Galles: le spine di Gatland si chiamano Rob Howley e Louis Rees-Zammit

Staff e formazione da mandare in campo. Non manca molto all’esordio nel Sei Nazioni 2023, fissato per il 4 febbraio

Il dietro le quinte della battaglia per accaparrarsi i giovani talenti

Galles: le spine di Gatland si chiamano Rob Howley e Louis Rees-Zammit (Ph. Sebastiano Pessina)

Superato il capodanno, il mirino del rugby internazionale si sposta verso il primo grande appuntamento del 2023: il Sei Nazioni, che inizierà il prossimo 4 febbraio.

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Galles: le spine di Gatland si chiamano Rob Howley e Louis Rees-Zammit

La Francia campione in carica, l’Irlanda che vuole vivere un anno magico, la Scozia che cercherà di trovare la definitiva maturità, l’Italia in rampa di lancio, l’Inghilterra attesa alla scossa con Borthwick, ma anche soprattutto il “nuovo e vecchio Galles” di Warren Gatland: il commissario tecnico che è tornato per ridare vigore a dei Dragoni apparsi più spenti che mai nelle ultime Autumn Nations Series.

Il neozelandese ha già iniziato a plasmare la sua creatura, anche se i problemi non mancano e, in questo caso, “rispondono” ai nomi di Rob Howley e Louis Rees-Zammit.

Il primo focus riguarda quindi lo staff tecnico. Howley, che dovrebbe prendere il posto da allenatore dell’attacco, andando a sostituire Stephen Jones, il quale nel frattempo ha lasciato il proprio incarico, al momento non sarebbe la figura giusta perché – come riferisce una fonte del Rugby Paper – “non godrebbe ancora di una reputazione pienamente ripulita dopo la vicenda legata alle scommesse e alla squalifica del periodo 2019-2021”, anche se la sua carriera internazionale è già ripartita facendo parte delle fila dello staff tecnico del Canada.

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Il secondo punto d’attenzione invece va sul campo e sulle condizioni di salute dell’ala. Rees-Zammit infatti soffre per un infortunio alla caviglia rimediato nella partita del suo Gloucester contro Leicester Tigers, lo scorso 24 dicembre.
L’allenatore dei “Cherry & White”, George Skivington, intervenuto in conferenza stampa ha detto che è “alquanto improbabile che Rees-Zammit abbia bisogno di un’operazione, ma al momento la sua caviglia è immobilizzata all’interno di uno stivale medico e che a causa di ritardi ospedalieri non si conosce ancora la diagnosi di quanto accaduto”.
Nessuno sa quindi quanto potrebbe volerci per rientro: c’è chi parla di poche settimane, chi invece addirittura di mesi. Il Sei Nazioni 2023 inizia il 4 febbraio, peraltro proprio da Cardiff, con la sfida all’Irlanda numero uno del ranking.

Vedremo come Gatland risolverà i problemi in essere: la volontà del tecnico e di tutto il Galles è quello di disputare un Sei Nazioni che possa ritenersi positivo per iniziare a risalire la corrente e presentarsi alla Coppa del Mondo 2023, con l’obiettivo di approdare ai quarti e poi provare ad arrivare il più lontano possibile.

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