Uomini, donne e azzurrini: il Sei Nazioni specchio del movimento

Cosa è successo nel mese di febbraio e di marzo? Obiettivi puntati su tutte e tre le nostre nazionali maggiori

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 18 Marzo 2013, 08:33

    @paolo non voglio contraddirti ma il livello fisico della nostra U20 mi pare generalmente buono (certo l’ inghilterra è di un altro mondo e si è visto) ma a mio modesto parere i gap da colmare sono tecnici, nello specifico ci sono molti errori di corsa e individuali, ma ancor di più psicologigi nel senso che non hanno la forza mentale di reggere 80′ con la stessa intensità, insomma gli altri fanno tornei giovanili che hanno un intensità maggiore della nosta serie B dove noi peschiamo qualche elemento e dato che la pratica rende perfetti solo alzando il livello si faranno maturare i giovini prima

  2. Stru 18 Marzo 2013, 08:45

    mah.. in realtà molti ragazzi dell’under 20 giocano o sono in rosa con squadre di eccellenza, serie A e addirittura celtic league.. il problema sta a monte..

  3. Da 18 Marzo 2013, 08:52

    Il problema delle Under 20 è globale, quindi sia fisico che tecnico.
    La ragione di queste difficoltà sono e saranno sempre legate ad una direzione del settore completamente negativa e che non ha aiutato la Nazionale, in questo decennio, come avrebbe potuto e dovuto fare.
    Io ve lo dico, ragazzi: mettete uno capace e con provata esperienza a dirigere le giovanili e ci ritroveremo dei miglioramenti sorprendenti.

    P.s.: teniamo cmq conto che ci vuole pazienza perché non è che uno arriva e sistema le cose ad subito. L’importante è che ne arrivi uno veramente buono tipo il Brunel del settore

    • Francesco.Strano 18 Marzo 2013, 09:13

      esatto.. e non cambiare ogni anno tecnico!!! così non si costruisce nulla

  4. Francesco.Strano 18 Marzo 2013, 09:12

    se manca la tecnica.. si sopperisce con il fisico (nei placcaggi, ruck, maul, ecc..)… ovvio che poi c’è un calo fisico per la fatica profusa … e guidi si nasconde dietro alla causa fisica per non dichiarare in maniera esplicita il fallimento della formazione delle accademie.. e non ditemi che scozzesi, irlandesi e francesi fossero così grossi…. poi la formazione contro l’Irlanda è stata la migliore schierata(perché non farlo prima?!? ), con Esposito capitano..

    comunque il mondiale ce lo giochiamo,coraggio e buon rugby a tutti.

  5. Hullalla 18 Marzo 2013, 09:53

    “Ma questo è un lavoro lungo che deve coinvolgere i club e che ha come imperativo propedeutico il miglioramento del livello medio dei tecnici delle stesse società. Ci vuole tempo.”

    A me sembra che la FIR stia facendo di tutto per TOGLIERE ai clubs la formazione dei giocatori piu’ promettenti e prendere l’esclusiva di questa funzione, salvo poi accusare i clubs che non preparerebbero i ragazzi al meglio… al contempo pero’ hanno fatto tanti di quei danni ai campionati U16-U18-U20 con continui e cervellotici cambi di formula…

  6. And 18 Marzo 2013, 11:13

    guardate come si è ridotto Mallett nel frattempo..in mutande

    • Katmandu 18 Marzo 2013, 11:20

      Metterei la firma per arrivare così alla sua età 😉
      comunque avrei preferito il video con la bionda che chiede la maglietta dei ‘books

  7. Katmandu 18 Marzo 2013, 11:28

    È logico che se corri a vuoto per tutta la partita puoi essere pure un maratoneta che alla fine arrivi con la lingua che tocca terra ma se non si insegna la base poi è logico che anche se ben preparati fisicamente si cede di schianto ma penso più per una questione di testa che altro
    Inutile nasconderci dietro un dito il nostro è stato e sempre sarà u o sport di combattimento e bisogna combinare 3 fattori molto importanti
    1 il fisico 2 la tecnica 3 la fiducia nei propri mezzi per 100′
    Se manca una sola di queste doti (e l’italia a mio avviso è carente di una) le altre due vengono meno
    A sto punto entriamo in palesta prendiamo 15 tra lottatori jodoki e pugili e li mandiamo in campo, ma non faranno mai una squadra di rugby anzi se incontrano una squadra che sa giocare li fanno diventare scemi lo si è visto l’ultimo sei nazioni con l’inghilterra e la partita dell’italia U20 contro l’irlanda

