Samoa pronta per le Autumn Nations Series: forza e debolezza della prima avversaria dell’Italia

Una prima analisi del momento e dei convocati della formazione isolana che affronterà gli Azzurri nel primo test match di novembre

Samoa - ph. S. Pessina

Alcuni tifosi di Samoa – ph. S. Pessina

Non ci saranno vittorie scontate per gli Azzurri il prossimo novembre. L’obiettivo ambizioso di portare a casa due delle tre gare della finestra internazionale autunnale dovrà per forza passare dal battere Samoa nella gara del 5 novembre al Plebiscito di Padova, prima di potersi concentrare su quella che sarebbe un’impresa: battere l’Australia per la prima volta nella storia, o battere i campioni del mondo in carica per la prima volta (nel 2016 il Sudafrica non lo era).

Samoa, intanto, affila le armi. L’head coach Seilala Mapusua ha diramato le sue convocazioni per il tour in Europa che vedrà la nazionale del Pacifico, attualmente undicesima nel ranking mondiale, sfidare gli Azzurri, la Georgia e la Romania. Un interessantissimo trittico tra squadre che orbitano tutte nella stessa zona del ranking, a pochi punti di distanza l’una dall’altra (tranne le Querce, un po’ più staccate).

Leggi anche: la lista completa dei convocati di Samoa per le Autumn Nations Series

Dopo una Rugby World Cup 2019 deludente e un periodo da squadra più in difficoltà delle tre compagini isolane, Samoa ha ricominciato un percorso di crescita da quando l’ex centro dei London Irish Mapusua ha preso le redini della squadra nel 2020.

Samoa ha vinto 4 delle ultime 6 partite, che sono però anche le uniche gare giocate negli ultimi 2 anni e mezzo. La pandemia ha infatti impedito alla nazionale del Pacifico di disputare incontri nel 2020 e a cancellare quelli di novembre 2021. Tuttavia, le tre vittorie consecutive con Australia A, Fiji e Tonga dello scorso giugno per conquistare la Pacific Nations Cup hanno impressionato.

Inoltre, la squadra può contare sull’apporto di alcuni nomi nuovi, ma di grande esperienza, grazie al cambiamento delle regole sull’eleggibilità. Questo ha già portato in squadra giocatori importanti come Fritz Lee e Jordan Taufua, ma adesso anche gli ex All Blacks Steven Luatua (anche se, alla fine, non sarà della partita) e Jeffery Toomaga-Allen.

A livello di roster la squadra è molto ben coperta nel ruolo di pilone destro, dove la convocazione di Toomaga-Allen e la presenza del pilone del Leinster Michael Alaalatoa, capitano della nazionale, consente un rendimento di altissimo livello per 80 minuti. A sinistra e nel ruolo di tallonatore, invece, è più scoperta, anche se Seilala Lam del Perpignan è un numero 2 solido con esperienza da titolare in Top 14 e ProD2.

La terza linea è forse il reparto più fornito: l’esperto ma sempre prestante Fritz Lee, storico numero 8 del Clermont e Jordan Taufua sono una coppia estremamente fisica e con alle spalle tonnellate di rugby di alto livello; Talalelei Gray del Grenoble (ex Tolosa e Stade Français) è un altro gigante difficile da fermare se non gli si impantanano i cingoli.

Theo McFarland, l’uomo del momento in Premiership, può disimpegnarsi sia come flanker che come seconda linea, dove trova tutta l’esperienza dell’ex capitano Chris Vui. Assente Henry Stowers del Benetton, a cui è stata preferita la qualità di cotanti rivali, cosa che sottolinea la qualità della selezione samoana nel ruolo.

Bene anche il reparto dei centri, dove Ulupano Seuteni, passato a La Rochelle da Bordeaux, e Duncan Paia’aua del Tolone (convocato dai Wallabies nel 2021 ma mai messo in campo) sono una coppia davvero difficile da affrontare, che abbina dimensioni fisiche importanti a esplosività e tecnica raffinata, soprattutto nel gestire il pallone nel contatto.

Dove la squadra samoana appare più debole è invece in mediana. Tra i numeri 9 la prima scelta dovrebbe essere Ere Enari, 25enne peraltro cugino di Caleb Clarke, con un passato da giocatore di margine dei Crusaders (9 presenze in 5 stagioni) e una carriera ripartita ai Moana Pasifika (11 presenze nel Super Rugby Pacific 2022). A mediano d’apertura si giocano il posto D’Angelo Leuila, che gioca con Waikato nel domestic neozelandese, e Rodney Iona, giramondo con 7 presenze nei Brumbies nell’ultima stagione e una carriera che ha toccato Francia, Spagna, Inghilterra, Australia e Stati Uniti.

Leggi anche: Autumn Nations Series 2022: convocazioni, raduni e tutte le date da sapere per seguire i test dell’Italia

Come spesso accade, molto dipenderà dalla capacità di fare molto lavoro in poco tempo per Mapusua e il suo staff. Potenzialmente questa squadra samoana è di grande qualità e con un po’ di lavoro potrebbe raggiungere ottimi risultati, ma essendo infarcita di giocatori militanti in Europa che raggiungeranno il ritiro solo all’ultimo momento, per l’Italia incontrarla il 5 novembre, nella prima gara della finestra internazionale, potrebbe essere un piccolo vantaggio da sfruttare nel migliore dei modi.

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