All’Ellis Park Stadium non c’è storia, i sudafricani marcano ben 11 mete a fronte delle 2 dei ducali
URC: troppi Bulls per le Zebre. A Johannesburg termina addirittura per 78-12
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Per me è meglio chiudere la sezione commenti…
Dissento, meglio chiudere la franchigia (e magari spostarla).
è dall’iscrizione alla Celtic League (2010!!!) che fanno pena e penare i tifosi. Basta! Già da diverse settimane non guardo più le partite. Il mio fegato ne ha giovato.
Tifosi?
🤐
Altra figura di palta, gente che non placca, gente che non corre, nessuno che si dimette. Niente di nuovo sul fronte occidentale
non ci si può dimettere , vietato per statuto
Dopo una stressantissima stagione piena di soddisfazioni chissenefrega se le ultime 2 settimane si rilassano un pochino, se lo meritano.
Resort, bagni, massaggi, piscina…. facce sorridenti e serene….. in alto i cuori.
Ce l’hanno messa tutta (i sudafricani)…
Ottimo il game plan di Roselli/Birchall…
I danni enormi li sta facendo Bergamaschi.
Se facessero un’autogestione con tutor da internet sarebbero messi meglio.
Jimenez lasciamolo a Padova.
E per quanto visto in campo il risultato è persino bugiardo,se i Bulls avessero giocato col piede sull’acceleratore oggi ne potevano fare forse anche più di cento a questa banda di pellegrini.
…grande ironia del commentatore sull’ultima meta dei Bulls, “rugby-champagne!” ha urlato… 🙂 15 sudafricani che si allenavano contro 15 sagome (e non fanno ridere) in giallo-blu… rugby-champagne! 🙂 🙂 … ma va!
Era temuta una sconfitta pesante, hanno fatto quello che potevano …..quello che un po’ stride sono magari certe dichiarazioni sulle aspettative ( anche ) di questa tournée.
C’è poco da fare, lo staff tecnico e da rifondare punto e a capo
Franco Tonni tra presente e futuro delle Zebre Parma
Il direttore sportivo dei ducali analizza la difficile stagione che sta per finire, con uno sguardo verso il 2024/25
https://www.onrugby.it/2023/04/07/franco-tonni-tra-presente-e-futuro-delle-zebre-parma/
Aspetta e spera
Le Zebre fanno male al rugby italiano. Chiudere il baraccone e rifondare da un’altra parte, il rugby dimalto livello a parma fa ridere
rugby di malto, buona , non so se voluto ma buona! 🙂 🙂 malto a bassa gradazione alcolica comunque!…
Ora, non è per gettare benzina sul fuoco…ma anche tra le due franchigie italiane c’è attualmente una differenza abissale, non solo tra le Zebre e le concorrenti straniere dell’URC. Qualcuno si lamentava perché ieri la Benetton ha perso a Durban con uno scarto di 10 punti e segnando 5 mete…oggi le Zebre hanno perso, a Pretoria certo, ma con uno scarto di 66 punti. Sessantasei. E senza mostrare praticamente nulla di buono. In realtà la stagione ha avuto anche qualche momento semipositivo, ma quando c’era da prendere la vittoria e le occasioni ci sono state (e nemmeno poche), la squadra non ha mai saputo prenderla. La peggiore delle gallesi non si avvicina forse nemmeno ai risultati ottenuti dalla squadra di Parma…e questo può e deve far riflettere. E’ chiaro che continuando come si sta facendo ora, la situazione non migliorerà mai. Sinceramente parlando, per un giovane che approda alle Zebre, ora come ora, è una disgrazia…nel senso che si ritrova in un contesto dove quell’atavica abitudine alla sconfitta (purtroppo ben radicata in Italia ma che, un po’ alla volta, stiamo cercando di estirpare) è più che viva. Cosa può imparare un giovane italiano alle Zebre? Anche quei pochi buoni che comunque escono, escono debilitati, sfiduciati…un Simone Gesi, in altro ambiente, farebbe faville. Probabilmente anche un Leonard Krumov (giocatore in cui secondo me nessuno ha mai davvero creduto). Anche un giocatore come David Sisi è sprecato alle Zebre. Si parla sempre delle lacune di Alessandro Fusco…ma qualcuno se l’è mai preso da parte, cercando di inquadrarlo e farlo migliorare seriamente (perché le basi non gli mancano)? Mi sembrano ragazzi lasciati al loro destino…è parecchio desolante tutto ciò. E io, pur essendo un sostenitore di Treviso, sono estremamente dispiaciuto nel vedere la pochezza offerta da Parma. Oltremodo dispiaciuto, per tanti motivi. Ma non si può assolutamente pensare di continuare in questa maniera, in URC ci dovrebbero essere due squadre italiane che spaccano, visto che due ne abbiamo.
