L’ex mediano di mischia Dawson protagonista di un video che già fa discutere
Polemiche ovali: una #Hakarena che proprio non piace
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A me piaceva questo invece
https://youtu.be/WYmmzI36TJA
bei momenti
Grevi e di cattivo gusto come sempre…
wanker!
A un campione del mondo non si può dire wanker.
Piu appropriato: son of the bitch 🙂 😉
mofo! 🙂
D’accordo, il rugby è sport di tradizione, il rugby si base su alti principi etici e di rispetto dell’avversario, il rugby è sport che si ispira ad epica tenzone, il rugby si sforza di esprimere un’equa competizione, ma il rugby è anche sport che sa prendersi in giro; un po’ d’ironia a questi neozelandesi non guasterebbe, che palle con ‘sta Haka. Già il nome non è felice prestandosi a battutacce da caserma ancor più facili se non fosse per quell’acca forse volutamente posta a mo di barriera. Poi, sinceramente, il fatto che la squadra avversaria debba stare li in attesa che questi isterici omoni neri finiscano la loro rappresentazione, tutti attenti a che il loro comportamento in qualche modo non offenda i loro più reconditi e, anche, poco comprensibili principipi, mi sembra stia diventando una messa in scena sempre più anacronistica, al limite della baracconata da tour turistico e, forse, anche una situation poco parziale sotto il profilo del regolamento agonistico. Non sarebbe male se a mo di contromossa, qualche squadra decidesse di scendere indossando un qualche saio nero a mo di esorcista, brandendo dei bei crocefissi da rivolgere verso gli occasionali indemoniati. Certo, poi ci sarebbero problemi con il Vaticano, anche da quelle parte in quanto ad ironia … 🙂
Ne spari di cazzate
Wella, bienvenue elegance 🙂
Premetto che sono un tifoso dei Bokke, non sono un fan sfegatato della mitologia degli AB, bensì un loro ammiratore.
Detto questo, sono perfettamente in disaccordo con te.
se ti fermavi a guasterebbe ti si poteva anche dare ragione, ma hai rovinato tutto con il seguito
Il concetto, mi sembra, sia quindi condiviso. Sul seguito dopo il guasterebbe, vuoi forse negare quanta polemica abbiano suscitato i tentativi di proporsi con atteggiamento un po’ meno passivo da parte di qualche nazionale accusata di mancanza di rispetto solo perchè i giocatori non si erano attenuti a stare fermi in devoto silenzio ed evidente riverenza. Insomma, non solo sono autorizzati a fare questa rappresentazione fuori luogo, ma si abbisogna anche che l’altra squadra si presti adeguatamente acchè emerga, senza possibilità di equivoco alcuno, una loro supremazia mediatica. Siamo al circo!
Non è vero. Sei male informato.
Le altre isolane gli hanno sempre fatto le loro danze sopra. I francesi li sfidano ogni volta andandogli sotto. Con gli Irlandesi un paio di volte sono stati vicini al menarsi prima della partita.
Se al rugby di chili e business verso cui andiamo gli leviamo pure la sfida della Haka stiamo alla frutta.
molto male informato direi..
altro che folklore..
almeno si informasse un minimo prima di sputare queste sentenze di C2..
Hai ragione, per fortuna che c’è l’Haka a salvare il rugby del futuro (ironico, nel caso non fosse chiaro!) In quanto al business, se vedi la sobrietà dell’Haka di una trentina di anni fà ti renderai conto che più in la si va e più l’haka rappresenta proprio un pezzo di questo businessrugby di cui ti lamenti.
io non mi lamento di nulla, a differenza tua..
whore-moaning..
La Haka è un’espressione della cultura Maori. Denigrarla o prenderla in giro è abbastanza di cattivo gusto… e pure un po’ razzista.
Cosa c’entra una rappresentazione maori con una partita di rugby, allora la squadra azzurra dovrebbe scendere in campo, che so, a ritmo di taranta, e quella irlandese sarebbe autorizzata ad esibirsi in un piccolo saggio di danza celtica, vogliamo escludere il tango argentino.
