Scozia-Italia, una sconfitta senza “se” e con qualche “ma”

Uno schiaffone tanto duro quanto meritato, ma il ko di Edimburgo non è come le altre sconfitte a cui siamo abituati. Ecco perché

COMMENTI DEI LETTORI
  1. pilu33 11 Febbraio 2013, 08:34

    io penso che fra due settimane sarà una battaglia epica. la lezione ci sta tutta. Bel articolo. Avanti Azzurri!

  2. rugbymalato 11 Febbraio 2013, 08:38

    Continuo a ripetere che l’ esperimento “gori nel secondo tempo, come game breaker” deve terminare, ad oggi è lui il nove + forte, gli altri sono 3 spanne sotto.
    Botes non è lucido nelle scelte e spesso eccede in foga…
    Parisse è tornato quello dell’ulitmo anno, se lui gioca così non ne caviamo un ragno da buco…
    Con tutto l’affetto x il barone ed i suoi 100 caps, de marchi ha mostrato un altra dinamicità…
    Ad Orquera invece darei un altra chance

    • rugbymalato 11 Febbraio 2013, 08:39

      Detto questo, concordo con l’articolo, con il fatto che diamo sempre l’impressione di aver + scele di gioco e di poter giocare alla mano con + confidenza rispetto a qualche anno fa (quando non riuscivamo a farci tre passaggi di seguito….)

    • Maggicopinti 11 Febbraio 2013, 09:12

      Parisse gioca male quando sente la pressione addosso, e vede che da subito le cose non vanno come spera. Con la scozia si vedeva che era nervoso, ha dato due spallate a due avversari nel primo tempo che non sono da giocatore (e capitano) della nazionale. Quando invece ci sono le motivazioni, ma non la pressione addosso, gioca a mente serena e dà il meglio di sé.

      • max cipollino 11 Febbraio 2013, 14:56

        Un giocatore professionista , capitano di una nazionale che non regge la pressione direi difetto non da poco

      • ermy 11 Febbraio 2013, 20:34

        Infatti… Io lo trovo distante come capitano da uno come Giovannelli, ci fosse oggi un condottiero come lui con quei 2/3 cagnacci alla Minto o Favaro intorno altro che 30 punti a Murrayfield… e lui potrebbe pensare solo a giocare che quando lo fa è il più forte! Insomma non si può avere tutto!

    • Luc@ 11 Febbraio 2013, 09:58

      Guarda che Gori in questo ultimo mese sta giocando molto male, altro che 3 spanne sopra a tutti.

      • M. 11 Febbraio 2013, 11:07

        Non concordo, Parisse sinceramente è stato l’unico molto positivo sabato. E la partita prima, a parte un po’ di colla sulle mani che gli impedisce a volte di passare, è stato sempre tra i migliori.

        • Full Back 11 Febbraio 2013, 11:18

          Favaro per me è stato il migliore Azzuri in campo Sabato.
          Poi non è la mia usanza, e scusate se lo dico, ma per loro il migliore in campo aveva la fischia in bocca. Qualche giallo per i falli nei primi 20 min e la partita cambiava.
          Una terza linea che si stacca dalla mischia in anticipa per andare a sporcare la palla che esce come minimo dovrebbe beccare un fischio contro e due parole, Sabato non è stato nemmeno punito. L’Italia qui ha mancata un po’ di cinismo, dovevano riconoscere i limiti del arbitro e giocare in modo più contenuto, invece hanno continuato a provare ad essere espansive e sono andati ad isolarci.
          Vai per la prossima che andrà meglio!
          In bocca al lupo dal Irlanda! 🙂

          • lexv 11 Febbraio 2013, 23:03

            Grazie! 🙂

  3. jazztrain 11 Febbraio 2013, 08:41

    Concordo in pieno. Emblematica la terza meta della Scozia, se la palla l’avesse presa Benvenuti l’Italia avrebbe avuto la possibilità di segnare e forse poteva cambiare la direzione della partita. L’intercetto di Hogg è stato determinante per la sconfitta. Forza Azzurri, non ascoltate i detrattori, giocate come sapete fare e cercate di reagire.

    P.S. E’ giusto che non si dicuta l’arbitro, ma certi interventi dubbi si devono segnalare. Non è possibile che ad alti livelli si commettano errori veramente gorssolani. Certi metri di giudizio devono essere fissati, altrimenti le squadre più furbe ne possono giustamente approfittare.

    • Andrea da Treviso 11 Febbraio 2013, 10:27

      Io non so se sono stati degli errori grossolani da parte dell’arbitro xchè accadono in tutte le partitè!e a parte il 6nazioni se noti ci mandano più o meno sempre gli stessi arbitri tipo quello che ha arbitrato ieri le Zebre (ieri non ha fatto particolari errori).

      • Full Back 11 Febbraio 2013, 11:24

        Andrea, c’erano numerosi entrate dai lati dei ruck, placcatori che non rotolavano o rotolavano in modo di ostruire il gioco, placcatori che non lasciavano il placcato, sono d’accordo che questi capitano, ma non così tanto. (Irlanda ha beccato 2 gialli in 20min per questi tipi di falli contro Galles)
        Oltre queste pero, hai un 6 che stacca in anticipo da una mischia, sotto i pali che non viene punito, hai lamont che parte in fuori gioco (era 1metro davanti al ultimo piede) per fare la sua meta. Questi sono frustrazioni che hanno un effetto profondo su i giocatori in campo e tolgano la tranquilità dal loro gioco….sono anche delle ingiustizie che incidono sul risultato!

    • Hullalla 11 Febbraio 2013, 10:31

      se l’Italia avesse fatto certi interventi, si sarebbe presa una marea di cartellini.

      • M. 11 Febbraio 2013, 11:09

        La meta di Lamont era un palese ingresso laterale, ha semplicemente aggirato la ruck. Fosse valido si vedrebbero 100 mete a partita…

      • marcoV 11 Febbraio 2013, 15:00

        Verissimo… e l’unico giallo agli scozzesi all’80esimo, per quanto evidente sa solo di presa per il c….

  4. teorub 11 Febbraio 2013, 08:44

    comunque qualcosa nella mente dei ragazzi è successo e spero che quel qualcosa aiuti tra due settimane a battere il Galles

  5. Da 11 Febbraio 2013, 09:17

    Io penso che la partita di Edinburgo sia stata la dimostrazione di come la squadra non abbia ancora la giusta mentalità per affrontare un torneo come il Sei Nazioni. Siamo migliorati molto ma ancora manca qualcosa a livello “di testa”. I miglioramenti vanno fatti su questo punto e va lasciato il tempo di farli.
    Come avevo scritto sabato, non eravamo fenomeni quando vincemmo con la Francia, non siamo diventati brocchi dopo Edinburgo

  6. az 11 Febbraio 2013, 09:21

    Concordo con l’articolo. A me non è dispiaciuta l’Italia e il suo gioco (ricordo di avere letto di oltre un 70% di possesso palla per gli azzurri nel secondo tempo), mi son dispiaciuti gli errori da polli che hanno portato al risultato, quello sì. Due flash mi son rimasti in mente: la “facilità” con cui è andata in meta l’Italia alla fine, e i coast-to-coast dopo intercetto della Scozia: una volta per sperare di vincere li dovevamo fare noi…

  7. loris 11 Febbraio 2013, 09:28

    Siamo d’accordo, questa è una squadra che prova a giocare a rugby e la giornata storta ci stà, nessun problema.
    Però, sul fatto che ci sia sempre lucidità ed una adeguata gestione tattica, non ne sarei così sicuro, lo dico perchè per me ci sono stati due aspetti della gestione della partita contro la Scozia che non ho proprio compreso e vorrei, su questo, porre due quesiti.
    Primo : perchè , se è vero che la scozia ha fatto una enorme pressione su tutti i nostri palloni , sporcando l’inverosimile e aggredendo ogni punto d’incontro, noi non abbiamo mai messo abbastanza uomini da pulire decentemente quei punti d’incontro ? Che serve avere i sostegni nello spazio se perdi possesso o lo mantieni retrocedendo ?
    Secondo : appurato che sui punti d’incontro non era giornata (succede) perchè mai insistere nel sfidarli sul loro terreno invece che provare a mettere qualche pallone alto/lungo e relativa pressione ? Che provino loro a risalire palla in mano e non parlatemi del loro triangolo allargato, trattasi del 6 nazioni non della serie B e scarsi non ne trovi.

