Giappone e Georgia, nel rugby il risultato è sempre una conseguenza

Tecnici stranieri con potere, presenza nelle scuole, soldi a base e strutture: c’è sempre qualcosa da imparare

COMMENTI DEI LETTORI
  1. faduc 21 Settembre 2015, 08:09

    Tutto condivisibile, ma in Italia?
    Federazione con le @@ a dire “solo soldi per franchigie, vere, e per tecnici con curricula”. A Roma, mille inutili club che si fanno la guerra, o vi unite in una realtà vera che possa fare almeno l’eccellenza ad alti livelli, o niente soldi.
    Celtiche: franchigia territoriale del veneto, non una inutile Treviso che ha bisogno dei soldi della federazione per arrivare penultima; franchigia delle Zebre che allarghi realmente la sua base. Accademia che giochi in eccellenza (fuori classifica) e collegata con le celtiche. E tecnici competenti…

    • mauro 21 Settembre 2015, 09:30

      ecco, con il tuo commento hai già dimostrato perchè il Giappone e la Georgia arrivano dove noi non arriveremo mai.
      A proposito per te che abiti a più di mille chilometri da Treviso e per sapere dove sta devi guardare su google maps sappi che la Benetton, più di altre squadre, è quella che, con capitali privati, ha permesso all’italrugby di avere quei riconoscimenti che ora stiamo sperperando.
      D’altra parte è pratica comune in Italia sputare sul privato per poter rubare con il pubblico

      • Paolo PD 21 Settembre 2015, 09:46

        vuoi dire come quando lo stato salva le banche private che hanno sperperato i propri soldi?

      • Joest 21 Settembre 2015, 10:46

        Te pareva seiradicchioli il cui unico merito è quello di avere gente piena di soldi nei dintorni non venivano fuori…. Ma fate come il Bolzano di hockey… Andate a giocare in Austria. E toglietevi dalle palle… Privato su cui sputare per rubare col pubblico…
        Str.ano, mi sembrava che isldi andassero dalla FIR a TV non il contrario

        • mauro 21 Settembre 2015, 11:23

          Dio ha sparso intelligenza un po’ dappertutto, spiace che sopra casa dei tuoi non ne sia caduta.
          Ritorna nella nebbia da cui sei venuto

          • mezeena10 21 Settembre 2015, 11:25

            Mauro lui è “il troll dell’anno” non ricordi? è quello de “ma la Scozia cosa porta”..è quello de “la tassa celtica è un pizzo” e altre amenità, un fenomeno!

          • mezeena10 21 Settembre 2015, 11:26

            è quello che “io mi diverto solo con la Georgia”..
            è quello che sputa veleno sui giocatori dopo ogni sconfitta, esce dal buco solo per spargere veleno! tranquillo Mauro, da domani fino a dopo la partita col Canada sparisce!

          • mauro 21 Settembre 2015, 11:35

            grazie mez 😉

          • andrease 21 Settembre 2015, 12:02

            tra l’altro io mi aspetto da un momento all’altro che spari un “ma il giappone cosa porta?”… 😀

          • Joest 21 Settembre 2015, 16:43

            Mancava il socio…te pareva… A proposito testina… La Georgia ha viertito sabato molto dei più dei nostri….

          • mezeena10 21 Settembre 2015, 20:14

            dei tuoi! i miei hanno vinto e bene pure!

      • faduc 21 Settembre 2015, 12:32

        A proposito di ombelico e autoreferenzialità…faccio un post dove sintetizzo alcuni – secondo me – problemi e soluzioni, ma tocco il Treviso e – tuoni e fulmini – io che sono lontano non capisco. Ho solo detto che come Dogi avrebbe più spessore tutto il movimento, soprattutto il rugby veneto, ma se vi va bene così, affari vostri. Sulle offese pseudogeografiche, “mi nni futtu ‘i tia”

        • bangkok 21 Settembre 2015, 14:05

          @faduc, non mi pare che nel tuo post iniziale tu abbia scritto che sarebbero meglio i Dogi della Benetton perché più rappresentativi del territorio. Tu hai scritto “inutile Benetton ……..”. Beh, dare dell’inutile all’unica società /squadra che ha dato lustro all’Italia rugbistica a livello internazionale mi pare penoso. E ribadendo ciò che si è scritto tempo addietro, se la Fir adesso ha un budget notevole lo deve proprio ad una società come quella di Treviso che insieme al Milano di Berlusconi si è fatta valere a livello europeo ed ha dato alla Nazionale l’ossatura che le ha permesso di portare a casa quei risultati che hanno fatto sì che entrassimo nel ricco 6N!!

          • faduc 21 Settembre 2015, 16:13

            alla voce soluzioni:
            “franchigia territoriale del veneto, non una inutile Treviso che ha bisogno dei soldi della federazione per arrivare penultima”
            Dovevo mettere qualche complimento in più?
            “L’inutile Treviso” è in ottica internazionale, proiettata in campo ambito rugbistico 6N. Vogliamo tirare fuori le statistiche delle partite vinte dal Treviso nei tornei internazionali? Secondo voi, una entità rugbistica veneta non sarebbe più competitiva come franchigia? Questo ho sostenuto, lo considerate anti veneto? Ah, volete dire che se uno gradirebbe una realtà veneta unita è contro il Veneto? interessante

        • mauro 21 Settembre 2015, 14:37

          caro @faduc, non è la prima volta che ti scagli contro Treviso ed il Veneto (ricordo @Rabbidaniel che ti chiedeva il perchè di tanta acidità) come esso fosse la madre di tutti i mali. Ho solo pensato di togliere un po’ di polvere dalla memoria, altro che tuoni e fulmini. Non ti interessa? Fa niente.
          Sulla chiusa del tuo commento “anca mi me ne ciava de ti”

          • faduc 21 Settembre 2015, 16:07

            “franchigia territoriale del veneto, non una inutile Treviso che ha bisogno dei soldi della federazione per arrivare penultima”
            Vi sembra che mi sia scagliato contro il Veneto dicendo che i Doge farebbero bene al movimento Veneto? Ambeh! Lasciamo perdere, allora
            Ho solo detto, cosa abbastanza sotto agli occhi di tutti, che il Veneto unito (ossimoro?) sarebbe più competitivo…è forse un problema?
            Ah, visto che ho parlato male dell’attuale Roma rugbistica, che non mi risulta sia in Veneto, la vostra illazione che io sia contro il Veneto, già palesemente smentita sopra, è ridicola…basta leggere con occhi sereni e non campanilistici.
            Serenità.

          • mauro 21 Settembre 2015, 17:35

            giusto per trattare l’argomento statistiche.
            Statistiche bassissime, quelle di una squadra semipro contro squadre di movimenti più evoluti, comunque vado a memoria sulle formazioni che in Coppa Europa hanno perso: Pontypridd, Llanelli, Glasgow, Edinburgo, Caledonia, Harlequins, Wasps, Perpignan e forse qualche altra che non ricordo.
            Il primo anno di Pro12 solo Ospreys, Ulster e Cardiff Blues escono vincenti da Monigo e l’anno successivo (quello del settimo posto) ci prendiamo anche questi scalpi; l’Ulster a Ravenhill. A Treviso in recampionato persero sia i Saracens che i Wasps.
            Sono statistiche ridicole, ma sono le migliori in Italia e sono quelle che fino all’altro giorno hanno permesso di ottenere certi pass.

        • faduc 21 Settembre 2015, 20:00

          Concordò su tutto. Quindi? Se il Treviso avesse inside margini di miglioramento, nulla da dire, ma c’è le ha o ci accontentano della sindrome di el Alamein e delle pacche sulle spalle? Credo sia venuto il momento di guardarsi dentro e ammettere che una franchigia con il meglio potrebbe far fare il salto di qualità. (Senza polemica, ti sembra il ragionamento di uno che è antiveneto?)

          • faduc 21 Settembre 2015, 20:01

            C’è le ha

          • faduc 21 Settembre 2015, 20:02

            Rinunciò a correggere… Vive di vita propria

  2. fr78it 21 Settembre 2015, 08:15

    giudizio all’articolo: Ottimo!
    in tanti qui lo diciamo da anni (almeno un presidente fa) che il pesce puzza dalla testa!!

  3. Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 08:16

    Io non metterei sullo stesso piano le vittorie di Georgia e Giappone. Sia dal punto di vista tecnico che agonistico.
    La “pearl Harbur” sudafricana ha evidenziato i pregi di una squadra e di un movimento che sta raccogliendo i frutti di investimenti colossali.
    Copiare pedissequamente i Giapponesi è impossibile per evidenti ragioni economico-finanziarie. Copiare qualche metodologia è solo auspicabile.

    • geo 21 Settembre 2015, 08:30

      Ciao Alberto, non per polemizzare ma per ragionare. Prima o poi qualche assunzione di responsabilità bisognerà pur prendersela o no? Sono convinto che direttamente il Presidente e lo staff non c’entrino direttamente nella prestazione di sabato, ma è pur vero che siamo in declino di più di due anni e non si può pensare che un dirigente possa sempre uscirsene con un “non sono io che…” o “non ho scelto io l’allenatore” o “i contratti non li ho fatti io”
      Chi dirige deve dirige con scelte impopolari o antieconomiche nel breve periodo ma lungimiranti nel lungo.

      • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 08:48

        Il declino @geo data ben prima degli ultimi due anni. Ciononstante ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e questo che dici è corretto.
        Oggi noi abbiamo la metà delle risorse federali, cioè tutto quanto è rappresentato dalle entrate del 6N e dalla nazionale nel sostegno delle celtiche e del sistema accademiale.
        Decidere oggi di smontare in toto il sistema accademiale è un azzardo, qualche anno, due/tre al massimo, va concesso per un analisi corretta dei risultati. Anche se l’inutilità tecnica della Francescato e di alcune accademie poste in Lombardia e Veneto è acclarata.
        Delimitare meglio costi e responsabilità della gestione dell”alto livello” dovrebbe essere già il compito di questo Consiglio Federale.
        Rimane poi inaffrontato il discorso di base di un reclutamento più ampio e qualificato derivante da un rapporto organico con la scuola, ma qui siamo lontani anni luce da una presa di coscienza collettiva e condivisa.

