Il tecnico della mischia azzurra non è preoccupato per i molti nazionali che giocano fuori Italia
Ciccio De Carli e i top italiani all’estero: per loro una sfida, benissimo per noi
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D’accordo con De Carli, il mio problema che penso è un altro…ma ve lo dico un altra volta!!!
ce ne faremo una ragione…
Ecco, mi sembra perfetto, proprio quello che pensavamo entrando in Celtic. La stessa logica per cui uno il 15 d’agosto sbaglia a prendere il treno per Capo Nord ma tira dritto in pelliccia d’orso fino a Mazara del Vallo.
Beh con l’estate di m… che sta facendo, forse la pelliccia a Mazara del Vallo ci può stare… 🙂 Per me è più grave se vai a Capo Nord in bermuda…
serve investire sulla base !!!
Caro Francesco sottoscrivo ma siamo qui a dire le stesse cose e i sordi tirano dritto per la loro strada con questa gestione fir altri 4 anni buttati nel cesso e gli altri aumentano il divario e i team di seconda fascia ci alitano sul collo….
Come tutte le cose, il fatto che i migliori italiani vadano all’estero crea qualche vantaggio, ma va valutato contro gli svnataggi.
S’é ghira é al 70%, ma il club lo fa giocare per forza, per quanto ne possano parlare lo staff medico azzurro, all’atto pratico non possono fare assolutamente nulla.
Si è vero, ma s Ghiraldini è al 70%, gioca Youngs!!
Se youngs é rotto ghira gioca anche al 50%.
E Young’s fará un bel pò di raduni internazionali quest’anno mentre noi avremo ghira e gli altri disponibili solo nelle finestre internazionali.
Argentina docet! Giocano quasi tutti all’estero, ma è la squadra che è cresciuta di più negli ultimi dieci anni. Terza ai mondiali di Francia, uscita nel 2011 perché ha trovato gli all blacks, four nations dopo gioca quasi alla pari, se non meglio alcune volte, con le tre nazioni tra le cinque più forti al mondo (l’Australia ciondala tra il terzo e il quinto posto). Sono ragionamenti capziosi, i problemi sono ben altri
1) Istruzione di base scarsa
2) Un domestic che non permette il professionismo ad un numero elevato di giocatori ( inutile investire sulla base se poi a 20 anni o smetti o vai all’estrero)
3 (o 2.1) un interesse al rugby in Italia che non permette la crescita globale del movimento (se alle partite del domestic ci sono dai 200 ai 3.000 spettatori puoi permetterti ben poco come investimenti)
4)Quindi le franchigie soffrono la mancanza di giocatori italiani subito quasi pronti per la pro 12. Soprattutto negli uomini davanti, dove all’impatto fisico deve essere associato resistenza, mobilità e competenze tecniche decisamente superiori
faduc approfitto per risponderti visto che tempo fa mi avevi chiamato in causa su Canna, ma ho visto qualche giorno dopo il tuo commento…a me il 10 beneventano non dispiace, mai detto che non vale, l’unica cosa è che, per ora, non lo vedo oltre l’Eccellenza…
Lo so, infatti avevo messo la faccina dopo. In realtà penso che nel complesso il giocatore potrebbe essere benissimo la terza apertura di una delle due franchigie, invece di mettere una pletoria di stranieri. Come calciatore non è male, tenendo conto che nelle ff.oo. l’anno scorso calciava solo quando mancava Benetti, si è fatto trovare sempre pronto; anche nel calcio tattico per eccellenza è notevole, nella distribuzione sembra abbastanza inventivo nella tempistica e non passa solo per scaricare la palla. Poi attacca la linea anche con un pizzico di follia tecnica 🙂 22 anni, credo sia l’età adatta per poter maturare senza eccessive pressioni nel pro 12. Come tutti i giocatori che provengono dall’eccellenza, dovrebbe adattarsi ad un gioco più fisico, tecnico e veloce, ma credo che abbia margini ancora inesplorati Questo al netto delle pastoie burocratiche che, questo non lo so, ci sarebbe per uno delle ff.oo.
…per l’eccellenza…ci sarebbero per uno…
Ma nei tempi morti, Ciccio de Carli, oltre a farsi 500gr per volta di bucatini all’amatriciana ( quello visto ieri a Parma è vicino ai 140kg) non potrebbe fare un mese in ogni club di eccellenza, dove non c’è l’allenatore della mischia?
Alberto…sopra ho scritto che che sono d’accordo con De Carli ma che il mio pensiero è un altro. E’ proprio De Carli il mio pensiero: siamo sicuri che sia l’uomo adatto per allenare una mischia della nazionale?!? A me non piace dare dei commenti affrettati (soprattutto se sono negativi) ma a Novembre lo aspetto al varco!!! Spero sincermente di essere smentito!!!