    • Giovanni 11 Febbraio 2013, 09:41

      Giuste osservazioni, molto simili a quelle messe in risalto da Hrothepert, nei commenti al post sulla partita. E’ sembrato che, una volta bloccati nello sviluppo del gioco alla mano dall’ottima difesa scozzese, gli azzurri non abbiano saputo trovare ed attuare un “game plan” alternativo (pick ‘n roll, calcetti bassi a cercare la touche ed aggirare la linea difensiva). Certo qualche rischio con quei tre velocisti lì dietro, si sarebbe preso, ma non è così le cose siano andate meglio.

      • william 11 Febbraio 2013, 10:12

        Verissimo le osservazioni sia di Giovanni che di loris. Pero’ c’e’ da dire che stava a botes e a orquera variare il gioco in questo modo, ma erano in palla completa. Quindi non e’ detto che non ne siamo capaci.
        Detto questo l’articolo mi sembra abbia ragione.
        Tra l’altro c’e’ anche da dire che era la prima partita fuori casa dopo 4 consecutive in Italia. Forse abbiamo ancora molto bisogno del nostro pubblico. Vedremo le prossime 2 all’Olimpico

    • ermy 11 Febbraio 2013, 20:49

      Concordo Loris, ma non sulla faccenda della giornata storta che molti utilizzano per buttarsi la cosa dietro le spalle e non riflettere! Una giornata storta vuol dire che perdi, cioè non riesci a vincere! Prendere 34 punti a 3, l’ultima meta è a birra giá in mano, non essendo mai stati in partita vuol dire che non ci sei, altro che giornata storta! Bisogna finirla di giustificare, non tanto per i giocatori, professionisti che sanno ciò che stanno facendo e ai quali penserá Brunel, quanto per tutto l’ambiente che deve togliersi questo buonismo e questa sensazione del “ma si dai hanno fatto tutto il possibile…”, no! la ferocia agonistica che hanno avuto gli scozzesi la si coltiva con la costante “insoddisfazione” di quanto si è fatto e raggiunto e va insegnata nei campi di mini rugby, nella giusta dose e intensitá in base all’etá , ma se il rugby è un passatempo, ok, va bene tutto e ci si rifà nel terzo tempo, se è agonistico bisogna porsi l’obiettivo di essere come dei cannibali! E se la giornata va storta si perde, non si sbraga!

  8. Katmandu 11 Febbraio 2013, 09:34

    La cosa che mi ha dato più fastidio della prestazione di sabato è stata la scarsa concentrazione in alcuni frangenti della partita il (calcio al volo? Di venditti o orquera che senza pressione sbaglia la presa su un calcio) per il resto sicuramente è più facile giocare contro una squadra che cerca di giocare che contro una che distrugge il gioco e aspetta i tuoi errori per punirti

  9. Marco_parma 11 Febbraio 2013, 09:46

    Io non voglio fare il solito italiano Chi si lamenta degli arbitri..Però non è possibile che agli scozzesi non Sia stato fischiato niente nei punti d’incontro! Facevano veramente quello che volevano! È anche vero però che se vogliamo giocare a questo livello è ora che si cominci anche noi a giocare a seconda dell’arbitro! Poi l’avanti fischiato su mischia nostra quando la terza linea scozzese ha trattenuto il braccio del capitano…. Mah!

    • Giovanni 11 Febbraio 2013, 09:49

      Sull’arbitro si è detto molto (me compreso), ma alla fine abbiamo perso di 24, quindi non è stato determinante. Se ci mettiamo a regalare mete (vedi Hogg e Lamont) è solo colpa nostra.

      • Hullalla 11 Febbraio 2013, 18:44

        Un arbitro normale avrebbe sventolato un paio di cartellini gialli alla Scozia nel primo tempo (che e’ finito con noi sotto di dieci e nessun cartellino).
        Secondo me sarebbe cambiato qualcosa.

    • kinky 11 Febbraio 2013, 11:00

      Beh allora qui deve essereci la capacità nostra nel leggere il modo di arbitrare e adeguarci!!

      • albe 11 Febbraio 2013, 12:13

        Scusami se reagisco (non ce l’ho assolutamente con te kinky) su un dettaglio, Minto ad esempio ha provato a difendere alla scozzese (Secondo placcatore che contesta un po il pallone) ed é stato penalizzato immediatamente. Siamo nell’alto livello e se non si fanno rispettare certe regole secondo me si sta parlando di un’altro sport. La sera dopo Scozia Italia ho guardato Montpellier-Biarritz e penso che, in quel contesto gli scozzesi avrebbero preso almeno 10 calci contro in più e avrebbero passato almeno 20 minuti in 14.
        Secondo me il divario di 24 ppt é relativo… e mi fa incazzare perché la sensazione era che la vera differenza fosse che stessimo giocando contra una Home Union e basta. Insomma, siamo piu o meno allo stesso livello della scozia e quindi i dettagli fanno la differenza soprattutto se vuoi fare la partita… pi per carità, é una mia opinione.

  10. kinky 11 Febbraio 2013, 10:08

    Concordo anch’io con l’articolo. Infatti fin da subito ho detto che quella di sabato è stata una classica giornata no dove è andato tutto storto (già il piazzato dopo pochi minuti sul palo poteva sembrare un brutto presagio). La squadra c’è (certo non siamo la Nova Zelanda) dal punto di vista fisico e atletico, dal punto d vista tecnico ci stiamo avvicinando ai migliori mentre dobbiamo fare ancora quel salto di qualità mentale che ci permette di mettere in fila 2/3 partita importanti vinte, ma siamo sulla buona strada. Da un certo punto di vista questa sconfitta potrebbe essere solo che positiva e insegnarci parecchie cose. Adesso vediamo cosa facciamo con il Galles, convinto che giustamente Brunel cambi pochissimo dalla sconfitta della Scozia….però caro Brunel fammi un regalino: capisco che vorrai continuare con Masi n15 non tanto perché non lo vuoi centro ma perché ti fidi ‘solo di lui’ ad estremo, ma per cortesia rimettiti titolare Gori!!

  11. malpensante 11 Febbraio 2013, 10:10

    In totale disaccordo. 1) Game plan ne ho visto uno, sbagliato, condotto in modo pessimo e per 80 minuti senza alcuna alternativa nemmeno individuale. In più una difesa scadente, spesso impalpabile nei breakdown, lentissima nelle gambe e nella testa. E contro c’era la Scozia, che certo non sono fulmini di guerra, a parte le ali. Se per voi questo è “provare a giocare”, vabbè.
    2) se prendi 34 punti dalla Scozia (questa Scozia), una differenza di – 24 e 4 (quattro) mete e hai pure l’approccio mentale giusto, allora non resta che cambiare sport.
    Che poi il Galles (questo Galles) sia pure abbordabile e che ci sia modo di rifarsi la reputazione tra due settimane, posso anche concordare.

    • kinky 11 Febbraio 2013, 11:03

      Ma guarda l’articolo parla di un gameplan esistente che una volta non c’era!! Che poi sia quello giusto o sbagliato lo si capisce dal risultato!! Ti pare?!? L’articolo inoltre dice che proviamo a giocare cosa che una volta non esisteva.

