Finale Serie A: Rangers Vicenza per la prima volta nel massimo campionato italiano

Incredibile rimonta dei vicentini sulla Lazio, dal 3-18 al 21-18 in soli venti minuti

COMMENTI DEI LETTORI
  1. aries version 2.0 4 Giugno 2023, 19:32

    Complimenti a Vicenza! Ho scritto tutto quello che penso di là. Partita molto emozionante, gli ultimi 10 minuti veramente memorabili. Ottimo livello e giocatori in campo, in generale, molto buoni! Peccato aver scoperto che fosse a Prato quando mi sono collegato, altrimenti sarei andato a vederla al campo. 🤦Sempre sul pezzo!

    • Fabfab 4 Giugno 2023, 19:38

      Te l’ho scritto di là, dovevi accorgertene dai pali davanti alla telecamera 😀

      • aries version 2.0 4 Giugno 2023, 20:25

        Riconosciuti subito i montanti della tribuna! Il problema è che ero assettatissimo da divano, avrei pure potuto tentare la mattata e arrivare per il secondo tempo ma c’era il temporale e avrei dovuto rimuovere la sindone, la mia copertina da divano inalterata da 2000 anni, pure i miei gatti la schifano… Figlio e moglie via per un compleanno e boccia di merlot sul tavolino, quando mi ricapita?! Ad averlo saputo prima, mi sarei organizzato! Panoramica di Monte Morello, slalom tra caprioli e cignali e in 40 minuti sarei arrivato al campo, c’è pure il ristorantino interno che se non ricordo male è discreto per una pizza e birra volanti. C’aveva pure giocato la nazionale femminile contro il sud africa qualche anno fa e ci abbiamo fatto tanti tornei con i bambini in quello stadio, mi piace quel posto devo dire!

  2. Fabfab 4 Giugno 2023, 19:39

    Comunque stasera a Vicenza festeggiano, non si trova già più nemmeno un gatto 🤣🤣🤣

  3. marcoV 4 Giugno 2023, 19:46

    Woooooow!!!! Festòn!!!! 🔴⚪😼
    🍻🍻🍻

  4. Interza 4 Giugno 2023, 21:25

    In Veneto possiamo fare un biglietto turistico cumulativo per vedere non solo i musei ma anche le partite di Top in aggiunta a Treviso ovviamente.

  5. rugbymalato 4 Giugno 2023, 23:02

    Personalmente, giocatori già famosi a parte, quello che mi ha davvero rubato l’ occhio è stato il pilone destro Vicentino Franceschini! Ha giocato benissimo sia in chiusa che fuori! Ho visto che è di Bassano e ha gravitato nei cdf u18 nel 2013..

    • Shakespeare 4 Giugno 2023, 23:09

      A me e’ piaciuto vedere gli scatti dell’ala Foroncelli…

  6. AleTv 5 Giugno 2023, 00:02

    Noto solo ora che Frangini ha concluso la stagione a Vicenza

  7. djebel 5 Giugno 2023, 08:35

    Padova, Rovigo, Mogliano, Vicenza.
    Reggio Emilia, Colorno.
    Viadana, Piacenza.
    Fiamme Oro.
    Questo sarà il massimo campionato di rugby dell’anno prossimo… un Enclave veneta (a cui mancano gli amici veronesi del Presidentissimissimo), che ovviamente si merita il posto che occupa, ma che deve fortemente fare riflettere la federazione sull’implosione che sta avendo il nostro sport.

    • Camoto 5 Giugno 2023, 08:47

      A dire il vero non è proprio una novità. Nel top12 2018-19 ben 6 su 12
      Petrarca, Rovigo, Mogliano, San Donà, Valsugana, Verona.
      Poi ci fu la retrocessione, delle ultime 2 che portò a 4 venete su 12 nel 2019-2020.
      Petrarca, Rovigo, Mogliano, San Donà.
      Infine 3 su 10 dal 2020-21 per il fallimento del San Donà.
      In generale il Veneto rappresenta il 50% o quasi del nostro professionismo.

      • Maggicopinti 5 Giugno 2023, 10:21

        La prevalenza veneta è cosa acclarata da almeno 50 anni., ma almeno fino a 15 anni fa c’erano realtà spot in altre aree d’Italia: l’Aquila, Catania, Benevento, Roma, Prato un po’ prima Napoli. Tutte realtà più o meno perdute (L’Aquila rifondata per la centesima volta, Benevento, Roma, Catania sono in serie B. Il ritorno nel rugby che conta pare lontanissimo. e con loro la tradizione, l’interesse del pubblico, i giocatori formati in loco (Mascioletti, Troiani, Festuccia, Masi, Zaffiri…Di Giandomenico allenatore, giusto per citare qualche nome aquilano).
        Preoccupa che ormai il rugby si stia sempre più richiudendo nel triangolo Veneto-Emilia-Lombardia est (Brescia+Mantova); quando si vorrà riportare il rugby dove è più o meno perduto, ricostruire la filiera di conoscenza, cultura, lavoro, interesse sarà un lavoro titanico.

        • porcorosso 5 Giugno 2023, 12:00

          Io non capisco mai questi discorsi.
          La fortuna rugbystica del Veneto deriva solo dal lavoro messo in atto. Niente di diverso da quello che può essere messo in atto nel resto dello stato.
          Treviso ha lavorato per 30 anni prima di vincere il primo campionato.

          Si tratta di quello, non c’è nulla che debba essere fatto dall’alto per premiare aree particolari [la gestione Zebre è sintomatica di come non funzioni bene creare dei protettorati].
          Bisogna solo lavorare.
          Non è sanità o istruzione, è sport e il bello è che va avanti chi se lo merita di più.

