Galles: i giocatori minacciano un clamoroso sciopero contro l’Inghilterra

Alcuni gallesi, anonimamente, hanno rilasciato dichiarazioni sconcertanti: “Sono sotto antidepressivi e non ho la stabilità economica per aprire un mutuo” ha detto uno di loro al Daily Mail

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Camoto 15 Febbraio 2023, 09:57

    Questo spiega chiaramente il mancato rendimento in campo degli ultimi anni, sia delle franchigie, sia della nazionale.
    Pensavo che i gallesi non sapessero più giocare a rugby, non era così.

  2. conan 15 Febbraio 2023, 10:00

    brutto clima in Galles. Mi dispiace molto per questi ragazzi che mettono anima e corpo in uno sport usurante e duro. Meriterebbero più rispetto.

  3. d_trulliaj 15 Febbraio 2023, 10:00

    durissimo il tweet di Uilisi Halaholo: “sarebbe bello sapere che potrò dare da mangiare ai miei figli tra 4 mesi”. situazione terribile.

  4. Flaviuz 15 Febbraio 2023, 10:08

    Certo che tra Galles e Inghilterra sta crollando tutto il sistema….

  5. fido 15 Febbraio 2023, 10:12

    io onestamente non ne farei tanti drammi, vengono da un paese che negli anni ha visto miniere chiuse, disoccupazione con conseguente emigrazione e criminalità giovanile. Adesso probabilmente devono ringraziare la Brexit se l’economia britannica è sprofondata e ne paga le conseguenze anche lo sport (basti pensare alla crisi del campionato inglese con 2 squadre fallite).
    Queste lamentele sono solo per cercare rinnovi e contratti, ma questi giocatori sono comunque dei fortunati che hanno una passione diventata lavoro ben pagato rispetto a chi fatica a fine mese nelle stesse città.
    La verità è che i britannici in genere (non voglio essere semplicista, ci sono le ovvie eccezioni) pensano per la loro storia di essere migliori e più furbi di noi europei, salvo svegliarsi ogni tanto e rendersi conto che alcune loro scelte sono state pessime.

    • conan 15 Febbraio 2023, 10:36

      Io credo sia troppo semplicistico dare la colpa alla Brexit. Il problema della crisi economica è mondiale, non solo dei britannici.

      • Il Bonzo Tama 15 Febbraio 2023, 12:13

        Totale colpa no, ma è sicuramente un fattore che influisce molto (in peggio)

    • Parvus 15 Febbraio 2023, 10:39

      Giustissimo fido.
      Giustissimo.

    • Camoto 15 Febbraio 2023, 10:57

      Sulla criminalità giovanile ti do pienamente ragione.
      Ho un amico che vive in un quartiere residenziale fatto di villette nelle campagne intorno a Newport, sono stato a trovarlo, la situazione è assurda. In posti simili in Italia lo definisci un posto tranquillo, li gli adolescenti ti entrano in casa, ti danneggiano le auto, il giardino. E parlo di giovani residenti, non di persone di passaggio.

    • yes nine 15 Febbraio 2023, 11:24

      @Fido, in qualche modo hai parafrasato quanto disse, un ventennio fa, il grandissimo Jason Leonard quando gli chiesero sulla fatica nel giocare a rugby. Cmq, scherzi a parte, vedo una invasione gallese sulle coste francesi… almeno tra coloro che della maglia rossa con il drago importa poco

    • Andrea B. 15 Febbraio 2023, 12:28

      Infatti con le barchette sono tutti a scappare dalla Gran Bretagna per approdare a Calais e per poter vivere riccamente sotto Bruxelles / Strasburgo e con l’eurone in tasca 😀
      Parliamo di palla ovale va … vedremo come se la caveranno in Galles a giocare prendendo i soldi che girano in una nazione rugbisticamente meno evoluta come noi altri e che risultati avranno…

    • mikefava 15 Febbraio 2023, 13:39

      Concordo su una parte del discorso, fido, ma considerare i rugbisti gallesi dei privilegiati mi pare un po’ troppo…se non vengono pagati, non sono diversi dagli altri. Di certo la situazione economica effetto della Brexit non aiuta, anzi, solo la Scozia sembra, al momento, non esserne toccata…ma si sa anche che gli scozzesi hanno capacità di gestione economica ampie e i soldi sono sempre stati affar loro in Gran Bretagna.

