Benetton Rugby in United Rugby Championship fino al 2028

La partnership tra Federazione e URC pronta a continuare, l’importanza dell’accordo per FIR e franchigia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. fracassosandona 12 Dicembre 2023, 09:52

    La licenza avrebbe dovuto essere messa regolarmente a bando?
    Quanti minuti garantisce Treviso a giocatori di interesse nazionale?
    Quanti ne avrebbe garantita un’altra cordata?
    Quanto costa alla federazione far giocare Treviso e Zebre in URC?
    Si è mai fatto uno studio per verificare l’impatto della partecipazione alla Celtic-Pro12-URC sulla nazionale?
    Quanti giocatori di formazione italiana abbiamo rispetto all’era preceltica?
    E’ davvero migliorata la nazionale tenendo la maggior parte dei giocatori in un unico team?
    I nazionali che giocano a Treviso sono meno spremuti a livello di minutaggio di quelli attualmente impiegati all’estero?
    Quanto abbiamo speso negli ultimi 14 anni per far giocare due franchige in Celtic?
    Avremmo potuto impiegare diversamente le stesse somme per migliorare il quadro tecnico delle nostre giovanili?

    • Mr Ian 12 Dicembre 2023, 10:11

      Domande che ormai hanno anche poco senso considerando la moria di seniores che c è in giro per lo stivale.
      Oggi l URC non è più un alternativa di sviluppo, ma l unica strada per rimanere ad un certo livello..se si vuol uscire e tornare al rugby domestico del campanile, si può fare, rinunciando però a un bel po di cosette

    • Ventu 12 Dicembre 2023, 10:53

      Ne manca una, Quante altre squadre avrebbero potuto fare i risultati di Treviso in Italia?

      • Ventu 12 Dicembre 2023, 10:57

        Non voglio essere polemico, però avere una squadra competitiva è troppo importante per lo sviluppo dei giocatori. Licata aveva le prospettive di essere quello che è diventato Lorenzo Cannone giusto per fare un esempio. Izekor, Lamaro, Padovani, Menoncello, Drago, N. Cannone sono cresciuti enormemente

        • MIchele88 12 Dicembre 2023, 13:41

          Licata le prospettive le ha ancora, non lo vedo troppo dietro a l cannone ed ha avuto 2 infortuni gravi. Buonissimi giocatori sono cresciuti e in parte usciti dalle zebre negli ultimi anni..solo per citarne alcuni: fischetti, mori, zilocchi, lucchin, Minozzi, bello, mbanda, canna, giammarioli, Licata etc. i problemi delle zebre sono stati altri , non di non aver “formato giocatori ” importanti

          • Ventu 12 Dicembre 2023, 17:17

            Di quelli citati solo fischetti e bello al momento possono essere considerati completi, gli altri (Bruno compreso) hanno ancora grossi difetti per il livello internazionale. Poi uno può dire che sono le circostanze o altro, ma la verità è che dalle zebre fanno fatica a venire fuori giocatori come Ruzza, Lamaro, Cannone, Lucchesi Padovani (degli ultimi 2 anni)

      • fracassosandona 12 Dicembre 2023, 12:29

        Rovigo, Petrarca, Calvisano…
        cerchiamo di non essere presuntuosi…

        • Ventu 12 Dicembre 2023, 12:52

          Tutto da vedere, anche perché a Treviso c’è lo sponsor della Benetton, i quali non mi stanno troppo simpatici ma effettivamente hanno investito tanto nel rugby. Poi per il discorso Zebre è più facile chiedersi se effettivamente non si possa far di meglio

        • AleTv 12 Dicembre 2023, 13:46

          Ma secondo me non è questione di essere presuntuosi, a livello economico solo Petrarca ha messo sul tavolo i denari necessari all’Urc, a Rovigo si millantano da anni e nel frattempo ci si lamenta di non ricevere aiuti federali, Calvisano si è autoretrocessa 2 volte in 10 anni, a livello sportivo? Padova e Rovigo sono tornate alla ribalta solo dopo la dipartita di Treviso dal campionato domestico, dov’erano nei 20 anni precedenti? Calvisano continua con i suoi alti e bassi. Parliamo di bandi, cordate e abbiamo un campionato domestico con il budget medio a livello di una bassa serie D/eccellenza di calcio, abbiamo avuto le Zebre in vendita ad un prezzo irrisorio e sono rimaste li dov’erano. Vogliamo veramente parlare di alternative? Questa è l’ultima spiaggia, da un pezzo anche, altro che cercare alternative.

