Jacques Brunel: dopo due anni quanto è pieno il bicchiere azzurro?

Risultati altalenanti sul campo ma il tecnico francese ha riaperto porte e finestre che il rugby azzurro aveva chiuso da tempo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Stefo 19 Dicembre 2013, 09:29

    Ovviamente questo tipo di analisi son sempre soggettive ma questa mi pare estremamente di parte ai limiti del fazioso.
    Gli ultimi mesi e parliamo di 3 partite a Giugno 3 e 3 a Novembre non poche ed in un lasso di tempo equo messe da parte cosi’, anzi per non parlarne si ricorda la partita di un anno fa contro l’Australia falcidiata dagli infortuni e con un gruppo spezzato…peccato che ci si sia giocato contro QUEST’ANNO e contro una squadra con qualche infortunio in meno ed un gruppo unito sotto il nuovo tecnico sia andata com’e’ andata.

    E la ciliegina sulla torta:”Poteva fare e ottenere di più? Sì, forse, ma col senno del poi e con le dita comodamente appoggiate su una tastiera siamo bravi tutti.” Discorso verissimo senza dubbio, peccato che non si scrivessero queste cose quando si attaccava coi fucili spianati Mallet, no li’ si sparava a zero senza tanti problemi.

    • Paolo 19 Dicembre 2013, 09:57

      Fazioso? Di parte?

      • teorub 19 Dicembre 2013, 10:19

        Paolo hai ben detto tifosi italia non hanno la pazienza tra le sue caratteristiche direi anche obbiettività

      • Stefo 19 Dicembre 2013, 11:37

        Paolo quella frase in cui ho sottolineato che per Mallet mai ho visto usare cosi’ come salti di fatti di pie’ pari le ultime 6 partite giocate dall’Italia secondo me rendon quest’articolo almeno sulla parte in cui analizzi la gestione della squadra Nazionale al limite del fazioso.

        • Paolo 19 Dicembre 2013, 11:54

          Le frasi su Mallett erano mie?

          • Stefo 19 Dicembre 2013, 14:20

            Paolo dai stai cercando di dire di non aver mai mosso critiche in maniera esplicita o velata a Mallet sia mentre era CT che dopo?

          • Shane Bill McDriscoll 19 Dicembre 2013, 17:04

            Sono abbastanza d’accordo con Stefo. Il modo che ha Mallet per dire le cose è molto diverso da quello di Brunel e a molti andava meno a genio per questo motivo

    • Dagoberto 19 Dicembre 2013, 11:01

      Non ricordo una partita di Mallet gradevole ed entusiasmante, se non la vittoria contro la russia nell’ultimo WRC. Anche le poche partite vinte hanno appassionato solo per l’opportunità che lo score rappresentava rispetto ad una possibile vittoria, ma quasi mai per il bel gioco. Ho ancora nella memoria la difesa attendista negli ultimi WRC con la linea che, quasi, indietreggiava ed il commento di Munari a incitare, incredulo, una loro salità. Vogliamo parlare dei tanti esperimenti in mediana, no lasciamo perdere. Le poche vittorie conquistate per intercetti, anche casuali, o palle rubate sotto pressione. Pensiamo, invece, alla prima meta dell’Italia contro l’Australia nell’ultimo TM, partendo dai nostri 22, pensiamo alla difesa proposta contro l’inghilterra a Roma nel 6N del 2012 che ha propiziata la meta di Benvenuti con intercetto a metà campo, oppure alla prima meta controla Francia al 6N 2013. Una nazionale che gioca in questo modo è un’altro spettacolo e se lo score è sempre più un problema, è proprio grazie alla sempre maggiore convinzione che alcune di queste partite, forse, si potevano vincere, fatto raramente pensato nell’era Mallet.

      • Machete 19 Dicembre 2013, 11:11

        Dagoberto parli dei primi 12 minuti contro l’Australia….e di una partita di quasi un’anno fa…..è un pò poco per dare un giudizio positivo non credi?…..

        • Dagoberto 19 Dicembre 2013, 17:07

          I miei erano solo degli esempi, io mi riferivo più in generale ad un approccio al gioco diverso, più spettacolare rispetto a quello di Mallet e, quindi, con il tempo potenzialmente anche più redditizio in termini di capacità di monetizzazione dello score. Certo, il cambio di gioco e mentalità richiede tempo anche perchè durante l’anno i giocatori assimilano gioco e mentalità dai propri club dove, ovviamente, le situazioni di gioco possono essere e sono le più disparate e ciò complica ulteriormente l’acquisizione delle modalità di gioco volute dal francese e non sempre allineate a quelle dei club. Volevo solo evidenziare la strada effettivamente intrapresa, un inizio di percorso che, se continuato e, magari, supportato anche da un gioco di squadra organizzato tra nazionale e le due franchigie per avvicinare le tecniche e tattiche di gioco, potrà portare sicuramente dei risultati. Mallet aveva un problema di fondo, era troppo ancorato a modelli lontani dallo sport in generale e dal rugby latino, sia culturalmente, sia morfologicamente e, quindi, difficilmente trasferibili in terra nostrana. Ecco i motivi dei tanti esperimenti con i vari Bergamasco, Masi, Gover a cercare quella esasperata fisicità anche in ruoli che, tradizionalemtne, non sempre hanno in questa caratteristica i loro plus di valore. Comunque gli ultimi 2 6N sono stati i migliori degli ultimi anni malettiani e se la forma dei giocatori dovesse piano piano consolidarsi con l’inizio dell’anno nuovo nel prossimo torneo non mi meraviglierebbero altre buone performance anche nello score.

