Tiziano Pasquali pensa ai Tigers e non chiude la porta a nessuno

Abbiamo fatto alcune domande al pilone che ha detto no alla nazionale Emergenti e che potrebbe vestire la maglia inglese

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Larosa 20 Giugno 2014, 12:19

    In bocca al lupo (e fai quello che ti pare)!

  2. 6nazioni 20 Giugno 2014, 12:20

    piedi ben piantati x terra e lavorare lavorare lavorare bravo tiziano,per la
    nazionale c’e’ tempo visto che sono convocati atleti di oltre 30 anni.

  3. Giompy 20 Giugno 2014, 12:22

    Questo qui se ne va con la nazionale di Sua Maestà. Dopotutto si sta formando in Inghilterra, e poi la FIR dei giocatori senza (*) non abbiamo che farcene…
    Amara verità.

    • wlfsempre 20 Giugno 2014, 15:29

      mio figlio fa parte di una delle accedemie zonali under18 purtroppo non esiste solo il problema dell’adeguatezza dei tecnici/manager (in alcuni casi), ma anche la mentalita’ e l’attitudine ad un certo tipo di lavoro, la sensibilita’ nei confronti degli impegni che i ragazzi devono portare avanti, e l’oganizzazione o meglio la disorganizzazione che spesso regna sovrana.
      Anche mio figlio sta guardando oltre confine come unica opportunita’ per crescere.

      • giomarch 20 Giugno 2014, 17:42

        rode per noi semplici tifosi, non oso immaginare per un padre..
        Come per ogni lavoro consiglio a tuo figlio ogni opportunita’ gli si presenti..

  4. Stefo 20 Giugno 2014, 12:28

    “In questi sette anni di rugby – tre in Italia, uno in Scozia e tre in Inghilterra – quelli che mi hanno veramente trasformato sono gli ultimi quattro…”
    A buon intenditor poche parole…e questo vale per chi sul post di Ferrari afferma che andare a giocare in espoirs o academy o altro non sia piu; formativo che giocare nell’eccelenza italiana.

    • kinky 20 Giugno 2014, 12:31

      Si è vero Stefo, l’ho pensato subito anch’io però la cosa è anche ovvia…..i primi tre anni in Italia aveva dagli 11 ai 14 anni (ti pare), scusa ma è scontato che sono gli ultimi 4 anni dove è cresciuto!!!!

      • Stefo 20 Giugno 2014, 12:36

        kinky io credo che Pasquali sappia benissimo che lavoro facciano i suoi pari eta’ in Italia e che lavoro invece ha fatto lui in Scozia e poi ai Tigers, credo che Pasquali come tutti noi veda chiaramente che all’estero i giocatori vengono formati meglio e piu’ velocemente…credo che non servisse neanche Pasquali a dirci certe cose.
        Ricordati poi che anche Furno andato in D2 subito disse che la qualita’ del lavoro e la professionalita’ che trovava in Francia in D2 era di un altro livello.

        • gian 20 Giugno 2014, 14:34

          nessuno discute la superiorità del sistema anglosassone rispetto a quello italico e se avesse detto “sono contento di aver fatto la mia formazione qui invece che in italia per X motivi” nessuno direbbe niente, ma confrontare la crescita tecnica che hai avuto a 13 anni e quella che hai avuto a 16 non sta ne in cielo ne in terra, anche nelle giovanili della persimezzoaigrebani rfc hai una crescita superiore a quell’età rispetto a quella che hai a 13 anni….credo che kinky intendesse questo, non certo che non lo può dire perché non ha un metro di paragone….

          • Stefo 20 Giugno 2014, 15:03

            gian e ripeto, Pasquali credo sappia benissimo che tipo di lavoro avrebbe fatto in Italia, suvvia ragazzi un po’ di elasticita’ mentale

          • gian 20 Giugno 2014, 15:15

            se vuoi rovescio il discorso così ti è più chiaro il concetto, anche se avesse giocato tutta la vita in inghilterra il suo discorso sarebbe assurdo, il modo di porre la preparazione è diverso tra le due età, poi per fortuna lui è all’estero e ha certe opportunità che in italia non avrebbe mai avuto, il livello di “addestramento” è anni luce migliore e lui lo sa perfettamente; è come ha detto la cosa che è sbagliato

          • Stefo 20 Giugno 2014, 16:30

            Si gian come ha detto la cosa e’ sbagliata pero’ quello che dico e’ cerchiamo di andare oltre a prendere alla lettera cio’ che uno dice e capire cosa vuole dire…

      • Stefo 20 Giugno 2014, 12:39

        Il punto poi e’ di chi spara sentenze come meglio l’eccellenza che espoirs o accademie…evidentemente non sa bene che lavoro si fa in quei posti, a che tipo di formazione a tutto tondo si fa in quei posti, il seguito che si ha, la possibilita’ che si ha di lavorare con gente che fa formazione di altissimo livello ed ha i risultati a dimostrare la qualita’ del lavoro.

        • frank 20 Giugno 2014, 14:03
          • kinky 20 Giugno 2014, 15:42

            Stefo, il mio ragionamento non è sul fatto che in Inghilterra o Regno Unito la formazione sia migliore…questo è scontato e ovvio (ma forse standotene di là ti senti superiore e lo vuoi ostentare, hi hi), ma sul ragionamento del ragazzo che è di una banalità assurda. Cazzo è ovvio che a 19 anni riconosci che negli ultimi 4 anni sei cresciuto meglio che nei primi tre!!! Esempio scolastico: sono cresciuto di più nei 5 anni di scuola superiore che nei primi 3 di scuole medie…..eh eh grazie al ca@@o, complimenti per la frasona!!!

          • Stefo 20 Giugno 2014, 16:28

            kinky e gian avete ragione ma mi sembra che prendiate estremamente alla lettera le parole di PAsquali e non stiate usando un minimo di elasticita’ mentale sul fatto che lui sappia che lavoro fanno i suoi pari eta’ in Italia…oppure pensate che Pasquali sia mentecatto e non si renda conto che non ha senso quello che dice?
            Il mio pensiero e’ riferito al fatto che PAsquali SA la differenza tra quanto ha fatto in questi 4 anni su e quanto AVREBBE fatto negli stessi quattro anni fosse rimasto in Italia.
            E’ chiaro cosa intendo?

      • HumptyDumpty 20 Giugno 2014, 16:10

        Quoto Kinky, anche se secondo me il ragazzo voleva semplicemente essere polemico nei confronti della FIR …

        • kinky 20 Giugno 2014, 17:49

          Non serve elasticità mentale….tuti lo sappiamo che in Inghilterra c’è una mogliore formazione, non serve nemmeno discutere su questo punto!!

    • mezeena10 20 Giugno 2014, 12:45

      quotone Stefo! dici bene sono sparate di chi non ha una minima idea del lavoro svolto nelle academies! quello è vivere per il rugby, respirare rugby, giocare a rugby!

    • Katmandu 20 Giugno 2014, 12:58

      Stefo hai 100% di ragione però bisognerebbe anche vedere quanto costa l’accademy e per portarla in italia vedere quanti possono permettersi di sostenere una spesa del genere

      • ginomonza 20 Giugno 2014, 13:03

        quindi fa bene a stare dove sta e giocare dove vuole

        • Francesco.Strano 20 Giugno 2014, 13:39

          Ma se ne stia la…… Vi garantisco che traore biancotti e Ferrari non sono da meno

          • Hullalla 20 Giugno 2014, 15:26

            Allora andranno tutti a giocare in Inghikterra?

      • Stefo 20 Giugno 2014, 13:44

        Kat sto facendo un altro discorso.

      • Hullalla 20 Giugno 2014, 14:18

        Bisognerebbe anche vedere quanto costano le accademie federali….

      • Full Back 20 Giugno 2014, 15:05

        Perdonami Kat, ma invece di parlare di costi parliamo di lungimiranza. Con il passare del tempo porta di più ad un club dei giocatori intorno ai 30 anni di un grande esperienza o un programma lungo termine? Sono i club che ad un certo punto devono decidere come si fa a fare crescere un vivaio ed investire. Girando il mondo di rugby qui in Italia incontro dei Sud Africani, Neozelandesi e Inglesi che vengono per finire la carriera con dei soldi facili che nessun club a casa(loro) darebbe. Qui cè l’abitudine di guardare soltanto fino a fine stagione e questa non può che portare dei resultati poco costanti (se non costantamente deludente).

    • edopardo 20 Giugno 2014, 14:12

      Se parli di me Stefo io sul post di Ferrari non ho detto che e meglio che stanno qui in eccellenza..per carità! Dico solo che certi prospetti interessanti sarebbe bello vederli a Treviso o Zebre visto che abbiamo parecchi buchi in questi spot punto.
      Poi il mio dispiacere più grande è che poi decidano di andare a giocare per un altra nazionale se ne hanno la possibilità ,cosa che per loro e solo che bella ma per il nostro movimento che è cosi povero di scelte in certi ruoli mi fa solo che dispiacere…guarda sinceramente se ad andare all’estero per altre nazionali ci fossero dei tre quarti la cosa non mi dispiacerebbe visto che sembra”sembra” che cominciamo a sfornare buoni prospetti in abbondanza in quei ruoli..ma sembra come qualche anno fa sembrava anche per le terze line,poi invece ci siamo trovati in braghe de tela…

      • Stefo 20 Giugno 2014, 14:40

        no edopardo non parlavo di te tu fai un discorso diverso…parlo di chi dice che i giocatori imparano piu’ in eccelelnza in caso che nelgi espoirs o accademie irlandesi/britanniche…

        • Mr Ian 20 Giugno 2014, 15:20

          Stefo devi anche capire che chi fa questi discorsi, e sappiamo a chi ci stiamo riferendo, alla lettura del post sono saltato dalla scrivania, lo fa solo ed esclusivamente per difendersi la pagnotta, altrimenti in tanti dovrebbero andare a cercarsi un nuovo lavoro. chiudiamola qua che è meglio…

  5. Rabbidaniel 20 Giugno 2014, 12:30

    Tanto rumore per nulla mi pare. C’è una norma di equiparazione che noi usiamo allegramente e in abbondanza. Pasquali può scegliere tra due nazionali, e in termini professionali e di prestigio l’Inghilterra offre opportunità impensabili in maglia azzurra. Valuterà e spero scelga il meglio per se stesso.

    • Stefo 20 Giugno 2014, 12:34

      Eh rabbi vedrai che ora la gente iniziera’ a svegliarsi su quella regola e dire le cose che alcuni di noi dicono da anni, o in alternativa Pasquali verra’ accusato di essere un traditore della patria e cose del genere…

      • mezeena10 20 Giugno 2014, 12:47

        beh per alcuni lo è gia! ricordate quando si diffuse la notizia??? alcuni sostenevano addirittura fosse un brocco, affermando che i 4 piloni dell’ U20 son molto meglio! in base a cosa poi lo sanno solo loro!

        • Hullalla 20 Giugno 2014, 15:29

          Se i quattro altri piloni dell’U20 si dimostreranno anche meglio, io ne saro’ contentissimo!
          Ma temo che in quel caso non resteranno a giocare in Italia a lungo.

        • kinky 20 Giugno 2014, 15:50

          Mez, uno di quelli ero io e lo ribadisco tutt’ora: ho visto giocare Appiah, Traorè, Ferrari, Buonfiglio e Pasquali e secondo me i 4 sono meglio di lui (ecco forse se la gioca con Buonfiglio ma Ferrari di sicuro visto che parliamo di piloni dx)!!! Addirittura in questo mondiale Vento si giocava il posto con Appiah quindi in teoria ce ne sarebbe un altro ma, non avendolo mai visto giocare, non posso giudicarlo. Poi come tutte le volte, bisogna vedere nei prossimi 3/4 anni che processo di crescita avranno tutti quanti perchè, come già detto qualche settimana fa, Pasquali fra 4 anni potrebbe essere il più forte di tutti così come potrebbe essersi perso nel EastMidland!!!

          • kinky 20 Giugno 2014, 15:51

            Hullalla se i 4 piloni in futuro non rimarranno a giocare in Italia sarò solo che contento per loro, cresceranno meglio e porteranno esperienza in nazionale!!!

          • mezeena10 21 Giugno 2014, 00:39

            non mi riferivo a te kinky, ricordo che anche tu avevi scritto qualcosa del genere, ma argomentando la tua tesi!
            io parlo di quelli che per partito preso sputano sentenze!
            mi riferisco in particolare agli ultimi fenomeni apparsi sul blog..ma tant’ è, direi che si commentano benissimo da soli!

      • Rabbidaniel 20 Giugno 2014, 12:47

        Chi ponga la questione da un punto di vista nazionalistico o è un malafede o ci arriva poco. È evidente che nel rugby professionistico anche le nazionali fanno mercato. Andare in nazionale significa valere di più, giocare partite di alto livello ecc. Oppure c’è chi crede che giocatori come Botes, Geldenhuys ecc. vadano in nazionale perché sono stati ammaliati dal tricolore? Avrebbero per caso avuto una minima possibilità di essere selezionati per i Bokke? Bisogna intendersi. Metterla sul piano morale è senza senso, se non quando si pensa di portare un container di ragazzi isolani in Italia (o in Europa in genere) perché “c’hanno fisico”.

