Rugby Fiumicino: due genitori denunciano gli allenatori per violenza sui figli U13

L’episodio sarebbe avvenuto durante una trasferta a Jesolo. La società minimizza: al massimo un pizzicone

COMMENTI DEI LETTORI
  1. zappinbo 6 Agosto 2015, 10:02

    Ho letto la storia su corriere.it, sbattuto in prima pagina, che vergogna di articolo, come si fa a pubblicare una cosa cosí senza un minimo di “recherche?”
    Dettata molto probabilmente da una mamma isterica?

    Se al posto di ragazzini ci fosse stato scritto ragazzine poi, o ragazze o palpare o ecc.?

    • xnebiax 6 Agosto 2015, 10:10

      Mi sembra normale che un giornalista riporti la versione della denuncia. La notizia è quella. Poi se i fatti sono davvero avvenuti in questo modo sarà un tribunale a (tentare di) scoprirlo.

    • Gino Raschi 6 Agosto 2015, 10:29

      Che si facciano pure le recherche del caso però intanto il referto del PS parla chiaro no?

  2. marcoberna 6 Agosto 2015, 10:17

    “…forse sarà scappato un pizzicone sul sedere” però con prognosi di cinque giorni per le “ecchimosi multiple su tutto il corpo”.
    Un solo episodio come questo butta all’aria tutti gli sforzi che si fanno per convincere le mamme italiane che il rugby è lo sport adatto ai loro figli.
    (ok, bisogna vedere com’è andata davvero etc etc … ma intanto la percezione è di un atto di bullismo)

  3. berton gianni 6 Agosto 2015, 10:22

    Entrare di colpo, in piena notte, e usare le mani ? E son di Fiumicino ??
    Tipica, classica e squadristica azione degli scagnozzi al soldo del tetro guelfo…

  4. malpensante 6 Agosto 2015, 11:27

    Le mamme sono per default isteriche. Ah, poi ragazzine fa rima con palpare, e un giornalista che pubblica un articolo su una denuncia per violenza su minori corredata da un prognosi dell’ospedale, è un mentecatto. Anno di grazia 2015, secolo XXI, terzo millenio.

    • zappinbo 6 Agosto 2015, 14:57

      ma lo hai letto l’articolo su corriere.it? È un film dell’orrore! E pensi che se la mamma fosse smentita poi ci sarebbe una rettifica sui giornali?
      C’è una forte discordanza tra le tue puntuali osservazioni ai limiti della saccenza e la totale ottusitá a comprendere come funziona un buissness (privato). Mai pensato a candidarti ad amministratore pubblico?

  5. fiuz 85 6 Agosto 2015, 12:09

    La violenza, su chiunque venga fatta, è un’atto da condannare sia esso un adulto un ragazzo o un bambino maschio o femmina! i calci in culo a scopo educativo li abbiamo presi tutti chi più e chi meno ,violenza o bullismo sono cose da infami e ignoranti! e non centrano le mamme o i papà qui si parla di allenatori che dovrebbero insegnarti IL GIOCO PIU’ BELLO DEL MONDO!! E comunque prima di condannare qualcuno aspetterei di vedere la conclusione del processo!!!

  6. chemondo 6 Agosto 2015, 16:04

    Mi dispiace come una giornalista di bassa lega possa gettare fango su uno sport che basa la sua filosofia su concetti a lei estranei. Poche cose da dire per spiegare un articolo nato dalla stretta amicizia tra la suddetta giornalista e il punto di riferimento della nea rugby ostia, soprannominato (dato che la suddetta e’ un’appassionata di soprannomi) lo chabal di ostia. Qui parliamo di soldi, di sopravvivenza di societa’ che non hanno mezzi di sostentamento, se non quelli derivanti dalle iscrizioni dei bambini. Tra i molteplici errori letti in questo articolo ne porto alla luce uno solo che taglia la testa al toro; mi riferisco a quando la mamma ha portato il ragazzo al pronto soccorso, e cio’ e’ vero, ma soltanto quando hanno fatto ritorno a fiumicino dopo che il ragazzo aveva giocato 4 o 5 partite al torneo. Ovviamente capiamo dove il ragazzo si e’ procurato le ecchimosi multiple. Spero tanto che cio’ che e’ accaduto non accechi del tutto la gente miope e non getti fango su uno sport che ti insegna a crescere con valori veri e sani.

    • malpensante 6 Agosto 2015, 19:45

      Premesso che fino a prova contraria un accusato è innocente almeno quanto un’accusa sia vera, direi che la situazione che descrivi sarebbe una tale porcheria per cui di fango ce ne sarebbe a sufficienza. Se ne uscirebbe ancora peggio, come rugby: da un eventuale grave episodio a un sistema in cui ci si calunnia e ci si denuncia di fatti gravi (immagino quant’altro) tra club. Il tutto per una “sopravvivenza” che evidentemente si preoccupa di altro che dello sport e dei ragazzi. Direi che l’ultima cosa da tirare in ballo siano i “valori”, comunque sia andata effettivamente la cosa.