      • Stefo 19 Dicembre 2013, 11:42

        Dagoberto 26 mete nelle ultime 6 partite, questo ne vogliamo parlare?Quante tempo vogliamo andare avanti con la storia di Bergamauro che hai cercato di velare con il “esperimenti in mediana”?Che situazione si era trovato MAllet?Chi c’era?Vogliamo aprlare che Mallet ha avuto solo il primo anno di squadra alllenata dalla CL per lavorare?Questo ovviamente facciamo finta di non ricordarcelo perche’ ci fa comodo.
        Sul gioco, anche con Brunel puoi prendere le statitistiche alla mano l’Italia vince SE DIFENDE BENE se tiene l’avversario a 20-21 punti (parlo di avversari TOP) perche’ ti puo’ tanto piacere il gioco di Brunel ma l’Italia non ha la potenza di fuoco per vincere partite a 25-40 punti con avversari nelle prime 10 posizioni.
        Poi beh se uno si attacca alla partita con l’Australia di un anno fa con gli infortuni che avevano i Wallabies, la situazione di un gruppo in cui almeno aprte die giocatori Deans non lo voleva neanche vedere in foto figuariamoci come allenatore e poi tira fuori 12 minuti di inizio partita quest’anno gli argomenti sono pochini.

        • Stefo 19 Dicembre 2013, 11:52

          Preciso una cosa: Brunel per me sta facendo un buon lavoro visto il materiale a disposizione, l’unica cosa veramente preoccupante e’ la difesa delle ultime 6 partite ed il fatto che per ammisisone dei gicatori stessi si stia cambiando metodo difensivo cosa di cui non c’era bisogno visto che al 6N e lo scorso Novembre aveva funzionato bene, Al riguardo sia a Giugno che a Novembre io ho letto tanti attacchi ai singoli per la difesa, ma la realta’ e’ che nelle 6 partite si suon ruotati diversi giocatori con lo stesso risultato difensivamente.
          Quello che non mi piace dell’articolo e che contesto e’ l’aver saltato a pie’ pari le ultime 6 partite.
          Poi il materiale a disposizione e’ quello che e’ e Brunel e’ un ottimo tecnico, sta facendo un buon lavoro sulla squadra nell’arco dei due anni.

    • Rabbidaniel 19 Dicembre 2013, 14:08

      Su Mallett c’è una damnatio memoriae al limite del ridicolo, forse ci si dimentica della disciplina difensiva che ha saputo costruire nel tempo. Ha fatto stupidaggini? Ovvio, come capita a tutto. Ma proprio in questo sito ho letto fra si del tipo “Brunel ne capisce, Mallett di rugby non capiva nulla”. O fini notazioni etno-tecniche “Brunel come latino è più adatto di Mallett”.
      Per me Brunel ha tante gatte da pelare e forse pensava che il movimento fosse più solido e suscettibile di crescita continua. Ora ha una visione più matura dello stato dell’arte, vedremo nel 6N.

  2. jock 19 Dicembre 2013, 09:29

    Redazione sempre precisa e puntuale, grazie, termini della questione centrati; personalmente sono sempre stato un fautore del rinnovo a Jacques, già dalla fine dello scorso 6N, come, onestamente, anche on rugby sosteneva a marzo scorso, magari, aggiungo, con deleghe effettivamente conferite, e non a chiacchiere, in ordine all’ organizzazione di tutto il movimento, come già promesso due anni fa dal fu Presidente Dondi.

  3. cassina 19 Dicembre 2013, 09:47

    Ragazzi, lo ha detto Smith “qui manca la legna” e Jaques fa fuoco con la legna a sua disposizione.
    Probabilmente tra alcuni anni ci sarà più legna se continua il progetto accademie unitamente alla Celtic (l’eccellenza è un torneo che non può da solo aiutare a formare giocatori da 6n).
    Sperem,
    detto questo il francese è bravo, guardate è meglio perdere perché si è osato passandosi la palla che perdere comunque rifiutandosi di giocare mettendo la palla “sotto il tappeto” della mischia.

    Ciao

    • flipper 19 Dicembre 2013, 22:45

      Condivido quello che ha scritto Cassina però le accademie servono a poco se chi vi comanda e insegna è scelto con criteri clientelari e/o nepotistici,come adesso. Non serve a nulla iniziare a 17 anni un perfezionamento tecnico, bisogna partire molto prima.La fir deve investire nel rugby di base!!!! Altrimenti non avremo mai legna sufficente da ardere.
      Per quanto riguarda Brunel il bilancio per me è più che positivo,ha fatto degli errori ultimamente ma di certo non è colpa sua se i giocatori sono spompati!

  4. Fabruz 19 Dicembre 2013, 10:16

    La situazione negativa dell’Italia è una conseguenza del periodo orribile delle squadre italiane di vertice. Che colpa ha Brunel di questo?