        • Giovanni 20 Giugno 2014, 14:05

          Ehhh hai ragione da vendere, Rabbi. Ma sai, siamo italiani: quando certe cose le facciamo noi vanno benissimo perchè, si sa, noi siamo noi, ma quando la stessa cosa la fanno gli altri urliamo e ci stracciamo le vesti. E vale per tutto, mica solo il rugby. Tipo un certo ministro, che si riempie la bocca di garantismo e poi addita al pubblico ludibrio il nome del presunto colpevole di un fatto di cronaca…

        • frank 20 Giugno 2014, 14:07

          “Metterla sul piano morale è senza senso, se non quando si pensa di portare un container di ragazzi isolani in Italia (o in Europa in genere) perché “c’hanno fisico”.”

          ah tipo quel coglione di cavassi

    • Maxwell 20 Giugno 2014, 12:58

      Colgo l’occasione per un mio pensiero che ormai dovrebbe essere definitivo….
      1) Derbyshire Allan Burton ( ovviamente parlo di affari italiani ) hanno la mamma italiana, si formino dove vogliono e giochino con chi vogliono.
      2) PER ME….. Le equiparazioni dovrebbero partire dal 25° compleanno.
      Mi da fastidio il ” andiamo nelle isole a naturalizzare i sedicenni ” gavazziano, mi da fastidio la questione Cocagi a L’Aquila e francese, mi da fastidio che una nazione come Inghilterra o Francia approfitti in maniera cosi spudorata di essere cosi avanti.
      Al limite si potrebbe alzare il limite per le nazioni più progredite, che so….. Le prime 3 del ranking sono già forti e necessitano di 6 anni…. Dalla 4 alla 6 necessitano di 5 anni e fino alla decima di 4 anni…. Alle altre più deboli si lascerebbero 3 anni

      • Rabbidaniel 20 Giugno 2014, 13:07

        Personalmente sostengo da anni che il limite dei 3 anni sia ridicolo e anacronistico nel rugby professionistico di oggi. È un limite che riflette un rugby che non esiste più. Sarei favorevole a un innalzamento almeno a 5 anni. Così si eviterebbero casi di giocatori che hanno indossato la maglia della nazionale e poi hanno rischiato l’espulsione per mancanza di permesso di soggiorno (mi pare sia successo in Inghilterra).
        A me dà fastidio solo l’idea della “pesca sportiva” nel Pacifico, che la faccia l’Italia, la Francia o l’Inghilterra o altri. Ma questi discorsi dovrebbero essere di sistema, e non saltare fuori quando c’è il rischio che ci “soffino” un giocatore.

        • San Isidro 20 Giugno 2014, 13:09

          infatti prima era 5 anni e già sarebbe più sensato…

        • Stefo 20 Giugno 2014, 13:48

          3 o 5 anni cambia poco nel momento che alcuni hanno il professionismo ed altri no, se si vuole veramente evitare la pesca senza limiti che si vede ormai sempre di piu’ o si mette un limite d’ta’ come suggerisce Maxwell (ma io lo metterei a 28 anni cosi’ uno ci pensa bene prima di dire no alla sua Nazionale d’origine) oppure si fa un discorso di cap massimo di equiparazioni non nel foglio di gara ma di union, si registrano ad inizio anno massimo x giocatori nazionalizzati o nazionalizzabili entro l’anno e quelli sono, se l’anno dopo non confermi uno e ne inserisci un altro quello che hai tagliato non lo puoi piu’ andare a riprendere ma ritrona ad essere eleggibile per la sua naizonale d’origine…e’ un po’ buttata la’ come idea non pensata fino in fondo ma il concetto penso sia chiaro.

          • Rabbidaniel 20 Giugno 2014, 13:55

            Sì il concetto è chiaro. Portare a 5 anni sarebbe una toppa. D’altra parte un’idea condivisibile come quella espressa sopra non credo che sarebbe valutata positivamente dalle Union più forti, per motivi abbastanza ovvi.

          • Bombarolo 20 Giugno 2014, 14:06

            Sono completamente d’accordo, ma la ratio di questa regola qual’è? perchè se è quella di permettere un più rapido ingresso di nuove nazionali nel giro che conta, mi sembra non stia riuscendo molto bene…

          • Stefo 20 Giugno 2014, 14:14

            Rabbi le union ricche diranno no a qualsiasi possibile cambiamento loro ci guadagnano

          • Stefo 20 Giugno 2014, 14:29

            Ah e per inciso anche l’ITalia voterebeb contro ogni cambiamento all’attuale regola.

      • Full Back 20 Giugno 2014, 15:13

        scusa Max, ma Derbyshire è nato ed è cresciuto in Italia(Cecina), ha il Padre Inglese ma per il resto è Italianissimo.

        Per il resto condivido in parte il tuo pensiero, non sono d’accordo con andare a cercare nelle isole. Su i 25 anni non so quanto potresti risolvere.

        Nel caso di Pasquali se permettete sta contemplando un possibile medaglia del mondiale che, mi brucia dire da buon Irlandese, l’Inghilterra potrebbe vincere l’anno prossimo!

        • Maxwell 20 Giugno 2014, 15:43

          Intendo dire che se fosse forte come McCaw e l’Inghilterra lo vuole….. Scelga quale ramo della famiglia far felice.

          • Full Back 20 Giugno 2014, 16:00

            Guarda, io sono Irlandese, il mio figlio ha un nome del tutto Irlandese, ma è nato qui e sta crescendo qui, perciò è Italiano (al limite con origini Irlandesi).
            Non si parla di scegliere un ramo, si parla di dove è nato e dove è cresciuto! Lo hai mai sentito parlare?

          • Maxwell 20 Giugno 2014, 17:05

            Dico solo che, per me, se tuo figlio ( o di Stefo) a 19 anni fosse più bravo di Dan Carter ha la possibilità di scegliere la Nazionale ITA o Ire……in piena libertà….. Tutto qui

  6. fracassosandona 20 Giugno 2014, 12:41

    In questo ultimo periodo sia la nazionale italiana che quella inglese, per la quale sarò eleggibile alla fine di questo mese, hanno avuto un certo interesse nei miei confronti, questo mi riempie di orgoglio, di piacere e mi stimola ad impegnarmi ogni giorno sempre di più. Questa stagione sarà importantissima per il mio futuro da professionista…
    Sono molto onorato di aver ricevuto la convocazione alla Nazionale Emergenti ma la mia rinuncia è stata dettata solo dal fatto che per quest’anno è mia intenzione puntare alla mia crescita con il club: sarà un anno fondamentale.

    Parafrasi.
    Se sono diventato un giovane pilone italiano meritevole di giocare a vent’anni nella prima squadra dei Tigers lo devo solo alla mia forza di volontà ed alla mia famiglia che si è potuta permettere di mandarmi all’estero a giocare.
    ho talmente voglia di fare che riesco ad emergere rispetto agli inglesi nati e cresciuti qui…
    Ho passato i migliori anni della mia vita in inghilterra e mi sento rugbisticamente inglese: non ho intenzione di fare la fine di Cedaro per una convocazione nella emergenti…
    Non ho nessun debito di riconoscenza nei confronti della FIR né dell’Italia…
    Valuterò la convocazione con la nazionale italiana solo il giorno in cui mi renderò conto di non essere considerato per il XV della Rosa…

    L’unico che potrà farmi cambiare idea sarà Leonardo Ghiraldini: dimostrazione vivente che anche un italiano che non ha mai giocato all’estero può essere considerato tra i migliori tallonatori del mondo… Con Michele Rizzo mi divertirò un casino e gli chiederò come si possa arrivare ad avere un fan club personale (gruppo strisson) con una faccia come la sua…

    • xnebiax 20 Giugno 2014, 12:52

      fracasso, hai detto tutto, e non penso ci sia altro da interpretare.
      😀

    • speartacKle 20 Giugno 2014, 12:55
      • ginomonza 20 Giugno 2014, 13:07

        ma non erano cazzate? ora ti accodi?

        • speartacKle 20 Giugno 2014, 13:41

          Che stai a dire? ho detto che secondo me non “meritava” al omento la convocazione nella nazionale maggiore Italiana, e che probabilmente quelle della convocazione per l’Inghilterra nel senso che loro vogliono scipparci il giocatore mi sembrava speculazione giornalistica, se il ragazzo crede di potersi conquistare la maglia della Rosa fa bene a provarci, ciò non toglie che per ora non è ancora perso. Se durante il prossimo anno giocherà e dimostrerà di essere un buon giocatore allora spero che la federazione lo convochi in Nazionale e che lui accetti altrimenti amen.

          Non so cosa ti ricordi tu ma sinceramente mi importa poco.

          • speartacKle 20 Giugno 2014, 13:47

            avevo detto inoltre che appunto prima di parlare di scippo o che il giocatore non volesse giocare per l’Italia, bisognava lameno aspettare la nazionale Emergenti. Ora puoi dire di aver creduto al giornalista e per questo di aver ragione, bella soddisfazione… Se credi nel paradiso dimmelo che magari hai ragione anche su quello dato che ci prendi…

          • ginomonza 20 Giugno 2014, 14:02

            Mi ricordo bene cosa hai detto

          • speartacKle 20 Giugno 2014, 14:24

            davvero? se vuoi te lo riporto, io risposi tra l’altro neanche a te, che era inutile all’epoca delle convocazioni della nazionale maggiore, farsi delle paranoie su Pasquali che avesse rifiutato convocazioni o meno (dato che all’epoca ancora non erano state fatte) in risposta ad alcuni forumisti tra i quali probabilmente anche te, che chiedevano la sua chiamata in nazionale maggiore e facevano mille ipotesi sulle intenzioni del giocatore. Per me era presto preoccuparsi e per tali supposizioni aspettare almeno la chiamata della Emergenti. Che era improbabile un piano dell’Inghilterra su Pasquali per equipararlo. Su questo punto solo mi devo ricredere, lui ci crede e gli hanno fatto capire che se continua la sua crescita ha qualche possibilità.

            Bene ora mi spieghi che centra la tua risposta?
            Ho quotato il discorso di Fracasso perchè secondo me se Pasquali ci crede e va bene a provarci, è la sua professione e il posto dove si sente realizzato.
            Se poi dovesse essere convocato con l’Italia spero che accetti, io di certo non gliene farò una colpa, so bene cosa vuol dire essere sportivi professionisti, di sola gloria e puro onore non ci vive nessuno e una volta attaccate le scarpe al chiodo nessuno ti da da mangiare a gratis.

            se hai lo scrupolo di verificare la vecchia conversazione guarda qui http://www.onrugby.it/2014/05/13/fatta-litalia-per-test-di-giugno-castro-e-parisse-rimangono-casa/

          • speartacKle 20 Giugno 2014, 15:03

            ma allora sei proprio duro,vatti a rivedere la pagina, non ho risposto direttamente al tuo post, ma hai riletto quello che ho scritto???
            Certo che sei proprio un fenomeno…

        • ginomonza 20 Giugno 2014, 14:08

          Io ho fatto un ragionamento non un atto di fede.
          Per ora ho ragione io tu torto.
          Poi ti presto le ventose per arrampicarti sugli specchi,se vuoi.

          • speartacKle 20 Giugno 2014, 14:33

            Ma cosa sei un bambino di 5 anni?
            ma ti senti al centro del mondo? pensavi davvero che il messaggio che avevo scritto si riferisse direttamente a te e al tuo discorso?

          • ginomonza 20 Giugno 2014, 14:57

            Se ririspondi sul mio post penso sia diretto a me anche perché ero praticamente l’unico a sostenere quel punto di vista.
            Io poi non ho mai detto che doveva essere chiamato ma solo spiegato quali potevano essere emotivi.
            Ha proprio bisogno di ventose e un po’ di ripasso.

        • speartacKle 20 Giugno 2014, 15:04

          ma allora sei proprio duro,vatti a rivedere la pagina, non ho risposto direttamente al tuo post, ma hai riletto quello che ho scritto???
          Certo che sei proprio un fenomeno…

    • San Isidro 21 Giugno 2014, 03:25

      grande @fracasso! sottoscrivo!

  7. hyperion 20 Giugno 2014, 12:48

    Bravo Tiziano!!! Continua a fare le tue scelte in serenità,è la tua vita.
    Per quanto riguarda la tua testimonianza sulla professionalità e qualità delle british accademy, dovrebbe far riflettere qualcuno nella fir,vero Sig.presidente Gavazzi?
    Allora ci svegliamo?

  8. Machete 20 Giugno 2014, 12:49

    alla fine non dovrà scegliere ora…ma dal 2015/2016…quindi giusto pensare a entrare in pianta stabile in prima squadra

  9. San Isidro 20 Giugno 2014, 13:01

    Tiziano torna alle origini!!! Alla Lazio il prossimo anno c’è carenza di prime linee, Cannone credo andrà via, Pietrosanti penso che si ritiri…vuoi mettere il derby con le Fiamme con un match di Premiership???

