Sei Nazioni 2024, Quesada nel dopo partita a Dublino: “Difficile trovare aspetti positivi in questa prestazione”

Lamaro: “Nel primo tempo poca pressione sul loro attacco. Nel secondo siamo cresciuti in difesa ma senza fare due cose consecutive bene. Questa partita qualche anno fa sarebbe finita 50-0 o anche peggio”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Shakespeare 11 Febbraio 2024, 19:31

    Pomeriggio difficile. Capita di trovare avversari superiori nella vita, purtroppo. Brucia particolarmente quando esci dal campo senza avere la sensazione di aver fatto del tuo meglio, anche se comunque avresti perso.

  2. TheTexanProp 11 Febbraio 2024, 19:36

    Quesada deve sistemare touche e mischia. È ora di sistemare la mischia. Urge un cambio di allenatore IMHO.

    Abbiamo subito costantemente e ci ha ucciso mentalmente. Siamo stati impotenti in attacco anche per quello: gli avanti hanno perso tantissime palle.
    Loro sono dei mostri ma noi siamo stati nulli.

    È vero che queste partite in passato le perdevamo di 70 ma così non va.

    • tifoso ignorante 11 Febbraio 2024, 20:06

      Non è una questione di allenatore. Puoi mettere chi vuoi ma i giocatori sono quelli.
      Fischetti in chiusa non tiene, neanche alle Zebre, Ceccarelli è un onesto professionista, ma non al livello di Ferrari o (limitatamente al campo aperto) di Riccioni.
      Per quanto riguarda la touche basta guardare le scelte di mercato di Treviso, che ha in rosa Snyman, Scrafton, Koelemberg…. Ruzza ha avuto un paio d’anni di grande spolvero, però fa troppe chiamate su di lui. Lucchesi di solito è preciso al lancio, più di Nicotera, ma davanti avevamo saltatori alti, forti e organizzati.

      • Giuseppe. 11 Febbraio 2024, 20:20

        ma a me la mischia ordinata è parsa accettabile tutto sommato (l’arbitro per me ha sbagliato alcune chiamate). E’ la touche che è molto problematica perchè non avrei idea di come sistemarla dal momento che la coperta mi sembra corta: se aggiungo saltatori perdo peso e spinta in mischia

      • sean79__ 11 Febbraio 2024, 20:42

        Per le seconde è proprio questo il problema. Non dobbiamo puntare solo su Ruzza ma dobbiamo testare quelle delle Zebre (Zambonin a parte che comunque è della categoria leggeri e quindi non da usare con squadre come l’Irlanda) , dobbiamo far entrare nel giro Canali, Krumov e Piantella. Non ci sono alternative.

    • gian 11 Febbraio 2024, 21:05

      Per me la mischia non è andata così male, sicuramente non dominante, mancano anche i migliori a dx e in seconda qualcosina di alternativo avremmo, ma alla fine i calci contro erano, perlomeno, discutibili (insisto, se il pilone punta il gomito verso terra, normalmente stà tirando giù e dovresti punire lui, non l”avversario che crolla), e con l’entrata della panca, dopo un altro calcio con gomito basso, hanno subito loro e anche graziati una volta, unico errore un ingaggio anticipato

      • Atley73 12 Febbraio 2024, 10:13

        In mischia è stata dura ma non ho visto una debacle di Fischetti che, anzi, ha tenuto in piedi la baracca dignitosamente. Chiaro che quando il tuo avversario spinge impunemente verso l’interno o, in alternativa, ti tira giù col gomito, è tutto molto complicato. Diciamo che fa specie vedere che con una mischia quasi completamente targata Benetton, ovviamente si spara sull’unico zebrato del lotto: il solito stucchevole tiro al piccione ideologico.

  3. LiukMarc 11 Febbraio 2024, 19:47

    Abbiamo le statistiche di errori di handling, placcaggi mancati e touche perse? Ovvio che la sconfitta non sta lì, ma dice qualche cosa della differenza tra le due squadre…
    Comunque impressionante come noi l’Irlanda non la sappiamo proprio gestire. Che non vuol dire vincere, ma non sbracare con loro e provare a giocarsela

    • TheTexanProp 12 Febbraio 2024, 00:47

      Siamo sempre nulli contro di loro. Non so se è pure psicologia ma è praticamente impossibile per noi giocare contro di loro. Non riusciamo a fare nulla…

      • LiukMarc 12 Febbraio 2024, 09:11

        Negli ultimi 10 anni abbiamo azzeccato forse tre partite, di cui una la vittoria del 2013 e un’altra la partita dei gironi al mondiale del 2015. Poi mi ricordo solo tante belle batoste.
        Magari c’e’, davvero come dici tu, una componente psicologica per cui ci “blocchiamo”. Da dire che comunque l’anno scorso al 6N fummo gia’ piu’ bravi in diversi frangenti (e infatti ando’ meglio anche come risultato finale, per quanto sempre sconfitta fosse). Boh, questo pero’ lo sanno solo i giocatori.