        • geo 21 Settembre 2015, 09:00

          Alberto personalmente non credo che si debba smontare il sistema accademie in toto e non credo si debba uscire dalla CL. Ma non ho nemmeno le competenze o la presunzione di sapere cosa si dovrebbe fare. Mi fanno solo un po’ paura i ragionamenti “eh una volta si che…”
          Spero però che ci siano uno o più dirigenti che abbiano una visione ma che all’inizio del loro mandato rendano pubblici gli obiettivi e i traguardi intermedi (non per forza solo risultati sportivi) misurabili per poter valutare il lavoro svolto. Purtroppo in Italia si parla sempre tanto e si valuta sempre poco.
          Credo invece che la situazione della Nazionale non possa proseguire oltre e che ci voglia una scossa. i rapporti mi sembrano incancreniti.

          • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 09:10

            Sulle spalle della nazionale, purtroppo, pesa il fardello di recuperare il 50% del bilancio federale e ciò, a mio avviso, causa la difficolta di lucide considerazioni. Se ci pensi bene la FIR è l’unica federazione in cui la nazionale è fonte di reddito anzichè solo centro di costo. ( questo solo grazie al 6N).
            Lo sanno i giocatori ne hanno paura i dirigenti.
            La stessa ricerca degli equiparabili, che tanta indignazione e scalpore produce ( sia tra i benpensanti che i malpensanti) è una delle risposte alla paura di perdere questa importante e determinante forte di fatturato.
            Io spero che dopo il mondiale si esca dal tunnel del “non l’ho scelto io” e si apra la strada ad un nuovo allenatore, magari coordinato da un DOR che formuli un programma per il rugby d’alto livello che veda un unicum rappresentato da Treviso, Parma e Nazionale.

          • giomarch 21 Settembre 2015, 15:06

            perfetto l’ultimo intervento adg
            DOR e GURU di turno, ma sopratutto uno staff che DEVE portare soluzioni.
            Quello nipponico si e’ inventato una decina di modi per lanciare una touche, un tallonaggio alla roadrunner contro il coyote sudafricano che non ci ha capito nulla, mentre noi abbiamo perso numerosissime mischie con nostra introduzione.
            Non credo che in campo sia sempre e solo colpa dei giocatori, questi sembrano non avere (o non riconoscere) piu’ una guida tecnica.
            Se per avere un piano B deve arrivare un DOR straniero o un responsabile della mischia/touche/skills/ecc straniero ben venga il barbaro genio della lampada, per quante spade di brenno possa metter sulla bilancia, buttarli per buttarli almeno servano a qualcosa queste milionate di euro..
            Per finire un pensiero al povero Masi, che come Canale e Minto prima di lui ha subito un infortunio grave e che dovra’ sborsare dalle proprie tasche ben piu’ delle poche migliaia di euro che gli sono state corrisposte..ma spendere due lire per assicurare come si deve sti ragazzi….no?

    • boh 21 Settembre 2015, 08:39

      Nel tuo intervento metti in luce un particolare che abbiamo anche noi. “investimenti colossali”… Cambiando gli obiettivi dagli investimenti nostri sarebbe la cosa più facile da fare….Ma a quanto pare….”rinnovamento nella continuità”…….

      • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 08:49

        I ns. investimenti sono briciole di pane di fronte a quelli giapponesi.

        • boh 21 Settembre 2015, 09:09

          Incominciamo a impiegarli bene. O meglio a impiegarli diversamente da come stiamo facendo……

        • western-province 21 Settembre 2015, 09:58

          qual è il bilancio della federazione giapponese di rugby?
          così possiamo paragonarlo con quello italiano

          • ginomonza 21 Settembre 2015, 11:03

            ci devi aggiungere quelli che Toyota e simili ci mettono.
            A parma c’è la truppa di Serse per neanche 300.000 E.
            Loro hanno capito il Professionismo noi lo abbiamo perso tempo fa e questi sono i risultati.
            Che G non sia all’altezza è assodato ma le radici malsane sono ben antecedenti!
            e appartengono a tutto il sistema Italia che ha come base l ‘Attak

          • malpensante 21 Settembre 2015, 11:29

            Sono chiacchiere, gino. Come dire che le giapponesi hanno particolari anatomici minuscoli se non sei mai stato neanche a San Marino. Vedere bilancio, e poi parlare. 40 milioni di euro e rotti, non sono spiccioli.

          • ginomonza 21 Settembre 2015, 12:48

            Mal le chiacchiere?
            Lì c’è gente come Toyota,Panasonic etc.etc. e non credo che FdP vada lì per un sakè.
            Non ho detto che 40 mil siano spiccioli ho solo detto che oltre quelli ci sono i soldi di Toyota,Panasonic e così via.
            Poi c’è progettualità e questo è ancora un’altra cosa da aggiungere.

          • malpensante 21 Settembre 2015, 14:37

            Anche Munster ha la Toyota e quellì là la Banca d’Irlanda, vuoi dire che sono ricchi sfondati e gli fanno un baffo i francesi? Qui si parla che sono ricchi sfondati, neanche andassimo a cena dal signor Honda il mercoledì, e si confondono i club con la federazione, come fossero la stessa cosa. vabbè, alibi in più alibi in meno, c’è sempre un “ma loro” per tutto. I Georgiani mangiano molta selvaggina e quindi hanno molto più testosterone dei nostri, per quello sono cattivi, pelosi e patrioti. Gli Uruguagi, hanno la Canna libera e noi invece Canna poliziotto, per non parlare degli argentini di origine italiana: lo sanno tutti che mangiando l’asado migliorano gli skill.

          • ginomonza 21 Settembre 2015, 15:14

            Mal francamente non capisco cosa vuoi dire.
            Vuoi dire che il rugby giapponese e’ ricco come il nostro?se ti fa piacere credilo pure!
            Ca..o c’entra l’ Irlanda o il top 14 in questo discorso lo sai solo tu!

          • ginomonza 21 Settembre 2015, 15:27

            Per finire mal :
            Georg Gregan per un anno a Suntory club ha guadagnato 1,15 milioni di dollari,anche se sono australiani. ti pare poco!

          • malpensante 21 Settembre 2015, 16:00

            Gregan è andato in Giappone nel 2008 e ha smesso nel 2011, è andato a un club e non so quanto abbia preso. Ma non gioca in nazionale, non è il presidente della federgialli e c’entra nulla su come spendano i soldi federali. O quando strapagavamo per l’epoca Campese, faceva la differenza per la nazionale? Ti dico quel che so. La FIR ha un contratto oneroso con il ministero per il rugby come sport scolastico? In Giappone, sì. La FIR ha un piano poliennale bello grosso per costruire impianti e non il sintetico a Città del Capo o dove a uno gli tira il culo? In Giappone, sì. La FIR ha investito forte sul 7’s?? Il Giappone sì. Sarebbe interessante sapere quanto guadagna EJ (lui e non lui e il suo staff) visto che è l’unica cosa paragonabile, almeno per me.

          • ginomonza 21 Settembre 2015, 17:02

            Mal stai facendo delle chiacchiere!
            Io dico che un tizio per un anno prende tot e tu rispondi non so cosa.
            Se c’è stato 4 anni avrà preso 4 volte tanto?
            Poi la differenza tra Toyota- Munster e Toyota Giappone è che il primo e’ sponsor il secondo proprietario del club.
            Poi esistono due club Toyota : uno motore l’altro shuttle industry.

          • malpensante 21 Settembre 2015, 19:44

            Gino, le chiacchiere sono girarci intorno: sai quanti soldi ha a bilancio la federazione giapponese? Sai come li spende? Non me ne frega niente, perché non c’entra, ma sai quanto è il budget della Toyota giapani ovali? Dire che i giapponesi vanno avanti perché hanno i soldi è un alibi, vanno avanti perché se sono passati da una squadra di equiparati che le prendeva in giro per il mondo a una squadra in larga parte di giapponesi che sta nella parte alta del ranking hanno lavorato bene. Punto. La federazione in primis, se han lavorato bene i club brava che li ha fatti avorare anziché far tutto lei. Punto.

          • ginomonza 21 Settembre 2015, 22:59

            Scusa mal io non ho mai detto che il giappone va avanti perché ha i soldi visto che ho scritto che da loro c’è progettualità.
            Non conosco le cifre ma ho riportato quanto ha preso gregan per una stagione che mi sembra vicino al mezzo milione di €.
            Da dove ho preso questa cifra parlava anche di SBW e altri grandi giocatori NZ andati lì per cifre analoghe.
            Ecco dimmi tu chi in Italia si può permettere cifre analoghe e quanto dovrebbe essere il budget di TV o Zebre per poterli avere
            Io sono stato tra i primi a parlare bene del loro movimento e basterebbe vedere post di qualche anno fa sia qui sia su rugby1823 e kat te lo potrebbe confermare visto che discutevo anche con lui.
            Poi devo comunque ammettere che io non sono un fan dei giap ma ciò non cambia l’opinione che ho del loro movimento. Notte mal

    • faduc 21 Settembre 2015, 17:19

      …magari all’ultima giornata ci troviamo l’Italia nei quarti e il Giappone eliminato 🙂
      (la prima non credo che accadrà, anche se spero il contrario, sulla seconda, attendiamo con ansia il Giappone che confermi quanto di buono fatto)

  4. Maxwell 21 Settembre 2015, 08:17
    • gsp 21 Settembre 2015, 10:56

      Si. SSSI. SSA. Uno, due, prova. SSA.

      • Maxwell 21 Settembre 2015, 13:34

        Scherza scherza….
        Ieri non mi ha fatto postare tutto il giorno

        • mezeena10 21 Settembre 2015, 21:44

          gombloddoooo!!!

