L’almanacco degli esordienti: chi sono gli uncapped del Sei Nazioni 2024

La lista completa e i profili di tutti i volti nuovi convocati da Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia

Emmanuel Meafou, uno degli esordienti del Sei Nazioni 2024 – ph. Anne-Christine POUJOULAT/AFP

La stagione successiva alla Rugby World Cup, e in particolare il Sei Nazioni che segue il mondiale, è sempre particolare.

Chi più chi meno, tutte le squadre cambiano volto, inaugurano un nuovo ciclo quadriennale. Il Sei Nazioni 2024 ne è un eccellente esempio, visto che tutte le nazionali hanno puntato su un numero consistente di esordienti a livello internazionale.

Chi ne ha di più in rosa è l’Inghilterra, che conserva solamente 17 giocatori dalla Rugby World Cup e porta ben 7 volti nuovi in nazionale. Seguono i 6 della Francia e i 5 di Galles e Italia.

Per arrivare preparati all’avvio del Torneo, ecco una piccola, essenziale guida ai possibili nuovi protagonisti del rugby internazionale.

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Tutti gli esordienti del Sei Nazioni 2024

Francia

Esteban Abadie – Terza linea del Tolone, ha 26 anni e Rugbyrama l’ha soprannominato l’uomo dai tre polmoni, come in Francia amano definire i giocatori dalle energie inesauribili. Si è formato nelle fila del Racing 92, ha militato quasi tutta la carriera a Brive e da quest’anno è nelle fila tolonesi. Dodici presenze stagionali, di cui 11 dal primo minuto.

Matthias Halagahu – Talentuoso seconda linea 22enne del Tolone, dopo un paio di stagioni da giocatore di rotazione del club francese, quest’anno sembra aver ingranato una marcia ulteriore. È stato giudicato una scelta a sorpresa dal pubblico francese.

Emmanuel Meafou – Convocazione tanto attesa e che finalmente arriva per il classe 1998 nato in Nuova Zelanda da genitori samoani, cresciuto in Australia e eleggibile sulla base della residenza dopo essere arrivato a Tolosa nel 2019. Nel 2023 ha ricevuto la cittadinanza francese. Centoquarantacinque chili di muscoli distribuiti su 203 centimetri per il seconda linea che prende il posto in rosa di Paul Willemse, lasciato fuori dalla lista dei convocati.

Nicolas Depoortere – Capitano della nazionale under 20 vittoriosa ai mondiali giovanili dello scorso anno, il centro classe 2003 si è messo in luce nel grande inizio di stagione del Bordeaux e spera di portare lo stesso stato di forma sotto lo sguardo vigile di Fabien Galthié. Per lui 13 presenze e 4 mete in Top 14 quest’anno, proverà a mettere un po’ di pressione a Gael Fickou per la maglia numero 13.

Antoine Gibert – Con una selezione basata sulla forma attuale di molti protagonisti, Galthié ha scelto di premiare diversi giocatori del Racing 92 primo in classifica in Top 14. Fra questi il 26enne mediano di apertura Antoine Gibert, preferito a sorpresa a Antoine Hastoy di La Rochelle. Può giocare, all’occorrenza, anche numero 9.

Nolann Le Garrec – Grandissimo talento nel ruolo di mediano di mischia sin dagli albori della carriera, a 21 anni il mediano di mischia del Racing ha già 53 presenze da titolare fra campionato e coppe. È un esordiente particolare: era in lista gara per Italia-Francia dello scorso Sei Nazioni, come mediano di mischia in panchina, ma non entrò in campo.

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Galles

Evan Lloyd – 23 anni ancora da compiere, Lloyd è stato trasformato in tallonatore a Cardiff, dopo essere cresciuto come terza linea. Ha ben figurato nelle sue apparizioni in URC, ma deve ancora fare il suo esordio da titolare con il club.

Archie Griffin – Nato in Australia 22 anni fa da genitori gallesi, il pilone del Bath è un giovane di belle speranze dalle dimensioni fisiche importanti, con grande potenziale ma ancora tutto da verificare. In questa stagione ha 4 presenze in Premiership.