Abbiamo già sospeso il giudizio a luglio, giustamente, in quanto di tempo non ne aveva e c’erano mille altri problemi. Ma ho strane sensazioni anch’io. Speriamo, vivamente, di sbagliare.
@AdG, non si chiama “Ciccio” mica per niente.
non c’e’ un “vero” allenatore della mischia nemmeno a treviso…
@AdG, sono d’accordo che De Carli dovrebbe girare per i club d’Eccellenza, ma guarda che alcune squadre il tecnico della mischia comunque ce l’hanno…prendo il caso della Lazio, fino a un paio di stagioni fa c’era Jimenez che allenava gli avanti e anche l’anno scorso, nonostante abbia fatto il tecnico nell’accademia u.18 del centro-sud, ha continuato a dare una mano ai biancocelesti…da quest’anno poi ci sarà l’italo-argentino De Gregori che arriva da Prato e farà il giocatore/allenatore degli avanti…anche la Capitolina aveva un responsabile della mischia ordinata…
Allora, siccome nell’allenare la mischia non ci sono segreti coperti dal COPYRIGHT, e la mischia è stata per un decennio il reparto che ci ha tenuto più o meno a galla nella considerazione internazionale del consesso rugbystico, non vedo perchè il massimo esponente di questo reparto, cioè l’allenatore della nazionale non si confronti quotidianamente con quelli che già ci sono , oppure non dia il suo apporto la’ dove non c’è nessuno che fa l’allenatore della mischia.
Lo stesso discorso varrebbe anche per Brunel, ma mi rendo conto che in quel caso il rapporto non può essere così diretto e immediato.
su questo sono d’accordo…lo stesso discorso potremmo farlo anche per Berot, anzi si diceva che il tecnico dei trequarti della nostra nazionale questa stagione avrebbe ricoperto il medesimo incarico anche alle Zebre, una collaborazione tecnica che non so però se si è ancora concretizzata…Brunel, secondo me, dovrebbe passare invece più tempo negli staff delle nostre due franchigie…
Hey Signori, finchè era a Perpignan stava facendo un buon lavoro, a detta di molti, ora che è tornato qui da 3 mesi, è diventato improvvisamente un brocco? Un po’ di pazienza o no…?!
Mi spiace, non l’avevo mai scritto pubblicamente ma il mio pensiero personale era: fatalità l’unico club estero allenato da un italiano sta retrocedendo ma me lo tenevo per me proprio per non sparare merda a gratis!!!! Quindi Giovanni non è il mio caso, anzi nemmeno a Giugno (prorpio perchè non mi piacciono i commenti negativi affrettati) mi sono espresso su di lui!!!. Oggi però dico che a Novembre lo aspetto al varco e se devo dirla tutta che i vari Rizzo, Ghiraldini, De Marchi e Cittadini e Castrogiovanni siano all’estero mi da un po’ di più fiducia!!!
Veramente mi sembra di aver capito che il problema di Perpignan non era tanto in mischia, quanto dirtro e che gli infortuni hanno pesato parecchio.
se i giocatori vanno in vacanza…. NON è UN PROBLEMA DI CICCIO.
Un italiano che all’estero va proprio bene ci sarebbe anche e lo sappiamo tutti che in Scozia le prime linee son migliorate negli ultimi anni Non sarà tutto merito di Cuttitta ma …
bravo @Francesco! Ogni tanto concordo con te…
Perpignan e’ retrocesso con De Carli in panchina.
Speriamo bene che non si sbagli e che al tempo stesso i tanti giovani che crescono a Treviso e Zebre inizino a dare i loro frutti…
PS per Paolo: visto i tanti italiani in terre straniere non potresti fare una piccola rubrica ogni lunedì su come sono andati facendo un piccolo riassunto a mo di pagella ?
Scusa se sono così esigente…….
interessante l’idea della rubrica…consideriamo pure tutti quegli italiani che sono andati a giocare all’estero nelle serie minori, soprattutto in Francia…
Davanti a De Carli come competenza metto almeno 3 italiani e le mischie che allenano lo dimostrano:
1. Cutitta
2. Properzi
3. Dal Sie
Ecco, De Carli sta bene al 4.o posto…
anche la nazionale di recente ha avuto allenaotri che hanno fatto molto bene. Cmq, De Carli, cosi’ come gli altri, sara’ giudicato sui risultati.
E pratichetti????
Buone sensazioni dalla mischia Zebre, invece. Le due mete originate dal lavoro dei ciccioni sono state tecnicamente un bijoux e spero sia merito dello staff. D’altra parte con le nuove regole di ingaggio la tecnica e il mestieraccio consentono di mettere in crisi chiunque, e il ritorno della mischia dei Pumas è lì a dimostrarlo, scorrettezze incluse.