Poi mi fa amaramente ridere “L’accademia legata alle Zebre”…ma se ghe vorìa l’accademia aea prima squadra…cosa vogliono fare accademia? E come?
Okay ma lo stesso discorso lo puoi fare per qualsiasi altro giocatore delle Zebre: in un altro ambiente farebbero faville. Tipo Ruggeri quando faceva il permit a Treviso.
Il punto è che assieme non riescono ad essere la squadra che potrebbero essere.
Poi sicuramente non si può giudicarli da queste due partite.
Hanno letteralmente raso al suolo la struttura della squadra degli anni scorsi e sono ripartiti dai giovanissimi.
@Redazione
Per bontà di cronaca, c’è un errore nell’articolo: l’Ellis Park è lo stadio di Johannesburg, è vero, ma ci giocano i Lions in casa, non i Bulls. La partita di oggi si è svolta al Loftus Versfeld di Pretoria.
Ho appreso ora che hanno effettivamente giocato a Johannesburg…chiedo venia. Ma lo stadio sembrava lo stesso in cui giocò la Benetton l’anno scorso…è vero anche che hanno giocato in entrambi, infatti lo scorso anno fecero le trasferte che quest’anno toccano alle Zebre.
Beh, dai… poteva andare peggio…
Bea!
Sembra una squadra povera di giocatori di livello internazionale. Se ti presenti con una terza linea del genere all’Ellis Park dove vuoi andare?
Però per dire Bianchi e Ruggeri sono due giocatori su cui qualche speranza la riponevamo, o no?
Io sono il primo a dire che oggi non ha funzionato niente, soprattutto a livello mentale. Ho visto giocatori trotterellare dietro il sudafricano lanciato verso i nostri 22 e successivamente, ovvia, meta. Sono anche quello che, durante l’anno, ha sempre cercato di vedere qualcosa di buono. Credo che le Zebre, dal prossimo anno, possano essere più competitive perché già quest’anno non ci sarebbe stato nessuno scandalo con 3-4 vittorie sfumate per un nulla. Come ho avuto modo di dire varie volte, le Zebre sono la squadra col budget più basso in assoluto e i miracoli non si possono fare. Si può e si deve migliorare portando a casa almeno quelle 3-4 vittorie e provando a vincerne altre. Questo attraverso acquisti mirati per costruire un progetto almeno a medio termine. Per quanto riguarda il gap tra le due italiane, è logico che Treviso, col doppio del budget e tutt’altra aspettativa, è molto più appetibile. Però il rovescio della medaglia è che la metà degli atleti fa sempre tribuna. E invece farebbero un gran comodo a Parma. Tanto per fare un esempio, Marin e Da Re (al di là degli infortuni) non vedono mai il campo terze scelte rispetto a Albornoz e Umaga. Mentre alle Zebre ci sono Eden e Prisciantelli. In ottica nazionale sarebbe meglio che uno dei due di Treviso andasse a fare l’apertura a Parma. Idem per moltissimi altri giocatori che a Treviso non giocano mai. Non mi stancherò mai di ripeterlo, ma le franchigie, i club di Top 10 e la Fir devono costruire un piano comune per il rugby di alto livello, dando l’arrivederci a stranieri che valgono quanto i giocatori italiani (talvolta meno) ed evitando che un terzo abbondante degli atleti faccia pochi minuti in campo nell’arco di un’intera stagione
Giusto. Uno scambio più intenso tra le due franchigie non può che far bene. Non risolverebbe tutti i problemi ma sarebbe uno dei tanti passi in avanti che si debbono fare.
Concordo con quanto scrivi, in particolare riguardo a stranieri. Anche in ottica budget ridotto, meglio spendere i soldi per uno staff di livello che faccia crescere giocatori italiani anziché in stranieri che non mi pare portino nulla di più.