      • malpensante 11 Febbraio 2013, 18:29

        Ma per favore…

        • loris 12 Febbraio 2013, 09:08

          il piano c’è ma è sempre quello…non c’è adattamento e se te lo leggono non sai cosa fare…il piano sarebbe poi +/- quello della Benetton, velocizza il pallone intorno ai punti d’incontro cercando il break con gli avanti e poi sostegni sull’asse con i 3/4 con off-load ripetuti….bello ma funzona se i primi 8 riescono a portare avanti il pallone e ripuliscono veloce i P.I…..la Scozia l’aveva letto e l’ha annullato , noi non ci siamo adattati.

          • malpensante 12 Febbraio 2013, 11:52

            Esatto, e non era quello giusto contro una squadra che sa soffrire e sporcare ma che non ha consistenza, velocità e organizzazione se la fai allargare e allungare. E questa è materia dello staff, come la mancanza di un piano b, c, d. Purtroppo i primi 8 non han cavato un ragno dal buco e, a parte Favaro (in parte Minto e Ghiraldini) alcuni hanno scaricato la frustrazione in querelle personale, altri in abulia anzichè nel piano e: ce la giochiamo davanti fino in fondo, se non funziona il turbo giù il pedale sul diesel. La vecchia legge ovale rispettata fino in fondo: la vinci o la perdi davanti, di quanto dipende da dietro.

    • mezeena10 11 Febbraio 2013, 19:05

      galles che ha vinto a parigi tra l’altro

  12. stefano nicoletti 11 Febbraio 2013, 10:14

    Per me la partita di sabato è stata come una ricaduta da una malattia. L’analisi di Brunel mi è sembrata perfetta, ci è mancata capacità di adattamento in termini soprattutto di pazienza. Meglio però la voglia di strafare che la rassegnazione vista fino a poco tempo fa.

  13. matteo81 11 Febbraio 2013, 10:27

    Non ho potuto vedere la partita in diretta e solo adesso ho finito di vederla.
    Non capisco francamente certe critiche che vengono fatte. Abbiamo preso tre mete su errori individuali. A livello di gioco la Scozia ha approfittato bene della situazione che si è creata ed ha giocato di rimessa. Una partita storta può capitare ed io non ho visto una differenza abissale. Certo loro sfruttavano meglio una certa direzione di gara ed in questo siamo stati polli, ma chi ha giocato un minimo sa che una volta che la partita, e l’arbitraggio, hanno preso una certa piega non è semplice tornare indietro. Io ho visto una squadra che ha preso una bella batosta ma che non ha rinunciato a giocare, non è semplice in una giornata in cui tutto quello che poteva andare storto è andato storto. Alla fine io sono d’accordo con l’analisi che fa Paolo, aggiungo solo due cose la vera colpa dell’italia è stata quella di farsi sorprendere da una Scozia che se non fosse stato per i nostri errori ancora stava a cozzare contro il muro della difesa. Poi, sui punti di incontro io non ho visto la ferocia Scozzese che viene sbandierata, ho visto tanta furbizia che, per intendersi, non condanno. Il problema semmai è non rispondere a tale furbizia con la ferocia e l’aggressività per spazzare via ogni possibilità di furbata, insomma siamo alle solite, a rugby se perdi la battaglia davanti diventa difficilissimo controllare la partita, aggiungete questo alla giornata nera riguardo a sbavature ed errori ed avete il cocktail del 34-10. Ma per favore non mi venite a dire che la Scozia ha fatto vedere un gioco spumeggiante e arioso perché semplicemente non è vero.

    • mezeena10 11 Febbraio 2013, 19:08

      spumeggiante manco per niente, ma feroce e determinato si! i nostri incapaci di adeguarsi al metro arbitrale verissimo..emblematica la meta di lamont con tutti a dormire..

  14. lalos 11 Febbraio 2013, 10:30

    Io concordo con qlcn che ha scritto che non è stata poi una catastrofe autentica: certo, non eravamo al top e c’è stato qlc errore di troppo, ma abbiamo perso cmq contro una squadra a mio avviso più forte di quanto non sembri, che semplicemente ha giocato molto meglio.
    Ricordo gli errori di Orquera (che per me andava sostituito subito, non era in giornata), il liscio di Venditti, tanti “avanti” anche se non pioveva, due mete prese proprio per distrazione, ecc.
    Però, di positivo c’é -che non si riscontrava in passato – la reattività dei nostri giocatori anche subito dopo aver preso una meta.
    E poi, l’arbitro ci ha messo del suo: ma avete visto dove era legata la terza ala in mischia ordinata a m 5 dalla meta loro?…a Zanni, prima di dare uno schiaffetto all’ovale in mano a Parisse…quella era un’altra meta nostra sicura…

    • matteo81 11 Febbraio 2013, 10:45

      Non sono d’accordissimo sulla legatura della terza, secondo me era al limite ma buona, ad ogni modo se lo fa l’italia con l’Inghilterra o la Nouva Zelanda è meta tecnica, giallo e crocifissione in sala mensa, su questo non ci piove.

      • carlo s 11 Febbraio 2013, 10:53

        La Fir deve farsi sentire…. non esiste subire un abritraggio del genere….

        • matteo81 11 Febbraio 2013, 11:15

          Purtroppo prima della FIR si devono far sentire quelli in campo e non con l’arbitro ma con gli avversari, con le buone e le cattive, il rugby funziona cosi prima di tutto devi farti rispettare dal tuo avversario e devi trovare il modo di farlo. Come ha fatto Castro forse non è il modo giusto ma ci si avvicinava molto.

      • lalos 11 Febbraio 2013, 11:30

        come non sei d’accordissimo?
        riguardati il video: non c’é ombra di dubbio! E l’arbitro era dietro Parisse…come non vedere? Come poter immaginare che un flanker avversario arrivi con il braccio fino alla terza centro nostra..?
        Cmq, io solitamente non giustifico le sconfitte con gli arbitraggi, però quando si assistono a certi obrobri sportivi dà tanto da pensare…e, sicuramente, una meta in più in quel momento delicato avrebbe giovato al morale…

      • Full Back 11 Febbraio 2013, 11:30

        matteo non è possibile arrivare sul 8 che esce con palla in mano se non ti stacca prima, fisicamente non ce la fai. Lui può staccarsi soltanto quando esce la palla, prima la sua spalla deve essere attaccato al culo del pilone, il braccio appoggiato non vale come “legato”.

      • marcoV 11 Febbraio 2013, 15:17

        Al limite? della sopportazione, era al limite…!

        • ciano 11 Febbraio 2013, 16:45

          No non spingeva sul suo pilone ma direttamente sulla nostra terza ala, per questo è arrivato con l’altro braccio a bloccare Parise. Era calcio contro

  15. rd973 11 Febbraio 2013, 10:40

    Un articolo del Messaggero diceva che sabato la Scozia ha giocato come l’Italia negli ultimi tre anni, ha scavato una trincea in attesa di un errore dell’avversario. Pirla noi a non saperci adattare.

    Purtroppo dobbiamo contare su un’apertura troppo “emotiva” che non garantisce una continuità di rendimento. Quando la partita inizia male difficile che Orquera ne venga fuori. L’intercetto di Hogg era talmente “telefonato” che l’averi fatto pure io oggi a 40 anni, non quando almeno mi allenavo…..

    Detto questo speriamo che Orquera e soci riprendano subito il ritmo giusto! Forza ragazzi!

  16. metanoman 11 Febbraio 2013, 11:29

    Salve a tutti. Premetto che da ITALIANO sono strafelice del risultato ottenuto con la Francia.. e che, sempre da ITALIANO, sono incavolato come una vipera per la partita persa con la Scozia. Mi rendo conto del fatto che i successi si costruiscono con il tempo e che, ora come ora, per la maturita’ che il rugby nostrano ha raggiunto, dovremmo concentrarci sul non perdere le partite casalinghe piuttosto che vincere quelle fuori… quindi: ma perche cavolo Brunel non ha fatto riposare i migliori in Scozia per poi averli belli pimpanti contro il Galles? A cosa puntavamo? Al grande slam? Al miglioramento del nostro ranking?Realismo, lavoro e, concedetemelo, cattiveria devono essere alla base di ogni squadra… nell’ultima partita i ragazzi hanno lavorato molto ma hanno mancato di realismo e cattiveria.

