L’analisi di Usa-Italia: i due momenti chiave del successo azzurro

La vittoria dell’Italia nasce dalla gestione dei due momenti più difficili: i primi 25 minuti e l’inferiorità numerica del secondo tempo

L'analisi di Usa-Italia: i due momenti chiave del successo azzurro (ph. Federugby)

L’analisi di Usa-Italia: i due momenti chiave del successo azzurro (ph. Federugby)

Il Mondiale dell’Italia non poteva cominciare meglio: 5 punti contro gli USA, in quella che era considerata la sfida-spareggio tra due formazioni sulla carta alla pari. Un successo che nasce non solo dalla grande portata offensiva delle azzurre, che quando muovono il pallone si sono ancora una volta rivelate capaci di grandi giocate, ma soprattutto dalla capacità di mantenere la calma e di tenere duro nei momenti più difficili della partita. È in questi frangenti che le azzurre hanno costruito una vittoria fondamentale per il cammino mondiale.

Guarda gli highlights della vittoria delle Azzurre

Italia-USA: i momenti chiave

Gli Stati Uniti hanno avuto due grandi opportunità per portare il match dalla propria parte. I primi 25 minuti, passati interamente nella metà campo azzurra, e i 10 minuti di superiorità numerica nel secondo tempo. In entrambe le fasi, l’Italia ha limitato ampiamente i danni e – nel secondo tempo – ha addirittura segnato la meta del 17-10 con una giocatrice in meno. Basta vedere i parziali: 5-0 USA nei primi 25′, e 5-5 nei 10 minuti in 15 contro 14.

Per contro, quando l’Italia ha avuto la possibilità di imporre il proprio gioco, non ce n’è stata per nessuno. Madia ha bissato la splendida prestazione di Biella contro la Francia, e dalle sue mani sono passate praticamente tutte le azioni delle mete azzurre. E le due mete di Muzzo – splendida la serpentina nella seconda – nascono entrambe dalla precisione di Beatrice Rigoni, capace di allargare al momento giusto e con passaggi di altissima qualità.

L’Italia ha risolto la partita grazie ad un gioco arioso e a una notevole qualità palla in mano, grazie ad un reparto arretrato di altissimo livello che ha messo in grande difficoltà gli Stati Uniti. Lo dimostrano i numeri delle azzurre, in particolare delle ali: 7 difensori battuti per Maria Magatti, 5 per Aura Muzzo con due clean breaks.

L’importanza delle avanti

Ciò che ha cambiato l’inerzia del match, però, è stata la capacità delle avanti di rimettere a posto una situazione molto difficile.

Al via del match, com’era prevedibile, la prima linea degli Usa ha messo in grande difficoltà le azzurre, ma nel corso della partita Turani, Bettoni e Gai sono riuscite a colmare gradualmente il gap, fino a depotenziare quella che sulla carta doveva essere l’arma principale delle americane.

E poi, chiaramente, il lavoro di seconde e terze è stato decisivo sia in rimessa laterale – dove per 80 minuti gli Usa non sono riusciti ad avere palloni di qualità dalla touche (e vincendone solo il 61%) – sia in mezzo al campo. Fedrighi e Turani sono state le migliori placcatrici delle azzurre con 14 interventi riusciti. Fedrighi, inoltre, ha conquistato anche 2 rimesse laterali avversarie e 2 turnover. Bene anche Francesca Sgorbini, brava ad entrare subito in partita nonostante l’ingresso a freddo dopo 2 minuti per l’infortunio di Arrighetti.

Partita strepitosa di Sara Tounesi, sia in attacco e in difesa, così come di Giada Franco, player of the match grazie ad una prestazione di grande abrasività in mezzo al campo. Elisa Giordano ha imposto la sua leadership in campo e la sua grande qualità in rimessa laterale. Insomma, difficile trovare una prestazione insufficiente da parte di qualcuna delle azzurre, dopo una partita di questo tipo.

Leggi anche: Video: 18mila chilometri per seguire la figlia, e poi l’abbraccio a fine partita

Francesco Palma

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Il World Rugby Ranking al termine del Sei Nazioni Femminile. Italia ottava

Azzurre in caduta e senza automatica qualificazione per la prossima Rugby World Cup

29 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Italia femminile: un Sei Nazioni in chiaroscuro e un gioco ancora da decifrare

L'obiettivo indicato alla vigilia - il podio - non è stato raggiunto, ed escludendo la storica vittoria di Dublino le Azzurre non sono mai riuscite ad...

28 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Italia femminile, Raineri: “Non siamo soddisfatti, ma questo Sei Nazioni non è un fallimento”

Tanta delusione dopo la sconfitta di Cardiff, ma il tecnico prova comunque a cogliere gli aspetti positivi di questo Torneo

27 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: Italia sconfitta in Galles sul filo di lana

Le azzurre di Raineri vengono superate per 22-20 dalle padrone di casa che interrompono una serie di 8 sconfitte consecutive

27 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Sei Nazioni femminile 2024: la preview di Galles-Italia

Azzurre a caccia di punti importanti per un ultimo assalto al terzo posto

27 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: record di pubblico a Cardiff per Galles-Italia

Diecimila spettatori per l'ultimo turno del Torneo malgrado i risultati della nazionale femminile gallese

26 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile