Sergio Parisse, quattro Mondiali e un obiettivo: Italia umile come il suo Stade

Il capitano azzurro in una lunga intervista guarda alla RWC e ripercorre gli anni in azzurro

COMMENTI DEI LETTORI
  1. geo 7 Settembre 2015, 08:38

    Mi sembra chiaro che ormai è stata persa la fiducia in Brunel. Giocheranno per loro stessi.
    A questo punto bene così e un grande in bocca al lupo

  2. tony 7 Settembre 2015, 08:39

    Concordo sul problema tenuta mentale…premesso che siamo di un livello inferire poco o tanto che sia ,le batoste le prendiamo per mancanza di tenuta mentale.

  3. Mr Ian 7 Settembre 2015, 08:45

    Un grande uomo, nient altro da aggiungere.
    Se per Dominguez ancora siamo in attesa del sostituto, per Parisse chissà quanti lustri…
    Per finire stoccatina federale sul numero dieci…
    Mi auguro che l apporto di Sergione continui anche dopo la sua carriera da giocatore

    • geo 7 Settembre 2015, 08:55

      Non glielo faranno fare. Chi ha personalità non può entrare nel sistema

    • Sergio Martin 7 Settembre 2015, 14:54

      Quoto. Sergione coach della Nazionale a furor di popolo…Magari prima deve fare qualche esperienza con dei club, ma il posto è suo di diritto. Ne riparliamo tra qualche anno.

  4. Sisara 10 7 Settembre 2015, 09:02

    #autogestione
    #frangiarumorosa

  5. Maxwell 7 Settembre 2015, 09:04

    Per me non è un problema ( solo ) mentale…… il problema è che nel rugby non ci sono le scorciatoie.
    Prima devi avere un campionato di qualche qualità. …. fatto ( mi riferisco ai decenni precedenti )
    Poi una Nazionale che deve meritarsi un minimo di rispetto….. fatto
    Poi qualche colpo sporadico…… fatto
    Poi quando gli altri ti rispettano devi saper giocare 40,poi 60, poi 80 minuti…… fatto in parte.
    Poi far crescere le generazioni successive che tengano direttamente gli 80 minuti….. fatto?
    Poi avere una base larga affinché ci siano 30 o 45 giocatori che tengano direttamente gli 80 minuti…… fatto?
    Infine avere 30 o 45 giocatori che ti permettano di non subire scoppole MAI…….fatto?
    Resta il fatto che una squadra in CL non è sufficiente. …….
    Che poi ci possano essere eventualmente altre opzioni parliamone……purché non mi si dica che un campionato u.20 sarebbe la soluzione definitiva del ns. Rugby

    • Sisara 10 7 Settembre 2015, 09:16

      a 20 anni dovrebbero essere pronti a giocare coi grandi, solo da rifinire..
      ergo il campionato dovrebbe essere under 18..
      e subito due accademie legate alle squadre celtiche, assurdo ancora non si sia fatto!

  6. albybona 7 Settembre 2015, 09:23

    Assolutamente d’accordo con Parisse. Quella che manca alle nostre squadre é la mentalità. Nell’arco di un torneo ma anche nella singola partita. Quante volte leggiamo:”la nazionale dura un tempo”- “le zebre giocano 15 minuti poi crollano” ecc.. É necessario lavorare su questo. Un nome dopo Brunel : Franco Smith.

    • giomarch 7 Settembre 2015, 10:04

      Figurati, farebbe la fine di green dopo 20minuti..
      Utopia..

    • western-province 7 Settembre 2015, 11:02

      secondo me quello che manca alla nostra nazionale è la qualità (soprattutto nei trequarti)

      e finché non prendiamo coscienza di questo è dura migliorare

      • gsp 7 Settembre 2015, 11:49

        Wp, penso che non ce ne sia uno solo nel rugby italiano che non ne sia consapevole. Tutto sta nel fare un piano di gioco che lo tenga presente e tocca all’allenatore. Nessuno, neanche gli ABs fanno come gli pare.

    • gsp 7 Settembre 2015, 11:46

      Ma magaaaari!!! Ma devi dargli possibilitá di lavorare con continuitá anche fuori dalle finestre della nazionale.

  7. lupo 7 Settembre 2015, 09:54

    appare abbastanza evidente che al suo futuro post RWC in azzurro ci ha pensato eccome…purtroppo.
    Come dicono in molti, anche a me la spaccatura appare ormai evidente, non solo con il CT (visto ormai come un corpo estraneo ma a fine ciclo comunque), ma anche e sopratutto con altri “ingombranti” personaggi dell’ovale italiano o meglio della gestione dell’ovale italiano.
    Spero ardentemente che il Capitano (e altri con lui) non si limitino a smettere di remare per non trainarsi più dietro quei pesi morti degli attuali “armatori” ma siano fra i fautori di una resistenza attiva dall’interno per rovesciare la barca….dopo la RWC…per ora: DAGGHE RAGAZZI…in campo ci andate voi ora, fatelo per Voi e per noi…a loro ci si penserà dopo

  8. Hullalla 7 Settembre 2015, 10:15

    E’ certamente un problema mentale.

    • Sisara 10 7 Settembre 2015, 10:26

      si vero, nelle imbarcate puo essere..ma il problema è strutturale! sono tante le carenze, non solo mentali o tecniche..

      • Hullalla 7 Settembre 2015, 11:17

        Quando hai poche carte da giocare (e noi, come movimento, senza dubbio ne abbiamo gran poche, ma non e’ certo per colpa di parisse), e’ importante giocarsele al meglio.

        Quello che dichiarano un po’ tutti i giocatori Italiani emigrati all’estero e’ che sono sorpresi di come ci sia un’organizzazione che cura ogni minimo dettaglio e che fa di tutto per metterti nelle condizioni di dare il tuo meglio. Questo si puo’ fare anche indipendentemente dai problemi strutturali che sono ciclopici.

        • Sisara 10 7 Settembre 2015, 11:47

          infatti, riguardo al gioco, al campo, è stato un errore trascurare le poche certezze che vi erano, mischia ad esempio, inseguendo la chimera del “bel gioco”..
          sul resto è necessario riformare e ristrutturare, ma finche andrà al potere chi pensa esclusivamente al proprio orticello i risultati non possono che essere questi..
          le responsabilità di chi va in campo sono minori per me, come detto da Parisse sono soli, senza nessun supporto da parte della FIR, che anzi fino a poco tempo fa gli ha fatto persino la “guerra”!
          sui “leoni da tastiera” chissene scusa eh..
          ognuno ha la ricetta panacea di tutti i mali..

          • Hullalla 7 Settembre 2015, 12:10

            Infatti se guardi bene, sia a livello di nazionale che di franchigie, ancora prima di guardare alla qualita’ dello staff, siamo quelli col piu’ basso numero di persone a supporto diretto dei giocatori nel tier 1/2.

          • Sisara 10 7 Settembre 2015, 13:02

            gia..paradossalmente alcune squadre di eccellenza han staff piu completi..
            con carenze strutturali intendo anche quello, dirigenti competenti, DOR, oltre a staff specializzati (attacco, difesa e punti d’ incontro, skills e calci oltre ai vari analist..se vuoi mettici pure lo psicologo o mental coach o come diavolo si chiama!)..

      • Hullalla 7 Settembre 2015, 11:23

        Ci sono carenze anche nei “leoni da tastiera”, che dovrebbero anche loro praticare un po’ di umilta’, ma forse questo e’ l’ultimo dei problemi…

    • Rabbidaniel 7 Settembre 2015, 11:49

      È sicuramente un problema mentale, ma c’è sotto un problema tecnico generale del rugby italiano: a mio parere noi, per performare al meglio, giochiamo un rugby molto molto dispendioso. Puntando sempre sul pack, con i 3/4 impegnati in difesa o in azioni non strutturate, difficile reggere alla distanza. Ciò che veniva imputato a Mallett (non fare gioco “champagne”) è rimasto col “latino” Brunel, evidentemente c’è qualcosa di estremamente radicato sotto.

      • Hullalla 7 Settembre 2015, 12:14

        Vai in giro per i campi di rugby italiani a qualunque livelo e dimmi quante squadre praticano rugby-champagne…

        • Hullalla 7 Settembre 2015, 12:15

          Anche a Treviso Villepreux e il gioco che ha portato lui se lo ricordano ormai in pochi (e anzianotti 😉

        • Rabbidaniel 7 Settembre 2015, 12:29

          Ah ma io lo chiederei a chi voleva un tecnico francese per fare rugby champagne e perché “latino” come noi, non ero mica fra quelli. Ma il nostro gioco di nervi e di pacchetto non lo puoi tenere su per tante partite.

