Tragedia in Australia: Alex McKinnon rimarrà su una sedia a rotelle

Una settimana fa l’infortunio sul campo da gioco con doppia frattura alla vertebre. Ora la terribile diagnosi: è diventato tetraplegico

COMMENTI DEI LETTORI
  1. xnebiax 31 Marzo 2014, 12:22

    Notiziaccia orribile, tremenda e odiosa. Poveraccio.

  2. AK-47 31 Marzo 2014, 12:39

    Ditemi voi se dio non e un bastardo. Sempre che esista. E di fronte a questi caso dubito fortemente. 22 anni, una vita davati. Spero che i australia sia concessa l’eutanasia, perché quello che ha di fronte non e vita ma ub’inferno

    • ginomonza 31 Marzo 2014, 13:54

      Non c’entra niente Dio.

    • AleGialloNero 31 Marzo 2014, 14:43

      Stai parlando probabilmente dello stesso Dio che ti ha evitato un incidente mortale più volte? Forse lì era meno bastardo? Per piacere, lasciamo perdere discorsi inutilmente blasfemi d’innanzi ad una fatalità. Solidarietà, tanta, per questo ragazzo sfortunatissimo. Non so se in Australia sia legale l’eutanasia. Nel caso, stabilire se usufruirne o meno spetterà solo e soltanto a lui. Nel frattempo, a noi tocca solo sperare che per lui e tutti quelli nella sua condizione, prima o poi, la scienza e la medicina possano fare qualcosa. Non so quanto, ma qualcosa…

    • frank 31 Marzo 2014, 21:52

      non accanirti con dio, non esiste.

    • Vittrem 31 Marzo 2014, 23:45

      Dio, che esista o’ meno, non c’entra nulla. La responsabilità è tutta in capo a chi placca in maniera criminale ed a chi lo consente (se c’è chi lo consente). Chi placca come hanno placcato Alex McKinnon, deve smettere di giocare. E’ come se un pugile salisse sul ring con un ferro di cavallo nel guantone.

    • maxsavo 1 Aprile 2014, 00:21

      Come già è stato detto da chi mi ha preceduto Dio che esista o meno non c’entra niente perché che ti piaccia o no dove possiamo arrivare la responsabilità è sempre individuale. Prenditela con chi ha fatto il placcaggio e con chi ha permesso certe regole.

  3. Elena 31 Marzo 2014, 12:45

    Questo è da far vedere a chi si lamenta che i placcaggi pericolosi vengono sanzionati troppo duramente. Si deve cercare di evitare che a qualcuno venga in mente di provarci. Se penso a cosa sta passando e passerà questo poveretto mi vengono le lacrime.

    • fabri vit 31 Marzo 2014, 17:38

      completamente d’accordo! solo che negli ultimi anni vengono penalizzati di più i placcaggio che rovesciano indietro dei placcaggi al collo!

  4. caroli francesco 31 Marzo 2014, 13:08

    Queste sono notizie che non vorrei mai leggere,nel precedente articolo si menzionavano le due vertebre fratturate,in particolare C4 e C5
    La lesione che dovesse colpire la vertebra C4, può provocare la perdita della funzionalità delle spalle e del bicipite brachiale e difficoltà nella respirazione.
    Un trauma alla vertebra C5 può provocare oltre alla probabile paralisi del tronco, l’incapacità del movimento dei bicipiti,delle spalle, dei polsi e delle mani.
    Spero con tutto il cuore che il decorso possa essere diverso da queste descrizioni,il ragazzo è giovane,la riabilitazione può aiutarlo nel raggiungere la massima autonomia possibile nella sua condizione.
    Un’Email di sostegno per quel che può valere sarebbe secondo me doverosa,il ragazzo avrà bisogno di tutto l’aiuto che noi rugbisti possiamo dargli.

  5. cassina 31 Marzo 2014, 13:13

    Così si distrugge un uomo e il suo sport.
    Ora è troppo tardi per dire introduciamo regole più dure per la sicurezza, il ragazzo è definitivamente perduto.
    Rugby che rende invalidi? Pensate ai due ragazzi che hanno ridotto su di una sedia a rotelle sto poveraccio, meledetto il rugby e il giorno che ho cominciato a giocare, questi due non vivranno più dal rimorso.
    non ho parole.
    Quando girano i soldi la gente non capisce più niente, finirà come il calcio il rugby “professionale” manca poco, in Italia no ma all’estero ci siamo quasi, ma qui non è questione di prostitute e ignoranza, qui puoi far male sino a rendere invalido il tuo avversario, ripeto non ho parole

    • mezeena10 31 Marzo 2014, 13:47

      perche sei convinto l’ abbian fatto apposta? dalla dinamica si vede piuttosto chiaramente, per me, che trattasi di incidente, purtroppo!
      mah!

      • Andrea da Treviso 31 Marzo 2014, 14:12

        Non credo l’abbiano Fatto per fargli male ma non è stato neanche un incidente! L’hanno fatto Con spavalderia e arroganza per intimorire il giocatore poi naturalmente non si aspettavano che si facesse così male!