    • Katmandu 18 Marzo 2013, 11:38

      Ps ci vorrebbe , ma chiedo lumi se esiste già, una sinergia tra i vari tecnici giovanili e fare stage continui con il tecnico della nezionale senior che partecipa all’allenamento della nazionale junior in modo da sapere sempre cosa si ricerca in un ragazzo

      • umbro55 18 Marzo 2013, 12:08

        Scusa, Katmandu, non stai dicendo certo stupidaggini, tutt’altro.
        Ma mi colpisce che neppure tu (che da come parli sembri essere un competente) non noti che il problema vero è la TENUTA PSICOLOGICA sugli 80′.
        La tenuta psicologica, come ben sai, deriva dalla CONFIDENZA CON LA CONCENTRAZIONE SUL MATCH, e questa non te la danno né la palestra, né l’allenamento sul campo, né le amichevoli, ma solo LA PARTITA ALL’ALTO LIVELLO. E non per 10-15′, e neppure per 20-30′, ma su TUTTO l’arco dell’incontro, o almeno fino al 60′.
        Perciò, è perfettamente inutile che i nostri giovani vengano contrattati dalle squadre di Eccellenza se poi, in campo, ci stanno poco.
        Allora è meglio che giochino in serie A DA TITOLARI nelle quadre che lottano per la promozione, in modo da avere uno stress psichico continuo, che è l’unica maniera per abituarli alla concentrazione e al perseguimento degli obiettivi tecnico-tattici.
        Diversamente, succede come abbiamo visto: nel secondo tempo tendono piano piano a giocare come se fossero già sotto la doccia.
        Scusa se l’ho fatta lunga, ma ho cercato di essere chiaro.

        • Katmandu 18 Marzo 2013, 12:18

          Allora io ho scritto la “fiducia nei propri mezzi per 100′ ” questa è la concentrazione psicologia come la definisci tu con altre parole
          Ma converrai con me che la cconcentrazione che si mette in serie a sia differente dalla CL ma non si può nemmeno dire che solo perchè sei giovane e di belle speranze devi assolutamente giocare ti pare?

          • mezeena10 18 Marzo 2013, 21:57

            quoto, giocano se meritano..gli altri li fan giocare perche son buoni, non perche son giovani!!!

          • umbro55 19 Marzo 2013, 10:22

            Squadre come il Lyons Piacenza e l’Unione Capitolina (serie A) giocano meglio dei Crociati e dell’Aquila (Eccellenza), e gli scontri tra queste e altre come Recco e Cus Verona (+ l’Accademia Federale) sono spettacolari e intensissimi. Se giochi tutte le settimane in club come questi cresci eccome.
            Non sempre il nome Eccellenza corrisponde al contenuto (visto le dirette in tv?).
            E i giovani VANNO PROVATI, TESTATI: BISOGNA SCOMMETTERE SU DI LORO, non far giocare sempre i vecchi marpioni di 36-37 anni che non danno futuro al movimento.

          • mezeena10 19 Marzo 2013, 12:12

            in tutti i paesi del mondo funziona cosi, è la regola della meritocrazia..
            in nuova zelanda uno non gioca perche è figlio di un dirigente o perche il padre accompagna in macchina alcuni dei giocatori..
            se sei buono e sei degno di giocare, giochi!
            se non sei in grado e il vecchio marpione di 36 anni gioca meglio non vedo perche non dovrebbe giocare!!!
            dai vecchi marpioni come dici tu, si ha solo da imparare, possono trasmettere ed insegnare piu di quanto possa immaginare..e te lo dico per esperienza diretta! avercene!!!

