Jean-Pierre Lux lascia l’ERC e spera in una sorta di UEFA del rugby

A giugno non si ricandiderà per la carica di presidente. Ma forse l’ERC non esisterà più. E lui pensa a una formula calcistica

COMMENTI DEI LETTORI
  1. eze 17 Settembre 2013, 10:37

    Sarebbe stato questo qui a richiedere le penali agli inglesi per i diritti BT ?
    credo che di guerra tra leghe e federazioni non se ne parli già più e le federazioni hanno già perso su tutta la linea.
    Solo la Fir da noi continua a dettare legge con le sue teste d’Ascione e con soldi che non ha più. E’ necessario che in tempi brevi Benetton e squadre d’eccellenza facciano un gruppo (l’ideale è che lo rappresenti Munari) e presentino un elenco di cose da fare alla FIR che dovrà prender atto dei sui fallimenti ed ascoltare quel che le dicono.

    • Hrothepert 17 Settembre 2013, 11:43

      @eze, scusa se mi permetto di usare un linguaggio molto colloquiale, ma dove vuoi che vadano i clubs italiani?!?! Treviso a parte (ed anche lì finchè regge la voglia di impegnarsi dei magliettari) sarebbe una lega di “poveracci”, che “producono” un prodotto scadente, che più di “quattro” appassionati non riesce ad attirare e di conseguenza pochi sponsors e poco importanti a fronte di una federazione che con la nazionale riempie stadi da 70/80 mila posti, ha una buona visibilità in campo tv (almeno in periodo 6ns), ha sponsors abbastanza importanti (Peroni e Cariparma per fare un esempio) e da cui i clubs qualche soldo (magari pochi, ma nulla è buono in un…occhio) lo “puppano”, sarà meglio non montarsi la testa prendendo ad esempio realtà totalmente aliene come quelle anglo-franzose, persino i clubs gallesi scendono a patti con la loro federazione, senza contare i paesi degli irish ed i miei amici scots dove le federazioni incidono come qui e parliamo di realtà dove il Rugby è un “attimino” più radicato ed esercita sul pubblico un appeal “leggermente” più forte.

      • lupo 17 Settembre 2013, 14:02

        100 % logica hro
        purtroppo la logica non è mai stata metro di giudizio nello stivale, molto meglio urla dai trespoli, proclami aitanti e un bel “armiamoci e partite” a condire il tutto

  2. gsp 17 Settembre 2013, 10:40

    È un parallelismo interessante tra calcio e rugby. Nel rugby quasi dappertutto le nazionali sono ancora l’apice dei movimenti ma anche dei guadagni. mentre nel calcio le federazioni più titolate non possono permettersi i top allenatori.

    I club di calcio valgono e pagano 4 volte tanto minimo eppure lo strappo tentato più volte non è mai avvenuto. Il contratto di sexton forse lo becca il capocannoniere di serie B. Eppure il calcio è sport dove i club sono centrali, con almeno 5 leghe nazionali di livello altissimo, piu altre leghe minori ma competitive.

    E nonostante si sia parlato più volte di superlega I club non hanno mai tirato cosittanto la corda, ed anzi negli anni le maglie della competizione internazionale si sono allargate. Certo essere competitivi nel calcio è più semplice.

    • Stefo 17 Settembre 2013, 10:52

      In realta’ bisogna capire dove veramente stia il rapporto di forza, nel calcio le federazioni hanno saputo sempre tener testa, nel basket la FIBA dovette cedere ai club “ribelli” che nel 2000 crearono la loro Euroleague a l di fuori del torneo FIBA ufficiale…

  3. Hrothepert 17 Settembre 2013, 11:18

    Le leghe sono nate per difendere gli interessi dei clubs e così era giusto il, problema è che poi, immancabilmente, ad un certo punto si arrogano un potere troppo grande e che non gli dovrebbe competere e divengono…dannose!!

  4. boh 17 Settembre 2013, 12:04

    Leggetevi l’articolo in risposta di Lux su rugbyrama con le cifre nero su bianco… poi ne riparliamo

  5. gsp 17 Settembre 2013, 15:17

    cmq a mio modestissimo parere delle interviste rilasciate oggi da Lux, la storia dell’UEFA e’ solo un elemento.

    leggendo le interviste postate da @ugo, tenuto in considerazione che lui parla di vista di un solo contendente (ma Goze e McCafferty allora?) dice un paio di cose interessanti.

    – le federazioni inglese e francese non sembrano troppo disponibili ad una competizione al di fuori della ERC. c’e’ da chiedere permesso all’IRB. vediamo fino a che punto seguono la EPL.

    – chiarisce che si discute da un passaggio da 25/25/50 a 33/33/33

    • Stefo 17 Settembre 2013, 15:32

      Come giustamente dici Lux parla dal suo punto di vista come Goze e McCafferty fanno, ognuno e’ ancora fermo e non fa vere aperture all’altro (a meno che ad esempio la testa di Lux a fine stagione non sia un qualcosa che faccia felici Premier ed LNR).
      Sul discorso FFR e RFU, il loro silenzio ormai e’ assordante…LNR e Premier hanno parlato e forte, di fatto hanno gia’ venduto la pelle dell’orso , se FFR ed RFU non condividono cosa aspettano a dirlo?Capisco che la IRB ne stia fuori fino a quando puo’, ma davanti all’atteggiamento di LNR e Premier le rispettive federazioni devono incominciare ad indicare come la vedono e non cazzeggiare con “facciamo un altro meeeting, chiamiamo un mediatore esterno”…siano a meta’ settembre 2013…

      • gsp 17 Settembre 2013, 15:54

        secondo me la LNR una via d’uscita ce l’ha e forse una posizione solo negoziale, ed al prezzo ed al compromesso giusto la situazione si puo’ sistemare.

        ma dubito ce l’abbia l’EPL, non li vorrei troppo impiccati al contratto con BT. che pero’ sarebbe tipico dell’atteggiamento un po’ maverick di McCafferty e del suo stile negoziale.

        ma come dici tu ci sono troppi convitati di pietra in giro. qualcuno, in un senso (fermare EPL) o nell’altro (autorizzare la nuova competizione) dovra’ esprimersi molto presto.

        anche interessante quello che Lux dice, cioe’ che il contratto BT non sarebbe cosi’ vantaggioso, ma lui e’ pur sempre quello che discusso l’altro contratto con Sky, quindi tutto da prendere con le pinze.

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