Giulio De Santis ci racconta le tensioni legate al suo lavoro. Che lascerà dopo il prossimo Sei Nazioni
…e io me la guardo in tv! Autobiografia, tra coccole e stress, di un TMO
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Uno degli articoli piú belli che ho letto su questo sito!
A volte mi chiedo: ma chi te lo fà fare, come ti viene in mente di fare un lavoro dove se tutto và bene ti becchi una critica (li critico anch’io a volte), poi, pensandoci bene, è cosi anche nella vita comune, quando prendi una decisione se ti và bene è un 50-50. E’ si signori, gli arbitri possono sbagliare proprio come noi solo che lì è tutto amplificato e finisci sui giornali, ricordiamocelo ogni tanto, sono proprio come noi, io comunque non ne dubitavo.
Che dire…”You may award the try!”. Una domanda: quando avremo il piacere (e l’onore) di vedere un nostro fischietto arbitrare una partita del 6 Nazioni?
a breve!
Concordo
ed il nome inizia con M
Carlo Madasco? 😀
Marrama??
Complimenti, bellissimo articolo, dalla tribuna li mandiamo tante volte in “mona”, ma ci sono anche loro, nel bene e nel male, fanno parte di questo grande sport.
Complimenti per l’articolo e grazie per il vostro lavoro, spesso vi si critica ma il gioco non potrebbe esistere senza i direttori d’orchestra.
“this is not soccer” 🙂
ihihih
ma lo immagini un arbitro di calcio scrivere di queste cose?
neanche Collina..
zero proprio gino..al massimo ti possono raccontare della loro fondamentale importanza e di come gl’italiani siano i migliori al mondo e bla bla bla..
gran bel pezzo..peccato smetterà de santis, magari pero ci regalerà altre pagine e aneddoti come questo! del resto il nome da poeta o scrittore l’ha già!!! 🙂
Sono sincero, come arbitro non mi è mai piaciuto.
Come TMO credo sia uno dei migliori al mondo.
Bellissimo articolo e quindi complimenti, sicuramente uno dei migliori “fischietti” italiani, spero ci siano tanti eredi!
Bellissimo!
Il massimo rispetto per gli arbirti, tipico del rugby, si abbina al massimo dell’umiltà dei rispettati.
N.B. : l’arbitro col TMO perde parte del potere ma non del carisma;
non so che rapporti abbia questo nostro arbitro con la moviola calcistica, di certo l”italiano medio”, come nessun altro al mondo, mangia da quando nasce: pane, moviola e tutto il contorno. Siamo culturalmente i più bravi arbitri virtuali. Accettiamolo con serenità.
è un bene che ci sia il TMO anche se nell’80% dei casi nn serve
E’ un articolo scritto col cuore, da un uomo con una grande passione…
Peccato ce ne siano pochi così in giro.
Sei grande Giulio!
Che dire speriamo sia il primo di una lunga serie di Arbitri Italiani in ruoli di “peso” in I.R.B.
Da modesto collega mi congratulo con lui per la brillante carriera.
Agli amici Rugbysti dico invece grazie per il rispetto e la comprensione.
Scusate, visto che uno dei problemi del r.italiano è quello degli arbitri, perchè non mandarlo in giro per l’Italia a formare giovani (o meno giovani …) arbitri? Spero sia un’idea non solo mia (Gavazziiiiiii!!!!)