    • magico rugby ostia 7 Agosto 2015, 18:46

      Chemondo, oltre a tirare in ballo persone come chabal di Ostia e società come la Nea Ostia rugby che sono estranee a questa losca storia , tale chabal nn ha nessuna amicizia e abbi L accortezza di essere serio e da quanto percepisco , tu con il rugby nn centri nulla. I fatti si riferiscono ad un altra società di rugby ( FIUMICINO )
      Forse nn avrai altro a cui pensare , ma denigrare persone estranee è sinonimo di invidia .

  7. Andrea B. 6 Agosto 2015, 22:36

    Vedremo ( o meglio non vedremo, visto come vanno solitamente le cose in questi casi, con le cronache molto più interessate a riportare le accuse che gli accertamenti della verità successivamente) il prosieguo.
    Messa così assomiglia molto di più ad una storia di caserma sotto la naia, con la spedizione punitiva nella camerata delle burbe che al minirugby… comunque mi limito a dire che una simile avvenimento, ammettendo la sua veridicità, non nascerebbe all’improvviso, ma sarebbe preceduto da situazioni simili messe in atto dai soggetti interessati…

  8. magico rugby ostia 7 Agosto 2015, 18:40

    Chemondo, oltre a tirare in ballo persone come chabal di Ostia e società come la Nea Ostia rugby che sono estranee a questa losca storia , tale chabal nn ha nessuna amicizia e abbi L accortezza di essere serio e da quanto percepisco , tu con il rugby nn centri nulla. I fatti si riferiscono ad un altra società di rugby ( FIUMICINO )
    Forse nn avrai altro a cui pensare , ma denigrare persone estranee è sinonimo di invidia .

  9. stella 23 Giugno 2016, 19:59

    Per completezza di informazione voglio pubblicare la lettera sottoscritta nell’agosto 2015 da oltre 100 genitori dei piccoli atleti iscritti a questa società sportiva:

    Lettera aperta dei genitori della Fiumicino Rugby

    In questa lettera parliamo noi, genitori dei bambini
    della FIUMICINO RUGBY e parliamo per rispondere al
    fango gettato sulla società e su dei ragazzi che da anni
    volontariamente allenano e soprattutto educano i nostri
    figli. Frequentiamo questa società da diversi anni, alcuni di
    noi hanno cominciato portando per la prima volta il loro
    bambino a quattro anni, per poi vederlo oggi in under 10-
    12- 14…
    Noi siamo sconcertati per quello che sta accadendo alla
    nostra società e ai nostri tecnici “ educatori” fermo
    rimanendo che abbiamo piena fiducia verso chi dovrà
    appurare la verità dei fatti.
    Quello che noi genitori possiamo e vogliamo testimoniare
    è che gli allenatori, che hanno subito la denuncia, li
    conosciamo da diversi anni; vediamo giorno per giorno il
    rapporto che hanno instaurato con i nostri figli. Ognuno di
    loro è riuscito a creare un rapporto speciale con ciascun
    bambino: li vediamo ridere, giocare, abbracciarsi e questo
    non succede solo durante l’orario di allenamento. Hanno
    un rapporto così bello e forte che va anche al di fuori del
    campo da rugby.
    Stanno insegnando ai nostri ragazzi il rispetto nei confronti
    dei compagni, degli avversari e il rispetto delle regole. Gli
    stanno insegnando ad essere sempre leali e ad aiutare il
    compagno in difficoltà, ma soprattutto a divertirsi. Il rugby
    è uno sport di squadra che, come in tutti gli sport di
    squadra e specie fra i ragazzi di età adolescenziale,
    favorisce un clima goliardico che cementa il gruppo e che
    mai ha superato, a nostro parere, i limiti del consentito.
    Alcuni di noi hanno la fortuna di fare i dirigenti in questa
    società e quindi di lavorare a stretto contatto con gli
    educatori, che oltre ad essere un punto di riferimento,
    sono dei volontari che dedicano il loro tempo libero ai
    nostri figli senza percepire alcuna retribuzione. Sono
    ripagati semplicemente dai loro abbracci quando alla fine
    di una partita gli corrono incontro ringraziandoli.
    Quando noi assistiamo a queste scene, siamo orgogliosi
    della nostra decisione di farli crescere in uno sport come il
    rugby e in una società con dei valori come quelli che
    stanno trasmettendo ai nostri bambini.
    In tutti questi anni non c’e’ mai stata nessuna occasione in
    cui l’educatore si è permesso di alzare anche solo un dito
    nei confronti di nessun bambino. Di trasferte ne abbiamo
    fatte tante e tante ne faremo, continuando a mandare i
    nostri bambini con una società e con dei tecnici di cui ci
    fidiamo.
    In ultimo chiediamo e ci aspettiamo che l’Amministrazione
    comunale nelle sue più alte espressioni istituzionali e
    politiche mantenga l’imparzialità dovuta. E’ in gioco la
    tranquillità delle esperienze di crescita di 150 bambini.
    Questo si, non è uno scherzo
    Genitori della Fiumicino Rugby

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