          • Camoto 12 Dicembre 2023, 14:18

            Le alternative esistono sempre.
            Domestico con super premi per qualificazoone agli ottavi di Challenge può essere una.
            Al di la dei complimenti al Benetton, traino del rugby italiano e mi risulta che quest’ anno stiano mettendo ancora più soldi, quindi nessuno può avercela con loro. Ma ne sta valendo veramente la pena per quello che abbiamo perso in giro per il resto dell’ Italia ma anche solo del Veneto?
            La domanda è più che lecita.

          • Camoto 12 Dicembre 2023, 14:41

            Per fare un esempio

            https://it.m.wikipedia.org/wiki/TOP10_2022-2023

            https://it.m.wikipedia.org/wiki/Super_10_2009-2010

            Gli spettatori in semifinale sono dimezzati dall’ ultimo campionato pre celtico
            Mente nel 6 nazioni 2010 abbiamo battuto la Scozia e quasi battuto l’Inghilterra.

          • AleTv 12 Dicembre 2023, 16:43

            @Camoto sicuramente il livello si è abbassato e con questo il pubblico, oltretutto il pubblico lo hanno mosso sempre Rovigo, Treviso,Calvisano e Viadana, pre URC infatti quando c’erano le emiliane ai playoff i numeri erano più bassi di quelli odierni.
            Ora ti chiedo, ma il livello e di conseguenza il pubblico si è abbassato solo per colpa dell’URC? nei primi anni di URC avevamo i posti garantiti in Europa per il Top Ten, ci siamo fatti buttare fuori a forza di prestazioni indecenti, abbiamo perso con le peggio squadre europee snobbando le varie competizioni mentre prendevamo anche i “contributi di partecipazione”, ora sono qui a leggere che non si investe nel campionato domestico perchè non è prestigioso e non garantisce il posto “nell’alto livello”, che i tifosi si son dimezzati. Dal 2000 al 2010 penso che tra tutte le Italiane in europa non arriviamo a 20 vittorie, mi ricordo serie di 50-60/0 se non peggio, le polemiche per lo stadio vuoto a Rovigo in challenge perchè si perdeva sempre.
            Per il sei nazioni invece non mi esprimo nemmeno, su 23 anni di partecipazione l’unico anno che si può considerare buono è stato il 2007, gli altri anni abbiamo solo colto qualche vittoria che ci ridava speranza per qualche settimana prima prima che suonasse la sveglia.

  2. RussellRugby 12 Dicembre 2023, 10:21

    Non ho trovato menzione delle Zebre, un segnale che saranno liquidate/trasformate/riassorbite?

  3. yes nine 12 Dicembre 2023, 10:25

    Treviso fino al 2028. Bene mi manca un passaggio. Perché non conferenza stampa anche con le Zebre visto che anche per loro termine 2023? C’è una risposta insita da decifrare?

    • massimiliano 12 Dicembre 2023, 12:23

      Magari la redazione vuole fare un articolo a parte per le Zebre, sai, qualche click in più

  4. mic.vit 12 Dicembre 2023, 10:49

    sarebbe un grande salto di qualità la franchigia unica, umiltà per il livello del nostro rugby e necessità di investire questi soldi per spingere la crescita nel rugby di base

    • Sentimento Caprese 12 Dicembre 2023, 11:09

      Sarebbe un salto, ma all’indietro però, dal Six Nations al Rugby Europe.

      • Fabfab 12 Dicembre 2023, 11:54

        Io questa fissa della franchigia unica proprio non la capisco. Innanzi tutto, per avere una franchigia unica che non serva solo allo splendore del club, ma ad innalzare il livello del rugby in Italia, dovrebbe essere finanziata al 100% dalla FIR con stipendi congrui per non disperdere il potenziale umano, il che vorrebbe dire 1) gli stessi finanziamenti dati oggi a Zebre e Benetton andrebbero nell’unica franchigia e quindi non servirebbero al movimento; 2) abbiamo visto che fine hanno fatto i Jaguares in Argentina. Inoltre si rischia di disperdere un capitale umano enorme perché se l’allenatore dell’unica franchigia non “vede” alcuni giocatori perché non congeniali al tipo di gioco espresso o per qualsiasi altro motivo (inclusa l’antipatia personale), questi non entreranno mai un progetto di alto livello e si perderanno per strada perché l’imbuto è molto più stretto. Continuando, durante il 6 Nazioni o i raduni della nazionale ti mancherebbe più di metà squadra con i giocatori più forti e quindi perderesti tanti punti in URC (e infatti andrebbe fatta crescere di più l’altra franchigia per evitare che la maggior parte vengano solo da Treviso). E ancora: di concerto con un’unica franchigia dovresti alzare tantissimo il livello del campionato domestico con investimenti, tecnici e pubblico proprio per evitare che potenziali talenti rimangano né carne né pesce, anche perché francesi o inglesi non vengono certo a fare la spesa in serie A elite: abbiamo questa capacità e possibilità? Poi si può discutere se le Zebre siano la franchigia giusta, se magari ci sono alternative, se lo staff tecnico è all’altezza, se deve essere solo una franchigia di sviluppo (e allora niente stranieri) e via dicendo. Non credo che sia possibile tornare indietro.