Andiamo, è una baracconata che si sopporta solo perchè sono gli All Blacks, i più grandi al mondo nel rugby e, in fondo, perchè ai neofiti che sanno poco o nulla di rugby fa folKlore, entusiasma, la prima e la seconda volta, già alla terza visione incominci a chiederti se stiano veramente tutti bene … e, per cortesia, lasciamo perdere il razzismo, ci manca solo quello 😐
Quoto, e rilancio 🙂
Hro eri lì in mezzo?
Cito Franck “ne spari di cazzate”
Che stronzata!
è certo… viene fatta a scopi commerciali!
Cosa si studia in Nuova Zelanda al posto di Storia?
Temo che oltre ai pescatori Maori non abbiano molto nel programma …, adesso che ci penso, hanno anche le prigioni dell’Impero britannico.
ma falla finita..
“certo ne spari di cazzate” (cit)..compresa quella dei piazzati d’ esterno!
è storia, cultura, tradizione, capisco per te siano concetti ardui da comprendere!
anche un tono di razzismo nel denigrare i Maori e le loro tradizioni..
altro che taranta..mah!
e la danza pre partita la fanno anche Samoa Fiji e Tonga, non vedo perche prendersela solo coi NZ, o ti rode che siano i migliori???
Tra l’altro non la fanno solo nel rugby,ma in quasi tutti gli sport di squadra,e non solo i neozelandesi ma tutte le popolazioni della zona del pacifico
esatto maury!
allora secondo il suo discorso manco gli irlandesi potrebbero avere 2 inni in casa..
ma roba da matti guarda..
Se non ricordo male la fanno anche alle Hawaii,perlomeno la squadra di basket dell’università la fa
Stai gettando cacca su un popolo,che forse manco conosci.
https://youtu.be/dkRfk7Xl6pw
Prendere in giro una cultura é sinonimo di scarsa, ma veramente scarsa, intelligenza, se non sbaglio gli inglesi si son inquazzati al cubo per il fatto di aver messo il simbolo dei veterani sulla maglia inglese
Però in parte ha ragione Dagoberto, per me parte delle vittorie isolane va da attribuirsi alle danze rituali pre gara
Dici che se balliamo la tarantella diveniamo campioni del mondo? 🙂 🙂
quotone kat! da minus habens veramente! e anche un po razzista, vedi su commento sui pescatori Maori e le prigioni dell’ ex impero!
da voltastomaco..
in termini di razzismo, è risaputa la low mental agility dei sardi! O si dice sordi? Boh … ;-(
vergognati! che c’ entrano i Sardi? di male in peggio..
e parla come mangi, minus habens!
e sei veramente razzista!
e come al solito di tutta l’ erba un fascio!
low mentality agility,enrico berlinguer,antonio gramsci….si dice sardo-muti poi..
e leggi quello che ha scritto piu giu sulle pecore!
ma lui i Gramsci, Berlinguer etc sa manco chi siano!
e per restare al rugby i fratelli Francescato sono Sardi per metà!
gino another wanker right there.. 😉
nel caso fosse necessario, il mio intervento non voleva essere irrispettoso di cultura alcuna, ho solo sottolineato come un simbologia così marcatamente identificativa della indigenità maori poco c’entrasse con un evento sportivo come una partita di rugby tra due nazionali. se i neozelandesi si identificano con la cultura maori elevino l’Haka a loro inno nazionale, così si eviterebbe anche l’iniquità di una doppia rappresentazione identificativa della nazionalità per la squadra neozelandese contro il solo inno nazionale per la squadra avversaria alla quale è riservato un ingiustificato deficit d’attenzione; come sarà, poi, gestito sotto il profilo del regolamento? Se una squadra tarda a presentarsi in campo è sicuramente oggetto di un rilievo da parte della terna arbitrale, il ritardo conseguente a questa rappresentazione sarà regolato da un gentlemen agreement tra gli staff delle squadre?
