Serie A: Pro Recco ai play-off, prima caduta per il Colorno

Tutti i risultati della fase promozione e retrocessione, giunta alla sua ottava giornata

COMMENTI DEI LETTORI
  1. marcoV 19 Aprile 2015, 19:50

    Mamma, i Rangers!!!
    #meglioastemicheveronesi
    😉

  2. dmc63 19 Aprile 2015, 20:31

    e se i federali facessero uno scherzetto agli amici di piacenza il prossimo fine settimana?….

  3. Alpino 19 Aprile 2015, 20:54

    Bella partita del Cus Torino carichi decisi e concentrati… Mischia dominante rimesse laterali perfette… Bravissimi

  4. Emy 19 Aprile 2015, 21:17

    Immensi Squali, che raggiungono i play off per il terzo anno consecutivo! Avanti cuscì Reccooooooo!!!

  5. Federico Barbarossa 19 Aprile 2015, 22:09

    Grande grande grande Valsu che ha messo sotto un Colorno per niente impressionante. Mi aspettavo di vedere un’asfaltata e invece poteva finire pure meglio per i padovani.

    • malpensante 19 Aprile 2015, 22:21

      34 calci di punizione?

      • Hullalla 19 Aprile 2015, 22:26

        Piazza 2/3 (5 punti) (cp 1/1, tr 1/2, dr 0/0)
        Ceresini 3/4 (8 punti) (cp 2/3, tr 1/1, dr 0/0)

        per carita’, magari c’erano altri 30 calci di punizione lontani dai pali, ma…

        • malpensante 19 Aprile 2015, 22:33

          Guardavo il tabellino
          Calci di Punizione Concessi a favore: Primo Tempo 13/4 , Secondo Tempo 8/9
          Mi sembrano una enormità. Ci metti 4 gialli e un rosso e immagino ci sia rimasto poco tempo per giocare. 🙂

          • Hullalla 20 Aprile 2015, 08:51

            MI sa che hai ragione…

    • Hullalla 19 Aprile 2015, 22:24

      Stranissimo, perche’ la scorsa giornata hanno perso con l’Udine che all’epoca era l’ultimo del girone, mentre questa volta hanno vinto col primo…. evidentemente e’ l’inesperienza della giovane eta’ media…

      • Booster 20 Aprile 2015, 11:40

        C’è da dire che la stessa Udine ha vinto contro il Tarvisium..
        Sicchè forse si è alzata l’Udine, più che il Valsugana che non nasconde pretazioni un pò fuori dagli schemi

      • Federico Barbarossa 20 Aprile 2015, 12:05

        Cerco di rispondere rispetto a una serie di cose. Premetto che scrivo da tifoso del Valsu e avendo visto solo le prestazioni a Padova degli altri:
        – sulla partita di ieri. Primo tempo dominato dal Valsugana (15-3) che domina su tutti gli aspetti sopratutto in mischia dove ha sofferto con le più forti un po’ tutto l’anno. Poi quando sono state cambiate le prime il Colorno si è rifatto sotto probabilmente perché ha una panchina più di esperienza. Sui cartellini c’è da dire che per tutta la partita il Colorno ha cercato in tutti i modi di sporcare i breackdown con mestiere e idem la mischia. Il primo tempo è stato giocato ad un buon ritmo, il secondo meno anche perché il Valsu ha dovuto cambiare alcuni giocatori (tipo Beraldin che a sinistra ha fatto lo sfacelo per 50min).
        – Sul girone (viste tutte le squadre a Padova). Colorno me l’aspettavo molto più consistente e devastante a leggere i risultati, Tarvisium e Valsu siamo lì, Verona bella mischia con tanto mestiere, Udine non è una squadra che scopriamo ieri o l’altra settimana, avranno avuto un periodo difficile ma sono una signora squadra che comunque fa da riferimento per un’intera regione ed è in A da anni. Junior Rugby Brescia non li ho mai visti.
        – Sul Valsugana. Credo sia un progetto societario che dovrebbe essere preso d’esempio ed esportato in tante realtà sopratutto in quelle regioni in cui il rugby è in difficoltà. Società rigenerata su poco o nulla costruendo buoni tecnici, grandi settori giovanili (sia come quantità che come qualità) e non dimentichiamoci il rugby femminile che è al top in Italia. A me quest’anno ha stupito sopratutto la profondità della rosa che nonostante molti infortuni riesce sempre ad essere competitiva e a crescere tecnicamente. Su tutti mi sento di segnalare Parisotto (gran 9 già Italia u20 che ieri giocava 10), Beraldin (quasi sempre partite di un altro livello) e Caldon (ieri ha abbatutto mezzo Colorno con le sue ripartenze). Faccio notare che non è un caso che Federico Ruzza (seconda linea 1994 per me uno dei migliori giocatori dell’Eccellenza di quest’anno) venga fuori da qui.
        – sul campionato di serie A. Senza voler fare nessun tipo di polemica con gli arbitri (che fanno egregiamente quello che possono) c’è un problema di “mestiere” sopratutto nei primi 8 uomini. Ho visto tante partite in cui giocando di esperienza, sporchi e oltre il limite si porta a casa il risultato. Ora questo ci sta, ci mancherebbe, però credo che così si faccia fatica a capire chi ha veramente i numeri per crescere (sopratutto se giovane) e chi ha “solo” mestiere. Certamente aumentare il livello arbitrale in serie A aiuterebbe a formare giocatori più forti e che possono veramente dire qualcosa ad altri livelli.

