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Scuole di rugby? In Inghilterra, per alcuni, sono troppo pericolose
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non ci credo!
Mi volete dire che i bambini, muovendosi nello spazio e nel tempo, possono farsi del male? diamine spero che tutti i fondi possibili da parte della RFU vengano investiti in altri studi come questi perchè i risultati sono sconcertanti!
Bisogna vedere la predica da quale pulpito viene, perchè c’è sempre chi usa i dati e li strumentalizzano per scopi diversi. Vorrei vedere se uno studio del genere fatto all’università di Cambridge o Oxford avrebbe dato lo stesso esito.
inoltre, vorrei dire all’esimio Porf. che parecchi sport dovrebbero eliminarli e praticare: burraco, scopa, briscola, ecc.
Ma l’approccio deve essere positivo: il problema c’è in tutti gli sport, siamo stati i primi a preoccuparci, facciamo x y z, stiamo per fare a b c d, sappiamo che c’è molto ancora da fare, stiamo studiando m n o, ecc. E che non siano tutte balle: “il balì ièn balì, mo a schiseriä fan mäl”
Da quanto viene detto nell’articolo mi sembra una ricerca sull’acqua calda…viene detto che il rugby è uno sport pericoloso in quanto di contatto (sarebbe meglio dire di combattimento…il contatto anche c’è nella danza 🙂 ) e quindi fonte di potenziale pericolo per chi lo pratica…MA VA ?!
E poi, se il bambino continua a praticarlo anno dopo anno, aumenta la possibilità di farsi male… DI NUOVO…MA VA?! DAVVERO ??!!
Qualche dato su infortuni seri subiti dai bambini inglesi invece ?
Piuttosto, parlando seriamente, abbiamo avuto alcuni dirigenti inglesi di una squadra ospiti al nostro torneo di minirugby e si sono meravigliati dei placcaggi e ruck che fanno i nostri bambini…a quanto pare, da loro, almeno per i più piccoli il contatto è evitato, privilegiando il “tocco” o flag da strappare. (di cosa ha paura dunque la Queen Mary University of London?)
Se ne era già discusso sul sito, mi pare, di quanto questa cosa non sia del tutto campata per aria, in termini di allenamento fin da piccoli alla posizione in campo.
ad oggi avrò assistito a qualche centinaio di partite di minirugby tra i vari concentramenti.
di infortuni di tal nome ne ho visto uno solo-frattura setto nasale- poi un secondo-una congestione-ma abbiamo saputo a posteriori che ‘sto ragazzino si era mnaginato una moltitudine di panini prima delle partite.
quello che preoccupa che si vedono-anche arbitrando- una moltitudine di prese al collo,solitamente senza effetti ma che non fanno presagire nulla di buono per il futuro
eò perchè tanto sono bimbi e se provi a fischiarli (come da regolamento) ti vengono tutti a dire “eh vabbè lasciali giocare son bimbi!” così fino all’Under14 (il tempo di assimilare una tecnica di placcaggio sbagliata e pericolosa) e poi tocca rilavorare da zero in U16… i love italy!