      • cassina 31 Marzo 2014, 14:14

        non sono convinto di niente, sono convinto solo che l’incidente si poteva evitare, come? applicando le regole del rugby ovvero placcaggi sotto la cintola accompagnando l’avversario.
        Poi ragazzi mi sbaglierò, non lo so….. parlate voi

        • maremma 31 Marzo 2014, 15:00

          a mio avviso , anche se con minore probabilità,poteva succedere anche nel rugby union…
          ai massimi livelli di placcaggi (letteralmente) al collo oramai se ne vedono tantissimi e nemmeno una sanzione..e credo dia colpa della velocità del gioco
          …e vogliamo parlare dei placcaggi sui giocatori in volo che ricevono il calci ??

      • maremma 31 Marzo 2014, 14:37

        si certo, un incidente… in tre… uno ti toglie gli appoggi e gli altri due (alti) ti scaraventano a terra dalla parte della testa impedendoti qualsiasi movimento per difenderti con le braccia…
        si meriterebbero la galera quei tre vigliacchi…altro che rimorso.
        le puttanate su un campo da rugby non è la prima volta che qualcuno le fa … ci sono sempre state e qualche giocatore è particolarmente incline a comportamenti del genere qui non parlo di gioco duro ma di scorrettezza VEDI FARELL SU GORI l’ultima partita del 6 nazioni ad esempio(nemmeno ammonito per altro)… ricordo di aver sentito di un giocatore Quinnell ex viadana (mi pare) che perse un occhio per colpa di un figlio di puttana eanche se non ho visto la dinamica, non credo certo sia accaduto per sbaglio o per un incidente.. incidente
        il rugby non è questo per certi elementi dove non bastano le regole e le squalifiche ci vuole ben altro!!
        io a certa gente strapperei il cartellino altro che squalifica ci vuole la radiazione..
        e HAIme vedo troppa superficialità nel giudicare i casi daparte dell’IRB sulla questione (soprattuto nell’emisfero sud)
        sembra prioritario punire le risse ed pugni piuttosto che il gioco (veramente) pericoloso…

  6. parega 31 Marzo 2014, 13:25

    ci vuole piu’ intransigenza e rossi con tante giornate di squalifica per chi fa’ questi falli
    troppo spesso vengono tollerati come le prese al collo

  7. Katmandu 31 Marzo 2014, 13:37

    Brutta storia, Solidarietà al ragazzo e a chi gli sta vicino

  8. ginomonza 31 Marzo 2014, 13:56

    Non so cosa dire

  9. maxetere 31 Marzo 2014, 14:14

    Che serva di lezione a chi deve prendere delle decisioni! Certi placcaggi devono essere vietati e sanzionati pesantemente. Ma stiamo scherzando? Cristo 22 anni e una vita finita…

  10. malpensante 31 Marzo 2014, 14:43

    Onestà vorrebbe che si ammettesse che il confine è sottile, come in tutti gli sport dove il contatto non solo è previsto ma la collisione è uno dei fattori principali del gioco. Non nascondiamoci dietro a un dito: il placcaggio non è il modo per far cadere l’avversario ma per costringerlo a perdere la palla o a rischiare di perderla o, comunque, per fargliela giocare nel massimo affanno possibile. Placchi “per far male” nel senso agonistico, e l’incidente anche grave è sempre da considerare tra le eventuali conseguenze. Per questo, oltre alle regole e a chi le faccia rispettare con durezza, serve l’educazione al loro rispetto a prescindere, e al rispetto dell’avversario. Importante almeno come il fisico e le skill. A partire da quell’insano “regolo i conti in campo” che purtroppo, per molti, è stato un codice trasmesso dal primo giorno di palla ovale.

    • maremma 31 Marzo 2014, 15:21

      il confIne è vero è sottile ma alcune situazioni sono più facilmente classificabili come incidenti …ALTRE NO!
      la chiave è INTEZIONALITA’ A FARE DEL MALE
      Invece di fare i buonismo vi farei provare qualche partita da giocatori nel basso livello tipo serie C s Elite sarebbe perfetta..
      invtandovi a stare nel vivo del gioco , capirete alla svelta a cosa mi riferisco quando parlo di intenzionalita’

      • malpensante 31 Marzo 2014, 15:44

        Se sai leggere, bene. Se no la prossima volta provo con i disegnini.

        • mezeena10 31 Marzo 2014, 18:55

          concordo in pieno mal, primo e secondo post..
          io ci gioco in C e non ho mai avuto l’ impressione che ci fosse intenzionalita o malizia nel rompere un avversario..
          e ieri 2 avversari han passato la domenica in ospedale, ma per scontri di gioco che son successi, succedono e succederanno sempre in una partita di Rugby!
          poi se coloro si scandalizzano per qualche sventola o roba del genere, pace, vadano a giocare a pallavolo!