          Lamentarsi che il rugby è un affare Veneto, Emiliano e Lombardo [per lo meno per il così detto alto livello] significa non dare credito al campo e non avere fiducia negli sconfitti e nelle loro possibilità per il futuro.

          Saluti PR-WSM

          • djebel 5 Giugno 2023, 12:20

            Il problema, @porcorosso, è che se non crei inclusione, se non promuovi, se non ti fai vedere, se non fai girare le squadre, tutto il discorso rimane dov’è. Certo che bisogna lavorare, sicuro. Ma piano piano si sta facendo sparire il rugby dentro una zona da cui si rischia di non riuscire più ad espandersi. Secondo me la nazionale maggiore deve girare per l’Italia, i ragazzi della U20 devono girare per l’Italia, la nazionale femminile deve girare per l’Italia. Io ricordo partite della nazionale U20 giocate a Capoterra, in puglia, ecc ecc.
            Poi, oh, sono opinioni, e la mia può essere sbagliata.

          • djebel 5 Giugno 2023, 12:20

            Il problema, @porcorosso, è che se non crei inclusione, se non promuovi, se non ti fai vedere, se non fai girare le squadre, tutto il discorso rimane dov’è. Certo che bisogna lavorare, sicuro. Ma piano piano si sta facendo sparire il rugby dentro una zona da cui si rischia di non riuscire più ad espandersi. Secondo me la nazionale maggiore deve girare per l’Italia, i ragazzi della U20 devono girare per l’Italia, la nazionale femminile deve girare per l’Italia. Io ricordo partite della nazionale U20 giocate a Capoterra, in puglia, ecc ecc.
            Poi, oh, sono opinioni, e la mia può essere sbagliata.

          • eurobatman 5 Giugno 2023, 14:05

            ha ragione eccome Porcorosso. Le cose vanno avanti perché si lavora su queste.
            Non vedo nessun complotto né prima di Innocenti né ora.
            Ricordiamoci che è solo sport, non una questione di vita o di morte

          • porcorosso 5 Giugno 2023, 23:36

            @djebel
            Non possiamo far vincere i campionati una volta al Veneto, una al Lazio e così via.

            Questo in linea generale, poiché il rugby è uno sport, quindi competizione: il migliore vince.

            Se poi vogliamo guardare lo status reale del rugby in Italia, non rappresenta il primo sport in nessun luogo, nemmeno a Rovigo o a Treviso. Sembrerà una ipotesi egoista, ma con una situazione del genere, non ci si può inerpicare con piani di espansione, pena la mortificazione del debole stronghold attuale.

            Non siamo la Francia dove il rugby è primo sport in tutta l’Occitania e può permettersi di decidere dove investire per espandere il mercato.

            Auguro il meglio a ogni club di cui tu sia tifoso.

            Saluti PR-WSM

          • Maggicopinti 6 Giugno 2023, 14:03

            Non c’è molto da capire in questi discorsi: gli obiettivi politici non coincidono con quelli economici. Se l’obiettivo politico di una federazione è quella di promuovere la diffusione e la competitività in uno sport, quella federazione DEVE porsi come obiettivo quello di portare lo sport dove non c’è. Altrimenti non c’è bisogno di una federazione, ognuno per sé e le squadre rimaste si organizzano in una lega e giocano tra loro, no?
            Se però ‘obiettivo è diffondere popolarità, pratica e competitività nel rugby, certo che la FIR deve preoccuparsi quando muoiono realtà come l’Aquila! Perché magari lì ci sono ancora dei Masi e dei Festuccia che invece di giocare a rugby fanno altro.

            Oltretutto- e qui chiudo – chi parla di fortuna rugbystica del veneto dovrebbe osservare che che oggi il veneto non sta meglio di 30 anni fa, in termini di pubblico, popolarità, seguito: vedere Rovigo Benetton a Roma nell’87 c’erano quasi 10.000 spettatori, numeri che oggi ci sogniamo. NOn sono di più i veneti, sono gli altri che non ci sono più, e questo si che dovrebbe preoccupare.

        • Camoto 5 Giugno 2023, 12:04

          Preoccupa eccome, il trend va invertito.
          Non voglio difendere Innocenti, ma volevo appunto far notare che non è una novità.
          A lui faccio magari una colpa di aver tagliato il Sud nelle giovanili.

          • madmax 5 Giugno 2023, 14:37

            Temo sia legato semplicemente agli imprenditori locali che sono disposti ad investire. Il triangolo Emilia / Veneto / Lombardia Est ne raccoglie una percentuale spropositata rispetto al resto dell’Italia e diversi di questi hanno giocato a rugby e investono per passione.

        • Shakespeare 5 Giugno 2023, 22:17

          Veramente, se ho capito bene, la prossima stagione vedra’ ben sei squadre di Roma e dintorni in serie A…

    • Interza 5 Giugno 2023, 21:38

      Djebel comunque Piacenza è in Emilia non in Lombardia. E quindi ok Veneto ne ha 4, ma è subito seguito dall’Emilia.
      Come ho scritto più volte, mi auguro che questa dieta del Campionato di 9 e poi 8 squadre, duri il tempo necessario per creare un po di imnagine economica e pubblico anche televisivo. Vale a dire, massimo ma proprio massimo 3-4-5 anni. Poi o si torna ad un Campionato diffuso sul territorio oppure il rugby italiano è definitivamente morto per miopia di chi dirige e crede solo ad una politica di soldi e Nazionale

      • Shakespeare 5 Giugno 2023, 22:22

        E’ (almeno) dagli anni novanta che a livello FIR si va avanti a sostenere il binomio soldi-nazionale a discapito del rugby di base, con l’assunto presunto che se la nazionale fa risultato allora anche il rugby di base ha tutto quello che gli serve…

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