  17. Dagoberto 11 Febbraio 2013, 11:32

    Ho letto i diversi commenti al bell’articolo e vorrei offrire un contributo un po’ diverso, focalizzando un altro aspetto che va oltre Edinburgo, Murrayfield ed il scottish style, anche se molto ci sarebbe da apprendere, che va oltre il 6N, che coinvolge il rugby nella sua quintessenza, con l’atteggiamento dei diversi board e le loro scelte organizzative, l’approccio mentale di una generalità di arbitri, la sfrontatezza dei club e della maggior parte della stampa british’s root, insomma della radice prima che caratterizza il rugby mondiale; il rugby è e deve rimanere british!
    Cosa voglio intendere? Semplice, il rugby rappresenta lo sport, anzi, rappresenta quell’area socioculturale dove meglio di altro il british style continua a primeggiare, rappresenta quell’isoletta dispersa nell’oceano dove il piccolo regno Vittoriano, ultimo vero baluardo della storia millenaria dei britanni, con tutte le sue ex colonie e/o ex principati, nonostante la maggior parte abbiano raggiunto un’autonomia giuridica e pur nei palesi e, a volte, aspri reciproci antagonismi che perdurano pur nella ineludibile consanguineità, riesce ancora ad affermare le proprie radici.
    Persa la supremazia navale, l’imprimatur industriale, il primato nella moda, già nel lontano 1973, allo Stadio londinese di Wembley, perserò anche l’imbattibilità contro un’Italia calciofila, sconfitta che contribuirà a togliere loro anche il virtuale scettro mondiale del football giocato, come anche nel tennis, altro emblema british, il consolidato primato multietnico ha fatto dimenticare da tempo le radici storiche di questo, come di tanti altri sport ancora praticati.
    Il Regno Unito è decaduto da tempo, è vero, ma nella convinzione comune di quei popoli rivive in quella radice comune la memoria di onnipotenza, di reale superiorità verso le altre popolazioni e le altre culture del mondo civile.
    Ecco allora spiegate tante cose che, diversamente sarebbe difficili da interpretare, ecco perché ad Edinburgo la Scozia riesce ad esprimere una forza che, a tavolino, pochi gli avrebbe assegnato, neanche gli alibratori inglesi nel delineare le quote per le scommesse sul match, ecco risultare non più sorprendente che proprio le uniche due formazioni non british del 6N, Italia e Francia, si trovino a sfidarsi nella domenica successiva le 2 altre sfide del 1° turno, consolidando, entrambe, una giornata in meno di riposo prima del turno successivo e, guarda caso, entrambe perdenti, ecco come giustificare una certa supponente maniera poco british di arbitrare il gioco delle formazioni italiane da parte di non pochi rappresentanti di quel mondo culturale, ecco giustificato lo snobbismo palese della maggior parte di autoctone testate giornalistiche e di molti dei loro adepti, con sole poche eccezioni a conferma della regola generale, se è vero che il Regno Unito si è sempre caratterizzato per la sua immensa potenza, ma anche per una sobria, ma essenziale democrazia!!!
    Allora che fare?
    Essere consapevoli che nessun british agevolerà o semplificherà l’evoluzione di questo processo che vede, dopo l’eccezione Francia, ormai irrefrenabilmente presente nella stanza dei bottoni, sempre più paesi bussare alla porta del salotto principale del rugby; nessun Grande Fratello, nessun accordo segreto o massonico, nessuna malafede, ma semplice e naturale sopravvivenza, autodifesa istintiva di chi si sente, inevitabilmente, attaccato e prossimo ad un possibile cambiamento epocale.
    Quindi, spingere ancora di più, non aspettarsi aiuti o agevolazioni, consci della difficoltà di abbattere l’ultima porta per l’accesso definitivo alla stanza principale.
    Trasformare l’Olimpico nel nostro Murrayfield, non solo con una presenza di pubblico già ampliamente sufficiente nella prima partita di questo 2013, ma vivo nell’incitamento continuo, nei cori di incoraggiamento, nel cantare all’unisono l’inno di Mameli, prima e durante l’incontro, seguendo il canto del vicino, come un coro che avesse provato la settimana precedente, sottolineare con la presenza di Alpini, Bersaglieri o Carabinieri anche la radice più araldica nell’unificazione del paese, dare vita in tutta Roma a quell’atmosfera magica e di sottile competizione che ad Edinburgo si respirava nell’aria.
    Ecco questo penso dovrebbe succedere per contribuire affinchè le tante aspettative si trasformino in risultati sul campo.
    FORZA AZZURRI!

    • mistral 11 Febbraio 2013, 11:50

      analisi godibile, lessicalmente perfetta, e anche condivisibile (personalmente) eccetto l’ultimo punto: l’italia non è “nazione”, è un insieme di realtà regionali che solo l’azzurro (guarda caso savoia) ha unificato e ancora oggi a volte unifica… i gallesi son gallesi, prima di essere sudditi della regina, e ancor più scozzesi e irlandesi sono ferocemente orgogliosi del loro essere nazione “altra” dall’inghilterra… l’italia politica è frammentata in mille campanili (già il fatto che tu debba incitare forza azzurri e non forza italia la dice lunga), siamo un paese con una parte di storia negata ed una parte ignorata, non saremo mai “nazione” finchè non si saranno fatti conti, onestamente, con il passato, senza continuare a mascherarne alcune parti ad usum delphini… ieri era il giorno della memoria per gli infoibati e per i morti della pulizia etnica operata in istria, qualcuno ha sentito il bisogno di ricordarlo più di tanto?… eppure anche quella è italia…

      • matteo81 11 Febbraio 2013, 12:18

        A regà!! mi sa che stiamo andando un po oltre l’aspetto sportivo. L’analisi fatta è corretta, sono idee condivisibili, ma del 1875 credo che il professionismo cambi molte cose.

        Per vincere sabato non avremmo dovuto rivangare Garibaldi, le foibe e quant’altro, solo essere un po più precisi e picchiare duro nelle rucks. Favaro ha dato l’esempio in pochi lo hanno seguito, il risultato è 34-10, ma non credo che gli altri siano poco attaccati alla maglia o fandonie simili.

        P.S. sull’orgoglio British posso essere d’accordo ma per il mio modesto modo di vedere questo li porterà a cantarsela e suonarsela da soli sempre di più mentre il mondo va avanti. Sia ben chiaro, ha poco a vedere con il rugby, è un discorso generale… guardate il loro approccio alle discussioni a livello EU ed la loro posizione sul budget europeo… ripeto non credo che se mettiamo sotto la maglia la t-shirt con Mazzini o Garibaldi o ricordiamo le foibe cambi molto, sono professionisti e vanno trattati come tali. Poi che giocare in azzurro deve essere un onore e un premio son d’accordo ma non mischiamo l`antropologia culturale sassone e britannica con un paio di rucks sbagliate non credo c’entri molto. Poi anche io ci tengo tanto alla mia patria e sono orgoglioso di essere italiano come credo ci tengano i ragazzi.

        • Dagoberto 11 Febbraio 2013, 12:32

          intendiamoci, il mio non voleva essere una critica ai giocatori ritenuti responsabili di poco attaccamento alla maglia, ci tengo a precisarlo.
          Semmai, un po’ di ingenuità nel non capire che certi atteggiamebnti degli arbitri, oramai, sono risaputi e datati; da loro non ci si può aspettare nulla e, quindi, in ruck dovevano spingere di più, anzichè girarsi verso l’arbitro per lamentare il fallo e farsi rubare l’ovale sotto il naso. Invece, che ad un’Edinburgo tronfia di cornamuse si possa sperare di proporre un’antitetica Roma gladiatorica, ci può stare come possibile contributo ad un evento che, alla fine, si gioca principalmente sul campo, certo che si, ed è qui che si fanno i giochi, ma il corollario del Murrayfield, l’altro giorno, ha dato una bella mano, a mio avviso.

