Soddisfazione per la franchigia emiliana
Challenge Cup: le Zebre si sono qualificate agli ottavi di finale raggiungendo il Benetton
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Challenge Cup: la corsa del Benetton Rugby finisce a Gloucester
Ai trevigiani non basta una prestazione coraggiosa, i padroni di casa vincono e conquistano la finale
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Al Twickenham Stoop passano i sudafricani 32-31: decidono una meta di Mapimpi a 10' dalla fine e soprattutto gli strepitosi calci di un perfetto Siya ...
Challenge Cup: la preview di Gloucester-Benetton
La semifinale della coppa cadetta vale un bel pezzo di stagione per entrambe. Si gioca alle 16:00
Challenge Cup: la formazione del Gloucester per la semifinale con il Benetton Rugby
I Cherry & Whites recuperano il capitano Lewis Ludlow, Stephen Varney inizia dalla panchina
Gloucester, il tecnico Skivington: “Benetton forte e pieno di Nazionali. Gioca diversamente rispetto agli inglesi”
Il director of rugby degli inglesi: "La sfida è adattarsi a un avversario diverso da quelli di Premiership"
Il derby personale di Stephen Varney: “Questa settimana non ho amici al Benetton”
Il mediano di mischia protagonista della sfida tra i biancoverdi e il Gloucester, dove milita
Questo è un grandissimo risultato per tutto il movimento italiano. Con lavoro e sacrificio, le Zebre stanno dando segnali importanti fuori dai confini nazionali. L’Italia ha ora due franchigie competitive: una capace di giocarsela con qualsiasi altra realtà e l’altra dura da battere. Evviva!
E del Galles, di quattro non ne rimase che una
Complimenti alle Zebre, grande risultato che non può che far felice ogni appassionato.
Peccato aver beccato gli Sharks, con una trasferta costosa e logisticamente complicata.
In bocca al lupo
Brave Zebre! Spero che finalmente si sia intrapresa la strada giusta per raggiungere buoni risultati e fare crescere tanti ragazzi importanti per il movimento. Mi auguro che sia il principio di un ciclo virtuoso che autoalimenta Zebre e rugby nostrano. Una bella soddisfazione per tutti!
Non può che far bene al Rugby Italiano e alla Nazionale.
BENETTON E ZEBRE sono lo specchio del nostro Rugby
Tanta consapevolezza e autostima nei giocatori.
VINCERE è INDISPENSABILE..
Grandissimo risultato, bravissime zebre!
come dicevo nella preview del match contro Pau questo week end è una spartiacque per le zebre: qualificarsi da seguito a tante buone prestazioni e trasforma la stagione in nettamente positiva.
Ora questa positività va confermata con altre vittorie (che sono possibili) per evitare ultimo posto in URC.
La qualificazione è meritata, la partita con Pau per me è come una vittoria per come hanno giocato.
Scusate ma nessuno mi toglie dalla testa che la svolta, soprattutto mentale, è grande merito di un leader carismatico come Morisi.
per far crescere i giovani ci vogliono anche leader affermati e con esperienza e soprattutto abitudine a vincere., era il tassello che mancava.
Un pó di fortuna anche per le zebre!!!
Molto bene. Se le Zebre si allontanano dall’ultimo posto in URC e non hanno velleità di play off, possono concentrarsi per la partita in Sudafrica cercando di fare uno sgambetto. Le sudafricane hanno il vantaggio che non fanno il 6 Nazioni, ma bisogna giocarsela fino in fondo comunque
Alla faccia dei disfattisti e a chi pensa che le franchigie siano un fallimento
C’è poco da girarci intorno. Sono 4 anni che la nostra under 20 esprime risultati e qualità.
Se si guarda alla rosa delle Zebre è alimentata all’ 80% da ragazzi usciti dalla under 20 negli ultimi 3 anni.
Se poi si pensa che un giocatore a 22 anni può ancora migliorare (specialmente in certi ruoli, come i primi 5), se riescono ad amministrare bene l’ambiente, ecco che soddisfazioni ulteriori possono arrivare.
Il modello – franchigia c’entra fino ad un certo punto. Posso avere l’organizzazione migliore di questo mondo, ma se non vengono su giocatori che me ne faccio ?
E per converso se arrivano ragazzi di qualità con voglia di affermarsi che danno il 100% per conquistarsi la maglia e danno il 110% in campo , che si chiamino Zebre o Giraffe e che stiano a Parma o Benevento, sai cosa cambia ?
Che per le Giraffe devono avere il collo lungo
@paoloc, è pacifico che, se non arrivassero buoni giocatori\prospetti, potresti fare poco e che il nome e il luogo di ubicazione delle franchigie, senza elementi validi, sia ininfluente; secondo me @ezio si riferiva agli irriducibili osteggiatori del sistema franchigie, nostalgici propugnatori del campionato domestico, quale terminale del rugby d’elite.
Non dimentichiamoci che una folta presenza di pubblico pagante e’ assolutamente necessaria per qualsiasi sport professionistico. A Parma c’e’ ancora molta strada da fare prima di diventare una societa’ che riesce a sostenersi da sola. Tanta. Questa strada passa dall’aumentare le presenze sugli spalti.
Ciao, concordo. Io sono di Parma e il “problema” è proprio questo. Purtroppo è sempre stata una città un po’ “distaccata” per le cose nuove. Con questo non voglio dire che il rugby sia tale, anzi, c’è sempre stata una gran tradizione (Rugby Parma, Amatori Parma, Noceto, Colorno…). Ma proprio questa “tradizione” è, forse, rimasta ancora un po’ legata al passato, alle bandiere stoiche.
Ma sono anche convinto che le cose cambieranno, anzi, la mia sensazione è che questo cambiamento stia già avvenendo.
Bravi Sarcs hanno giocato come si deve; ho visto solo gli ultimi 15 minuti e I gallesi si sono spenti
I sarcs hanno pagato tanto la RWC, ma se si mettono in riga fanno il mazzo a 3/4 delle squadre URC.
Io l’ho vista e devo dire che questi Sharks non possono mettere un esagerata paura alle Zebre.
Io dico che hanno buone probabilità di passare il turno
le zebre li hanno già battuti in campionato.
gli sharks hanno a disposizione mezza nazionale campione del mondo, ma giocano come degli ammutinati…
se si mettono a giocare come sanno fanno ancora in tempo ad entrare ai playoff in URC.
Erano abituati che il campionato iniziava a febbraio, vedremo come arrivano.
👏 a win is a win bravi
Dopo Uaitlok, Eztebet… master class per le seconde delle Zebre