L’ex ala della nazionale ha definito alcuni commenti sui social media “scioccanti e disturbanti”
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Ma ha ragione, alla fine la gente perde la testa e pensa che l’allenatore sia la causa di ogni male. Nei primi 8 della NZ
Purtroppo la gente riversa sugli altri tutta la propria frustrazione e soprattutto in anni come quelli che stiamo vivendo, che danno la possibilità di non metterci la faccia quando si esprime una cosiddetta opinione. I social sono una bella cosa ma anche molto brutta, a volte.
Basterebbe semplicemente guardare tutti i nostri social successivi alla mancata qualificazione ai mondiali dell’Italia (calcio) per capire che tutto il mondo è paese. Laddove uno sport diventa una faccenda di tutti e tutti diventano allenatori, purtroppo non ci si possono aspettare carezze e parole gentili davanti a risultati negativi in serie. Poi, come in tutti i gruppi numerosi capita sempre l’imbecille di turno che deve sfogare le sue represse frustrazioni da dietro l’impunità di una tastiera.
Bè però e palese che ci sono dei problemi tra allenatore e giocatori, altrimenti non si spiegherebbero certi risultati.
È altrettanto palese che con gli insulti i risultati non migliorano.
Se non si vogliono insulti purtroppo non bisogna esporsi , e lasciare ad altri quando si e incapaci di far rendere un gruppo, poi per gli insulti come si dice la madre degli “imbecilli e sempre incinta” .