      • Dagoberto 11 Febbraio 2013, 12:22

        Ma è proprio quello che non dobbiamo fare, stigmatizzare le tante differenze ed i molti rancori che l’unione di una comunità fatta di tanti distinguo inevitabilmente si porta dietro.
        Anche la Gran Bretagna ed il suo regno si caraterizza per differenze spesso soffocate nella storia, storia fatta anche di molto sangue e forza coercitiva verso la periferia del regno, ma che con il tempo ha trovato un equilibrio tanto efficace da accettare la convivenza di raltà nazionali distinte. L’Italia (per inciso, ho utilizzato FORZA AZZURRI anzichè FORZA ITALIA solo perchè qualche utente si era lamentato in altro articolo vista il prossimo appuntamento elettorale, ma niente di più) ha seguito un percorso diverso con l’unione del paese in una sola nazione, altrettanto difficile e con un paio di conflitti mondiali che non gli hanno certo regalato molto prestigio internazionale e tante differenze etniche e culturali che rappresentano, però, la vera ricchezza di questo paese. Perchè allora non difendere questa comunione di differenze. L’azzurro ha spesso fatto dimenticare tristezze e problemi, accomunando il popolo italiano in gioia e amore per i tanti successi sportivi che hanno caraterizzato il nostro sport. Perchè non esaltare ancora di più questo aspetto anche nel rugby che nel gioco della competizione è, forse, la disciplina più radicata nella primordiale lotta per la soppravvivenza? FORZA ITALIA!

    • Schwalger 11 Febbraio 2013, 12:40

      *pochi a tavolino le avrebbero assegnato…
      quei molti che sminuiscono il rugby scozzese sono persone che non capiscono di Rugby.. in termini di qualità assoluta, di intelligenza rugbysitca siamo molto indietro rispetto alla scozia
      per quanto riguarda lo snobbismo dei media Britannici io semmai ho visto un’euforia spoporzionata, ingiustificata, senzazionalistica, troppo desiderosa di vendere una fiaba italiana brutto anatroccolo splendido cigno grazie a Brunel ( ma de che??)
      poi la tua analisi storico culturale post declino imperiale oggi giorno non vale più.. l’isola vittoriana ingessata e vaneggiante di un passato glorioso non esiste più da un bel pezzo, la multietnicità e multiculturalità come normalità ,nel regno unito, specialmente nei grandi centri urbani, sono un dato di fatto da almeno un paio di decenni…

      • Schwalger 11 Febbraio 2013, 12:47

        scusami il commento era riferito al tuo precedente delle 11.32

      • Dagoberto 11 Febbraio 2013, 13:05

        non voglio aprire un dibattito che ci porterebbe lontani dal rugby. io ho espresso il mio pensiero e le mie motivazioni che possono giustificare certi eventi di cui, spesso, ci si chiede ragioni e senza voler, per questo, affermare una pochezza del rugby scozzese che, comunque, è quello con il quale meglio ci siamo confrontati nel recente passato. comunque, che l’epoca Vittoriana non esista più nei fatti l’ho detto anch’io, ma che una certa riottosità british al mutare di quei pochi eventi ancora fortemente caratterizzati da un loro imprimatur, da una loro forte dipendenza di stile, ma anche presenza nelle stanze dei bottoni, è fatto altrettanto evidente ad un buon osservatore. forse a te colpisce ed affaniscina di più la nutrita ed apprezzabile compresenza di culture diverse in città particolarmente illuminate dai media come Londra o Dublino, ma la radice british presente nella provincia, come nelle grandi città è ben radicata e convive tranquillamente anche con i, così detti, altri, in quanto rappresentano, appunto, la principale ratifica di una loro possibile superiorità, anche economica, senza la quale, probabilmente, queste esterofile presenze sarebbero meno evidenti, quindi , più che di centro di multietnicità ci leggerei ancora la vecchia immagine ideale del ricco porto commerciale a cui attraccavano tutti i mercanti, ma anche i più disperati, nella speranza di fare qualche buon affare. nihil sub sole novum

        • Schwalger 11 Febbraio 2013, 13:19

          ok, la gente emigra dove è facile fare il grano, fare impresa, trovare lavoro, venire assunti, dove c’è facile accesso al credito, dove anche un inglese stentato non è un ostacolo per diventare ricercatore ecc, ma alla fine i brit non lo fanno perchè sono anime pie ma perchè usano/sfruttano il meglio che questi nuovi arrvi offrono per loro tornaconto… intelligenti, bravi,pragmatici,, (non so se cogli il bathos tra il tuo “niente di nuovo…” ed il mio “…bravi…”)

    • Meridion 11 Febbraio 2013, 17:16

      concordo in parte anche se Wimbledon fu saccheggiata dai magiari nel 1953 Inghilterra-Ungheria 3-6 😉

  18. franky 11 Febbraio 2013, 11:43

    ho letto che la scozia ha giocato come l’italia negli ultimi anni … condivisibile, vero ma loro hanno visser, hogg, maitland; ragazzi il problema è anche di formazione dei giocatori (in particolare trequarto) e per questo aspetto dovremmo aspettare un po’ di tempo

  19. Intenditore 11 Febbraio 2013, 11:55

    Secondo me, l’italia di oggi assomiglia molto alla Scozia di ieri, quella del ct. Robinson per intendersi, tanto possesso, un abbozzo di gioco voluto, ma sonore sconfitte…..La Scozia di oggi invece, con il fondamentale innesto di due ali devastanti, comprate, a differenza nostra, al mercato degli oriundi/ equiparati, è diventata molto ” trappatoniana “: difesa asfissiante e contropiedi brucianti. Cosa sia meglio non lo so pero’ è anche vero che nel 1982 vincemmo un mondiale di calcio con Bearzot contro chi di possesso ci campava ( il Brasile di Zico. Falcao, Junior e compagnia cantando) ; poi comunque avremo la controprova nella gustosa rivincita del prossimo giugno in SudAfrica ………

  20. cicciopasticcio 11 Febbraio 2013, 12:00

    concordo in pieno con dagoberto.aggiungo il fattore demografico, che li fa cacare sotto(scozia,irlanda,galles,new zeland, son quattro gatti e due pecore in croce).se si guardano i falli non fischiati, e i punti che siamo riusciti a regalargli, rimane solo il fattore campo e poco altro..oltre a una sconfitta storica,ovviamente..