  5. Machete 19 Dicembre 2013, 10:19

    dopo il 6N 2013 c’è stata un’involuzione davvero preoccupante…..Brunell lavora con quello che ha in mano….e grandi colpe non gli si possono dare…..
    ma serve assolutamente sistemare una difesa penosa e registrare la mischia chiusa che continua ad essere incerta….
    certo vista la stagione di alcuni azzurri prevedo un 6N di grande sofferenza….

    • teorub 19 Dicembre 2013, 10:29

      spero che ti sbagli ma quoto in pieno ….. e speriamo in una rinascita improvvisa e qualche colpo di culo che non ci è mai capitato fino ad ora….

    • gsp 19 Dicembre 2013, 10:40

      Machete e’ questione di scelte. ci sono scelte che un allenatore puo’ fare e che possono cambiare il volto della squadra, indipendentemente dai club. lui ha preferito lavorare sulla mentalita’ in questi due anni, invece che sulla difesa ad esempio.

      e’ anche vero che come ad ogni inzio ciclo deve valutare i nuovi, ed il gioco d’attacco segue anche un po’ che tipo di giocatori hai. Certo ha ancora 2 anni per lavorare.

      • Machete 19 Dicembre 2013, 11:00

        il problema è che viste le ultime prestazioni c’è il rischio che si debba ricominciare tutto da capo….e in quel caso 2 anni potrebbero essere un tempo ristretto per registrare certi comportamenti in campo….
        giustamente te parli di una maggiore mentalità offensiva ma si deve capire quando in certe fasi di gioco e con certi avversari e il caso di fare trincea…la partita con Fiji sta li a dimostrarlo…
        quindi le cose sono o Brunell ancora non è riuscito a spiegare bene cosa vuole…oppure certi giocatori non sanno mettere in pratica i suoi dettami tattici

        • gsp 19 Dicembre 2013, 11:07

          condivido la tua preoccupazione. Sulla partita con Fiji, senza il vero MOM che ha fatto meta assist e tanta roba, si sarebbe perso anche quella.

      • Paolo 19 Dicembre 2013, 11:23

        Forse di più: quando è stato presentato si è parlato di contratto fino al 2015 ma dalla FIR ieri mi parlavano di una scadenza a giugno 2016. Sto aspettando una conferma

        • fracassosandona 19 Dicembre 2013, 15:47

          ho ricordi, non documenti…
          per evitare la classica situazione del 6N postmondiale come banco di prova del nuovo allenatore, a Brunel è stato fatto il contratto fino a giugno 2016…

  6. teorub 19 Dicembre 2013, 10:28

    Brunell è il ns Phelan speriamo di non fare gli stessi errori che hanno fatto loro in questo ultimo anno perchè sarebbe buttare il lavoro di anni nel cesso e in questo noi italiani soprattutto in Fir siamo dei campioni……

  7. gsp 19 Dicembre 2013, 10:29

    per me brunel non ha fatto ancora abbastanza per la riconferma, certo non per 4 anni.

    capisco che, per chi vede il fatto che si dia aria alla palla sia un valore in se, Brunel sia da riconfermare. ma per me non e’ assolutamente un valore se non e’ finalizzato e funzionale al gioco.

    i risultati per me non sono il problema, anzi io me l’aspetto che perdi con l’argentina facendo esperimenti, e provando una novita’ alla 3′ partita da pro per dargli minuti e testarlo.

    Speravo si potesse parlare di questo senza tirare dentro Mallett, pero’ se parli di bacino di giocatori, benche’ Mallett avese una prima e seconda linea di livello assoluto, per il resto aveva poche soluzioni. Brunel ha molto di piu’ e puo’ anche permettersi di scegliere in molti ruoli.

    E Mallett aveva in due anni sistemato la difesa. Brunel avrebbe potuto costruire su quella struttura e magari dare un gioco piu’ vivace dietro. al momento s’e’ perso quel patrimonio difensivo, la mischia soffre (ma non per colpa di Brunel), la rimessa va solo se c’e’ bortolami o la chiama Parisse (non tanto colpa di Brunel, ma se decide di privarsene…) ed il gioco offensivo non si capisce ancora dove vuole andare a parare.

    su queste basi, gli auguro il massimo ed il giudizio definitivo arrivera’ tra 2 anni, perche’ li c’e’ l’esame ed al momento e’ tutto work in progress. ma la strada e’ ancora molto molto lunga.

    • Stefo 19 Dicembre 2013, 11:54

      gsp son stato io a tirare in mezzo Mallet e chiedo scusa di solito non lo faccio ma non posso non notare che per Mallet si poteva sparare a zero senza dire che era facile col senno di poi e seduti dietro una tastiera mentre ora non ci si azzarda enanche a mettere in discussione l’aver cambiato un sistema difensivo che aveva funzionato col risultato di prendere 26 mete in 6 partite.

      • gsp 19 Dicembre 2013, 12:34

        sono daccordo. a me mallett non l’ha messo in mente quello che hai scritto tu, ma quando Paolo ha parlato di bacino dei giocatori, e che se e’ ristretto ora, quante era ristretto 4 anni fa tra eccellenza e giocatori all’estero?

        anzi, almeno oggi brunel puo’ chiedere che alcuni giochino con continuita’ nel pro12, con le squadre italiane, mentre prima quello non era neanche possibile.