Alex Mann – Ex capitano della nazionale under 20, il terza linea di Cardiff, classe 2002, potrebbe essere la novità di Gatland come terza linea dal lato chiuso. Ha ben figurato nelle sue 9 presenze stagionali fra campionato e coppa, tutte da titolare.

Mackenzie Martin – Altro prospetto con grande potenziale ma tutto da verificare. Gioca terza linea per Cardiff, città in cui è nato e cresciuto e squadra per cui gioca fin da quando ha 15 anni. Adesso ne ha 20, gioca numero 8 e ha ottenuto 7 presenze in stagione per un totale di 378 minuti di rugby professionistico.

Cameron Winnett – L’estremo di Cardiff è la rivelazione del rugby gallese di quest’anno, almeno a livello di franchigia. Grandi appoggi, molto rapido, viene dalla nazionale under 20 e ha cominciato molto bene l’anno in URC. Classe 2003, ha appena compiuto 21 anni.

Inghilterra

Chandler Cunningham-South – Terza linea classe 2003 che ha vestito la maglia della nazionale U20 nella scorsa stagione, Cunningham-South è ripartito dagli Harlequins in questa stagione, dopo aver giocato molto con i London Irish nella scorsa. Potente portatore di palla, può giocare con la maglia numero 6 e numero 8.

Ethan Roots – Nato a Auckland da padre inglese e madre maori, ha praticato il ju-jitsu oltre al rugby. Ha giocato in NPC con North Harbour in Nuova Zelanda e ha anche ottenuto una presenza con i Crusaders in Super Rugby. Dopo due anni agli Ospreys gioca da questa stagione negli Exeter Chiefs. Terza linea, 26 anni, placcatore indefesso: è stato il migliore dello scorso URC per numero di placcaggi dominanti.

Oscar Beard – Centro o ala degli Harlequins, classe 2001. Nato a Frimley, nel Surrey, come Jonny Wilkinson, ha ottenuto quest’anno il triplo delle presenze da titolare rispetto allo scorso anno. Reduce dalla sua prima meta stagionale contro Cardiff in Champions Cup è una chiamata a sorpresa nel gruppo dell’Inghilterra, ma è indubbiamente uno dei giocatori più in forma in Premiership. Giocatore che si distingue per un alto QI rugbistico, ricorda Henry Slade, richiamato in nazionale proprio in questa occasione.

Fraser Dingwall – Per la decima volta questo centro dei Northampton Saints viene convocato ad un raduno della nazionale inglese. Sarà la volta buona per ottenere il tanto bramato esordio in bianco? Dingwall ha 24 anni, si disimpegna sia come numero 12 che 13 ed è da tempo il titolare indiscusso in mezzo al campo per una delle migliori squadre del campionato inglese.

Immanuel Feyi-Waboso – Uno dei giocatori di cui si è parlato di più nel Regno Unito nelle ultime settimane a causa della sua doppia eleggibilità per il Galles e l’Inghilterra. Ha scelto di accettare le lusinghe di Steve Borthwick (mentre si dice che Gatland non ci abbia mai neanche parlato) e proverà ad ottenere il suo primo cap sulla scia di una stagione esplosiva con la maglia degli Exeter Chiefs. Sei mete in 14 presenze in stagione.

Tom Roebuck – Alla ricerca di nuove frecce per la propria linea arretrata, Steve Borthwick ha deciso di puntare anche sull’ala dei Sale Sharks Tom Roebuck, classe 2001. Viene da una stagione e mezza di alto livello, con 11 mete in 21 presenze nella scorsa stagione, timbrando il cartellino in semifinale e finale di Premiership. Quest’anno sono per il momento 5 in 17 gare.

Fin Smith – Eleggibile sia per la Scozia che per l’Inghilterra, il talentuoso mediano di apertura dei Northampton Saints ha scelto la seconda. Già tenuto d’occhio dai più quando è emerso con la maglia dei Worcester Warriors, Smith sta vivendo una stagione fiorente ai Saints, come ha confermato brillando nella vittoria devastante dei suoi sul Bayonne in Champions Cup per 61-14.