  21. Schwalger 11 Febbraio 2013, 12:09

    non sono d’accordo con l’articolo che sostanzialmente è un tentativo di indorare la pillola ed ignorare l’elefante nella stanza…
    l’impostazione data da Brunel richiede la capacità da parte dei giocatori di capire quando rischiare un passaggio/offload,cosa che i nostri non sanno ancora valutare bene, specialmente ai ritmi dei test match e se subiscono la fisicità degli avversari, Spesso e volentieri invece di estrarre conigli dal cilindro regali mete.. (se le minchiate le faceva Carlos Spencer figuriamo Orquera, per il quale ho il massimo rispetto e non è certo colpa sua se in Italia non c’è di meglio)..
    primo comandamento : thou shall not throw speculative passes and keep 50/50 to a minimum ergo limitare al minimo i cosidetti 50/50 bisogna

    .. poi i nostri sabato non avevano un piano B, quando ti accorgi che la Scozia ha la meglio in ogni placcaggio e ruck (anche perchè loro sono fisicamente delle “bestie” e si erano studiati bene la partita precedente degli Azzurri) non puoi pensare di ripartire dai tuoi 22 sempre e comunque, devi anche giocare per il territorio e giocare in modo intelligente, e non scavarti la fossa da solo …

    secondo comandamento: you’ve got to play smart Rugby, you’ve got to play what’s in front of you and you’got to play territory when outmuscled ergo giocare in modo intelligente, calibrare il gioco sugli avversari, e calciare per il territorio quando ti fanno il mazzo fisicamente… la qual cosa richiede un 10 con una pedata di 55m minimo… (senza un dieci di livello saremo sempre delle pippe perchè incapaci di variare il gioco, un gioco fondato su giocate rischiose) (l’elefante di cui sopra)

    la prima meta scozzese nasce da un atteggiamento “incauto” “disinvolto” “nonchalant” (la linea tra “disinvolto” e “minchione” è sempre molto sottile” –dalla mie parti si dice:: fare i sorchi– che viene aggravato notevolmente dai limiti dei nostri giocatori== liscio di venditti, salvataggio di botes, touche vinta ma calcio in touche senza guadagnare terreno (l’eterno problema di un calciatore di livello per entrambi i piedi), e la conseguente meta di Visser (ma dai?! ha segnato Visser?! non me lo aspettavo)… regali una meta in una partita in cui non riesci ad importi fisicamente, ti trovi sotto di 10 punti, e poi finisci col forzare ogni giocata (to play catch up rugby) che alla fine non paga quasi mai perchè continui a rischiare e regalare mete…. giocare come vuole Brunel richiede qualità e lucidità a ritmi elevatissimi e secondo me i nostri, nn per colpa loro, faranno fatica a non farsi uccellare ad ogni match se continuano con questo gioco…. con la Francia è andata bene perchè i Galletti erano abulici ed indolenti come solo loro sanno essere e alcuni fuori ruolo, non interessati a/incapaci di vincere lo scontro fisico perchè convinti cmq di segnare agevolmente dopo il crollo dei nostri nei 20 minuti finali (che non c’è stato)… i processi ai giocatori li lascio agli altri, personalmete avrei preferito che Lo Cicero, che è e rimarrà per sempre un mito, si fosse risparmiato l’infelice battuta post Francia … anche alla luce di quanto visto sabato, forse Mallet così sprovveduto e incapace come lo vogliono dipingere non era/é

  22. ernesto 11 Febbraio 2013, 12:33

    L’articolo è OK!!
    Inoltre voglio sottolineare la mia preferenza per il presente e il futuro per Gori. Botes mi sembra meno affidabile. Il piano di gioco che adesso in qualche modo C’E’!! è stato danneggiato da una giornata stortissima di Orquera e Botes e da un calo di tensione che dimostra la nostra disabitudine ad avere “strisce vincenti”.

  23. vivirugby 11 Febbraio 2013, 12:47

    …a parte Favaro , Minto e Zanni gli altri ( compreso il capitano – che però non può risolvere sempre lui tutti i problemi ) hanno giocato sotto , ma molto sotto le loro capacità! Ed è per questo che la sconfitta è molto + amara oggi, che magari 1,2 tornei in dietro! Oggi non ci si può permettere di scendere in campo e non sapere cosa fare con la palla, o pure voler diventare il + bravo della partita!!! In alcune azioni si è vista la assoluta mancanza di complicità , ma in compenso un protagonismo inspiegabile e stupido di tanti 🙁 Io dico che ad oggi gli Azzurri si devono assumere le loro responsabilità umilmente, e non ripetere + quella roba orribile di sabato scorso. Umiltà, costanza e lucidità ragazzi!

  24. matteo81 11 Febbraio 2013, 13:08

    Quello che stupisce di più è l’aria definitiva dei commenti. Prima dite non eravamo fenomeni prima non siamo brocchi adesso e poi fate tutto a pezzettini perdendovi in elucubrazioni fuori luogo. Se con la Francia siamo riusciti a fare tutto abbastanza bene non vedo il motivo di cambiare tutto, la strada è segnata l’Italia gioca cosi e alla fine sono convinto che la scommessa pagherà. Non si può rifondare una squadra ad ogni sconfitta per quanto pesante. Poi resto del parere che se rigiochiamo 10 volte ne vinciamo 8. Ma questo non conta perché non c’è la controprova. Io penso che l’italia sia una squadra solida che è stata sorpresa da un avversario valido. Poi se commentate solo per fare show-off di cultura rugbystica va bene tutto….

    • Schwalger 11 Febbraio 2013, 13:55

      mi sento chiamato in causa dal tuo post, e sostanzialmente mi piace quel che hai scritto anche se non lo condivido…
      non scrivo quel che scrivo per poter dire a metà marzo o dopo i test di giugno: “io l’avevo detto…”
      spero tanto di avere torto… e nella fausta eventualità che sia così sarò a tua completa disposizione su questo forum per una mega grandinata di ingiurie/sberleffi o quel che preferisci…
      mi rivendico solo il piccolo merito di non essermi unito al coro di osanna dopo l’ultima partita all’olimpico… né tantomeno di aver mai pensato che una vittoria a Murrayfield sarebbe stato uno spartiacque storico che ci avrebbe consacrato a chissà quali vertici rugbystici

  25. carlo s 11 Febbraio 2013, 13:17

    Concordo, se i ns si convincono di essere una squadra possono darci grandi soddisfazioni, come contro la Francia.
    Abbiamo però dimostrato in Scozia le ns grandi fragilità in tema tattico. Questa squadra fatica ad addattarsi alle situazioni, appare molto immatura. Ed è strano questo considerata l’esperienza dei campioni che la compongono.
    Hanno palesemente mancato l’appuntamento alcuni senatori: Lo Cicero, Castro, Parisse, Masi…

  26. HECTOR 11 Febbraio 2013, 14:05

    vorrei fare un commento che potrà sembrare fantascienza, ma…………..
    premetto che la realtà non è mai quella che appare!!!!!!!!!!!!!
    e se sabato, per vari motivi, fosse stato deciso che la Scozia non potesse perdere e l’italia in toto o in parte(cioè solo alcuni giocatori più carismatici) abbiano dovuto accettare loro malgrado tale status quò ????????????

    • Schwalger 11 Febbraio 2013, 14:22

      una sconfitta senza “se”, per l’appunto …..

      • Schwalger 11 Febbraio 2013, 14:28

        pero effettivamente “la longa manus degli illuminati”… ahhahhahah

    • Pesso 11 Febbraio 2013, 14:29

      Su che basi affermi una cosa del genere?

      • Schwalger 11 Febbraio 2013, 14:40

        un file top secret della CIA trafugato e pubblicato su wikileaks.. un agente scozzese dell’MI5 ha versato del veleno ad effetto ritardato nei tè dei nostri giocatori più rappresentativi, l’antidoto sarebbe stato consegato solo dopo schiacciante sconfitta… ahahahhahah

    • mezeena10 11 Febbraio 2013, 19:32

      ma veramente le pensano certe cose???ahahahahah

    • lexv 13 Febbraio 2013, 21:52

      Oddio! vedendo l’arbitraggio non è proprio fantascienza! Anche se parlare di giocatori coinvolti in una cosa del genere mi viene difficile. Che si sia fatta qualche “pressione” sull’arbitro potrebbe essere plausibile visto come ha arbitrato… poi di conseguenza l’arbitraggio potrebbe aver scoraggiato i nostri…

  27. carlo s 11 Febbraio 2013, 14:16

    Hector, se fosse così sarebbe gravissimo!!!

  28. HECTOR 11 Febbraio 2013, 14:39

    lo sport è poltica, non dimentichiamolo. essere entrati nel club dei grandi del rugby non vuol dire essersi seduti ai posti di comando. tutto quello che accade ha uno scopo ben preciso, poche cose sono lasciate al caso. ricordiamoci che ci sono grossi interessi in gioco non solo 6 nazioni, mondiali (per altro in inghilterra), coppe europee, ecc. ecc. dico solo di andare un pò oltre l’apparenza. io nei giocatori italiani ho notato troppa arrendevolezza in troppe circostanze, solo in occasione della meta di zanni ho visto uno sprazzo d’orgoglio….

