Partita giocata su ritmi incredibili, con sette mete complessive e tanto spettacolo. I padroni di casa escono dalla competizione, i Campioni del mondo in carica avanzano
Il Sudafrica è la quarta semifinalista della Rugby World Cup: la Francia, attesissima da tutto il suo popolo, cade 28-29 dopo una battaglia campale allo Stade Francais. Partita velocissima, ricca di spunti e giocate soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa sale la quantità di scontri fisici e i sudafricani passano con una meta di Etezebeth difesa poi nel punteggio dal piede di Pollard. Saranno loro a sfidare l’Inghilterra nella replica della finale 2019.
LA PARTITA – Dopo il ruggito dello Stade de France durante gli inni, con ovvia prevalenza vocale per quello francese, ci si trasferisce di colpo all’Autodromo di Monza, un tempio della velocità per una gara che offre un primo tempo giocato a mille all’ora. Le squadre infatti, a differenza ad esempio di quanto successo sabato durante Irlanda-Nuova Zelanda, scelgono di non andare a sbattere con continuità affidandosi invece al piede. Proprio dal piede di Dupont esce il pallone che Bielle-Biarrey non schiaccia per un soffio in apertura, con una Francia comunque installatasi nei 22 avversari. Al 3’ è già tempo di meta: una touche sui 22 vede una spettacolare maul transalpina, ovale quasi in fondo ma basta una fase con Dupont che apre all’ala per Baille che si deve solo tuffare. 7-0 e Sudafrica che si salva poco dopo con un clamoroso gesto tecnico di Etzebeth che intercetta un pallone all’indietro, quindi bastano 4’ agli Springboks per impattare. Ancora il piede decisivo, questa vola di Reinach, con un up and under che rimbalza nella metà campo francese e viene raccolto da Arendse imprendibile fino in fondo. Si continua senza tregua, da una metà campo all’altra, con pochissime mischie e qualche errore gestuale dettate dal ritmo folle. Ramos sbaglia un piazzato (solo per lui) alla portata al quarto d’ora, i Boks allora non perdonano poco dopo. Tanto per cambiare Libbock alza un calcio in cielo, Woki raccoglie male sui propri 10 metri l’ovale che schizza nelle mani di De Allende, fermato sì ai 5 metri ma poi abile nel superare la difesa avversaria dopo poche fasi. Il 7-12 non dura che un paio di minuti, perché i Bleus reagiscono con furia e si installano nei 22 avversari trovando un fallo sudafricano, Dupont gioca veloce e arriva un’altra meta in bandierina di un prima linea, Mauvaka. La trasformazione non riesce perché, rendendo onore alla partita, la scheggia Kolbe stoppa Ramos al 22’, e si dimostra un fulmine anche tre minuti dopo quando su palla recuperata nella propria metà campo segue il calcetto rimbalzante di Kriel e sgasa fino in fondo per il nuoto vantaggio ospite. Non c’è tempo neanche per pensare, la Francia ha più possesso e si ributta in avanti mettendo sotto pressione la difesa che cede alla mezz’ora con Baille che dopo diverse cariche segna la sua doppietta. È 19-19, quasi senza accorgersene, quindi praticamente all’ultimo minuto un intervento del TMO segnala una testata di Etzebeth nel tentativo di placcare Atonio. Giallo (con bunker) e destro di Ramos per il 22-19 alla pausa.
Al rientro in campo Etzebeth scopre che potrà rientrare dopo i 10’, visto che il cartellino non è stato commutato in rosso, e seduto fuori dal campo osserva un’apertura di secondo tempo sempre a tutta velocità da entrambe le parti. A proposito di velocità, l’ingresso di De Klerk al 44’ fa capire quanto gli Springboks vogliano tenere alto il ritmo affidandosi anche a Pollard che subentra a Libbock. Tra una palla rubata e l’altra c’è davvero di che divertirsi con due squadre che fanno dell’intensità il loro mantra, mentre il punteggio non cambia nei primi nove minuti permettendo ai sudafricani di tornare in 15 recuperando Etzebeth dal sin-bin. Oltre a lui entrano anche diversi giocatori dalle due panchine in un match nel quale i Bleus iniziano a dominare a livello territoriale con tante visite nei 22 avversari durante i primi 10 minuti del secondo tempo. Proprio in quella zona arriva un fallo sudafricano in mischia che Ramos converte con il piazzato del 26-19 al 53’, situazione che obbliga il Sudafrica a reagire. Questo avviene ma la difesa francese fa muro contro le devastanti cariche dei Boks, che all’ora di gioco si trovano ancora sotto di sei lunghezze anche dopo aver sprecato una touche con lancio a favore sui 5 francesi. Si continua a giocare a gas aperto, con Galthiè e Nienaber che svuotano presto le panchine per avere forze fresche nell’ultimo quarto di partita, ma sono i “grandi vecchi” a fare la differenza: Eben Etzebeth al 67’ riesce a sfondare la linea francese dopo tanta pressione. Chiara la volontà degli Springboks di non piazzare ma usare la potenza dei suoi avanti, scelta che porta al 25-26 dei Campioni del Mondo in carica, punteggio che dura giusto un paio di minuti visto che un tenuto forzato da Smith manda Pollard sulla piazzola da metà campo e quest’ultimo non sbaglia portando i suoi al +4. Serve reagire alla Francia, situazione che comunque arriva prestissimo con un’azione furiosa che porta al fallo di De Klerk e già al 72’ Ramos accorcia le distanze con il calcio del 28-29. Lo stesso estremo di Tolosa due minuti dopo sbaglia un drop di liberazione dai 22 “mettendosi in casa” una mischia per il Sudafrica, pericolosissimo nelle intenzioni ma inconcludente a pochi metri dalla linea di meta transalpina con un avanti. La Francia si salva ma è costretta a ripartire da lontanissimo con meno di tre minuti all’80’, lo fa bene con un’azione in velocità che macina 50 metri in fretta ma poi rallenta sempre di più, fino a quando Wardi all’81esimo perde il pallone in avanti sancendo la sconfitta della Francia. Passa il Sudafrica dopo una battaglia stupenda.
Rugby World Cup 2023, quarti di finale: il tabellino di Francia-Sudafrica 28-29
Francia: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Jonathan Danty, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Matthieu Jalibert, 9 Antoine Dupont (c), 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon, 6 Anthony Jelonch, 5 Thibaud Flament, 4 Cameron Woki, 3 Uini Atonio, 2 Peato Mauvaka, 1 Cyril Baille.
A disposizione: 16 Pierre Bourgarit, 17 Reda Wardi, 18 Dorian Aldegheri, 19 Romain Taofifenua, 20 Francois Cros, 21 Sekou Macalou, 22 Maxime Lucu, 23 Yoram Moefana.
Mete: Cyril Baille (4′, 31′), Peato Mauvaka (22′)
Trasformazioni: Thomas Ramos (5′, 32′)
Calci piazzati: Thomas Ramos (41′, 54′, 72′)
Sudafrica:15 Damian Willemse, 14 Kurt-Lee Arendse, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Cheslin Kolbe, 10 Manie Libbok, 9 Cobus Reinach, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Steven Kitshoff.
A disposizione: 16 Deon Fourie, 17 Ox Nche, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Kwagga Smith, 21 Faf de Klerk, 22 Handre Pollard, 23 Willie le Roux.
Mete: Kurt-Lee Arendse (8′), Damian de Allende (18′), Cheslin Kolbe (26′), Eben Etzebeth (67′)
Trasformazioni: Manie Libbok (10′, 28′), Handre Pollard (67′)
Calci piazzati: Handre Pollard (69′)
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