  8. LIBECCIO 19 Dicembre 2013, 10:58

    Brunel…Brunel…
    Non penso che ci sia niente di fazioso nell’analisi dei 2 due anni sotto in nuovo c.t. e non penso neppure che si debba tener conto di Australia falcidiata o Australia ok, gni allenatore prepara le gare come vuole e come può, vale per gli altri e vale per noi….quindi l’australia che ha rischiato il pareggio, o peggio, è la medesima Australia che ci ha suonato ben bene.
    Purtroppo penso che in Italia il problema sia profondo, oltre al bacino inferiore agli altri, e penso che riguardi più programmazioni e logiche incomprensibili al livello di federazione che il c.t. sulla panchina.
    E’ possibile non conoscere il futuro di celtic league (o pro12) con anticipo? è possibile non avere un idea su come migliorare il campionato? è possibile che i diritti dei test match di novembre siano stati programmati solo 3 giorni prima dell’inizio?(e non parlo da telespettatore scontento, parlo di quanti soldi abbiamo perso in sponsorizzazioni e eventi collaterali, che avrebbero fatto bene al movimento).Le accademie?? costano molto di più di quanto producono, non sarebbe meglio magari finanziare e controllare l’attività giovanile dei club più importanti?etc etc etc
    Comunque tutto questo si riperquote su continui stalli per il movimento, Benetton sotto tono (poi volevamo portare McCaw a treviso, per farlo giocare contro il Reggio??non me ne voglia il Reggio), Italiani in Italia…Italiani all’estero?fossi nella possibilità di scegliere premiership o top14 sempre e comunque…con queste premesse.Senatori in campo….certo, solo se lo meritano, non per via del nome o del peso politico.
    La programmazione è tutto, piucchemai nel rugby.
    Solo dall’ingresso nel sei nazioni abbiamo avuto:
    Johnstone: ruvido e non simpatico, ma nessuno può mettere in dubbio il suo livello come tecnico della mischia e almeno questo lo abbiamo metabolizzato
    kirwan: ha imposto gli standard atletici moderni e “inventato” alcuni dei migliori giocatori di sempre
    Berbizier: i francesi per noi sono sempre i più vicini e ha lavorato nella direzione giusta….finchè non ha castrato il mondiale, in federazione non sapevano niente??
    Mallett: tutti addosso a lui…cavolo ma ricordiamo solo bergamasco a mediano di mischia, oppure che abbiamo difeso come macchine da guerra e abbiamo portato tenacia e determinazione per 120 minuti, non per 80?per poi buttarlo fuori a calci nel c..o
    ora abbiamo Brunel….insomma non mi sembra di aver nominato gente di seconda scelta, uno a caso di questi con una nazionale seria se la giocherebbe contro chiunque.Avessimo programmato e miscelato bene (e magari messo un po’ più di umiltà e lasciato lavorare serenamente) ciò che ognuno ha portato in Italia, non saremmo gli all blacks, ma l’argentina o l’irlanda di sicuro!
    Avanti Brunel e non rompiamogli i c..lioni, almeno a Lui, che i problemi sono altrove. Buon Natale

    • william 19 Dicembre 2013, 11:06

      Direi che si possa quotare tutto quello che hai scritto. Anzi aggiungo che tutti i tecnici che hanno allenato l’Italia hanno gia’ dimostrato di essere bravi e vincenti.
      E’ per quello che mi viene un po’ da ridere quando leggo che Brunel non allena la fase difensiva… Stiamo parlando di rugby moderno, uno sport dove la difesa e’ la fase forse piu’ importante. Volete che Brunel sia cosi’ sprovveduto da non saperlo??

  9. maz74 19 Dicembre 2013, 10:58

    Tutto vero quello viene scritto, ma secondo me non ha avuto il coraggio di accantonare alcuni senatori (Bortolami, Mauro Bergamasco, Canale, Orquera, ecc..) e provare con nuovi giocatori più freschi anche se me esperti. Sono convinto che molto probabilmente non è stata una questione di coraggio ma di politica e quindi pressioni dalla FIR visto che alcuni giocatori sopracitati hanno un peso politico non indifferente (vedi questione Aironi).

    • gsp 19 Dicembre 2013, 11:11

      maz, i senatori giocano perche’ meritano/non ci sono alternative/sono meglio dei giovani nei loro ruoli. e soprattutto non ha senso dire che non ha provato nuovi, perche’ forse ne ha provati a decine.

    • Machete 19 Dicembre 2013, 11:18

      maz il problema è che se non gioca Bortolami i lineouts sono un problema….Furno è più una terza….Fuser è ancora in fase di crescita ci sarebbe Minto ma è infortunato e non si sa quando tornerà….e se manca Gelde ci manca l’unico grinder che abbiamo….
      Orquera oltre che ogni tanto si sveglia fenomeno serve per non far caricare Allan di troppa pressione……Canale bene o male ha sempre fatto il suo e Bergamauro cmq con le zebre stava giocando bene…….

      • malpensante 19 Dicembre 2013, 14:54

        Mah. per me il grinder ce l’abbiamo (Furno, ch’è una seconda tutta la vita, Minto adattabile in emergenza, e ce ne sono anche altri in prospetiva), quello che manca è l’erede di SinBin. Potrebbe essere Fuser? Biagi era quello più avanti e che mi convinceva di più, ma uno come Bortolami difficile rifarlo con lo stampo. Comunque il problema è sempre quello, magari sbagli ma a livello nazionale ne devi battezzare uno o due, prendere qualcuno che li martelli e andarci in fondo per un paio d’anni. A livello di prospetti, le accademie dovrebbero servire proprio a questo, specializzare, preparare all’intensità dei pro e aggregare alla prima squadra.

