Post Italia-Inghilterra, le prime dichiarazioni di Brunel

Coach Brunel: “Partiti con ambizioni ma tornati indietro. Ora dobbiamo decidere cosa vogliamo fare”. E poi c’è in ballo il futuro degli Azzurri…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Francesco.Strano 15 Marzo 2014, 16:47

    le colpe sarebbero della potenza fisica????? i deficit sono tecnici,di linee di corsa e di gioco Brunel !!!!!!! basta appellarsi alle differenze genetiche !!!! se giochiamo ad autoscontro e a rincorrerli chiaro che dopo 20 minuti siamo cotti

  2. gian 15 Marzo 2014, 16:57

    trovo triste, ma forse finalmente veritiero, il passaggio in cui baffone dice che dobbiamo capire cosa possiamo fare e cosa vogliamo fare, mi pare di intravvedere la presa di coscienza che c’è qualcosa che non funziona alla base di tutto (fed, testa, club, staff tecnico etc etc), speriamo che questa disfatta possa portare qualcosa di positivo

    • mezeena10 16 Marzo 2014, 07:32

      beh gian piu in basso di cosi..si puo solo far meglio..pero fare tabula rasa sarebbe un grandissimo errore per me!

  3. berton gianni 15 Marzo 2014, 17:54

    Lo assolvo per il solo fatto che è al suo debutto sulla panchina azzurra…sarebbe diverso se ci fosse seduto già da alcuni anni… ( sic ! )
    Cmq, stiamo salendo il ranking, con prorompente vitalità ; ora dovremmo essere sedicesimi : abbiamo superato anche l’ Afghanistan…

  4. only JW 15 Marzo 2014, 18:05

    squadra assente. Orquera disastroso. Mischia sottotono.
    Chiedo al CT ma mettere Masi no? Almeno un tempo si lottava, ora tutti molli.
    L’Olimpico pieno non lo vedremo per anni!!!

  5. flipper 15 Marzo 2014, 18:22

    Brunel ha delle colpe ma il grosso del problema è altrove

  6. faduc 15 Marzo 2014, 19:02

    Ma quale Brunel. Sui punti d’incontro eravamo sempre deficitari, sia in attacco che in difesa. Nel primo tempo sarto aveva conquistato una palla nei nostri 22, si è girato per trovare un sostegno e i suoi compagni erano immobili dietro…dopo venti minuti erano già piegati in due. La scozia ha giocato in 14 per un’ora e fino alla fine hanno lottato nei punti d’incontro in modo organizzato. La verità è che fuori Minto, Zanni, Favaro la seconda e la terza linea sono poco competitive. Nn abbiamo profondità di movimento, e la franchigia della federazione è imbottita di stranieri…

    • Francesco.Strano 15 Marzo 2014, 19:31

      quotone faduc… Di stranieri e’ una vita che lo dico…. uno per reparto…. ma stranieri affermati con primo contratto Di 6 mesi…. con prelazione su altri club per il rinnovo….altrimenti quella è la porta …..
      stranieri:

      uno per i piloni
      uno per le seconde
      uno per le terze
      un mediano
      un tecnico qualificato ex apertura(dominguez!)
      un centro
      un ala
      un estremo…

      difficile????????

      • Hullalla 16 Marzo 2014, 01:48

        Difficilissimo! Nessuno straniero di prima scelta verra’ mai in Italia e men che meno a quelle condizioni! Sicuramente la preferenza andra’ ad Inghilterra e Francia.
        Questo poi vale sia per I giocatori che per gli allenatori…
        Dominguez poi non ha nessuna esperienza come allenatore (infatti fa il procuratore, cosa che gli creerebbe un conflitto dinteressi gigante…). Se sei convinto che basti essere stati bravi giocatori per diventare bravi allenatori, perche’ critichi sempre Troncon?

      • Spinoza 16 Marzo 2014, 08:48

        Difficile no, insensato si.

