Ryan Jones, l’ex capitano del Galles: “Ho una forma di demenza precoce. Non so cosa sarà di me”

Il racconto di chi sta lottando contro una malattia che gli sta portando via tanto se non tutto

COMMENTI DEI LETTORI
  1. d_trulliaj 17 Luglio 2022, 16:06

    l’unica cosa da dire a chi si lamenta di alcune regole sui colpi alla testa.

  2. Hrothepert 17 Luglio 2022, 16:06

    Povero diavolo, mi dispiace!!!!

  3. madmax 17 Luglio 2022, 16:14

    Il Guardian parla di “three children and three step-children” gli ultimi in genere sono i figli di una precedente unione del partner, e non adottivi.
    Più importante è capire come sia la attuazione in Italia; non ho sentito di giocatori dichiarare patologie simili. Possibile?
    Il tema “concussion” è molto complesso. La testata in una partita ufficiale è la punta dell’Iceberg. I veri danni avvengono tutti i giorni in allenamento, quando non ci sono pubblico, arbitri o medici e lo staff tecnico ti spreme come un limone, a volte preparandoti come i gladiatori per l’arena.
    Il tallonatore inglese che ha vinto la coppa del mondo, anche lui vittima di demenza senile precoce, raccontava come lui regolarmente svenisse in allenamento per le concussioni e venisse incoraggiato a continuare ad allenarsi.

    • Pivez 17 Luglio 2022, 16:38

      Esatto…. Chi controlla le concussion in allenamento?
      Visto la prima partita Italia Inghilterra U20 a Monigo, uno dei ragazzi inglesi stava per essere rispedito in campo dal medico dello staff inglese dopo una gran botta… Medico che è stato giustamente punito.
      Se questa è la cultura imperante andiamo molto molto male…
      Con io professionismo gli impatti sono diventati devastanti, bisogna fare di più.

  4. Finlay Calder 17 Luglio 2022, 16:39

    Noi li vediamo come giocatori, spesso ci dimentichiamo che sono uomini come noi.
    Quando arriva un treno di 100 e passa kg alla massima velocità che vuole imporsi per conquistare il vantaggio il rischio di farsi male è grande sia per lui che per chi lo vuole/deve fermare; è molto importante continuare a salvaguardare la salute degli atleti perché il Rugby ha raggiunto livelli di fisicità mostruosi dove persino i piloni si presentano col fisico scultoreo visti gli standard richiesti.
    Non è facile trovare l’equilibrio tra l’evitare di farsi male e togliere l’essenza del gioco, bisogna che agli arbitri siano date le regole giuste per evitare a noi di perdere lo spettacolo e ai 30 in campo di rimanere in sicurezza.
    Quello che è capitato a Jones, a Popham e agli altri può capitare anche ad un nostro conoscente o familiare che pratica questo bellissimo sport e dobbiamo tenerne conto anche noi fuori dal campo

  5. Bariddu 17 Luglio 2022, 19:08

    che sfortuna, è rarissimo prenda una persona così giovane. A quell’eta proprio non puoi accettarlo. che peccato davvero…

    • aries 17 Luglio 2022, 20:16

      Siamo uomini e non picchi… Ci vogliono le molle in testa per praticare sto sport ad alto livello. Che poi non sono solo i contatti diretti con la testa, quei placcaggi che si vedono a livello internazionale, ti sottopongono a delle forze tipo incidente di formula 1, non ricordo bene ma avevo letto dei dati inquietanti a proposito… Il cervello ti rimbalza in testa come una pallina! Poi, ci sarà pure una predisposizione e un fattore sfiga, questo non lo so, sta di fatto che quando guardo le partite sono sempre un po’ perplesso riguardo le conseguenze a lungo termine di questo sport, tanto bello, però alle volte i giocatori mi danno l’idea di carne da macello

      • aries 17 Luglio 2022, 20:28

        Senza contare le quantità di analgesici e antinfiammatori che un giocatore di alto livello ingurgita durante una carriera… Tutta roba che fa bene al sistema nervoso! Secondo me anche tutte quelle schifezze alla fine le sconti.

