RWC 2015: stelle e strisce sul Mondiale, ecco la rosa degli USA

Il ct Mike Tolkin non convoca Todd Clever e per capitano sceglie il Saracens Chris Wyles

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Andria 1 Settembre 2015, 17:06

    Todd’s not been that clever.
    Dommage.
    #carlosspenceristhegoat

  2. xnebiax 1 Settembre 2015, 18:41

    Davvero Todd Clever non è più così importante?
    Non sono male gli USA.
    Al momento sarebbero belli rognosi da giocarci contro.

    • xnebiax 1 Settembre 2015, 18:43

      Hanno una quantità di equiparati, raccattati, passaportati impressionante, anche se molti degli isolani si sono trasferiti con la famiglia sulla west coast già una generazione fa e quindi sono americani a tutti gli effetti.

  3. San Isidro 1 Settembre 2015, 22:07

    Non convocare il grande Todd Clever, l’anima degli Eagles, per questa RWC è un delitto…mi spiace…

  4. marcoV 1 Settembre 2015, 23:18

    E allora, dopo il Canada, ecco il superpippone sulla rosa delle aquile, dedicata al buon @San: o lo legge lui, o non lo legge nessuno! 😉
    Rosa piuttosto inesperta, a livello internazionale: 20 debuttanti ad un mondiale e 13 giocatori del domestic statunitense, addirittura un debuttante (il pilone Taufete’e). 5 giocatori con 2 mondiali alle spalle, 6 partecipanti alla RWC 2011.
    Rispetto al Canada, c’è da dire che lo spessore della rosa sembra più consistente. C’è una nutrita colonia che gioca in Europa, con parecchi elementi passati per i Saracens o tuttora accasati a Londra. Tolkin ha avuto la possibilità di provare i giocatori dei Domestic, valutando chi portare e chi tagliare una volta recuperati i professionisti oltreoceano. Sembra una squadra discreta, ma Samoa e Scozia non sono alla portata e così la partita da vincere è quella col Giappone, davanti nel ranking ma appena battuto alla Pacif Cup.

    Sulle tre stelle della squadra non c’è molto da dire, li conosciamo tutti: Chris Wyles, il potente Samu Manoa e la freccia Takudzwa Ngwenya.

    Chris Wyles eredita i gradi di capitano per l’esclusione di Clever; 32 anni, estremo, ala, secondo centro… alla sua ottava stagione ai Saracens, 43 mete con il club londinese; davvero un giocatore che si renderebbe utile nella rosa di qualsiasi squadra d’Europa.
    Samu Manoa, terza linea centro, all’occorrenza anche seconda linea, ha lasciato Northampton dopo alcune ottime stagioni (anche in lizza per il Premiership Player of the Year nel 2013-14) per accasarsi a Tolone.

    La prima linea delle Aquile può contare sull’esperienza dei 37 anni e 2 mondiali alle spalle del pilone tongano Moeakiola (impegnato in Francia, nel campionato Fédérale 1).
    Eric Fry (classe 1987) gioca invece a Newcastle, prevalentemente come loosehead; ha giocato il mondiale 2011, nel 2012 ha indossato la maglia di Manawatu in ITM Cup per poi trasferirsi ai London Scottish l’anno seguente.
    Tra gli altri piloni cito il tighthead ventenne Titi Lamositele dei Saracens (solo 9′ in coppa anglogallese nella scorsa stagione) e Baumann, pilone destro che può giocare anche tallonatore (ecco perché solo due tallonatori di ruolo convocati da Tolkin).

    I due tallonatori sono Zach Fenoglio (classe 1989, gioca negli USA) e Thiel, reduce dalla RWC 2011 e da un anno sabbatico 2012-13, lo scorso anno era anch’esso in rosa ai Saracens, senza mai vedere il campo con la prima squadra.