        • Fabfab 12 Febbraio 2024, 13:09

          L’anno scorso ci tirò su tantissimo, se non ricordo male, la meta d’intercetto di Bruno a fine primo tempo che mise qualche piccolo tarlo agli irlandesi

  4. Dave Champion 11 Febbraio 2024, 19:56

    No mi spiace non si tratta di andare indietro di qualche anno fa’… basta riguardarsi le ultime due del mondiale di qualche mese fa’… ora rialzare la testa sperando nel ritorno degli infortunati

  5. Giuseppe. 11 Febbraio 2024, 19:58

    comunque per me il problema sono le touche, non la mischia dove siamo stati oltremodo penalizzati e che nel secondo tempo abbiamo anche sistemato

  6. Parvus 11 Febbraio 2024, 20:06

    The texan prop, scusa ma non possiamo già cambiare allenatore della mischia e te lo dico perché sono stato unico a dire che era inutile cambiare kieran con l’argentino, questi sono i giocatori in nostro possesso, non ne abbiamo altri e penso che anxhe con paolino, con dino, con cannoncino, con negri con ferrari e con riccio tutti al max della forma, non avremmo potuto niente ne contro quelli con la rosa ne contro quelli con il trifoglio, e sarà così con quelli che hanno il galletto, con quelli con le tre piume e quelli con il cardo.
    È per questo che avevo detto che innocenti aveva dato una accelerata brusca, e come vedi il motore non ce la fa…., l’argentino ora è sprecato.
    kieran ci aveva spiegato bene tutto, anche se non parlava in italiano, cosa.molto irritante per me, kesada doveva venire tra 4 anni, alla fine di un natutale mandato dato e vissuto dal neozelandese che ha costruito questa nazionale.
    Averlo anticipato, ha dato solo sfogo a chi sa dire merda e a chi velocemente sale sul carro del vincitore.
    Come vedi siamo sempre quelli uguali al.mondiale.
    Un caro saluto.

    • ChrisRosso 12 Febbraio 2024, 00:00

      Quel che è fatto però ormai è fatto, spero che chi di dovere ne risponderà in sede di elezioni (anche per aboud, ed anche se non credo nei Salvatori della patria o che vi sia solo un allenatore giusto).
      Però intanto cosa credi possa fare la nazionale per acquisire competitività? Perlomeno per perdere ma non essere più quasi intrusi al 6 nazioni, ossia che il nostro momento migliore non sia comunque inferiore a quello peggiore di tutti gli avversari (seppur migliore di pressoché tutte le altre nazionali dopo di noi nel ranking, tra l’altro con la Georgia che affrontando la Germania o l’Olanda di turno forse ci tornerà davanti senza motivo).
      Perché sta coperta sembra non allungarsi mai?

    • TheTexanProp 12 Febbraio 2024, 00:51

      Parlo dell’allenatore della mischia OPPURE di prendere un allenatore che si focalizzi su touche. Capisco che siamo quello che siamo con seconde di poco peso e senza molte alternative a Ruzza ma per me non siano mai stati competitivi in touche oggi e sta cosa ci ha ucciso il momentum. Per me la partita l’abbiamo “persa” (avremo perso comunque) la.

      Non parlavo di Quesada

  7. franzele 11 Febbraio 2024, 20:59

    Grande delusione, as usual.
    Senza mischia, touche, ball carrier, dove vogliamo andare, poteva andare peggio eccome.

    • sean79__ 11 Febbraio 2024, 21:04

      Mischia in realtà non mi sento di dire che non l’abbiamo. Touche assolutamente si, come anche ball carrier (senza Negri e Cannone JR alla prova dei fatti Zuliani Izekor sono stati bocciati per ora). Inoltre anche Menoncello per me oggi si merita un 4 ( e contro l’Inghilterra è stato lui spesso a dar via alle “danze”)

      • franzele 11 Febbraio 2024, 21:26

        Mischia intesa come piattaforma che assicura il possesso e che metta sotto gli altri. Oggi è stata solo sofferenza, immagino che possa esserci una giornata balorda, speriamo che si possa rimettere in campo una mischia decente.
        Touche, boh, come andar di notte.
        A portare avanti la palla doveva pensarci Capuozzo, che è un pulcino, Lamaro non ha fatto un metro, Zuliani ha fatto confusione e perso un sacco di palloni, Izekor non è nemmeno stato innescato, me lo sarei aspettato più al centro dell’azione offensiva, ha placcato, come sempre, e basta.
        Ci serve qualcuno che faccia metri, che si infili nelle difese, ma mi sa che non ne abbiamo. Halafihi, Licata, non ho idea di come siano messi, ma farebbero comodo.