  10. ginomonza 20 Giugno 2014, 13:08

    ma mi ha detto : LOV Mai 😉

    • San Isidro 20 Giugno 2014, 13:10

      no gino sssh…la campagna elettorale è finita ieri alla mezzanotte…oggi si deve stare in totale silenzio, domani e domenica si vota…ssssh…

      • ginomonza 20 Giugno 2014, 13:16

        vvvvaaaa bbbbeeenneee shh

      • Giovanni 20 Giugno 2014, 14:10

        Ahhh che pace e che tranquillità, questo silenzio elettorale è proprio una goduria: non si sente volare un adepto… 🙂

  11. HumptyDumpty 20 Giugno 2014, 13:21

    inzomma, oggi su onrugby si parla di piloni 😉

  12. michelangelo 20 Giugno 2014, 13:32

    dovrebbe avere il coraggio di dire che ha già scelto ossia se lo chiameranno vuole giocare per l’inghilterra ,
    il resto sono tutte balle!!!

    • Francesco.Strano 20 Giugno 2014, 13:37

      Appunto…se poi non lo dovessero mai chiamare…Non lo chiAmerei mai con l Italia ahahaha

      • Giovanni 20 Giugno 2014, 14:11

        Questa si chiama “darsi una martellata sulle gonadi” 😉

      • frank 20 Giugno 2014, 14:19

        bravo coglione! come quello che per fare dispetto alla moglie si taglia l’uccello.

  13. Francesco.Strano 20 Giugno 2014, 13:34

    Che i nostri giovani debbano scappare al più presto e formarsi all estero non ce dubbio!!!

    Però basta pubblicità gratuita !
    Ah chiedete a Pasquali chi sono Lo Cicero,Perugini,Cittadini,Alberto de Marchi….. Scoprirà che non sono stati formati all estero 😉

    Secondo me,e ripeto secondo me,questo si è montato troppo il cervello!

    • Francesco.Strano 20 Giugno 2014, 13:36

      P.s loro sicuramente non avevano famiglie che potevano permettersi di mandarli all estero

      • kinky 20 Giugno 2014, 15:59

        eh eh, qui il buon Francè mi sa che un pelo di ragione ce l’ha!!! Non sul fatto che si sia montato la testa (che tanto lo fanno anche qui nelle accdademie in italia) ma sulla famiglia….che attenzione non la sto assolutamente criticando, se l’hanno ritenuta una cosa valida per il prorpio figlio hanno solo che fatto bene!!!

    • Hullalla 20 Giugno 2014, 15:37

      No, ma all’estero ci sono andati tutti, ad un certo punto della loro carriera.
      Prima o poi….

  14. M. 20 Giugno 2014, 13:39

    A me sta frase pare molto ipocrica: ” Sono molto onorato di aver ricevuto la convocazione alla Nazionale Emergenti ma la mia rinuncia è stata dettata solo dal fatto che per quest’anno è mia intenzione puntare alla mia crescita con il club: sarà un anno fondamentale”.
    Che significa, avrebbe riununciato per cosa? Allenarsi? Non rompersi per il club?

    Secondariamente un italiano che non accetta la convocazione con la sua nazionale per aspettarsi forse quella di un’altra a me pare soltanto squallore. RIspetto la sua scelta, non posso condividerla e mi sento di criticarla aspramente. E non tiratemi in ballo Botes e co, tutta gente che a casa propria mai avrebbe giocato e giustametne viene in paesi meno forti dove può giorare, entro quanto permettono le regole. Qua si parla d’altro. Qua siamo di fronte ad un italiano che può formarsi dove gli pare, ma se si tratta di nazionale io anche se giochiamo contro San MArino e Andorra nel Sei Nazioni D, E, F, Z, sto con la mia nazionale.

    Più squallidi ancora gli inglesi se se lo pigliano con i loro milioni di tesserati han bisogno di pigliare gente da noi. Non vi piacerà questo parere ma è quello che penso.

    • Jack458 20 Giugno 2014, 13:46

      Quoto in pieno!!

    • Stefo 20 Giugno 2014, 13:53

      Era squallido anche Dominguez che ha scelto la NAzionale Italiana dopo aver giocato un paio di partite con l’Argentina ed aver capito che Porta gli stava davanti?
      E’ squallido anche Vosawai o sara’ squallido Vunisa nel caso gente che magari qualche chance a giocare con le Fiji ce la potrebbe aver avuta o avere?
      E’ squallida anche la federazione italiana che da decenni fa la caccia ai nazionalizzabili?

      • Giovanni 20 Giugno 2014, 14:15

        Caro Stefo, ancora non lo hai capito? E’ squallido solo ciò che a noi italiani non fà comodo. Tutto il resto è irreprensibile.

        • frank 20 Giugno 2014, 14:22

          CLAP CLAP!! italiani proprio piccolini.

          • M. 20 Giugno 2014, 15:16

            Figurati che appena si annuncia che un italiano se ne va all’estero, magari pure a vent’anni (vedasi Lazzaroni) ci sono un sacco di italiani felici della cosa. Magari siamo felici di restare rugby di serie c, arrivare ultimi in Celtic, farci rubare i ragazzi e avere ragazzi che rifiutano la nazionale, cosa squallida “per me” (sottolineaiamo il per me così nessuno si offende) per sperare che forse un giorno siano equiaprati dagli altri. Che poi l’equiparazione nascerebbe per aiutare le nazionali meno forti a crescere non per rendere fortissimissime quelle già forti. Ma vabbè ormai è tutto mercanteggiare…

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 15:30

            @M.: attendiamo con ansia tue parole di solidarietà verso Fiji, Samoa o Tonga, non appena un loro ragazzo verrà “prelevato” da un club britannico, francese o italiano…il che avverrà tra pochi giorni, se non tra poche ore!

          • M. 20 Giugno 2014, 15:40

            Giovanni, te le do subito, è una cosa che non mi piace e non mi è mai piaciuta, soprattutto se a farla sono movimenti che possono disporre di numeri enormi di tesserati.
            Che poi samoani, tongani, figiani, lo facciano andando dall’altra parte del mondo, con altre scuole, altri tenori di vita, altri stipendi ecc. mi pare un filo diverso dal caso in questione. Ma magari mi sbaglio io eh.

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:05

            @M.: quale sarebbe la differenza: che è giusto che fijani, samoani e tongani vengano saccheggiati perchè sono dei pezzenti che si muoiono dalla fame, mentre i nostri belli pasciuti non hanno alcun diritto di varcare la frontiera?

          • M. 20 Giugno 2014, 16:15

            Però perché mistificare:
            – ritengo brutto, sbagliato, pessimo che federazioni ricche sacchegino gente in giro per il mondo, in particolare se sono federazioni come quella inglese, ricchissime di tesserati che certo non avrebbero bisogno di farlo.
            – ci sono giocatori che scelgono un’altra maglia perché a casa loro mai giocherebbero.
            – il senso dell’equiparazione era far crescere italiani, giapponesi ecc. grazie all’inserimento di gente che tanto a casa loro non giocava. La regola letta e usata così è quanto meno una distorsione del suo spirito originario.
            – ritengo che se un ragazzo tongano, figiano, samoano, a 16-17-18 anni pensa di andarsene magari firmando anche contratti più o meno capestro che gli impediscono di giocare con la sua nazionale o lo legano da altre parti lo faccia con una serie di ragioni un pochino più pressanti, forse, di quelle per cui lo possa fare un italiano che può tranquillamente già avere una formazione e un tenore di vita in Italia decente già con lo sport e può guadagnare tantissimo, formarsi, crescere, giocare in campionati ottimi semplicemente andando a un’ora di aereo da casa sua, CONTINUANDO a vestire la maglia del suo paese. Il caso in questione è un giocatore che rifiuta la maglia azzurra perché spera che lo chiami una nazionale estera che banalmente vince di più. Chi tira in ballo formazione (come lui stesso), soldi ecc. va fuori strada, qua per me è semplicemetne un liberissimo desiderio di voler vincere. Che a mio personalisimo e fallibilissimo parere dovrebbe venire MOLTO MOLTO dopo il desiderio di rappresentare il tuo paese. E questo è un discorso sportivo, non nazionale/nazionalistico. A me di nazionalismi e co. in senso “politico” frega zero al quoto. Qua si fanno discorsi meramente sportivi e in questi termini la scelta in questione la trovo brutta. Io penso che fin da quando sei picolo il tuo desiderio sia quello di giocare contro Mc Caw, O’Driscoll, Parra non nella loro nazionale.

            Questo al netto del discorso sui regolamenti, il senso degli equparati ecc. che abbiamo trattato in altre risposte.

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 17:12

            Ok, ho riletto con calma questo ultimo tuo intervento ed il senso mi è più chiaro.
            “è un discorso sportivo, non nazionale/nazionalistico”, solo che omai non si parla più di sport ma di professione. Purtroppo è così, capisco anche che, chi ha una visione diversa dello sport (e del rugby in particolare) possa far fatica ad accettarlo, ma oramai il mondo è tutto così. Vado da chi mi dà la possibilità di crescere e vincere di più. Che, tradotto in estrema sintesi, significa “da chi mi fà guadagnare di più”.

      • M. 20 Giugno 2014, 15:10

        E’ interessante perché poi ogni volta arrivano i casi singoli: ebbene chi ha davanti un ventenne, Castro?
        E Dominguez non aveva cittadinanza italiana come Gower? Sono casi equiparabili?
        Il fijiano che viene qua a guadagnare 10 volte tanto è come il nostro ventenne che rifiuta la nazionale perchè forse giocherà con gli inglesi?
        Permetterai poi che è un po’ più squallido se i giocatori li “ruba”una nazionale con milioni di tesserati.

        Il mio pensiero, ridotto all’osso è, che se sei italiano e te ne vai a giocare per un’altra nazione potendo giocare con la tua fai una cosa squalliduccia. Poi ti auguro ogni fortuna personale e professionale. Io anche se giocavamo con il Lussemburgo stavo con la mia nazionale. MA ormai è tutto mercato, quindi via così…

        • Stefo 20 Giugno 2014, 15:22

          M esprimi perfettamente quanto detto da Giovanni, e’ squallido cio’ che non fa comodo…distinguo del piffero per scusare chi fa la scelta di vestire la maglia italiana da chi invece fa una scelta diversa.

          • M. 20 Giugno 2014, 15:29

            Non è così, comunque non ha senso ripetere cose, poi precisare, poi rettificare le letture ecc. Io penso che sia una cosa “non bella” rifiutare la propria nazionale per tutte le ragioni che ci pare, stop.

          • kinky 20 Giugno 2014, 16:02

            …e allora Stefo non voglio più sentirti (leggerti per la verità) quando fai i complimenti a Payne e non vedi l’ora di vederlo giocare con i verdi!!! Perchè, se ben ricordo, non stai aspettando altro!!

          • Stefo 20 Giugno 2014, 16:18

            Kinky sono stato chiaro a piu’ riprese sugli Ah You, i Payne eccettera, non mi va bene la regola neanche nei loro casi, l’ho scritto e riscritto mille volte e da anni che io ho problemi col regolamento e lo cambierei.
            E’ anni kinky che dico che quel regolamento e’ datato e va cambiato ma se la regola c’e’ allora la si usa…quello che sto contestando oggi e’ questo: la regola ha permesso ai Botes, Gelde, Van Zyl di vestire l’azzurro e la si e’ accettata?Allora la si accetta per PAsquali.

            Io se domani cambiano regolamento e lo rendono piu’ stretto (elleggibilita’ dai 28 in su, massimo x equiparati per union non per foglio di gara, restrizione alla U20) stappo bottiglie di champagne e se cio’ significa non avere Payne mi va benissimo.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 16:21

            E per la precisione kinky io sto contestando che finche’ e’ l’Italia ad equiparare tutto va bene appena si perde uno allora non va bene…lo si accusa di tradimento alla PAtria.
            IO al contrario di altri sto dicendo che stante il regolamento attuale che non mi piace si accetti la scelta di PAsquali come si sono accettate le scelte di chi ha vestito la amglia azzurra da equiparato.

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:43

            Esatto, il senso è: “mi addolora che Pasquali se ne vada all’estero e, soprattutto, che un domani possa vestire la maglia di altra nazionale, ma non per questo lo denigro o lo ritengo meno degno di rispetto di un qualsiasi oriundo/equiparato che vesta la nostra”.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 16:43

            Scusa kinky comunque non capisco la tua critica?Ho detto che Pasquali non puo’ giocare con l’Inghilterra o per me e’ scandaloso e fatto discorsi nazionalisti?No!

      • Full Back 20 Giugno 2014, 15:23

        credo che lui intendesse (faccio l’avvocato del diavolo) che nel caso di Gower e compania (Botes) hanno scelta la nazionale Italiana perchè a casa loro non erano stati convocati. (Vosawai è stato considerato troppo piccolo per Fiji :O )
        Certo che il mio parere personale è che non sta in piede il ragionamente se guardiamo Dominguez che poteva giocare per Argentina tranquillamente come Castro e Parisse.
        Nel caso di Pasquali non perdiamoci in discussioni inutili, rugbysticamente lui è cresciuto in Inghilterra e ora si trova a sognare un mondiale. Chi al posto suo non farebbe un pensiero?

        • Stefo 20 Giugno 2014, 15:34

          Dominguez gioco’ con l’Argentina per precisione e scelse poi l’Italia perche’ con Hugo Porta non aveva possibilita’ di vedere la NAzionale, ma Dominguez non e’ un caso calzante visto che certe scelte le fece all’epoca del non professionismo quindi mondo che aveva necessita’ di regole diverse.
          Il punto e’ che non si puo’ fare dfiscorsi “se io avessi la possibilita’ di vestire la maglia azzurra” e poi pero’ col fijiano di turno non fare un discorso “se un fijiano avesse la possibilita’ di vestire la amglia del suo paese”…se si applica una visione nazionalista allora la si applica generalmente non a salti a seconda della comodita’.

