Sebastian Negri: “Questo è il miglior ambiente in nazionale da quando ho iniziato a giocarci”

Il terza linea del Benetton a tutto tondo sulla selezione con il World XV, le prestazioni nel club e con l’Italia

Sebastian Negri - ph. S.pessina

Sebastian Negri – ph. S.Pessina

Tra i giocatori che maggiormente hanno impressionato nel 2023 dell’Italia va sicuramente citato Sebastian Negri. Il flanker del Benetton e della nazionale ha avuto l’occasione di ripercorrere la stagione e ha rilasciato dichiarazioni interessanti.

Inoltre per lui, per Michele Lamaro e per Niccolò Cannone domenica 28 maggio si spalancheranno le porte di Twickenham, lo stadio dove andrà in scena la sfida fra Barbarians e World XV.

Le due selezioni annoverano tra le loro fila dei nomi eccellenti del rugby internazionale, a partire dalle due guide tecniche: Eddie Jones per i Barbarians e Steve Hansen per il World XV

La presenza dei tre giocatori italiani è un grande attestato di stima nei confronti della niostra nazionale, che proprio a Twickenham nel febbraio scorso ha giocato una partita coraggiosa, ricevendo tanti apprezzamenti.

“Non capita spesso di essere chiamati in un XV Mondiale”

“Penso che sia un grande onore essere selezionati per il World XV. È una fantastica opportunità per giocare con i ragazzi contro cui ho giocato spesso da avversario, per ottenere una nuova esperienza e sono davvero grato, non vedo l’ora. – Ha commentato Sebastian Negri interpellato da talkingrugbyunion.com – Non capita spesso di essere chiamati in un XV Mondiale, specialmente per giocare contro i Barbarians a Twickenham. Sarà un’occasione speciale. Ecco di cosa tratta il rugby e la vita. Si tratta solo di cogliere queste opportunità e sfruttarle al meglio.”

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“Giocheremo in questo World XV per conto di tutti i ragazzi italiani”

Negri è stato inserito in un gruppo dove non tutti i giocatori presenti sono destinati a giocare la Rugby World Cup. La finestra estiva che avvicina le nazionali al mondiale è delicata, si cerca di prevenire gli infortuni, ma lo staff dell’Italia non ha vuto dubbi.

“È un’opportunità che non potevo lasciarmi sfuggire. Ho parlato con Kieran Crowley e lui era d’accordo. Ha detto che queste sono occasioni da cogliere. Questo è ciò che è la vita e ciò che è il rugby.”

Negri poi spiega la volontà da parte sua di essere d’ispirazione per gli altri, senza tralasciare una fotografia dedicata agli ultimi risultati dell’Italia.

“Essendo selezionato insieme a Niccolò Cannone e Michele Lamaro, credo che sia davvero un buon riconoscimento rispetto a dove si trova il rugby italiano al momento. I ragazzi che sono stati selezionati ovviamente hanno avuto buone prestazioni, ma stiamo giocando in questo World XV per conto di tutti i ragazzi italiani. I risultati durante il Six Nations non sono andati per il verso giusto, ma siamo stati estremamente vicini a battere alcune squadre. Guardando negli ultimi 12-18 mesi, penso che abbiamo fatto enormi passi avanti. Abbiamo una vera identità e, soprattutto, iniziamo a riavere quel rispetto e quella credibilità all’interno del rugby italiano.”

La guida tecnica di Steve Hansen, pluridecorato coach neozelandese è uno stimolo importante.

“È molto speciale. Ci gusteremo la settimana, prenderemo tutto e ci godremo questa esperienza. È surreale giocare per Steve Hansen, un allenatore di livello mondiale insieme a giocatori di livello mondiale. Sperimentare un nuovo coaching e il modo in cui le persone vedono il gioco e si preparano per il gioco, confrontarsi con le intelligenze rugbistiche degli altri compagni di squadra. Penso che impareremo tutti molto.”

Il ritorno a Twickenham

“Giocare a Twickenham è sempre speciale. Ho così tanti ricordi belli lì. Ci ho giocato con Hartpury e vinto BUCS Super Rugby con tutti i miei amici. Devo dire poi che l’ultima volta che ho giocato a Twickenham contro l’Inghilterra nelle Sei Nazioni è stato uno dei miei ricordi più speciali… per molte ragioni.”