  8. Antonio B. 11 Febbraio 2024, 21:44

    Boh, sulla touch io (da non praticante) non mi capacito che possa esserci un dislivello così enorme a questi livelli.
    Grande tristezza, spiace perché non ho dubbi che in campo l’impegno ci sia, ma sembravamo la squadra sparring partner degli Harlem globetrotters.

  9. tifoso ignorante 11 Febbraio 2024, 22:14

    Una cosa non mi ha trovato per niente d’accordo con Quesada:
    aver accentrato tutti i calci sul solo Garbisi, senza dare responsabilità a Pani che sarà inesperto finché si vuole, oltretutto fuori ruolo e quindi un po’ spaesato, ma non per questo perde la pedatona da 40 50 metri che sarebbe utile.

  10. Ovale 11 Febbraio 2024, 22:25

    Onestamente credo che quest’Irlanda vincerà il grand slam senza troppi problemi. Ha troppe opzioni anche per gli inglesi.
    Francia-Irlanda 17-38
    Irlanda-Italia 36-0
    Sotto achi tocca

    • Ovale 11 Febbraio 2024, 22:29

      A parte questo io soprattutto nel primo tempo ho visto anche belle cose degli azzurri, alcuni bei possessi. Ma poi è emerso lo studio degli irlandesi, che hanno mandato sempre una spia sul ricevitore dietro la schiena degli azzurri.
      Non c’è stato adattamento, o comunque un piano B.
      E poi davvero troppe touche perse, a questo livello non si può giocare così.

  11. tinapica 12 Febbraio 2024, 00:18

    Ieri, che adesso è già passata la mezzanotte, vidi un bell’incontro, anche se tra due squadre che in campo mostravano due cilindrate diverse, con la squadra padrona di casa predominante e capace di marcare quasi 40 punti.
    Ieri andai a vedere Rho-Recco e mi divertii molto, anche se avevo l’anima divisa in due dato che tifavo Rugby Rho ma simpatizzando comunque per la Pro Recco.
    La palla ovale italiana deve ricominciare da lì, dai campionati nazionali.
    o si prenderanno imbarcate come quella di ieri a Dublino, in eterno.

  12. tinapica 12 Febbraio 2024, 00:29

    E per chi dice che qualche anno fa sarebbe finita col doppio di passivo: 11 anni fa l’Italia battè l’Irlanda.
    Si giocava in Italia, d’accordo (ma non è che ieri il pubblico sia risultato decisivo).
    Era un’altra Irlanda, d’accordo.
    Ma soprattutto era un’altra Italia, formata dall’ultima generazione uscita da un vero e proprio campionato nazionale assoluto, con l’innesto di una manciata monca di oriundi argentini straordinari. Ma Lo Cicero, Perugini, i Bergamasco, Ghiraldini, Gori[…]tutti forgiati nel campionato nazionale assoluto, che c’era una volta.

    • Fabfab 12 Febbraio 2024, 08:58

      Forse ricordi male, ma quelli che hai nominato, giocavano tutti all’estero. Gori si è formato alla Benetton che era già una franchigia. Abbiamo avuto sempre mediani di apertura stranieri: Dominguez, Pez, Orquera o estremi equiparati: De Marigny, McLean, Hayward. Nel campionato italiano si sono formati prima dell’ingresso nel 6 Nazioni, ma poco dopo è nata la necessità delle franchigie perché i giocatori formati nei club non erano abbastanza competitivi. Per poter tornare ad un campionato italiano che crei giocatori competitivi, in un rugby professionistico, dovresti avere almeno 8 squadre con un budget di 3-4 milioni di euro ciascuna. Formare o mettere sotto contratto tecnici di alto livello, cambiare radicalmente lo stile di allenamento e formazione perché attualmente la nostra serie A élite è molto al di sotto degli standard per rendere competitivi i giocatori a livello internazionale. I migliori club di ProD2 (secondo campionato francese) hanno budget di 12-13 milioni di euro. È ovvio che non puoi essere competitivo con la Francia con questo divario. Ecco perché abbiamo, attualmente, la necessità delle franchigie. Poi anche gli eventuali premi che arrivano da URC o coppe non sono gli stessi che arriverebbero da un campionato interno. Diverso è il discorso sullo sviluppo dei club in Italia che va curato. Però se in serie A élite c’è una altissima percentuale di giocatori stranieri soprattutto nei ruoli chiave il problema non si risolve