          • Hullalla 7 Settembre 2015, 15:06

            Dipende da quanti giocatori di livello intercambiabili hai senza abbassare la qualita’.
            E poi dipende moltissimo dall’avere giocatori di qualita’ che sanno cosa farsene delle palle conquistate.
            Altrimenti on si va da nessuna parte.

  9. Katmandu 7 Settembre 2015, 13:01

    Meno male che siamo così fessacchiotti che troviamo il tempo per criticare sergione!
    Detto questo, io ho una paura nera, la partita “dell’anno” l’abbiamo fatta sabato, abbiamp sei problemi a giocare e vincere 2 partite, mi chiedo che prestazione faremo con la Francia
    Inoltre io ho fatto un’annata da auto gestiti, è difficile ma fortifica il gruppo, ma l’allenatore se questo è lo stato dell’arte può pure non presentarsi, non ha senso

    • Hullalla 7 Settembre 2015, 15:08

      Secondo me faremo bene con la Francia (al di la’ del risultato) e poi… sara’ dura.

    • la_solitudine_dell_ala 7 Settembre 2015, 15:58

      ciao a tutti,
      è la prima volta che scrivo ma ho sempre seguito il sito fin prima della sua nascita! leggo sempre i vostri commenti con attenzione…aiutano ad ampliare la cultura rugbystica!
      Mi chiamo Nicola e sono un ex giocatore;
      Sono d’accordo con te sul fatto che essere in “autogestione” fortifichi il gruppo, ma il buon Sergio si deve ricordare che non vanno da soli in campo…con loro c’è tutta Squadra di tifosi che con la passione e l’amore di questo sport sono a loro fianco…vanno in campo per loro ma anche per tutti noi…per la nostra Maglia! Forza Azzurri!

  10. vecchio cuore neroverde 7 Settembre 2015, 13:08

    CHE NOIA MORTALE QUESTO MODESTO MESTIERANTE ARGENTINO
    REDAZIONE, MA PERCHE’ CI ANNOIATE CON QUESTE MALMOSTOSE INVERVISTE ?
    NON E’ MEGLIO DOCUMENTARCI A PUNTINO SULLE GESTA DELLE EROICHE FRANCHIGIE SEMI FEDERALI ?
    TANTO QUESTO TRA POCO SMETTE E NESSUNO NE SERBERA’ NEPPURE UN PALLIDO RICORDO
    (faccine, faccine faccine)

    • franzele 7 Settembre 2015, 13:48

      Mangiato pesante?

      • Maxwell 7 Settembre 2015, 13:56

        Voglia di protagonismo……. 🙂

        • vecchio cuore neroverde 7 Settembre 2015, 14:56

          Di protagonismo soffro questo modesto mestierante argentino
          Io dico quello che tutti voi pensate
          E spesso avete scritto

          • Hullalla 7 Settembre 2015, 15:09

            Compreso anche il maiuscolo? 😉

          • space 7 Settembre 2015, 20:19

            Dimmi se ci ho beccato vcn: sei totó perugini!

          • malpensante 7 Settembre 2015, 22:38

            Minimo lo zio.

          • space 8 Settembre 2015, 07:11

            Ihihihihih

  11. Maxwell 7 Settembre 2015, 14:16

    @Rabbidaniel
    Perdonami ma non ho capito una cosa.
    “Sicuramente è un problema mentale …….. ma giochiamo un rugby dispendioso’
    Ma quale delle 2?
    Es.
    Nei 7 minuti del 6N fra Galles e Irlanda chi si è stancato di più?
    Perché quando noi difendiamo alla morte sento dire che non si può fare così per 80 minuti…… E quando attacchiamo noi per 3 minuti di Pick and go sento dire dagli stessi commentatori che ci stanchiamo troppo……
    Ma i fancazzisti lavativi ( ironia……) siamo solo noi?
    E dopo quei famosi 7 minuti trovo normale che il basamento era per chi aveva vinto la battaglia e gli altri un po sminchiati……..
    E un’altra cosa. ……
    Cosa pensi del fatto che se ci fanno 4 falli ai 40 -45 metri sono gratis?
    Se avessimo un calciatore che li punisce con 9 punti non potremmo allargare di più il gioco e spendere meno energie? ( se ho semplificato troppo spiego meglio )
    Se obbligassero a far calciare nel Benetton solo azzurr(abil)i….( es. McLean e Bacchin ) come la prenderesti ?
    P.S. nessuna ironia o malizia nelle domande.