  6. madmax 15 Febbraio 2023, 10:17

    Gli irlandesi dimostrano che con lo stesso numero di giocatori, lo stesso budget (a parte qualche generoso finanziatore delle franchigie) si può essere n 1 al mondo (!) vincere una serie in NZ (!!) le franchigie dominare la URC facendo riposare le stelle come Sexton (!!!). Un vero miracolo che rende la debacle gallese ancora più imbarazzante e le aspettative nei confronti dell ‘Italia sempre più alte.

    • narodnik 15 Febbraio 2023, 10:26

      Mi ha colpito il fatto che abbiano giocato meglio senza la mediana titolare, secondo me hanno discrete probabilità di giocarsi il mondiale.

      Non sapevo che il budget federale fosse simile a quello delle zebre, il sostegno dei privati penso faccia differenza in positivo almeno per Leinster.

      Se ridimensionano i salari del 30%100 o cambiano la regola per gli espatriati o li vedo messi peggio di noi.

      • Fabfab 15 Febbraio 2023, 10:56

        Mi pare che tutte e quattro le franchigie irlandesi abbiano come sponsor Bank of Ireland. Non so quanto versano alle squadre, certo è che è uno sponsor che dà garanzie all’intero movimento

    • TommyHowlett 15 Febbraio 2023, 11:02

      La WRU ha chiesto un prestito al governo gallese in tempi di pandemia che ha girato alle franchigie; ora devono rientrare e non ci sono privati che hanno voglia di accollarsi il debito.
      Il sistema-rugby gallese negli anni ha fatto il passo più lungo della gamba; 4 franchigie (e all’inizio erano addirittura 5) sono esageratamente troppe per una realtà legata praticamente al 100% ai bilanci della federazione, e adesso ne pagano le conseguenze.
      La soluzione vista da questa scrivania? Intanto eliminare due squadre di URC e poi togliere la regola dei 60 caps per chi va all’estero; il temuto esodo non ci sarà, viste le restrizioni in Premiership e T14 rispettivamente al salary cup e ai giocatori stranieri, ma almeno si lascia libertà di scelta ai giocatori con conseguente maggiore serenità e voglia di giocare. Ma dopo l’11 marzo però…

      • Davide 15 Febbraio 2023, 12:01

        Situazione critica.
        Concordo con te sulle prime due misure che dovrebbero attuare: stop regola 60 caps e riduzione numero franchigie

  7. Parvus 15 Febbraio 2023, 10:41

    Speriamo che non aggiustino tutto prima della partita con l’italia.

  8. irish shrink 15 Febbraio 2023, 11:03

    Il Galles nei guai prima della coppa del mondo. Se accettiamo che questa e’ una federazione a cui il cucchiaio di legno risulterebbe essere la campana a morto, io vi dico che se alla partita con loro ci arriviamo sotto ai 5 punti, quest’anno sara’ ancora sesto posto perche’ giocheranno in 16…

    • d_trulliaj 15 Febbraio 2023, 11:29

      vinciamo lo stesso, come Scozia-Italia nel 2015.

    • carletto76 15 Febbraio 2023, 11:38

      Purtroppo potresti avere ragione.
      Prima di noi hanno gli Inglesi e poi all’ ultima devono andare a Parigi.
      Noi potremmo essere la loro ASSOLUTA ultima spiaggia e questa cosa non mi piace, non mi piace per niente …
      Certo che anche con un’ Inghilterra che non poteva più permettersi passi falsi non siamo stati molto fortunati.
      Tant’ è. Avanti comunque e fiducia assoluta nei ragazzi !

  9. fracassosandona 15 Febbraio 2023, 12:33

    brexit is brexit.
    Se volessero giocare in Francia sarebbero pure extracomunitari.

