Fischietti, pressioni e cartellini: il complicato mestiere dell’arbitro

Intervista al capo degli arbitri italiani che ci dice la sua anche sul “caso Parisse”. E poi due contributi di Frati e Casellato

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Marco_parma 19 Febbraio 2013, 09:05

    Pippo però dimentica che quando giocano gli all Blacks gli arbitri praticamente evitano in maniera chirurgica di fischiare qualsiasi fallo (e ce ne sono veramente tantissimi) fatto dai tutti neri in difesa.. Basta guardare il gioco di McCaw! E pure con la Scozia i celtici facevano quello che volevano in ruck (specie in quelle in difesa).. Quindi secondo me è una regola, stupida, generale la tutela Della difesa..

  2. mistral 19 Febbraio 2013, 09:06

    una segnalazione ed un commento veloce: alla quinta domanda credo ci sia un refuso, dovrebbe essere “produzione di arbitri” invece di “allenatori”… un commento veloce su quanto detto da filippo frati: l’atteggiamento di mancata attenzione verso chi cerca di “costruire” piuttosto che di distruggere, fa parte del dna culturale italiano, è inevitabile che il rugby, espressione sportiva ma soprattutto culturale, ne risenta… purtroppo…

  3. crosby 19 Febbraio 2013, 09:14

    Frati deve porsi una domanda: non è che i fallì forse ti vengono fischiati quando difendi??? Non vuol dire solo perché giochi un rugby “positivo” improntato all’attacco che ti eviti diversi calci contro per una tua linea di difesa magari spesso in fuorigioco e con placcaggi poco ortodossi (vd. Petillo…).
    Io posso accettare che Frati pretenda il principio della “tutela” per chi attacca, ma Frati deve accettare che quando è l’altra squadra a giocare e il Prato a difendere, il discorso si inverte.
    Ma come spesso accade gli allenatori guardano solo quello che li interessa e che lo fa comodo.
    Poi le domandine “How are you?”….

  4. Katmandu 19 Febbraio 2013, 09:35

    E va beh grazie che se giochi con gente più preparata (una partita do alto livello francese o internazionale) si vedranno meno falli é anche per il fatto che
    1 vengono da una cultura rugbystica diversa e sanno fin da bambini cos’é il fuori gioco e man mano che crescono aggiungono le regole che l’irb emana ogni anno, qui no
    2 sono più preparati fisicamente quindi errori per mancanza di ossigeno ( per intenderci quando l’arbitro ti grida via le mani e tu non le togli) sono molti meno perché hanno ancora energie per ricordarsi del regolamento
    Quindi é perfettamente logico che il gioco fluisca meglio, piuttosto deve vedere altre infrazioni

  5. kinky 19 Febbraio 2013, 09:51

    Se è vero che Cardona nel verbale ha messo dei condizionali le cose potrebbero realmente cambiare!! Speriamo che l’arbitro domani davanti ai giudici non ne faccia una sfida personale altrimenti con ‘la mia parola contro la tua’ danno ragione all’arbitro!!

  6. mezeena10 19 Febbraio 2013, 10:13

    “se poi qualcuno mi dice che perdiamo o vinciamo per 5-6 fischi sbagliati in una partita, allora dico che non siamo coerenti e che cerchiamo alibi facili a delle sconfitte della nostra squadra”. penso ci sia poco da aggiungere, grazie coach!

    • Hullalla 19 Febbraio 2013, 10:50

      Se i fischi sbagliati capitano quando dovrebbero essere tirati fuori i cartellini…

    • Stefo 19 Febbraio 2013, 10:51

      Eh si mezeena purtroppo ormai si nota una deriva di dietrologia terribile che e’ sensibilmente peggiorata da quando qualcuno ha soffiato pesantemente sul fuoco.

      • mezeena10 19 Febbraio 2013, 11:37

        vero stefo e non mi piace per niente..ormai ho capito che non si deve sprecar fiato contro sto modo di pensare che è tipicamente italiano..sono in piena sintonia con casellato (che considero il miglior allenatore italiano, dà sempre un’impronta e un marchio di gioco alle sue squadre) e non sopporto la cultura dell’alibi..rivedendo i vecchi posts ribadisco che la “deriva pallonara”, cioe i modi di essere e di pensare tipici di quello sport, è quasi inevitabile (c’è una gran carenza di cultura ed educazione di base, non solo sportiva)..anche in campo ultimamente si vedono degli atteggiamenti e gesti discutibili, se non proprio vergognosi, che certo non aiutano..
        per finire nessun politico in campagna elettorale ha detto 2 parole 2 sullo sport! pergiunta è arrivata la notizia di malagò presidente coni (rivedere i magheggi di roma 2009 mondiali di nuoto)..insomma noi dalla storia non impariamo mai un piffero!!!

        • Katmandu 19 Febbraio 2013, 12:05

          quoto mezeena 100% ma quale politico in campagna elettrorale parla di problemi concreti in campagna elettorale?
          altrimenti se fa qualcosa o non fa qualcosa contraio al programma nessuno può dirgli niente! anzi passi per scemo se lo critichi

          • mezeena10 19 Febbraio 2013, 13:31

            vero..sembra che chi la spara piu grossa abbia maggior credito e credibilita..proprio strano sto paese..mah!?!

      • gsp 19 Febbraio 2013, 12:02

        io trovo inutile protestare in campo. mi fanno venire i nervi i MM che passano ore a guardare l’arbitro e si distraggono. le partite non sono decise quasi mai dall’arbitraggio, a volte degli episodi, che possono errori tuoi, o dell’avversario o dell’arbitro. ma siamo umani e ci puo’ stare. I giocatori in campo devono obbedire, o al max interagire con l’arbitro per capire. me lo impongo tutti i giorni nel mio piccolo, anche non riuscendoci spesso.

