Italia, Quesada: “Niente esperimenti al tour estivo, ma daremo delle occasioni a qualcuno come fatto al Sei Nazioni”

Il tecnico azzurro: “Al Sei Nazioni in alcuni ruoli eravamo molto corti e ho dovuto pregare (ride, ndr). Ci sono dei giovani che meritano un’occasione, ma valuteremo lo stato di forma di tutti perché saremo al 13esimo mese della stagione”

Italia, Quesada: "Niente esperimenti al tour estivo, ma daremo delle occasioni a qualcuno come fatto al Sei Nazioni" (ph. Sebastiano Pessina)

Italia, Quesada: “Niente esperimenti al tour estivo, ma daremo delle occasioni a qualcuno come fatto al Sei Nazioni” (ph. Sebastiano Pessina)

Durante la conferenza stampa di revisione dell’attività internazionale 2024 è intervenuto anche il capo allenatore dell’Italia, Gonzalo Quesada, che ha tracciato un bilancio di un Sei Nazioni storico ma che allo stesso tempo si sta già proiettando al difficile tour estivo che attende gli Azzurri. L’Italia farà base in Nuova Zelanda per 3 settimane, affrontando in trasferta Samoa, Tonga e Giappone, tre squadre alla portata degli Azzurri ma molto ostiche: “Sicuramente è stato un Sei Nazioni pieno di emozioni, ma stiamo tutti pensando al futuro e a quello che arriverà. All’inizio del Torneo ho detto che volevo portare un cambio di mentalità e di metodologia di lavoro, anche se eravamo la squadra più giovane e con meno esperienza, e sono sono consapevole di avere la fortuna di far parte di un movimento che lavora bene nonostante le tante difficoltà. Dobbiamo però ricordare sempre che giochiamo contro squadre che hanno situazioni sicuramente più favorevoli, e contro formazioni così forti dobbiamo restare sempre uniti, perché sarà difficile restare tra i primi 10 al mondo se non lo facciamo”.

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Gonzalo Quesada sulla pressione di doversi confermare

Per quanto riguarda la pressione di doversi confermare, Gonzalo Quesada ha risposto con molta serenità: “So che ci aspetta una sfida pazzesca nel Pacifico, ma è un’altra grande opportunità per vedere i margini di sviluppo di questa squadra a livello mentale, spirituale, di gioco. Saranno test importantissimi per il futuro e li aspetto con grande entusiasmo. La pressione? Quella c’è sempre. Sono da più di 25 anni nel rugby professionistico, prima da giocatore e poi da allenatore”.

“Non esiste un momento in cui non sei sotto pressione, e siccome ci dev’essere per forza preferisco avere quella di dover confermare un grande Sei Nazioni piuttosto che quella di arrivare al tour estivo dopo 5 sconfitte. Per quanto riguarda gli obiettivi, noi faremo la miglior preparazione possibile per giocare e vincere 3 partite di livello internazionale”.

Quesada: “Saremo al 13esimo mese della stagione”

Un fattore importante da considerare sarà lo stato di forma dei giocatori: “I ragazzi hanno iniziato ad allenarsi nel giugno del 2023 per il Mondiale, e arriveranno al tour estivo a luglio 2024, quindi sarà per loro il 13esimo mese consecutivo della stagione. Il team manager ‘Giamba’ Venditti fa un lavoro importantissimo nella gestione dei giocatori, e personalmente ho fatto delle riunioni con Roselli e Bortolami – e le farò anche con Brunello (prossimo allenatore delle Zebre, ndr) – su come gestire il tempo di gioco dei ragazzi e sui periodi di recupero che dovranno avere”.

Niente esperimenti, ma qualche occasione sì

Un mese fa il presidente Marzio Innocenti aveva detto chiaramente che il tour estivo non sarebbe stata un’occasione di fare esperimenti, ma di giocare al massimo e di vincere 3 partite difficili. Gonzalo Quesada ha confermato e ribadito il concetto: “Sono assolutamente d’accordo con il presidente. Non faremo esperimenti ma sceglieremo la migliore squadra possibile per la tournee che andremo a fare. Convocheremo un gruppo di 33 giocatori e prenderemo i migliori per quello che sarà lo stato di forma attuale al mese di giugno, ma dovremo capire ognuno di loro in quale situazione fisica, mentale e tecnica si troverà. Dobbiamo scegliere bene e non prendere giocatori non in grado di essere al 100% o al loro migliore livello, ma non credo ci saranno grosse sorprese, ci saranno giocatori di esperienza e leader di cui abbiamo bisogno per queste 3 grandi sfide”.

In ogni caso, non è detto che non ci saranno sorprese, anzi. L’obiettivo di Quesada è anche quello di allargare ulteriormente il parco giocatori a disposizione, soprattutto in ruoli dove non c’è grande profondità: “Sicuramente, come fatto durante il Sei Nazioni, cercherò di dare un’opportunità a dei giovani che hanno il potenziale per giocare in Nazionale, perché lo meritano e perché abbiamo bisogno di allargare la possibilità di scelta. Sono credente, e posso dire che durante il Sei Nazioni per alcuni ruoli ho dovuto fare tante preghiere perché eravamo molto corti (ride, ndr)”.

Quesada su Samoa, Tonga e Giappone

Il tecnico ha parlato anche della difficoltà di affrontare squadre di questo tipo in trasferta: “Non saranno partite facili. L’Italia ha perso due volte a Samoa e non ha mai giocato a Tonga. Anzi, negli ultimi 20 anni nessuna squadra del Tier 1 lo ha fatto, nel 1999 ci è andata la Francia e ha perso, poi nel 2003 c’è andata l’Irlanda e poi basta. Nel 2014 l’Italia perse in Giappone in trasferta, e nel 2018 vinse un’altra partita contro di noi, e poi l’Italia vinse la seconda. Sono consapevole di tutto questo e sarà il cuore di tutta la preparazione. L’Italia ha raggiunto una qualità mentale importante che le ha permesso di mantenere la performance per più partite di seguito, migliorando sempre di più. Sarà una prova bellissima per questa giovane squadra”.

Francesco Palma

 

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