    • Maxwell 7 Settembre 2015, 14:23

      “Gasamento”

    • Rabbidaniel 7 Settembre 2015, 15:22

      Una cosa non esclude l’altra. Inoltre, difendere difendono tutti e si spende molto, ma in attacco avere più strutture di gioco consente di non andare con i soliti p&g e aspettare una maul. Guadando le statistiche si vede chiaramente quale sia la distribuzione delle corse dell’Italia, contando anche la galoppata di 100 metri di Parisse.

      • pesopiuma 7 Settembre 2015, 16:35

        Secondo me una carenza evidentessima, ma di cui si parla poco, rispetto alla sterilità del nostro attacco, è quella che riguarda i sostegni al giocatore che va oltre il vantaggio.
        Al di là di ogni possibile struttura del gioco, le volte che un 3/4 italiano fa un break rimane quasi sempre isolato. Nelle grandi squadre, il giocatore con la palla in mano che va oltre il break ha sempre un paio di opzioni, oppure, se catturato, ha un sostegno veloce dai compagni, e spesso la possibilità di tentare il riciclo in modo abbastanza agevole o di risolvere velocemente il punto d’incontro che si crea.
        Questo nella nostra nazionale accade poco, e le conseguenze sono spesso o errori di handling o passaggi in avanti perchè l’offload è ovviamente forzato, o la perdita del possesso una volta a contatto, oppure ancora un grande sforzo per mantenerlo, con l’ovvio rallentamento di tutta l’azione offensiva e lo spreco di occasioni.
        Ovviamente questo si traduce in una agevolazione della difesa avversaria che più facilmente può provare a mettere le mani sul pallone e ha più tempo per rischierare la difesa. In più, spesso si verificano possessi regalati all’avversario con conseguenti grandi sforzi difensivi per il riposizionamento della linea e tanti placcaggi non frontali, ma da dietro, che agevolano l’attaccante avversario che rimane con le mani libere.
        E’ evidente che è difficile vincere le pertite in queste condizioni, né è facile impostare l’azione offensiva. Mi chiedo allora, se questo limite è da tempo così evidente, in quattro anni la squadra ha mai lavorato sul sostegno?

        • Rabbidaniel 7 Settembre 2015, 18:14

          Hai ragione, ed è uno dei motivi per cui il nostro gioco va sul sicuro. Cosa che a me non è che dispiaccia, voglio dire, il Sudafrica ha fatto del mischia-apertura-calcio una filosofia di gioco per anni. Però non puoi non avere alternative, soprattutto se non hai una profondità di organico.

      • Francesco.Strano 7 Settembre 2015, 16:37

        western province non mi sembrano essere di poca qualità….altrimenti non giocherebbero in inghilterra(o hanno giocato….)…..

        ci vuole uno STAFF ADEGUATO E COMPETENTE….

        Un tecnico dei calci
        Un tecnico delle skills
        Un tecnico mental and strenght conditioning

        Oltre ai gia presenti (assenti??) coach e tecnico degli avanti/mischia

        • western-province 7 Settembre 2015, 17:50

          la scarsa qualità è ovviamente in relazione ai diretti avversari (ovvero al top del rugby mondiale)

          quanti 2vs1 ha visto sbagliare a sarto?
          quanti calci hai visto sbagliare a esposito o a venditti?
          quanti offload hai visto fare a venditti?
          quanti avanti hai visto fare a campagnaro?

          se le risposte sono pochi/tanti/pochi/tanti converrai che i nostri giocatori hanno notevoli lacune tecniche che ci penalizzano parecchio

          per quanto riguarda i sopracitati
          Campagnaro è rapidissimo, ottima spia difensiva
          Venditti è una terza che gioca ala, difficile da buttare giù, che conquista spesso la linea del vantaggio
          Esposito è solido in difesa, veloce e coraggioso
          Sarto ha linee di corsa e capacità di elusione fuori dalla norma

          riguardo agli inglesi a parte Masi (che ha qualità fuori dal comune per un italiano) chi altri gioca nei trequarti? A Venditti e Campa auguro tutto il meglio ma devono ancora dimostrare di valere la Premiership

          • boh 8 Settembre 2015, 07:09

            Su una cosa non concordo,: Venditti, è un tallonatore che gioca ala….

  12. Francesco.Strano 7 Settembre 2015, 16:09

    si sa qualcosa riguardo MORISI @redazione?

