Domani alle 16, all’Olimpico di Roma, inizia il nostro Sei Nazioni 2013. Brunel mette in solaio la vittoria del Flaminio: “Dimentichiamola”
Italia-Francia, il giorno prima: tensione e serenità
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Che evoluzione può avere Leonardo Marin da ala?
L'utility back si sta ritagliando molti minuti in una nuova posizione. Questa potrebbe essere una "carta" da spendere anche in azzurro
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Il tecnico gallese sostituirà Marius Goosen come specialista della fase difensiva
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Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale
“……..“Siamo ancora convinti di essere sulla strada giusta, e che abbiamo la capacità non solo di sfidare la Francia, ma di imporle qualcosa. Non so se vinceremo, ma se avremo questo spirito domenica possiamo batterli”……….”
Spero che qualcuno candidi quest’uomo alla presidenza Fir ( dopo che avrà fatto il suo ciclo da C.T.)
..io invece spero che lo sponsor smetta di portarli in centro a fare i pagliacci, e che possano trovare la giusta ”FAME” per la partita.
lo sponsor fa quello che deve fare per sponsorizzare la nazionale.
ne avessimo di sponsor così anche per i clubs
Giusto Gino!
La F.I.R dovrebbe far si che tutti glia appassionati di RUGBY possano vedere le partite delle 6 NAZIONI in chiaro non solo quelli che hanno l’abbonamento di SKY!! LA NAZIONALE E DEVE ESSERE VISTA DA TUTTI !!!!
Quoto ciccio 48, la nazionale appartiene a tutti, non è giusto che alcuni possano vederla ed altri no.
Magari senza le telecronache di cecinelli su la 7…
quoto rock up.
Come concetto ideale, è più che giusto pretendere di vedere in chiaro la nazionale, ma tra un Cecinelli gratis e il tandem Raimondi-Munari a pagamento… tutta la vita i secondi.
La realtà è che con i soldi dell’abbonamento, Sky può permettersi i migliori registi (essenziale), i migliori telecronisti, i migliori giornalisti (mitico Pierantozzi), i migliori ospiti in studio (Dominguez, Moscati, De Rossi… mica Titta Casagrande…). Ne vale la pena.
guarda che quando la 7 trasmetteva c’erano Coste, Dominguez Johnson e compagnia
adesso dominguez è su sky però, ed è un piacere ascoltare le sue analisi.
sono d’accordo sul piacere ma l’anno prossimo? eppoi suvvia troppo cattivi su Cecinelli e C.
troppo cattivi ? ti ricordo che cecinelli è quello del “crouch, touch, go” di Italia-Tonga, quello del “fallo di offside” su un placcaggio alto di Italia-AB… pensare che ha pure giocato
se non ricordo male, questo è l’ultimo anno che sky trasmetterà il 6 nazioni. E’ scandaloso che non lo faccia la rai che si spaccia per servizio pubblico. il problema (per loro) è che il rugby è l’unico sport che può contrastare efficacemente lo strapotere del pallone e tutti i parassiti che vi orbitano attorno lo sanno e temeno benissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pare di si. Dopo (se proprio sky deve mollarlo) speriamo prenda i diritti La7: meglio tutta la vita Cecinelli con la sua incompetenza che il servizio offerto dalla Rai. Qualcuno si ricorda? Quando andava bene il collegamento partiva dopo gli Inni nazionali; diverse volte è stato trasmesso solo il 2° tempo e mini sintesi del 1° durante l’intervallo e fine collegamento 5 secondi dopo il fischio finale per trasmettere la “corsa tris”.
10.100.1000.volte sky.
la7 fa veramente ridere
la rai sport fa piangere………..
se sky lascia il rugby, saranno dolori per tutto il movimento…………
F O R Z A – I T A L I A – SEMPRE………..
QUESTA E’ LA VOLTA BUONA CHE VINCIAMO IL 6NAZIONI.
Credo che occorra prenderne atto: l’Italia, per quanto ci sforziamo di credere il contrario, non è il paese della palla ovale. E nemmeno del basket. Ne della pallavolo. E neanche dell’atletica. É un’ ovvietà. Molti, troppi sport vengono dimenticati e trasmessi su piattaforme alternative alla tv di stato, anche quando si tratta di competizioni internazionali che ci vedono eccellere. E allora mettiamoci il cuore in pace: personalmente preferisco pagare l’abbonamento a sky o pagare 5 euro per una birra in un pub che trasmetta la partita, godendo di tutte le qualità che una televisione con la sua forza economica si può permettere, piuttosto che sperare in utopistici interessamenti da parte di tv a cui del mio, del nostro sport, non gliene importa niente. E poi siamo sinceri: basta con la retorica cecinelliana. Ha fatto il suo tempo. Il nostro rugby ha bisogno di qualità anche in questo senso.