  7. xnebiax 15 Marzo 2014, 19:16

    Il problema sta nella propensione mentale al sacrificio. Molti non sono in grado di dare il 100%. (Vorrebbero, ma volerlo consciamente non significa esserne davvero in grado se al livello del subconscio rimangono paura del placcaggio e di farsi male… il rugby è uno sporta violento da questo punto di vista).
    ———-
    Si è visto bene che ci sono le nuove leve che sono fresche e vogliose e riescono a dare più degli altri. Sarto, Campagnaro, Esposito, Allan, Furno… ma anche Biagi si è impegnato tanto nei suoi 20 minuti di oggi.
    Ci sono giocatori che non riescono a dare che la metà di quello che vorrebbero. Barbieri, Pavanello, Bortolami, Cittadini, e ancora meno Orquera, Garcia. Parisse e Ghiraldini non fanno la differenza come l’anno scorso.
    ————
    Nota positiva di questo 6 nazioni: l’Italia ha dei buoni giovani 3/4 come non succedeva dalla generazione di Canale, Bergamasco, Masi. C’è addirittura competizione in vari ruoli.

    • mezeena10 16 Marzo 2014, 07:36

      xne ciao, io non voglio manco pensare a una cosa del genere, cioe che ci sia paura di farsi male e paura di placcare..
      mi rifiuto di crederlo! è una questione di attitudine mentale al combattimento e al sacrificio che è mancata in quest’ ultimo anno..
      non tutti, ma molti!
      e certo avere i giocatori contati ed alcuni ruoli “chiusi” non aiuta!

  8. gsp 15 Marzo 2014, 20:01

    Dopo il 6n più bello, oggi quello più brutto. Primo reponsabile Brunel per me, anche tenendo in conto tutti gli altri fattori a suo svantaggio. La squadra di Mallet era più avanti dopo il terzo 6n.

    Adesso sotto a lavoro che ce n’è molto da fare anche se le dichiarazioni fanno un pò cadere le braccia, e quella di Treviso su DeM forse una mezza stoccata. Forza ragazzi, avanti.

    • gsp 15 Marzo 2014, 20:42

      Quelle di Parisse su DeM.

    • gianniRC 15 Marzo 2014, 20:52

      Mah…ovvio che responsabile maggiore non c’e’…però…giochi senza Minto e senza Favaro…calo di forma di Zanni & co. non solo in nazionale ma anche con le franchigie! Per me anno stregato! Nel baffo confido! By the way GSP…ho biglietti per Saracens Harlequins a Wembley se ti vuoi aggregare!

      • gsp 15 Marzo 2014, 23:11

        Gianni, fammi controllare il diario. Dopo essere stato allo stadio oggi, ci vorrebbe proprio una partita dove la mia squadra non può perdere e posso tifare a simpatia cambiando idea durante la partita. Mi devo riappacificare un pò.

    • fabiogenova 16 Marzo 2014, 19:08

      Se dici che la squadra di Mallet era più avanti al terzo anno forse è vero per quanto riguarda proprio il terzo anno, ma ad esempio Mallet, non ha mai migliorato la squadra (anzi) e non aveva mai fatto un Sei Nazioni come quello scorso di Brunel. Sono situazioni diverse, secondo me non si possono paragonare. Ragioniamo su un paio di questioni: nessun giocatore italiano è davvero decisivo nelle squadre estere (ormai neanche Parisse), e le due franchigie italiane nel Pro 12 sono ultime. Le vicende federali preferisco non commentarle, ma certamente non creano una buona atmosfera intorno alla squadra. In una situazione del genere, pensare che Brunel possa avere la bacchetta magica mi lascia perplesso. Inoltre, Inghilterra e Irlanda mmi sono sembrate davvero forti, sono in grado di battere anche quelle dell’emisfero sud (non sono più forti, ma sono in grado di batterle). Voglio vedere le cose in prospettiva: stanno emergendo giocatori interessanti quali Sarto, Campagnaro e Furno che, in una situazione migliore, possono darci alcune soddisfazioni.