        Pero’ un problema arbitraggi internazionali c’e’, soprattutto in CL c’e’. magari i giocatori ed allenatori non dovrebbero preoccuparsene, ma la federazione si. E deve pretendere piu’ rispetto. Il body language di certi arbitri in CL svela chiaramente la difficolta’ a prendere decisioni importanti a sfavore delle squadre piu’ importante.

        e’ vero che c’e’ una deriva pallonara, o forse una deriva alla francese. pero’ io pagherei per scambiare la paura e la voglia dell’arbitro di calcio di non sbagliare nulla e per necessita’ cercare la perfezione, con la giustificazione degli arbitri di rugby che alla fine tutto e’ giustificato dal risultato finale. del tipo “ho fatto decine di cappelle ma la partita e’ finita con 20 punti di differenza tra le squadre, quindi poco male”. a me questo ragionamento non va giu’.

        • Stefo 19 Febbraio 2013, 12:43

          gsp scusa ma ome fai a dire che gli arbitri nel rugby non cerchino la perfezione?Dicendo questo dai fiato a tutte le dietrolgie che si leggono in giro perche’ presupponi che gli arbitri non si comportino inmaniera professionale ed i buona fede.

          • gsp 19 Febbraio 2013, 12:57

            Infatti io un problema ce lo vedo, e piu’ basso e’ il livello piu’ si vede (quindi in CL si vede piu’ che con la nazionale). che pero’ va risolto a bocce ferme e nelle sedi opportune.

            questo, ripeto, non dovrebbe influenzare i giocatori e non si puo’ arbitrare nelle polemiche e nelle recriminazioni continue in campo. questo e’ un problema che non riguarda e deve riguardare i giocatori, ma un problema che secondo me c’e’.

            Ma non critico il fatto che tu non lo veda, anzi mi siedo a vedere le partite sempre senza prevenzione, sperando di non vedere niente che non mi piace. e cioe’ una sola, regolamento alla mano e consistenza.

          • Stefo 19 Febbraio 2013, 13:36

            Gsp se vedi il problema e pensi che gli arbitri non cerchino la perfezione ma cerchino la giustificaione non puoi dire di guardare le partite senza prevenzione…di fatto reputi che gli arbitri non si comportino professionalmente ed in buona fede quindi non sei privo di revenzione nel giudicarli.

          • gsp 19 Febbraio 2013, 13:48

            e certo, ho rilevato un problema, lo ritengo tale e spero che si risolva al piu’ presto. o che fai, rilevi un problema e lo ignori? poi se scompare saro’ felicissimo.

            Pero’ se cerchi di evitare la dietrologia fallo sempre, e non a corrente alterna. sei liberissimo di pensare che uno pone questo problema solo per dare alibi alle squadre italiane. ma e’ un problema tuo, ed e’ assolutamente dietrologico. anzi e’ tanto dietrologico che non ti esprimi su errori che a volte sono marchiani, proprio perche’ ti preoccupi di creare la cultura dell’alibi, ma confondi i problemi e le conseguenze.

            io elimino la conseguenza, e non do alibi a nessuno le partite sono vinte e perse sul campo e l’errore umano ci sta, ma m’aspetto un arbitraggio migliore e piu’ consono al livello professionistico. che e’ e’ il problema per come la vedo io.

          • Stefo 19 Febbraio 2013, 14:19

            gsp un attimo non cercare di girare la frittata in altra maniera.
            Io sto discutendo la tua visione secondo la quale gli arbitri non cerchino la perfezione ma si nascondano dietro giustifcazioni…questa visione presuppone che tu ritieni che vi sia mala fede da parte loro ed un comportamento non professionale …questo ho sottolineato inizialemnt e se tu come risposta scrivi che si tu vedi il problema vuol dire che ritienei vi sia assenza di buona fede e professionalita’.

            Gli arbitri fanno errori…certo li fanno non ho mai negato questo ma e’ anche molto facile fare il gioco (che si vede ormai fare regolarmente) di sottolineare solo gli errori contro e sorvolare su quelli a favore.

            Riconoscere gli errori e’ una cosa, ben diverso e’ vederci disegni dietro per favorire x (come molti fanno) oppure ritenere che tali errori sono fatti per mancanza di ricerca della perfezione nascondendosi deitro a giustificazioni come tu dici fanno.

          • gsp 19 Febbraio 2013, 14:31

            @stefo ed io infatti sono pienamente daccordo quando attribuisci a me il fatto che io pensi che gli arbitri soffrano di mancanza di professionalita’, un po’ meno di malafede.

            io vedo degli errori e li sottolineo come problema, e nei limiti di quello che e’ umano, preferirei annullarli.

            nei termini di buonafede, io non ci vedo il disegno di far vincere x invece che y. invece ci vedo una certa ‘sudditanza psicologica’, ed una visione che certi arbitri hanno in CL, per cui i nuovi arrivati sono meno pronti, e quello ne influenza alcune scelte.

            gli errori contro ed a favore, ci stanno eccome, li fanno i giocatori ed anche gli arbitri. pero’ tu preoccupi troppo di quello che puo’ voler dire ammettere che un errore c’e’.

          • Stefo 19 Febbraio 2013, 14:50

            gsp io non mi preoccupo di quello che vuol dire ammettere un errore…quello che mi preoccupa gsp e questo si molto la deriva che si e’ iniziato a prendere ed in particolare da qualche mese.
            Gsp ormai non c’e’ partita dove almeno il 40% dei commenti siano sull’arbitro (selezionando bene i fischi a favore e sorvolando convenientemnte su quelli a favore)…saro’ vecchio stile ma la trovo una cosa nauseabonda come trovo assurdi certi commenti volti a dimostrare disegni dietro agli arbitraggi.
            Gsp si Casellato ha ragione ormai si sta andando verso l’usare l’arbitro per giustificare le sconfitte…e non parlo solo dei tifosi e credo tu sia abbastanza intelligente per sapere a cosa mi riferisco.

          • gsp 19 Febbraio 2013, 15:21

            @stefo, ma io su quello posso anche essere daccordo. posso essere daccordo sulla deriva. Certo commenti di intrighi internazionali sono assurdi ed anche un po’ ridicoli.