addirittura!!! fatti promotore di una bella class action pro abolizione Haka
potrebbe essere un’idea 🙂
Un po’ come l’irlanda, che ha l’inno della Repubblica e quello del Rugby? Quale togliamo? dai su aiutaci a decidere che poi lo proponiamo all’IRB.
in effetti, altra anomalia ingiustificata, guarda caso caraterizzante una delle nazionali fondanti il rugby giocato come lo conosciamo oggi. Secondo te, quale sarebbe l’opinione british o anche dei principali rappresentanti rugbistici dell’emisfero sud se fosse una nazione come l’Italia a proporre una rappresentazione tipo l’Haka, credi onestamente sarebbe accettata senza problemi, pensi veramente che il peso sportivo/politico non conti?
TU la ritieni ingiustificata. Personalmente ed umilmente ritengo che una nazione (L’Irlanda) divisa da anni di guerra e migliaia di morti che SOLO nel rugby gioca unita, meriti tutto questo.
E poi perdonami, a te che problemi crea l’haka o il doppio inno?
e poi, scusa, concludo, l’HAKA è la storia di quel popolo. c’è dal 1888 (127 anni).
ignorante2013, a me l’Haka non procura alcun disturbo, anzi mi provoca analogo fascino che provoca a molti, ho espresso solo un mio convincimento rispetto l’opportunità che in una competizione sportiva che per antonomasia dovrebbe offrire pari opportunità agli sfidanti, permetta ad una squadra un’esposizione mediatica superiore. La componente psicologica in una sfida sportiva non è fatto così poco rilevante e in una competizione dove l’esplosività fisica ed il convincimento è basilare, una forma, anche se veicolata come simbologica, di intimidazione all’inizio dell’incontro può avere il suo perchè.
Per quanto riguarda la storia della Nuova Zelanda, poi, ha a che fare con i Maori come la storia degli Stati Uniti ha a che fare con i Sioux, i Cheienne, gli Apache, i Cheroche, insomma quelli che gli uomini bianchi chiamavano pellerossa.
Quindi, giusto ricordare e rispettare i Maori, ma senza gli Olandesi, gli Inglesi, i Francesi e gli altri coloni che hanno dal 1600 frequentato quelle terre, la Nuova Zelanda non sarebbe quella attuale e, forse, non giocherebbero così bene a rugby, visto che sono stati gli inglesi a portare in quelle terre la palla ovale.
Quindi, lasciamo perdere il razzismo che nei miei interventi c’entra com e il cavolo a merenda. Stammi bene.
Guarda Dagoberto che prendere un po’ in giro gli All Blacks ci può anche stare….sono le cagate che hai scritto te in questi commenti che sono fuori luogo.
Caspita, quanti espimatori del bon ton, non sarete razzisti, ma ragazzi, in quanto al livello di tolleranza direi siamo messi maluccio, per fortuna è solo un blog …
infatti, il razzista sei tu!
commento sui “pescatori maori” e le “prigioni coloniali” da brividi..
Taci, sardina!!!!
😉
Sisara 10, se sei ignorante, nel senso che ignori, non so cosa farci. I Maori, oltre ad essere abili guerrieri erano molto abili nella pesca; chissà come mai (d’altra parte le pecore erano specializzati ad allevarle in un’altra isola che tu ben conosci, almeno fino all’arrivo dei primi coloni che dall’alta europa portarono le competenze per allevare capi adatti a fare, poi, dell’ottima lana). Inoltre, è risaputo che l’impero britannico utilizzo all’inizio la Nuova Zelanda, come l’Australia, proprio come location ideali per carcerare i peggiori criminali o nemici dell’impero; inutile ricordare che un eventuale fuga dalle loro prigioni non avrebbe offerto molto tenuto conto che per raggiungere quelle terre dall’europa ci volevano viaggi lunghissimi e la cui riuscita non era per niente certa. Oltre a ciò, ci sono un po’ di guerre tra indigeni Maori (guerre del moschetto) ed i coloni di turno, dal 1800 prevalentemente britannici e nulla più. Mi sa che il rugby è veramente una delle poche cose di cui si possa parlare.
sei solo un poveraccio! tapino..miserino..