    La seconda e la terza linea sono forse i reparti più competitivi.
    Parto da Hayden Smith (erroneamente inserito tra i backs nell’articolo), seconda linea di peso, 30 anni e origine australiana. E’ tornato a giocare a Londra, sempre sponda Saracens, dopo essere tornato a giocare in NFL nella stagione 2012-13. Ha giocato in tutte e 4 le partite della RWC 2011.
    Greg Peterson è un gigante di 204 cm, classe 1991, ha anche lui origini australiane; si è trasferito ai Glasgow Warriors dopo esser stato in rosa coi Tigers.
    Louis Stanfill a 30 anni è uno dei giocatori più esperti: 54 caps, 2 RWC alle spalle. Il californiano ha giocato a Mogliano, vestendo la maglia #8 dei veneti e poi si è trasferito ai Rangers di Vicenza nell’agosto 2012. Ora è tornato in patria e gioca a Seattle. Utile anche come blind side flanker, ma credo sia inserito in rosa per fare la seconda linea. Lo ricordo alla RWC 2011 per il giallo beccato nel match contro l’Italia 😉
    Altro punto fermo della squadra è LaValla, 1988 fresco di rinnovo di contratto con lo Stade Français; nasce seconda linea, ma in Francia è stabilmente impiegato come flanker, anche perché non è esattamente un gigante.
    Andrew Durutalo, gioca in patria e fa parte della nazionale Seven, è stato utilizzato come openside flanker al posto di Clever durante la recente Pacific Cup risultando il metaman della squadra: 2 (inutili) mete nella pesante sconfitta con Tonga, una (decisiva) nella vittoria per 5 punti col Giappone, più un’altra col Canada.

    Completano il gruppo degli avanti l’eclettico stangone Cameron Dolan (può fare il flanker e pure la seconda linea, approdato a Glasgow dopo soli 80′ nei Northampton Saints), i flanker John Quill (London Welsh, 1990, bel placcatore) e AJ McFarland (del domestic USA, 1989), più il #8 titolare alla Pacific Cup: Danny Barrett (1990, altro giocatore di Seven).

    In mediana, Mike Petri dovrebbe essere il MM titolare. 31enne, 2 mondiali e 53 caps. Una curiosità: ha anche scritto un libro per bambini, il cui titolo è “R is for Rugby”.
    Dietro di lui Niko Kruger, 1 solo cap e, in evenienza, Shalom Suniula, il più piccolo dei fratelli neozelandesi, 27 anni, che può giocare anche apertura.

    Lo spot #10 si gioca proprio tra S. Suniula e MacGinty, nato a Dublino e titolare alla Pacific Cup, quando ha anche dimostrato di avere un buon piede dalla piazzola.
    Eventualmente, all’apertura può andarci anche il duttile Folau Niua, utilizzato soprattutto come secondo centro, ma anche estremo. Da febbraio 2014, un breve periodo di prova ai Glasgow Warriors, ma le sue fortune sono principalmente legate al Seven. In assenza di MacGinty, alla Pacific Cup ha piazzato lui.

    Ai centri, Andrew Suniula, 1 anno in più del fratello, gioca prevalentemente #12, ma anche #10 o #13, ha però il problema che non piazza. Dopo l’inizio di carriera nella natia NZ, in Australia e dopo le più recenti esperienze inglesi ai Cornish Pirates e Wasps, è andato a giocare in Romania, a Bucarest.
    Thretton Palamo, figlio di un nazionale samoano (l’apertura Arona Palamo), alla RWC 2007 è stato il giocatore più giovane in una coppa del mondo (19enne). Subito dopo passò al Biarritz (espoirs) e nel 2014, dopo alcune stagioni in patria, si è trasferito a Londra per giocare coi Saracens e, dal prossimo anno, in prestito coi London Welsh.
    Completa il reparto Seamus Kelly, secondo centro rilasciato dal Gloucester e ora tornato in patria.

    Premesso che la maglia #15 sarà di Wyles, alle ali, dovremmo vedere Ngwenya con il #11 e Blaine Scully col #14 (25 caps, recentemente passato ai Cardiff Blues). Nei Leicester Tigers era riuscito a ritagliarsi un discreto spazio, immagino nella prossima stagione verrà sostituito da Betham, arrivato dai Waratahs.
    I due giocatori di Seven, Zack Test e Brett Thompson (rilasciato da Edimburgo dopo non aver mai messo piede in campo), completano la rosa e le opzioni al triangolo allargato.