            Pero’ vedo delle cose che non mi piacciono e lo dico. mi riferisco soprattutto a chiamate ‘strane’, quelle chiamate in cui l’arbitro non puo’ vedere chiaramente quello che succede ma intuisce. se il difensore esce a razzo dalla linea e placca, l’arbitro non lo vede ed allora se il giocatore e’ famoso e’ partito sicuramente in posizione regolare, se invece e’ un uno che non conosce nessuno e’ sicuramente fallo.

            mi riferisco al body language di arbitri che magari ci mettono attimi a decidere e quindi danno adito a dubbi ed i giocatori si chiedono perche’ aspetta. anche se sta solo pensando. Questo gli arbitri di calcio lo sanno come regola prima che la chiamata immediata e’ importante. lo e’ anche il vantaggio, ma anche li dallo subito e deciso.

            oppure lo vedo su una meta tecnica di alcune settimane fa. hai fatto la mischia, la squadra in attacco avanza, l’otto si stacca palla in mano, corre per 5 metri e viene placcato, e l’arbitro solo allora fischia e da la tecnica. sono decisioni un po’ assurde, non necessariamente in malafede, ma dove un minimo di second guessing l’arbitro lo fa.

            ecco, questi aspetti secondo me, con un po’ di professionalismo in piu’ si possono sistemare.

          • Stefo 19 Febbraio 2013, 15:41

            gsp ma allora il discorso e’ diverso…il discorso e’ il livello dell’arbitro non solo tecnicamente ma anche di confidence e qui subentra un punto fondamentale: a parte alcuni arbitri parte del panel del Pro12 (che pero’ non sono utilizzati ogni settimana e per lo piu’ sono messi nelle partite di cartello) parliamo di arbitri che sono ancora in fase di sviluppo o in altri casi arbitri che sono arrivati fino ad un certo punto ma non hanno fatto il salto finale…non e’ questione di mancanza di professionalita’ o nascondersi dietro giustificazioni.

          • gsp 19 Febbraio 2013, 15:42

            cioe’ in quel caso la meta tecnica era sacrosanta, pero’ o la dai immediatamente, ma che fai proseguire il gioco allora?

          • gsp 19 Febbraio 2013, 15:53

            io personalmente nel fatto che tu arbitro non migliori (anche senza diventare internazionale) e che cmq nelle difficolta’ e nel dubbio ti ‘nascondi’ nell’inerzia della partita, o nel dare il vantaggio a quello piu’ forte io un po’ di mancanza di professionalita’ ce la vedo.

            ma anche non fosse professionalita’, o altro, il problema rimane.

          • gsp 19 Febbraio 2013, 16:06

            un altro esempio, superfluo perche’ abbiamo capito le rispettive posizioni.

            mischia. dai il set. ingresso al limite, dai l’early engagement, ci puo’ stare.

            mischia. dai il set. mischia molto simile, tempi simili, pacchetti engaged. non dai l’early engagement, ma il refusal to engage.

            a parte che penalizzi sempre quello che percepisci piu’ debole (che non era proprio cosi’), ma dopo due chiamate cosi’ schizofreniche come fai dare il metro ai pacchetti di mischia? cosa ti aspetti che succeda alla prox mischia?

  7. Dagoberto 19 Febbraio 2013, 11:06

    mi sembra si sia dato poca importanza al timing con cui certe situazioni, diciamo, poco chiare si registrano a sfavore delle formazioni italiane in campo internazionale. spesso, infatti, si assiste a sanzioni comminate con una particolare solerzia alle nostre formazioni da parte di arbitri british, in particolare, già nelle fasi iniziali delle partite. Queste situazioni in forte odore di dejavu per l’alto numero di casistiche che rappresentano, determinano spesso dei vantaggi per le altre formazioni, nello score, piuttosto che con cartellini gialli, ma anche rossi, che condizionano inevitabilmente l’esito finale dei match sin dalle prime battute delle partite, tanto da (provocare/permettere?) rendere ininfluenti ogni possibile azione compensativa che spesso (ma non sempre) si palesano nel corso della sfida, quasi a voler pareggiare statisticamente i conti, ma, come si suol dire, una volta scappati i buoi …….. tutto diventa un po’ inutile, no? Casualità o scienza pianificata da chi ben conosce il rugby e sa che recuperare certe situazioni è tutt’altro che facile nel corso degli 80′?

    • Stefo 19 Febbraio 2013, 11:17

      Ecco senza offese ma per me questo e’ il classico esempio di quello che dice Casellato e cioe’ l’utilizzo degli arbitri come alibi dietro cui nascondersi

      • gian 19 Febbraio 2013, 11:35

        quotone, per quanto a me quella meta tecnica non data contro gli ABs a milano, che tra l’altro non avrebbe sovvertito il risultato finale tanto per confermare quello detto da casellato, mi continua a puzzare di regalo ai neri e dispetto a noi

        • crosby 19 Febbraio 2013, 12:33

          Riguardo quella famosa meta non data all’Italia contro gli All Blacks a San Siro, non era da dare alcuna meta tecnica!
          Pensavo anch’io inizialmente che ce l’avessero scippata ma poi leggendo il regolamento ho capito che senza una chiara possibilità di segnare, non la si può assegnare.
          C’era spinta?? No, niente meta tecnica.
          C’erano falli ripetuti degli AB’s? Si, penalty e/o cartellino giallo.

          • gian 19 Febbraio 2013, 12:42

            dipende perchè fai i falli ripetuti, ad esempio per non farti buttare indietro o per impedire al pilone avversario di scardinarti, comunque, sono convinto che a parti invertite finivamo la partita in 12 con 7 punti in più sul groppone, ciò non toglie che fosse un episodio discutibile su cui la fed internazionale non ha preso posizione, anzi i cattivi, alla fine , eravamo stati noi

      • Dagoberto 19 Febbraio 2013, 12:22

        Casellato fa di mestiere l’allenatore e, viva dio, averne di allenatori italiani come lui che affronta anche un’esperienza in Chalenge con il giusto approccio di chi pensa si possa vincere anche in tale palcoscenico, ma facendo, appunto, l’allenatore come vuoi che dica, che se non vince la sua squadra è colpa degli arbitri!? Il punto non è di chi è la colpa se le italiane perdono e se gli arbitri gli diano una mano o meno. Il punto è che il rugby è british ed attorno a questa banale affermazione si è calcificato un mondo di interessi campanilistici, ma non solo, vezzi culurali, tradizioni e anche sensi di rivalsa verso altri mondi, forse un tempo meno lontani, ed in parte conquistati da altre e nuove egemonie socioculturali, che animano spontaneamente e senza organizzazione alcuna una forte resistenza al cambiamento, al nuovo e a tutto quanto, inconsciamente, venga considerato come possibile nemico invasore di questo style in the power of tradition, dove anche la classe arbitrale britannica in parte ricopre un suo importante ruolo con atteggiamenti non sempre allineati a quell’equilibrato bonton di cui il british style si è sempre saputo didstinguere.