Probabilmente Negri fa riferimento alla super prestazione individuale, contraddistinta anche da alcuni interventi difensivi da cineteca. Ricordi positivi che si contrappongono ad altri meno belli.

“L’ultima volta che ho giocato con l’Inghilterra a Roma nel 2022 ho avuto un colpo alla testa. Ho passato quattro minuti a dormire sul pavimento e ho ripreso conoscenza solo quando ero in ambulanza sulla strada per l’ospedale. Ellis Genge mi ha salvato la vita quando ha tirato fuori il mio paradenti. Stavo soffocando. Quindi giocare di nuovo a Twickenham quest’anno, contro Ellis, è stato piuttosto emozionante e piuttosto speciale. Ecco perché ho voluto scambiare le maglie con lui dopo quella partita ed ecco perché la partita più recente contro l’Inghilterra è stata un ricordo fantastico, che spicca.”

L’infortunio per fortuna non ha avuto conseguenze permanenti, ma ha costretto Negri a riflettere sulle sue priorità.

“Quel momento in particolare è stato una grande spinta per cogliere opportunità come quella del World XV quando si è presentata. Sono state un paio di settimane davvero difficili, svegliarsi ogni giorno con mal di testa e lottare. Non è stato facile. Metti tutto in prospettiva e ti fa capire cosa è importante nella vita e cosa non è importante, diventa un promemoria che il rugby non è per sempre. In un batter d’occhio, può essere finita. Questa è la realtà. Inizi a pensare di più alle tue responsabilità nei confronti delle altre persone. Ti fa apprezzare ciò che hai avuto, tutte le opportunità che ti sono state date e ti spinge a sfruttare al meglio tutto ciò che ti viene dato. Ho sicuramente cambiato la mia prospettiva e mi sento come se fossi cresciuto un po’ di più dopo e maturato in un certo senso. Per quanto sia stato un momento spaventoso per me, la mia famiglia, la mia fidanzata e i miei amici, penso che  tutto questo mi abbia reso una persona migliore e ho imparato molto da tutta la vicenda.”

Un bilancio complessivo del 2023

I conseguimenti della sua squadra di club hanno scritto la storia del rugby italiano, anche se resta qualche rammarico per come è andata in URC

“È strano ma eccitante pensare che siamo alla fine di questa stagione. È stata davvero positiva per Benetton Treviso, e mi sento come se avessimo fatto grandi passi avanti. Siamo rimasti un po’ delusi da alcuni risultati nel campionato United Rugby Championship, che avrebbero potuto andare meglio e metterci facilmente nei play-off se fossimo stati dalla parte giusta delle cose.”

Al contrario in Europa l’escalation di prestazioni ha portato gli uomini di Bortolami a giocare una partita importante come la semifinale della seconda coppa europea del 30 aprile allo stadio Mayol di Tolone.

“In Europa, abbiamo fatto le semifinali della Challenge Cup, un grande risultato, ma abbiamo perso contro il Tolone. Certo, loro hanno vinto il torneo a titolo definitivo venerdì sera, ma non posso fare a meno di pensare, e se……? Come con la nazionale, sento che a Treviso stiamo fornendo più credibilità e rispetto al rugby italiano. La prossima stagione avremo Malakai Fekitoa che si unisce a noi. È chiaramente un posto in cui la gente sta iniziando a guardare per giocare ai più alti standard.”

Infine il focus sul prossimo obiettivo, quello più atteso da qualsiasi giocatore di rugby: il mondiale.

“Mi piace prendere una cosa alla volta, e la mia attenzione è sul match di Twickenham ora, ma non vedo l’ora che arrivi questa estate con l’Italia e che mi prepari per la Coppa del Mondo. Questo è il miglior ambiente della nazionale italiana in cui sono stato da quando ho iniziato a giocarci. Siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda, ora abbiamo una vera identità. Crediamo in ciò che stiamo facendo e credo che stiamo ottenendo più, ogni volta che andiamo in campo. L’anno scorso abbiamo battuto il Galles e l’Australia, e crediamo che il prossimo passo ora sia continuare a spingere e ottenere risultati, perchè c’è molta strada da fare in avanti. Quest’estate ci saranno alcuni test di warm-up difficili contro Scozia, Irlanda, Romania e Giappone, poi una girone di RWC difficile, ma tutto può succedere. ”

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