        • Giovanni 20 Giugno 2014, 15:36

          Non solo, ma Botes e Gelde se non erano ancora all’altezza di essere convocati dai Boks, avrebbero potuto porselo come obiettivo di carriera, moltiplicando i propri sforzi per migliorare. Quindi, in ogni caso, è un distinguo che non sta in piedi. Hanno preferito venire da noi ed avere la chance di vestire la maglia della nostra Nazionale, non li critico di certo per questo, anzi, hanno fatto una scelta rispettabile. Ma è parimenti rispettabile l’eventuale scelta che farà Pasquali…e lo dico, beninteso, con dispiacere: non gioisco affatto alla possibilità di vedere alcuni dei nostri prospetti poter finire a giocare in qualche altra Nazionale.

          • M. 20 Giugno 2014, 15:52

            Dai Giovanni, i casi che citi sono giocatori stimabilissimi ma non certo al livello della nazionale sudafricana. Non a caso li abbiamo equiparati non proprio a 20 anni…

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:12

            Non cambia la prospettiva, vista mettendosi nei loro panni: hanno preferito venire qui invece che rimanere da loro a lottare per conquistare la maglia dei Boks.
            @M.: se sei contro la regola IRB, allora sono tutti “traditori”, quelli che giocano per una Nazione diversa dalla loro: italiani, sudafricani, tongani o esquimesi. Senza guardare in faccia ad argomenti tipo “quello è già ricco di suo, quello è povero o quell’altro non può diventare titolare della sua Nazionale perchè è chiuso da McCaw o da Wilkinson…”.

          • M. 20 Giugno 2014, 16:21

            Ascolta il livello di quei team è 100, se te vali 60 e puoi arrivare al massimo a 70, là non ci giochi.
            Quella di Pasquali è una scelta che non posso accettare, a 20 anni quella strada è apertissima, non lo era per i vari Geld e Van Zyl che non sono esempi a lui equiparabili. Poi mica lo prendo a pietrate per questo, la vita va avanti comunque, è sport.

    • frank 20 Giugno 2014, 14:21

      non è che non mi piace è che siamo nel 2014 in era professionistica! SVEGLIAAAAA!!!!!

    • Machete 20 Giugno 2014, 14:28

      M non prendiamoci in giro….la convocazione con La Emergenti era un semplice modo da parte della federazione di bloccarlo…..
      tutti noi lo sappiamo e lo sa anche lui…..quindi il ragazzo che giustamente vive e gioca in una realtà competitiva non vuole “rovinarsi” la carriera o cmq lascia aperte le porte per ogni eventualità…non ci trovo nulla di squallido…..
      anche perchè stiamo montando secondo me un caso più grande di quello che è….
      Pasquali dopo qualche apparizione in LV Cup e 13 minuti all’ultima di Premiership è pronto per la nazionale azzurra?….assolutamente no
      ed è quindi pronto per la nazionale delle Rosa?…assolutamente no…
      è sicuramente un giovane interessante ed è e sarà monitorato…ma ne ha da fare di strada…visto anche poi il ruolo in campo che ricopre….
      intanto lasciamolo giocare….poi dopo la RWC2015 se ne riparlerà

      • M. 20 Giugno 2014, 15:14

        Non prendiamoci in giro, non sarebbe nemmeno necessario dover “bloccare” un italiano. Questo dovrebbe essere lui il primo a spasimare per giocare con la maglia della sua nazione.

        E questo al di là del fatto che può andare a guadagnare quanto gli pare giocando all’estero.
        Andare a giocare con la maglia azzurra è “rovinarsi” la carriera? E’ squallido rinunciare alla convocazione della tua nazionale sperando che fra 5-6-7 anni forse ti chiamino gli inglesi e ancora di più squallido è che gli inglesi facciano balenare queste prospettive ad un ragazzo dall’alto del loro movimentone, dei loro soldoni, dei loro tesserati. Bravi…

        • Stefo 20 Giugno 2014, 15:20

          Quindi sono squallidi Vosawai e potenzialmente Vunisa?

          • M. 20 Giugno 2014, 15:31

            Io non vivo nel pacifico, vivo in Italia. Parlo di un mio “pari” che fa questa scelta. So che puoi andartene a formarti dove ti pare, guadagnare fior di soldi, diventare un campione e lottare per la tua maglia. Ora Pasquali magari si sente inglese, dopo essere stato là 3 annim piuttosto che italiano. Buon per lui, auguri. Permettimi però di non essere felice della cosa.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 15:37

            M se applichi un concetto nazionalista sul vestire la maglia azzurra devi poi applicare lo stesso modo di pensare al fijiano per le fiji e cosi’ via…se credi in una visione nazionalista dell’orgoglio di vestire la maglia del proprio paese lo applichi a tutti se no fai un distignuo di comodo e basta e sei anche incoerente come modo di ragionare.

          • M. 20 Giugno 2014, 15:45

            Vediamo se mi spiego. Immagino che un figiano voglia vestire la propria maglia ma abbia possibilità un filo differenti da quelle che può avere un italiano. Il quale può andarsene, stare a un’ora di Easyjet da qua, formarsi, crescere, guadagnare un sacco e poi giocare con la sua nazionale.
            Forse, dico forse, tutto questo non è così semplice per un figiano. Indi se per il nostro valgono solo scelte di natura sportiva (spera nell’Inghilterra perché quelli vincono e per questo rifiuta l’azzurro, cosa fa bene a fare ma che, permettimi, mi rimante indigesta) è più legittimo pensare che per il figiano valgano anche altri ordini di idee e che a 16-17 anni magari pensa a qualcosa di diverso. Quindi che il nostro, potendo avere tranquillametne tutto quello che desidera, rifiuta la nostra nazionale è solo questione sportiva, tirare in ballo tutto il resto ha poco senso, per me.

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:14

            Soluzione: inoltriamo una petizione ad EasyJet e/o a Ryanair di mettere voli da/per Fiji, Samoa e Tonga…risolto! 😉

        • Machete 20 Giugno 2014, 15:22

          M. parliamo sempre di ragazzi che con questo sport ci devono vivere e quindi scelgono la soluzione migliore
          e poi… se non ti chiamano per il 6N U20…non ti chamano per la JWRC…ma al primo sentore di rischio ti chiamano con la seconda squadra per un torneo che non conta nulla….non ti sembra una presa in giro?…..

        • 6nazioni 20 Giugno 2014, 15:35

          @M. perche’ non e’ stato convocato con la u.20 x i mondiali?
          a- o i selezionatori sono incapaci.
          b- o non era buono x la ns nazionale.
          giustamente il ragazzo (consigliato) ha
          rifiutato la convocazione con gli emergenti visto come e’
          stato trattato CEDARO io avrei fatto allo stesso modo.
          Tutti gli altri discorsi mi sembrano lana caprina……..

        • frank 20 Giugno 2014, 19:40
    • Hullalla 20 Giugno 2014, 15:40

      Cosa ne pensi della convocazione in azzurro di Tommaso Allan e della FIR che l’ha convocato?

  15. Jack458 20 Giugno 2014, 13:45

    Capisco in parte il fatto che uno non accetti l’Italia emergenti perché si deve preparare per il prossimo anno… Ok che ti lusinga l’interessamento Inglese ma cazzo sei Italiano dovresti solo dire che vuoi giocare per il tuo paese e basta!!

    • Stefo 20 Giugno 2014, 13:54

      Ma uno avra’ il dirtto di non essere nazionalista senza che venga per questo offeso?

      • berton gianni 20 Giugno 2014, 14:03

        Secondo me, Stefo, libero di fare la sua scelta, che però, intrinseca a ciò si porta dietro critiche lecite. Almeno a mio avviso.

      • Giovanni 20 Giugno 2014, 14:16

        No no no Stefo, decidiamo noi chi, come e quando debba essere nazionalista oppure no, capito? 😉

        • Hullalla 20 Giugno 2014, 16:05

          Quintino? puo’ essere nazionalista o no? Dominguez? Julian Gardner? Pertile? Garcia? quali vanno bene?

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:15

            Eh eh, quelli che decidiamo noi italiani, che siamo buoni, bravi, belli e per nulla tornacontisti… 😉

    • 6nazioni 20 Giugno 2014, 14:01

      @Jack458
      1) Si sono appena svolti i campionati del mondo u.20, il ragazzo e’
      stato convocato? NO

      2) I ns selezionatori o sono incapaci o non credono nel ragazzo.

      3) E stato chiamato in fretta e furia x la nazionale emergenti eta’ 23/25
      e’ una cosa logica? NO

      4) Consigliato ha rifiutato per non fare la fine di CEDARO.
      Se giocherà con la nazionale italiana o con quella della rosa si vedrà.

      • miky 20 Giugno 2014, 14:32

        Concordo.. la chiamata con l’Emergenti (non con l’U20) è stata un trasparente tentativo di bloccarlo, si sa mai che torni buono in futuro. Ha fatto benissimo a rifiutare.

      • Hullalla 20 Giugno 2014, 16:06

        Se cio’ vuol dire che in U20 ci sono dei giocatori migliori di lui nel suo ruolo (Ferrari?), ancora meglio!

  16. berton gianni 20 Giugno 2014, 14:00

    Che Pasquali e quanti altri facciano pure quello che ritengono più giusto per loro.
    Ci mancherebbe.
    Tra l’altro e’ una questione che ne mi toglie il sonno ne mi blocca il ciclo defecatore…
    Però, anche se siamo…alleati 🙂 stavolta non sono in sintonia con Stefo e Rabbi ( e diranno : chisseneciava ).
    Il punto, per me, e’ che, un conto il giovane virgulto che va a giocare all’estero e che, fin da ragazzo/ino parte per…esotici lidi e questo ha il mio totale appoggio.
    Un conto che, arrivato a scegliere Nazionale italiana o qual’altra, opti per l’altra.
    Non sono ne sciovinista, ne revanscista, però non riesco ad accettarla.
    Gallinari, Belinelli ecc. sono nell’NBA e imparano più la che in Italia, of course, ma non rifiutano la maglia azzurra per un’altra. Oddio, e’ un paragone un po’ tirato…
    Però, apertamente, dico che, se lui o chi altri arrivassero a far la scelta finale “estera”, liberi di farla, ma per me che se ne vadano pure a…

    • Stefo 20 Giugno 2014, 14:11

      Gianni allora pero’ me la applichi anche per Vosawai, Vunisa o altri…non fai a salti e soprattutto non dici che e’ squallido uno che decide a parita’; di regole di giocarsela in un contesto piu’ cmpetitivo mentre non e’ suqalido chi non avendo una chance di giocarsi la Nazionale del suo paese pur di avere una carriera internazionale accetta di giocare per altri…no perche’ se parliamo di squallore uno che decide di giocarsela in un contesto piu’ competitivo a me sembra molto meno squallido di chi non avendo alternative prende la prima NAzionale che gli viene offerta…posto che non trovo comunque squallido nessuno dei due.

      • M. 20 Giugno 2014, 15:21

        Vabbè ti sei attaccato alla parola. Togli squallido, sostituisci con “inaccettabile”, “brutto”, o quello che ti pare e resta al pensiero. Io continuo a ritenere che ci sia una qualche differenza tra un fijiano che sceglie di venire qua e un italiano che può avere accademie, scuola pagata, una carriera a un’ora di aereo da casa con i soldoni e continuare a vestire la sua maglia. E mi pare abbastanza chiara la differenza.
        Poi io guardo a casa mia e parlo dei miei. Immagino che la realtà fijiana sia di un certo tipo e posso comprendere delle scelte. Non mi piace, non mi piace che le nazionali facciano saccheggio. Ma non mi piace ancora di più un italiano che rifiuta la chiamata della sua nazionale. Togli squallido, tieni il pensiero di fondo. Se vuoi rileggiti il post di Gianni e tieni quello, è come la penso anche io.

        • Stefo 20 Giugno 2014, 15:26

          Come detto sopra fiche’ fa comodo va bene se pero’ va contro allora non va bene…tutti i dsitinguo che fai sono dsitinguo del cavolo per dire che una scleta in favore tuo e’ diversa da una scleta a tuo sfavore.
          La regola c’e’ (ed io la critico da anni) e ci hai amrcito sopra per anni, ora che vedi l’altro lato della medaglia e cioe’ che quella regola puo’ fregare anche te allora non va bene oppure chi in base a quella regola fa la stessa scelta di chi ha scelto la NAzionale italiano non va bene.

          Se uno non e’ nazionalista non e’ una colpa o una vergogna, accetta che uno possa non esserlo.

          • M. 20 Giugno 2014, 15:36

            Permettimi, parlo del caso italiano, e ne parlo “sportivamente”. Te ogni volta butti dentro un’altra cosa che non c’entra, Dominguez cittadino italiano, non c’entra, lo butti dentro, “Dominguez quello che ha davanti Porta”, non c’entra con un ventenne, lo butti dentro, poi arriva il nazionalismo, non c’entra, lo butti dentro, vediamo la prossima. Le mie sono differenze del cavolo, i tuoi esempio, diciamo, sono forse poco centrati, a parere mio e con tutto il rispetto. Sempre tenendo conto che siamo al bar e discutiamo tra amici, cosa che do sempre per premesso e che alla fine tutti tifiamo dalla stessa parte.