      • tinapica 12 Febbraio 2024, 12:11

        Legga bene: forgiati, che non vuol dire che ci giocassero in quell’anno.
        Perugini si formò all’Aquila (anche se credo abbia mossi i suoi primi passi ovali nel glorioso Benevento, quando però ancora non per lui non poteva essere già un probabile viatico al professionismo come poi fu all’Aquila), i Bergamasco e Ghiraldini a Padova, Gori a Prato, Lo Cicero a Catania…
        Il punto è che adesso a L’Aquila, Catania, Benevento, Prato…persino a Padova, Rovigo o Viadana, chi glielo fa fare, a chi ha proprietà delle squadre, di investire denaro (i 4mln da lei indicati magari no, ma una milionata all’anno per stare nella nostra massima serie ci vuole, se non di più) nei vivai, nelle giovanili, se poi arrivano le due “franchigie” (che nome insensato: squadre sono, comunque; una delle due anche con la sua gloriosa storia legata ad un territorio; quindi, al limite, una squadra ed una franchigia, come la si intende, senza legami territoriali, che va dove la si paga di più, nelle competizioni professionistiche stelle e strisce; che, guarda caso, nel rugby, non funzionano, non ingranano…per fortuna!) superiori per diritto divino ad espropriare i migliori talenti senza dare in cambio almeno quanto speso in anni di formazione, ed un po’ di interessi? E chi gliela mette ai ragazzini dei territori circostanti le nostre tante squadre di tradizione (e di quelle che sono riuscite a costruirsela in tempi relativamente recenti, come Viadana, Calvisano, Colorno) la voglia di imitare, con anni di sacrifici e duri allenamenti, i propri idoli della prima squadra, nelle cui giovanili militano, se questa squadra comunque non può -ex lege- ambire a conquistarsi sul campo la supremazia nazionale?
        Che poi ad un certo punto, ora come allora, chi ha più soldi si compri i giocatori più forti, magari portandoli a giocare in Francia od in Inghilterra, sta (purtroppo) nella natura di questo mondo.
        Ma almeno, finchè quei giocatori sono sotto contratto con la società che li formò, dovendo pagare alla squadra di provenienza una penale che va a compensare gli sforzi di anni nella formazione e che può essere reinvestita in altri giovani su cui, magari in un decennio, se necessario anche di più, costruire piano piano l’ossatura di una squadra che possa realmente giocarsela con quelle di livello superiore.
        Questa, lenta, paziente e…naturale, è la sola via percorribile per rafforzare l’intero movimento ovale nazionale e, di conseguenza, La Nazionale Maggiore.
        Tutto il resto sono scorciatoie che, come possiamo ben vedere, lasciano il tempo che trovano.

  13. olly69 12 Febbraio 2024, 01:56

    Siamo alle solite. Mi sembra una storia che si auto alimenta. Qualche giovane interessante (sempre troppo pochi), un nuovo allenatore, uno spezzone di partita decente e si incomincia a sperare. Poi puntuale arriva la delusione. Cocente ed implacabile. È sempre stato così da decenni. Il movimento è immaturo perché la mentalità rugbistica in Italia non esiste e non si è mai lavorato per crearne le condizioni. Il rugby italiano è un carrozzone sgangherato senza alcuna speranza. Tutto è autoreferenziale. Finché i soldi del CONI arriveranno non cambierà nulla. Anche Innocenti ha, di fatto, perpetrato schemi e mentalità fallimentari. La fine del rugby italiano è stato il professionismo che ha allargato la forbice tra le nazioni del Tier 1 e il resto. L’Italia è una eterna incompiuta senza grandi qualità e senza speranze. Sto tornando da Dublino con la consapevolezza che nulla cambierà mai. Il carrozzone sgangherato andrà avanti ad arrancare finché papà CONI lo alimenterà. Con buona pace dei quattro tifosi che si sobbarcano trasferte per assistere a questi spettacoli deprimenti.