        • Stefo 19 Febbraio 2013, 12:49

          Dagoberto scusa non ho commentato mai in settimana i tuoi interventi lo faccio ora, senza nessun intento offensivo o polemico nel pieno rispetto delle opinioni ma puoi cercare di far sembrare il discorso piu’ intelligente o culturalmente elevato con tutte le analisi socio-culturali-politiche che vuoi (basate comunque su una buona dose di stereotipi ed opinabili) ma “strucca-strucca” il nocciolo del tuo discorso resta la stessa dietrologia sugli arbitri volta a creare gli alibi per cui si e’ perso per colpe altrui e non per demeriti propri.

          • Dagoberto 19 Febbraio 2013, 13:27

            non ho parlato solo di arbitri, se leggi bene tra le righe, io ho eletto il rugby ad ultima spiaggia di un mondo british che ha, oramai, poche cose veramente british da difendere (la Rolls-Royce fa parte da una decina di anni del gruppo BMW – tedeschi di germania – il leggendario autoctono marchio Dunhill – pipe e tabacchi – è ormai saldamente in mano a più danarosi imprenditori americani USA e persino del the che, oramai, nessuno più scrive con l’h tipicamente british tra il t e la e, è noto a tutto il mondo la sua vera origine asiatica). Rimanendo agli arbitraggi, ebbene, non vedo cosa ci sia di male a denunciarne vizi e palesi imparzialità che non si possono prescindere dalle negative performance in campo. Quando prendi botte su un campo di patate lungo 100 metri, ti diventa difficile digerire un arbitro che fischi sempre da una parte sola, o quando dopo 10′ dall’inizio dell’incontro rimani in 14 per un fallo che a parte invertite vedi dopo pochi minuti sanzionare, al massimo, con un penalty o, quando la mani in ruck o i scentifici rallentamenti della palla sono azioni viste solo dai giocatori con una delle due maglie (vedi Scozia-Italia dell’ultimo turno del 6N 2013). Certo, se le partite le si vincesse con 10/15 punti di differenza nello score, non ci sarebbero problemi di sorta nel valutare l’operato dell’arbitro che ovvietà, ma il rugby nazionale, oggi come oggi, se interpreta la giornata migliore nei vari palcoscenici internazionali, al massimo, si può giocare alla pari la vittoria con l’avversario di turno al quale, magari, strapparla per un’inezia ed è proprio in questa fase della storia del rugby italiano che il ruolo degli arbitri è, spesso, determinante, che piaccia o meno farlo presente, ma io non sono ne Cavinato, na un allenatore e, quindi, posso permettermi si segnalare quello che sempre più sta diventando, a mio modo di vedere, un malconstume, anche un po’ snob, di molti arbitiri british favoriti da un corrollario culturale accondiscendente, di cui spesso noi italiani, ironia della sorte, facciamo parte non avendo ben compreso il vero spirito del rugby, si lontano dagli eccessi e dalle patologie che sempre più spesso accomunano il suo cugino calcio, si rappresentato dall’esemplare 3° tempo, si palestra di vita e di rispetto dell’avversario, ma pur sempre rappresentazione sportiva di una guerra dove uno vince e l’altro perde!

          • Stefo 19 Febbraio 2013, 13:45

            Dagoberto e’ proprio la aprte al di fuori deglia rbitri che trovo molto absata su stereotipi ed opinabile….ripeto nessun intento polemico od offensivo e’ la tua idea ma la mia idea e’ che sia ricca di stereotipi ed opinabile.
            Ancor piu’ opinabile il salto che fai fare a questa tua visione nel mondo del rugby e degli arbitraggi per me questa e’ pura e semplice dietrologia che da il via agli alibi di cui Casellato parla…e basta vedere alcuni commenti post-Scozia e paragonarlo invece con l’onesta’ di PArisse che senza mezzi termini ha ammesso che sui breakdown l’Italia e’ stata ridicola.
            Dagoberto ho giocato e tanti anni a rugby ho visto arbitraggi buoni ed arbitraggi che ho ritenuto meno buoni ma non sono mai uscito dal campo pensando che la mia squadra avesse perso per colpa dell’arbitro, l’arbitro poteva aver arbitrato male e fatto errori ma alla fine quando perdevamo era sempre per meriti degli avversari e/o demeriti nostri.
            Dagoberto ognuno libero poi di epnsarla come vuole ed io penso che cerchi di abbellire con analisi socio-culturali-politiche stereotipate la piu’ classica delle deitrologie dello sport.

          • Dagoberto 19 Febbraio 2013, 15:35

            opinabile che la Rolls-Royce faccia parte del gruppo BMW o che il leggendario autoctono marchio Dunhill di pipe, tabacchi ed accessori non sia più by London o, infine, che il tè sia chiaramente di origine orientale o, in sintesi, che la riconosciuta supremazia britannica si sia persa molti scettri nel corso degli anni e che il rugby sia, tra gli sport, ma non solo, uno dei pochi ancora la cui supremazia sia saldamente ancora nelle loro mani (tenuto conto che anche Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa hanno molto di sangue british nelle vene delle rispettive società)? A me non sembrerebbe così opinabile, forse a te non è mai capitato, finora, di rifletterci più di tanto, sfuggendoti il reale valore che si possa nascondere dietro un apparente semplice sport come il rugby che così vuoi conservare nel tuo ideale. Pensa se agli scozzesi togliessero l’imprimatur del whisky che, peraltro, sembra sia stato scoperto da monaci irlandesi, buon vecchio irish whiskey :-), cosa rimarrebbe loro di caratteristico oltre ai Kilt e alle cornamuse (la pioggia ed i castelli non li considererei vista la loro modesta esportabilità :-()che, però, non mi sembra si vendano molto nel mondo!

