Dopo una partenza di fuoco gli inglesi si fanno rimontare, ma la meta d’intercetto di Theo Dan si rivela decisiva
SAINT-DENIS – Al termine della battaglia campale che la rivalità tra Argentina e Inghilterra prometteva i sudditi di Sua Maestà hanno conquistato il terzo posto nella Rugby World Cup 2023 vincendo la partita per 26-23.
Una gara aspra, cruda e spigolosa dove l’Inghilterra ha prima dato l’impressione di poter dominare, poi ha sofferto una gloriosa rimonta dei sudamericani, interrotta proprio sul più bello dal decisivo intercetto del tallonatore Theo Dan, che alla fine si è rivelato decisivo.
Gli albionici sono partiti molto meglio degli avversari, dominando fisicamente e mentalmente la partita. Ne sono usciti 13 punti in 12 minuti senza alcuna possibilità per i Pumas di dire la propria.
Poi, pian piano, gli argentini hanno ritrovato il bandolo della matassa, prendendo fiducia grazie al gioco al piede, capace di mettere sotto pressione Marcus Smith, e a una crescita dell’intensità fisica che ha consentito al pack di dominare gli otto avanti avversari per la seconda metà della prima frazione di gioco.
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Boffelli ha aperto le marcature per i suoi al 23′, Farrell ha mantenuto le distanze rispondendo poco dopo, ma i sudamericani hanno riaperto la partita a quattro giri d’orologio dalla fine del tempo con un bel multifase corale che ha portato in meta un coraggioso Tomas Cubelli, uno dei migliori dei suoi.
Dopo essere andati al riposo sul 16-10 i Pumas hanno preso il comando della gara con una grande azione personale di Santiago Carreras, che ha seminato Theo Dan e Marcus Smith con una potente accelerazione per andare a segnare sotto i pali e dare il primo vantaggio ai suoi.
Un vantaggio durato pochissimo: sulla liberazione del proprio campo successiva al restart Theo Dan si è vendicato di Carreras andando a stoppare il calcio e segnando immediatamente per i suoi (da censurare il gesto del numero 2 dopo la segnatura, colpendo al volto Mallia, inspiegabilmente lasciato andare in cavalleria).
Uno scambio di calci ai pali tra Farrell e Sanchez ha portato il punteggio sul 26-23 a 13 minuti dal termine, dominati dall’Argentina. I Pumas non sono però riusciti a segnare: Sanchez è andato per i pali da posizione molto defilata e ha sbagliato il calcio del pareggio, poi nel finale gli errori gestuali hanno comportato il fallimento delle pur presenti opportunità.
L’Inghilterra chiude con un terzo posto guadagnato attraverso una difesa a denti stretti, guidata da un Sam Underhill che ha approfittato della sua prima opportunità da titolare in un anno e mezzo. La squadra in maglia bianca ha avuto qualcosa in più dalla panchina rispetto a un’Argentina che invece mastica amaro: per un’ora è sembrata in grado di portare in fondo l’incontro, senza riuscirci per troppi errori, per una struttura d’attacco a volte confusa, per una mancanza di lucidità generalizzata.
Al di là della prestazione e del risultato, è stata l’ultima partita internazionale per Agustin Creevy, il giocatore con più caps di sempre per l’Argentina, e Nicolas Sanchez, il miglior marcatore nella storia dei Pumas, e per Ben Youngs, 127 presenze per l’Inghilterra. Non fra i presenti oggi Courtney Lawes, che ha annunciato l’addio al rugby nei giorni scorsi. Quattro giocatori dalla carriera straordinaria, degni del migliore degli omaggi.
Lorenzo Calamai
Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Emiliano Boffelli, 13 Lucio Cinti, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Mateo Carreras, 10 Santiago Carreras, 9 Tomas Cubelli, 8 Facundo Isa, 7 Marcos Kremer, 6 Juan Martin Gonzalez, 5 Pedro Rubiolo, 4 Guido Petti, 3 Francisco Gómez Kodela, 2 Julian Montoya (c), 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Agustín Creevy, 17 Joel Sclavi, 18 Eduardo Bello, 19 Matias Alemanno, 20 Rodrigo Bruni, 21 Lautaro Bazan Velez, 22 Nicolas Sanchez, 23 Matías Moroni
Marcatori Argentina
Mete: Cubelli (36), Carreras (43)
Trasformazioni: Boffelli (36, 43)
Calci di punizione: Boffelli (23, 49), Sanchez (67)
Inghilterra: 15 Marcus Smith, 14 Freddie Steward, 13 Joe Marchant, 12 Manu Tuilagi, 11 Henry Arundell, 10 Owen Farrell (c), 9 Ben Youngs, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Tom Curry, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Theo Dan, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Bevan Rodd, 18 Dan Cole, 19 David Ribbans, 20 Lewis Ludlam, 21 Danny Care, 22 George Ford, 23 Ollie Lawrence
Marcatori Inghilterra
Mete: Earl (8), Dan (44)
Trasformazioni: Farrell (8, 44)
Calci di punizione: Farrell (3, 12, 29, 64)
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