          • ginomonza 21 Settembre 2015, 23:02

            Può essere 😉 🙂

  5. tunga 21 Settembre 2015, 08:29

    Condivido molto l articolo ma……c è un ma.
    In italia lo sport nelle scuole non esiste.
    Perche ci sono due ore dico due in una settimana a disposizione.
    Xche non esistono campi e pertanto non puoi fare rugby.
    Mancano le strutture. Campi club house etc nei club.
    Ma manca anche la cultura e un progetto comune x crescere e migliorare.
    Poi c è una federazione che ha fatto una scelta x la crescita condivisibile o no ma che ogniuno vorrebbe csmbiare e azzerare. Non siamo capaci di lavorare ad un progetto comune ognuno vuole risolvere individualmente e a modo proprio.
    E lo dice chi nella scuola ci va. Chi cerca di farla diventare un club di rugby. Chi ha decuplicato il proprio sett giovanile e le strutture.
    Ma chi ha visto anche ai tempi di johnston remare tutti contro fregandosene della nazionale e di chi la guidava.
    Credo che siamo noi a non voler cambiare e progredire non chi gestisce il NOSTRO rugby

  6. Maxwell 21 Settembre 2015, 08:30

    L’articolo è bello e condivisibile ma ha mischiato pere e carote.
    Se in Giappone le multinazionali ( Toshiba Panasonic e compagnia bella ) ne hanno fatto un campionato ricchissimo i georgiani sono emigrati in massa.
    Ad esempio vorrei sapere ( senza malizia ne provocazione ) dove sono finiti i giocatori italiani nati dall’ 84 all’ 89…….
    Poi vorrei sapere ste accademie quando hanno iniziato e quanti anni bisogna dare per dire se funzionano o se sono delle boiate pazzesche.
    Poi cosa fare dell’eccellenza.
    Poi vedere se gli over 34 vogliono dare una mano e come.
    Poi fare finalmente i bilanci costi benefici della CL.
    Poi vedere se serve un DOR
    Poi vedere se serve uno staff di 5 persone o se ne servono almeno 15
    Poi un pò di trasparenza nei bilanci
    Poi…..

    • Giovanni 21 Settembre 2015, 11:37

      Giustissime osservazioni. Non importa se si è carne (Giappone) o pesce (Georgia) l’importante è avere un piano di sviluppo ben preciso in mente e portarlo avanti in maniera seria e coerente. Da noi tutto ciò manca: ci si affida all’estemporaneità. Vedasi proclami alla “progetto apertura”.

  7. Fabruz 21 Settembre 2015, 08:52

    Non condivido molto l’articolo sopra. Il Giappone ha soldi, ed è con quelli e con la capacità di usarli bene che ha potuto ottenere quello che sta ottenendo.
    La Georgia ha fatto quello che sta facendo grazie a giocatori emigrati, e poi ha battuto Tonga, che non è proprio come il Sud Africa. Vediamo a fine mondiale i risultati dei pacifici e chiediamoci quanto aiuta, all’allargamento della base, la politica di depredare questi paesi dei loro talenti migliori.

    • Stefo 21 Settembre 2015, 09:01

      Scusa Fabruz ma per farli emigrare prima li devi formare i giocatori o no?Si ed il lavoro sulla base la Federazione georgiana l’ha fatto in casa. E e’ la stessa storia dell’Argentina fino ad ora, formavano e formano e poi esportavano…ora esporteranno meno con l’entrata in SR…i Pumas 2007 erano quasi tutti in Europa a giocare ma la formazione prima se l’erano fatta in Argentina.
      Non c’e’ nulla di sbagliato in un come questo se non si hanno i soldi per un alto livello pro nel senso vero del termine, anzi e’ probabilmente l’unico modello sostenibile per chi non puo’ mettere su un campioanto pro di buon livello.

      • mistral 21 Settembre 2015, 09:25
      • western-province 21 Settembre 2015, 10:10

        quoto

        e non solo; in argentina ci hanno formato pure aguero, sbaraglini, rouyet, castrogiovanni, dellapè, parisse, pez, orquera, garcia, canale e prima dominguez, pertile ecc

        poi penso che l’eccellenza sarebbe forse anche più entusiasmante se giocata da giocatori prodotti dai vari vivai, recuperando così la sana rivalità tra i vari campanili italiani

  8. Mr Ian 21 Settembre 2015, 08:53

    Adesso l alibi di giornata saranno i soldi che hanno in Giappone, per loro è più facile….quanto di più falso e demagogico possibile.
    Si è vero, in questo momento loro economicamente stanno molto bene, ma il nostro progetto tecnico di livello doveva partire 15 anni fa e non oggi, ormai raccogliamo i frutti marci della nostra gestione.
    Il Giappone è l Italia dei primi 6N, con la differenza che loro stanno lavorando per bene, aldilà che con il Sud Africa se rigiocassero altre 100 volte, perderebbero 99…
    #daquiallafinedelmondialedovetemangiarviilfegato

  9. malpensante 21 Settembre 2015, 08:54

    Complimenti, Roberto.

  10. poros 21 Settembre 2015, 08:57

    La CdM è appena iniziata e speriamo di continuare a vederne di sorprese! Ravagnani potrebbe trarre un bilancio più o meno lusinghiero su uno dei temi che gli stanno più a cuore da molto tempo.
    Per ora il contributo di Avesani mi pare significativo se messo in prospettiva (escludo qualsiasi intento pretestuoso e strumentale se non altro xchè prematuro). Il trend Positivo di Georgia e Giappone coronato da questi exploit sembrano essere consistenti. Questo pare essere il dato. Noi, ahimè, viviamo di fiammate, smemoratezza e poi e poi e poi… “teniamo famiglia”.
    Per cercare di volgere al positivo il negativo, di trovare forza in una nostra debolezza, dovremmo essere capaci di fare dello “slegame endogeno” un punto di partenza, se non di forza. Questo è un dato storico profondo dell’Italia delle mille città.

  11. mamo 21 Settembre 2015, 09:02

    Georgia e Giappone sono realtà lontanissime da noi, geograficamente ma soprattutto culturalmente; l’Argentina no, o meglio è lontanissima geograficamente ma vicinissima culturalmente. Altri spazi, altra estensione territoriale, altri numeri di popolazione ma, vivaiddio, cultura gemella con l’Italia.
    Qualche lustro fa, contro gli All Blacks, i Pumas si beccavano più di 100 punti. Ora non più; sono lì lì.
    Se leggete i nomi della formazione argentina (e – per me un lutto – Contepomi non c’è più) vedrete che tanti sono figli o nipoti di nostri connazionali.
    VCN ci ha raccontato che il papà di Sergio Parisse, già giocatore dell’Aquila, si è trasferito in Argentina ultra ventenne, poi Sergio jr è nato e cresciuto rugbysticamente lì ed è diventato quello che sappiamo.
    Ieri: Cubelli, Senatore, Matera e Petti Pagadizabal.
    Mi chiedo: se questi fossero nati in Italia e qui cresciuti rugbysticamente sarebbero quelli che sono ? Avrebbero avuto le stesse occasioni di farsi notare o le stesse opportunità tecniche ?
    Me lo chiedo, ma lo chiedo – se avete voglia di rispondermi – anche a voi.

    P.S.: alla soglia dei sessant’anni finalmente ho capito perché non son diventato il miglior mediano al mondo: i miei, cazzo, non son emigrati in Argentina, pace all’anima loro, cazzo.
    🙂 🙂 🙂

    • boh 21 Settembre 2015, 09:16

      mamo, vicinissima culturalmente…. Son passate 2/3 o addirittura 4 generazioni……di culturalmente non c’è più nulla. Salvo che in casa qualcuno parli il dialetto degli avi.

    • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 09:16

      I Parisse, I Senatore i Cubelli non sarebbero scappati nemmeno in Italia se solo qualcuno li avesse portai su un campo di rugby.

      • mamo 21 Settembre 2015, 09:47

        Mettiamo pure che anche qui qualcuno li avesse indirizzati al rugby. Mettiamolo pure.
        AdG, io – forse l’unico in questo blog – non so chi tu sia ma credo tu abbia sufficiente dimestichezza con la Federazione (ho messo la F maiuscola per rispetto alla grammatica e non per altro) quindi immagino che tu sappia come questi qui stanno operando nelle scuole; immagino tu sia al corrente di come quelli stiano scialacquando il patrimonio di alcune Società (e qui la maiuscola è reverenziale) lasciate a se stesse preferendo quelli che, giustamente, @Mal definisce condomini.
        Tu hai delle certezze sulla bontà della politica rugbystica italiana ?
        Io no.
        Ieri, guardando Argentina All Blacks, mi sono anche ricordato (come sempre quando giocano gli AB) d’esser stato spettatore (quasi quarant’anni fa) di XV del Presidente vs NZ.
        Ebbene, quarant’anni fa, siamo usciti dall’Appiani orgogliosi della partita dei Bianchi ma un po imbarazzati perché con noi giocavano ben tre stranieri di cui uno, poi, è diventato più veneto di me (di sicuro più dell’attuale presidente del CRV).
        Sono passati quarant’anni, vedi tu.
        Ora giochiamo con equiparati (lo fanno anche gli altri, lo so) a gogo ma se andassimo a sfidare gli AB sei sicuro che finirebbe 17 a 9 o giù di lì ?
        Beato te, AdG (e lo dico con rispettosa invidia) che hai tante certezze.

        • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 10:22

          Tu mi affibi certezze che non ho e affermazioni che non ho mai fatto.
          Tu pensi che se Kino o Galon si trovassero sul prato un tredicenne della classe di Parisse non saprebbero cosa fare?
          Il problema te lo ripeto e non è un problema di poco conto è come farlo arrivare sul prato di Mogliano un tredicenne della classe di Parisse, perchè probabilmente , in Italia, avrebbe già scelto il calcio o la pallavolo.
          Io non ho nessuna dimestichezza con la FIR, nè più ne meno di quella che ho con la FIP o la FIPAV.
          Detto questo pettegolezzi e Capitani Fracassa mi hanno sempre affascinato poco. Se tu o altri sapete di scorretezze amministrative perchè non scrivete due righe al Procuratore della Repubblica, secondo me non aspetta altro.
          Come “questi qui” operano con la scuola te lo posso dire con certezza: non operano. Le sole società sportive che hanno un’attenzione e una minima capacità di relazionarsi con il mondo scolastico sonoquelle di basket e pallavolo.