Quoto.
E per di più hanno giocato tutti , quelli in panchina. Anche le ultime 3 nei 22 gallesi , con Fabiani,sono andate bene.
Se anche Romano e Lovotti saranno all’altezza penso che le zebre e quindi di ritorno anche la nazionale avrà di che scegliere…per il presente e futuro..diversamente mi pare che treviso con quella iniezione di stranieri in mischia per ora non è che sia stata na meraviglia ma possono essere considerazioni da prima partita si vedrà…
o anche l’idea, anche necessaria, di non tallonare piu’, a meno che non sia extrema ratio, ma di spingere oltre. cosi’ torna il vantaggio a chi introduce. ed e’ anche giusto. piu’ difficile tenere su quelle di introduzionje avversaria. possiamo solo valutare la prestazione di ieri, contro la squadra di ieri, ma secondo me e’ andata bene.
Fabiani ha avuto un po’ di difficiolta’ che c…o voleva l’arbitro, ed e’ costato un calcio libero, ma anche la mischia con Leibson, Fabiani, DeM ha retto bene. l’ultima palla persa da Garcia gridas vendetta.
Sulla seconda prima linea non mi sento di esprimere un giudizio, poi erano tutte dall’altra parte e il sole era ormai basso. Certo la prima aveva espresso una bella superiorità in chiusa, ma è anche vero che i Blues le prendono spesso e volentieri,e AJ era in evidente dopoferie. Vedremo con quelle più toste, ma mi son piaciuti molto sia tecnicamente che come tattiche.
Secondo me de carli ha ragione e lo sostengo da sempre.
Credo che molti di questi giocatori possano solo migliorare dalle loro esperienze in francia e in inghilterra, anche perche’ i vari ghira e company avevno gia’ appreso tutto quello che si poteva dare loro qui.
Diverso sara’ il problema del minutaggio, ma sicuramente i giocatori matureranno ancora.
Ok, su questo siamo d’accordo. Il cazzeggio verteva sul fatto se De Carli, oltre a rilasciare dichiarazioni, potesse fare qualcosa in più per la mischia, in Italia.
Secondo me giocavano di più a TV tra Celtic,H cup e nazionale.
Posto che De Carli è un sig allenatore e sinceramente in un campionato a caso una squadra che vince circa la metà delle partite disponibili diremmo che ha uno sguardo sui PO, direi che di italiani allenatori della moschia bravi ne abbiamo che si fanno apprezzare, Cutitta in primis, ma detto questoripeto che il problema azzurro non sta nelle gambe ma nella testa dei giocatori, e per questo sicuro più giocatori vanno in club abituati a vincere meglio è, perchè anche se son professionisti, una stagione passata a perdere con il club te la porti secco pure in nazionale
Detto questo chiedo alla redazione se la prossima intervista a De Carli gli chiedono se per lui si può portare in azzurro Pasquali e Brugnara, magari per il secondo si può aspettare ma il primo giochicchia in premier e ta il titolare in championchip, insomma almeno uno stage se lo merita
D’accordissimo sul fatto che se non sempre spesso son problemi di testa Direi che gente come Perugini LoCicero Ongaro lo dimostrino
Sono d’accordo con De Carli su quello che dice degli italiani all’estero, è un ottimo tecnico di mischia, alcuni giudizi su di lui mi paiono affrettati ed esagerati, più che vedere al Perpignan retrocesso (che poi ci sono mille motivi se una squadra retrocede, non si può imputare tutto alla mischia ordinata) noterei invece che per diverse stagioni ad allenare una mischia di Top 14 c’è stato un italiano, e per me questo significa che è un allenatore che vale (e non mi si dica che era lì solo grazie a Delpoux perchè se non aveva le capacità se ne rimaneva ad allenare la mischia in un club di Eccellenza)…
Comunque, ad essere onesto, non mi dispiaceva nemmeno Orlandi, assurdo che non sia rimasto lui fino al subentro di Ciccio, non ho capito se sia stata una scelta di Brunel o della FIR quella di non avere per un lungo periodo un tecnico per la mischia ordinata, ma è rimasta sempre una scelta incomprensibile, basta vedere la profondità degli staff delle nazionali del 6N…
Delpoux ha vinto e perso due finali in Italia col Calvisano quando c’erano Benetton e Viadana e De Carli allenava la mischia. Cittadini Ghiraldini e Zanni li ha allenati lui ed erano in Nazionale prima della Celtic. Delpoux lo ha voluto al Perpignan, forse non è cosi scarso….
infatti…
Proprio perchè non dovrebbe essere scarso, sarebbe bene girasse un po’.!!