        • Flaviuz 12 Dicembre 2023, 12:25

          Commento ineccepibile

        • fracassosandona 12 Dicembre 2023, 12:36

          L’ARU con i Jaguares è uscita nei gironi eliminatori della coppa del mondo 2019, mentre l’argentina senza jaguares ha raggiunto le semifinali nel 2007, 2015 e 2023 ed i quarti nel 2011…

          • Fabfab 12 Dicembre 2023, 12:44

            Sì, ma la maggior parte dei propri giocatori nazionali gioca nei campionati più competitivi al mondo. Italiani che giocano all’estero quanti sono? Senza contare che in Argentina escono ogni anno centinaia di giocatori da college prestigiosi di stile inglese dove il rugby è una religione. Però la federazione argentina non si è più accollata la spesa dei Jaguares preferendo una nazionale competitiva con giocatori che crescono all’estero

          • Sentimento Caprese 12 Dicembre 2023, 13:02

            Già prima dei Jaguares, con la franchigia dei Pampas XV, la UAR partecipava a competizioni per club in SA e nel Pacifico. La nazionale che ha raggiunto la semifinale nel 2023 poi, è composta da giocatori che proprio nei Jaguares si sono formati, prima di trasferirsi in Europa.

          • Fabfab 12 Dicembre 2023, 13:22

            Resta il fatto che per la federazione argentina non era più sostenibile a livello economico

        • massimiliano 12 Dicembre 2023, 14:14

          Concordo e aggiungo, adesso che cominciamo ad avere un minimo di profondità, ci fossero denari sufficienti, sarebbe bello avere la terza franchigia. I nazionali ben spalmati fra le tre, altrettanto per le giovani promesse, e le rose completate con stranieri, per non perdere in competitività durante le finestre internazionali. Ma servirebbero davvero tanti soldi!

          • fracassosandona 12 Dicembre 2023, 15:00

            un minimo di profondità?
            con mezza squadra di importazione?
            con il mediano di apertura che, quando gioca nel suo club, viene schierato a 12 o a 15?
            con il mm italiano terza scelta dietro a due di formazione estera?
            con le zebre che hanno vinto una partita in tre anni ti viene proprio la parola profondità?

          • Fabfab 12 Dicembre 2023, 15:27

            Fracasso, io molte delle cose che dici le capisco, con qualcuna sono d’accordo, con altre meno, però non capisco che proposte faresti per uscire da questo stato di cose, per rendere le franchigie e/o il domestico competitivi, per rendere la nazionale italiana competitiva. Perché uscire dall’URC vorrebbe dire perdere svariati milioni di euro e oggi, che ci piaccia o no, tutto è basato sui vari budget a disposizione. E, nello stesso tempo, questi siamo, in Italia o di formazione estera. Se tornassimo indietro o scegliessimo una strada autarchica, per i primi anni riprenderemmo scoppole a non finire. Già ora il rugby per bambini e ragazzi è poco attrattivo perché la concorrenza di altri sport di squadra (calcio, volley, basket) è preponderante, se poi ci metti una nazionale che perde (e perde male) siamo ancora più destinati all’oblio. Mi puoi obiettare che perdiamo lo stesso e che al mondiale abbiamo preso comunque delle belle scoppole, ma si stava iniziando a vedere una nazionale più competitiva rispetto al recente passato. Non facciamo come la tela di Penelope disfacendo di notte quello che abbiamo costruito di giorno