        • malpensante 20 Aprile 2015, 12:45

          La questione arbitri è generale, anche in Eccellenza si vede di tutto e di più ed è il primo problema se si vuole migliorare il livello. Il Valsu l’avevo visto a Colorno, ma evidentemente in giornata no.

          • Federico Barbarossa 20 Aprile 2015, 13:38

            Da quello che ho visto nella stagione la mischia del Valsu è molto migliorata e adesso tiene con tutti. Dalla cronaca di quella partita mi ricordo di molte arate che da un certo punto di vista non mi avevano stupito più di tanto. Sugli arbitri va fatta formazione in A e in Eccellenza (come da loro stessi richiesto tra l’altro) perché poi i giocatori che vanno in Celtic partono un passo indietro agli altri.

          • malpensante 20 Aprile 2015, 19:15

            E molte punizioni e qualche giallo avanti…

  6. delipe 20 Aprile 2015, 08:45

    Buongiorno,
    Intanto complimenti al Pro Recco !
    Si preannuncia un finale di campionato interessante.
    Mi sto gia organizzando per vedere almeno una semifinale e la finalissima.
    In ogni caso il prossimo anno avremo in Eccellenza una novità da seguire con piacere 🙂
    Se non ci fossero i problemi economici, calo di pubblico, ecc…ecc…mi piacerebbe molto che il massimo campionato tornasse piu ampio.
    Lo so ragiono in controtendenza da chi vuole ridurlo a 8 squadre…
    In ogni caso la serie A e un campionato molto combattuto e con squadre molto impegnate a far crescere il rugby non senza sacrifici.
    Cordialità

    • malpensante 20 Aprile 2015, 11:52

      Secondo me, spettatori e soldi aumenterebbero. A 3/4 gironi geografici per ridurre le spese,aumentare pubblico in trasferta e sfruttare i campanili, e girone nazionale per lo scudetto. Per adesso siamo in tre o quattro, non proprio l’opinione prevalente. 🙂

      • delipe 20 Aprile 2015, 20:12

        Lo so che non e l opinione prevalente purtroppo !
        Spero che cambi il vento e rinasca una necessita ed una coscienza che torni a dare importanza ad un campionato che ha piu di 80 anni di vita
        Senza voler togliere gli aspetti positivi del rugby cd d elite (celtic, champions, franchigie) pero valutando l importanza che ha il territorio e supportandolo in soldi, immagine, formazione.
        E impensabile tenere lontane citta come Milano, Napoli, Torino,Genova,Catania, Bologna, ecc..ecc..
        E collegarle ad un rilancio alla grande insieme alle realta e piazze storiche del nostro rugby
        Lo so il progetto e utopistico forse e anche antico e controtendenza, ma sono particolarmente affezionato al rugby di casa che sarei pronto a sottoscrivere il suo rilancio “intelligente” insieme a tanti altri ( a trovarli….ahaha) :):)
        Cordialità

    • Emy 20 Aprile 2015, 14:44

      Grazie per i complimenti agli Squali! 🙂

      La A è un’eccellente base del movimento: facendo di necessità virtù, si tirano su bene le giovanili e i ragazzi che arrivano in prima squadra hanno occasione fin da giovanissimi di misurarsi in un campionato comunque per loro competitivo e formativo.
      Da “insider” posso dire che, per la mia personale esperienza, il vero e grande problema della A è la scarsità di pubblico presente sui campi: quello che c’è è appassionatissimo e fedele, ma è poco ed è difficilissimo coinvolgerne di nuovo e soprattutto fidelizzarlo. Certo, questo è un problema trasversale nel rugby italico, a tutti i livelli, ed è un vero peccato.

      Trovo che la A sia un bel campionato e che la nuova formula tutto sommato sia stata una buona cosa, anche se si può perfezionare la composizione dei gironi della fase territoriale. L’avere solo 10 partite per ogni fase per raggiungere un obiettivo costringe, soprattutto nella seconda fase, a doversi giocare alla morte tutte le partite o quasi e non ci sono grandi margini per fare “melina”. Sicuramente questa formula rende agghiaccianti, per chi le gioca, le poule retrocessione: 2 squadre giù e 4 salve per ogni girone da 6 è da panico.

      • tex willer 20 Aprile 2015, 17:53

        Cara Emy,
        qui a Genova sponda CUS cominciamo ad essere un po’ preoccupati…da un po’ di tempo siamo d’accordo su quasi tutto scrivi da Recco!!!

      • malpensante 20 Aprile 2015, 19:17

        Finito di nasconderti? 🙂 Bravi, e adesso arriva il bello…

  7. Emy 20 Aprile 2015, 14:46

    La questione arbitri è uno dei tanti paradossi inspiegabili del nostro rugby: appare chiaro a tutti, tranne a chi decide e ha in mano il forziere, che i soldi investiti su arbitri e gdl servirebbero per far crescere di pari passo il movimento e la qualità dello stesso e delle partite ad ogni livello. Invece quel che viene deciso “lassù” è di continuare a tagliare sui rimborsi e sulla formazione. Bravi, avanti così che stiamo andando bene.

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