    • Fabfab 12 Febbraio 2024, 09:08

      Non so quanti soldi la Fir percepisca dal Coni, ma se è vero quello che dice Innocenti (e per quanto poco sopporti il presidente non ho motivo di dubitare del contrario), il 60% del bilancio del rugby Italiano è coperto dai proventi del 6 Nazioni, quindi non possiamo assolutamente permetterci di uscire da questo torneo né, tanto meno, dal professionismo, pena l’irrilevanza totale nel panorama Internazionale. Senza quei soldi, senza le franchigie, saremmo a giocarci le partite con Belgio e Germania e prendere 40elli, anziché dall’Irlanda, dalla Georgia. Se preferisci così…poi che sia frustrante non fare quel passo in più che ci porti a piazzarci ogni anno tra le prime 4 almeno è un altro discorso legato a tutta una serie di fattori: giocatori, tecnici, di tattiche di gioco, di formazione dei giovani, di competitività dei club a tutti i livelli, di allargamento della base, ecc. Ma o tutto il rugby, a livello mondiale, abbandona il professionismo, oppure ci togliamo i gioielli da soli

      • Fabfab 12 Febbraio 2024, 09:10
      • ChrisRosso 12 Febbraio 2024, 11:10

        Infatti bisogna fare qualcosa nella situazione in cui siamo ora, non possiamo certamente pensare di smantellare tutto e tornare agli 90, dove poi comunque abbiamo perso partite con scarti di 100 punti o giù di lì.
        La u20 è qualche anno che è competitiva, solitamente si vede un gioco di squadra ed una conoscenza dei fondamentali tra tutti i giocatori più alta dei nostri, però restiamo competitivi quindi il problema è il passaggio successivo ossia non riuscire a far maturare i giocatori o in serie a elite (perchè campionato scarso senza poco altro da aggiungere, appena accettabile per i giovani avanti soprattutto piloni) o nelle franchigie.

      • olly69 12 Febbraio 2024, 17:48

        Ovviamente non intendevo azzerare tutto. Ma mentalità e organizzazione di base vanno ribaltati. Se sono decenni che non cambia sostanzialmente nulla c’è un problema molto profondo e molto difficile da risolvere. Serve far crescere il livello del campionato e serve maturare una mentalità rugbistica in un paese che non ce l’ha. Serve far crescere il sistema, non gestirlo con logiche dirigistiche dal centro (la franchigie).
        Serve una mentalità in cui le battaglie vanno vinte e si perdono qualcuno deve pagare. In cui non ci sono raccomandati e giocatori inamovibili. Da noi si passa sopra tutto. Se si gioca da schifo poi non si può andare alla sera al pub a gozzovigliare e a ingollarsi di birre.
        In due parole: più disciplina e più crescita dal basso.

  14. malatodirugby 12 Febbraio 2024, 08:51

    é evidente che la touche non funziona , è stata disastrosa anche con l’Inghilterra, la mischia che non è quella dei tempi migliori anche se ci fossero stati gli infortunati non ci sarebbe il peso che altri hanno negli otto davanti, ma nessuno oltre alle nostre colpe nota i continui fuorigioco , i cadere oltre la ruck e rallentare l’uscita del pallone per favorire il rischieramento facendoti perdere i tempi di giocata. L’irlanda è anni luce avanti a noi ma questi giochetti gli vengono consentiti impunemente.

  15. Louie 12 Febbraio 2024, 09:25

    La prestazione contro l’Inghilterra aveva evidentemente illuso un pò tutti,Quesada in primis che oggi dovrebbe ringraziare gli Irlandesi per aver giocato al risparmio in -vista dei prossimi incontri più impegnativi- ed avergli evitato una imbarcata memorabile.#A Dublino ci sarà partita.

  16. Fabfab 12 Febbraio 2024, 09:31

    Come sempre dopo una sconfitta cocente (e comunque avere preso 36 punti soltanto senza praticamente mai avere il possesso per più di due fasi è già un buon risultato) si sollevano i lamenti, i proclami di fallimento, gli “italiani no buoni pe’ rugby”, le palate di letame sulla nazionale. Forumisti che non scrivono mai si scatenano dopo queste sconfitte che pare sempre che non aspettino altro per poter dire che “gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare” di bartaliana memoria. Le partite invece devono essere analizzate ognuna a sé stante anche se, specialmente al 6 Nazioni perdiamo quasi sempre. Ma non tutte le sconfitte sono uguali, da ognuna c’è da apprendere una lezione. Intanto va detto che l’Irlanda attuale è di un’altra cilindrata e lo si era visto la settimana scorsa con la Francia. Abbiamo subito in mischia e touche. Posto che il 50% delle mischie con fallo a favore dell’Irlanda potevano essere al contrario perché Porter è uno dei piloni più scorretti al mondo e lo si sa, il problema più grave è la touche che non era andata bene nemmeno con l’Inghilterra, e ieri anche il possesso con un numero di errori di handling inusuale per la nostra nazionale degli ultimi due anni. Il gioco al piede non funziona bene e se Crowley faceva giocare alla mano da ogni parte del campo forse un motivo c’era. Alcuni giocatori sotto tono rispetto ai loro abituali standard e, soprattutto, in mischia ieri non avevamo un solo ball carrier che ci mettesse sul piede avanzante. Purtroppo tra infortuni e assenze questi siamo. Inoltre si è voluto cambiare allenatore ad un mese dal 6 Nazioni e non è che in questo tempo si facciano miracoli. La profondità, altro problema. L’Irlanda ha due-tre giocatori di pari valore in ogni ruolo, noi no. Certo, come tutti anche io sono deluso come delusi lo sono Quesada e Lamaro e la speranza è che la delusione si trasformi in desiderio di rivalsa. Quindi voltare e pagina e giocare al meglio le prossime tre partite. Vorrei sottolineare che senza il regalo di Nic Berry alla Francia oggi sia noi che loro saremmo a 1 punto nella classifica generale. Per dire che l’Irlanda è un rullo compressore e tutte le altre giocano cercando di fare un punto più dell’altra. Quindi stiamo a vedere e facciamo i conti alla fine

