URC: troppi Bulls per le Zebre. A Johannesburg termina addirittura per 78-12

All’Ellis Park Stadium non c’è storia, i sudafricani marcano ben 11 mete a fronte delle 2 dei ducali

URC: troppi Bulls per le Zebre. A Johannesburg termina addirittura per 78-12

Il primo approccio delle Zebre Parma all’Ellis Park Stadium di Johannesburg, rinominato per ragioni di sponsorizzazione Emirates Airline Park, è una vera doccia fredda, la peggiore della stagione di URC. A parte un paio di momenti, per il resto in partita si sono visti solo i padroni di casa, i Vodacom Bulls in lotta per l’accesso ai playoff. Nonostante avessero conquistato il punto bonus già nel primo tempo, con conseguente ampio vantaggio, i sudafricani non hanno mai rallentato e questo aiuta a spiegare il risultato finale per 78-12. Rimane da aggiungere che Fabio Raselli, head coach dei ducali, ha dovuto giocarsi tutti i suoi cambi entro il 54′, ragion per cui i minuti finali son stati di sola e pura sofferenza per le Zebre.

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La cronaca di Bulls-Zebre

L’avvio del match è subito difficilissimo per le Zebre: al 2′ arriva, da mischia ordinata causata da un in-avanti dei ducali, la prima meta sudafricana per mano di Moodie; dal calcio di ripartenza successivo i Bulls attaccano palla in mano dalla loro metà campo e, con troppa facilità, trovano anche la seconda marcatura con Papier al 4′. A differenza della prima questa viene trasformata dal piede di Goosen per un parziale di 12-0 nei primi cinque minuti.

Dopo l’avvio shock, le Zebre riescono ad entrare in partita. Contenuta una terza offensiva sudafricana, gli emiliani riescono subito a sfruttare la prima occasione per segnare punti pesanti: un fallo Bulls permette di usufruire di una touche nella metà campo avversaria e, dopo alcune cariche centrali, Fusco offre un ottimo assist al largo per Kriel, che all’11’ schiaccia l’ovale vicino alla bandierina.

I ducali avrebbero anche una seconda occasione, grazie all’ottimo 50-22 conquistato da Prisciantelli, che però non viene sfruttata a causa di un errore in touche, con conseguente perdita dell’ovale.

A questo punto la piattaforma di lancio laterale delle Zebre non funziona più: i lanci di Bigi (entrato già dal 13′ al posto di Du Toit) vengono tutti intercettati dai sudafricani. Rimessi sotto pressione, i ducali subiscono la terza meta targata Bulls: ottimo il gioco al piede sudafricano, con Papier che recupera un delizioso calcetto e schiaccia in meta al 21′. Passato il primo quarto di partita, grazie alla trasformazione di Goosen, il risultato è 19-5 per i padroni di casa.

Più sofferta è la conquista della quarta marcatura per i Bulls, quella del punto bonus, che comunque al 30′ arriva. Le Zebre tengono bene in difesa ma, dopo 17 fasi, Moodie trova un ottimo angolo di corsa e riesce a schiacciare l’ovale nell’area di meta, poi trasformata.

A questo punto i sudafricani giocano sulle ali dell’entusiasmo, mentre tra i ducali non funziona più niente. Al 33′ la mischia ordinata delle Zebre viene surclassata e i Bulls ne approfittano: calcio di punizione, touche e subito la quinta meta, vicino ai pali, segnata da Vermaak al 35′. Pochi minuti dopo il copione si ripete, con l’unica differenza nell’esito: i sudafricani, conquistato il vantaggio, si accontentano di andare per i pali, per il +3 con cui si chiude il primo tempo. Il parziale dice 36-5 per i padroni di casa.

I primi minuti della ripresa sono caratterizzati da alcuni errori gestuali e tanta lotta in mezzo al campo da parte di entrambe le squadre. Il momento di rottura arriva con Grobbelaar, il tallonatore dei Bulls che al 48′ rompe il placcaggio di Buonfiglio, avanza in mezzo al campo e offre l’assist per il compagno di prima linea Steenekamp che schiaccia l’ovale, poi trasformato.

Dopo la sesta marcatura subita, le Zebre riescono finalmente a mantenere un buon possesso dell’ovale nei 22 metri avversari e a far funzionare la loro piattaforma di lancio laterale. Il possesso si concretizza al 56′ con la marcatura di Cook, subentrato dopo l’intervallo per Fusco che, nonostante del dolore alla caviglia, ha stretto i denti per il primo tempo.

Dal piede di Eden arriva l’ulteriore +2 ducale, ma da questo momento in poi ci sono solo i Bulls. Questi rispondono subito con Vermaak, che al 60′ marca la doppietta personale. Passati tre quarti di gara il risultato parziale si attesta sul 50-12.

Il tabellino torna però a muoversi subito, sempre a favore dei padroni di casa: l’ottimo scambio tra Gans e Moodie porta quest’ultimo ancora una volta in meta al 63′. La pressione sudafricana è costante e ormai la resistenza delle Zebre, anche per assenze di cambi (sfruttati tutti già entro il 54′ da parte di Fabio Roselli), è finita: al 69′ è van Staden a marcare, seguito da du Plessis al 73′ e infine Smith al 79′. L’ultima trasformazione di Goosen (10 sulle 11 mete marcate dai sudafricani) decide il risultato finale per 78-12.

Il tabellino di Bulls-Zebre

Bulls: 15 Kurt-Lee Arendse, 14 Canan Moodie, 13 Stedman Gans, 12 Harold Vorster, 11 David Kriel, 10 Johan Goosen, 9 Embrose Papier, 8 Elrigh Louw, 7 Cyle Brink, 6 Marco van Staden, 5 Ruan Nortjé (c), 4 Ruan Vermaak, 3 Mornay Smith, 2 Johan Grobbelaar, 1 Gerhard Steenekamp

A disposizione: 16 Bismarck du Plessis, 17 Dylan Smith, 18 Francois Klopper, 19 Janko Swanepoel, 20 WJ Steenkamp, 21 Keagan Johannes, 22 Chris Smith, 23 Cornal Hendricks

Mete: Moodie 2′, Papier 4′, 21′, Moodie 29′, Vermaak 35′, Steenekamp 48′, Vermaak 60′, Moodie 63′, van Staden 69′, du Plessis 73′, Smith 79′
Trasformazioni: Goosen 5′, 23′, 30′, 36′, 49′, 61′, 64′, 70′, 74′, 80′
Punizioni: Goosen 40′

Zebre: 15 Richard Kriel, 14 Kobus van Wyk, 13 Erich Cronjé, 12 Enrico Lucchin, 11 Simone Gesi, 10 Geronimo Prisciantelli, 9 Alessandro Fusco, 8 Davide Ruggeri, 7 Iacopo Bianchi, Guido Volpi, 5 Leonard Krumov, 4 David Sisi (c), 3 Matteo Nocera, 2 Jacques Du Toit, 1 Paolo Buonfiglio

A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Alessio Sanavia, 18 Muhamed Hasa, 19 Andrea Zambonin, 20 Giacomo Ferrari, 21 Chris Cook, 22 Tiff Eden, 23 Jacopo Trulla

Mete: Kriel 11′, Cook 56′
Trasformazioni: Eden 57′
Punizioni:

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