      • maz74 20 Dicembre 2013, 09:15

        Ma dai!!!
        Bortolami e Mauro Bergamasco non sono più competitivi da almeno 3 anni, già dal tempo degli Aironi.
        Giovani seconde ci sono, FURNO è il più esperto (2 anni con Aironi e 2 anni in Francia) ed è sicuramente pronto, FUSER ha ottime prospettive e deve crescere, purtroppo per MINTO l’infortunio gli fa perdere un anno. Poi vorrei segnalare un giocatore molto forte, anche se sudafricano, che è Joubert Thorn del Viadana, giovane e molto dinamico, giocatore da inserire in una franchigia (farebbe comodo ad entrambe) e tra due anni da naturalizzare e portare in nazionale.
        Come n. 10 e centri siamo un po’ sguarniti, ma MORISI, SGARBI e Mirco Bergamasco sono superiori al Canale di oggi, senza dimenticare MASI.

  10. william 19 Dicembre 2013, 11:02

    Secondo me Brunel sta facendo un buon lavoro. Criticare Brunel oggi mi sembra da pazzi (cosi’ come criticare Mallet allora) e non tanto perche’ oggi l’Italia da’ aria alla palla, ma perche’ l’Italia ha dimostrato di giocare bene e di riuscire a essere competitiva.
    Non credo poi che Brunel non stia lavorando sulla difesa. Mi sembra che nell’ultimo 6N la difesa italiana abbia ben funzionato
    I sistemi di attacco e di difesa sono cambiati tantissimo in questi due anni; oggi per esempio la difesa rovesciata e’ un must, molto di piu’ che durante l’era Mallet. E poi sono cambiati gli uomini. Questo novembre c’erano in campo tanti giocatori che non hanno mai fatto neanche un allenamento con Mallet, quindi e’ ovvio che non Brunel non possa prendere la base del sudafricano e basta
    Il disastro delle ultime due serie di test match e’ invece molto probabilmente strutturale. I giocatori sono quelli e sono spompi, mentalmente e fisicamente. Sara’ un caso che anche nelle franchige la difesa e la mischia vadano male?

    • gsp 19 Dicembre 2013, 12:48

      William le squadre di vertice hanno come differenza proprio la capacità di mantenere una certa continuitá benchè cambino uomini ed allenatori. Brunel ha legittimamente scelto di smantellare un pò il sistema difensivo che era uno dei punti di forza. S’è preso un rischio che fino ad oggi non ha pagato, spero con tutto il cuore paghi più in la.

  11. mezeena10 19 Dicembre 2013, 11:06

    io in giro tutti sti allenatori migliori di brunel non riesco proprio a vederli..qualche nome???
    a due anni dall’ insediamento non ha uno staff completo, non ha piena autonomia nel dettare “regole” per l’ alto livello, non ha piena autonomia nel scegliere lo staff tecnico e la “struttura” tecnica, non ha certezze sul futuro e conseguente programmazione delle squadre celtiche, pochezza del “parco giocatori” etc..
    magari a giugno e novembre, trovatosi in grande difficoltà, abbia un po perso la rotta, ma in campo ci vanno e abbiam visto come, i giocatori!
    totale incertezza ed indeterminazione del futuro prossimo, figuriamoci per la programmazione a lungo termine! ma il baffo per me è l’ ultimo dei responsabili!
    inoltre, in caso di rielezione, gavazzi vorrà portare a termine la sua idea di coach profeta in patria, affidando la nazionale a cavinato!

    • Paolo 19 Dicembre 2013, 11:28

      Mez, qualche allenatore migliore c’è. Il problema è che se ti porti a casa uno di loro devi metterlo nella condizione di fare e disfare quello che vuole, a partire dalla gestione dell’alto livello. E non credo che in FIR ne sarebbero contenti. Intendiamoci, non credo sia “colpa” di Gavazzi ma di un modus vivendi e di una struttura che arriva da tempi un po’ più lontani. Anzi, credo che anche Gavazzi abbia il suo bel da fare con quel lascito

      • Cannonball 19 Dicembre 2013, 11:36

        Sono estremamente d’accordo sull’analisi tecnica. Stimo le capacità gestionali ed umane di Brunel, e francamente merita di lavorare su di un arco temporale più lungo. Sulla gestione dell’ alto livello non dimentichiamo un dettaglio. Brunel ha circa 60 anni. Voci di corridoio riportano di un contratto decisamente “buono”. Forse la possibilità di riprendere certe cifre ad una certa età non gliela garantisce nessuno, se non la FIR. Probabilmente si è un po’ allineato, motivo per cui non si spiega una netta presa di posizione sui vari gangli dell’alto livello che, in sostanza, non portano risultati da un decennio.

        • flipper 19 Dicembre 2013, 23:18

          Cannonball ,ma cosa dici? Al di là delle alpi lo vogliono all’unanimità per il dopo Saint-André!