  29. Appassionato 11 Febbraio 2013, 14:42

    @hector a volte mi è venuto da pensare la stessa cosa, una sensazione quasi come se ci fosse una sorta di “una vittoria per uno (in casa) e non ci guastiamo la festa!” Anche l’anno scorso gli scozzesi pur perdendo le prime partite del torneo avevano dimostrato di essere una squadra tosta e ostica, poi all’ultima a Roma erano molto ridimensionati, stanchi … non so, comunque non erano gli stessi delle altre partite.
    Spero sia solo un cattivo pensiero dato dalla forte delusione per sabato.

    Un’altro dettaglio che ho notato subito guardando la partita in tv, le loro maglie erano come colore molto simili a quelle italiane, facevo fatica a distinguere immediatamente gli uomini in campo ci mettevo qualche frazione di secondo in più, ma se loro avevano impostato la partita di intercetto e rapine in qualche modo avranno studiato anche le maglie, non so come avvenga la scelta da parte delle due squadre delle maglie da mettere, magari se loro avevano il blu scuro e noi il bianco era diverso. Non che si sia perso per questo ma in una partita ci sono tanti piccoli dettagli che poi alla fine contribuiscono al risultato. La stessa cosa a novembre nel test irlanda-sud africa, campo verde e maglie tutte verdi seppur di tonalità diverse, mi sono dovuto cavare gli occhi per guardare quella partita. Forse si tratta solo di regolare meglio i colori del televisore.

  30. kinky 11 Febbraio 2013, 15:10

    Ragazzi mi pare che la fantasia viaggi un po’ troppo velocemente facendo della dietrologia imbarazzante!! Abbiamo perso stop! Convinto che noi siamo più forti ma sabato hanno meritato loro! Forza Italia

    • rucknroll 11 Febbraio 2013, 17:47

      Esatto. Abbiamo perso e abbiamo giocato pure male. Ora pensare al Galles.

      ps. Basta Venditti. Una bene e trentasei discutibili…

      • frank 11 Febbraio 2013, 19:53

        secondo me potrebbe diventare un’ottima ala, ma è ancora acerbo e va gestito con intelligenza, non bruciato.

    • mezeena10 11 Febbraio 2013, 19:37

      kinky quoto..dietrologia allo stato puro!!! ma come si fa solo a pensare certe cose??? è proprio vero che in italia esiste una cultura dell’alibi..ma siate seri..pure il colore delle maglie e il complotto politico..manco nei film di terza..

  31. stefano8 11 Febbraio 2013, 16:09

    avviso importante x @hector e @appassionato:
    ragazzi gli alieni sono arrivati sulla terra, stanno cercando forme di vita intelligenti;vi prego non fatevi vedere in giro altrimenti ci fate fare una figura di merda a tutti.
    thanx

    • mezeena10 12 Febbraio 2013, 11:53

      ahahahahah!!! beh allora possiam stare tranquilli qui le forme di vita intelligenti latitano o si contan sulle dita di una mano..fai due dai.. comunque buona! 🙂

  32. 6nazioni 11 Febbraio 2013, 16:25

    ragazzi e’ la prima volta che dopo tanti di rugby mi viene da pensare
    che il sig. arbitro abbia deciso la partita.
    ho rivisto due volte la partita e’ stato scandaloso.
    ps.gli azzurri da salvare? FAVARO-ZANNI. SEMPRE LA PRIMA LINEA.

    • mezeena10 12 Febbraio 2013, 10:45

      ti ho risposto nel post dopo scozia italia..forse dovresti rivederla ancora allora..

    • mezeena10 12 Febbraio 2013, 14:15

      6nazioni scrive:
      9 febbraio 2013 alle 18:50
      “convinto che questa era la volta buona per fare il salto di qualita’
      mi sono sbagliato ancora una volta.
      adesso non cominciate con le critiche sui singoli,sull’arbitro etc…
      i scozzesi si sono rivelati piu’ forti punto.
      pagelle ridicole nessuno si e’ salvato.
      forza azzurri sempre……………”

  33. Appassionato 11 Febbraio 2013, 16:40

    ragazzi, io non ho voglia di pensare a complotti o chissà cosa, semplicemente negli ultimi anni 2011, 2012 e 2013 ho avuto la sensazione che la squadra in trasferta fosse più stanca, appannata e poco convinta. Sicuramente la gara tra Italia e Scozia è una specie di derby degli ultimi in classifica ed è molto sentita per cui la squadra in trasferta è più in soggezione del solito. Io ho notato questo, ecco.

  34. rucknroll 11 Febbraio 2013, 17:49

    I complotti lasciamoli al pallone tondo.

    Abbiamo fatto schifo. Loro ci hanno asfissiato nei punti di incontro. Noi pensavamo a quanto è suggestivo l’inno scozzese cantato a Murrayfield.

    Nel frattempo ci hanno passeggiato sopra.

  35. gsp 11 Febbraio 2013, 19:18

    vedo con piacere che parisse sembra il colpevole della sconfitta. ed ogni volta mi apsetto delle motivazioni illuminanti. ed puntalmente hanno poco senso. l’ultima e’ che Parisse doveva decodere di far calciare sul 27 a 3.

    se Parisse non e’ stato suffieicnete poco ci e’ mancato. e tutta la terza e’ stata per certi versi sufficiente. il problema e’ che mai come ieri sono stati poco aiutati dagli altri a partire dalle seconde. poi ha fatto cadere una palla e neanche in avanti. era bagnato. come al solito, ricordarsi un errore cosi’ e’ un complimento a Parisse.

    • mezeena10 11 Febbraio 2013, 19:54

      l’ho scritto pure io nell’altro post..magari finiva 34 a 13 o 34 a 16 sai che differenza..non c’è un minimo di equilibrio nei giudizi..la deriva pallonara si fa sentire anche qui ultimamente purtroppo..soccer sempre piu citato nei post, addirittura qualcuno ha definito “gustoso” quel torneo bidone della confederation cup..e sti qaatsii???son stufo di accapigliarmi con l’asino di turno per tentare di far capire..qualcuno ha tirato fuori complotti politici, colore delle maglie scelto ad arte per favorire l’intercetto..fra un po davvero salta fuori che gli han versato del minias nelle borracce o qualcuno ha assoldato un esercito di meretrici per fiaccare le ultime resistenze dei nostri..a nessuno, tranne che pochi, è venuto il dubbio che esiste anche l’avversario e che proprio quel giorno ha stradominato e vinto con merito, ha voluto a tutti i costi la vittoria con feroce determinazione e l’ha preparata meglio di noi punto!!!

      • gsp 11 Febbraio 2013, 20:04

        hai ragione certi commenti sono davvero assurdi. e’ che non ci sono davvero mezze misure.

        mi interessava che pensavi su un punto. secondo te se ad healy o Hamilton, o anche Favaro, dai una tacchettata sui denti quando e’ dal lato sbagliato della ruck cmbia qualcosa? secondo me no, anzi lo fa con piu’ piacere la volta successiva. sempre se non becchi un cartellino tu.

        • mezeena10 12 Febbraio 2013, 09:51

          beh il livello di tolleranza è dato da quanto furbescamente riesci ad inquinare il raggruppamento avversario..mi spiego, a volte è proprio impossibile “rotolare” via seguendo il momentum dell’azione, ma altre volte si fa di tutto per cadere oltre, o sul riallineamento o reload pascolare davanti al mediano di mischia, insomma i modi son diversi e l’arbitro ne da il metro di giudizio..il piu bravo è chi meglio si adatta..poi le botte i colpi etc ci son sempre stati, le vigliaccate ora grazie alla tv son punite severamente e hai visto adesso anche il minimo stamping viene sanzionato (giustamente per me, ho ancora lo stampo sul dorso mano destra dei tacchetti di un simpaticone) anche nell’intenzione..se da un lato si tenta di ripulire un po dall’altro aumenta la frustrazione dei giocatori..a me l’equilibrio attuale non dispiace..l’unica cosa da perseguire è una certa uniformità di giudizio da parte degli arbitri, poi ovvio che l’interpretazione è sempre soggettiva..