@Dagoberto, come vedi, ai tuoi circostanziati e intelligenti commenti, i più rispondono con ripetitive accuse di razzismo e incompetenza, senza aggiungere spiegazioni. Per quel che conta, secondo me hai ragione su tutta la linea, in merito alla haka.
miky, una pacca sulla spalla fa sempre piacere, grazie :-).
sto video e’ una figataaaaaaa!!!ahahah grandiiii!!!e’ uno sport ogni tanto si potra’ anche scherzare..mi ricordo una risposta del galles bellissima,fine haka tutti fermi,come dire e quindi??con faccia di jones impagabile ahahahah,poi pero’,si sa,si gioca.. e la’ so mazzate per tutti!
Tipica arroganza dei poms
da fargli in campo.
P.S.
Quindi, ricapitolando, per i più tolleranti che hanno ritenuto meritevole testimoniare in questo topic, è razzista e, anche, un po’ coglione, colui che non ritiene congruo ed opportuno, nell’ambito di una moderna competizione sportiva che una squadra di rugby pronta ad affrontare un match dove i giocatori prenderanno un sacco di mazzate e dopo una energetica fase di riscaldamento, debba aspettare immobile e ben ordinata per una decina di minuti per assistere allo spettacolo di 15 energumeni indemoniati e “vagamente” agressivi che inveiranno contro di loro frasi incomprensibili all’udito, ma ineggianti la morte del proprio avversario, suportate da un body language che definire minaccioso e quanto di più moderato si possa usare (vedi l’esplicito taglio alla gola di chiosa). Altro che campagna contro la concassion e le altre forme di violenza che sono state oggetto anche di interventi normativi negli ultimi 10 anni per ripulire il rugby da quelle forme mediatiche che lo farebbe associare più al wrestling che ad uno sort da college.
continui a darti la zappa sui piedi..
Premesso che non sai che danza sia la Haka (non è una danza di guerra e non inneggia alla morte dell’avversario), premesso che gli avversari fermi non stanno quasi mai (quelli forti li sfidano), premesso che il taglio della gola non lo fanno più perché anche in patria gli hanno detto che era esagerato, premesso che prendere un po’ in giro gli avversari ci può anche stare senza farne drammi, sarebbe carino se andassi a dire le stesse cose che hai scritto in questi commenti al pescatore Maori che dicevi più su…
mi sa che sei meno informato del sottoscritto e poi, il punto non è essere o meno intimidatori (a me non sembra un invito a cena :-)), il punto è perchè loro debbano fare questa baracconata e gli altri debbano stare li a guardarli, il punto è perchè debbano fruire di un trattamento di favore, non ha senso in una manifestazione sportiva.
baracconate sono i tuoi commenti!!!
Ormai oggi hai detto di tutto,perchè non proponi anche la divisione tra Irlanda e Irlanda del Nord ?
Dagoberto le tue opinioni hanno dignità come tutte le altre, solo che secondo me oggi hai mescolato molte cose diverse e con toni anche un pò sopra le righe.
Detto questo a me piace il video e lo trovo simpatico.
Frankamente, FranK (scusa, oggi ho un po’ tempo in più del solito e non ho resistito al gioco di parole anche con te :-)), parlare dei miei interventi come caraterizzati da toni sopra le righe mi sembra proprio esagerato.
Io non ho offeso nessuno, altri si, invece, e tranne per quel simpaticone di mezzapunta sarda, ai quali interventi o risposto con un po’ dì satira goliardica e sempre rispondendo a sue provocazioni (ma con lui c’è un filrouge di lunga data :-)), ho sempre cercato, anche con un eccesso di pedanteria, di circostanziare le mie considerazioni.
