Verso Italia-Galles: Castro si mette i gradi e va all’attacco

Parliamoci chiaro, quali le possibile alternative:
– GHILARDINI; grande sportività ed equilibrio pur nella forza espressa nell’agonismo più evidente, quando nell’ultimo WRC gli fu comminata una squalifica per il dito nell’occhio ad un’avversario fui sempre convinto della sua buona fede. Ottime anche le sue capacità di rappresentanza sul campo, sia con l’arbitro che con i compagni, ma un capitano, oggi come oggi, in particolare, deve avere anche un’evidenza mediatica che, forse Castrogiovanni ha decisamente più forte.
– LO CICERO; il più vecchio, il nome più lungamente associato a questa maglia, un grande professionista, ma anche il suo soprannome Barone sottolinea un profilo caratteraile un po’ snob, quasi distaccato dal reale, è un romantico, un uomo di cuore che predilige la tranquillità del dietro le quinte, piuttosto che la ribalta ad ogni costo.
– MASI; è un veterano, sicuramente, con riconoscibilità anche internazionale, ma non saprei come si potrebbe proporre con i gradi di capitano, sul campo non spicca particolarmente per la chiacchera e un capitano non deve aver remore di dire la sua.
– PAVANELLO? Ottime capacità di rappresentanza istituzionale, equilibrato e misurato, se lo vuole, ma in nazionale ha solo 15 caps;
– ZANNI; un grande, inammovibile colonna portante di questa nazionale con ben 71 caps, ma anche lui, un po’ come Masi, sembra più a suo agio nell’ardore del corpo a corpo che nelle diplomatiche contese con arbitri e compagni di squadra.
Il pilone dai lunghi capelli e dalla barba incolta, in fondo, sembra la migliore soluzione, il giocatore che più di altri sintetizza, esperienza, capacità di rappresentanza, personalità ed evidenza mediatica, anche se quest’ultima, a qualche arbitro un po’ troppo egocentrico, potrebbe anche disturbare; occhio Martin, vola basso quando parli con l’uomo in giallo, non si sa mai…….