          • Stefo 19 Febbraio 2013, 18:48

            Dagoberto scusa ma per alcune aziende passate ad essere controllate altrove ce ne sono altre che sono state acquisite dagli inglesi o che resistono…possiamo stare qua a discutere inutilemnte di certe cose la realta’ e’ che gli UK oggi sono ancora una potenza economica mondiale…e poi il discorso e’ che il centro del mondo economico si e’ spostato altrove verissimo si e’ spostato ad oriente.
            Il problema e’ lo stereotipo che allora vogliano far valere la loro supremazia in altre cose come lo sport…si potrebbe scrivere lo stesso dei francesi restando al rugby e passando ad altri sport si potrebbe dire di qualsiasi Nazione che non e’ la Cina visto che ormai alle Olimpiadi vincono quasi tutto loro.
            Altamente opinabile e’ l’idea che si attacchino al rugby e che gli arbitri anglosassoni siano parte integrante di questo “piano”.
            Ripeto senza voler offendere o mancare di rispetto, tu hai la tua opinione e va bene ma io penso che sia molto discutibile e rappresenti un esempio perfetto di quello che dice Casellato sull’usare gli arbitri come una scusa per nascondere i propri limiti od errori in campo.

  8. gian 19 Febbraio 2013, 11:31

    trovo interessante, per quanto non esaustiva, l’intervista a Celon, ma aspettiamo Antonio per completare il quadro, interessanti i commenti dei due allenatori, che criticano sicuramente alcune pecche del sistema (è vero che se perdi di 40 gli errori arbitrali, per quanto marcati, non influiscono, ma dovrebbero comunque essere presi in considerazione dalla ERC, perchè un arbitro che sbaglia la prox volta non arbitra più, se pretendo la max prestazione dai giocatori, la pretendo anche dall’arbitro) mettono in luce alcune criticità.
    quello che mi piace meno è la differenza di atteggiamento, bello quello di casellato che dice che se ritieni di aver perso per alcune sviste arbitrali ti stai prendendo in giro, meno ammirabile quello di frati, che pur segnalando un problema reale, mi pare stia ragionando esattamente all’opposto di casellato

    • mezeena10 19 Febbraio 2013, 11:42

      scusa se uno sbaglia un calcio o un passaggio, non lo fai giocare piu???

      • gian 19 Febbraio 2013, 12:01

        non era quello che intendevo, mi spiego meglio, casellato dice “ma che forza posso avere se la partita finisce 50-60 punti di scarto”, questo è un errore, l’arbitro deve essere valutato a prescindere dallo scarto e dalla forza delle squadre in campo e se non risulta all’altezza essere messo in disparte, chiaramente non ci si deve basare sulla performance singola, la giornataccia o la partita difficile capita a tutti, ma su tutte le uscite del soggetto.
        per prendere il tuo esempio, un mio giocatore che sbaglia una partita lo lascio in campo quella dopo, se sbaglia anche quella lo lascio in panca una volta per stimolarlo o farlo riposare, alla quarta o quinta partita che stà sotto le prestazioni che mi aspetto da lui lo metto fuori rosa e cerco di capire il perchè della situazione, a prescindere dal risultato finale delle partite in oggetto, in quel senso si vuole il max dagli atleti e dagli arbitri

  9. Mario 19 Febbraio 2013, 12:21

    Scusate ma non riesco ad andare oltre a questa affermazione che trovo assurda:
    “più i giocatori giocano meglio più è facile per l’arbitro fare il suo lavoro. Se l’asticella qualitativa del gioco è alta anche l’arbitro è facilitato e stimolato nel migliorare la sua prestazione”
    Tralasciamo la grammatica… Allora secondo questo ragionamento, in una partita dove, per assurdo, i giocatori giocano talmente bene da non commettere falli o infrazioni l’arbitraggio sarà talmente facile che potrebbe arbitrare chiunque, anche un bambino!?!?!
    Ma sarà vero proprio il contrario !!! E’ la qualità dell’arbitraggio che influenza la qualità del gioco in termini di minor fallosità e di maggior rispetto delle regole. Guardate le partite della Premiership (e non facciamo confronti con la Challenge dove chiaramente sono stati mandati anche arbitri sia britannici che francesi molto più scarsi della media di quei paesi): quando gli arbitri sono capaci di vedere e non esitano a punire, ad esempio, ostruzioni in ruck e simili, le ruck sono sempre giocate da pochi giocatori per squadra, che restano sui propri appoggi e non si “tuffano”, la palla esce più facilmente e il gioco ne guadagna in efficacia e spettacolarità. Non è una cosa che si ottiene da una partita all’altra ma se si comincia ad entrare in una mentalità di applicazione della regola da parte dell’arbitro e non di interpretazione si imbocca un percorso di miglioramento complessivo. E ho fatto un esempio marginale ma ce ne sarebbero molti altri. Certo non è “facile”!
    La verità è che in Italia gli arbitri sbagliano, nessuno gli dice che hanno sbagliato, nessuno li penalizza per aver sbagliato (parlo di categorie di merito in base alla qualità della loro prestazione) e loro continuano a perpetrare gli errori nel tempo. Anzi ogni arbitro interpreta le regole a seconda di come gli gira e ogni sabato vedi uno sport diverso, perchè ogni sabato c’è un’applicazione diversa delle regole. Dite quello che volete ma all’estero non è così: quello che da noi è la regola all’estero è un caso eccezionale.

