Benji Marshall e rugby a 15, ora l’addio è ufficiale

Auckland Blues e federazione neozelandese hanno annunciato il “rilascio” immediato del giocatore dal suo contratto

COMMENTI DEI LETTORI
  1. dogriccio 23 Aprile 2014, 10:20

    penso che alla fine sarà solo la prima testa a cadere. il crollo dei blues quest’anno è emblematico, e leggendo anche i commenti dei tifosi downunder dubito che la squadra sarà ancora questa il prossimo anno. l’indiziato numero uno a seguire Benchie IMHO è JK.

  2. mezeena10 23 Aprile 2014, 10:30

    “average player” ipse dixit!

    • dogriccio 23 Aprile 2014, 10:42

      mah per me incide anche l’ego. non nel senso negativo, ma a 29 anni magari hai meno voglia di stare a fare il “pivellino”, quando sei benji marshall. capisci cosa intendo?
      si è scocciato e via, sai cosa? sono un giocatore nella media aloha..
      per me poteva essere un buon/ottimo giocatore di XV, ma in un altro ruolo, non da playmaker.
      peccato.
      resta il fatto che se hai una prima linea di All Blacks, poi i due 6# tutti neri degli ultimi anni (tolto Messam), il prossimo seconda linea (Touitupou) e poi Nonu, Halai, Weepu, Piutai e Saili (tutti Blacks) non puoi fare ‘ste figure..

      • mezeena10 23 Aprile 2014, 10:52

        sono completamente d’ accordo dog..
        voglia di mettersi in discussione solo a chiacchiere e in fase di presentazione e pre season..
        piu è un giocatore troppo “mediatico”, seguitissima anche la sua vita privata con matrimonio da favola e una moglie “ingombrante”..
        quindi tantissime aspettative a tutti i livelli.
        certo mollare cosi non gli fa per niente onore..
        ricordo anche che dichiarò, in lacrime durante l’ addio ai tigers, che mai avrebbe potuto giocare per un’ altra squadra australiana in NRL..
        mah!

        • Shane Bill McDriscoll 23 Aprile 2014, 14:07

          Ciao mez…
          Non pensi che la dirigenza Blues sia uno dei fattori che hanno spinto Benji a tornare al league? Anche alla luce di come hanno gestito Fetikoa, passato inosservato la scorsa stagione ad Auckland e ora forse il miglior centro del SR con gli Higlanders, non può darsi che con una gestione diversa le sue chances di avere successo nello union avrebbero potuto essere più alte?

          • mezeena10 23 Aprile 2014, 14:14

            ciao shane, di fekitoa ho scritto due righe nell’ altro post..
            è vero si è lamentato ultimamente per il trattamento ricevuto da JK, in sintesi dice che lo ha un po ignorato e lo ha preso in considerazione solo per la partita con la francia nel tour di giugno dell’ anno scorso..
            mettici che quest’ anno agli highlanders sta facendo una stagione pazzesca! i giornalisti ci sono andati a nozze!
            forse, come diceva qualcuno, sarebbe stato opportuno un cambio di codice piu soft, club o itm cup..ma per me sarebbe stato difficile da far digerire ad un personaggio del genere!
            pero un finale cosi dopo neanche metà stagione..

          • mezeena10 23 Aprile 2014, 14:17

            aggiungo l’ ultima cosa, piu che JK o i dirigenti, la risposta l’ ha data il campo..
            vero che ha fatto vedere qualche bel numero, una bella meta in sud africa, qualche assist..
            seguo piu altre squadre NZ e non so bene cosa sia successo..
            difficile dire anche chi ha piu responsabilità se JK, la dirigenza o il giocatore..

