Francia-All Blacks, Nepo Laulala: “È una sconfitta che fa male, siamo qui per rappresentare un intero paese”

Le dichiarazioni a caldo raccolte in zona mista, direttamente dallo Stade de France di Parigi

L’esultanza dei giocatori francesi al termine di Francia-All Blacks – ph. World Rugby

SAINT-DENIS – Dopo la vittoria della Francia sugli All Blacks nella prima partita della Rugby World Cup 2023 gli umori tra i protagonisti sono diversi. Non solo tra vincitori e vinti, ma anche all’interno della stessa squadra.

Ne è un esempio l’affranto Nepo Laulala, che bisbiglia in zona mista, ai microfoni dei giornalisti presenti da tutto il mondo: “Come ha detto Ardie [Savea] in conferenza stampa, questa è una sconfitta che fa male. Fa male. Fa davvero male. Questo per noi non è solo un gioco, siamo qui per rappresentare un intero paese.”

Rieko Ioane è ugualmente deluso, ma guarda anche al futuro: “Il torneo non è finito. La disciplina è stata un tema importante, visto anche il calciatore a disposizione della Francia, che ha dimostrato di poter piazzare da 50/55 metri. Sappiamo che il risultato è deludente, non siamo riusciti a replicare nella ripresa il buon primo tempo, ma va dato merito alla Francia di essere riusciti a metterci grande pressione, tenendoci chiusi nei nostri 22 metri a lungo.”

“Ai nostri tifosi a casa voglio dire di rimanere al nostro fianco: questo è solo l’inizio, sarà una grande storia.”

Leggi anche: Rugby World Cup 2023: la Francia stritola gli All Blacks alla distanza, il primo match è vinto 27-13

Aaron Smith sembra invece più tranquillo dei compagni: “Credo che abbiamo giocato un buon primo tempo, volitivo. Abbiamo segnato subito, siamo stati nei loro 22 un altro paio di volte. Se fossimo stati un po’ più puliti in quei momenti avremmo potuto segnare di più, andare al riposo con un altro risultato. Nel secondo tempo i problemi sono stati l’esecuzione e l’uscita dalla nostra metà campo. Abbiamo davvero faticato a farlo. Ci sono comunque un sacco di cose positive nella gara di stasera, è stato bello vederci uscire dagli spogliatoi in un ambiente caldo, ostile e con tutta la pressione addosso giocare comunque liberamente.”

Dal lato francese Melvyn Jaminet, che con la sua meta ha chiuso l’incontro, ha una lettura della gara simile a quella degli avversari, seppur vista dall’altro lato: “Penso che abbiamo sofferto nel primo tempo ma malgrado tutto siamo riusciti ad andare al riposo davanti nel punteggio, mentre nel secondo siamo riusciti a fare il vuoto mettendo in atto il nostro gioco. Siamo tutti molto fieri della vittoria di stasera. Oggi c’era tutta la mia famiglia, mia madre, mio padre e i miei fratelli, vincere davanti a loro fa molto piacere.”

Un piacere condiviso anche dal tallonatore Peato Mauvaka: “Non si è mai pronti a entrare così dalla panchina, nei primi minuti della partita. Però per me era una partita un po’ particolare, avevo mia madre in tribuna a vedermi, cosa che mi ha dato un picco di adrenalina all’ingresso in campo.”

Il giocatore è stato anche protagonista di una delle azioni più entusiasmanti della partita, battendo un calcio di punizione veloce nella propria metà campo e risalendo palla in mano decine di metri: “È stata un po’ la stanchezza a farmi fare quella scelta – sorride – L’adrenalina e la stanchezza, un pizzico di follia, non ho visto nessuno davanti a me e ho scelto di giocare.”

Lorenzo Calamai

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