        • aries 17 Luglio 2022, 20:31

          E le anestesie ogni volta che si rompono un osso o gli ricostruiscono un legamento…

          • Bariddu 17 Luglio 2022, 21:33

            certo, è uno sport in cui, come diceva Nigel Owens in un recente documentario proprio sul Rugby e le concussion ( Beyond 80 c’è anche sul youtube), devi essere pronto ad accettare un elemento di rischio.
            Pero ad esempio solo in Italia ci sono circa un milione di casi di demenza all’anno, di cui +- la metà di Alzheimer (malattia che purtroppo per ragioni familiari conosco bene) e certo non tutti sono rugbisti. C’è ancora mistero sulle cause, anche se qualche idea ce la siamo fatta…lo stile di vita conta moltissimo ad esempio. Però a 41 anni davvero non oso immaginare come si debba stare. Il Rugby, il pugilato e tutti gli sport di contatto, ma anche i piloti dell’aeronautica ad esempio, tutti subiscono sollecitazioni ben oltre la norma. L’unica è proseguire come gia stanno facendo…cercando di intervenire sul regolamento per allontanare il piu possibile dalla testa i punti di impatto. Ma non esisterà mai un Rugby 100% safe.

          • aries 18 Luglio 2022, 07:32

            Di safe c’è rimasto poco! Giusto le bocce! Anche i calciatori con tutti quei colpi di testa… Leggevo che in alcuni paesi è vietato fare intervenire di testa i bambini con meno di 12 anni, anche lì poi ci aggiungi che ad un certo livello danno il toradol come fosse acqua minerale… Hai presente quando dopo una botta, prima di rientrare, il calciatore si avvicina alla panchina e gli spruzzano una roba in bocca? Pacchetta sulle chiappe e dentro di nuovo…

      • Canino 18 Luglio 2022, 07:18

        Esatto! Si possono limitare i contatti alti quanto si vuole, purtroppo però non sono solo i colpi diretti alla testa il vero problema, ma i continui impatti diretti in generale che fanno sbatacchiare il cervello dentro la scatola cranica…
        Questo tipo di contatti è aumentato esponenzialmente nel rugby moderno, da quando si sono chiusi gli spazi e sono aumentate enormemente le masse fisiche dei giocatori, i placcaggi non servono più per fermare un giocatore ma sono nel 90% dei casi collisioni dove si cerca l’avanzamento. Per non parlare delle ruck dove si prendono botte colossali…non posseggo statistiche al riguardo, ma questo genere di scontri fra bufali non era così frequente nel rugby preprofessionismo e diciamo fino al 2000.
        E dal mio punto di vista tutto questo ha anche ridotto enormemente la bellezza di questo sport

        • aries 18 Luglio 2022, 07:36

          Fare un frontale con un billy vunipola qualsiasi, dev’essere più o meno come finire in motorino contro un cipresso!

  6. davo 18 Luglio 2022, 08:17

    mi dispiace molto per lui, e per tutti quegli ex sportivi che hanno questi problemi. Nel rugby union pero’ dove sta’ scritto che professionismo = grossi fisici e impatti fortissimi? mi spiego meglio, come qualcuno qui affermava non era meglio avere “categorie di peso” cioe’ un ala grossa quanto una seconda linea (e anche pesante) che senso ha? difese cosi’ arcigne sono belle? bah, a me sembrano rugby league.
    Insomma, noi ci siamo “innamorati” di uno sport agli albori del pro, ma adesso certe cose stanno sfuggendo di mano…..sport “di contatto” stupidi come il football americano e il league sono abbastanza per chi vuole gli autoscontri. Spero che lo union capisca cio’ e cerchi di adeguarsi al piu’ presto…

  7. Maggicopinti 18 Luglio 2022, 10:01

    Botte come quelle per 15-20 anni non sono tollerabili, e la mia impressione è che nei prossimi 10 anni di casi come quelli di Ryan Jones ne vedremo molti di più, perché arriveranno ad avere 40-50 anni quelli del professionismo spinto, quelli mandati alla carica tipo Warrenball, i tizi che Guy Noves rimandava in campo anche se non stavano in piedi per le botte prese.
    World Rugby deve diventare molto, ma molto più severa sulla questione concussion, placcaggi alti e botte date in ruck, altrimenti al prossimo Ryan Jones non gioca più nessuno. In quell’intervista Jones dice anche che ha un figlio di 12 anni che gioca a rugby, ma a questo punto non sa cosa fare ….ecco, se l’ex capitano del galles fa smettere di giocare il proprio figlio, provate a immaginare cosa penseranno i tanti genitori gallesi che leggeranno le sue parole.

  8. Maggicopinti 18 Luglio 2022, 10:04

    Quanto al periodo di osservazione post concussion….mia moglie ha avuto in incidente in macchina, con concussion e perdita temporanea della memoria di quegli eventi (dei 10 minuti successivi all’incidente, in cui le ho parlato). CI ha messo due mesi per recuperare definitivamente, e ancora il collo ne risente un pochino.
    Questi li rimandano in campo dopo una settimana (ora 12 giorni…) a prendere altre botte nello stesso posto .

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