  10. Fabfab 15 Febbraio 2023, 13:15

    Se pensiamo che le Zebre hanno da sempre un budget minore di quello che si paventa per le 4 franchigie gallesi, c’è da capire anche i risultati. Il minor stipendiato in Galles attualmente guadagna 30.000 sterline (non so attualmente a quanto è il cambio euro-sterlina) che se fosse pari all’euro significherebbe poco meno di 3000 euro al mese. Hanno detto che per poter guadagnare un po’ di più dovrebbero ridurre le rose a 35 giocatori. Se le Zebre attualmente sono circa 45, mi sa che gli stipendi siano parecchio più bassi dei loro corrispettivi in rosso

    • Hands off 15 Febbraio 2023, 14:04

      35k lordi fanno 1700 netti al mese (hanno un “irpef” del 40% sopra i 31k). Una miseria per un lavoro che dura 10 anni e che ti può lasciare invalido a vita ad un arto. Spero che sia alle zebre che in Galles prendano di più, e che quelle cifre siano nette

      • Fabfab 15 Febbraio 2023, 14:13

        Le ho considerate nette, altrimenti meglio lasciare perdere il professionismo, perché un qualsiasi lavoro sarebbe altrettanto remunerativo, ma se a tempo indeterminato almeno darebbe garanzie che il rugby non può dare. O almeno non a tutti. Il professionismo significa poter vivere di questo lavoro almeno fino a quando non si appendono le scarpette al chiodo. Con 1700 sterline, anche se il Galles è meno caro che il resto della Gran Bretagna, ci fai la fame. Se il nostro inviato in Galles Mr.Ian ci può delucidare in merito ne saremmo grati

      • leipheimer 15 Febbraio 2023, 14:45

        Al netto dovrebbero essere leggermente piu’ alti (vivo in Galles), almeno credo, ma insomma 4-500 sterline in piu’ non fa differenza. Il minimo salariale e’ davvero basso, quelle cifre sono cifre da lavoro impiegatizio medio che non comporta logorio fisico, trasferte ecc ecc. Poi magari ci sono sponsor, bonus presenze, vittoria ecc ecc, ma non so quantificarli.

      • Davide 15 Febbraio 2023, 14:58

        Alle Zebre, per alcuni almeno, non si é distanti dalla bassa cifra netta che hai indicato. Magari poi ci sono bonus e benefit vari.
        Purtroppo

        • Pivez 15 Febbraio 2023, 18:09

          Pensa in TOP10… E poi ci si domanda perchè in Italiail rugby non decolla..

          • Fabfab 16 Febbraio 2023, 10:17

            Sei sicuro che in alcune squadre di Top 10 guadagnino meno che in una franchigia? Non dico tutti, ma almeno alcuni giocatori fondamentali

  11. mikefava 15 Febbraio 2023, 13:33

    Pesante. Davvero pesante. Non mi viene da dire altro…non avrei pensato che il rugby gallese, pur in evidente crisi, versasse in tali condizioni. I messaggi mandati sono davvero brutti da leggere e destano desolazione e sconcerto. Godo se li battiamo, questo è certo, ma di questo non godo affatto, mi spiace profondamente per loro.

  12. Mr Ian 15 Febbraio 2023, 14:47

    la brexit o la crisi economica non c entrano molto…o quanto meno hanno inasprito scelte politiche scellerate da parte della wru, che nell ordine sono, aver fatto incetta di contratti centralizzati per giocatori che al massimo giocavano 10 partite a stagione. Investire su un albergo di extra lusso togliendo soldi al rugby di base, e ciliegina sulla torta, un piano di rientro dei debiti troppo spinto rispetto ai reali introito del rugby gallese..
    cmq è un effetto domino che chiaramente lascia intravedere segnali di come la bolla del professionismo spinto nel rugby stia scoppiando…

  13. Davide 15 Febbraio 2023, 15:01

    Temo comunque che questa situazione, insieme a quella dei club inglesi e altro (anche la ricerca di introiti “a tutti i costi” da parte delle federazioni) siano la spia di una crisi profonda del professionismo nel rugby, ovunque