  9. Il Mago 15 Marzo 2014, 20:45

    lascia il tempo che trova l’affermazione per cui tanti giocatori non sono sereni per il futuro. ok ma allora per guadagnarselo sto futuro, magari anche fuori dall’Italia, dovrebbero dare il 120%. Si ha l’impressione che non sia così.
    Sono malizioso se penso che chi oggi è sicuro del posto, visto che non c’è concorrenza , “tira indrio a gamba” ????
    Tralascio l’analisi tecnica, mi sembra che la strategia del gambero del Dr. Brunello stia fornendo i risultati. In tre anni vinciamo il 6 nazioni…..seeeeh

    • Hullalla 16 Marzo 2014, 01:51

      Se io non ho un contratto firmato per l’anno prossimo e mi faccio male, rischio di ritrovarmi col culo per terra…

  10. andycri 15 Marzo 2014, 21:37

    Brunel avrà fatto anche degli errori ..ma come si fa a imputargli colpe particolari quando le nostre due franchigie sono ultime in pro 12. Se queste avessero espresso bel gioco e vittorie allora si.. si potrebbe contestare qualcosa al baffo..ma putroppo le stanno diversamente.

  11. Katmandu 16 Marzo 2014, 00:01

    La vera verità è che abbiamo problemi difensivi e mai come oggi la fisicità inglese e il loro dritto per dritto ci ha messo in crisi, ma non tanto nell’1 contro 1 quanto al fatto che la testa dei giocatori non è serena nel gioco di squadra, spiego meglio
    Molte volte (quasi tutte le mete) la diga è crollata non per l’errore del singolo ma quanto al fatto che il giocatore in difesa non si deve preoccupare del suo uomo e al massimo di chi sta all’esterno ma NON SI FIDA DEL GIOCATORE AL SUO INTERNO! quindi hai voglia a organizzare sistemi difensivi etc etc etc ma se non ti fidi dei tuoi compagni abbiamo sbagliato tutto ed è logico che le prestazioni son andate in calando, il logorio iniziato a giugno e le partite ravvicinate fanno la prestazione odierna

    • fabiogenova 16 Marzo 2014, 18:51

      Come al solito quoto la tua analisi, Kat. Bisogna che vieni a Genova e mi spieghi anche perché mia sorella si vuole sposare!

      • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 19:43

        🙂 E senti, Kat, perchè c’ho il vicino di casa che mi fa l’antipatico?

  12. Sergio Martin 16 Marzo 2014, 00:31

    Le problematiche strutturali del nostro movimento si sono unite a quelle contingenti di quest’anno (i tanti infortuni, le incertezze del Treviso, l’innesto di tanti giovani di indubbio valore che, però, devono ancora avere il tempo di ben integrarsi) ed hanno prodotto lo sfacelo di oggi: giocatori demoralizzati, privi della grinta necessaria per affrontare questi Inglesi che sono venuti qui a Roma con il coltello tra i denti e che, pur non avendo giocato un rugby impressionante, hanno svolto bene il loro compito ed hanno raggiunto il loro obiettivo, che era quello di fare più punti possibili. Brunel ha ,olto lavoro da fare, per capire come mai abbiamo fatto un passo indietro su tanti aspetti: la mischia chiusa (!), la touche, il gioco al piede, i calci piazzati, la tenuta in difesa. Questo è l’anno zero della nostra Nazionale. Visto che va di moda parlare di “rivoluzioni”, in questi giorni, dico la mia: perchè non ingaggiamo professionisti di valore riconosciuto in tutto il mondo, per le varie fasi di gioco? Da subito. Ad esempio, mi ricordo che con Mallett, quando avevamo ingaggiato uno specialista dei punti di incontro, in quella fase eravamo migliorati molto. Prendiamo – che so – un O’Gara o un Wilkinson per i calci piazzati, riportiamo in Italia Cutitta per la mischia ecc. Poi c’è tutto un discorso da fare per quanto riguarda il futuro, perchè anche i risultati dell’under 20 mi hanno fatto piangere…

    • Rabbidaniel 16 Marzo 2014, 03:15

      In Italia si collezionano gli anni 0. In 14 anni di 6N non siamo riusciti a darci una strutturazione minimamente solida nella formazione e nell’alto livello. La profondità nei ruoli è risicatissima e Brunel fa quel che può. Mallett, tanto criticato, aveva lavorato molto sulla difesa e sapeva benissimo dove fossero le criticità, infatti spinse molto per l’entrata in Pro12. Nel rugby non si inventa niente dall’oggi al domani, mentre noi italiani, in quasi tutti i campi, sia maghi dell’improvvisazione.

      • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 11:27

        @Rabbidaniel, guarda io penso che tutti i coach abbiano dando un loro contributo significativo nella crescita. Solo che la nostra crescita non è stata costante, ma sinusoidale: un po’ su e un po’ giu, ma comunque verso la salita. A questo mi riferisco quando parlo di “anno zero”. Questo è il momento più basso del mandato di Brunel. Da qui possiamo ripartire e, siccome abbiamo toccato il fondo, possiamo – se si lavora bene – solo migliorare e farci trovare pronti per i mondiali. Non faremo nessun exploit particolare, ma secondo me il passaggio ai quarti ce lo possiamo giocare. Il problema, però, e che in Federazione si deve cambiare approccio. Gli Inglesi, ma anche tutti gli altri, hanno una professionalità estrema nella loro organizzazione. Noi?

  13. Sergio Martin 16 Marzo 2014, 00:35

    Aggiungo: non mi era mai capitato di sentire, come oggi all’Olimpico, alcuni del pubblico gridare: “Ah c…..i!”, rivolto ai nostri giocatori. E’ un brutto campanello d’allarme…

    • alex74 16 Marzo 2014, 18:03

      ciao sergio,
      cosa intendi per campanello d’allarme?
      mi sento chiamato in causa dato che ieri credo di avere iniziato a chiamarli “per nome” già da metà primo tempo.
      quando giocavo mi hanno insegnato che chi ha delle doti e non riesce a metterle in mostra è proprio un c……e
      il rispetto si conquista sul campo e ieri ho visto fare cose che se avessi fatto io nell’under 14 mi avrebbero dato tanti di quei calci che altro che campanelli….
      se non riesci a trovare le giuste motivazioni e affronti con superficialità indisponente una delle prime squadre al mondo davanti a 70.000 persone direi che, da spettatore pagante, mi sento del tutto autorizzato a manifestare il mio leggero disappunto.

      • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 19:36

        Ma infatti, mi dispiace che i giocatori abbiano preso degli improperi, ma non mi sento di biasimare quelli che ieri glieli hanno lanciati. Tra l’altro io sono uno di quelli che hanno pagato tutto l’abbonamento e si sono visti tre partite una peggio dell’altra. Volevo solo segnalare che le cose stanno cambiando. Prima si accettava tutto quello che veniva, e ci si accontentava di partecipare alla festa. Ora sono cresciute le aspettative, e l’apertura di credito di cui ha goduto la Nazionale potrebbe esaurirsi, ed allora il rischio è di tornare al Flaminio mezzo vuoto, se si continuerà a giocare come ieri.

      • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 19:38

        Ma tu ieri in quale settore eri? Io nella Tevere centrale alta.

        • alex74 17 Marzo 2014, 10:42

          Ciao Sergio,
          io avevo l’abbonamento ai distinti nord, lato montemario.
          poi ho continuato ad imprecare al druids con svariati altri frequentatori di onrugby.
          sono d’accordo con quello che dici e credo che il credito di fiducia sia abbastanza finito, l’anno prossimo vedremo quanti abbonamenti venderano dopo le 3 miserie che ci hanno propinato.
          E insisto nel dire che non è un problema delle 3 partite perse ma dell’atteggiamento indisponente e di sufficienza mostrato.
          La scozia sabato ha perso ma non ha mai mostrato un atteggiamento molle e svagato, ma ha provato sempre a giocarsela e a fare meta costruendo gioco (e non in situazione di gioco rotto e sfruttando la giocata individuale come invece è accaduto a noi).

          • Sergio Martin 17 Marzo 2014, 15:13

            Beh, come non essere d’accordo sul fatto che l’atteggiamento mentale sia stato sbagliato? E contro la Scozia siamo stati anche un po’ polli…

  14. edopardo 16 Marzo 2014, 00:49

    Un piccolo Ot ma Derbyshire davvero devono controllare il suo stato fisico e osseo di dioneità al gioco, se Minto ha problemi nel proseguo della carriera il buon Derby non mi sembra da meno,cioè una terza che ogni partita si infortuna mi sembra davvero strano…
    Resto del fatto che se chiamava chistolini sicuro non vincevano ma almeno visto ormai le batoste che prendiamo non c’è più la scusante che se proviamo nuovi giocatori rischiamo di perdere… più di cosi…

    • SAMU 16 Marzo 2014, 09:42

      Pensavo la stessa cosa anche io, ma lo staff medico della nazionale cosa deve fare in queste situazioni?

