…e io me la guardo in tv! Autobiografia, tra coccole e stress, di un TMO

Giulio De Santis ci racconta le tensioni legate al suo lavoro. Che lascerà dopo il prossimo Sei Nazioni

COMMENTI DEI LETTORI
  1. xnebiax 20 Dicembre 2012, 08:48

    Uno degli articoli piú belli che ho letto su questo sito!

  2. Gianangelo 20 Dicembre 2012, 08:58

    A volte mi chiedo: ma chi te lo fà fare, come ti viene in mente di fare un lavoro dove se tutto và bene ti becchi una critica (li critico anch’io a volte), poi, pensandoci bene, è cosi anche nella vita comune, quando prendi una decisione se ti và bene è un 50-50. E’ si signori, gli arbitri possono sbagliare proprio come noi solo che lì è tutto amplificato e finisci sui giornali, ricordiamocelo ogni tanto, sono proprio come noi, io comunque non ne dubitavo.

  3. Giovanni 20 Dicembre 2012, 09:05

    Che dire…”You may award the try!”. Una domanda: quando avremo il piacere (e l’onore) di vedere un nostro fischietto arbitrare una partita del 6 Nazioni?

  4. ivanot 20 Dicembre 2012, 09:06

    Complimenti, bellissimo articolo, dalla tribuna li mandiamo tante volte in “mona”, ma ci sono anche loro, nel bene e nel male, fanno parte di questo grande sport.

  5. M. 20 Dicembre 2012, 09:13

    Complimenti per l’articolo e grazie per il vostro lavoro, spesso vi si critica ma il gioco non potrebbe esistere senza i direttori d’orchestra.

  6. malpensante 20 Dicembre 2012, 10:57

    “this is not soccer” 🙂

    • mezeena10 20 Dicembre 2012, 11:50
      • ginomonza 20 Dicembre 2012, 12:46

        ma lo immagini un arbitro di calcio scrivere di queste cose?
        neanche Collina..

        • mezeena10 20 Dicembre 2012, 13:24

          zero proprio gino..al massimo ti possono raccontare della loro fondamentale importanza e di come gl’italiani siano i migliori al mondo e bla bla bla..

  7. mezeena10 20 Dicembre 2012, 11:52

    gran bel pezzo..peccato smetterà de santis, magari pero ci regalerà altre pagine e aneddoti come questo! del resto il nome da poeta o scrittore l’ha già!!! 🙂

  8. Luc@ 20 Dicembre 2012, 14:07

    Sono sincero, come arbitro non mi è mai piaciuto.
    Come TMO credo sia uno dei migliori al mondo.

  9. giobart 20 Dicembre 2012, 14:14

    Bellissimo articolo e quindi complimenti, sicuramente uno dei migliori “fischietti” italiani, spero ci siano tanti eredi!

  10. ernesto 20 Dicembre 2012, 14:19

    Bellissimo!
    Il massimo rispetto per gli arbirti, tipico del rugby, si abbina al massimo dell’umiltà dei rispettati.
    N.B. : l’arbitro col TMO perde parte del potere ma non del carisma;
    non so che rapporti abbia questo nostro arbitro con la moviola calcistica, di certo l”italiano medio”, come nessun altro al mondo, mangia da quando nasce: pane, moviola e tutto il contorno. Siamo culturalmente i più bravi arbitri virtuali. Accettiamolo con serenità.

  11. And 20 Dicembre 2012, 15:10

    è un bene che ci sia il TMO anche se nell’80% dei casi nn serve

  12. Darda 20 Dicembre 2012, 15:37

    E’ un articolo scritto col cuore, da un uomo con una grande passione…
    Peccato ce ne siano pochi così in giro.
    Sei grande Giulio!

  13. gianlucarefereerugby 20 Dicembre 2012, 15:55

    Che dire speriamo sia il primo di una lunga serie di Arbitri Italiani in ruoli di “peso” in I.R.B.
    Da modesto collega mi congratulo con lui per la brillante carriera.
    Agli amici Rugbysti dico invece grazie per il rispetto e la comprensione.

  14. millo 21 Dicembre 2012, 06:10

    Scusate, visto che uno dei problemi del r.italiano è quello degli arbitri, perchè non mandarlo in giro per l’Italia a formare giovani (o meno giovani …) arbitri? Spero sia un’idea non solo mia (Gavazziiiiiii!!!!)

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