      • Stefo 19 Dicembre 2013, 11:58

        Su questo sono pienamente d’accordo Paolo

        • malpensante 19 Dicembre 2013, 15:08

          Mah. Veramente se c’è uno che ha avuto carta bianca è lui, a partire da Gajan, Troncon al seguito, ai federali. L’attenuante per lui è che gli accordi erano con Dondi, e pure la strategia era nella testa di Dondi. A me non piace proprio, in primis per le cose scritte qui sopra che in carriera per lui non sono una novità. Poi vorrei capire la logica poco cartesiana di alcuni commenti: se è innocente per via che Treviso va male, allora quando ha fatto bene (2 partite) era merito di Treviso? Mi piaceva meno ancora Gajan ma l’avrei tenuto almeno fino a quest’anno. Per mentalità, non sopporto che prima si dia fiato alle trombe e poi si scarichino le responsabilità sui subalterni. Ma, come nel caso delle Zebre, è cambiato il manico e devo dare atto a Gavazzi di averci azzeccato col cambio. Solo che vorrei sempre capire qual’è il progetto, chi sono le persone e qual’è la road map, e che ognuo prendesse le responsabilità che gli competono, senza melina.

          • gsp 19 Dicembre 2013, 15:28

            mal, onestamento io non mi sono espresso sulla sua scelta dei collaboratori, perche’ davvero non ne ho idea. penso la scelta sia stata sua di inziare da solo, o allenare gli avanti da solo nell’ultimo annetto. non penso gli sia stato imposto/negato nessun collaboratore, ma davvero non so.

            sul problema che fai bene o male a seconda di come fai nel club per me e’ difficile generalizzare. ad esempio sulla forma fisica e capacita’ in mischia con le nuove regole dipende dai club. invece l’organizzazione di difesa, attacco, gameplan le responsabilita’ possono essere quasi totalmente sue.

            detto questo, che ci siano quelli che tirano sempre l’acqua al mulino davvero non c’e’ dubbio.

          • Stefo 19 Dicembre 2013, 15:50

            mal, io concordo con Paolo nel senso dell’idea di fare del CT un Director of Rugby dell’alto livello e che sia coinvolto in una ristrutturazione del movimento (coinvolto con altre parti non la faccia da solo sottolineo) e questo mi pare che non stia avvenendo ma magari mi sbaglio.
            Onestamente esulerei dal discorso “mi piace/non mi piace”, io direi che in generale stia facendo un buon lavoro dati i presupposti, ma mi lasciano perplesso alcune cose della sua gestione ma mi lascia molto piu’ perplesso questo alone di non crticabilita’ che c’e’ che porta si a quello che dici tu: se va male colpa dei club, se va bene e’ un mago che trasforma i rospi in principi azzurri; il fatto che nonostante interpreti diversi provati nelle ultime 6 partite la difesa ha fatto pena (diciamo le cose come stanno) ma vengono processati i singoli e non lo spartito che gli si e’ fatto suonare (cambiandolo da uno che funzionava).

          • malpensante 19 Dicembre 2013, 18:27

            Io premetto sempre mi/non mi piace per eccesso di prudenza, ma cerco di essere obiettivo. Credo che manchi chiarezza sul suo ruolo: per Dondi era evidente dovesse diventare il director, Osso come capita regolarmente non capisco nemmeno se gli vada bene come ct. Sul fatto tecnico, un ct è cosa diversa da un allenatore, ma se decide di schierare quegli uomini e usare quegli schemi, la responsabilità è tutta sua. Io di schemi ne vedo pochi e di incisivi nessuno, anzi. La meta di Mc è l’esempio del nessuna pippa e fondamentali mandati a memoria. Per una volta.

      • mezeena10 19 Dicembre 2013, 15:34

        il problema è che han fatto pochino per scostarsi dalla strada della vecchia fir..
        intendevo allenatori liberi paolo, i grandi allenatori son gia tutti accasati..

  12. Katmandu 19 Dicembre 2013, 11:43

    non ho capito il senso dell’articolo, cioè veramente qualcuno vuole mettere in discussione un tecnico come Bruinel? se analizziamo le partite tutta sta negatività non la vedo, certo poteva far girare più gente e provare più giocatori, ma il tempo e i risultati hanno fatto si che giustamente ha sempre e quasi solo fatto giocare i migliori in ogni ruolo
    Bruinel ha inoltre il vantaggio di giocare con gente rodata dalla CL cosa che in passato non si aveva e i risultati si intravedono, certo negli ultimi 6 mesi (1/4 del mandato) non ha preso una bella pierga ma i molti infortunii (ma anche gli altri) ma soprattutto il cambio regole in mischia a cui non abbiamo ancora una risposta ci fa arretrare rispetto agli altri
    poi siamo in 60 mln di commisari tecnici e questo non da ieri

  13. Da 19 Dicembre 2013, 11:59

    Se i giocatori a disposizione di Brunel (ora) e degli altri commissari tecnici del passato sono sempre stati pochi e il problema principale del Rugby nostrano è sempre questo, di chi è la responsabilità se non di chi si occupa della formazione giovanile? Sarò logorroico ma trovate altre cause a questa situazione..

  14. zattozatto 19 Dicembre 2013, 12:30

    Investire sui settori giovanili e saper poi ” pescare” i più bravi, ma è un processo che non si fà in 2 anni. In 2 anni peschi un’Allan per l’immediato, un Gowen come in passato, il rugby italiano deve passare dai settori giovanili e dalle serie minori.
    Prima di aver legna da ardere ci vogliono anche gli alberi da abbattere………

    • Da 19 Dicembre 2013, 13:07

      ho capito ma se di legna non ne produci perché ti affidi a degli incompetenti sei autolesionista..