  13. xnebiax 7 Settembre 2015, 17:12

    Parisse ha un carisma (oltre che abilità tecnico-atletiche) fuori dal comune. Per me ha tutte le capacità per diventare un buon allenatore in futuro. Un uomo-squadra, un trascinatore, ma che ha anche grandi conoscenze tecniche. Ovviamente avrebbe bisogno di un assistente per i 3/4… ci sarebbe un altro aquilano per quello… un certo Masi.
    Spero comunque che continui a giocare, magari anche solo col contagocce, per la nazionale italiana.

  14. andrease 7 Settembre 2015, 18:50

    Come l’intervista a Dominguez anche questa a Parisse ha confermato il valore dell’Uomo, che attualmente di mestiere fa il Giocatore e. magari, un giorno diventerà un Allenatore (solo xchè mi riesce difficile pensare che uno così diventi solo un allenatore..).
    Parisse è talmente leader che un giorno lo vorrei vedere come presidente/allenatore! il mesto duo brunel/gavazzi non gli arriva al malleolo…

    a proposito.. ma il prode gavazzi è ancora vivo? non si sente più.. un pò mi mancano i suoi sproloqui 😀

    • davide p. 7 Settembre 2015, 20:59

      e Lo Cicero cos’era??

      • malpensante 7 Settembre 2015, 22:41

        Cicero pro domo sua.

      • andrease 7 Settembre 2015, 23:52

        cosa c’entra Lo Cicero? stavo parlando di Parisse e di Dominguez viste le interviste un successione di 2 belle menti del nostro rugby.

        Siccome l’hai tirato in ballo ti rispondo: anche il Barone è stato un leader, ma a mio parere le sue capacità e il suo carisma sono stati spesso rovinati dall’impulsività. Se giocasse ancora ce l’avrebbe dura con gli arbitri di oggi… E con le parole pure. Ho spesso condiviso le sue opinioni ma non nella forma in cui le ha espresse. Se ti metti su un piedistallo a sputare sentenze su tutto e tutti devi essere sicuro di essere al di sopra di ogni critica. Se non datti al giardinaggio! (lo so è pessima! ma non ce l’ho fatta a trattenermi… :D)

      • Camoto 8 Settembre 2015, 00:40

        Lo cicero era pilone, come non ricordi già

        • andrease 8 Settembre 2015, 12:48

          e spesso i piloni sono degli ottimi bracci armati dei leader! 🙂

  15. Camoto 7 Settembre 2015, 22:29

    OT topic, scusate.
    Non voglio far pubblicità a nessuno ma solo informarvi. Per la RWC Sky offre il pacchetto completo in streaming a 19,99 Eur senza nessun abbonamento.
    In più MTV trasmetterà delle differite, non so quali ho solo appena visto la pubblicità in TV .

  16. Federico Barbarossa 8 Settembre 2015, 12:20

    Scusate l’OT ma ho visto la partita solo ieri sera su youtube. Vorrei dire solo una cosa ai molti commentatori di questo blog. Prima di esaltare Canna andatevi a rivedere la partita a mente fredda. Andate a vedere chi nel 90% dei casi era il primo ricevitore, come difendevamo attorno al canale del 10 e che scelte di gioco abbiamo fatto. Perché non si può esaltare un ragazzo per un drop e un calcio (con rimbalzo che gli è andato bene e con morgan dietro anziché Halfpenny…) altrimenti si contribuisce solo a bruciarlo (come capita sempre in Italia) è vero, è un ottimo prospetto e ha fatto bene nei minuti in cui ha giocato in Galles. Però deve ancora crescere e fare esperienza. Dall’altra parte adesso sembra che Allan non abbia fatto niente (perché se non è Wilkinson non lo vogliamo) quando invece, se vi andate a rivedere la partita, vedrete che non ha praticamente sbagliato un placcaggio (do you rember Haymona…?), ci ha fatto fare una marea di metri nei calci in touche, a inizio secondo tempo ha messo una serie di up and under perfetti davanti ai 22 gallesi permettendoci di fare pressione su di loro. Certo anche lui deve crescere e ha bisogno di avere minuti sulle gambe (una federazione seria farebbe di tutto per farlo giocare in pro12…), non sarà un fenomeno (anche se poi stiamo qua sempre a dire quanto siano bravi gli altri a costruirli i fenomeni…) però ci dà un minimo di tranquillità e sicurezza al piede e difensiva. Può migliorare alla mano ma non è che ieri avesse la coppia di centri più dinamica del mondo. Insomma tutta sta solfa per dire prima di esaltare un ragazzo di 20 anni e di sminuirne un’altro impariamo a guardare le partite con un minimo di razionalità.

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