          • umbro55 21 Marzo 2013, 12:46

            E così andremo avanti sempre allo stesso modo.
            Si chiama cecità

  8. mistral 18 Marzo 2013, 11:35

    mi pare che la “polemica” sulla carenza di formazione giovanile ricorra sempre, quando si parla del rugby U20… è innegabile che la capacità di gestire al meglio il gesto tecnico ti porta, in qualsiasi arte o professione, a ottimizzare il risultato cn il minimo dispendio di energia… il che vuol dire avere maggiore riserva da mettere in campo quando il gioco si fa duro… JB è riuscito a “trasformare” la nostra leggendaria e a volte sopravvalutata mischia in un organismo capace anche di creare gioco: si dirà che è facile, con zanni, parisse, quintino, favaro, furno a disposizione e dietro dei ricambi di ruolo che sono di livello adeguato… il difficile, secondo me, è far lavorare i muscoli dell’organismo squadra, (dipendenti da quindici cervelli diversi, nb) come un unicum ben orchetrato: l’intelligenza e la sensibilità dell’allenatore (termine obsoleto e traviante, motivatore sarebbe più corretto) fanno la differenza, e riescono a trasformare il venditti di turno in un rugbyman quasi come lomu… l’italia maggiore ha fatto passi da gigante pur lamentando ancora e sempre carenze in cerniera, ma con terze linee, (che per la maggior parte già c’erano con mallett) che oggi paiono trasformate… morale (parere mio) l’italia maggiore consuma di meno, va meno in fuori giri, rende di più, diverte e si diverte, e anche (ultimo ma essenziale) vince… per la U20 (da quel che ho visto) il discorso motivazionale è ancora in fasce, forse non si riuscirà a fare nel breve periodo, forse mai, ma ci sono comunque individualità notevoli che fanno ben sperare (al di la dei risultati negativi in termini di vittorie)…

  9. 6nazioni 18 Marzo 2013, 11:52

    il problema del ns movimento giovanile inizia con la scelta e formazione
    all’eta’ di 16 anni (a.s.a.). dei ragazzi.
    con quale metodo vengono scelti e da chi vengono scelti?
    le accademie cosi’ strutturate risultati alla mano sono un fallimento ad
    eccezione di qualche ragazzo ottimo.
    colpa dei tecnici,colpa dei ragazzi,questo non lo so dire sta di fatto che
    siamo sempre gli ultimi ha livello giovanile nel 6n.
    speriamo almeno di ritornare in pool A per i mondiali 2014.