  3. dengra 23 Aprile 2014, 10:41

    JK….è solo un fantastico comunicatore e basta, in ITALIA è arrivato senza una vera conoscenza da tecnico e quì da noi ha appreso il modo di allenare, mi direte che è colui che ha fatto esordire PARISSE CASTROGIOVANNI CANALE MASI etc etc…..ma è anche vero che era fisiologico farli giocare molti giocatori del 2000 erano a fine carriere e quindi da sostituire ( PEENS, MAZZUCATO,RAINERI, ZANOLETTI,GIACHERI,MORETTI FALIVA etc) poi dopo i vari 6 nazioni non esaltanti è andato in GIAPPONE con risultati nella norma per quella nazione. Tornato in patria si è offerto a molte franchige è ovviamente è stato ingaggiato ma se vi andate a leggere i commenti della stampa nz capirete che non i giudizi finali sono molto cambiati rispetto all’inizio di stagione. E comunque a noi ha fatto un bel pacco…..sostenuto a suo tempo da ASCIONE e tutta la didattica.

  4. Katmandu 23 Aprile 2014, 10:48

    Adesso mi ritirerò addosso critiche ma per me JK è un grand’uomo ma non ha la stoffa per fare il capoallenatore, ne son convinto da un bel po e lo ripetevo in tempi non sospetti.
    Per quanto riguarda Benchy mi sa da delusione non tanto per il lovello espresso quanto per il ritiro a stagione in corso… Non si abbandona la nave che affonda

  5. Machete 23 Aprile 2014, 11:23

    ma un pò di palle per finire almeno la stagione no eh?…….
    ma che pensava in 3 mesi di diventare come SBW??

  6. Melita Martorana 23 Aprile 2014, 21:23

    Sarà interessante a fine stagione dal momento che la board ha rinnovato già il contratto di JK (ma chi lo fa oggi giorno senza vedere i risultati), con Ted che va via a fine stagione e con Wayne Pivac che sta cercando lidi stranieri, non so come questi Blues se la caveranno! !

    • Shane Bill McDriscoll 23 Aprile 2014, 22:13

      Ciao Melita, ho letto nell’altro articolo rigurdante Benji che non hai una gran stima dei dirigenti dei NZ Warriors e che ti auguri che Benji non finisca a giocar li. Sono curioso, mi puoi dare qualche info su cosa combinano?? 🙂

      In oltre, non pensi che il caso di Benji sia similare a quello di Fetikoa la scorsa stagione? (anche se per età e carriere differenti la loro dipartita dai Blues ha avuto esiti diversi)

  7. Waene 25 Aprile 2014, 21:10

    Credo che non ci sia una singola ragione alla base del fallimento di Marshall nel rugby union, ma una serie di concause:
    1. tentativo di rigenerarsi e/o riciclarsi: sentiva di aver dato ormai tutto nel league, la sua carriera si era avviata verso il tramonto e, nelle ultime stagioni, le sue prestazioni in NRL erano abbastanza sotto la media;
    2. mancanza di conoscenza del gioco: non ne conosceva le regole fondamentali né a livello teorico né a livello pratico, indice del fatto che, quasi sicuramente, per il rugby union non ha mai avuto un briciolo di interesse;
    3. ruolo sbagliato: l’apertura dello union non è minimamente paragonabile all’apertura del league, troppo diversi i compiti in campo, le posizioni da tenere, la distribuzione del gioco. Nell’ultima partita gli hanno chiesto di guidare la squadra… be’, ci voleva qualcuno che prima gli spiegasse come farlo. Inutile spostarlo a estremo: a parte la posizione in fondo al campo, che nesso c’è fra un estremo union e uno league?
    4. Ego: “average rugby player”. Certo, è difficile pensare che, pur non avendo la più pallida idea di che cosa si stia facendo, ci si ritrovi comunque a essere dei super campioni. Chissà cosa gli è passato per la mente.
    Di sicuro, però, non lo metterei fra i fallimenti peggiori del cambio di codice. Ve lo ricordate Willie Mason e lo scandalo della sua convocazione nei Barbarians senza aver mai giocato un solo minuto in un qualsiasi campionato di rugby union?

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