Southern Kings, cambi in corsa per evitare nuovi guai

Situazione completamente paradossale! Così come sono paradossali i Southern Kings…capisco che si voleva dare un’impronta maggiore al rugby dell’eastern cape e quindi si voleva creare un team di Super Rugby che rappresentasse quel territorio, ma tutto questo ha creato non pochi problemi:
1- la situazione completamente anomala di avere in SA ben sei franchigie di Super Rugby, una delle quali non partecipa neanche alla competizione, e così deve solo puntare al barrage finale con l’ultima franchigia sudafricana classificata…di conseguenza i giocatori dei Lions sono poco impegnati con i team provinciali d’appartenenza perchè devono giocare i TM di preparazione al barrage (sta proseguendo intanto la serie di incontri dei Lions, sabato scorso a Johannesburg hanno battuto il Mont de Marsan di Top 14 per 56-24, ad Aprile inizieranno il tour in Nord America), e già questo mi pare davvero singolare…
2- lo stravolgimento della geografia del rugby sudafricano, la parte che ora è rappresentata dai Kings, ovvero la fascia costiera meridionale del SA, prima era degli Sharks (il cui nome completo era appunto Coastal Sharks), che ora, hanno solo una union dipendente (quella del KwaZulu-Natal)…diciamo che questo è il meno, però era così necessaria la sesta franchigia?
3- oltre ai danni anche le beffe burocratiche con i giocatori stranieri, che così invece di crescere in un grande torneo stanno ancora ai box o vengono impiegati in altre competizioni minori…prendo l’esempio del grande “puma” Thomas Leonardi (uno dei pochi pumas che venivano dai club argentini, uomo di San Isidro, giocatore del SIC, flanker eccezionale) che invece di militare nel Super Rugby sta giocando in Vodacom Cup con la provincia degli Eeastern Province Kings (il team base che dà i giocatori ai Southern Kings) e, ironia della sorte, la prima giornata ha giocato contro i suoi conterranei del Pampas XV…e al forte mediano Vergallo è convenuto lasciare Tolosa per andare a Port Elizabeth?
mah…..mah…