  15. AleGialloNero 19 Dicembre 2013, 15:13

    La “voce della verità” è di mio padre. E’ un calciofilo, il rugby non lo entusiasma di certo ma i grandi eventi li guarda senza partigianeria e con la massima obbiettività. Ha sempre giudicato (per mille motivi) il gioco azzurro uno schifo, chiuso, prevedibile, non spettacolare, arraffazzonato, casuale e discontinuo. Da quando c’è Brunel, ha di molto modificato la sua idea. Questo dimostra, a mio avviso, che il buon lavoro del mister transalpino lo può percepire anche un “non addetto ai lavori” o comunque anche chi non vive di pane e rugby. Credo anch’io che occorra molto tempo per cambiare una mentalità ed acquisire una “abitudine” agli altissimi livelli. Ovviamente, stante la difficoltà del fatto che il materiale è, ancora oggi, inferiore in quantità e qualità rispetto ai soliti mostri sacri. Riguardo alle diverse brutte figure del 2013, io onestamente credo che sia dovuta all’atavica mancanza di concentrazione e intensità nelle partite che non contano “una vita”. L’italiano in generale snobba gli eventi che non sono di cartello. E’ una cosa che capita da sempre e che fa parte del nostro DNA. Si verifica anche in sport ben più in auge. Solo che mentre nel calcio, ad esempio, a fronte di una prestazione superficiale, puoi cavartela col gollettino “trovato”, nel rugby se sbagli l’approccio sei sotto pressione per 80 minuti e si fa solo una figuraccia.

    • gsp 19 Dicembre 2013, 16:00

      e se e’ calciofilo spiagagli che ci sono diversi stili di gioco. si puo’ vincere alla brasiliana, all’italiana, alla tedesca. l’importante e’ che si vince.

      • AleGialloNero 19 Dicembre 2013, 16:35

        “Vincere” non è un risultato a cui si può giungere…a prescindere, ma è un auspicio che si può coltivare proprio in funzione al gioco che si decide di fare. E non occorre che io lo spieghi a mio padre. Lo sa, è piuttosto sveglio. Ma se l’Italrugby non vince (parlo in senso assoluto, non gare sporadiche) non è certo solo per lo “stile di gioco”. Purtroppo si parte da una base che non è quella da cui partono altri, ma debbo dire che la strada, ultimamente, mi sembra quella giusta. Basta rendersi conto che non si diventa fenomeni in una manciatina d’anni. Detto ciò, da esteta, vincere senza entusiasmare non mi ha mai particolarmente solleticato. Ricordo invece di essermi eccitato per team fantastici anche se poi son rimasti con un pugno di mosche in mano. Cioè…un pugno di mosche, ma un posto nella Storia e nella mente degli appassionati. Mica poco…

  16. fracassosandona 19 Dicembre 2013, 16:01

    per com’è la realtà italiana attuale un bravo allenatore che viene ad allenare la nostra nazionale può solo che sputtanarsi, avere l’opportunità di disputare il 6n e fare TM con squadre del Tier1, ma sputtanandosi…

    nessuno può pretendere di comandare a casa d’altri, imponendosi come director of rugby con carta bianca sull’alto livello e sulle giovanili…
    e finché a decidere delle sorti del nostro futuro saranno degli yesman o dei politici che non si rendono conto di quello che fanno non vedo grosse chances per il nostro movimento…

  17. william 19 Dicembre 2013, 16:23

    Gsp ti rispondo qui. Non mi sembra Brunel abbia smantellato la difesa. Quando l’Italia ha vinto l’ha fatto con la difesa e con l’aggressività nei breakdown

    • Stefo 19 Dicembre 2013, 16:29

      per ammissione dei giocatori stessi si sta cambiando sistema difensivo da dopo il 6N, e’ questo a cui si riferisce gsp e mi riferisco anche io…perche’ visto che funzionava?Non c’erano altre aree su cui lavorare?

    • gsp 19 Dicembre 2013, 17:29

      william, un problema difesa, da dopo il 6n, c’e’ o meno? e nelle ultime due finestre ha vinto contro fiji, ma mi sembra tuttaltro che un esempio di buona difesa.

      sul Breakdown invece ne possiamo parlare un po’ piu’ a lungo.

      • Stefo 19 Dicembre 2013, 17:34

        gsp sul breakdown: sul lato difensivo i problemi derivano dai problemi difesa, se ti prendono il buco o sei costantemente sotto pressione per recuperare non puoi competere come vorresti. In fase offensiva e’ andata un po’ meglio anche se molto spesso e’ mancato il supporto sui breakdown dovuto ad una tendenza ad isolarsi.

        • gsp 19 Dicembre 2013, 17:43

          tutto vero stefo.

          ma ho notato anche un fattore di scelta, e cioe’ durante il 6n ma anche dopo, mi sembra ci sia stato un tentativo di dedicare meno uomini che in passato, cercando di liberare qualche opzione in piu’ al largo, pero’ anche esponendosi di piu’ alla perdita del possesso.

          questo ha avuto un effetto a catena sulla capacita’ di cambiare gioco e tenere possesso quando spostare la palla non ha funzionato, o perche’ non avevi qualita’ o per le condizioni atmosferiche, o quando ti serviva prendere qualche secondo in piu’.