          • mikefava 12 Dicembre 2023, 15:37

            In tutto ciò bisognerebbe capire cosa si intende per “giocatore di interesse nazionale”, detto che tutti i rugbisti italiani che giocano ad alto livello potrebbero essere potenzialmente di “interesse nazionale”…per il resto, avere due franchigie permette di spalmare questi giocatori di cosiddetto interesse nazionale su almeno due fronti: se fossero riuniti in un’unica franchigia, bisognerebbe tagliare almeno la metà degli italiani attualmente nell’alto livello e ripiazzarli in Serie A Elite o minori…credo non sia pensabile affrontare un campionato come l’URC con tutti e soli italiani o comunque oriundi eleggibili, poiché la realtà cruda anche se amara è che non sarebbe una squadra competitiva…e, se non sei competitivo, potresti anche chiudere. E’ mooolto pericolosa la franchigia unica. Quindi, per quanto le Zebre non siano competitive come squadra, finché dura è bene tenerle. Inoltre avere stranieri di buona qualità è vitale durante le finestre internazionali, dove a volte ci si gioca punti preziosi. Infatti quando proponevo uno come Tomas Francis come pilone destro a Treviso, sarebbe stata una soluzione ottima: profilo esperto ma non troppo anziano (31 anni), caratura internazionale ma ha rinunciato a proseguire con il Galles…il tutto da 1.85 x 135 kg. E invece se n’è andato in Pro D2 al Provence…non ce lo si poteva permettere? Non credo…e comunque per uno così li puoi spendere e sai che sarai ripagato. Solo che temo abbiano speso tutto per Fekitoa…

          • fracassosandona 12 Dicembre 2023, 16:33

            @fabfab: pensi che l’URC ci renda più milioni di quanto ci costi?
            è il 6N che rende, per il momento, ora che abbiamo ceduto quote a terzi renderà meno pure quello…

            abbiamo sputtanato una decina di milioni di euro l’anno (ormai siamo intorno ai 140) per ridurci a pubblicizzare sulla home page federale questa roba qua: https://exiles.federugby.it/ il tutto per mettere insieme una nazionale che va peggio di quando eravamo fuori dal giro…

          • Fabfab 12 Dicembre 2023, 19:26

            Non lo so, sinceramente. So solo che un po’ di milioni arrivano dal fondo che ha comprato il format e dai diritti televisivi. Rinunciando all’URC quelli li perdi senz’altro. Ammettiamo poi che i circa 10 milioni che versa la Fir vadano distribuiti tra le 10, 9, 8 (questo andrebbe visto) società che compongono la serie A più Teeviso e Parma. Sono, nella migliore delle ipotesi, un milione a società. Di incassi ne vedi pochi, i diritti TV arriverebbero in misura decisamente minore e gli sponsor italiani non mi pare che siano di manica così larga. Facciamo, così per gioco, che tra tutte le componenti arrivino due milioni a società (ma ricordiamoci che ci sono i campionati minori e tutto il movimento giovanile). Sono budget ridicoli per un rugby professionistico considerato che una quarantina di atleti li devi avere per fare un campionato. Inoltre dovresti mandare via tutti o quasi gli stranieri che attualmente giocano nel domestico, altrimenti non puoi formare giocatori che aspirino ad arrivare in nazionale. Quanti anni ci vorrebbero (ammesso che succeda) per iniziare a vedere qualche risultato? Senza dimenticare che i migliori andrebbero a giocare all’estero come fanno i georgiani. Noi non abbiamo un sistema scolastico che formi rugbisti come avviene praticamente in tutti i Paesi dove si gioca un rugby evoluto (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Argentina). L’unico Paese dove i giocatori si formano nei club come in Italia è la Francia, ma hai presente il budget delle squadre e il movimento che c’è alla base? Non ci sono assolutamente paragoni possibili. Quindi siamo costretti, se vogliamo restare tra le prime 12 nazioni al mondo, a trovare delle scorciatoie. Ti vorrei ricordare anche che, quando da noi c’era solo il domestico e prima di entrare nel 6 Nazioni, nella nostra nazionale ci giocavano già diversi oriundi ed equiparati: Dominguez in primis, ma anche Gardner, Sole ed altri. Negli anni successivi c’erano Robertson, Wakarua, Pez, Orquera, Canale, De Marigny, ecc. Il sogno di una nazionale autarchica che venga dal domestico e sia anche forte rischia di restare appunto un sogno

  5. Sentimento Caprese 12 Dicembre 2023, 16:47

    fracassosandona il progetto exiles esiste in quasi tutte le federazioni.

  6. Sentimento Caprese 12 Dicembre 2023, 16:47

    fracassosandona il progetto exiles esiste in quasi tutte le federazioni

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