    • Maury7 1 Settembre 2015, 23:37

      Piccola correzione su Hayden Smith,giocava già a rugby poi è venuto in NFL ma non ha fatto grandi cose ed ha deciso di ritornare nel rugby

      • marcoV 1 Settembre 2015, 23:55

        esatto… giocava già nei Saracens, prima della pausa di quella stagione. Prima immagino avesse giocato in Australia…

        • Maury7 2 Settembre 2015, 00:06

          No non ha mai giocato in Australia,quando era in Australia giocava a basket. Poi ha vinto una borsa di studio e si è trasferito negli USA e ha deciso di lasciare il basket per il rugby.
          Negli USA ha giocato per un po’ nei Denver Barbarians e poi è andato nei Saracens,poi è venuto in NFL dove ha giocato per i New York Jets (non ha giocato più di 1-2 partite) e poi e ritornato di nuovo nel rugby sempre ai Saracens

          • marcoV 2 Settembre 2015, 00:13

            grande Maury! sempre sul pezzo…
            Hai lavorato anche con lui?

          • Maury7 2 Settembre 2015, 00:18

            No purtroppo no

          • marcoV 2 Settembre 2015, 00:35

            Grazie mille delle informazioni!
            Parli di “venire in NFL” perché vivi negli stati uniti?

          • Maury7 2 Settembre 2015, 00:38

            Si

    • Camoto 2 Settembre 2015, 00:02

      Grazie invece. Gli USA sono migliorati molto e il tuo “articolo” è stato interessante.
      Poi un giorno mi spiegate come fate a trovare notizie e/o vedere partite di campionati come questo o quello argentino.

      • marcoV 2 Settembre 2015, 00:12

        Ora che sono state ufficializzate tutte le rose dei 31 convocati, qui trovi le liste e alcune info di massima:
        https://en.wikipedia.org/wiki/2015_Rugby_World_Cup_squads

        Se hai voglia di scaricarti qualche partita, qui hai l’imbarazzo della scelta:
        http://forum.rojadirecta.es/showthread.php?84303-RUGBY-Ultimos-partidos-de-rugby-para-descargar
        Io praticamente tiro sempre giù tutto da qua.

        Sulle informazioni, di quelle nazionali che mi interessano le avevo cercate giù sui grupponi dei 50, quindi una volta ufficializzati i convocati faccio relativamente presto anche a buttar giù questi pipponi. 😉

        Ad esempio, rispetto al gruppo dei 50, gli USA rinunciano ad un certo Inaki Basauri (1984), seconda-terza linea nato in Messico e che gioca in Francia nel ProD2, nel Tarbes. Oltre ad aver giocato anche a L’Aquila, ha partecipato alle spedizioni in NZ e Francia delle scorse RWC.
        L’altra piccola sorpresa è l’esclusione di Nick Wallace, pilone con 15 caps all’attivo, ma questo debuttante dal nome isolano sembra essere un bel bussolotto.

        • Maury7 2 Settembre 2015, 00:27

          Basauri è davvero bravo,uno dei migliori americani secondo me.

          • marcoV 2 Settembre 2015, 00:44

            Io lo ricordo come un giocatore con la testa, che in una squadra con qualche testa calda di troppo non è dote da sottovalutare… buone doti atletiche, utile in touche.
            Tra le.seconde / terze convocate mi sembra qualcuno non abbia mani educatissime, lo stesso Dolan dovrà sgrezzarsi molto per trovare spazio a Glasgow. Nelle aquile più facile lo vedremo in seconda, mi sa.

          • Maury7 2 Settembre 2015, 00:55

            Dolan gioca per Cardiff,è Peterson che gioca per Glasgow

          • marcoV 2 Settembre 2015, 07:48

            Sì, pensare ad un nome e scriverne un altro è sempre un buon segno. #frangiaarteriosclerotica

    • San Isidro 2 Settembre 2015, 01:08

      grande @marco! letto e assaporato anche questo commento sugli Eagles…non mi ricordavo per niente Stanfill al Mogliano e nè ripensavo che Wyles fosse alla sua ottava stagione con i Saracens, caspita…
      dopo queste preziose info per te tessera della LOV gratuita…

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