    • tifoso ignorante 12 Febbraio 2024, 13:14

      Secondo intervento in pochi giorni che condivido al 120%

  17. carletto76 12 Febbraio 2024, 09:44

    Va bene tutto ma non scordiamoci che era l’ Irlanda. Seconda nel ranking (che pur ton tutti i difetti ma un’ indicazione la darà pure, no ?!).
    Ricordiamoci che noi, a parte forse un pochino il Galles di ora, giochiamo sempre contro squadre MOLTO più forti. Dai 10 ai 15 punti ranking in più di noi.
    Provate a vederla al contrario : se giocassimo sempre contro Namiblia/Romania/Spagna/Uruguay (dai 10 ai 15 punti in meno di noi) non vinceremmo 9 volte su 10 ?
    Facciamo pace con noi stessi, valutandoci per quello che oggettivamente siamo. Poi da li, si cerca di alzare l’ asticella ma non possiamo ragionare al contrario : presumo di essere al livello di scozia/inghilterra ma ogni volta che le incontro, perdo e mi deprimo. E’ deleterio psicologicamente.
    Noi siamo l’ Italia e già questo deve essere un orgoglioso punto di partenza. Forza Ragazzi !!

  18. davo 12 Febbraio 2024, 10:38

    anche io penso che serva un allenatore dedicato alle touche. Non e’ possibile che in nazionale non funzionano. cioe’ i tallonatori nei loro club mica fanno tutti questi errori?

    riguardo a franchigie si/franchigie no. …. guardarsi indietro e dire..”ah com’era bello quando avevamo il nostro campionato” sbaglia perche’ guardiamoci indietro davvero. Noi pagavamo i giocatori stranieri quando i campionati erano amatoriali. Giocatori forti ma che venivano da noi per i soldi.
    quando il rugby e’ diventato Pro allora non abbiamo piu’ fatto il salto ma siamo rimasti con quella mentalita’ amatoriale. Ma davvero si pensa che tornare ad un campionato nazionale ci permetta di generare campioni ? con quali soldi. come scritto sopra i club di ProD2 hanno budget di 10milioni di Euro (o anche piu’ alti). Da noi a stento si arriva ad uno o forse 2…. Poi ricordiamoci che questi sono club e certo non fanno il bene della nazionale…ma guardano al loro tornaconto personale. Infatti com’e’ che si sono imbottiti di stranieri in un campionato semi-pro? (tale lo considero il top8).
    Io penso che se vogliamo allargare davvero la base, allora la filosofia “tutti sono utili e nessuno e’ indispensabile” vale per questi pseudo-club di top8. Cioe’ abbiamo bisogno di tutti i club ma non necessariamente di questi 8. Secondo me che i piu’ bravi venivano presi dai vari club, nei vari centri di formazione e fino ad una certa’ eta’ si alternavano in club/centri andava bene. Che Aboud aveva capito che ci voleva un sistema piramidale e’ una cosa che all’estero succede anche in altri sport e che andava bene (i risultati cominciavano a vedersi…).
    poi arrivano i club di top8 (alcuni) e cominciano a fare casino, non vorrei che il nostro problema sia questo dualismo. Fossi nella FIR direi : il professionismo si fa’ nelle franchigie, tutto il resto e’ amatoriale e funzionale alla nazionale.