  15. Rabbidaniel 16 Marzo 2014, 03:10

    Allora, Mallett non capiva una beneamata di rugby, ed è arrivato il “latino” Brunel, più affine al nostro “temperamento”. Ora pare che sia un asino anche lui. Scommettiamo che se arrivasse Warren Gatland sulla panchina italiana diventerebbe un incompetente come i suoi predecessori?
    Brunel non penso sia attrezzato per i miracoli…

  16. franzele 16 Marzo 2014, 07:53

    È così, Brunel non può fare miracoli.
    Però poteva tirare fuori Garcia, che senso ha tenere in campo uno così con una giornata così?
    Io sono estremamente deluso, avvilito e mi vergogno pure un po’, guardo la partita di Parigi e capisco che noi non arriveremo mai a quei livelli, non giocheremo mai per vincere il Torneo. Probabilmente vinceremo qualche partita, sfruttando la giornata storta di qualcuno, ma non abbiamo neanche lontanamente idea dell’atteggiamento che bisogna mettere in campo per essere competitivi. Il fisico è una mezza balla, ci alleniamo come gli altri e siamo grossi come gli altri, solo che nella testa non abbiamo la stessa voglia di combattere e senza quella possiamo anche stare a casa e continuare a guardare gli altri in TV.

    • edopardo 16 Marzo 2014, 10:59

      non sono d’accordo con chi se la prende in toto con Brunel .. ormai anni che seguo questo sport e ogni volta diamo la colpa al CT di turno senza pensare che nessuno fa magie ,il gruppo è quello scelte si potrebbero anche fare ma si rischia”prendere giovani dall’eccellenza”.
      In altri anni per sopperire a qualche mancanza si prendeva qualche giovane oriundo di belle speranze, oppure si rischiava a buttare dentro un buon giovane di eccellenza”anche perchè altro non c’era!A volte andava anche bene,a volte no.
      sul fisico e la tenuta guarda io mi sono fatto un personalissimo parere,il rugby moderno ormai è una lotta sui punti di incontro sul contendere la palla molto più feroce di una volta.e quasi una lotta se a ciò mettiamo una mischia che strema le prime linee più di prima a livello di fiato”questo detto da giocatori” fai si che ci vuole quasi un tecnico per ogni ruolo per ogni skill.bisogna diventare più professionistici,e limare bene cose che in passato non facevano molta differenza.

  17. LucaS 16 Marzo 2014, 10:46

    Qui la gente continua a girarci attorno: la colpa principale è della FIR! non tanto per la partita di ieri o per l’ultimo 6 nazioni ma in generale! La FIR tarpa le ali a tutto il movimento e rende la vita impossibile a quei pochi coraggiosi che vogliono investire come Benetton, mettendo un sacco di regole e limitazioni assurde… io fossi il lui direi “avete provato 2 volte a farmi fuori e continuate a rompermi le p.. su ogni cosa possibile immaginabile cambiando sempre le carte in tavola… Adesso sapete qual’è la novità? Non tiro più fuori nemmeno un centesimo e smetto di investire nel rugby poi vediamo cosa riuscite a fare voi geniacci!” Infatti a lungo andare ti ritrovi con una base scarsa e con ricambi non all’altezza dei migliori che stanno invecchiando(Munari sta cosa la dice da qualche anno ormai..)! La ricetta è sempre la stessa in tutto il mondo: mandare a c… lo stato e la federazione e lasciare i clubs privati liberi di agire… magari nel breve non si raccolgono risultati ma a medio/lungo termine si. Chi lo fa progredisce chi non lo fa arretra fino a cadere nell’irrilevanza. Mia previsione: se le cose non cambiano il livello della nostra nazionale scenderà ulteriormente nei prossimi anni mentre le altre aumenteranno e a quel punto ci sbatteranno fuori dal 6 nazioni. Se serve questo per cambiare le cose ben venga!

  18. Joest 16 Marzo 2014, 16:39

    Brunl non puù fare mioracoli: bene.. allora cosa serve spendere tutti sti soldi in allenatori stranieri ?

    • Sergio Martin 17 Marzo 2014, 00:05

      Beh, quando Cavinato vincerà il Top 14, potremo metterci lui…

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