          • mamo 21 Settembre 2015, 10:54

            Se ho sbagliato sul tuo legame fir ti chiedo scusa.
            Ti leggo, leggo i tuoi interventi, e mi ero fatto un’idea evidentemente errata.
            Non seguo gossip, me ne guardo bene, mi attengo ai fatti e i fatti sono sotto gli occhi di tutti noi.
            Quando scrivo “scialacquare” o “patrimonio” non parlo di danaro sottratto ma di risorse deviate scioccamente. Un P.M., credimi, se ne fotterrbbe di tutto questo anche perché in tutto questo non è ravvisabile alcun reato e ciò fino a quando la “stupidità” non verrà punita dal C.P. .

          • eurobatman 21 Settembre 2015, 11:07

            Non è vero che le società di rugby non sanno relazionarsi con le scuole..
            Magari alcune società sì e altre no.
            Da noi il problema non è il reclutamento attraverso le scuole, ma offrire strutture e tecnici preparati.
            Perché i genitori dei ragazzini hanno richieste alte! E vogliono che il rugby sia utile per il futuro del loro bambino, giustamente x me… Ci sono tanti sport tra cui scegliere infatti.
            Parlo dal padovano.

          • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 11:22

            @eurobatman due cose. Relazionarsi correttamente con la scuola significa entrare a far parte del piano curriculare dell’istituto. Se tu mi indichi un istituto nel quale c’è una relazione di una socieà di Rugby nella quale sono elencati gli esercizi psicomotori propedeutici all’educazione fisica dei ragazzi in virtù dei quali l’istituo ha accettato la proposta formativa, anche a Padova, io ti offro una cena da “Nalin”.

          • mamo 21 Settembre 2015, 11:24

            Allora, proprio perché sei del padovano, hai un esempio sotto i tuoi occhi: al Petrarca e al CUS, storiche realtà rugbystiche, quanti soldi vengono dati dalla FIR per sviluppare il loro settore giovanile ?
            Poi vai a leggere l’elenco degli Atleti delle due accademie venete, conta i padovani – per favore -, e chiediti quanti danari hanno ricevuto queste due neo-realtà.
            La FIR, a mio modesto parere, dovrebbe sovvenzionare quelle società che il reclutamento lo sanno fare e, se vuoi, a fine anno chiedere un rendiconto non solo economico ma pure tecnico.
            Come ho detto ad A.d.G. io non ho certezze ma tanti dubbi e spero proprio che il confronto con gli utenti di questo Blog mi aiuti a superarli: non riusciremo a cambiare niente ma almeno non mi sentirò un cagadubbi cosa che non sopporto.
            Ti ringrazio della tua risposta.

          • filosofo 21 Settembre 2015, 13:17

            Per quanto riguarda il rapporto con le scuole, in prima battuta, bisognerebbe anche riflettere su quella che al momento è la legislazione scolastica italiana che pone (più o meno direttamente) una serie di restrizioni alla pratica di attività ‘potenzialmente’ pericolose all’interno non solo del percorso formativo ma dello stesso edificio. La questione, andrebbe risolta dunque a monte (purtroppo come al solito in Italia) nell’ambito di un accordo quadro fra la FIR (o il CONI addirittura) e il Ministero della Pubblica Istruzione. Oggi nessun Preside è in grado di autorizzare la pratica del Rugby (specie sopra il livello U12) senza timore di dover subire conseguenze a seguito di eventuali infortuni. Questo costituisce certo un ulteriore problema.

          • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 13:50

            @filosofo
            Se tu vai dal dirigente scolastico e gli fai una proposta per fare rugby tout court, non vai da nessuna parte.
            Se gli proponi un qualcosa tipo un seven touch, e/o attività similari, la musica cambia.

          • filosofo 21 Settembre 2015, 13:59

            Alberto, il discorso sarebbe lungo e coinvolgerebbe anche una discussione su quanto e come sia cambiato sul piano legale il ruolo del Dirigente Scolastico e degli Insegnanti, su quanto sia divenuta prevalente la loro funzione di ‘controllo’ rispetto a quella didattico/formativa (motivo per cui in molti Istituti la ricreazione si fa in classe!) … l’Italia è un paese complicato, forse troppo: alla prima distorsione si rischierebbe di andare dall’avvocato, stante l’attuale quadro legislativo.

          • filosofo 21 Settembre 2015, 14:47

            sic stantibus rebus (legibus) la questione è come la pone malpensante. Aggiungo purtroppo, nuovamente …

          • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 15:23

            @filosofo
            Possiamo dicutere di legislazione scolastica e burocrazia scolastica per settimane.
            Se mi dai una mail posso darti almeno 10 esempi di società di basket che hanno stretto accordi con istituti omnicomprensivi per gestire corsi di minibasket. In alcuni casi c’è il terzo “comodo” che è il comune che mette in tutto o in parte i soldi, dall’altro solo la società sportiva il cui istruttore è pagato parte dal consiglio scolastico e parte dalla società.
            Certo una soluzione che passa da un accordo quadro tra FIR e Ministero dell’Istruzione sarebbe meglio, ma anche in questo caso chi gestisce e fornisce gli istruttori se non la società di rugby territorialmente presente?

          • mamo 21 Settembre 2015, 20:34

            ..azz.. L’età.. Ci sono arrivato solo adesso: hai la stessa dimestichezza con FIR, FIP e FIPAV , allora sei un boss del CONI ?

        • filosofo 21 Settembre 2015, 14:00

          Non a caso, in Francia il rapporto fra FFR e scuole è organico e non basato su interventi singoli.

          • malpensante 21 Settembre 2015, 14:44

            No assicurazione, no sport scolastico, pura verità e pura ragionevolezza. E secondo logica, smazzarsi la questione tocca alla federazione e al ministero, non al singolo club e al singolo dirigente scolastico. Pagare, ai genitori, more solito.

    • ermy 21 Settembre 2015, 20:38

      @Mamo, imprecisione… nell’84 o 85 l’Argentina pareggiò con gli AB, con i calci di Hugo Porta… Ricordi? lo ha ricordato proprio ieri John Kirwan, che segnò due mete…
      non mi risulta che abbia mai preso 100 punti come noi… 😉

      • mamo 21 Settembre 2015, 21:35

        Hai ragione @ermy, mi sono lasciato andare un po’ (troppo) 🙁

  12. Mr Ian 21 Settembre 2015, 09:07

    Gavazzi deve appellarsi all IRB o WorldRugby, è inconcepibile che l Argentina continui a naturalizzare italiani ed insegnarli a giocare a rugby, così sono tutti bravi…

  13. gsp 21 Settembre 2015, 09:27

    Minestrone per me caro Roberto. Le prestazioni delle sqiadre nazionali sono cosa diversa rispetto allo stato do salute del movimento. É sottostima l’importanza dello staff tecnico nei risultati.

    Sará che abbiamo legittimamente interessi diverso, ma non vedo che altro ci sia da aggiungere su Gavazzi che non abbiamo giá detto. Sullo stato di salute della squadra nazionale invece ce ne sarebbe.

    • luis 21 Settembre 2015, 10:22

      Scusa @gsp, ma pensi che i mali del movimento siano riconducibili a Brunel e al suo staff ? Ho la vaga impressione che questo stiano preparando gli illuminati della fir, trovare un colpevole e via andare . . .

      • gsp 21 Settembre 2015, 10:39

        No Luis, I risultati della nazionale dipendono da Brunel e dal suo staff. Lo stato del movimento dipende dalla federazione. A grandi linee. Ad ognuno le sue colpe.

        • gsp 21 Settembre 2015, 10:40

          Vedi tu in che gruppo ci metti I club

          • giomarch 21 Settembre 2015, 18:01

            …ed in che considerazione sono stati preso dall’attuale presidenza federale…

        • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 10:46

          Bravo tre righe di sintesi perfetta.

        • geo 21 Settembre 2015, 11:05

          Tutto vero però è anche vero chi lo staff tecnico lo sceglie la federazione.

  14. Lucio Mignone 21 Settembre 2015, 09:37

    OTTIMO Articolo, davvero.
    Complimenti, spero che oltre a noi lo legga chi di dovere e soprattuto che sia in grado comprenderne il contenuto.

  15. mezeena10 21 Settembre 2015, 09:38

    scusate ho appena letto un lancio d’agenzia dove si dice che il Saf si ritira dalla coppa del mondo..spero sia uno scherzo!
    ma c’è anche un virgolettato di Meyer!

    • Stefo 21 Settembre 2015, 10:27

      Sciuro che non fosse di un sito sile il lercio?

      • mezeena10 21 Settembre 2015, 11:15

        ahahah grande lercio! infatti non ci credo, era un sito neozelandese mi pare, ma l’ho letto sul tel stamattina e non riesco a trovarlo..

        • frank 21 Settembre 2015, 17:52

          in compenso stanno tirando su un’altra tribuna a Galvisano

          • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 18:24

            Per la verità non ci sarebbe più lo spazio.La prossima iniziativa sarà uno stadio nuovo da 15.000 posti,naturalmente tutto sul conto della FIR, comme d’abitude.

          • mezeena10 21 Settembre 2015, 21:45

            ahahahahah buone tutte e due!!! 🙂

  16. mauro 21 Settembre 2015, 09:47

    Purtroppo siamo troppo presuntuosi per riuscire a copiare il buono degli altri, almeno quello applicabile alle nostre capacità.
    Purtroppo siamo troppo ciechi per accorgerci che il mondo va avanti e si modella alle nuove esigenze con una velocità che noi siamo incapaci di sostenere, convinti come siamo dai tempi degli antichi romani che sia il mondo che si debba adeguare a noi.

  17. Machete 21 Settembre 2015, 09:57

    i nostri dirigenti dovrebbero copiare da quelli giapponesi e il nostro staff tecnico da quello georgiano…punto!

  18. electrocase 21 Settembre 2015, 09:59

    interessante articolo e commenti
    però, senza presunzione alcuna ma solo per obbligo …. morale
    Pearl Harbor
    perdonate l’intromissione

  19. TommyHowlett 21 Settembre 2015, 09:59

    Delle due l’una: o i capoccia federali vivono all’interno di una cupola di vetro completamente isolata dal resto del mondo, con un qualche giullare che racconta loro che le sconfitte sono tutta colpa dell’arbitro e che il nostro movimento ha più praticanti del Sudafrica, oppure i capoccia federali sono un bel gruppo di incompetenti al massimo livello. Ci sarebbe una terza alternativa da scrivere, ma rischierei l’arresto…

  20. Entraineur 21 Settembre 2015, 10:15

    Allora vorrei dire la mia, sui risultati recenti d’Italia, Georgia e Giappone, complimenti vivissimi a quest’ultimi.