            Io parlo del caso di un italiano che rifiuta la propria maglia, stop. Delle regole se vuoi parliamo altrove, così come degli altri casi.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 15:40

            M perche’ per un italiano vestire la maglia italiana deve valere di piu’ che per un fijiano vestire la maglia fijiana?O un sudaafricano vestire la maglia sudafricana?Se fai un discorso nazionalista, di orgoglio di vestire la maglia del proprio paese allora lo devi fare per tutti…a meno che tu non pensi che tutto il mondo dovrebbe essere onorato di vestire la maglia azzura.
            Se ti va bene il Vosawai che rinuncia alla maglia del suo paese per vestire quella azzurra allora accetta che ci sia chi fa una scelta opposta.

          • M. 20 Giugno 2014, 15:49

            Il sudafricano Botes non avrebbe mai giocato in nazionale, così come il sudafricano Van Zyl. Per il figiano forse valgono considerazioni un po’ più ampie, come dicevo sopra. Considerazioni che applicate al caso di un italiano che può avere tutto (formazione, soldi, campionato di livello) pur continuando a giocare con la sua nazionale mi pare abbiano poco valore.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 15:57

            M quindi uno che cambia NAzionale perche’ la maglia del suo Paese la vedrebbe col binocolo e’ una scelta di che tipo?Di convenienza perche’ essere internazionale = piu’ soldi!
            Di nuovo non puoi per una cosa applicare una visione nazionalista di orgoglio di vestire la maglia del rpoprio paese e per altri casi prendere in considerazioni scelte di convenienza..NON E’ COERENTE!Se la tua posizione e’ qualla nazionalista dell’orgoglio di vestire la maglia del proprio paese ogni scelta diversa da questa che e’ una scelta di convenienza non dovrebbe andarti bene…ma siccome Gelde, Botes, Van Zyl hanno scelto la maglia azzurra allora va bene, mentre Pasquali che scelgie di giocarsi la maglia inglese (con cui potrebbe vincere di piu’ e guadagnare di piu’) non va bene.
            Incoerenza allo stato puro dettata da situazione di comodo.

          • M. 20 Giugno 2014, 16:30

            Ok, poniamo che al primo posto ci sia la “appartenenza”, il desiderio (sportivo, non politico, non nazionalista) di giocare per la tua nazionale ecc.
            Pasquali è italiano, dovrebbe voler giocare per l’Italia. Geld, parimenti, essendo sudafricano dovrebbe voler giocare per il Sudafrica.

            Paquali può giocare con gli azzurri tanto che è convocato per una rappresentativa nazionale, la seconda in ordine di importanza, dopo che è stato convocato anche per le giovanili dove ha giocato. Rifiuta la convocazione perché spera di giocare con altri. Subentra il criterio “convenienza”, che, a mio parere, dovrebbe essere secondario rispetto a quello di “appartenenza sportiva”, e diventa primario, rendendo la scelta sua un filo tanto bruttarella, ai miei occhi.
            Per il buon Geld la nazionale è impossibile. Non viene mai convocato. Indi il criterio secondario, “convenienza” può subentrare al primo un pochetto più legittimamente, o no?

            Diciamo se mi chiamano a giocare per Andorra forse ci vado anche, mica “danneggerei” sportivametne la mia nazionale. A me pare perfettamente coerente e credo che le regole sull’equiparazione si muovessero esattamente in questo senso. Poi tutto è stato deformato, come spesso accade.

          • Sidepass 20 Giugno 2014, 16:38

            Sono d’accordo sul fatto che se uno segue una certa linea la debba seguire per tutti i casi, però non riconoscere che ci sia una certa differenza tra i due casi mi pare eccessiv. Mi spiego: è come se la ragazza dei tuoi sogni dopo anni e anni di tentativi per conquistarla non ti filasse neanche di striscio, cerchi di dare tutto ma niene, ad un certo momento si presenta la possibilità di farti una vita (carriera internzionale) con una ragazza meno bella e simpatica ma che ti dimostra di aver bisogno di te e la tua presenza gli farebbe molto piacere. Il tuo cuore apparterrà sempre alla ragazza dei tuoi sogni però potrò provare certe esperienze anche con la ragazza che mi desidera.
            Ecco questa mi pare la differenza che dovrebbe esserci nei due casi.

          • Hullalla 20 Giugno 2014, 16:41

            @M. e Allan che sceglie la maglia Azzurra come lo vedi?

          • Stefo 20 Giugno 2014, 16:53

            M quindi fino ad un certo punto valgono i criteri nazionalisti poi da un certo punto quelli di convenienza…ognuno della sua opinione io reputo che la convenienza la fai valere anche cambiando metro di giudizio a seconda dei casi.

          • Hullalla 20 Giugno 2014, 16:55

            …e Cedaro?

          • M. 20 Giugno 2014, 17:30

            @Stefo continui a parltare di nazionalismo, io parlo di “appartenenza” che è un cosa che hai quando allo vai e tifi italia, ti compri la nostra maglietta, ti vesti da gondoliere o ti metti una parrucca da idiota tricolore. Non parlo di baoinette, confini, trattati, fascismi.
            Tale criterio, sportivo, vale di più, per me di quello della convenienza, sono due criteri con pesi diversi del quale uno ha la primazia. In questo caso poi poi è solo convenienza di natura sportiva (vincerò di più) perché Pasquali sarebbe in un team dove potenzailmente in futuro già di soldi ne potrebbe guadagnare e parecchi.
            @Hullalà Allan madre italiana, padre scozzese. Caso diverso, ha legittimamente due “sensi di appartenenza” sportiva, o tre o quarto (vedansi i nonni) e sceglie per quello cui si sente più vicino. Cedaro: cittadino italiano e argentino, sceglie per chi gli pare, è un caso diverso. Esistono persone con plurime appartenenze, plurime cittadinanze, plurime parentele, ma non mi pare sia il caso di Pasquali.

          • Sidepass 20 Giugno 2014, 18:02

            Sono d’accordo con l’ultimo messaggio di M. Cedaro e Allan sono due casi totalmente diversi da quello in questione. Pare che questo giocatore abbia scelto la carriera al posto dell’ amore diciamo, come tanti uomini sulla terra; forse perchè non lo prova. Ma di certo non gliene faccio una colpa, anzi se lui non ha questo trasporto o lo ha perso perchè ha passato diversi anni all’ estero è legittimo e se un giorno cambierà idea sarò contentissimo di vederlo con la maglia azzurra. Scelta personale e che non provo minimamente a discutere; però mi pareva giusto evidenziare che a mio moesto parere alcune sostanziali differenze ci siano.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 18:06

            M scusa ma girarla in appartenenza non sposta di una virgola il discorso…in certi casi conti l’apartenenza alla tua NAzione ed allora Pasquali sbaglia a fare quello che fa ed in altri no perche’ nella tua patria la maglietta della Nazionale non la vedresti ed allora scusi il tradimento di quel senso di appartenenza per avere una carriera internazionale.
            Se Pasquali comunque sarebbe in Inghilterra penso che giocatori del livello di Gelde, Van Zyl e Botes comunque avrebbero avuto una carriera in ITalia al di la’ dell’eleggibilita’ ma per convenienza la prendono.
            Quel senso di appartenenza di cui parli o vale sempre o non puo’ valere a seconda dei casi.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 18:15

            Ed M puoi cambiargli il nome da nazionalismo a senso di appartenenza ma in entrambi i casi sono cose personali, tu hai senso di appartenenza per l’ITalia?Io nenache un po’ per esempio, ma proprio zero e magari neanche Pasquali ce l’ha…
            Pasquali fa una scelta sua sulla base di quello che lui sente e se sente piu’ appartenenza all’Inghilterra paese in cui vive da 4 anni ed in cui e’ cresciuto professionalmente sono fatti suoi, come sono fatti del Geledenhuys o Botes di turno di sentirsi appartenente al sistema Italia ed essere fiero di rappresentare l’Italia.

          • M. 20 Giugno 2014, 23:22

            1) non giro nulla visto che la cosa del nazionalismo l’hai introdotta tu, mai posta la questione in tali termini.
            2) ti ho spiegato che se ritengo brutto che un Italiano convocato per la sua nazionale rifiuti la convocazione ritengo molto meno brutto che un sudafricano che non potrà mai giocare nella sua rappresentativa vada da un’altra parte. Non è una doppia morale, sono due cose diverse. Il primo non lo capisco, il secondo sì. Il secondo non danneggia la sua nazionale, il primo sì.
            3) il senso dell’equiparazione, su cui puoi essere o meno d’accordo, era esattamente che i Geld venissero in ITalai ma non che i Pasquali andassero in Inghilterra.
            4) Il senso di appartenenza vale per tutti ed è il concetto primario, quello secondario di convenienza subentra in assenza della possibilità di esprimere sul campo la propria appartenenza. Non puoi giocare, non ti convocheranno mai, se lo ritieni giusto fai pure l’equiparato. I casi Pasquali e Geld sono ben differenti per me.
            5) tu non senti l’appartenenza. Ok, per chi tifi? PEr chi soffri? Se gioca l’Italia te ne importa qualcosa? Perché sei qua a parlare di Italia se non te ne importa nulla? Ti avessero convocato te aspettavi che forse ti convocava l’Inghilterra? Questo per me è appartenenza: e non c’entra nulla con il nazionalismo.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 23:40

            Lo sanno anche i muri che tifo LEinster ed IRlanda, parlo di rugby in generale, come parlo dell’Italia parlo di aB, Boks, Argentina eccettera.
            L’appartenenza di cui tu parli non e’ nazionalismo chiamato in altra maniera?
            Bene parliamo di senso di appartenenza sportivo?Pasquali gioca da 7 anni a rugby, 3 ne ha fatti in Italia da giovanissimo uno in Scozia e 3 in Inghilterra, i 3 che lo hanno portato da essere un giovane di prospetto come tanti ad essere alle soglie del professionismo, se non stai cercando di rigirarla cambiando il nome alla cosa perche’ Pasquali non dovrebbe sentire piu; appartenenza per il sistema inglese?

          • Stefo 20 Giugno 2014, 23:43

            Ed aggiungo che e’ nel Regno unito da quando ha 16-17 anni quindi che lui possa sentire maggiro senso di appartenenza per l’Inghilterra dovrebbe starci ben piu’ di altri discorsi a meno che quel senso di appartenenza che sventoli non sia solo un modo di chiamare il nazionalismo in maniera diversa.

          • M. 21 Giugno 2014, 07:24

            Sarò un sasso… Sei italiano e tifi irlanda? Perdonami ma non passo la via a leggere onrugby…
            Pasquali ha vissuto 16 anni in Italia e 4 in Gran Bretagna, ok magari sente più “appartenenza” sportiva e tifa Inghilterra e si sente inglese, può essere, non ci redo.

          • M. 21 Giugno 2014, 07:25

            Oh poi continui col mantra nazionalismo, e vabbè contento tu. Ti ho detto che appartenenza è svegliarsi alle 6 e 30 a vedere sta partita, andare a roma con una testa da cavallo e occhiali azzurri, fare in giornata Italia-Parigi e ritorno per vedersi 30 punti sul groppone, soffrire e gioire per l’Italia e non per l’Inghilterra o il Leisnter o i Crusaders.
            Poi ognuno fa quel che gli pare.

          • Stefo 21 Giugno 2014, 10:01

            “Sei italiano e tifi irlanda?” E con questa frase hai dimostrato che senso di appartenenza di cui parli e’ nazionalismo chiaato in altra maniera, siccome uno e’ italiano deve tifare ITalia.
            Vivo a Dublino da piu’ di 10 anni, e’ dove ho messo su famiglia, sviluppato una carriera, e’ il posto che chiamo casa mia e per questo il mio senso di appartenenza sportivo e’ con il Leinster e l’Irlanda e me ne fotto di dove sono nato, non sento il dovere di tifare italia perche’ italiano.

          • M. 22 Giugno 2014, 00:01

            Che ne so io della tua vita perdonami? ti ho spiegato cosa intendo per appartenenza, tu ti senti irlandese, hai vissuto e ti sei costruito la famiglia là, buon per te, dubito che la scelta di Pasquali derivi al fatto di sentirsi inglese. Comunque vedo che si rapidissimo a trarre conclusioni da tue personalissime ointerpretazioni dell’altrui pensiero, per altro ampiamente articolato e spiegato.

          • M. 22 Giugno 2014, 00:10

            Fai per altro passare una domanda innocua di uno che non ti conosce in un contesto in cui ha un senso come un afferazione di chissà cosa con chissà quaki nascoste intenzioni accusatorie scaldandoti inutilmente. Beviti sta birra virtuale che ti offro e chiudiamola qu.

