Conrad Smith rilascia una intervista in cui porta il lettore dentro l’universo dei tuttineri. Davvero imperdibile
Cultura, attaccamento: come si diventa (e rimane) un All Blacks
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Non per polemizzare, ma per rimarcare già da subito quanto siamo distanti. Al terzo comma dell’articolo è espresso il concetto che l’estensore del pezzo si augura che l’intervista sia diffusa in ogni “scuola di rugby”.
Prima domanda quindi, in Italia, esiste un unicum definibile “scuola di rugby”?
Se invece è un’ accezione tipo “scuole calcio” potrebbe essere accettabile anche se ugualmente marca la differenza tra noi e gli anglosassoni e i francesi stessi che non sanno nemmeno cosa sono le “scuole rugby”.
Nel merito dell’intervista. Molto bella e tutt’altro che banale.
KS è una grande persona, forse il “sacerdote” più apprezzato e rispettato della liturgia rugbistica di rito neozelandese.
KS??? Kevin Smith? l’ attore e commediografo NZ? 🙂
Konrad alla tedesca!!
Prima impressione, mi sembra che questo certifichi la famosa frase “italiani no buoni per rugby”. Perlomeno per un certo tipo di rugby
Scusa Alberto, a me non risulta che i francesi non conoscano le scuole rugby. Anzi, hanno un’ottima organizzazione con contributi pubblici.
Hanno una sezione della FFr che si chiama appunto “ecole de rugby”. Ma è un po’ diversa da come conosciamo noi il Minirugby o le scuole calcio. I primi anni sono tutti dedicati ai giochi con la palla e stop. Questo intendevo.
Ah ho capito, non sanno che cos’è la scuola rugby però hanno l’ecole de rugby…ma è un po diversa…. ho capito eh si è vero…
Ah dimenticavo loro i primi anni giocano con la palla…..e noi con che cosa li facciamo giocare? con i soldatini? Ecco perché non cresciamo….
Dovresti leggere quello che si pubblica su questo blog. Scopriresti molte cose interessanti.
Ma perché intervieni sempre e solo per far polemica?
A parte le doti tecniche indiscusse c’è anche una buona dose di umiltà e voglia di mettersi sempre e comunque in gioco pur essendo la squadra più conosciuta e forte al mondo.
Nel nostro piccolo invece da un certo fastidio e porta non poca frustrazione nel vedere che dopo 15 anni di 6N oggettivamente non ci siano ancora i presupposti per poter passare ai quarti in un mondiale.
Leave a legacy:
“If you play a bigger game, you play a better game. Higher purpose delivers higher performance. The All Blacks seek to ‘leave the jersey in a better place’.”..
cordialitè
mez10 buon giorno dall’isola delle nuvole
liberte’
egalite’
fraternite’
oggi show! 😉
@AdG @enricocalvisano
Vi ho risposto nel thread sul Giappone
#cordialite
il vecchio e il bambino, rosi dall’ invidia per i giapponesi 🙂
#frangiacalvina
Preferivo sisara 10
dai nonno gino, ho pure messo la faccina!!!
stavo a scherzà!
e comunque sto Sisara non lo conosco anche se me ne han parlato molto bene!
Sullo stesso tema, segnalo un articolo/mini-inchiesta davvero interessante apparsa lo scorso w/e sul Guardian.
http://www.theguardian.com/sport/blog/2015/sep/11/all-blacks-how-new-zealand-sustains-its-rugby-dynasty