L’accelerazione poderosa: uno dei marchi di fabbrica dell’estremo azzurro
La seconda meta di Ange Capuozzo contro l’Australia è stata votata come la “Meta della settimana”
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Bellissima la bissaboa finale di Capuozzo, davvero il suo marchio di fabbrica, però la bellezza di questa meta sta nell’azione corale: avanti devastanti in percussione, poi il passamano da esibizione dei trequarti, infine la coltellata dell’estremo.
ancora più rassicurante notare, se avesse dovuto passare la palla, Bruno sarebbe stato pronto a ricevere, rapidità e fiducia nei sostegni di cui francamente non abbiamo ricordi recenti.
i nostri sono inoltre notevolmente migliorati anche nelle skills individuali: anche in azioni veloci come quelle proposte contro samoa e australia la palla non è mai caduta in avanti: pensate alla quantità di vassoi di paste rovesciati (mancate consegne) a pochi metri dall’uscio avversario negli anni precedenti
Altra grande soddisfazione: lo scorso fine settimana il galles ha battuto l’argentina con una meta da carrettino ed una da intercetto: la partita noiosa è stata la loro.
Chi ha visto la nazionale in queste due partite si è divertito come non aveva potuto fare per anni.
Sbaglio o è la seconda volta consecutiva che una meta dell’Italia è votata come la migliore della settimana?
Mi devono mezza birra! Meno male che ero accanto alla scalinata nel posto 1 ed ero girato a destra per seguire l’azione, altrimenti facevo la doccia a quello avanti a me! Non si può manco più bere una birra in tranquillità!
Italia molto più confidente e le giocate spettacolari arrivano
Dai dai che questa domenica tocca a Monty
Questa giocata l’hanno fatta più di una volta mettendo sempre in difficoltà i difensori australiani. E’ una giocata che puoi fare solo con giocatori con la polvere pirica nelle gambe (e finalmente ne abbiamo più di uno nei trequarti) e per quanto gli avversari la possono conoscere è sempre imprevedibile perché non sai come giocheranno (se all’interno, o all’esterno) e quando vedi dove va il giocatore se non hai le sue gambe….tanti saluti!
Con lo schieramento “in colonna” riesci a simulare una doppia linea di attacco (all’altezza e in profondità) e fissare molto bene tutti i difensori, un po’ come lo stile di attacco “league” ma con metà dei giocatori. Attacchi, se si apre il buco entri, altrimenti passi
Quel famoso “pass before contact” che da noi sembrava non essere mai allenato o provato per decenni. Finalmente! 🙂