      • william 11 Febbraio 2013, 21:40

        quella dell esercito di metrici non è male. ecco perché orquera non capiva più niente: non era pressione ma pace dei sensi!!

        @gsp pensi che a hamilton una tacchettata in tutta la partita non gli sia arrivata?

      • Dagoberto 16 Febbraio 2013, 14:39

        …. colore delle maglie scelto ad arte per favorire l’intercetto …; una cosa è certa, considerate anche le sempre più condizionanti esigenze televisive, sembra curiosa come scelta da parte di una rappresentativa nazionale di una federazione che pur con qualche problema economico ormai dichiarato non credo abbia difficoltà nel cambiare una muta o, quantomeno, opzionare almeno dei calzoncini bianchi al fine di agevolare la distinzione tra i giocatori delle due squadre; stiamo parlando di uno dei tornei più importanti al mondo! Siccome, invece, si è giustamente parlato di preparazione migliore da parte scozzese della sfida, è proprio anche in questi dettagli che si nota ciò. La loro chive vincente è stata la superiorità nei bd, ed in questo hanno concentrato la loro preparazione, la battaglia all’arma bianca dove avrebbero potuto giocare un ruolo amplificativo anche il caloroso corollario di Edinburgo è stato il tema sviluppato e, bravi loro, ad esserci riusciti. Mi chiedo, però, ci sono delle regole chiare sulla scelta delle mute da indossare o no?
        Perchè in caso negativo non capirei l’esistenza di una seconda blusa, ogni squadra userebbe la maglia con i propri colori sociali comunque ed in ogni modo e non è un problema di calciofilizzare il rugby, ma di chiedersi se certi aspetti possano essere oggetto di ulteriore miglioramento nella gestione imparziale della competizione; non dimentichiamo che il rugby è sport molto più fisico del calcio dove, peraltro, due maglie così simili in un incontro internazionale non si vedono da decenni. Casualità vera ……………….?

  36. Rabbidaniel 11 Febbraio 2013, 22:50

    Ci mancavo solo il complotto demoplutogiudaico… Non è che ci stiamo facendo prendere un po’ troppo dall’entusiasmo?

  37. HECTOR 11 Febbraio 2013, 23:14

    prima di tutto non ho parlato di complotti, ma di “accordi” cui sottostare. si parlava mesi fa di un eventuale terza franchigia in celtica da parte italiana con appoggio della federazione scozzese ecc. ecc. Sono felice che ci siano ancora persone che hanno fiducia in quello che vedono,che credono inquello che dicono loro, quantomeno dormono tranquilli la notte. Purtroppo per loro, però, esistono altre realtà, come il dilagare del doping nello sport professionisico (vedasi gli ultimi scandali nel ciclismo e in australia), o per citare alcuni quali stefano8 , esistono altre civiltà extraterestri. Comunque, tranquilli sono tutte cazzate come le dimissioni del Papa, abbiamo perso perchè abbiamo giocato male. Viva il rugby,l’unico sport degno di questo nome!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  38. andrewmehrtens 12 Febbraio 2013, 00:45

    Nessuno puó dire che siano entrati scarichi ed ebbri della vittoria con la francia ? Falso. Io lo dico , lo penso e lo credo. Guardare le dichiarazioni lasciate tra le due partite e guardare le facce durante l’inno dei due match: non occorre essere dei luminari o dei soloni dello sport per notare l’abissale differenza. Quindi lo dico e lo ripeto: ebbri e scarichi.

  39. San Isidro 12 Febbraio 2013, 04:14

    Cavolo ragazzi quanti siete, quanti commentatori ovali nuovi, mi fa piacere! E fortuna che c’era qualcuno che si lamentava dei commenti lunghi che faccio di solito, quando qui mi pare che sono stati lasciati papiri..scherzo eh! Tanto quelli che criticano sono sempre quelli che qui scrivono poco e si divertono solo punzecchiare. Arrivo a notte fonda, e dal momento che ho sonno dico solo che condvido assolutamente quanto scritto dalla redazione! Ai dragoni rossi gliela faremo vedere!

    Notte!

    • mezeena10 12 Febbraio 2013, 11:38

      bella san! 😉

      • mezeena10 12 Febbraio 2013, 11:48

        ps infatti “scripta manent”!!! peccato la black list aumenti ogni giorno di piu, certo fa piacere ci sian nuovi appassionati, soprattutto quelli che voglion sapere ed imparare..ma di certi commenti si puo far volentieri a meno..io provo a fregarmene ma è dura davanti certe assurdità..quando gli attacchi sono poi ai singoli giocatori mi urta! quando dicono che si è perso per l’arbitro mi irrita..ci vorrebbe un minimo di equilibrio e sincerità oltre ad una buona dose di cultura sportiva..basta con sti altarini, falsi profeti, gufi, complottisti e dietrologi patentati, calciofili importati nani e ballerine..non se ne puo piu..scusa san lo sfogo, ma so che tu da vero appassionato comprenderai! cheers mate 😉

        • stefano8 12 Febbraio 2013, 12:17

          bravo mezzino10 hai detto una cosa giustissima
          allora comincia a stertene zitto tu

          • mezeena10 12 Febbraio 2013, 12:22

            ma sei scemo???guarda che ho riso alla tua battuta sugli alieni..poi perche dovrei stare zitto mi spieghi???strofano8???

          • mezeena10 12 Febbraio 2013, 12:24

            al solito fischi per fiaschi..mah!

          • mezeena10 12 Febbraio 2013, 12:28

            o hai la coda di paglia???perche ti immischi nel saluto fra persone che si rispettano, a differenza tua??? e rileggi meglio prima di impazzire e mettere il silenzio, al massimo quello puoi farlo a casa tua, sempre i tuoi te lo permettano! 😉

        • malpensante 12 Febbraio 2013, 12:27

          In genere i calciofili se la pigliano per primo con l’allenatore, qui tutti silenti e giù bastonate ai giocatori. Salvo facezie tipo: “l’articolo parla di un gameplan esistente che una volta non c’era!!”….” proviamo a giocare cosa che una volta non esisteva”. Infatti, prima del baffo, da Coste a Mallet dicevano: andate e fate un po’ come vi viene. Per di più, guardavano le tope in tribuna anziché giocare.

          • mezeena10 12 Febbraio 2013, 12:29

            🙂

  40. stefano8 12 Febbraio 2013, 12:33

    ma dai e falla finita e soprattutto impara a rispettare anche le opinioni di chi non la pensa come te senza dare epiteti a nessuno.
    Almeno questo te l’avranno insegnato al campo o no?

    • mezeena10 12 Febbraio 2013, 12:37

      ma guarda che hai capito proprio male! mi è piaciuta la tua battuta sugli alieni e mi sembra di averlo scritto..se poi hai problemi nel cogliere il senso non è certo un mio problema! e se fai un giro nei post precedenti vedrai che ho scritto sempre che l’opinione di tutti va rispettata, quando non prevarica le liberta e dignita altrui..non capisco questo attacco gratuito e ripeto per l’ennesima volta se vogliam parlare di rugby giocato bene, le stronzate le lascio volentieri ai blog pallonari..chiaro??? incredibile ragazzi!!!

    • mezeena10 14 Febbraio 2013, 10:57

      e rileggi il tuo post, il primo..non sei stato forse offensivo nei confronti di hector ed appassionato??? hai rispettato le loro opinioni??? chi è senza peccato….non ha un cazzo da dire!

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