    • ChrisRosso 12 Febbraio 2024, 11:21

      Non sarebbe nemmeno una novità assoulita ed esclusiva del rugby vedere club che remano contro la nazionale, lo si vede benissimo anche nel calcio con club che rifiutano di mandare giocatori o gli dicono palesemente di giocare a risparmio (gente che gioca in champions senza problemi e poi in nazionale sembrano da lotta retroccesione). solo che i club di serie a/b di calcio sono comunque “ricchi” e tra i migliori campionati al mondo, la serie a elite invece no è appunto semidilettantesca. Che non vuol dire mandare tutti a quel paese, anzi vanno supportati ma in ottica di inferiorità alla nazionale che tra 6 nazioni, test match e mondiali probabilmente è quella che porta da solo l’80% e passa del budget federale e soprattutto la maggior parte dei (pochi) supporter in italia di questo splendido sport.
      Imho se non si riesce a convincere i club fossi in fir farei una terza squadra federale e vedo due opzioni:
      a) iscriverlo in prod2 o perfino in nationale, in teoria dovrebbero essere comunque abbastanza forti per una promozione;
      b)metterla in serie a elite ma con staff direttamente collegato ed emanazione di nazionale maggiore e u20 in modo che eventuali mancanze tecniche ed atletiche vengano un minimo compensate dalla tattica comune e dal breve tempo di ambientamento.. In italia poi in questa squadre potrebbero anche finire i vari canna, tebaldi o metti i vari campagnaro, minozzi o polledri se vogliono ancora giocare ma a livello meno probante. In modo da mantenere più possibile una coperta decente soprattutto in ruoli ove c’è troppa poca scelta.

    • mistral 12 Febbraio 2024, 11:24

      …di sistema piramidale (a rovescio) nel rugby italico, sono decenni ormai che molti parlano, ad esempio il buon Munari… forse un po’ si é migliorato, non più piramide rovesciata ma tronco di cono inverso… la realtà purtroppo é che senza un vero professionismo allargato, che non coinvolga solo le franchigie, si va poco lontano… ma nel contempo, mantenendo le franchigie così come oggi statuate, si consolida il sistema para-statale del “posto fisso” e si demotiva qualsiasi investitore serio che voglia mettere dei soldi nel rugby nazionale… riformare senza rivoluzionare?… possibile, a cominciare da tagli seri e definitivi sull’apparato elefantiaco che regge la Federazione, ed a cascata il sistema periferico… poche centinaia di migliaia di euro risparmiati da dedicare alla implementazione nei territori vocati… ma siamo in italia, la cadrega nessuno la molla ed i contributi vanno sempre dati a pioggia, pioggia nel deserto…

      • Fabfab 12 Febbraio 2024, 12:09

        C’è un vulnus nel rugby italiano. Se voi andate a vedere le convocazioni degli irlandesi e, mi pare, anche dei gallesi, accanto alla franchigia di appartenenza c’è anche il nome del club di provenienza perché, mi pare di capire, ogni giocatore ha una doppia affiliazione, alla franchigia e al club. Questo vuol dire che tutte le componenti rugbistiche di queste nazioni fanno un percorso comune e condiviso. In Italia ognuno per sé e Dio (Fir) per tutti. Se non si risolve questa situazione si va poco lontano

      • davo 12 Febbraio 2024, 14:38

        Certo, pero’ in Irlanda, ad esempio il professionismo c’e’ solo nelle franchigie e i club sono “qualitativamente” forti ma non professionistici (sono professionali, che e’ diverso….). Il nome del club (che anche in australia e’ cosi’ ) e’ per un motivo storico-culturale che da noi manca purtroppo.

        • Fabfab 12 Febbraio 2024, 14:53

          Ma è un segnale preciso: riconosco la capacità del club di averti formato

    • malatodirugby 12 Febbraio 2024, 11:54

      Scusate ma francamente non capisco lanciatore e saltatori sono gli stessi della Benetton, coma mai in nazionale non funzionano

  19. barbi 12 Febbraio 2024, 10:51

    Ciao., abbiamo guadagnato nel gioco , ma purtroppo a livello fisico contro certe squadre siamo peggiorati, ricordate l’asfaltata presea in mischia ai mondiali da all Blacks, ecco mai dico mai la nostra mischia aveva fatto così male, poi se sulle touche non le prendiamo, inutile fare discorsi.

  20. mistral 12 Febbraio 2024, 11:32

    OT per Redazione:
    qualche commento sulla “regola Dupont” che ha funestato il ritmo di gioco di Scozia-Francia?…