    Copiare un modello, spesso si parla di andare a vedere cosa fanno gli altri, e a me sembra questo sia stato fatto.
    Il sistema Franchigie e giusto se collegato all’eccellenza, ed il sistema accademie anche quello per me e giusto, se piu ampio al vertice ( 2 under 19 ) collegate a Treviso e Zebre.
    Ora abbiamo preso in discussione la Georgia che ha un DOR neozelandese, nulla da dire grande scelta, ma bisogna esaltarsi così per una vittoria con Tonga, quando la peggiore Italia ( Brescia di due anni fa se non vado errato ) se ne sbarazzò tranquillamente.

    Giappone, ora copiare il sistema giapponese e infattibile, dato che intorno al nostro Rugby non girano quei soldi…quindi e impensabile di portare in Italia i vari fenomeni Down Under per fare da chioccia ai nostri giovincelli, quindi eviterei di fare sproloqui, sicuramente esso e cresciuto come squadra e penso che nel 2019 potrà essere una nazione al pari dell’Italia, ma al momento la vedo ancora sotto.

    Ora Italia-Francia…possiamo incolpare l’arbitro, che per me comunque ha fatto una buona partita…possiamo incolpare i nostri, possiamo incolpare Brunel, ovviamente certe cose potevano essere fatte meglio, ma al dunque, il nostro CT si e ritrovato con quei ragazzi che comunque hanno giocato.
    Altro fattore che voglio analizzare e la differenza di qualità fra noi e loro….penso che ci siamo una sopravvalutazione del prodotto Italia, e non parlo dei tecnici bensì dei tifosi.
    Prendiamo dei fattori anche superficiali che poi non sono…L’Equipe ha dedicato al mondiale 18 pagine, la rosa invece in Italia mi sembra 2, quindi differenza culturale abissale.
    Il Budget del Tolone equivale a quello della nostra FIR, quindi differenza monetaria, ma se vogliamo possiamo parlare anche di tecnica ecc, ma e inutile creare falsi miti, guardando il PRO12/Eccellenza e Guardando il TOP14 la differenza di 22 punti fra i due movimenti, con un Italia senza condottieri, ci sta.

    Capitolo Accademie, spesso qui vedo gente che grida contro le accademie ecc ecc, ma io parlo per esperienza tecnica,i club sono ingordi e se gli venisse dato un finanziamento lo userebbero ( non dico tutti ), per acquistare un giocatore straniero ( parlo anche di serie c purtroppo ) o un tecnico che si limiterebbe a seguire la prima squadra, quindi se mi permettere la FIR ha ragione a non finanzare in maniera eccessiva questi.

    Altro punto i giocatori, in campo di asterischi c’erano vado a memoria, Furno, Gori, Favaro, Campagnaro, Sarto, Venditti ed in panchina Manici e Palazzani.
    Ora io posso parlare parecchio bene di questi giocatori che hanno dato il massimo, mentre i tanto eroi del movimento senza accademie come Castrogiovanni, Aguero, anche lo stesso Zanni ( che per me si deve ancora riprendere dall’infortunio ) erano l’ombra di se stessi.
    Con ciò non voglio dire che le accademie funzionano perfettamente, ma semplicemente che i nostri giocatori, usciti da li, sanno reggere il palcoscenico internazionale, purtroppo senza fare la differenza al momento.

    Soluzioni? convertire il volontariato gia degli allenatori del mini rugby in qualcosa di piu, non parlo di sei professionismo, ma costringerli in maniera costante a portare risultati, magari con premi piu ricchi.
    Perche il Game Plan di Brunel non era sbagliato,anzi la Francia in se non ha mai dominato non ha ammazzato la partita…solamente che se hai la palla in mano e non vinci l’uno contro uno, beh diventa difficile segnare, questo perche? perche i nostri campionati giovanili ( tutti! ) non sono competitivi, non sono performanti per l’alto livello, per questo la FIR ha scelto di fare il campionato dei CdF e delle Accademie…solo per questa ragione.

    Si deve migliorare.

    • filosofo 21 Settembre 2015, 13:10

      Hai perfettamente ragione ma, fai attenzione, qui è pieno di professori … sanno tutto loro e, qualche volta ciò che è ovvio, risulta troppo complicato da comprendere.

      • mezeena10 21 Settembre 2015, 21:47

        gia..professori e filosofi, a quanto pare!

        • filosofo 21 Settembre 2015, 23:47

          l’accento, iniziamo da quello … poi magari ne parliamo. 😉

          • mezeena10 22 Settembre 2015, 08:05

            ecco cvd, al limite apostrofo! considerato che “accenta” l’ ultima vocale!!!
            possiamo anche non parlarne piu!!!
            🙂

    • mamo 21 Settembre 2015, 15:45

      Mi permetto alcune osservazioni sulle tue considerazioni.
      1) accademie. Personalmente non alzo la voce, quindi non grido contro le Accademie, mi limito a seguirne il decorso.
      Prendiamo il Veneto. L’accademia di Mogliano: raggruppa ottimi giocatori e persino qualche talento che probabilmente non verrà sprecato; quella di Rovigo sembra di più una seconda chance per chi è stato scartato da Mogliano. Questa, per me, non ha senso e i danari della Fir sono, quindi, scialacquati.
      2) C.d.F.) Sempre perfettibili ma, quelli sì, sono stati una novità intelligente: non c’è sradicamento dai Club, c’è la possibilità (per i migliori) di un confronto di miglior livello rispetto al campionato che giocano (salvo non siano in elite)
      3) Allenatori. Tutti noi conosciamo il livello medio degli allenatori delle under più piccole e non solo. Tutti noi sappiamo che i Corsi dei primi livelli sono ridicoli e così sul campo vediamo pontificare Mamme, Ragazzine/Fidanzate, Papà con nemmeno un’ora di rugby giocato alle spalle, mancano i nonni, quantomeno nella mia esperienza.
      E’ evidente che è proprio lì che dobbiamo migliorare.
      Negli sport individuali i Club si scelgono allenatori bravi perché sanno che solo così riusciranno ad attirare tesserati (vedi il Tennis) negli altri sports di squadra ci si affida all’onestà delle società; ma nel calcio come nel basket se canni un allenatore i ragazzi se ne vanno in un altro Club; perché lì gli altri Club – alternativi e in competizione – ci sono.
      Questo per i primi livelli; poi si cresce e non sempre la patacca federale è sinonimo di capacità.
      Torniamo, quindi, ai C.d.F. ove il responsabile tecnico, a mio avviso, dovrebbe avere anche il potere di bocciare o promuovere i suoi “colleghi” che operano nelle varie società di sua competenza.Per questo ai C.d.F. devono essere garantiti, ben remunerati, dei signori responsabili/allenatori.
      4) aggiungo il capitolo scuola. E’ ovvio che senza assicurazione non si possa (nemmeno si debba) giocare ma in questo caso è sufficiente tesserarsi con una società della propria Città, Provincia o Regione.
      Qualcuno ha scritto che non siamo capaci in allacciare rapporti con le istituzioni scolastiche e che ci facciamo ridere rispetto al Basket, Pallavolo o Calcio. Bene. Una Federazione seria, si preoccuperebbe di dotarsi di una rete di rappresentanti locali col compito di interloquire con le Istituzioni scolastiche e garantire loro, sotto il controllo certificato, un’educazione sportiva dei bambini non in alternativa al programma ministeriale (inesistente) ma a supporto e integrazione.
      Una Federazione vera, prende atto dell’attività dei Club che sanno operare autonomamente nel reclutamento e li premia con il danaro risparmiato dalle (alcune-tante) inutili Accademie di ripiego.
      Qualcuno, prima, ha scritto – direi giustamente – che alcuni Clubs sono ingordi e spenderebbero quei danari per prendersi lo straniero di turno. Facile porvi rimedio: io ti do i soldi e tu, a fine stagione o ciclo, mi rendiconti come li hai spesi e quanti giovani hai realmente avvicinato al rugby.

      E’ un ragionamento, nulla di più.

    • giomarch 21 Settembre 2015, 18:07

      Hai fatto 8nomi, premesso che a union si gioca in 15, non ti sembrano un po pochi rispetto l’investimento?

      • malpensante 21 Settembre 2015, 19:56

        Palazzani non mi pare che abbia fatto l’accademia. Ma potrei sbagliarmi.

        • malpensante 21 Settembre 2015, 19:58

          E comunque una cosa è Tirrenia e la Francescato, un’altra le accademie di condominio.

  21. Atley73 21 Settembre 2015, 10:36

    Si certo, il Giappone meraviglia delle meraviglie…me ne sono innamorato…ma che dire del Sudafrica? Si devono dimettere tutti? hanno fallito e il rugby va riformato anche laggiù?
    O più semplicemente, non è forse un pò troppo presto per tirare le somme?
    In fin dei conti anche l’Italia (questa pessima Italia) 2 settimane fa ha rischiato di mettere sotto il Galles…allora un pò di serenità nei giudizi non farebbe male, credo…

    • mistral 21 Settembre 2015, 10:57

      il SAF è inciampato in una squadra nipponica ipermotivata, e che ha saputo sia come squadra sia come individualità affrontare in modo adeguato e neutralizzare la potenza fisica dei boks, e farlo per 80 minuti con uhna sicurezza mentale che può derivare solo da una eccellente condizione fisica e da una buona capacità tecnica individuale… chapeau!… ma anche per me dare il SAF per morto e sepolto è prematuro, ai quarti possono ancora arrivare, e visto il girone A che siano primi o secondi del girone B cambia poco…

      • malpensante 21 Settembre 2015, 11:39

        I Bokke sono irriconoscibili da quel dì. Almeno da quando le prendono regolarmente in mischia. Poi sono il SA, e per quante cazzate facciano la qualità e l’assortimento non gli mancano. Ma il Giappone non è un incidente: le han prese in casa dai Pumas, che forse gli brucia anche di più.