  10. Maxwell 18 Marzo 2013, 12:01

    Cosa mi ha lasciato il 6N 2013.
    1) Lo “stato di flow” generalizzato dei nostri ragazzi
    http://www.psicologi-psicoterapeuti.it/rubriche/monti/index.html
    L’unico escluso è Burton
    2)Il #10
    Abbiamo solo Orquera, Burton mi pare completamente fuori posto.
    Per giocare con Orquera dobbiamo sacrificare qualcosa.Dai 68 minuti con gli AB, all’Australia,Francia,Inghilterra e Irlanda…. sarà un caso ma abbiamo dovuto giocare con un #12 “carognone-con-le-mani-di-pietra”…Sgarbi o Garcia e Masi a # 15
    Nelle 2 partite “brutte” che abbiamo disputato Canale non ha brillato….ma non è neanche colpa sua….. credo che non avrebbe brillato nemmeno il BOD dei tempi d’oro.
    Fino a che non si trova un’altra apertura dovrò sorbirmi i posts di chi vuole Masi a #12…. 🙂
    Vediamo ora Brunel ( Standing Ovations ogni volta che lo nomino…..) cosa farà a giugno, bocciato Burton chissà se proverà il 32enne Di Bernardo o comincerà con Morisi,Iannone,Chiesa e Buso, che sono quelli che hanno giocato almeno 10 minuti in questo ruolo in CL o HC.
    3) Ci siamo tolti la scimmia irlandese dalla spalla.
    Chi vuole farsi male ( parlo da parte italiana,non dalla parte irlandese), parlerà di un Irlanda ai minimi termini,troppi infortuni ( dei quali parlerò dopo ) etc etc…. Ricordo che nel 2011 avevano 11 infortunati in tutte le zone del campo e perdemmo cmq.
    Oppure si lamentano che non abbiamo l’istinto dello squalo appena sente l’odore del sangue.
    Io appena dopo i Mondiali dissi che non era possibile non vincere mai una partita di regular season e pensare veramente di vincere una partita di play-off. Oggi dico che era fondamentale vincere anche di un solo punto, solo per la mentalità. Poi è normale pensare che in 20 minuti di superiorità abbiamo fatto 6 punti e loro in 10 minuti ne hanno fatti 9….ma era importante rompere il ghiaccio.La prossima volta avranno Sexton e la batteria dei 3/4 e giocheranno in casa, ce la giocheremo e basta , senza più pippe mentali o scimmiette che battono i piatti sulle spalle….. se saranno più forti vinceranno, se avremo delle occasioni noi, le sfrutteremo meglio!
    4) L’anno scorso con 7 giocatori in panca c’erano 4 giocatori di prima linea, 1 MA 1 MM e 1 utility back.
    le ultime 2 partite di quest’anno con 8 giocatori c’erano 6 avanti , un MM adattabile ( ??? ) a MA ed 1 utility back.
    5) Castro non è stato fondamentale come AJ nel Galles, ma finalmente abbiamo un’alternativa di livello.
    6) Infortuni
    L’Italia ha perso Sgarbi per una frattura, Barbieri dopo essere stato il metaman del Benetton ha avuto un’annata un po’ disgraziata, l’unico infortunio è quello di “Caastrosgeovaani”, 30 anni e i chilometri che cominciano comunque a farsi sentire.
    L’Irlanda è stata falcidiata,Galles e Ing ne hanno avuti parecchi più di noi.
    Personalmente comincio a dubitare del modello di sviluppo fisico anglosassone.
    Non ho avuto la fortuna di poter vedere giocare a rugby mio figlio, solo calcio per la “compagnia” e la comodità di sua madre. Ho fatto però il dirigente accompagnatore della società (gemellata con l’Atalanta), il corso accreditato, ed il corso presso l’Atalanta stessa. Ho avuto la fortuna ed il privilegio di poter parlare con psicolgi, dirigenti ed allenatori di un certo livello.
    Ebbene, ho imparato che la preparazione atletica sarebbe vietata fino ai 12-13 anni,solo pallone e poche centinaia di metri di corsa per il riscaldamento, così come sarebbe vietata la palestra fino al completo sviluppo fisico del ragazzo, minimo 17 anni, ma anche 18 o 19.
    Ho negli occhi lo sviluppo di Pato, arrivato come papero e ingrassato in 2 anni come un tacchino, con conseguenti infortuni …. l’ultimo è dell’altro ieri in Brasile.
    Ho negli occhi un mio coetaneo che faceva lotta grecoromana a 13 anni, a 41 ha le gambette di Giovinco ed il tronco di Quintino Geldenhuys !!!!
    Esiste un oggettivo problema di “peso” nelle nostre U. 20 ma forse si risolve con il lavoro e la tecnica, non con la palestra.
    Personalmente comincio a credere che non me ne frega una mazza di vedere un ventenne atleta palestrato ma un uomo trentenne rovinato….. credo che la sicurezza e la salute dei ragazzi vada tutelata.
    Lo so, sono latino e mammone, ma credo che ci debba essere una via di mezzo.
    Per quanto riguarda il fisico provo a lanciare un’idea… un Pro 8-10 celtico U.23, farebbe bene a noi italiani per toglierci un po’ di latte materno dalla bocca ma farebbe bene anche ai celtici, oltre ad un eventuale ritorno economico, vedo che gli stadi per le U.20 sono sempre pieni……..
    Esiste poi anche un problema psicologico, se obblighi un 17enne a diventare un uomo lo diventa….. poi magari al mondiale 2011 trovi squadre spaccate ( Francia) o uomini di 25 – 30 anni inglesi che diventano dei bambini e non sanno controllare gli istinti animali o alcoolici.
    Di noi italiani invece, ci perdonano tutto fino ad una certa età col dire “so ragazzi”…. però nei ritiri mondiali certe stronzate non le facciamo !!! ( a parte una volta per l’ottavo re di Roma ai mondiali di calcio 2002)

    • mezeena10 18 Marzo 2013, 12:12

      concordo sui dati circa la formazione dei ragazzini..l’aspetto ludico deve essere predominante, successivamente si insegna la tecnica sempre col gioco; il fisico e la tattica vengono abbondantemente dopo!
      è molto piu facile costruire dopo il fisico piuttosto che imparare e affinare o “raffinare” la tecnica!