  21. Fabfab 12 Febbraio 2024, 13:29

    Guarda (ti do del tu nonostante tu mi dia del lei, ma tra appassionati mi pare non ce ne sia bisogno), non è cambiato niente nella formazione dei giocatori. Gori, in particolare, coetaneo di mio figlio, ci giocava contro a livello di club, ma poi si sono trovati insieme nella selezione regionale Toscana e quindi conosco benissimo la sua storia come quella degli altri giocatori citati. Anche oggi i ragazzi vengono formati nei club storici italiani e poi, vedi Odiase o Vintcent, se sono bravi sono richiesti nei club all’estero esattamente come Gori a venti anni entrò direttamente in Benetton da Prato. Il problema, che ho scritto anche altrove, è proprio la slegatura tra club, franchigie e nazionale. Il milione di euro di budget in serie A élite credo sia già una realtà, in alcuni club forse qualcosina di più, ma il livello di gioco è molto più basso rispetto all’URC o anche al ProD2 francese senza scomodare Top 14 o Premiership. Quello che voglio dire è che non è che in passato, con i giocatori citati, fossimo molto più competitivi rispetto ad ora. Batoste ne abbiamo prese a bizzeffe. Riuscivamo a vincere una partita un anno sì e uno no con la Scozia, poi loro sono cresciuti e noi meno (anche grazie alla pesca a strascico che fanno loro in giro per il mondo). Solo in due casi abbiamo vinto due partite in 25 edizioni. Ma ribadisco, non è un problema di giocatori forti forgiati nei club o meno. Vorrei anche ricordare tutti gli equiparati e oriundi che avevamo in nazionale. Il problema è un percorso comune e condiviso tra club, franchigie e nazionale dove la Fir dovrebbe fare da collante e guida, ascoltando tutti e trovando i giusti accordi e compromessi. E l’obiettivo è avere una nazionale vincente con le più forti

  22. davo 12 Febbraio 2024, 14:46

    pero’ vorrei invitare ad una riflessione in merito alla base. Ricordo agli inizi degli anni 90 nel meridione d’Italia le squadre le potevi contare su due mani….io con U13, e fino U19 mi dovevo fare trasferte di 4 ore in bus perche’ nei nostri dintorni non c’erano tante squadre…..oggi in ogni regione meridionale ci sono tanti club che fanno almeno minirugby.
    Quindi:
    1. e’ innegabile l’aumento di praticanti al sud.

    Ma perche’ non si e’ sviluppato il rugby al sud dopo tutti questi anni? e questo penso sia un problema diffuso
    Ricordo quando tornai in Italia che andai a vedere degli allenamenti in A. il mio vecchio club e B. un nuovo club nella citta’ vicina…. bene, nel caso A l’allenatore (un ex giocatore) insegnava a fare cose alla squadra senior che non avevano senso, erano concetti vecchi. Alla mia domanda mi disse…”ma il rugby e’ rugby, queste cose non cambiano”…e invece no, perche’ parlavamo di ruck, posizionamento etc…questa e’ una cosa che anche altri mi han fatto notare, in altri club intendo. Cioe’ ex giocatori che se ne “sbattono” degli aggiornamenti o comunque li ignorano perche’ loro facevano cosi’….Nel caso B invece l’allenatore non aveva alcuna esperienza ed aveva molta difficolta’ ad allenare. Faceva si’ i corsi di formazione ma naturalmente c’erano molte carenze.

    2. Mancanza di adeguata preparazione tecnica degli allenatori di “base”

    Al sud non esistono tanti impianti di rugby e spesso ci si divide campi polverosi con squadre di calcio il che’ significa giocare solo su meta’ campo e non avere, spesso , nemmeno le docce disponibili…

    3. Mancanza di strutture adeguate

    Quindi non e’ che il problema sia da tutt’altra parte?

    • ChrisRosso 12 Febbraio 2024, 16:23

      Non è problema solo del sud, io abito tra Modenese e mantovano e la squadra più vicina per me era a 40km vent’anni fa ed ora continua ad essere a 40km, ogni tanto ha aperto qualcos’altro che è però durato da Natale a santo Stefano. Cioè abito nell’ entroterra e sono riuscito a fare pallanuoto 😅

  23. grasso 13 Febbraio 2024, 00:23

    Ogni volta che si vince o si perde si leggono commenti o tutti positivi o tutti negativi magari puntando il dito verso l’arbitro, l’allenatore o la federazione.
    Criticare la politica federale è sacrosanto ma si sta analizzando una partita. Mi sembra un po’ fuori tema e anche fuorviante sinceramente.
    Nello specifico, per me, se non si avanza non giochi. E l’Italia non ha ballcarrier. Come si poteva pensare di tenere palla in mano? e se la lasci all’irlanda non è che se la tira in muso, prima o poi trova il modo per andare a segnare.
    Certamente se le touche andavano meglio qualche punto sul tabellino lo mettevamo ma non cambiava la partita.
    Portare avanti la palla è un’arte ma serve anche fisicità, persi Negri e Cannone ci resta Menoncello.
    Se non ne abbiamo possiamo anche arrabbiarci e a ragione con la federazione, ma vorrei ricordarvi che tranne la Francia, tutte le nazionali sopra di noi non devono far i conti con la pallavolo, il basket come da noi.

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