  22. Totalmente incompetente 21 Settembre 2015, 11:05

    Buongiorno.
    Sono nuovo del forum ma lo leggo e vi leggo con interesse da anni.
    Non sono competente di rugby, avendo giocato pochissimo, ma mi appassiona e cerco di seguirlo.
    A proposito delle varie discussioni sul rugby di base, premettendo che non so oggettivamente nulla delle Accademie, osservo che, per esempio, durante gli allenamenti dei ragazzi/ragazzini dei club ai quali mi capita di assistere o di cui sento parlare, non sono proprio previste sessioni per i “calci”: nè per insegnarne la tecnica, la varietà e l’opportunità, nè per esercitarli.
    Prendendo il gioco al piede nel suo insieme (quindi parlando non solo dei calci piazzati) come mero esempio, mi verrebbe da pensare che le ovvie lacune dei nostri giocatori di vertice siano quelle del rugby di base.
    In questo senso, mi sembrerebbe che ci sia un problema di competenza tecnica da parte di coloro che lo insegnano nei club (le Accademie non le conosco), che parrebbero aver praticato ed essere quindi in grado di insegnare, solo il rugby “di contatto” (per mancanza di una diversa definizione).
    Il che mi sembrerebbe confermato dal rifiuto “mentale” abbastanza generalizzato di praticare forme di utilizzo della palla ovale che oggettivamente aiutano ad affinare le skills di velocità, comprensione degli spazi e passaggio diverse dal contatto, quali il sette o il touch (comunemente praticate dalle nazioni con cultura rugbystica più antiche e più di successo della nostra).
    Il più generale problema della inefficacia storica dei nostri 3/4, oltre che dalla cronica incapacità di creare play-makers (ossia giocatori che abbiano una comprensione profonda e generale del gioco), non credete sia da imputare a questa carenza tecnica?
    Se così fosse, non sarebbe una colpa di chi si dedica all’insegnamento del rugby nella stragrande maggioranza dei casi per pura e genuina passione, ma un vero e proprio limite del know-how nostrano da trasmettere.
    Se così fosse, l’unico rimedio non sarebbe riconoscere innanzi tutto collettivamente e con un pò di umiltà l’esistenza del limite e dare la priorità a tutti i livelli alla necessità di procurare insegnanti competenti anche a chi deve allenare?

    • frank 21 Settembre 2015, 17:50

      Ciao e benvenuto.

      Purtroppo chi comanda è piü interessato a rifarsi lo stadietto piuttosto che ad avere bravi educatori per il minirugby ed allenatori per i giovani.

  23. fracassosandona 21 Settembre 2015, 11:21

    Georgia Tonga non lo considero una sorpresa: una delle due doveva vincere ed hanno vinto gli europei…

    di questo week end a me resta solo un grosso interrogativo…
    Eddy Jones si è presentato ai mondiali da dimissionario, ciononostante i giocatori lo seguono… anche Berbizier nel 2007 arrivò dimissionario e giocammo tutto sommato un buon mondiale, fuori di due punti con la Scozia…
    Paradossalmente anche nel 2011 con Mallet già silurato non eravamo allo sbando quanto quest’anno..
    Brunel (formalmente) dimissionario non è eppure sembra non avere le redini della squadra…
    Dato che (purtroppo) gran parte dei nostri giocatori sono gli stessi del 2007 e del 2011, credo che il problema sia nella credibilità di Brunel, a cui sarebbe da far riascoltare la propria intervista d’esordio come sveglia ogni mattina…

    • gsp 21 Settembre 2015, 12:37

      ti quoto @frac. la georgia e’ esempio per me perche’ nella partita di tonga ha fatto il meglio con quello che ha avuto, preparando al meglio, e con un mm ragazzino, che in un contesto strutturato ha fatto il suo. ma e’ esempio visto la bassissima qualita’ della nazionale italiana al momento e la sua approssimazione totale.

      la vittoria in se per me non e’ una grossa sorpresa.

      • Stefo 21 Settembre 2015, 13:15

        gsp bravo e c’e’ chei storce la bocca sul gioco della Georgia….roba da pazzi, un allenatore rpende esalta i punti di forza e riesce a nascondere il piu’ possibile i limiti e si storce il anso che non han fatto “bel gioco”, quelli a cui se non e’ rugby champagne non fa bene…ai georgiani il rugby-tavernellidze e’ andato giu’ ed anche tanto bene…

        • faduc 21 Settembre 2015, 20:05

          Rugby champagne francese: i chili buttati contro la trincea altrui

  24. Stormtunder 21 Settembre 2015, 11:23

    Una società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini. Nonostante ogni squadra si fosse allenata duramente per arrivare al giorno della gara al meglio della forma, i giapponesi riportarono una vittoria schiacchiante, con un vantaggio di oltre un chilometro.
    Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra. Il top management decise che avrebbero dovuto vincere la gara dell’anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema.

    Il gruppo di progetto, dopo analisi attente ed approfondite, scoprì che i giapponesi avevano sette uomini ai remi ed uno al comando, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
    In questa situazione di crisi il management dette una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana.

    Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c’erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare.
    Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori ed una persona ai remi. Inoltre si introdussero una serie di incentivi per motivare il rematore: era necessario ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità.

    L’anno successivo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri.
    La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato.
    La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove si dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato.

    Al momento la società italiana é impegnata a progettare una nuova canoa.

  25. xnebiax 21 Settembre 2015, 11:25

    Bell’articolo. Inutile aggiungere molto.
    Ho detto già più volte che non ci possiamo permettere questo Pro12 (con gli 8 + 2 + x milioni che costa).
    L’accademia U20 pare non funzionare. Quindi toglierla.
    Importare allenatori giovanili competenti che insegnino a ragazzi e agli allenatori nostrani.
    Finanziamenti alle giovanili.
    Premi economici in Eccellenza minori ma più democratici, non 400k alle prime 4 e 0 alle altre.
    Campetti a giro per l’Italia. Manuali per dirigenti e per allenatori.
    Più sevens e tag rugby nelle giovanili, per esaltare di più velocità, agilità e destrezza tecnica.
    Formare arbitri migliori.
    Cambiare la mentalità sulla mischia. Da fonte di punizioni deve diventare fonte di gioco. Tallonaggio veloce.
    Non fraintendetemi, il Pro12 è utile. Purtroppo è pure economicamente carissimo. … Forse si potrebbe come compromesso pensare a ridurre ad una sola squadra italiana in CL.

    • malpensante 21 Settembre 2015, 11:53

      Da togliere, prima della Francescato, sono le accademie di condominio che si è inventato il signor G. Un non senso, che costa una enormità. Sedicenni inquadrati da professionisti senza un cazzo di staff per migliorargli la tecnica. Quando va bene un capo allenatore e uno per la mischia. Meno di quello che offrivano i vecchi CF che almeno qualche stage lo proponevano. Soldi a cani e porci, vantaggi agli eccellenti che si ritrovano senza spendere un euro i giocatori in casa per le giovanili, mance elettorali ai club. La Francescato poi la si può chiudere domani, non ha proprio più alcun senso. Doveva essere l’unica accademia e destinata ai 18enni più forti espressi dai campionati giovanili: era una cazzata ma almeno un senso logico ce lo si poteva anche trovare. Adesso proprio nessuno.

      • xnebiax 21 Settembre 2015, 12:34

        Bene, allora via anche le accademie U18… anche se serve un’alternativa per la formazione dei giovani.
        Però visti i risultati della U18 e della U20 mi pare che quella che davvero non funziona sia la U20.
        A me la U18 non piace come linea di principio: ragazzi di 16, 17 anni non vanno tolti dalle loro famiglie e dai loro amici eccetera… troppi sacrifici da chiedere ad una persona giovane che non po’ ancora sapere cosa esattamente vuole fare. Vanno formati in loco nei loro club. Ovvero bisogna migliorare la qualità di formazione dei club.
        Poi probabilmente io ne so troppo poco.

        • malpensante 21 Settembre 2015, 12:45

          C’erano i CF, non il deserto. Troppo difficile e migliorarli con degli staff adeguati e itineranti? Il problema possono essere le regioni svantaggiate, dove è difficile che un ragazzo possa partecipare decorosamente a un campionato giovanile, e potrei capire l’investimento. Ma tanto sui campionati giovanili non investiamo, almeno fino ad ora. Vedrai che appena si consolida il sistema accademia-eccellenti si troveranno i soldi anche per pagare bei soldi anche ai campionati giovanili. Prima no, si sa mai che vincano la Capitolina o la Amatori di turno.

  26. Rabbidaniel 21 Settembre 2015, 11:27

    Io direi che la nostra corsa dovremmo farla sulla Scozia, per numeri (di tesserati possibili) e disponibilità economica (dal 6N). Georgia e Giappone non possono essere modelli, ma nazionali concorrenti.
    Detto questo, concordo sull’autoreferenzialità. A un certo punto, entrando nel 6N, ci siamo sentiti parti dell’intoccabile casta nobiliare del rugby. Ma sia a livello di nazionale, sia a livello di club/franchigia, non abbiamo mai vinto nulla o conseguito un risultato di rilievo assoluto (PO in Pro12, Quarti in Heineken/Champions, vittoria del 6N o 6N giocato per vincerlo, Quarti ai mondiali, aspettando quest’edizione).
    Non si deve buttare tutto, ma si deve fare un’analisi seria e onesta, sia della struttura che degli uomini, a qualsiasi livello.

    • boh 21 Settembre 2015, 12:20

      La corsa sulla Scozia, dovremmo averla gia superata da mò, visti gli anni (18?) che la stiamo tampinando. Ma siamo allo stesso punto di allora, una vittoria ogni morte di…papa?

      • malpensante 21 Settembre 2015, 12:50

        Mi ha telefonato uno che cercava boh, dice che sta a Cuba e di mollarlo subito che ha bisogno di liberare le mani.