      • Stefo 18 Marzo 2013, 15:10

        Scusa maxwell non voglio fare lo stronzo ma hai letto i rpogrammi ne conosci i metodi con certezza o basi le tue affermazioni sui metodi anglosassoni e gli infortuni su cosa?Da quello che scrivi non credo tu abbia fatto una minima ricerca sui programmi,oggi puoi guardare tranquillamente le due finali delle Munster e Leinster School Rugby Cups (sono sicuro in internet le puoi trovare) e vedrai come si sia davanti a dei fisici normali per dei ragazzi di quell’eta’ che praticano sport a livello competitivo.I programmi e corsi impartiti dalla IRFU poi sono molto attenti a sottolineare come il lavoro fisico e di conditioning debba venir fatto gradualmente ed il vero lavoro di potenizamento fisico un ragazzo non lo fa fino ai 17-18 anni cioe’ quando entra in accademia e quindi entra nel percorso professionsitico vero e proprio.
        Aggiungo di piu’ restando all’Irlanda, e’ forse l’unica union europea a non aver ancora intrappreso la via “piu’ grosso e’ meglio e'” ma che ha fortemente mantenuto una maggiore attenzione sugli skill e la tecnica, si puo’ anzi argomentare (e c’e’ chi lo fa) che i molti infortuni di questa stagione siano dovuti al fatto che i giocatori irlandesi sono mediamente piu’ piccoli e meno “pesanti” degli avversari dovento quindi affrontare ad ogni partita missmatch fisici molto pesanti. L’Irlanda nei 3/4 non ha un giocatore paragonabile ad un Venditti o ad uno Sgarbi fisicamente ((Gilroy e’ piu’ piccolo di Mclean, Zebo e Marshall sono sullo stesso peso di Mclean giusto per fare qualche esempio) figuriamoci ai North, Roberts, Tuilagi, Bastareaud e compagnia cantante.

        • Stefo 18 Marzo 2013, 15:13

          mismatch chiedo scusa

        • Maxwell 18 Marzo 2013, 18:53

          Ma guarda che io non ho accusato nessuno.
          Ho VOLUTAMENTE parlato di un calciatore, ho parlato di problemi fisici ed emotivi.
          Vuoi un esempio italiano?
          Prendi Gori e Benvenuti……Quando Gori aveva più presenze in nazionale che nel club era sempre rotto.
          Benvenuti rappresenta invece l’involuzione a livello psicologico….( P.S. sono un suo tifoso, ma è innegabile che non gioca come 2 anni fa……) è nel “famoso” terzo anno di munariana memoria. Sono 2 ragazzi del ’90, ventitre anni.
          Altro esempio? Italia Irlanda U.20….. l’unica gara in cui non siamo stati massacrati fisicamente, ma abbiamo ceduto alla fine come tenuta di gioco e psicologica.
          Chi ha mai parlato che in Irlanda gonfiano? O forse è proprio per questo che avete avuto così tanti infortuni?
          Sul fatto di NON FAR FARE PALESTRA PRIMA DEI 18 ANNI MI PARE CHE SIAMO D’ACCORDO IO E TE…..NO?
          Ma in Inghilterra come la pensano?
          Poi ho parlato di tante cose… fra cui voler far diventare un professionista un ragazzo di 17 anni….
          La mia opinione è che non bisogna SCIMMIOTTARE ( cioè copiare senza intelligenza) gli altri, ma prendere ciò che è buono dagli altri ma ACCETTARE IL FATTO CHE SIAMO LATINI, con i nostri pregi e difetti

