarpa per via delle classifiche smaccatamente politiche e senza senso:
4 Guido Petti (Argentina): One of the most impressive young performers at this World Cup. We spotted Petti’s talent with the U20s and now the 20-year-old has rubber-stamped his potential. Carried and tackled with intent and made an impression in the lineout to make our side. The best is yet to come.
gran bella storia quella di Guido Petti-Pagadizabal…pensa che è stato selezionato dal Pampas XV quando ancora era nella M-20 (u.20) del SIC, ha esordito in nazionale a Novembre dell’anno scorso giocando anche il TM a Genova contro l’Italia…percorso analogo quello di Montoya che è stato chiamato da Hourcade nei Pumas quando era con la M-20 del Newman, naturalmente era già stato nei Pumitas…quando anche noi potremmo permetterci di convocare nel gruppo dell’Italrugby validi ragazzi della nazionale u.20 (che magari hanno giocato poco o per nulla con la loro prima squadra di club) allora vorrà dire che abbiamo un movimento che funziona a dovere…
È già successo circa 15 fa con Mauro Bergamasco, Bortolami e Parisse e Canale!
hai ragione, ma negli ultimi anni dimmi qualcuno che dalla nazionale u.20 azzurra è passato direttamente nella rosa della nazionale maggiore giocando poco o per nulla con la prima squadra del club di appartenenza…ricordo che Campagnaro, Sarto ed Esposito hanno esordito giovanissimi in azzurro, ma loro erano già nelle rose di Zebre e Treviso, anche Morisi ha esordito presto quando era ancora ai Crociati, ma aveva già l’esperienza da permit alla Benetton…quello che volevo evidenziare è che uno come Montoya è stato chiamato da Hourcade in nazionale maggiore quando era ancora con l’u.20 del suo club d’appartenenza, a me sembra un dato rilevante questo…