    • Rabbidaniel 20 Giugno 2014, 14:17

      Io rispetto le idee altrui, però bisogna fare i conti con la realtà dei fatti. Gianni non tieni conto che nel rugby le equiparazioni sono estremamente facili con la regola dei 3 anni. Giocare in una nazionale (che conta per ranking e per bacino tecnico-economico) aumenta esponenzialmente il tuo valore sul mercato. Quindi il discorso di “attaccamento alla bandiera” conta relativamente. D’altra parte noi dovremmo essere gli ultimi a parlare, visto che abbiamo equiparato e oriundizzato tutto il possibile e spero che non ci raccontiamo che i giocatori stranieri che hanno fatto questa scelta abbiano deciso di farla perché si sono innamorati del tricolore.
      D’altra parte chi pensi di adottare norme più restrittive sull’equiparazione con me sfonda una porta aperta.
      (Nel caso Belinelli e Gallinari, punto primo il basket è un altro mondo, punto secondo se avessero la minima possibilità di entrare nella squadra USA non ci penserebbero?).

      • berton gianni 20 Giugno 2014, 14:49

        Ciao Rabbi,
        dovrebbero prendere la nazionalità Usa…
        Ed è questo che, alla fin fine, cercavo di far notare.
        Non trovo corretto/giusto paragonare chi, come Domingo, Cosafai ecc., molla tutto il proprio mondo di affetti per cercare miglior fortuna all’estero e ne diviene cittadino a tutti gli effetti.
        Se Pasquali od altri, faranno la scelta di “diventar” del tutto…albionesi :-),
        allora è un’altra coscia.

        • Giovanni 20 Giugno 2014, 15:41

          Duncan è nato alle Isole Vergini, ma ha giocato alle Olimpiadi per gli USA. Quindi, anche se è un caso isolato, succede pure nella NBA.

          • Andrea B. 21 Giugno 2014, 10:05

            Isole vergini americane…territorio associato agli Usa, hanno nazionalità statunitense e votano pure per le presidenziali… scusa la pedanteria, giusto per il piacere di saperlo 🙂

      • Full Back 20 Giugno 2014, 15:32

        Giocare nella nazionale nel Basket inciderà un 0,01% sulla loro vita economica. Una volta nel NBA possono anche non giocare per nessun nazionale. Non è proprio un paragone calzante!

  17. michelangelo 20 Giugno 2014, 14:08

    infatti uno è libero di fare cio che vuole però non deve prendere in giro la gente dicendo che ha rifiutato perchè quest anno si concentra sulla crescita….
    dai siamo onesti Vuole l’inghilterra

    • Giovanni 20 Giugno 2014, 14:19

      Sono i procuratori ad insegnare “le public relation”: “ragazzo, mi raccomando, sii diplomatico che non si sà mai ‘sta storia come và a finire. Tienti comunque una porta aperta…”. Es claro? 😉

      • Full Back 20 Giugno 2014, 15:34

        Ho un amico che ha fatto la carriera a Tigers. Hanno una cultura di mettere il benessere del giocatore prima di ogni cosa. Se lo consigliono sarà nei suoi migliori interessi!

        • Giovanni 20 Giugno 2014, 15:41

          Certo. Nei suoi e nei loro.

          • Full Back 20 Giugno 2014, 16:03

            quello che intendo è che sarebbe sopratutto nei suoi.

  18. berton gianni 20 Giugno 2014, 14:15

    Stefo,
    squallida la FIR come tutte le altre che “coltivano” questa…pesca.
    Non trovo giusto paragonare Domingo, Cosafai e casi similari con Pasquali e Co., perchè i primi han fatto una scelta di vita che, in primis, permetteva loro di migliorare assai il proprio livello di vita economica.
    Non è così per i “nostri pasciuti” ragazzi.

    • Stefo 20 Giugno 2014, 14:20

      Scusa gianni ma in termini di scelta di vita l’ha fatta anche Pasquali, ha deciso di andare a studiare rugby laddove poteva farlo meglio, ha scelto il miglior posto possibile per diventare un professionista d’alto livello…se la metti sui soldi allora chi e’ piu; squallido: chi si vende ad un’altra nazione per prospettive di guadagno milgiore o chi magari investendo di suo se ne va all’estero per imparare di piu’?Dai Gianni su stai dicendo che uno che si vende per soldi e’ meno squallido?Mi sembra ridicola come cosa.

      • M. 20 Giugno 2014, 15:23

        Ma non puoi paragonare una situazione di trent’anni fa con quella di oggi. Così come non puoi paragonare la situazione di un figiano a quella di un italiano. Andasse a Leicester e con un’ora di aereo tornasse a giocare qua, se vuole giocare qua.

        • Stefo 20 Giugno 2014, 15:29

          M inutile che vai avanti ho gia’ scritto sopra sei caso emblematico di quanto esposto da Giovanni, se per te il problema e’ tradire la PAtria rinunciare alla maglia della tua NAzione non ci sono distinguo di nessuna sorta tra un fijiano ed un italiano, se fai i distinguo stai solodimostrando che cio’ che fa comodo va bene cio’ che non fa comodo non va bene.

          • M. 20 Giugno 2014, 15:37

            E’ la tua opinione, ho cercato di spiegarmi/ti meglio come la penso, ciao e buona giornata.

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 15:58

            @Stefo: di solito noi italiani, quando facciamo un distinguo, è perchè ci riteniamo intrinsecamente superiori a questo o quel popolo. Quindi, se Vosawai viene a giocare da noi è perchè “poverino, si stava morendo di fame laggiù sperduto nel Pacifico” e noi ci sentiamo buoni e bravi a dargli una “chance di vita” (finto buonismo peloso). Se un italiano sceglie di giocare per altri è un “traditore della Patria” perchè da noi ha tutto e guai a lui se solo osa pensare che qui l’Italia nostra non sia l’eden in Terra. Invece di dire le cose come realmente stanno: che ci fà un gran comodo che Vosa, Gelde ed altri siano nazionalizzabili perchè tappano i buchi di un sistema nostro che è carente nel fornire abbastanza giocatori di qualità per la Nazionale, ma se altre nazioni fanno la stessa cosa allora non và più bene, “come si permette, perfida Albione che ci tiranneggia, spocchiosi britanni pirati”.

          • M. 20 Giugno 2014, 16:33

            Giovanni, ho spiegato il mio pensiero in 30 post, più di così non posso fare, se vuoi continuare a deformare e leggere alla tua maniera cose che non scrivo o che scrivo con un altro senso, liberissimo. Tanto ci guadagno io, mi devi una birra in più alla prossima occasione. E pure na sfogliatella…

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:56

            @M.: per la birra e le sfogliatelle con vero piacere! Quando e dove vuoi…(preferisci quella di pasta frolla o riccia?).
            Ho letto tutti i tuoi 30 post e, purtroppo, continuo ad avvertire “una doppia morale” nel senso di ciò che cerchi d’esprimere. Sono convinto non sia tua intenzione, ma solo un mio limite di comprendonio.
            Ti dò atto di aver sopportato pazientemente qualche mio post dal tono un tantino sarcastico.
            Siccome ho anche io illustrato le mie idee sull’argomento in 30 e più post, direi, se sei d’accordo, di non proseguire oltre. Ciascuno ha elementi per riflettere serenamente sulle proprie ed altrui argomentazioni.
            P.S.: consiglio disinteressato: se parteciperai all’incontro gastronomico, appropinquati rapidamente della tua quota di sfogliatelle, dato che @Sergio Martin ha una incredibile voracità nell’ingurgitare le proprie e quelle degli altri. 🙂

          • M. 20 Giugno 2014, 17:32

            Giovanni: maledizione che abito al nord, ma 7-8 febbraio sarò in Rome per l’esordio, vediamo di organizzare un terzo tempo come si deve… 🙂

        • Full Back 20 Giugno 2014, 15:37

          va bene allora parliamo di Parisse di oggi e Castrogiovanni, avrebbero una stile di vita peggiore se giocassero per l’Argentina?
          Dai non inventiamo dei ragionamenti per fare la gara delle ragione.
          Che sia chiaro che per un Rugbysta è una scelta di vita e cambia tanto ma tanto andare in Inghilterra invece di rimanere in Italia! La stanno dando delle possibilità di crescita e soddisfazione che qui non si trova nel mondo di Rugby!

          • Andrea B. 21 Giugno 2014, 09:53

            Quoto, anche se tra Parisse e Castrogiovanni la questione del sentimento d’appartenenza all’Italia era un po’ diversa tra i due..

    • Stefo 20 Giugno 2014, 14:25

      La realta’ l’#ha detta Giovanni chi si e’ naturalizzato per l’ITalia che lo abbia fatto eprche’ se no col cazzo che aveva una carriera internazionale o per soldi per la maggior parte dei tifosi non e’ squallido, anzi era ed e’ un mito, ora che la ruota gira e l’Italia incomincia a vedersi soffaire qualche ragazzo allora chi lo fa e’ solo squallido, un traditore della patria.
      Prima la regola andava benissimo alla maggior parte (io rabbi e pochi altri a contestarla da almeno 3 anni) oira improvvisamente si scopre che questa regola beneficia chi ha i soldi ed il professionismo vero.
      Finche’ ci si guadagna va tutto bene appena si vede che si puo’ perdere qualcosa allora via schifo puzza e merda!

      • Giovanni 20 Giugno 2014, 15:04

        …e dato che di ragazzi nostrani in Francia ed Inghilterra ne andranno a giocare sempre più, vedrai come si moltiplicheranno gli “starnazzamenti”. Ma alla fine il saldo sarà cmq attivo, perchè la FIR andrà “a fare la spesa” all’estero e quindi, per 3 o 4 virgulti italici persi, la Nazionale Italiana ne acquisirà senz’altro di più. Morale della favola, la FIR, come tutte le altre principali nazioni dell’emisfero nord-sud, si guarderà bene dal chiedere cambiamenti alle attuali regole di equiparazione. E’ il rovescio della medaglia del professionismo. Laddove arrivano i soldi, terminano i sentimenti.
        Pace, bene e rugby.

        • HumptyDumpty 20 Giugno 2014, 15:45

          Basterebbe mettere l’U20 come seconda squadra nazionale

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:18

            @Humpty: non lo faranno mai, fà comodo a troppe Nazioni ricche. Dovrebbero essere inc@zz@te Fiji, Samoa e Tonga, altro che noi!

      • M. 20 Giugno 2014, 15:26

        Ma infatti il senso dell’equiparazione è permettere a nazioni deboli di crescere con l’aiuto di giocatori che a casa loro non dovrebbero potercela fare. Se poi il senso è stato distorto colpa dell’Irb non aver messo qualche paletto.

        Per altro tra Botes, Geld e co. e l’attuale caso c’è la differenza che i primi son qua a giocare mentre a casa loro non potrebbero farlo, quindi non c’è alcun “tradimento” (per altro mai usato questa espressione).

        • Full Back 20 Giugno 2014, 15:39

          Parisse? Castro? Canale? Anche loro? Non penso proprio!

          • M. 20 Giugno 2014, 15:49

            Non sono equiparati infatti.

        • Full Back 20 Giugno 2014, 15:56

          “Ma infatti il senso dell’equiparazione è permettere a nazioni deboli di crescere con l’aiuto di giocatori che a casa loro non dovrebbero potercela fare”…pur non essendo tecnicamente equiperati (perchè famiglie di origini Italiani) questi sono giocatori Argentini che potevano giocare con l’Argentina. Che tu sei contenta della loro scelta va benissimo, ma se il problema è tradimento allora parliamone.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 15:59

            Niente full back non c’e’ niente da fare, per Pasquali c’e’ l’orgoglio di vestire la maglia del proprio paese come metro di giudizio, per Botes, Van Zyl, Gelde e altri la possibilita’ di avere una carriera intenrazionale come metro di giudizio…due pesi, due misure a seconda di cio’ che fa comodo.

          • Full Back 20 Giugno 2014, 16:25

            beh sicuramente sti nobil’gentil uomini lo hanno fatto per cercare di aiutare l’Italia poi, perchè il punto è quello no?!
            Se Italia avesse investito nei giovanni invece di andare a pescare avrebbe già un accademmia notevole!

          • M. 20 Giugno 2014, 16:36

            Ma questi sono italiani e stop, se uno è cittadino italiano e insieme argentino sono affari suoi per chi sceglie di giocare.

          • Full Back 20 Giugno 2014, 17:06

            Stefo ti ha già risposto in anticipo M.

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 17:15

            @Full Back: l’ho sempre detto io: se l’Italia avesse investito di più in “giovanni”, oggi chissà dove sarei io…forse “alla scala”! (cit.Totò) 😀

          • M. 20 Giugno 2014, 17:20

            Stefo due pesi possono avere differenti misure. A mio personalissimo parere il peso “appartenenza” viene prima e “pesa” di più di quello “convenienza” e il secondo può diventare decisivo solo se il primo non è in azione (caso Geld, sopra citato, cioè caso di quelli che non possono e non potranno giocare con la loro nazionale).

      • Hullalla 20 Giugno 2014, 16:52

        Mi ricorda quando ai tempi Bordon e’ andato a giocare in Francia (senza pagare “indennita’ di formazione” alla sua squadra, con la quale ovviamente non aveva contratti perche’ in Italia non c’erano all’epoca…): Bordon fu costretto a lasciare la Nazionale mentre tutti si tracciavano le vesti!

        Invece le squadre Italiane hanno in quegli anni ingaggiato schiere di stranieri (spesso col professionismo merron, all’epoca…), senza MAI pagare indiennita’ di formazione a nessuno, ma quello andava bene perche’ ci faceva comodo…

  19. boh 20 Giugno 2014, 14:24

    Ho potuto vedere qualche tempo fa la struttura Leicester con la loro accadamy e come sono strutturati sul territorio anche nei confronti dei club della zona. Ho pensato quanto sarebbe semplice….ma questo è un altro mondo.