    • Katmandu 19 Febbraio 2013, 12:38

      attenzione bisogna distinguere secondo me i tipi di falli commessi in 3 macro aree, sia per i giocatori che per gli arbitri
      1 quelli involontari, che non si può dire nulla ha sbagliato e basta pazienza
      2 quelli volontari, che è giusto sanzionare
      3 quelli per debito d’ossigeno, in italia più che in altri paesi ci sono una valanga di questi falli perchè presi dalla foga del momento o dalla scarsa lucidità (allenamento carente) o per scarsa esperienza si commenttono e anche per questo un arbitro che dirige una partita italiana anche con le migliori intenzioni di far fluire il gioco è costretto a fischiare
      per questo è più “facile” nel senso che un arbitro si deve concentrare su meno particolari e cercare di far risaltare altri mentre quì in teoria deve guardare più cose perchè la tersa tipologia di errore quì è la più comune

    • crosby 19 Febbraio 2013, 12:40

      Non ci siamo proprio Mario!
      Il punto più chiaro e condivisibile dell’articolo e’ quello che stai confutando!
      Se i giocatori sono bravi e giocano bene, commettendo pochissimi falli, quante volte deve usare il fischietto l’arbitro? Poche! E meno lo usa, meno possibilità ha di sbagliare.
      Se i giocatori sono scarsi, smaliziati, portati al fallo e alla facile protesta…quante volte deve usare il fischietto l’arbitro? Tante! È più lo usa più possibilità ha di sbagliare.
      Quindi in conclusione, non è l’arbitro che dice ai giocatori come devono giocare. L’arbitro gestisce il gioco in base al comportamento delle squadre.
      L’arbitro bravo e’ quello che passa inosservato..

      • Stefo 19 Febbraio 2013, 12:56

        Secondo me la verita’ e’ nel mezzo.
        Non e’ propriamente vero che piu’ il livello e’ alto piu’ l’arbitraggio e’ facile le statistiche dimostrano ad esempio ceh scendendo di livello le mischie ordiante sono piu’ stabili e vi sono meno infrazioni fischiate in questa situazione.
        Dall’altro piu’ sale il livello piu’ i giocatori sanno “mascherare il fallo”, farlo sembrare un incidente non volontario e su questo e’ vero che scendendo di livello diventa “piu’ facile” perche’ le infrazioni diventano piu’ palesi.

        • crosby 19 Febbraio 2013, 13:21

          Stando alle statistiche che citi…(quale fonte???)…le mischie a livello più basso sono più stabili…stai scherzando vero?? Una qualsiasi partita di Serie B italiana ha mischie più stabili di una partita di Eccellenza?! Ma daiiiii….più il livello di gioco e’ basso, più le squadre giocano male e l’arbitro deve intervenire più volte.
          Sarei curioso di avere qui un arbitro per chiedergli se secondo lui è più facile o no arbitrare categorie più alte…De Santis se ci sei, batti un colpo!!!

          • Stefo 19 Febbraio 2013, 13:48

            crosby basta che prendi l’analisi dei Mondiali e vai controllare le mischie in partite tra squadre di tier 2 e quelle invece che squadre di tier 1, il fatto che tu queste non le conosca dimostra quanto superficiale sia il tuo commento.

  10. borghy 19 Febbraio 2013, 12:55

    Chiedo al sig. Frati queste cose:
    1 quale continuità deve dare l’arbitro alla squadra che sta attaccando? Non fischiare i fallì?
    2 Una squadra che non ha possesso della palla (difesa) come può impossessarsi della palla? Come e cosa deve fare se l’arbitro deve dare continuità al gioco d’attacco?
    Mia considerazione: meno persone sui punti d’incontro e migliorerà il gioco.

  11. crosby 19 Febbraio 2013, 14:37

    Stefo…si parla se sia più facile o meno arbitrare partite di livello più alto e te ne vieni fuori sulle statistiche delle mischie tra partite di fascia 1 e fascia 2 dei Mondiali…cosa c’entra????? Che se ci sono stati 2-3 calci in meno in mischia in Georgia-Giappone rispetto a Francia-Galles, la mischie sono sempre più stabili in partite tra squadre meno organizzate?!
    E cosa c’entra questo con l’articolo sugli arbitri?!?
    Superficiale…puah…

    • Stefo 19 Febbraio 2013, 14:58

      crosby la mischia piu’ sale di lievello piu’ ee’ complicata perche’ non credo che nelle categorie inferiori facciano sedute di analisi video cronometrando la sequenza di chiamata dell’arbitro che avranno per mangiare il secondo come invece avviene nel professionismo vero.
      Crosby se vuoi possiamo prendere le statistiche di eccellenza e confronatrle con HC e cL vuoi scommettere chevi sono molti piu; falli, reset nelle partite europee che quelle in Eccellenza.

      In generale io reputo che vi siano aree del gioco piu; facili da arbitrare a livello superiore e aspetti invece piu; facili da arbitrare a livelli piu’ bassi…nelle categorie inferiori le malizie che i McCaw o altri usano non le trovi…i ritmi di gioco del rugby internazionale e professionistico vero nei campetti di periferia non li trovi oppure vuoi affermare che e’ facile per un arbitro atleticamente (leggi bene la parola atleticamente) arbitrare in Serie B piuttosto che in HC o nel rugby internazionale. Oppure forse vuoi dire che l’impatto atletico di una partita non influisce anche sull’arbitraggio?Che il fatto che una rbitro possa trovarsi in difficolta’ atletica nel seguire l’azione ne possa complicare il lavoro?Che possa essere in ritardo sull’azione e non vedere bene quindi cosa succede?

      Le cose Crosby da prendere in considerazione sono tante non una come fai tu per questo reputo la tua analisi superficiale.

  12. crosby 19 Febbraio 2013, 15:19

    Bell’argomentazione.
    Ma io se permetti la penso esattamente come il massimo esponente degli Arbitri Italiani che dice: “Ora dirò una cosa un po’ provocatoria ma profondamente vera: più i giocatori giocano meglio più è facile per l’arbitro fare il suo lavoro”.
    Quindi due sono le cose: o sei un arbitro e pensi e scrivi in totale disaccordo con il tuo Capo….oppure NON sei un arbitro e quindi non puoi pretendere di sapere di più di uno che invece l’arbitro lo è stato ed è a capo della categoria.
    Semplice no??
    Io che non sono arbitro (ma mi piace guardare a quanto fanno), sono in linea con il pensiero di Celon.
    Quindi…con le tue statistiche…facci un bel quadretto!

    • Stefo 19 Febbraio 2013, 15:51

      Crosby vedi il mio punto e’ che non e’ o bianco o nero, che non e una cosa categorica o a o b…ci sono aspetti per cui e’ piu’ facile per un arbitro gestire la partita a livello piu’ alto ed aspetti per cui e’ piu’ facile farlo a livello piu’ basso…puoi metterla sul “capo degli arbiri italiani dice cosi’ ed io mi fido” (e se il capo degli arbitri inglese ti dicesse il contrario?) pero’ ci sono aspetti da prendere in considerazione e l’argomentazione di Celon nella partita A x falli nella B y non e’ proprio un’argomentazione forte…se prendiamo altre due aprtite ed i numeri si invertissero potremmo dire il contrario?Per me no.

      Ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione pero’ io dubito che un arbitro “mediocre” in categorie basse possa arbitrare bene a livello internazionale perche’ a livello piu; alto e’ piu; facile arbitrare.

  13. 6nazioni 19 Febbraio 2013, 16:09

    concordo pienamente sul discorso del sig. casellato e’ anche vero che
    l’arbitro di scozia-italia non e’ stato all’altezza dell’incontro.

    • mezeena10 19 Febbraio 2013, 18:27

      hai pure la faccia di ripresentarti vigliacco razzista! perche non dici da dove vieni tu? sono fiero di essere sardo! ignorante becero e razzista schifoso!!!

      • gsp 19 Febbraio 2013, 18:32

        mi sono perso le offese precedenti e spero davvero d’aver capito male. ma davvero ha detto una cosa del genere?

        • mezeena10 19 Febbraio 2013, 18:39

          gsp mi ha chiamato beeezina e tante altre svariate perle..preciso io non l’ho mai cagato, solo prima di scozia italia al suo post “vinciamo facile li spacchiamo” etc ho risposto ” che gufo se perdiamo veniamo a cercarti”..da li in poi una seri di insulti e stronzate da oscar.. è pieno nei vecchi posts tutto scritto in maiuscolo..un cretino incivile antisportivo becero ignorante..piu volte gli ho chiesto di farla finita e ho chiesto anche l’intervento della redazione..

          • mezeena10 19 Febbraio 2013, 18:47

            ho anche provato a metterla sul ridere con delle battute ma niente, ma del resto da uno che dice che abbiam perso con la scozia per colpa dell’arbitro e poi per colpa di gori e benvenuti, che contro il galles vuol vedere 9 burton e 10 botes e svariate altre perle, che ti puoi aspettare??? la piu bella è stata quando mi ha detto “beeezina ne spari una al giorno” un altro gli ha risposto “se mezeena ne spara una al giorno te c’hai na batteria di missili” ahahah bellissima!!! meno male c’è ancora qualcuno la butta sul ridere 🙂
            pero razzismo classismo etc non sono tollerabili!!!

          • gsp 20 Febbraio 2013, 00:15

            Mez, mi dispiace, qui e’ sempre piu’ tana delle tigri. Il razzismo e’ intollerabile e quando c’e’ stato spero la redazione sia intervenuta.

            Pero’ m’associo al consiglio di frank. Chi te lo fa fare?

          • mezeena10 20 Febbraio 2013, 08:03

            non vorrei sembrarti retorico o eccessivamente romantico, ma me lo fa fare l’amore e la passione per il nostro sport! non mi piace quest’inquinamento pallonaro e tantomeno gli insulti gratuiti ad arbitri giocatori e non ultimi gli utenti del blog..certo con taluni è come parlare ai muri ed è solo fiato sprecato, ma penso dovremmo, noi che facciamo o abbiam fatto parte di questo mondo, pretendere e garantire l’unicità e tipicità, oltre ai classici valori “venduti” bene in tv e media, del rugby rispetto ad altre discipline..i valori la tradizione l’appartenenza sono “qualità” tutte conquistate sul campo, nessun regalo! difendere a volte a spada tratta questo è amare lo sport, pretendere certi comportamenti di coerenza e correttezza per indottrinare ed educare allo sport al rugby alla vita..cheers 😉

      • frank 19 Febbraio 2013, 18:37

        ciao, forse mi sono perso qualche cosa nei giorni scorsi…mi permetto un consiglio, che magari permette meno arrabbiature e discussioni del caz*o anzichè di rugby. Non dare da mangiare ai troll !! 😉

        • mezeena10 19 Febbraio 2013, 18:53

          quoto..ho anche postato due messaggi di scuse a tutti gli utenti e in particolare quello del post su o’gara (mi sfugge il nome) col quale son stato eccessivamente aggressivo..certo che se non basta neanche piu scusarsi e fare ammenda ragazzi! comunque cerchero di seguire il tuo consiglio 😉

  14. mistral 19 Febbraio 2013, 16:54

    … e per l’intanto il famigerato (ormai) mr cardona non dirigerà alcuna partita in top14, la prossima settimana: sarà anche lui sotto esame?

    • gian 19 Febbraio 2013, 17:48

      hai idea se gli arbitri in francia sono turnati su vari livelli o se arbitrano solo una categoria specifica, ed in questo caso vengono usati turni di riposo?

      • mistral 19 Febbraio 2013, 18:10

        turnano, turnano…la mia era solo una battuta (a meno che non venga inserito neanche tra gli assitententi, sicché…)

        • mistral 19 Febbraio 2013, 18:19

          … o a meno che sia proprio il suo giorno di riposo! …

  15. malpensante 19 Febbraio 2013, 20:46

    Trovo di una banalità stucchevole il “più son bravi i giocatori più e facile arbitrare”. Anzi, non è facile per niente con giocatori pro e staff che usano tutti gli strumenti tecnologici a disposizione per analizzare avversari e arbitro e poi “lavorarseli” al meglio. Non ci sono partite o categorie più o meno difficili, ci sono arbitri bravi e meno bravi. A me fa impressione invece la “leggerezza” con cui commenta sia le intemperanze dei giocatori sia quelle dei tifosi. Quasi fosse ineluttabile che si scivoli sempre più verso il soccer, in campo e fuori. Io sono per la tolleranza zero, in campo e fuori, e per una difesa nei fatti della “diversità” del rugby, anche col professionismo. Finchè i fenomeni sono marginali si possono reprimere, poi non si sa mai quando diventano non più controllabili.

