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persino tra i dinghi in Australia si sapeva che Robbie Deans avrebbe avuto le ore contate non appena si fosse aggiustata la posizione di McKenzie.
Un paio di domande ma se nell’ipotetico caso in cui deans vince due partite su due con bonus e gli AB’s le perdono entrambe e i wallabies vincono ip championschip mckenzie che fa? In un momento in cui non ci sono nazionali con panche libere? Forse se ne va in europa? Ma dove ? Ma anche se deans non vince il championship ha i mezzi per vincerle tutte e due che fanno in australia? Cacciano uno che in un torneo con tre delle quattro nazioni migliori del mondo arrivi secondo solo dietro ai campioni del mondo? Non mi sembra una genialata soprattutto con la squadra così scapestrata dal punto di vista degli infortuni
difficile gli ABs ne perdano una figuriamoci 2..detto questo non sarà facile per lui tornare in nuova zelanda..non ha attirato grandi simpatie in passato, nonostante goda di buona stima per la carriera comunque vincente..chissà magari in europa..a meno che si accontenti di tornare a lavorare con le unions..super xv non penso..quanto agli aussies non hanno mai del tutto digerito l’idea di avere un coach straniero e pergiunta kiwi 🙂
quello che dici tu è giusto fino a un certo punto… perchè è vero che possono arrivare secondi dietro la squadra più forte del mondo. Ma è anche vero che l’Australia si ritrova fior di campioni che da più di un anno a questa parte si comportano come players mediocri e il gioco spumeggiante ed entusiasmante tipico dei wallabies è un ricordo sfocato…
.. e poi non girimoci intorno Deans non è amato da nessuno in terra di canguri, prima o poi salta è solo questione di tempo (poco)
Daccordo il mio era più un ragionamento per ipotesi (non so da quanto tempo gli AB’s non perdono 2 partite di fila) però il discorso è che anche se si ritrova giocatori mezzi rotti o come cooper che rendono 1/5 del suo vero potenziale rimane il discorso che è secondo a due giornate dal termine con possibilità di arrivare seconda e nonostante ciò rimane uno da sostituire? Mi sembra che se sono ancora in corsa se i giocatori non rendono sia per merito dell’allenatore anche se la squadra non gioca bene anche perchè negli annali rimarranno i risultati non il bel gioco
PS l’unico motivo per cui si può mandare via un allenatore che vince per esperienza personale è tipo il caso lievremont
E cioè quando i giocatori decidono di ammutinarsi e o si prendono la responsabilità di un autogestione o vanno dal presidente e gli chiedono di cacciarlo
Seppur sono tra quelli che prediceva la prematura partenza di Deans, comincio a cambiare idea.
Deans rimarrà per 2 motivi.
1) ha ancora 1 anno di contratto e la ARU probabilmente non ha una gran voglia di spendere qualche milioncino per continuare a pagare Deans (o una penale) e relativo sostituto.
2) lo lasceranno fino al 2013 per avere un capro-espiatorio non Australiano in caso di fallimento coi Lions.
Beninteso, io credo che l’Australia in forma contro i Lions possa andare sul 2-0 subito.
Ma l’Australia non è in forma e, ahimé, a lungo sarà un po’ senza identità e leadership a causa di infortuni lunghi e brigosi (Horwill non si sa come sia messo con un ginocchio che lo fa tribolare, Genia ne ha per 6 mesi, O’Connor sta cercando specialisti in giro per l’Australia, se TPN si auto-ko placcando di faccia, Wycrystal Palu non accumula più di 40′ consecutivi di rugby…), per questo motivo il lavoro che potrebbe fare un ipotetico sostituto di Deans da novembre in poi sarebbe molto più complicato con un gruppo per lui quasi completamente nuovo e senza buona parte del collante dei “vecchi” (Horwill, Pocock, Genia, noti vecchi XD).
Rischiano di metterlo sotto un’enorme pressione già il primo anno e farlo passare da salvatore della patria a ennesimo capro espiatorio di un popolo isterico a cui non frega quasi più nulla del rugby union se vai fuori BSB o Sydney.
Ho anche tanti dubbi sulla soluzione McKenzie… 2 anni di crescita (con un titolo) bella, ma un ultimo così così con scelte dubbie (Genia 10 in playoff) secondo me non sono tanto sufficienti per metterlo come coach della nazionale.
Sempre di più sta circolando il nome di Jake White, sarebbe clamoroso un suo ritorno a livello internazionale nell’Emisfero Sud, ma anche lì ci sono dubbi sul suo stile di gioco, efficacissimo ma terribilmente lontano dalla cultura Australiana!