    • Fabfab 15 Febbraio 2023, 15:34

      Il punto è che ci sono alcuni luoghi (Francia, Giappone) che garantiscono un professionismo spinto che poi fa alzare le richieste anche in tutte le altre nazioni creando una “bolla” che si gonfia sempre di più fino a che non si creano dei piccoli grandi fori che rischiano di farla esplodere. E dopo restano detriti. Poi, sicuramente, come dice mr.Ian, ci sono anche cattive gestioni, ma il problema, secondo me, è che i soldi che girano nel rugby non sono sufficienti per tutti. E quando dico tutti non intendo solo i nazionali o nazionabili, ma il movimento intero, dalla base fino al vertice

      • Davide 15 Febbraio 2023, 16:01

        Questo é il punto centrale: i soldi che girano nel rugby non sono sufficienti per tutti

    • fracassosandona 15 Febbraio 2023, 15:51

      aggiungici la crisi delle franchige australiane, la situazione in argentina, le isolane spolpate dei migliori prospetti fin dalla minor età (le accademie altrui a casa loro…)
      dall’avvento del professionismo il rugby è migliorato solo in giappone e georgia (quest’ultima impalpabile sul piano dell’indotto commerciale/televisivo/turistico, sia in entrata sia in uscita)…
      ha fatto passi indietro in quelli che erano paesi con una loro tradizione come Romania, Russia (unione sovietica), Canada (paese arrivato ai quarti di uno dei primi mondiali), oltre alla menzionata Australia (dove è diventato vassallo dell’Aussie Rules e del XIII)…

      per capire quanto il potere contrattuale dei giocatori dipenda dall’interesse globale di uno sport, andate a vedere quanto prende un giocatore di cricket, anch’esso sport imperiale inglese ma con un immenso seguito in Asia…
      per cortesia, nessuno mi venga a parlare di regole chiare, azioni spettacolari e ritmi serrati in una partita di cricket…

  14. franzele 15 Febbraio 2023, 15:27

    Mi dispiace, ma qualcosa che non va deve esserci in tutta la filiera gallese, anche oltre l’aspetto economico.
    A me piacciono perché hanno sempre rappresentato il rugby più « operaio » e in questo periodo far parte della classe operaia non è il massimo per i sudditi di sua maestà carletto.

    • Mr Ian 15 Febbraio 2023, 15:41

      questo è uno spunto di riflessione interessante legato allo sviluppo del rugby giovanile…il galles a differenza magari dall inghilterra, ha una buona fetta di studenti che non sempre continuano a studiare nei college, per cui autonomamente escono dal sistema rugby/scolastico..però se negli anni, così come in Italia, hai spinto tanto sulla celtic ed abbandonato il sistema nazionale, oggi è difficile che ti ritroverai un nuovo Liam Williams che mentre montava ponteggi di giorno la sera si andava ad allenare a Bridgend..infatti basta vedere i risultati dei feeder club più grossi legati alle franchigie, Swansea e LLanelli, sono anni che stanno nei bassifondi, addirittura Llanelli rischia la retrocessione.
      Invece i giovani che continuano gli studi, vengono sempre cercati e presi dai college o dalle università delle vicine città inglesi con finte borse di studio che sono poi l anticamera di una sorta di professionismo, motivo per cui sempre più giovani escono dal sistema di formazione gallese…Le franchigie hanno le loro responsabilità perchè sono state sempre a chiedere soldi alla wru e fargli guerra, ma è anche vero che tutto il sistema rugby gallese avrebbe bisogno di un profondo rinnovamento..
      Quanti sono gli allenatori gallesi che oggi possono considerari dei top mondiali? e gli arbitri?

