La fiducia nei confronti della squadra e del tecnico è ormai vicina allo zero
L’Inghilterra ha concluso le Autumn Nations Series con una brutta sconfitta per 27-13 contro il Sudafrica, dopo un novembre nel quale la squadra di Eddie Jones non ha quasi mai brillato. Una sola vittoria, contro il Giappone, e un pari contro gli All Blacks dopo 70 minuti di sofferenza e un grande finale. Poi due sconfitte, contro l’Argentina e gli Springboks.
La stampa inglese non è stata per niente leggera: il Times parla di “Delusione Jones” e invoca l’arrivo di Wayne Smith, attuale tecnico della Nuova Zelanda femminile, considerato “l’uomo che può ritrovare l’Inghilterra perduta”.
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Il Daily Mail parla di “Nessun progresso, fallimento totale” e chiede una presa di coscienza non solo da parte del tecnico Eddie Jones, ma anche di tutta la RFU, la federazione inglese.
Non sono da meno le pagelle di Planet Rugby, che bocciano con voti bassissimi buona parte dei giocatori scesi in campo a Twickenham. Sotto accusa i fratelli Vunipola, ai quali viene affibbiato un 3, ma ce n’è per tutti: George, Sinckler, Hill, Coles, Marcus Smith e Freeman prendono 4.
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Oltre a qualche sufficienza, come i soliti Itoje e Farrell, l’unico davvero a salvarsi è Tom Curry, premiato con un 7 nonostante l’ammonizione: “Ha resistito bene, il giallo non è colpa sua perché arriva per una serie di falli inglesi” scrive Planet Rugby.
Billy e Mako Vunipola sono stati criticati anche dal Telegraph, che li definisce insieme a Tuilagi ormai “esauriti”, mentre sullo stesso giornale Brian Moore commenta: “Non riesco a capire cosa stia facendo Eddie Jones”.
Ad un anno dal mondiale, la fiducia nei confronti del tecnico è ormai vicina allo zero. Starà a Jones cercare di rimettere a posto le cose prima che sia troppo tardi. L’obiettivo dichiarato è arrivare al 100% alla Coppa del Mondo, non prima, ma i risultati poco incoraggianti non stanno aiutando l’ambiente.
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