        • william 19 Dicembre 2013, 19:52

          Stefo hai ragione. Però i sistemi difensivi cambiano perché cambiano i sistemi di gioco. Nessuno difende come 3 anni fa. Il fatto che Brunel voglia cambiare qualcosa secondo me è indice di grande attenzione alla fase difensiva. Poi però le cose non stanno funzionando, ma siamo sicuri sia colpa di Brunel? Quante mete stanno prendendo le nostre franchige?

          • Stefo 19 Dicembre 2013, 20:36

            Ed ecco il discorso di malpensante, se qualcosa non va si tirano di mezzo le franchigie mentre quando vanno bene e’ merito di Brunel…troppo facile cosi’.
            Secondo il sistema difensivo e’ cambiato dopo il 6N 2013, aveva funzionato?

          • william 19 Dicembre 2013, 21:36

            Ma forse hai ragione. Però ci sta provare qualcosa di nuovo. Comunque secondo me vale anche il discorso opposto: al 6n siamo andati bene perché le franchige erano in forma.

            Comunque io mallet l’ho sempre difeso e avrei continuato con lui. E per me il limite della sua nazionale era lo stesso di Brunel: è strutturale del movimento italiano, non se ne scappa

  18. luis 19 Dicembre 2013, 17:30

    Alla fine mi sembra che il vero nocciolo della questione sia sempre lo stesso: bisogna salire un gradino alla volta, le vittorie spot sono fini a se stesse se i problemi del movimento sono eternamente uguali. Bisogna aver coraggio di cambiare e cominciare a “seminare” per poi pensare di raccogliere: ergo si trovi il modo per mettere in piedi un piano a medio/lungo termine che coinvolga tutto il movimento coinvolgendo tutti dalle radici alla chioma, cominciando dalle giovanili-under-accademie ( queste ultime così come sono concepite sono fini a se stesse, servono solo a dare un po’ di soldini a “qualche” società amica )passando per un campionato nazionale strutturato in funzione delle franchigie le quali devono essere funzionali alla nazionale.
    iniziamo a dotarci di un corpo docente (leggi tecnici ) preparati e istruiti a dovere e non con dei corsi che sfiorano il limite del ridicolo, e una volta per tutte chi è responsabile di qualcosa deve essere messo nelle migliori condizioni per poter lavorare bene e per renderlo responsabile di quello che fa. A farla breve una svolta semi epocale: possibile? difficile o semplicemente impensabile?
    Alla luce di tutto quello sopra descritto a mio modesto parere Brunel non ha fatto male, ma poteva fare sicuramente meglio: come? chiedetelo alla FIR !

  19. 6nazioni 19 Dicembre 2013, 19:49

    Grandi allenatori in giro non ne vedo, BRUNELLO e’ un buon allenatore e lo si vede da come ha trasformato la ns nazionale.
    Il problema principale secondo il mio modesto parere e’ che non ha la così detta
    carta bianca, non si e’ scelto i collaboratori,non può’ mettere becco nelle
    grandissime (*). Lo stesso grande FRANCO ha dichiarato che non si e’ fatta
    una sola riunione con allenatori delle zebre,di treviso,e delle varie
    nazionali italiane…..forse si credono tutti dei campioni del mondo.?
    Per quanto concerne il discorso della legna in italia ancora non si piantano
    i semi, e voi credete che già’ c’e’ la legna ?…… beato chi ci crede alle (*)
    cosi’ strutturate con ben 32 centri di formazione e 9 (*), ma lo sapete che
    alcuni centri di rilievo del ns rugby non sono stati scelti dalla ns fir?
    Ad esempio Padova con il centro Geremia, Noceto, Viadana, Rovigo,
    Frascati, e tanti altri.
    In che modo sono stati scelti questi centri di formazione ?
    Io credo all’italiana maniera (meritocrazia zero assoluto).
    Per ultimo darei un consiglio già scritto altre volte:
    SIG. BRUNELLO si faccia un giro nelle ns province,possibilmente da solo,
    vedrà che qualche ramoscello lo troverà’

  20. Francesco.Strano 19 Dicembre 2013, 21:54

    Parlate di Brunel come CT DIRECTOR.. ma se poi la FIR gli impone l’amico dell’amico,il pluri-CAP(PATO),l’ex bandiera della squadra del cuore,il parente di quel politico,ecc affinché poi la presidenza ottenga POTERE e RIELEZIONE(in Italia questo importa….)mi dite a cosa serve????

    Ristrutturare TUTTO e INVESTIRE su CHI NE SA PIU’ DI NOI.
    I tecnici italiani non hanno la MINIMA conoscenza del RUGBY come ce l’hanno francesi,australiani,neozelandesi,sudafricani… O voi a scuola imparavate dai vostri compagni invece che dai maestri?!

    Poi elenco giovani interessanti di queste squadre che a mio avviso DEVONO essere TESTATI nell’alto livello:

    Prato: SOUARE, ZUCCONI, CICCHINELLI
    Rovigo: FERRO,CALABRESE, VAN NIEKERK
    Petrarca: MENNITI IPPOLITO,SARTO, ROSSI, BETTIN
    Calvisano: MBANDA’,ANDREOTTI,STEYN ,CASTELLO,SCARSINI
    Capitolina: MORICONI ,BUSCEMA

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