  20. miky 20 Giugno 2014, 14:25

    Al di là di tutti i discorsi sulla nazionalità e il nazionalismo, il ragazzo ha vent’anni, e ha passato gli anni formativi dell’adolescenza in Scozia e Inghilterra.. non ci vedo niente di strano se si sente un po’ britannico. Fa benissimo a prendersi tempo per decidere sul suo futuro.

  21. gian 20 Giugno 2014, 14:26

    tradotto “dopo i mondiali vediamo che succede, se mi chiama l’inghilterra vado lì, altrimenti italia”, ragionamento assolutamente comprensibile, se anche, magari, non condivisibile, ragionamento da pro puro, questo è il rugby di oggi, complimenti al ragazzo e buona fortuna

    • Hullalla 20 Giugno 2014, 16:58

      D’altra parte quando Mirco non e’ riuscito ad avere un contratto con le Celtiche (dopo che si era fatto male giocando con la Nazionale) cosa gli hanno detto: “Caro ragazzo, sei un professionista e lo sapevi che questi sono gli incerti del mestiere: comportati dunque da professionista puro!”
      Queste sono cose che si vedono e che tutti imparano…

  22. berton gianni 20 Giugno 2014, 14:29

    Scusa te, Stefo, se non mi sono sono fatto capire.
    Pasquali e chi altri fanno non bene, ma benissimo a giocare all’estero.
    Prima di tutto perchè se la sono sudata, eccome, sta occasione.
    E va tutto a loro merito, essersela meritata. Bravi !
    Il tuo aggettivo lo trovo troppo pesante, nel senso che non si tratta di tacciare come “squallido” chi opta per una nazionale che non sia la sua.
    Semplicemente lo giudico un comportamento che a me non piace per niente.
    Poi, sai, non mi permetto di giudicare, “seduto nel salotto buono di casa”, chi lascia la propria famiglia, il proprio piccolo mondo per cercare fortuna all’estero.

    • Stefo 20 Giugno 2014, 14:45

      gianni l’aggettivo squallido lo riprendo da un altro utente che ha dato dello squallido a Pasquali…io non ci trovo nulla di squallido, ma domando a chi ha usato quell’aggettivo per Pasquali cos’e’ piu’ squallido allora.
      Visto che tu ti sei insertito pero’ allora ti domando nel tuo giudizio come fai a fare un distinguo dicendo che e’ piu’ accettabile chi si vende per soldi e basta di chi prende e si mette in gioco per provare a conquistare una maglia in condizioni di competitivita’ maggiore?
      Posto che io non trovo squallido nessuno non essendo nazionalista ma che non condivido la regola perche’ di fatto favorisce chi ha soldi e puo’ andare a prendersi i migliori talenti da chi non ha i soldi per il professionismo.

      • berton gianni 20 Giugno 2014, 14:59

        Stefo,
        avevo intuito che non era nel tuo lessico abituale.
        Dove non ci capiamo è in quel tuo :
        chi si vende per soldi…
        Far la scelta di andare all’estero, per lavoro, sport o cos’altro non lo giudico un vendersi per soldi. Tutt’altro. Ancor meno, ovviamente, il dover andare via. L’esser costretto per dare un senso migliore alla propria vita.
        Ognuno è portato a migliorarsi, non certo a peggiorarsi.
        La mia critica al Pasquali di turno è solo per la questione : che nazionale sceglierà ?
        Per me, il fatto che uno di questi giovani, abbia anche solo il dubbio su quale scegliere…mi lascia molto deluso.

        • Giovanni 20 Giugno 2014, 15:11

          “seduto nel salotto buono di casa”…ed aggiungo, senza suocera nei paraggi… 😀

          • berton gianni 20 Giugno 2014, 15:18

            Suocera nei paraggi ?
            Meglio aver nel culo due scarafaggi… 🙂

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:01

            Ahahahahah, visione orribile, ma rima sublime… 😀

        • Stefo 20 Giugno 2014, 15:18

          Io non capisco perche’ dici che Vosawai o altri siano diversi da PAsquali…Pasquali quando ha scelto di andare in Inghilterra aveva prospettive di carriera migliori facendo quella scelta?Si, come Vosawai aveva prospettiva di carriera migliori venendo in ITalia ed il punto allora e’ che la scelta e’ uguale identica, entrambi vanno dove hanno prospettiva di carriera migliore con la loro scelta…dov’e’ il distinguo?Perche’ la scelta di Vosawai di vestire l’azzurro dovrebbe essere diversa?Poteva rifiutare l’azzurro per restare eleggibile per Fiji tanto quanto quello che ci si aspetta da Pasquali.

          Si torna al discorso che gia’ facevo piu’ di un anno fa con gsp: finche’ non succedera’ che un italiano fa una scelta la regola piacera’, appena un italiano fara’ una scelta di questo tipo si apriranno discussioni sulla regola e si attacchera’ il ragazzo che fa quella scelta.

          • berton gianni 20 Giugno 2014, 15:26

            Stefo,
            alla fine vieni con me, sul fatto che fanno una scelta di vita, appunto per migliorarla.
            Allora, la metto così :
            se il Pasquali di turno mi diventa inglese, sudafricano,afgano,honduregno ecc. in tutto e per tutto, ok.
            Fa la sua scelta, radicale, di vita e ciao.
            Ti do ragione, totale sintonia, sulla cagata dei tre anni.
            Ho solo dei dubbi, su di te perchè non mi sembra che tu sia un dirigente sportivo di comprovata competenza.
            Palesemente.

          • gsp 20 Giugno 2014, 15:36

            Però fammi chiarire che a me la regola sta bene e lui decide di andare dove vuole. È poaching, ma è un dato di fatto, non un giudizio.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 15:47

            gsp sei coerente, non condivido ma rispetto perche’ sei coerente…chi fino a ieri non aveva nulla contro la regola e si sveglia oggi per Pasquali o chi prova a fare dei sottili distiguo non e’ coerente

        • Francesco.Strano 21 Giugno 2014, 00:27

          Quotone Berton !!!!! Cardinale subito…….ahahaga

      • M. 20 Giugno 2014, 15:27

        ho parlato di squallore, se proprio vogliamo essere precisi.

    • Bombarolo 20 Giugno 2014, 14:55

      @ berton gianni se mi intrometto, ma non ti sembra di confondere un po’ i piani? nel senso che è legittima la simpatia o antipatia verso un giocatore che sceglie di giocare per una squadra piuttosto che un’altra, per di più quando si tratta di nazionali, ma il problema qua sta proprio nel fatto che con questa regola dell’equiparazione non c’è differenza a livello concettuale tra squadre nazionali e squadre di club…ora però bisognerebbe criticare chi ha fatto e continua a mantenere la regola e non i giocatori che preso atto della possibilità fanno una scelta diversa dalla propria nazionale di origine, specialmente in uno sport dove avere delle soddisfazioni economiche e sportive è molto difficile.

      • berton gianni 20 Giugno 2014, 15:01

        Ciao Bombarolo.
        …non c’è differenza a livello concettuale tra squadre nazionali e squadre di club ?
        Dai, non condivido questo tuo…assioma.
        Per me c’è un abisso !

        • Stefo 20 Giugno 2014, 15:12

          Gianni Bombarolo parla di regola che di fatto rende la NAzionale alla stregua di un club e chi ha i soldi si accappara i migliori…questo regolamento ha piu’ di 12-13 anni e’ un regolamento datato ai tempi del primo professionismo, ora con lo sviluppo che il professionismo ha avuto permette alle Union ricche tramite i club di potersi portare a casa i giovani migliori da quei paesi che economicamente non sono in grado di sostenere il professionismo, di fatto rende la scelta della Nazionale una scelta di convenienza…ti faccio un esempio:
          Paul Doran Jones, pilone degli Harlequins:
          U18: Inghilterra
          U19: Irlanda
          U21: Irlanda
          Nazionale Senior: Inghilterra
          Oppure il giocatore di cui ora non ricordo il nome:
          JWC 2012: Samoa
          JWC 2013: Australia
          e ce ne sono altri cosi’.

          • gsp 20 Giugno 2014, 15:29

            Ma allungare la regole della residenza non cambierebbe molte do quelle situazioni, in quanto molti sono eleggibili per gli altri criteri.

          • Stefo 20 Giugno 2014, 15:45

            Infatti gsp io non penso che allungare a 5 anni cambi, penso che un tetto eta’ sia piu’ funzionale, vediamo chi rinuncia alla Nazionale aspettando che ne so di avere 28 anni per vestire la maglia di un’altra nazionale.
            Secondo inziamo a mettere che se scegli U20 quella e’ e basta.
            Poi si puo’ aggiungere quello che scrivevo sopra tetto per union non per foglio di gara.

          • gsp 20 Giugno 2014, 15:53

            Non ho capito bene, la regola dei 28 anni. Cioè vuoi dire che la residenza vale solo dai 28 anni in su?

          • Stefo 20 Giugno 2014, 16:01

            Esatto gsp, puoi diventare elleggibile (anche dopo 3 anni) ma dai 28 in su

          • gsp 20 Giugno 2014, 16:10

            Effetivamente non vedo nessuna ragione per cui non possa funzionare. Personalmente la preferisco ad imporre la scelta giá nella U20 (anche se poi, nei fatti, per Galles e Saf)…

          • Stefo 20 Giugno 2014, 16:12

            Il discorso U20 per me invece dovrebbe esserci prima di tutto per rendere uguali tutti i paesi.

          • Giovanni 20 Giugno 2014, 16:38

            Come ai tempi del Patto di Varsavia: i giocatori avevano il permesso di espatriare solo al compimento dei 28 anni d’età! 😀 …è una battuta la mia, non prendetemi alla lettera…però, in altro post ieri si parlava di URSS, sistemi bulgari, ecc. E’ argomento ricorrente questo dei tempi della guerra fredda, mi sà che un giorno dovremmo dedicarci un post apposito tra noi forumisti adepti…palesemente.

        • Bombarolo 20 Giugno 2014, 15:21

          @ Gianni Mi spiego meglio, quando si parla di Nazionali si fa riferimento a squadre che basano la loro differenza sulla nazionalità dei giocatori che le compongono, ma se permetti a queste squadre di prendere giocatori stranieri (non solo di formazione, ma anche di nazionalità) non solo “imbastardisci ” il senso stesso della competizione ma apri addirittura a logiche di mercato che sono tipiche dello sport di club.

          • gsp 20 Giugno 2014, 15:32

            Ma se pasquali ha praticamente imparato tutto dal movimento inglese, perchè non dovrebbe rappresentarlo? E se allunghi.da 3 a 4 il periodo di residenza non cambia molto la situazione.

          • berton gianni 20 Giugno 2014, 15:39

            Bombarolo,
            questo l’avevo capito e lo condivido.
            Come al solito mi rifaccio al mio : le responsabilità sono sempre verticistiche…e ormai il mondo, anche ovale, è fatto per i furbi…

          • Bombarolo 20 Giugno 2014, 15:58

            @gsp perchè le Nazionali si basano sul concetto di nazionalità, che per quanto superato affascina tante persone, anche quelle più aperte di mente e consmopolite, che seguono gli eventi internazionali. Se Pasquali per qualsiasi motivazione volesse giocare per l’ Inghilterra dovrebbe trovare il modo di diventare cittadino inglese; d’ altra parte una regola comune deve essere adottata e non si può guardare al singolo caso. Poi intendiamoci si parla di giocatori professionisti che sono la massima espressioe del loro sport, non di poveri immigrati…

          • gsp 20 Giugno 2014, 16:06

            Bombarolo, la regola, che la si condivida o meno, esiste ed è chiara. La nazione è anche rappresentata da quelli che non ci sono nati ma hanno scelto di abitarci e viverci. Se poi prendi le isole britanniche, o anche aus e NZ è normale avere un nonno o genitore nato altrove e quindi puoi rappresentare due o più nazioni. Ma è la vita che è cosí.

          • Bombarolo 20 Giugno 2014, 16:19

            @gsp mi sa che non hai colto il senso dei miei commenti perchè pur essendo dell’idea che questa regola sia desueta e che il sistema così prospettato non mi piace ho già detto che non si dovrebbe criticare (se non addirittura offendere, ma non è il caso di berton gianni) il giocatore professionista che avendone la possibilità fa una scelta…

  23. Machete 20 Giugno 2014, 14:40

    a chi critica per partito preso aggiungo….
    mettetevi nei suoi panni….
    è giovane…ha belle prospettive per il futuro sporti…è stato dormato da una delle migliori accademie inglesi….ha possibilità di entrare in prima squadra…..
    dall’altro la federazione del suo paese natale non lo convoca per il 6N U20….non lo chiama per la JWC….ma tenta di “fregarlo” chiamandolo con la seconda squadra per un torneo che vale quando il 2 a briscola….
    giustamente mi sentirei prima deluso e poi anche un pò incazzato…..

  24. berton gianni 20 Giugno 2014, 14:50

    Ciao Rabbi,
    dovrebbero prendere la nazionalità Usa…
    Ed è questo che, alla fin fine, cercavo di far notare.
    Non trovo corretto/giusto paragonare chi, come Domingo, Cosafai ecc., molla tutto il proprio mondo di affetti per cercare miglior fortuna all’estero e ne diviene cittadino a tutti gli effetti.
    Se Pasquali od altri, faranno la scelta di “diventar” del tutto…albionesi 🙂 ,
    allora è un’altra coscia.

