il DG traccia un bilancio complessivo e promette nuovi colpi di mercato
Benetton, Pavanello: “L’anno appena concluso è un punto di partenza”
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Sistemare la difesa è la priorità.
Finché si prendono 30 punti a partita non si va da nessuna parte.
Mettere in discussione il lavoro dell’HC, che ci piace ma che non ha ancora dimostrato di essere il migliore sulla piazza.
si sa in che ruoli si intende intervenire?
Servirebbero un pilone destro straniero ed un ala di livello secondo me, la mischia ha sofferto enormemente le assenze di Ferrari, e dietro tranne Watson e Padovani troppa discontinuità
l’allenatore fa con quello che ha.
se l’allenatore ha qualcosa fa con qualcosa, se ha poco o niente farà poco o niente, non ho mai visto chi ha la bacchetta magica e trasforma el musso in mennea.
vittori era bravo anzi bravissimo, ma aveva mennea, non un musso!
gli atleti del treviso non possono sobbarcarsi nazionale, urc o altra competizione europea, e 6 nazioni, i cali di rendimento sono dietro l’angolo al netto degli infortuni, e quindi i picchi di forma non possono essere costanti, ma altalenanti.
logicamente la nazionale ha la supremazia su tutti gli obiettivi e quindi penso tutta l’attività sarà sottomessa a tali obiettivi. è per questo che io spero e mi auguro che parma cresca, perché una più normale ripartizione degli atleti convocati in azzurro, gioverebbe agli atleti nazionali del treviso. aggiungo che un forte torneo nazionale come il top 10-9 porterebbe a far emergere non solo montemauri ma una serie di giocatori che sarebbero pronti al livello superiore.
in queste semifinali ho visto almeno una decina di giocatori di buon livello, che potrebbero rafforzare la nostra emergenti e la nostra nazionale A, questo per creare quella base larga di giocatori pronti al balzo in avanti verso urc ecc…..
pavanello ha testa e ha una società non forte ma fortissima nel portafoglio, e bortolami ha altrettanta testa e capacità, peccato per gustard…., ma ho visto che els se lo tengono e spero che uno come duvenage sia un’altro motore interno per ampliare il team allenatori.
però ora se la fir sistema e perfeziona il sistema parma, poi dovrebbe ri-elaborare il nostro massimo campionato per cercare che presidenti come quelli che reggono reggio o colorno non faccaino la fine del calvisano.
ultima cosa, ho capito che a nessuno è stato toccato dalla “morte” del calvisano, mentre tutti ci dovremmo chiedere il perché o per meglio dire come fare a non far chiudere una entità sportiva come quella calvina.
perché parlo del calvisano, perché ho paura che capiti la stessa sorte a reggio o a colorno….., tra qualche anno.
ricordiamoci del san donà…, quanti giocatori dava alla nazionale….., non possiamo perdere nessuno! purtroppo il rugby in italia ora è ancora uno sport di nicchia.
Per il Calvisano sara’ solo una flessione temporanea.
La mia unica preoccupazione viene dall’esperienza pregressa:
– nel 2013 Franco Smith porta Treviso ad un passo dai play-off –> 11o l’anno successivo
– nel 2019 Kieran Crowley porta Treviso ai play-off –> anonimato l’anno successivo
– nel 2021 Kieran Crowley porta Treviso alla vittoria in Rainbow Cup –> 13o l’anno successivo
In sostanza, ogni volta che Treviso raggiunge a fine stagione un netto obiettivo di crescita, per qualche ragione l’annata successiva non si rivela un consolidamento, ma piuttosto un regresso: saltano fuori problemi di gioco, si va fuori sincrono con FIT e Nazionale, gli acquisti si rivelano non all’altezza delle uscite, etc etc.
E non si può dire che al Benetton facciano le cose senza pianificazione e d’improvvisazione, eh!
Spero che quest’estate trovino il quid per confermarsi (che è sempre PIU’ difficile che sorprendere) e crescere davvero.
Ripeto, gli atleti del treviso hanno una serie di obiettivi, dall’urc ad altro campionato europeo per club, al 6 nazioni e poi in ulltima anche la nazionale, e mi auguro che parma aiuti treviso e abbiano un buon numero di atleti in nazionale anche le zebre così da sollevare l’intensità e la grande quantità di lavoro da portare a termine per treviso.
Qui parliamo di esseri umani e non di macchine.
Tutte le critiche a parma.sono giuste se sono rispettose dell’operato dei giocatori dello staff e del team dirigenziale. Se parma cresce, crescerà anche treviso e conseguente anche la nazionale.
Buon pranzo a tutti.
Quest anno è un punto di partenza? Mi pare di averla già sentita.. sinceramente lascerei perdere la coppa europea come obiettivo.. c è troppa casualità dietro.. invece concordo sullo spingere sulle giovanili e nella formazione dei giocatori accademici.. le fortune di Treviso possono passare solo dalla formazione..
Sono d’accordo.
Certo per l’allenatore della prima squadra e’ importante arrivare piu’ avanti il possibile in classifica, ma come societa’ e’ importante non pensare solo alla prima squadra ma anche a tutto quello che ci deve essere dietro.