  15. Maggicopinti 15 Febbraio 2023, 15:44

    Il rugby professionistico è insostenibile per come è fatto ora. Di fatto le uniche realtà che generano reali profitti sono il Sei nazioni, la Rugby world cup e il Top14. Tutti gli altri eventi, anche se in attivo, fanno girare così pochi soldi da impedire al movimento di mantenersi. Il rugby ha molti elementi che rendono il professionismo complicato: i) è uno sport costoso rispetto ad altri, ii)logorante per i giocatori, iii) con poca possibilità di moltiplicare le partite per aumentare gli introiti.
    i) Costa molto perché ogni squadra deve avere 35-40 e anche più giocatori: il budget si spalma su più gente. Poi è così ultraspecialistico da richiedere allenatori e attrezzature dedicate alla difesa, all’attacco, all’analisi delle partite…tanti soldi in più. Con gli stessi soldi la pallavolo vive, il rugby no.
    ii) Dato che è logorante per i giocatori, meno gente è disposta a farsi rovinare il fisico adesso, perché tra 10 anni dovranno fare un altro lavoro
    iii) giocare più di una volta a settimana è impossibile, Non si possono piazzare le coppe a metà settimana, o fare giocare campionati e competizioni internazionali insieme, e questo riduce la possibilità di vendere biglietti e diritti televisivi.
    Uno sport così complicato e logorante è sostenibile come attività professionale solo se è così popolare da generare introiti enormi. Al mondo però di esempi di sport logorante, complicato e ultraspecialistico, con parco giocatori enorme ma che si sostiene economicamente ed è appetibile per i giocatori nonostante i rischi ce n’è uno solo, ed è il football americano negli USA. Un’eccezione, più che la regola.

    • Davide 15 Febbraio 2023, 15:59

      Analisi condivisibile. Il problema sta nel fatto che nessuno però vuole rinunciare ai vantaggi che ha..

    • davo 15 Febbraio 2023, 17:45

      certo ma il football USA ha un numero “limitato” di squadre e non c’e’ retrocessione….capita che i talenti siano spalmati uniformemente tra la varie squadre. A parte il giro economico il gioco comunque permette tantissima pubblicita’ dopo ogni giocata e quindi introiti televisivi enormi.

  16. Mr Ian 15 Febbraio 2023, 16:34

    occhio però che quando parliamo di professismo nel rugby, nel mezzo dobbiamo considerare anche aspetti che possono essere secondari per noi tifosi ma che di sicuro non lo sono per gli addetti ai lavori, come ad esempio fondi infortuni, wellfare giocatori per accompagnarli nel post carriera, commissioni di studi e ricerca sui traumi o ad esempio le concussion etc etc…
    non dimentichiamoci che quando vediamo in giro un ex rugbista suonato, stralunato o cotto dallo sport, questo è senza dubbio una vittima del finto professionismo degli anni 80 e 90

  17. marino 15 Febbraio 2023, 21:58

    La situazione del Top 10 è molto peggiore però se ne parla molto poco. Io vedo un disinteresse sempre crescente nel rugby da parte di chi lo gioca. A 18 19 anni capisci se sei abbastanza buono per provarci e se non lo sei smetti e giochi al massimo in serie B. Se invece provi il top 10 la scelta ti si presenta a 22-23 anni. Oppure sei ricco
    Quanti over 30 ci sono in top 10? Il rugby “pro” in Italia è roba per ragazzini. Non certo un lavoro

    • marino 15 Febbraio 2023, 22:01

      Che in Galles stiano arrivando a questo punto?

    • davo 16 Febbraio 2023, 13:11

      ‘Questo perche’ ci ostiniamo a considerare “pro” il nostro Top10. Invece basterebbe avere solo 2 squadre veramente pro. Il resto amatori.

Lascia un commento

item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: Inghilterra ancora rullo compressore, l’Irlanda si rialza

Red Roses mai in difficoltà contro la Scozia malgrado un altro cartellino rosso, il Galles cade a Cork

14 Aprile 2024 6 Nazioni – Test match / 6 Nazioni
item-thumbnail

Due Azzurri nel XV ideale del Sei Nazioni 2024

Reso noto il Team of the Championship, dove l'Irlanda la fa da padrona e l'Italia ha più giocatori dell'Inghilterra

item-thumbnail

Scozia: fiducia in Gregor Townsend, nonostante tutto

Il capo allenatore rimane al suo posto, ma la federazione ha fatto intendere di non essere troppo soddisfatta dell'ultimo Sei Nazioni

item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: la classifica dopo il secondo turno, balzo dell’Italia

La vittoria in Irlanda rilancia le Azzurre, e non solo nel ranking

item-thumbnail

Sei Nazioni Femminile: la sanzione disciplinare a Sarah Beckett dell’Inghilterra

La giocatrice inglese si era resa protagonista di un intervento scorretto ai danni di Michela Sillari