          • Stefo 18 Marzo 2013, 19:06

            Maxwell scusa ma hai scritto:
            “L’Irlanda è stata falcidiata,Galles e Ing ne hanno avuti parecchi più di noi.
            Personalmente comincio a dubitare del modello di sviluppo fisico anglosassone.”
            Ed a questo mi riferivo…cioe’ come fai a dire una cosa del genere senza conoscere i diversi metodi che le singole Naizoni usano. Per quello mi sono dilungato sull’Irlanda metodo che conosco bene (quello scozzese e gallese non li conosco, quello inglese qualcosa) per speiagre che ci sono differenze e non si puo’ fare tutto di un’erba un fascio ma soprattutto non si puo’ fare un commento se non se ne conosce il sistema.
            Sulla palestra sono d’accordissimo, fino ad una certa la “preparazione” deve essere fatta sul “fondo” cioe’ sull’essere in grado di reggere i minuti di partita che devi giocare (a livello School Cup in Irlanda sono 70 piu’ recupero per esempio) e per lo piu’ la preparazione deve essere motoria piu’ che “muscolare” che e’ quello che per quello che so viene generalmente fatto e grandissima attenzione sugli skill (oggi nelle finale delle School Cups come ogni anno ho visto degli “sbarbatelli” di 17 anni -e di cui la maggior parte non entrera’ nel professionismo- avere skill che in Eccellenza non si vedono)…ed e’ sempre qua che a mio avviso l’Italia era, e’ e resta terribilmente indietro.

    • And 18 Marzo 2013, 12:37

      ho giocato a calcio e a 9 anni sono andato una settimana in ritiro in montagna, la preparazione fisica si fa eccome già a quell’età, e parlo di + di 15 anni fa

      • mezeena10 18 Marzo 2013, 13:07

        dipende da cosa intendi per preparazione atletica..

        • mezeena10 18 Marzo 2013, 13:15

          qui c’è un “pezzo” interessante a riguardo..poi un caso non fa casistica, prima non c’erano le distrazioni moderne console, tv, videogiochi, giochi e giochini vari, prima si giocava e ci si “allenava” in strada, al campetto, nei parchi etc non solo al campo sportivo..piu facile “costruire” la “multilateralità” e la coordinazione motoria..e molti studi piu recenti han fatto chiarezza su quelle aree grigie nell’ avvio all’attività motoria nei bambini..
          http://www.pizzinnos.it/new/blog/la-preparazione-atletica-nella-fasce-di-eta-6-8-e-9-12-anni.html

        • And 18 Marzo 2013, 14:08

          non pesi, potenziamento roba così, ma allenamenti sulla resistenza

          • mezeena10 18 Marzo 2013, 14:48

            corsa qualche ripetuta e tanto gioco con la palla!
            piu di questo a dei bimbi che gli vuoi far fare?
            credo maxwell si riferisse alle fasce d’età successive, dove qualche buontempone punta piu sull’impatto fisico piuttosto che tecnico, o meglio ludico!
            rientra sempre nel discorso di cultura sportiva, a seguire i bimbi dovrebbero essere professionisti seri e preparati..investire in formazione è anche questo per me, a partire dalle scuole elementari, come avviene un po dappertutto all’estero..

  11. Rollo 18 Marzo 2013, 12:36

    Rugby Coppa del Mondo 2015 Poule D: Francia Irlanda Italia….
    Che coincidenza!

  12. ernesto 18 Marzo 2013, 13:06

    Seguo soprattutto il rugby a livello di nazionali maaggiori, qualcoso di club e qualcosina di under.
    Mi sembra però che la nazionale maggiore italiana maschile sia una rappresentazione troppo bella del movimento complessivo italiano.
    Quando il nostro quindicesimo club lotterà alla pari col ventesimo inglese o francese allora sì che potremo considerarci quasi arrivati.
    Quando una decina di giocatori cresciuti rugbysticamente in Italia giocheranno nelle migliori nazionali del mondo (da Argentina in su) allora sì….
    Quando le zebre avranno 5000 spettatori di media a partita e non a trimestre allora sì….

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