    • Rabbidaniel 20 Giugno 2014, 15:14

      Non so se Cosafai abbia la cittadinanza italiana. Dominguez aveva addirittura giù vestito la maglia della nazionale maggiore argentina, il che è tutto dire. Poi, Gianni, dall’Italia ogni giorno partono decine di persone per cercare fortuna all’estero, penso che il rugby non faccia eccezione.

  25. HumptyDumpty 20 Giugno 2014, 14:55

    Onestamente mi sarebbe piaciuta di piu’ un’intervista a Troncon sul caso Pasquali, per capire veramente come e’ stata gestita la situazione in FIR. Perche’ onestamente di quello che fa Pasquali e’ affar suo, ma sarebbe curioso sapere come vengono visti dalla FIR i giovani che vanno all’estero per formarsi e migliorarsi …

    • frank 20 Giugno 2014, 19:34

      perchè secondo te Troncon può (e vuole) eventualmente dire la sua libera opinione su una mancata convocazione in U20 di Pasquali??

      troppo allineato e coperto

  26. moro0 20 Giugno 2014, 15:28

    solo 3 cose:

    1-se il ragazzo crede di potersi meritare la nazionale della rosa fa bene a provarci, ma poi non si apsetti una convocazione italiana nel caso non ci riesca

    2-rifiutare 3 partite per pensare solo alla prossima stagione è una emerita str*****a, sii sincero e di che non vuoi legarti

    3-ma stiamo ancora realmente parlando di Cedaro? io non seguo il D2 ma se brunello e Cavinato hano preferito chiamare Galde, Bortolami, Fuser, Minto (quando ha potuto), Caffini, Andreotti Gerosa forse un motivo c’è! non penso sia stata per colpa della nazionale e non penso nemmeno che all’Argentina manchi una seconda linea visto che non può contare su Cedaro

  27. Mr Ian 20 Giugno 2014, 15:39

    Per essere cattivo e leggendo tra le righe dell intervista, ci potrebbe anche stare:” in Italia di rugby non mi hanno insegnato nulla, sennò come tenere la palla in mano e le regole base, la svolta è stata già alla prima esperienza fuori, dove già dal college ad insegnare rugby ci sta uno che lavora direttamente per la nazionale argentina, pensa a salire….rispetto a te (impersonale) che alleni le giovanili del club ti senti chissà chi e magari oggi mi critichi.”
    Ma non voglio essere cattivo…
    O.T. Per queste elezioni cosa dicono i sondaggi?

  28. berton gianni 20 Giugno 2014, 15:56

    Stefo,
    metti anche me nell’elenco dei non coerenti ??

    • Stefo 20 Giugno 2014, 16:04

      Gianni non ricordo che posizione avevi in passato sul regolamento, se ti sei svegliato come molti quest’anno con Pasquali.
      Gsp e’ coerente, aveva gia’ detto un anno fa che nel caso di un italiano che fa una scelta di questo tipo gli andrebbe bene perche’ gli va bene il regolamento cosi’ com’e’.

      • berton gianni 20 Giugno 2014, 16:09

        Infatti.
        Non avevo mai preso posizione.
        Solo tanto tempo fa espressi l’opinione che rinunciare alla nazionale per puntare ad una piu’ prestigiosa non la condividevo come scelta.
        Come ho già scritto la coscia non mi turba al punto da alterarmi il ciclo defecatorio, però, non la esalto ‘sta italica maglia, ma neanche la disprezzo a priori.
        Ma, stavolta sei tu ch non mi hai risposto :
        sei o non sei un dirigente di comprovata competenza ??

    • Stefo 20 Giugno 2014, 16:10

      Gianni senza dubbio non trovo coerente scioccarsi che Pasquali possa scegliere e non essere rimasti scioccati che Botes, Van Zyl, Geldenhuys potessero scegliere…
      E’ uno shock da regolamento?Quel regolamento c’e’ da una vita e l’Italia ne ha ampiamento fatto uso.
      E’ uno shock Nazionalista?Come detto sopra se e’ inspiegabile che un italiano possa pensare di vestire la maglia inglese per convenienza allora dovrebbe essere isnpiegabile che un sudafricano abbia vestito la maglia italiana per convenienza…se si fa un discorso di “orgoglio a vestire la maglia del proprio paese” lo s faccia per tutti.

      • Mr Ian 20 Giugno 2014, 16:18

        Solo perchè non ci siamo abituati, in Galles c’è stato il balletto Shingler jr. L altro ieri gallese, ieri scozzese, ed oggi in tour in SA.
        Insomma se sei bravo e lo meriti, nessuno ti chiuderà la porta in faccia, sempre se tu non rifiuta..

      • berton gianni 20 Giugno 2014, 16:25

        Ok,
        su questo tuo post condivido tutto.
        Unico distinguo è che Gelde, cheBotes, Van ZylZyl and so on, li avesse chiamati il Sud Africa, sto par de coioni che rifiutavano…Qui si tratterà di vedere se e quando mai, l’Italia chiamasse in “prima squadra” ragazzi tipo Pasquali, se questi dirànno presente o se rifiuteranno in attesa della perfida Albione di turno.

        • berton gianni 20 Giugno 2014, 16:27

          Ah,
          sottoscrivo la tua idea dei 28 anni.
          Anzi, l’ho inserita nel programma della lista il Rugby & le Tette…

        • Stefo 20 Giugno 2014, 16:34

          Gianni la regola del contrappasso, per anni l’Italia grazie alla doppia nazionalita’ (non all’equiparazione) ha preso signori talenti dall’Argentina, ora e’ anni che i migliori argentini col piffero scelgono l’ITalia.

        • Hullalla 20 Giugno 2014, 17:08

          Vabbeh, allora prendi Allan o Cedaro… avevano ottime possibilita’ di essere convocati rispettivamente nella Scozia e nei Jaguares…

          • Stefo 20 Giugno 2014, 17:15

            Hullala vogliamo andare a cercare le eccezioni facciamolo ma direi che il trend mi sembra netto…

    • Hullalla 20 Giugno 2014, 17:06

      Certamente non sei coerente: pensa al tuo rapporto di malcelato amore-odio con tua suocera!

      • Giovanni 20 Giugno 2014, 17:27

        La diatriba degenera: ora si vanno a toccare i “rapporti affettivi”. 😀

  29. And 20 Giugno 2014, 16:10
  30. malpensante 20 Giugno 2014, 16:12

    Tra i miei vecchi usava il detto: dove c’è pane c’è patria. Dopo di che, per quel che si chiama patria senza pane, magari a 16 anni stai con Garibaldi al Gianicolo, o sul Piave, o vestito di stracci con uno sten a tracolla. Il rugby mi ha insegnato che se ti infili una maglia la rispetti, e anche quella è la tua patria. Non è il calcio. Non è una cosa che si dice, è una cosa che si fa, e non conti di loro, ma giochi di tuo, etica ed estetica. Il ragazzo mi piace, per quel che dice e per quel che fa, il suo mentore è stato Castro e mi basta, e si vede. Understatement. Quanto a concertazione, gli appunti di Verdi per i tromboni mai sono di espressione, quello è Wagner. I tromboni sono funzionali, niente di meno significante e più clamorosamente rumoroso, banale ed eclatante, esattamente quel che serve per interrompere una emozione senza inquinarla, nulla sono e nulla lasciano, al contrario di una pausa. W Verdi.

  31. Francesco.Strano 20 Giugno 2014, 16:44

    Dico un ULTIMA COSA…..

    se davvero fosse è si sentisse italiano….. Si formerebbe li è poi darebbe una mano alla crescita della nostra nazionale…….invece così si assicura il posto a vita…..in premiership

  32. Francesco.Strano 20 Giugno 2014, 16:47

    P.s preferisco di gran Lunga vedere un PERUGINI fatto e formato in Italia che mette sotto gli ALL BLACKS….. Questo è epico…

    • Hullalla 20 Giugno 2014, 17:11

      Perugini ha giocato lungamente in Francia, pero’… e’ tornato solo a fine carriera…

  33. tony 20 Giugno 2014, 16:55

    Provo a fare un ragionamento su quello che vuole sto’ ragazzo…tralasciamo quello che dice…sono frasi di circostanza. Pasquali per scelta sta provando a fare del rugby la sua professione…e ha considerato che per lui la scelta migliore fosse andare a formarsi in Inghilterra……Io l’ultima volta che lo vidi giocare deve essere stato 1o 2 anni fa era un buon prospetto ma concordo con Kinky” non migliore dei suoi coetanei Italiani’…ora sinceramente non saprei giudicarlo.Bene ora di fronte alle due opzioni che gli si prospettano…Nazionale Italiana o Nazionale Inglese…secondo me sta facendo questo ragionamento:Se divento un Top player meglio una carriera interamente proiettata in Inghilterra sia come Club che come Nazionale (lo prenderebbero solo se al Top nel ruolo)e i motivi non serve esporli sono talmente evidenti dal punto di vista professionale….Se invece non divento un Top player (gli Inglesi non mi vogliono) mi può andar bene anche la Nazionale Italiana ,mi può dare visibilità etc …a quel punto sarebbe una scelta di ripiego…..pertanto con gli Italiani ci verrebbe solo di rimando….a quel punto agli Italiani conviene puntare su un suo pari valore che ha sposato altri principi…..a meno che la scelta non la faccia adessoììììììììì

  34. Giovanni 20 Giugno 2014, 17:25

    Basta, sapete che vi dico?
    Dato che qui non se ne viene a capo nè dal punto di vista etico nè tanto meno da quello estetico, io vi saluto e mi vado a strafogare una bella delizia al limone…yoummmmmmm 🙂

    • Giovanni 20 Giugno 2014, 17:28

      P.S.: sembriamo un club di vecchie zitelle isteriche…me per primo!

    • tony 20 Giugno 2014, 17:47

      E Io fra 2 orette mi prendo l’aereo e vado in Puglia e ci risentiamo fra una decina di giorni…….a votazioni concluse. 🙂

    • Sergio Martin 20 Giugno 2014, 20:49

      Magni e non ingrassi, eh? Beato te…

      • Giovanni 21 Giugno 2014, 00:19

        Senti chi parla: il terrore delle sfogliatelle! Dove passa lui non rimangono più nè ricce nè frolle… 🙂

  35. fracassosandona 20 Giugno 2014, 18:09

    duecento e passa commenti sul “caso Pasquali” sono indice di tante cose, la prima è che un po’ a tutti ci dispiace per la “fuga dei talenti”…

    io la vedo semplicemente come la declinazione rugbistica della “fuga di cervelli” che costringe i nostri migliori prospetti a cercare (e spesso trovare) la loro realizzazione lavorativa in paesi dove la “meritocrazia” premia chi ha voglia di impegnarsi e non solo chi ha le giuste conoscenze…

    ma siamo gli stessi che dimentichiamo che nella nostra stessa under20 gioca un certo Sebastian Negri, seconda linea sudafricana di WP che si esprime solamente in inglese…

  36. Sergio Martin 20 Giugno 2014, 20:57

    …’mmazza, quanto scrivete! E pure senza campagna elettorale!

  37. ricciooleggio 20 Giugno 2014, 23:06

    la bèla Maria, che tuci la voran e inzuna la pìa……

  38. Francesco.Strano 21 Giugno 2014, 00:21

    Non capisco perché NON ACCETTARE la convocazione d continuare a formarsi in Inghilterra ??? Chiaramente non saprebbe cosa rispondere a una simile domanda

    • M. 21 Giugno 2014, 07:54

      Perché spera di giocare con la Rosa e di giocarsi i Mondiali invece che stare a soffrire contro il Giappone. Non ci sono altre ragioni per me, poi possiamo stare a girarci intorno ma credo alla fine tutto si risolva in questo.

    • Andrea B. 21 Giugno 2014, 10:36

      Perché il giorno che va a giocare nella emergenti e si blocca a vita per l’ Italia sa benissimo che quando torna ai Tigers trova il suo armadietto spostato vicino al cesso degli spogliatoi e pure un po’ ammaccato …spero che si comprenda quello che voglio dire…

  39. gsp 21 Giugno 2014, 00:33

    Ed intanto Cavinato ci va giù molto molto duro. “chi rifiuta la maglia della propria nazione non merita nessun rispetto e più nessuna considerazione”.

    • Andrea B. 21 Giugno 2014, 10:39

      Non mi aspettavo niente di diverso dal cabinato…

      • gsp 21 Giugno 2014, 11:04

        Neanch’io, ma è esattamente quello che un allenatore (in pectore della nazionale?) deve dire.

        • Andrea B. 21 Giugno 2014, 11:36

          Ci manca la sostanza e pensiamo di sopperire con dichiarazioni tonitruanti e retoriche…è la rotta tenuta dalla federazione e figuriamoci se un fido nocchiere di gavassi cambia rotta, ora poi che gli manca poco alla promozione alla nazionale maggiore…

        • HumptyDumpty 21 Giugno 2014, 20:15

          Bene, un allenatore deve anche capire se il giocatore e’ pronto per la nazionale … se Pasquali non era pronto per l’U20 dubito che era pronto per la Emergenti …

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