    • crosby 19 Febbraio 2013, 21:44

      Celon quando dice “più son bravi i giocatori più e’ facile arbitrare” non è banale, e’ giusto il contrario!!! È perfetto!
      Guardando le partite del campionato inglese, non vedo arbitri che si smanano e gridano ripetutamente “comandi” contro i giocatori per favorire il gioco. Non li sento proprio parlare!! Eppure…ruck, maul, mischie, touche, sono situazioni chiarissime…pallone sempre visibile, una media di 15 calci di punizione a partita, spettacolo assicurato. E l’arbitro non si vede, parla pochissimo….
      Poi guardi l’Eccellenza…30 calci a partita, falli su falli dei più stupidi, arbitri che si ergono a protagonisti in campo, più per necessità che propria volontà. Giocatori poco allenati e meno formati rendono la partita dell’arbitro un inferno.
      La partita – ripeto – la fanno i giocatori.
      Piu’ i giocatori sanno giocare e conoscono il regolamento, più il compito dell’arbitro e’ facilitato.
      Questo e’ quello che voleva dire Celon con quella frase.
      Avete un amico arbitro? Io ce l’ho, e mi conferma che è proprio così…più alto e’ il livello delle squadre e meno problemi si hanno da gestire…

      • Mario 20 Febbraio 2013, 09:07

        E come credi che ci siano arrivati gli inglesi a ottenere certi risultati ? Credi che siano gli allenatori a dire: ” Bambini in ruck dovete comportarvi bene altrimenti arriva il ba-bau e l’uomo nero e vi portano via!” ?
        Ci sono arrivati grazie ad un atteggiamento degli arbitri chiaro, preciso e imparziale (nel senso che tutte le situazioni simili vanno sempre sanzionate da una parte o dall’altra).
        Nell’Eccellenza ci vorrebbero 60 calci a partita e 2-3 cartellini gialli per squadra. Vedrai che quando si trovano a giocare 12 contro 12 la capiscono che certe cose in ruck non si devono fare.

        • mezeena10 20 Febbraio 2013, 09:53

          mario il problema è che lo sanno eccome..in eccellenza si fischia piu che in qualsiasi altro campionato estero..è un problema di atteggiamento, culturale e di preparazione al gioco (oltre a quella psicofisica è fondamentale la conoscenza di regole e regolamento)..le regole sono chiare, basta applicarle rigidamente!

  16. mezeena10 20 Febbraio 2013, 08:50

    io invece sono abbastanza d’accordo con la tesi riportata qui..ci son statistiche precise che lo dimostrano (eccezioni sono le finali, partite tiratissime decise magari da un calcio)..attenzione pero occorre un distinguo: non ha detto piu è alto il livello piu è facile arbitrare, dice piu sono bravi i giocatori etc..ad esempio in npc o itm cup il gioco scorre fluido le ruck sono disciplinatissime e ci sono in media pochi falli rispetto ad esempio alla currie cup con meno mischie e meno calci dalla mano..vero ch’è tutt’altro modo di intendere il rugby, ma sono i sue maggiori campionati domestici dell’emisfero sud..non voglio dire che i NZ siano migliori dei SAF, ma le competenze tecniche son sotto gli occhi di tutti..poi le eccellenze ci son da tutte le parti..

    • malpensante 20 Febbraio 2013, 09:07

      Non credo che la quantità di falli sia determinante per definire la “difficoltà” di una direzione di gara. In eccellenza vedi fuorigioco di chilometri e gente che fa un pisolo sul placcato, diverso è arbitrare due mischie fortissime che ingaggiano regolarmente tutte e due in anticipo e introducono tutte e due irregolarmente, ma per frazioni di secondo. E se sbagli un fischio su 20, magari sei influente sul risultato, se ne sbagli 10 su 50 magari non ti dicono bravo ma tutto sommato ininfluente. L’unica cosa su cui mi sento di criticarli è che ho notato spesso un atteggiamento pregiudiziale (un fatto culturale, non doloso o colposo) verso le squadre (e le nazioni) con pedegree non di prima fila. Ma tutti, anche i nostri internazionali: basta ripensare alla disarmante tolleranza per il chiacchiericcio protestatario dei derby celtici Aironi-Benetton rispetto alle loro altre prove internazionali.

      • malpensante 20 Febbraio 2013, 09:16

        Preciso che “regolarmente” non vuol dire secondo le regole, ma tutte le volte, scientificamente

        • mezeena10 20 Febbraio 2013, 09:50

          spero davvero non sia cosi malpens..sarebbe veramente triste..concordo su cio che hai detto del “nostro” derby celtico (qualcuno si è mascherato dietro la tensione della gara etc)..inaccettabile! purtroppo e mi da anche fastidio ammetterlo, esiste una sorta di pregiudiziale culturale nei confronti dell’italia e degli italiani..non sto qui ad elencarti i giudizi e i troppi luoghi comuni (alcuni peraltro verissimi) poco positivi sull’ italia (alcuni “guadagnati sul campo”), ma è un po colpa della nostra storia se ci vedono cosi e non dovremmo dare adito al minimo dubbio sui nostri comportamenti..mi irrita sentire che qui piangiamo un po per tutto (ma basta guardare i post dopo scozia senza andar lontano), ci lamentiamo e continuiamo a dare alibi ai giocatori..son d’accordo che sia necessario un metro di giudizio quanto piu omogeneo possibile, pero secondo me una mischia, come un’azione o un passaggio o un calcio, non son mai una identica ripetizione; varia di situazione in situazione!
          premesso che non mi piace la persona, malago, ma con l’elezione di ieri il coni ha voltato finalmente pagina (dopo l’ultimo vergognoso periodo gestito da petrucci) con gran voglia di cambiare rotta..spero possa dare il la ad un cambiamento piu complesso e completo nel modo di intendere lo sport qui da noi, insomma spero tanto sia l’inizio di una rivoluzione cultrale sportiva..

          • malpensante 20 Febbraio 2013, 12:15

            Il bello dello sport, tutto, è che ogni azione è incerta nello svolgimento, pur nel rispetto di regole precise e rispettate. Credo che serva ancora lavoro, pazienza e umiltà, e ci sarà sempre meno da lamentarsi. Come si dice: Forza Paris

        • mezeena10 20 Febbraio 2013, 13:13

          grande malpensà!!! si dice proprio così! è il “grido di battaglia” della brigata sassari (dove ho fatto il militare), ma un detto comune di tutti i sardi: Fortza Paris!!! 😉

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