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Irlanda

L’Irlanda non ha convocato nessun esordiente. Ha aggregato però alla squadra tre giocatori uncapped per la preparazione in Portogallo. Si tratta del pilone ex Crusaders Oli Jager, oggi al Munster, 28 anni; del mediano di apertura del 2003 Sam Prendergast del Leinster, di cui già molto si parla in giro; del seconda/terza linea Tom Ahern del Munster, 23 anni, che sta attraversando una stagione pazzesca in URC.

Italia

Matteo Nocera – Classe 1999, pilone destro delle Zebre, ha già fatto parte di alcuni raduni azzurri, senza però ancora riuscire a debuttare. Potrebbe essere l’occasione giusta per lui, che a 25 anni sembra essere maturato al punto giusto. Le doti difensive, in particolare nel placcaggio, sono le sue qualità principali.

Luca Rizzoli – Anche se ha solo 21 anni e un pugno di presenze con la maglia delle Zebre, Rizzoli è uno dei talenti più cristallini nel futuro della prima linea italiana. Gioca a sinistra, è un pilone molto mobile, dotato di ottime mani e con un ottimo istinto per cacciare il pallone nel punto d’incontro.

Mirco Spagnolo – Pilone sinistro classe 2001, è arrivato in questa stagione al Benetton dopo due anni al Petrarca. Nel suo periodo con i padovani ha lasciato l’impronta con l’azione decisiva nella finale del massimo campionato italiano nel 2022, ma ha confermato le ottime promesse in avvio di stagione a Treviso.

Alessandro Izekor – Classe 2000, il flanker del Benetton arriva in nazionale relativamente tardi: nella terza linea azzurra Manuel Zuliani, Lorenzo Cannone e Ross Vintcent sono più giovani di lui e, a differenza sua, hanno giocato molto con l’Italia U20. Izekor, invece, ci ha messo qualche momento in più a rendersi contro del proprio talento, che ora però pare definitivamente deflagrato.

Ross Vintcent – Capitano dell’Italia U20 alle Summer Series del 2022, Vintcent ha lasciato lo Stivale per accasarsi a Exeter. Dopo un anno con la squadra universitaria, è entrato nel giro dei Chiefs. Quest’anno Exeter gli sta dando molta fiducia e lui la sta ampiamente ripagando. Fino ad oggi 12 presenze stagionali, di cui 3 da titolare, e 2 mete.

Scozia

Alec Hepburn – Pilone sinistro di 30 anni, Hepburn è stato convocato dalla Scozia nonostante i 6 caps ottenuti nel 2018 con l’Inghilterra. Glielo consentono il tempo passato dalle precedenti esperienze internazionali e la nazionalità del padre. Lui, poi, sarebbe nato in Australia ed era eleggibile per l’Inghilterra sulla base della residenza. Per farla breve: un solido nuovo acquisto a sinistra per la mischia del XV del Cardo.

Will Hurd – La nonna materna consente a questo pilone inglese dei Leicester Tigers di rappresentare la Scozia, come già accaduto a livello U20. Ha 24 anni e dopo un paio di stagioni di apprendistato è entrato nelle rotazioni della squadra in Premiership. Ha tuttavia solo un pugno di presenze da titolare.

Harry Paterson – Utility back di 22 anni, ha rappresentato la Scozia già a livello U20 e 7s. Cinque presenze per Edinburgh questa stagione, per 241 minuti in campo. Una chiamata per fare esperienza per un giovane di belle speranze prodotto dal rugby scozzese.

Arron Reed – Elettrico trequarti ala dei Sale Sharks, classe 1999. Cinque mete in 13 presenze per il club in stagione per questo giocatore che ha rappresentato l’Inghilterra a livello giovanile. In ottima forma in tutto il 2023, sostituisce idealmente l’infortunato Kyle Steyn nei ranghi della Scozia, anche se come tipo di giocatore assomiglia di più a Darcy Graham: un giocatore fisicamente ordinario, ma con qualità di rapidità ed elusione oltre la media.

Lorenzo Calamai

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