          • malpensante 1 Aprile 2014, 10:05

            Mez, il rischio è perdere di vista lo scopo originale, che è banalmente rubare il pallone o mettersi nelle condizioni di poterlo rubare in seguito, e sostituirlo con la demolizione fisica dell’avversario. Il rischio aumenta se diventa una skill, pensa a come placcano TUTTI gli isolani rispetto agli AB o ai Bokke: MAI chiuso. Al posto di balaomo, omobala. Sempre alti ma senza guardare dove hai la palla, stile bowling, avversari come birilli. Si è stretto sui ribaltamenti, serve stringere anche sui placcaggi. Ma conta molto anche cosa capisci del rugby quando cominci: se c’è la minima confusione tra un giocatore e un teppista autorizzato, le regole servono (molto), la severità anche (moltissimo), ma non risolvono.

  11. antonio 31 Marzo 2014, 14:55

    Visto l’incidente penso che si potrebbe fare qualcosa impedendo per regolamento di placcare in più di uno; ed io aggiungerei anche di vietare di attaccare anche in più di uno (legati insieme) come spesso si vede fare ultimamente . In fondo penso che si potrebbe applicare da subito considerandolo gioco pericoloso.
    C’è da considerare alla fine che comunque si trattava nel caso specifico di rugby a 13 che effettivamente ha modi gi giocare e regolamenti diversi.

    • malpensante 31 Marzo 2014, 15:54

      Ecco, penso sia molto pericoloso quel tipo di impatto: se quello spinto finisce con la testa messa male, è completamente fuori da ogni possibile controllo. Non ho capito perché non sia sanzionata, anche perché è diventata abituale. E aggiungo i placcaggi non chiusi, per me sono sempre da giallo (o rosso) anche quando sono un errore tecnico e non un attentato. Gli isolani magari si lamenteranno, ma mica si può rischiare la pelle per una palla ovale.

      • sonnyrollins 31 Marzo 2014, 17:13

        Sono d’accordo: penso che il placcaggio debba essere un momento di gioco in cui tecnica ed etica vanno insieme

    • maxsavo 31 Marzo 2014, 17:14

      qui c’è un concorso di placcaggio pericoloso, uno lo placca e lo solleva per una gamba e mentre il giocatore cade a testa in giù due da dietro lo sotterrano di peso all’altezza della testa, come è possibile

      • ginomonza 31 Marzo 2014, 18:44

        devono cambiare la regola non è possibile che siano 3 e a volte 4 a placcare uno solo.

        • maxsavo 31 Marzo 2014, 22:48

          già da molti anni si chiede di vietare i tackle di gruppo (gang tackles) e il cadere di peso sui giocatori portati a terra perché sono gli interventi che causano più infortuni alle gambe e alla spina dorsale. Questo articolo è del 2002:

          http://www.nzherald.co.nz/sport/news/article.cfm?c_id=4&objectid=1793174

          • maxsavo 31 Marzo 2014, 22:52

            se da anni se ne parla allora non è del tutto imputabile al caso..

          • maxsavo 31 Marzo 2014, 23:06

            intanto un povero ragazzo rimane paralizzato per quattro cojoni

  12. aug61 31 Marzo 2014, 18:44

    Tremendo. ma soprattutto chè troppa connivenza..
    Bisognerebbe davvero trovare regole più nette e sanzion i assai più dure altrimenti è la fine, data la continua esasperazione della capacità fisico-muscolare degli atleti.
    Per non parlare del doping sotterraneo..

  13. mauno 31 Marzo 2014, 20:45

    Niente è perduto “preghiamo” tutti insieme per Alex.

    • frank 31 Marzo 2014, 21:57
    • rubenargo 31 Marzo 2014, 23:56

      Anch’io pregherò per lui. Signore dai a questo ragazzo la forza di sopportare il dolore, di continuare a lottare, di non perdersi nello sconforto, di trovare amore nelle persone vicine.

      • maxsavo 1 Aprile 2014, 00:31

        grazie ruben, anch’io credo che non si debba mollare finché c’è qualche speranza di vivere.

        • maxsavo 1 Aprile 2014, 00:37

          di potercela fare no di vivere. Alex siamo tutti con te.

  14. ugotruffelli 1 Aprile 2014, 10:53

    Per pura combinazione ero un po’ malaticcio ed ero a casa, e mi guardavo proprio quella partita in diretta sul livestream della NRL… Che dire… Il ragazzo ha bisogno del sostegno di tutti, ed è un vero peccato che a causa di uno sport si debba ritrovare sulle sedia a rotelle. Non ho parole… davvero… se non abbraccio e preghiera.

    Detto questo, ad essere onesti è molto difficile che si possa verificare una situazione del genere nello Union, la filosofia del placcaggio è ormai abbastanza diversa, nel League è tutto: “ti butto a terra e ti blocco, non devo farti muovere” ed è comune che giocatori si buttino sopra gli altri per tenerli immobilizzati.

    Tuttavia questo deve ricordarci della pericolosità del “gioco pericoloso”: il rugby resta comunque un gioco di contatto, ed occorre che gli arbitri siano inflessibili con ogni tipo di gioco pericoloso, lavorare troppo sulla linea grigia tra il “lecito” e l'”illecito” rischia di degenerare. Questo spaventerà di più il gioco dell’emisfero sud, ma è essenziale.

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