Vedi, ritengo che se grave è un atto di esplicito ed oggettivo razzismo, sia altrettanto grave un falso buonismo, un ipocrito difensivismo verso il nulla, perche la Nuova zelanda ed i maori non hanno bisogno di essere difesi dal Dagoberto di turno, ma il fatto che siano dei campioni ed un modello nel rugby non li rende perfetti su tutto e se fanno cose che non rispondono ad equità non vedo perchè non si possa esprimere un dissenso senza, per questo, essere tacciati per le peggiori cose che si possa immaginare.
hai offeso i Maori, i NZ, i Sardi e me!
“baracconata” è la tua ultima definizione sull’ haka, penso ti commenti benissimo da solo! se hai qualcosa da dire dilla direttamente a me!
sicuramente io non piazzo d’ esterno! tranne per farci grasse risate!
@Dagoberto è una tradizione ormai e non ci vedo niente di male ee,per quanto mi riguarda se venisse abolita mi dispiacerebbe!
@pesopiuma la haka può essere anche una danza di guerra ma anche una danza di benvenuto : in questo caso gli AB danno il benvenuto agli avversari nel loro girone infernale ☺
Consideravo questo come uno svago,ma qui si vedono solo litigi e polemiche,non mi sorprende siano rimasti in 4 gatti a commentare
chiedo a chi ne sa…
la haka è una danza maori ma non mi risulta sia una danza sacra…
la cultura maori è sempre stata rispettata dai coloni?
gli abs hanno instaurato la tradizione di intimorire l’avversario con questo rito da oltre cento anni e guai se non fosse ancora così…
ma secondo voi il whitelock di turno lo fa perché crede nelle radici maori del proprio paese o perché gli tocca e comunque fa figo?
il neozelandese che festeggia con i propri compagni di squadra veneti o la scolaresca di neozelandesi in gita che fa la haka vuole solo fare il figo o vuole rendere omaggio alla cultura maori dei compagni di classe che sono rimasti a casa?
i junior abs che la fanno dopo aver vinto il titolo lo fanno per rituale o perché fa figo ed è pure fotogenico farsi fotografare a torso nudo con la medaglia al collo?
diamo il giusto peso alle cose, ogni tanto?
è un rito ma non è sacro…
Ahaahhahah spot on 😉
Fracassosandona, mi piace il tuo intervento, fa emergere un aspetto tutt’altro che barbino, molto realistico. Va detto, in verità, che in Nuova Zelanda è accaduto qualche cosa di magico che non si è registrato in alcuno delle assimilabili esperienze coloniali che hanno caratterizzato gli ultimi 3 secoli del secondo millennio. In effetti, in sudafrica sappiamo bene solo quando abbiano cominciato a risolvere i rapporti tra indigeni e abitanti di origine coloniale e come, in Australia gli aborigeni siano rimasti una minoranza culturalmente neanche minimamente paragonabile all’identità Maori, negli Stati Uniti sappiamo bene come si è risolta la vicenda tra coloni e pellerossa e non è neanche il caso di soffermarsi su quanto è accaduto tra il centro ed il sud america, gli ispanici, se possibile, distrussero e ripulirono con molta maggiore crudeltà tutte le più radicate e virtuose culture indigene a colpi di polvere da sparo. In Nuova Zelanda, invece, si è assistito ad un processo di integrazione trasversale che ha caratterizzato il paese alla fine del 1800, con un virtuale e pieno riconoscimento e coinvolgimento della cultura Maori che ha, quindi, caratterizzato il popolo neozeladese sin dall’inizio del 1900 (famose furono le efficienti e rispettate incursioni delle truppe Maori già nella guerra contro il Giappone durante il secondo conflitto mondiale). Detto ciò, quanto affermi credo sia più che verosimile. Un neozelandese che non abbia una radice Maori dubito fortemente possa sentire sulla pelle una danza come l’Haka, più probabile che sia vissuta come una forma di rappresentazione alla quale si senta legato più per un sentimento di assuefazione al valore mediatico che questa forte e reale integrazione abbia saputo creare, un po’ come quando si fa qualche cosa che si sente giusto fare, ma è diverso da quello che può rappresentare per un Maori, magari con qualche quadrisnonno morto in qualche guerra con i coloni.