  27. Maury7 21 Settembre 2015, 11:44

    Nel frattempo in Sudafrica iniziano a frignare dicendo che usciranno dalla top 20

    • andrease 21 Settembre 2015, 12:07

      ho sentito che sono anche terrorizzati di essere sostituiti dal Jap al Championship… 😀

      • Maury7 21 Settembre 2015, 14:06

        Questa non l’ho sentita ma leggendo in giro per i vari social network ho visto parecchi sudafricani dire che secondo loro il Sudafrica uscirà dalla top 20 nel giro di un anno se continuano così

        • andrease 21 Settembre 2015, 15:48

          io scherzavo ma loro mi sembrano esagerati!… 🙂

  28. Antonio9 21 Settembre 2015, 12:12

    Nessuno che ha notato l’UNICA cosa che accomuna Georgia e Giappone : L’ASSENZA di FRANCHIGIE perchè il movimento è basato SUI CLUB , poveri come in Georgia o ricchissimi come in Giappone, comunque il campionato nazionale è il massimo livello di gioco e svolgo bene la loro funzione di formare giocatori anche senza accademie.
    Poi i Georgiani emigrano e finiscono di formarsi nei campionati stranieri – cosa che peraltro è accaduta anche con i 9/15imi dei nostri azzurri, ma dietro la catena di produzione continua a girare.

    Da noi invece si è voluto e si vuole scremare a 16 anni …perchè tanto nella strategia federale devono bastare 3-4 ricambi ogni anno.

    • boh 21 Settembre 2015, 12:17

      Se fai la proporzione anche meno visto i sedicenni (anni di nazionale)che si sono portati dietro.

    • Rabbidaniel 21 Settembre 2015, 12:21

      In Irlanda hanno le Province, e accademie, ma funzionano bene. Così altrove. Non è il modello a risolvere i problemi, è come lo applichi.

      • mezeena10 21 Settembre 2015, 21:51

        giusto pres, soprattutto le persone che lo applicano!

  29. andrease 21 Settembre 2015, 12:15

    Concordo con l’articolo.
    Penso anche che tempo fa il nostro “amato” presidentone disse che era necessaria una sede nuova per bearci della nostra presenza nell’elite ovale (cosa ormai data per scontata..), che era necessario promuovere nazionale e celtiche invece della base (xchè alla fine… MA LA BASE COSA PORTA??) e che le amene assemblee federali vanno necessariamente fatte itinerando da un 5 stelle all’altro in giro per l’Italia.
    Non sono proprio 2 soldi quelli sprecati in codeste facezie…

  30. soa 21 Settembre 2015, 12:19

    E finalmente ci sono squadre in grado di fare qualche exploit direi! Era davvero ora, speriamo che tra un po’ si arrivi ad avere tornei a promozione/retrocessione.
    Quanto a noi, io continuo a essere favorevole alla celtic purché la si affronti in modo serio con accademie collegate e tutto il resto, perché, adesso come adesso, stiamo sfruttando la partecipazione a metà. Da sempre, invece, ho sostenuto che la via alternativa sia quella dell’esportazione: non abbiamo i capitali per fare un pro interno serio e, pertanto, è meglio se ci concentriamo sulla formazione di base fino ai 20 anni e lasciamo che quelli buoni vadano dove ci sia un livello adeguato.

    • malpensante 21 Settembre 2015, 12:59

      Però la formazione bisogna saperla fare, e i club di quel paradosso di professionismo che c’è in Italia non è che abbiano una pagella molto migliore della FIR.

      • soa 21 Settembre 2015, 13:07

        @mal, ne abbiamo parlato molte volte di come potrebbe cambiare il sistema se i contributi federali venissero dati prevalentemente in base ai risultati dei settori giovanili e ai risultati acquisiti dai singoli giocatori (nazionale, franchigie). Se i club non hanno interesse a fare formazione, è certo che non la faranno.

      • boh 21 Settembre 2015, 17:18

        Non per niente, hanno appoggiato la costituzione di accademy completamente federali. Così han scaricato addosso a tutto il movimento, ciò che avrebbero dovuto fare loro…per una questione di risparmio economico. E non mi si venga a dire che lo si è fatto per migliorare il movimento…….

        • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 17:22

          Vedi che pian piano, con pazienza ti avvicini alche tu alla verità.

  31. R2D2 21 Settembre 2015, 12:54

    Io scrivo solo una cosa: in alcune zone d’Italia (veneto e qualche parte della Lombardia) non è vero che arrivano gli scarti degli altri sport, anzi! Per molti il rugby è la prima scelta. Alla settimana di stage che igni anno viene fatta in Ghirada, quest’anno c’erano più di 300 (TRECENTO!!!!) bambini tra U6 e U 14.
    In più ci sono strutture più che degne.
    Questo sarebbe più che sufficiente per alimentare un movimento da VI nazioni.
    Invece non avviene. Perché?
    Chiaro che il resto d’Italia ha una realtà completamente diversa, ma si potrebbe fare tranquillamente molto ma molto di più con quello che abbiamo adesso.
    MANCA LA QUALITÀ NEGLI EDUCATORI/ALLENATORI!!!!!!!!!!!!!!

    • Giovanni 21 Settembre 2015, 13:08

      Quanti proseguono oltre i 14 anni? E come vengono formati tecnicamente dai 6 ai 14?

    • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 13:58

      @R2D2 credo che tu ti renda conto da solo che quel che può succedere alla Ghirada altro non è che un’eccezione che conferma la regola. Rifletti comunque su di una domanda : quanti trevigiani c’erano in nazionale negli anni 90 e quanti nel 2015?

      • R2D2 21 Settembre 2015, 19:07

        Esattamente quello che volevo dire io. I numeri se vogliamo ci sono. È la qualità degli insegnanti che manca. Treviso inclusa.

  32. Katmandu 21 Settembre 2015, 12:54

    Allora riprendendo il discorso di ieri
    NOI NON SIAMO LORO!!!!!!
    scusate il cap lock
    Chiaro? Servono altre delucidazioni? Seto una marea di quazzate che non finisce più. Visto? Loro si son affidati a tecnici vincenti (Brunello invece aveva appena vinto il campionato di quei dopo lavoristi) a Roma ci son club che fanno la guerra invece che unirisi, chiedete a Mal che ne pensa delle varie innumerevoli fusioni a Parma, Georgia e Giappone han club noi ci siamo intestarditi con le franchige, invece gli esempi più vincenti degli ultimi anni, Galles, Irlanda, Nuova Zelanda, Sudafrica non hannofranchige o selezioni piramidali? Poi noi siamo dei cogliomberi quando perdiamo il tour nel pacifico e roba da terzo mondo, poi ci risvegliamo con gli eccellenti che battono 1/3 della Georgia che ha battuto Tonga (tralalto molto vicini nel ranking) e i Giapponesi battono il SA proprio con molti equiparati, cosa che noi disprezziamo, per non parlare di Gori lento come il passio mentre i geogiani mettono un bocia di 18 anni che non fa cazzate in difesa ma la palla non sa nemmeno come è fatta, poi guardate i giapponesi che puntano forte sul domestic lasciando stare le franchige, peccato che si vanno a vedere gli sponsor e si scopre che le multi nazionali son obbligate a investire parte dei ricavi, e i club han disponibilità quasi illimitate, il sig Marchiol tira fuori quanto il sig Honda?
    Ha due cose per me Tonga ha buttato via la partita, come pure il SA, mentre la Francia sapeva che si giocava il passaggio al turno successivo e ha pensato a vincere, ma solo noi siamo i cretini di turno?
    Il problema è che abbiamo cercato uno sviluppo sostenibile per tenere in piedi la nazionale, ma questo livello non viene correttamente alimentato, ripeto bastava copiare (bene) gli altri

    • Stefo 21 Settembre 2015, 13:13

      Mah visto che ti permetti mi permetto anche io di quazzate come le chiami tu ne leggot ante nel tuo intervento a aprtire dalla sostenibilita’ del modello scelto in Italia…che e’ passato a costare da 4-5 milioni dellanno 1 a 10-12 milioni di oggi…in 5 stagioni costa il doppio se va bene il triplo se va male ed intanto alla absa fai arrivare nocciolini sciappe!

      • Katmandu 21 Settembre 2015, 18:02

        Il modello italico ha falle palesi, son il primo ad ammetterlo, come prima cosa il fatto di non avere accademie legate alla CL, ad esempio, ma l’alternativa qual’è? Sento di tifosi che chiedono perchè il rugby è lontano dalle metropoli, poi non si ricordano del caso Amatori Milano, chiedono come mai a Roma non si uniscono per avere una squadra forte, poi non si ricordano dei crociati, gran amatori o come si chiama Parma
        Il giochino costa, e pure parecchio, non ho i numeri sotto mano ma non so quanto la SRU paga per la CL o quanto da l’IRFU per i vari Branch, ma mi sa parecchio se son riusciti a portare a casa Sexton, il gioco costa, e per di più si spende male
        Ma setire certe cose fa tristezza
        Ultimo esempio, Benetton Edimburgo, 1 minuto pali o mischia? Sotto di 3 andiamo per vincere, premesso che io personalente avrei messo la palla in mezzo ai pali, sappiamo tutti com’è andata a finire Casellato è un crudo, anche se il termine più abusato è stato pollo, stessa scena con i giapponesi, sappiamo tutti com’è andata a finire , E Jones è un guru che instilla nei suoi la mentalità vincente…. Vero o no?

        • Stefo 21 Settembre 2015, 18:08

          Quando smetterai di pensare di poter fare come Irlanda e Galles senza avere la loro base e sviluppo piveranno rane! Ennesima volta…quando le celtiche come Irlanda e Galles hanno messo su la CL erano molto piu’ avanti come situazione di base e sviluppo di quello che l’Italia e’ oggi, avevano un’ottima abse in termini numerici e di distribuzione sul territorio ma erano bloccati sopra dal professionismo…i dirigenti italiani e persone come te pensano da anni di essere nella stessa situazione…no non e’ cosi’ e finche’ non capirai questa cosa andrai avanti a raccontarti che c’e’ solo da sitemare qualcosina li’ nell’alto livello e tutto va bene…ma d’altra aprte son 20 anni che ce la si racconta cosi’ e si vede!

          • Katmandu 21 Settembre 2015, 18:28

            Quindi la soluzione? Sbattere la testa sullo spigolo? Ma forte mi raccomando, Irlanda e Galles son avanti a noi bene, Scozia pure, Francia pure, a sud del mondo non ne parliamo
            Stefo qua da noi non so se te ne sei accorto ma qua noi dobbiamo imparare a correre senza sapere camminare
            Io non penso che siamp nella stessa situazione da anni, gli altri si son evoluti noi abbiamo fatto un involuzione, che ti devo dire di più? Loro son fenomeni, marziani, ma l’alternativa è il super 10 mi sparo direttamente

          • Stefo 21 Settembre 2015, 18:38

            No devi pensare ad un modello che si adatti alla tua realta’ non copiare alla cazzo di cane eprche’ per loro funziona bene!

            Copiare un modello di alto livello altrui senza avere lo stesso tipo di fondamenta su cui poggiare e’ assurdo…o cerchi qualcuno nelle tue cndizioni e vedi cosa fa e che risultati ha oppure se sei innamorato di un certo tipo di modello di alto lviello allora prima metti a posto quello che c’e’ sotto poi pensi all’alto livello…se questo vuol dire parar giu’ una medicina amara per 10 anni lo fai…la strada delle scorciatoie senza pensare alla base la stai facendo da 20 anni e non funziona!

          • Katmandu 21 Settembre 2015, 19:14

            Quello che va bene per i giapponesi non va bene per l’Irlanda Ok?
            Bene lo so grazie, si è deciso 5 anni fa di di intraprendere una strada, che si sta rivelando complicata, l’alternativa è non avere un’alto livello, tanto i club non producono più nulla
            Ma mi fa inquazzare che qualunque cosa (e intendo qualunque) gli altri la fanno meglio, la scozia cosa porta? Ti ricordi? Gli argentini son bravi, ma i pumas rispetto a noi son annia avanti, però a loro gli si perdonano tatne cose cosa che a noi non vengono minimamente perdonate
            Ad esempio ieri i pumas han sculato di brutto, potevan prendere tranquilli 20 punti in più, ma hanno una garra infinita, salvo poi vedere che han sbagliato placcaggi a go-go
            Ripeto se facciamo una cosa noi sul campo siamo cretini appena scesi dalla pianta, gli altri fanno le stesse nostre cose e son geni della lampada

          • Stefo 21 Settembre 2015, 21:03

            Hai intrapreso un percorso copiando alla cazzo di cane altri non avendo i loro presupposti…ed in 5 anni ti cosat il triplo di quello che ti costava all’anno 1…qyesti sono i fatti.

            ” pumas han sculato di brutto, potevan prendere tranquilli 20 punti in più” questa e’ la quazzata del giorno…non merita neanche una risposta e’ semplciemnte ridicola…non ne han presi 20 di piu’ han retto nonostante gli AB le abbiano provate tutte…ed era una partita dei Modniali non un TM di novembre contro al terza formazione AB…se vuoi criticare la cosa almeno fallo alla AdG se la scelta di giocare in quella maniera fosse saggia o meno ma dire che hannos culato e che avrebbero potuti prendere 20 di piu’ e’ una cosa da tifoso rosicone che e’ lui che usa due pesi e due misure!

          • Katmandu 21 Settembre 2015, 21:35

            Liberissimo di pensare ciò che vuoi ma io ho visto l’avanti di MS sulla linea di meta, su riciclo delizioso di SBW, e un 4-1 buttato in touche a 10 metri dalla linea, ho poi magari ho avuto le traveggole ma gli argentini han fatto tanta ma tanta fatica a placcare

    • Giovanni 21 Settembre 2015, 13:15

      Non basta copiare bene dagli altri: vanno anche messi e tenuti gli uomini giusti. Se qualcuno non raggiunge i risultati pianificati, va congedato senza tener conto se sia amico, parente e quanti voti della base porti.

    • Machete 21 Settembre 2015, 14:31

      Kat il problema non è la quantità di soldi ….ma investire quello che si ha nel miglior modo possibile e noi non lo facciamo
      partendo dalla mancanza di formatori a livello base fino allo staff della nazionale maggiore

      • Katmandu 21 Settembre 2015, 18:06

        Ma su quello siamo concordi, ma son convinto che molte cose sul campo abbiamo due pesi e due misure (noi e loro) avendo gli stessi occhi

  33. tunga 21 Settembre 2015, 13:24

    Hei AdG dove è che paghi la cena?

    • Alberto da Giussano 21 Settembre 2015, 13:45

      Molto volentieri da “Nalin” o dove tu vuoi, preferirei al Gambero di Calvisano, ma chi vince la scommessa sceglie. Il piacere di parlare con chi fa questi progetti sarebbe imparagonabile al valore “de la cuenta”.

  34. Virgilio 21 Settembre 2015, 14:26
  35. jazztrain 21 Settembre 2015, 15:10

    Se la Georgia dovesse disputare un buon mondiale allora potrebbe a buon diritto chiedere di disputare incontri con le nazionali più forti dell’emisfero nord nei prossimi test match.

    P.S. In ogni caso seguirò con attenzione la prossima edizione di Rugby Europe.

    • xnebiax 21 Settembre 2015, 20:19

      Buona idea seguire il prossimo campionato europeo.

    • xnebiax 21 Settembre 2015, 20:27

      “Mi sembra eccessivo avere un procuratore a quell’età [20 anni]. Io prendevo schiaffi. E i soldi si guadagnano solo dopo avere dimostrato. Investire tutto sulle franchigie e lasciare indietro il campionato non sta portando frutti. E in azzurro c’è poca concorrenza”.
      Parole sante.

  36. TESTAOVALE 21 Settembre 2015, 19:54

    Per eguagliare giappone , AB ,ecc dovremmo remare tutti dalla stessa parte ,societa’, fir solo per il bene del rugby E DEI RAGAZZI , ma in italia ognuno guarda con invidia il vicino e cerca di f…..erlo , dove volete che andiamo , al suicidio assistito .GRANDE GIAPPONE GRAZIE.

  37. Alberto da Giussano 22 Settembre 2015, 08:21

    Mi sono riletto parecchi commenti. La stragrande maggioranza degli utenti è convinta che i campi delle nostre società siano pieni di 13/15 enni pieni di talento bloccati nelle loro aspirazioni da formatori incapaci.
    Io credo che in pochi visitino con una certa regolarità i campi di allenamento delle società italiane di rugby. Tanto poco da non vedere che la quantità di ragazzi che, per esempio, a 16 anni non sanno “giocare” con l’ovale è impressionante. ( intendo handling)
    Questo perchè?
    ” Hai 12 anni, perdi costantemente la palla in avanti, non sai passare, ma sei veloce, bene avanti lo stesso” . In Galles, dove giochi con la palla ovale da quando hai 5 anni questo problema non si pone e se per caso a 12 anni un ragazzo non avesse un handlig sufficiente, anche se veloce, non passa il taglio, continua a giocare , ma non nelle giovanili del Cardiff.
    Non solo, ma generalmente, quegli utenti che scaricano tutte le responsabilità sulla pochezza degli istruttori italiani, sono gli stessi per cui ” copiamo il Giappone e la Georgia” e ” vogliamo allenatori stranieri” .
    Prima domanda: quanti formatori stranieri ci sono in Georgia e in Giappone?
    In Giappone poi dove il primo reclutamento avviene a scuola è impensabile pensare che ci possano essere allenatori stranieri, non foss’altro per il problema della lingua.
    Tornando a noi, il problema relativo alle difficoltà di avere atleti di livello internazionale è legata, quasi esclusivamente, alla insufficienza del numero di ragazzi che vengono testati e/o che arrivano troppo tardi al rugby .
    @tunga non si è più fatto sentire ma sarebbe interessante conoscere il suo progetto scuola.
    Certo che se @filosofo e altri liquidano la faccenda “è impossibile parlare di rugby a scuola” e “comunque non tocca alle società farlo” non capisco le lamentele verso la fir che dell’immobilismo ha fatto la pietra miliare del suo “divenire”.

    • electrocase 22 Settembre 2015, 09:41

      su questo invece io credo che tutti quelli che scrivono quì o altrove siano d’accordo al netto della reale fiducia che si ha sulla possibile attuazione di una riforma essenziale ed istituzionale del sistema scuola/sport
      (perchè il problema non riguarda purtroppo solo il rugby)
      ad esempio quì a L’Aquila ci cono 2 realtà che portano avanti con impegno e sacrificio questo tentativo di “scolarizzazione” del rugby
      io li ammiro e credo che ad oggi soltanto a loro ed a quelli come loro, sia affidato il compito di sostituirsi alle istituzioni
      non so se FIR abbia responsabilità in quanto non so se le singole federazioni si siano mai sedute insieme ad un tavolo per chiedersi e chiedere come spingere il governo del momento ad adottare provvedimenti legislativi nella direzione che tutti auspichiamo
      nelle forme che tutti quì e altrove auspicano
      certo non immagino un futuro nel quale a sostituire la vergognosa “ora di educazione fisica” ci siano dei veri e propri piani scolastici sportivi, ma almeno qualcosa che supporti ed affianchi le eroiche iniziative delle nostre piccole realtà/associazioni sportive sarebbe auspicabile
      ma……..

  38. tunga 22 Settembre 2015, 10:11

    Adg scusa la mia assenza ma non sempre il lavoro mi lascia tempo libero.
    Ti scrivero spiegando il progetto il prima possibile.
    Promesso

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4 Giugno 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2015
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OnRugby Relive: Inghilterra v Galles, Rugby World Cup 2015

A Twickenham il delitto perfetto ad opera di Dan Biggar e soci, commento speciale di Tom Shanklin e David Flatman

29 Maggio 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2015
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OnRugby Relive: Georgia v Namibia, Rugby World Cup 2015

Rivivi l'intrigante sfida del Mondiale inglese

10 Maggio 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2015
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Rugby World Cup 2015: polverizzati i numeri delle precedenti edizioni

Pubblicato il report sull'impatto economico degli ultimi Mondiali. E le cifre sono da record

24 Maggio 2016 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2015
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Joubert e la fuga dopo Scozia-Australia: l’ho fatto per tutelare il contesto, non me stesso

Il fischietto sudafricano torna sulla controversa uscita dal campo al termine del quarto di finale iridato

15 Aprile 2016 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2015